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Ore 21.50 – (Il Piccolo) Knezevic, Del Nero, Gulic, Babichev, Maio e Castellano. Sono ben sei i giocatori del Kras Repen in odore di diffida, una tegola in più nel tortuoso percorso verso la salvezza dei biancorossi che domani alle 15 affronteranno a Monrupino il fanalino di coda Mezzocorona. Archiviata la sfortunata sconfitta maturata ad Arzignano, il team del presidente Goran Kocman si appresta ad una partita nella quale aleggia però il pesante spettro dell’ultima prestazione casalinga disputata contro il Mori Santo Stefano. Dopo quattro ko consecutivi i carsolini non potranno più permettersi il lusso di perdere l’occasione di strappare i tre punti. Anche perché dopo la sosta pasquale i carsolini saranno chiamati allo scontro diretto con il Giorgione: arrivarci con più di cinque punti di distacco potrebbe comportare davvero un rischio enorme nell’ottica della famosa regola degli otto punti di distacco tra la 16ma e la 13ma. Come detto, però, ci sono sei giocatori che in caso di ammonizione contro il Mezzocorona perderebbero il delicatissimo incontro col Giorgione. Sulla lista nomi illustri come quelli di capitan Knezevic e del difensore centrale Manuele Del Nero, a cui su aggiungono il centrocampista Sasa Gulic e i giocatori fuoriquota Babichev, Maio e Castellano. Ieri la formazione di Monrupino ha effettuato il suo secondo allenamento settimanale. Oggi verrà svolta l’ultima rifinitura. Venerdì mattina poi l’ultimo allenamento prima della sosta pasquale. Sulla carta tra le due formazioni non ci dovrebbe essere storia, tema già trattato però due settimane fa prima dell’incontro col Mori Santo Stefano. Il Kras Repen sta lottando per mantenere la categoria e nonostante l’ultimo pessimo mese, le chance sono tante. Dall’altra parte c’è una squadra come il Mezzocorona che ha già un piede e trequarti in Eccellenza, e come se non bastasse il sodalizio trentino rischia di vivere di riflesso il fallimento della Quadro Uno srl, la società del proprio presidente Alberto Grassi. Insomma, clima decisamente poco sereno per la formazione gialloverde.
Ore 21.20 – (Il Piccolo) Domani a Mogliano Veneto, per la prima volta dall’arrivo del bomber in alabardato a inizio dicembre, la Triestina dovrà fare a meno di Daniele Rocco, squalificato e per giunta ieri fermo per un affaticamento muscolare alla gamba destra. Comunque, se squalifica doveva essere, forse capita nel momento giusto, in una trasferta piuttosto ostica contro l’Union Pro: innanzitutto Rocco nelle ultime uscite era sembrato leggermente appannato e forse aveva bisogno di rifiatare dopo aver fatto due mesi ad altissimo livello, come dimostra anche l’affaticamento muscolare, ma soprattutto lo stop gli permetterà di ripartire con la fedina pulita da cartellini nel rush finale delle ultime cinque partite. Sfide nelle quali l’Unione tenterà un ultimo disperato assalto alla salvezza diretta, e comunque sarà impegnata nel cogliere la migliore posizione possibile nella griglia dei play-out. Scontri diretti e partite decisive, quindi, nelle quali Rocco per fortuna ci sarà, considerato che la sua presenza è fondamentale per la squadra di Ferazzoli. Ma intanto domani il tecnico alabardato dovrà pensare a come sostituirlo, e a come sopperire per la prima volta a un’assenza così pesante. Anche perché gli alabardati andranno a Mogliano Veneto decisi a tornare con qualche punto, prezioso per la volata finale. Naturalmente che la rosa alabardata sia clamorosamente sguarnita di attaccanti di rincalzo, è cosa risaputa: la soluzione più lineare sembra quella di impiegare Aquilani (unico altro vero attaccante di ruolo) a fianco di Milicevic e lasciare immutato tutto il resto, ma in realtà Ferazzoli potrebbe provare anche qualche altra soluzione. Aquilani infatti è un altro attaccante di movimento, non certo una prima punta, pertanto non è nemmeno esclusa la soluzione di impiegare Giordano in avanti, che del resto nelle ultime occasioni quando è entrato è stato spesso utilizzato al centro dell’attacco. Con un under come Giordano in campo, Ferazzoli potrebbe anche concedere un turno di riposo a Manzo, che dopo l’infortunio muscolare capitatogli contro il Kras, non è sembrato più in forma così smagliante e ha forse scontato il rientro affrettato. E magari, in quel caso, potrebbe anche giocare dal primo minuto Gusella, che in effetti è sempre stato abbastanza positivo quando è entrato a partita in corso. Con questi uomini e considerato che Gusella sarebbe più un esterno che un trequartista, forse ci starebbe anche un cambio di modulo, ad esempio un 4-4-2, anche se sotto questo aspetto Ferazzoli non si è mai posto particolari problemi e anche contro la Clodiense nella ripresa ha cambiato volto alla squadra. Ma ci sono altre valutazioni da fare, come un eventuale recupero di Spadari o un inserimento di Giannetti visto che Celli solo ieri è tornato in gruppo dopo un acciacco alla caviglia. Ma si tratta solo di ipotesi: nessuno più di Ferazzoli conosce i suoi ragazzi e saprà come gestire la partita con l’Union Pro, ovvero se tentare il colpaccio e rilanciarsi per la salvezza diretta, o utilizzarla come intermezzo per ricaricare le pile in vista del rush finale.
Ore 20.50 – (Tribuna di Treviso) Mori S. Stefano-Montebelluna si recupera mercoledì prossimo, 8 aprile, alle 15 salvo eventuali variazioni d’orario su accordo delle due società. La partita di serie D è stata sospesa al quarto d’ora del secondo tempo, sullo 0-0, per un infortunio occorso all’arbitro Comunian di Biella. Si ripartirà dal primo minuto. I trentini sono penultimi in classifica e virtualmente retrocessi, per il “Monte” di mister Pasa sarà l’occasione giusta per ipotecare la salvezza diretta. Prima però c’è la gara infrasettimanale con il Tamai, in programma domani alle 15 al S. Vigilio (arbitra Catastini di Pisa). Union Pro-Triestina è stata affidata a Trischitta di Messina e Dro-Giorgione a Donda di Cormons.
Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) I 18 gol divisi equamente tra i piedi di Riccardo Zambon e Federico Furlan, i due attaccanti di punta del Tamai, non erano riusciti a conquistare quello che in 90′ ha garantito la doppietta del capitano, ovvero una parvenza di tranquillità in un campionato schizofrenico. Stranezze del calcio, ma forse era giusto, per carriera e personaggio, che i due gol più importanti della recente storia del Tamai li segnasse proprio lui, Fabrizio Petris, capitano e bandiera. Sono valsi in un colpo solo la prima vittoria delle furie nel girone di ritorno e la conquista di tre punti fondamentali sul Giorgione, ultima squadra che oggi parteciperebbe ai playout. E stavolta, nonostante resti un tipo riservato e poco incline all’autocelebrazione, Petris è costretto ad ammetterlo. «Tutti hanno parlato del mio secondo gol – racconta – che sicuramente è il più bello dei due, ma il primo è uno dei più importanti di tutta la mia carriera». È la fotografia della stagione del Tamai, piegata moralmente dalla tragica perdita di Riccardo Meneghel, caratterizzata dai continui malori in panchina del tecnico De Agostini e macchiata da quell’alone di pericolo che settimana dopo settimana avvicinava la squadra alle zone basse. Ed è toccato a Petris, appunto capitano e bandiera, prendere le redini. «Pensavamo a una situazione più favorevole – riconosce – ed è stata dura, da capitano, gestire la cosa. Dura ma non impossibile, perché il gruppo c’è sempre stato e l’attaccamento al tecnico anche. La disgrazia occorsa a Riccardo Meneghel ci ha segnati e siamo entrati in un vortice dal quale sembrava impossibile uscire. Adesso speriamo di aver trovato la ricetta». Gli ingredienti? Tanto Petris e una doppietta inusuale per un centrocampista come lui. «Non sono abituato – scherza – per una volta mi prendo i meriti. Il futuro? Per me è solo qui». Infine, restando in D, l’ex tecnico della Sacilese, Mauro Zironelli, ha rifiutato uno stage per giovani allenatori a Las Vegas. Il vicentino attenderà una nuova squadra in Italia.
Ore 19.50 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Union Ripa La Fenadora senza punte nell’anticipo pasquale con il Mori Santo Stefano. Sulle due bocche da fuoco neroverdi, Brotto e Mastellotto, campeggia un enorme punto di domanda. Per la sua Union, ottava con 37 punti, il tecnico Parteli dovrà quindi ripiegare, si fa per dire, su nomi come Solagna, Savi, Ponik e Cibin per colmare la lacuna lasciata dalle due punte ferme per problemi fisici. Entrambi i giocatori lamentano guai ad un ginocchio con qualche timida possibilità di recupero solo per Mastellotto, Brotto infatti sembra già fuori dai giochi. La sfida con il Mori (14), penultimo in classifica, è di quelle che non si possono perdere: con i 3 punti l’Union arriverebbe a 40, quota importante per la salvezza. Altra assenza di spicco è quella difensiva di De Checchi fermato da giudice per recidività in ammonizione. Il fischio d’inizio verrà dato alle 15 da Davide Copat di Perdenone che sarà assistito nella direzione da Omar Schiavon di Castelfranco Veneto e Vitalie Berestean di Verona.
Ore 19.30 – (Corriere delle Alpi) Un solo risultato a disposizione per il Ripa Fenadora domani contro il Mori, penultimo e vicino alla retrocessione: «Bisogna vincere. Vogliamo chiudere la pratica salvezza». A suonare la carica è il terzino Halil Gjoshi: «È una partita decisiva, non dobbiamo girarci attorno, pareggi ne abbiamo fatti abbastanza e adesso ci sono tre punti fondamentali da conquistare». A caccia della vittoria smarrita in casa. Sono tre mesi che l’Union non vince al Boscherai e vuole tornare a gioire sul proprio campo: «È quello che ci siamo detti», sottolinea Gjoshi. «Da troppo tempo non vinciamo in casa e vogliamo farlo per noi stessi, ma anche per i tifosi che ci sono sempre stati vicini. Siamo carichi e stiamo bene, lo abbiamo dimostrato anche nell’ultima partita». La squadra sta preparando la sfida con grande attenzione, ieri c’è stato l’allenamento tattico, oggi la rifinitura e niente è lasciato al caso: «Ci aspettiamo di giocare con i primi caldi di stagione e ci stiamo preparando anche a questo. Stiamo curando ogni dettaglio per non farci cogliere impreparati». Non si può sbagliare. «Il mister ci ha detto che il bonus stagionale lo abbiamo già usato con la sconfitta dell’andata contro il Mezzocorona. Il Mori non ha niente da perdere, mentre noi ci giochiamo la salvezza e faremo di tutto per vincere». Attenzione. «Se sottovalutiamo l’avversario è la fine», ammonisce Halil Gjoshi. «Serve un po’ di attenzione in più insieme a tanta grinta. Intanto non dobbiamo subire gol: domenica scorsa abbiamo preso un gol per un mio mezzo errore, che mi ha dato molto fastidio fare e che non voglio ripetere. Se dovessi giocare contro il Mori, voglio essere impeccabile», sottolinea il terzino neroverde. «Poi bisogna fare un po’ meglio in attacco, dove non sempre concretizziamo come dovremmo le occasioni che creiamo per segnare». Cartellini. Dentro Brotto, fuori De Checchi. Il bomber Gianmarco Brotto, miglior marcatore della squadra, rientra dalla squalifica e sarà a disposizione per la partita di domani contro il Mori. Dovrà scontare un turno di stop il centrale difensivo Mattia De Checchi. «Ma chi giocherà al suo posto non lo farà rimpiangere», evidenzia ancora Halil Gjoshi. «Siamo tranquilli perché abbiamo una bella rosa. Vediamo di vincere col Mori per poi giocare più sereni e nelle ultime partite con la tranquillità della salvezza raggiunta, verrà fuori anche un calcio migliore».
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Belluno) «Un risultato è già nel cassetto, anzi nelle casse, ora conquistiamo l’altro e sarà un’annata eccezionale»: Roberto Vecchiato scaccia la paura, disattiva gli allarmi e sottolinea quanto portato a casa in questi giorni, ko con la Sacilese a parte. «Ai ragazzi ho fatto i complimenti – conferma il mister – perché sono riusciti a portare a casa un risultato che oltre ad essere un vanto per la società è pure una boccata d’ossigeno per le casse. Nella classifica Giovani di valore oggi siamo secondi dietro al Mezzocorona e dietro abbiamo il Montebelluna. Significa che mal che vada nelle casse della società entreranno 15mila euro di premio (quelli che spettano al secondo, 25mila in caso di primo posto, ndr). Merito dei ragazzi, dei vecchi del gruppo e della società stessa. Se a questo risultato riusciremo ad abbinare i playoff sarà un’annata eccezionale». Improvvisamente i playoff sono diventati a rischio. «È vero. Ma non facciamo confusione per favore, niente allarmismi, l’ultima cosa che ci serve è perdere la lucidità. Mancano sei partite, tanti scontri diretti e noi continueremo a provare a giocare bene a calcio, quindi vincere le partite, quindi fare più punti possibili». Come vede la corsa ai playoff? «Vedo la Sacilese avvantaggiata per più di un motivo e noi, Clodiense e Arzignano che ci giocheremo i due posti che restano. Partiamo alla pari e sarà una lotta fino alla fine». Il turno di giovedì sulla carta è a vostro favore? «No, nessuno vorrebbe incontrare il Legnago oggi. Vero, la Sacilese si scontrerà direttamente con l’Arzignano e la Clodiense con il Padova, ma il Legnago in questo momento non vale meno. Sarà dura giovedì così come sarà dura con il Kras tra qualche settimana». La sconfitta con la Sacilese è stata digerita? «Il gruppo è dispiaciuto, ma sereno perché sa quello che è successo domenica: una partita equilibrata, in cui loro di certo non hanno creato più di noi, decisa da due episodi talmente eclatanti che non possono non essere tenuti da conto nell’analisi del match. Per il resto la squadra non ha fatto male, e lo sa». Pellicanò e Masoch come stanno? «Pellicanò male, Masoch meglio. Quel che è certo è che difficilmente vedo all’orizzonte il loro recupero al 100% da qui alla fine. In compenso è tornato Radrezza».
Ore 18.40 – (Corriere delle Alpi) Il rispetto per i nostri giovani prima di tutto. Nei “Giovani D Valore” il Belluno va verso un secondo posto che gli garantirà un premio economico importante (quindicimila euro) per la prossima stagione. Questa graduatoria premia le squadre che hanno utilizzato il maggior numero di fuoriquota e la lotta è ormai giunta al termine. Il Montebelluna è terzo ma ha una partita da recuperare e primo c’è il Mezzocorona che però è praticamente retrocesso e perderà il diritto di essere in graduatoria. Proprio il Montebelluna dall’ex tecnico gialloblù Pasa, domenica contro il Mori ha schierato due ragazzi del 1998 dal primo minuto per aumentare il proprio punteggio, sostituendoli però uno al 5′ e l’altro al 24′. La partita verrà rigiocata a causa di un infortunio patito dall’arbitro, ma c’è da scommetterci che il Montebelluna ripeterà la mossa per ottenre la prima posizione. «Non guardiamo quello che fanno gli altri – commenta il presidente del Belluno Livio Gallio – ma posso dire che abbiamo del rispetto verso i nostri giocatori, dei valori morali da rispettare e ci sembrava assurdo far giocare o magari esordire dall’inizio un nostro giovane per una manciata di minuti e poi sostituirlo. È vero che tra il primo posto e il secondo ci sono diecimila euro di differenza, ma non ce la siamo sentita di fare questo tipo di mossa, oltre al fatto che la partita contro la Sacilese era molto importante perché valeva il terzo posto». La sconfitta contro la squadra di Sacile ha visto allontanarsi il terzo posto, distante ora tre lunghezze, e ha fatto perdere anche la quarta piazza in favore della Clodiense, uscita con una vittoria dal campo della Triestina. L’Arzignano, oggi sesto, è ormai a sole tre lunghezze dai gialloblù. «Il nostro obiettivo è giocare i play off – spiega il numero uno di Piazzale della Resistenza – la squadra ha fatto un girone di andata eccezionale e dopo abbiamo pagato un po’ la sfortuna e alcuni infortuni. Vogliamo vincere domani in casa del Legnago, abbiamo smaltito un po’ di squalifiche e spero si possa recuperare Paolo Pellicanò». Guardando alla prossima stagione, continua la politica giovani, ma la società allungherà la rosa a disposizione di Roberto Vecchiato? «Per la politica giovani non ci sono dubbi, si continuerà su quella – conclude Livio Gallio – sulla rosa tutto dipenderà dalla disposizione economica che avremo, a fine anno valuteremo».
Ore 18.06 – Parlato: “Chi avrà più fame porterà a casa la partita, penso che la Clodiense vada affrontando gli spazi e provando a ripartire. Hanno subito 19 gol in casa ma ne hanno anche fatto uno più di noi”
Ore 18.03 – Parlato: “Busetto e Zubin? Sono entrambi disponibili e stanno bene, devo ancora decidere chi far giocare, ho diverse opzioni alternative e valuterò in base a ogni considerazione. Ma non terrò conto delle diffide, non l’ho mai fatto”
Ore 18.00 – Carmine Parlato in conferenza stampa: “Da parte mia c’è rispetto ma non paura. All’andata ci ha messo molto in difficoltà, soprattutto nella prima parte della partita. È una squadra organizzata e dovremo essere attenti a quello che facciamo nel corso della partita”
Ore 17.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 17.30 – Qui Guizza: provate soluzioni da palla inattiva.
Ore 17.10 – Qui Guizza: nuovi schemi, continui cambi di interpreti.
Ore 16.50 – Qui Guizza: schemi anti-Clodiense in corso. Lavoro a parte per Cunico, assente Bortot.
Ore 16.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura, colloquio con mister Parlato.
Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Al Penzo c’è il Lumezzane (ore 17) il Venezia, costretto a riscattare il grottesco 3-3 con l’AlbinoLeffe, cerca i tre punti della definitiva tranquillità. Un pareggio esterno che non sarebbe stato disprezzato alla vigilia, ma avendo sprecato i tre gol di vantaggio costruiti in 75′, è chiaro che oggi contro i bresciani è come se ci fosse da riscattare una sconfitta. «Né da calciatore né da allenatore mi era mai successo nulla di simile – ha ammesso il tecnico Michele Serena, che ha lasciato a casa Esposito per scelta tecnica – ma non voglio più sfiorare l’argomento. Mi aspetto dai miei una reazione di rabbia per ritrovare la vittoria e non per questioni di classifica o altro». Nel 4-3-3 Serena dovrebbe riconfermare gli undici di Bergamo, anche se i miglioramenti di Espinal e la febbre di Greco potrebbero spingerlo a rimettere Bellazzini sulla trequarti. Tra i convocati tornano anche Peccarisi e Scialpi. SECONDO SPONSOR – Il secondo sponsor sulle maglie del Venezia sarà “Hospitality Graspo De Ua”. AZZURRINO – Seconda convocazione per Giulio Marian, attaccante classe ’98 degli Allievi nazionali del Venezia, nell’Italia Under 16 di Lega Pro: oggi l’amichevole con i pari età dell’Inter concluderà lo stage di due giorni al centro sportivo Facchetti di Milano.
Ore 16.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Alla vigilia della sfida odierna col Lumezzane al Penzo (ore 17) gli è scappato un «vogliamo cancellare la sconfitta». Un lapsus, quello di Tommaso Bellazzini, indicativo di come il Venezia abbia accolto il 3-3 di sabato con l’AlbinoLeffe. «Aver sprecato tre gol di vantaggio è un vero delitto, qualcosa d’inspiegabile – conferma il fantasista pisano -. In carriera non mi era mai successo nulla di lontanamente paragonabile, da tifosi milanista invece sì nella famosa finale di Champions League con il Liverpool. Pochi anni dopo i rossoneri si vendicarono sugli inglesi, oggi a noi interessa solo battere subito il Lumezzane». All’andata Bellazzini firmò con un perfetta punizione mancina l’illusorio sorpasso sul 2-1, mentre pochi giorni a Bergamo aveva regalato al Venezia il 2-0 con il piede debole. «Diciamo che ho fatto vedere come il destro non mi serva solo da appoggio – ci scherza su l’ex Lecce -. Avevo segnato altre volte con il piede «sbagliato», ma mai un gol così spettacolare al volo. Purtroppo una rete inutile, proprio come quella dell’andata a Lumezzane: quel ko per 3-2 è una ferita ancora aperta, un conto che salderemo solo vincendo questo pomeriggio». Il suo è stato comunque un ottimo rientro, da centrocampista, dopo due gare saltate per infortunio. «Devo convivere con questa strana infiammazione all’osso vicino all’inguine sinistro, per questo ho dovuto segnare di destro – si schernisce ancora il 28enne toscano -. Battute a parte siamo scossi e ancora increduli per ciò che abbiamo combinato col l’AlbinoLeffe». L’obiettivo è replicare anche il bel calcio mostrato per 75′, con Greco e lo stesso Bellazzini come trascinatori. «Entrambi eravamo usciti sul 3-0, poi Beppe è andato subito sotto la doccia, mentre io sono rimasto in panchina vivendo da vicino un incubo. Sembrava impossibile subire una simile rimonta, invece purtroppo era vera eccome. Siamo arrabbiati e delusi, ma anche fortunati perché psicologicamente è importante rigiocare già oggi. Col Lumezzane non sarà una passeggiata, però dobbiamo ripartire da quei 75′ perfetti per rimettere a posto le cose vincendo».
Ore 15.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La voglia di voltare pagina, la delusione di quel 3-3 da trasformare in rabbia. Arriva provvidenziale il turno di metà settimana per il Venezia che questo pomeriggio, al Penzo contro il Lumezzane, proverà a smaltire le tossine negative lasciate dal rocambolesco pareggio di sabato. «Mi auguro che la rabbia che ancora proviamo si trasformi in una prestazione contro il Lumezzane», è l’auspicio di mister Michele Serena che ancora non ha metabolizzato il «fattaccio» dell’Albinoleffe. Quei tre gol subiti in un quarto d’ora sono una schiaffo che non si dimentica facilmente e che ha fatto gridare allo scandalo anche i tifosi, per questo il mister incalza: «Serviranno un po’ di vittorie prima che mi passi». La prima è quella che si spera di mettere in cassaforte oggi pomeriggio contro un’avversaria che con 30 punti naviga in zona play out (come del resto l’Albinoleffe). «Loro hanno cambiato parecchio con il mercato di gennaio hanno preso alcuni giocatori davanti e hanno cambiato di nuovo allenatore», dice mister Serena ricordando gli innesti di Sergio Cruz, Manuel Sarao, Kevin Varas, Francesco Potenza solo nel reparto offensivo, mentre la panchina, dopo l’esonero di Maurizio Braghin a inizio marzo, è stata riaffidata a Paolo Nicolato che aveva iniziato la stagione per poi essere sollevato dall’incarico a fine ottobre. «Certo non si aspettavano di essere in questa posizione, ma se sono là – sottolinea il tecnico arancioneroverde – evidentemente qualche problema ce l’hanno. Vengono da due pareggi, con Sud Tirol e Monza, ma se vogliono salvarsi direttamente devono fare punti». Anche il Venezia, decimo con 43 lunghezze, a più 8 dalla zona play out, deve fare punti se vuole chiudere la stagione senza patemi. «Voglio finire la stagione nel miglior modo possibile, ma non mi metto a fare calcoli su un’eventuale tranquillità. Io vorrei vincerle tutte. E mi aspetto una reazione di rabbia, indipendentemente dall’avversario, quella stessa rabbia – chiude Serena – che io ora ho dentro». La formazione sarà simile a quella di sabato, anche se torna tra i convocati Peccarisi. Non c’è invece Gennaro Esposito e la società parla di «scelta tecnica», senza entrare nel merito. In realtà, non è un mistero che da gennaio, dopo aver rifiutato il trasferimento all’Arezzo, il giocatore sia uscito dalle rotazioni. Mandato in campo negli spezzoni delle ultime due partite, Esposito non ha però mostrato l’atteggiamento giusto. Intanto oggi debutta il secondo sponsor di maglia, l’Hospitality Graspo de Ua.
Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) Tre punti per scacciare i fantasmi di Bergamo e ammortizzare in anticipo la penalizzazione in arrivo la prossima settimana. Turno prepasquale per il Venezia, ancora intontito dalla rimonta subìta dall’Albinoleffe nell’ultimo quarto d’ora, ma consapevole di poter tener testa a qualsiasi avversario giocando come ha fatto a Bergamo per 75’. Battere il Lumezzane per raggiungere la tranquillità, riscattare la beffa (2-3) dell’andata e confermare che con Michele Serena la squadra ha tenuto un passo da playoff. Tre punti per rendere anche meno insidiosi gli appuntamenti postpasquali contro Bassano e Pavia, squadre che puntano alla promozione diretta in serie B. Venezia che proverà a festeggiare con una vittoria l’esordio del secondo sponsor sulle maglie, l’Hospitality Graspo De Ua. Obbligo. Formazione ancora dettata dagli infortuni, Serena lascia a casa Esposito per scelta tecnica e opta per il rientrante Scanferlato in panchina con Espinal (tenuto a riposo sabato sera a Bergamo) in campo al fianco di Zaccagni e Giorico. Bellazzini, capocannoniere con 9 reti, libero di svariare alle spalle delle due punte, Magnaghi e Guerra dovrebbero spuntarla su Greco che lunedì era febbricitante a casa. Non cambia la linea difensiva con Capogrosso e Sales esterni, Legati e Cernuto centrali. Rimonta. Il Lumezzane punta ad agganciare la zona salvezza, ma la Giana al momento è lontana 6 punti. Ritornato in panchina Paolo Nicolato, dopo l’interregno di Braghin da novembre e metà marzo, ma il cammino del Lumezzane in trasferta è sempre stato irto di ostacoli (11 sconfitte in 16 gare). Problema del gol per i bresciani, a secco nelle ultime cinque partite dove hanno ottenuto due sconfitte e tre pareggi con Monza, Pavia e Alto Adige. Sarao e Potenza hanno firmato l’ultima vittoria e gli ultimi gol a Vicenza il 27 febbraio. Lumezzane a caccia di punti con un occhio alla zona salvezza, ma uno anche all’ultimo posto del Pordenone distante 6 lunghezze. Così al Penzo (ore 17). Venezia (4-3-1-2): 1 Fortunato; 2 Capogrosso, 6 Legati, 5 Cernuto, 3 Sales; 7 Zaccagni, 4 Giorico, 8 Espinal; 10 Bellazzini; 9 Magnaghi, 11 Guerra. A disposizione D’Arsié, Peccarisi, Dell’Andrea, Scialpi, Varano, Scanferlato, Greco. Allenatore: Serena. Lumezzane (4-3-3): 1 Bason; 2 Mogos, 6 Biondi, 5 Belotti, 3 Pantano; 4 Pippa, 8 Baldassin, 10 Gatto; 11 Ekuban, 9 Sarao, 7 Potenza. A disposizione Furlan, Bagnai, Nossa, Varas Marcillo, Franchini, Meduri, Monticone. Allenatore: Nicolato. Arbitro: Balice di Termoli.
Ore 15.10 – (Giornale di Vicenza) A pochi giorni dalla sconfitta di Novara, bisogna voltar pagina in fretta e pensare alla sfida di domani quando arriverà al Menti l´Arezzo di Capuano, in serie positiva da sei turni. Cinque pareggi e una sola vittoria, ma i toscani hanno dato prova di essere una squadra in forma. In casa Real è ancora una volta allarme rosso in difesa: Piccinni con ogni probabilità non riuscirà a recuperare dall´infortunio che lo ha bloccato domenica a Novara. E a dare brutte notizie a Marcolini è anche il giudice sportivo: out anche Quintavalla e Polverini dietro, Dalla Bona a centrocampo. La retroguardia biancorossa domani quindi sarà orfana di tutti e tre i titolari schierati dal mister nella sfida contro la capolista. Unico ad essere a disposizione di Marcolini è Carlini, comunque sulla lista dei “cattivi” visto che è in diffida. In tribuna anche il centrocampista Daniele Dalla Bona. E anche questa è un´assenza che pesa eccome. Domenica non è stato schierato come di consueto davanti alla difesa, ma sulla corsia di sinistra tra i giovani Chiarello e Pavan. E come al solito il suo lavoro è stato preziosissimo per i suoi. A dar fiducia la prova di Pavan a Novara: il giovane centrocampista ha giocato nella zona in cui di solito capeggia Dalla Bona ed è riuscito a non far rimpiangere il più esperto compagno, che però questa volta non sarà al suo fianco. Malagò, lasciato a riposo domenica da Marcolini, dovrebbe ritrovare la maglia da titolare vista l´assenza di Dalla Bona. Problema quindi che tutto sommato pare risolvibile nella linea mediana biancorossa. A preoccupare è però, come già detto, l´emergenza in difesa: già contro la Cremonese si era dovuto rinunciare a Piccinni e Polverini e la loro mancanza si è fatta sentire. Un po´ di conforto lo si trova nelle statistiche che riguardano i prossimi avversari del Real Vicenza: solo quattro vittorie e cinque pareggi contro le sette sconfitte in trasferta per gli aretini. A questo punto, però, i calcoli servono a poco, gli uomini di Marcolini devono tornare alla vittoria e sistemare definitivamente i conti in materia di salvezza per poi lanciarsi alla rincorsa del “buon piazzamento”.
Ore 14.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Avanti tutta verso la serie B. Il Bassano si prepara alla difficilissima trasferta di Como in programma oggi alle 19.30, «quasi» in vetta per via della «quasi» certa penalizzazione della capolista Novara, che dovrebbe essere ufficializzata il prossimo 10 aprile. Intanto, però, lo scatenato Bassano che si è sbarazzato pure dell’Alessandria è atteso a un altro snodo cruciale sulla strada che conduce alla cadetteria. Un sogno che nessuno vuol vedere svanire arrivati a questo punto: «Il Como – sottolinea l’allenatore giallorosso Antonino Asta – si trova a 5 punti dalla zona playoff e non bisogna dimenticare che da qui alla fine del campionato avranno 3 scontri diretti affrontando noi, il Pavia e l’Alessandria. E’ una squadra importante che prima della sconfitta contro la Cremonese arrivava da una striscia positiva. Hanno un attacco composto da ottimi giocatori come Ganz, De Sousa, Le Noci, Maritato. Noi dovremo cercare di stare molto concentrati in fase difensiva, azzerando i cali d’attenzione. Il gruppo sta bene anche mentalmente, le vittorie portano una maggiore consapevolezza e ti permettono di lavorare con maggiore serenità».
Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Asta sostiene da settimane che sono tutte finali, ma per il Como quella di stasera è proprio la finalissima. Senza domani. Se non vince è eliminato. A cinque lunghezze dai playoff all´ora di cena nel suo catino d´antan (alle 19.30 al vecchio Sinigaglia, teatro di tante annate ruggenti in A) o fa le suole ai giallorossi oppure gli spareggi per la B li guarderanno in tv sul divano di casa. Per Bassano, comunque vada, ci saranno altri cinque appuntamenti per rincorrere almeno il sogno del barrage promozione previsto a fine maggio. «Io però non sono così convinto che per loro sia l´ultima spiaggia – interviene don Tonino -, il Como ha in calendario tre scontri diretti: con noi, il Pavia e l´Alessandria e può tornare in lizza in qualunque momento. Certo che se oggi strappiamo qualcosa ce lo togliamo di mezzo. Uscire indenni e prolungare la striscia positiva avrebbe un peso sostanziale. Dai lariani mi aspetto di tutto, cambiano sistema di gioco quasi ogni partita, noi ne abbiamo preparati due da contrastare: il 4-3-1-2 che ritengo il più probabile, oppure il 3-5-2. Si è lavorato per attaccare questi due moduli, in entrambi i casi sarà essenziale il contributo degli esterni, poiché sulle corsie laterali tendono sempre a lasciare qualche spazio in più e lì dovremo provare ad affondare». La chiave sarà la tenuta della difesa e non serve sfoggiare un Nobel per la fisica per arrivarci. «È vero, nelle ultime uscite si è concesso troppo in terza linea – conviene il precettore virtussino – non errori grossolani come col Novara, ma ugualmente sbavature evitabili. E allora bisognerà elevare il livello di attenzione perché d´ora in avanti conteranno i dettagli, la svolta è data dagli episodi e dai minimi particolari, quelli che tracciano il solco». Ecco quindi che, complice il forfait dello squalificato Toninelli (anche il lungodegente Maistrello è out, mentre gli ammaccati Proietti e Nolè siederanno in panca), il trainer medita un mini rimpasto in retroguardia. «Penso che sposterò Semenzato a destra collocando Stevanin a sinistra – anticipa – puntando sul tandem Priola e Bizzotto in mezzo perché Giusto da terzino non sempre mi ha convinto al cento per cento, da centrale mi piace di più». Quindi spende parole al miele per chi sinora è stato impiegato meno. «Da adesso in poi chi è stato sottoutilizzato può essere determinante – riconosce – quindi anche le assenze conteranno fin lì, le forze fresche sposteranno gli equilibri. E alla distanza una formazione come il Bassano, leggera e veloce sui campi asciutti è in grado di tenere brillantemente botta sino al termine». Il Como, in attacco, srotola una batteria di pistoleri dal grilletto facile e dal colpo sempre in canna. «Le Noci, Ganz e De Souza – chiosa Asta – sono capaci di stangarti in qualunque maniera e in ogni momento, per questo è indispensabile tenere gli occhi apertissimi, ci siamo capiti». Ergo urge un sano mercoledì da leoni.
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Nello scorso campionato a Vercelli segnò un gol molto bello con un gran tiro che si infilò sotto l’incrocio dei pali. Una rete stupenda che però non fu sufficiente per portare a casa i tre punti, visto che un minuto dopo Marchi pareggiò per i piemontesi. «Stavolta sarebbe bello segnare e vincere, la voglia mi è rimasta – sottolinea Stefano Giacomelli, per tutti Giaco – veniamo dallo stop contro il Carpi, una sconfitta che proprio non meritavamo e che dobbiamo cercare di archiviare con una vittoria magari proprio a Vercelli». La formazione di mister Scazzola in casa viaggia a ritmi da prima della classe, avendo ottenuto al «Piola» ben 30 dei 38 punti conquistati finora. «Sono cose che sappiamo e che ci siamo detti in questi giorni – dice – siamo consapevoli che a Vercelli dovremo disputare un grande match per portare via la vittoria, ma siamo determinati e carichi al massimo perché vogliamo ripartire dopo la sconfitta». Uno stop che ha fermato la rincorsa al secondo posto occupato dal Bologna, una posizione che vale la promozione diretta in serie A. «Finora abbiamo fatto bene pensando e preparando una partita alla volta, e noi continueremo su questa strada – spiega Giacomelli – abbiamo 52 punti che ci consentono di poter dire che la permanenza in serie B, il nostro obiettivo di inizio stagione, è conquistata. Adesso non ci fermeremo di certo, giocheremo sempre per ottenere il massimo, ma non chiedeteci di fare promesse o proclami perché non fa parte del nostro gruppo. Quello che posso dire è che tutti vogliamo arrivare il più in alto possibile». Il tutto anche grazie ad un Giacomelli che nelle ultime partite è sempre stato tra i migliori, confermando di attraversare un ottimo momento di forma. «E’ un periodo che sto bene, sia dal punto di vista fisico che mentale, e questo mi aiuta e mi permette di segnare gol belli ed importanti come quello realizzato a Modena al mio amico Pinsoglio. Potevo fare il bis contro il Carpi, ma il loro portiere è stato molto bravo a deviare il mio tiro; peccato perché sarebbe stato il 2 a 2». Un Giacomelli il cui contratto scade nel giugno del 2016, e che la società berica vorrebbe rinnovare. «Sono cose di cui si occupa il mio procuratore – precisa l’ex pescarese – a Vicenza io sto bene e così come non volevo andarmene a gennaio, sarei contento di allungare la mia permanenza in biancorosso». Nel frattempo, sul fronte dell’acquisizione societaria non ci sono novità.
Ore 13.50 – (Giornale di Vicenza) Nei 12 campionati di serie B che il Vicenza ha giocato da quando è retrocesso per l´ultima volta, cioè nell´estate del 2001 (uno, quello dello scorso anno, lo ha disputato in Lega Pro) in ben 7 occasioni a 52 punti non era arrivato neppure alla fine del campionato. La quota toccata dai biancorossi di Marino a 9 partite dalla fine, appunto 52 punti, garantisce infatti la lotta per i playoff e quindi per la promozione, già oltre quel punteggio-salvezza che la squadra ha rincorso affannosamente per tante stagioni. Un campionato da record quello che il Vicenza sta disputando da ripescato, ironia della sorte, e che ai tifosi riserva finalmente un finale tutto da vivere e non da soffrire come negli ultimi anni. IL MINIMO. Facciamo un po´ di cronistoria per capire meglio quanto il Vicenza di oggi sia già andato aldilà del rendimento degli ultimi campionati. Il minimo di punti è stato toccato nel torneo della retrocessione in Lega Pro, 2012-13: 42 punti a fine stagione. SOTTO I 50. Nei mesi scorsi il chiodo fisso era invariabilmente il raggiungimento dei 50 punti, individuati da tecnico e giocatori come il bottino necessario e sufficiente per blindare la salvezza, obiettivo societario dichiarato in estate, subito dopo il ripescaggio. Ben 6 volte dal 2001 in poi il Vicenza è rimasto al di sotto di quella quota, che la squadra di oggi ha superato di slancio a due mesi dalla fine del torneo. In una “forbice” tra i 44 e i 49 punti i biancorossi avevano pagato nel 2011-12 con la retrocessione ai playout persi con l´Empoli e poi evitata grazie alla riammissione. Mentre nel 2007-08 all´undici di Gregucci 45 punti bastarono per restare in B anche senza dover disputare i playout. IL TOP. L´Everest scalato dal Vicenza in questi anni sono stati i 56 punti raggiunti dalla squadra di Iachini nel 2003-04, ma in un campionato anomalo, a 24 squadre. In una valutazione complessiva il top sono stati invece i 54 punti totalizzati nella stagione precedente dalla formazione di Mandorlini, con sole 20 squadre al via. E d´altra parte quella è stata anche l´ultima volta in cui il Vicenza ha lottato per la serie A prima della strepitosa annata in corso. Bene hanno fatto anche le squadre guidate da Maran nei due campionati dal 2009 al 2011, concludendo con 53 e 54 punti. ma nulla di paragonabile con la serie B ritrovata in modo imprevedibile nello scorso agosto e poi diventata via via un´irresistibile scalata verso un sogno.
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Dopo il supergol di Modena, Stefano Giacomelli contro il Carpi è andato vicinissimo a firmare un´altra perla. Stavolta sarebbe stata ancora più preziosa, perché avrebbe consentito al Vicenza di portarsi sul 2-2 contro la capolista, in un Menti caldissimo, con mezz´ora abbondante tutta da giocare e da godere. Ecco perché, a distanza di qualche giorno, il fantasista biancorosso ancora ripensa a quel momento: «Credo di aver rivisto davanti agli occhi il film della parata incredibile di Gabriel più volte di quello del gol di Modena – racconta -. Resta un grande rammarico, perché tutti hanno visto che non meritavamo di perdere e siamo stati puniti solo dagli episodi». Oltre al gol sfiorato di poco, lei recrimina anche per essere scivolato, perdendo il pallone da cui è nato lo 0-1. «Infatti. Paradossalmente in una partita che credo di aver giocato piuttosto bene, purtroppo non ho avuto fortuna nei due episodi più importanti in assoluto. Se poi pensiamo al fatto che pure il secondo gol nasce da Di Gennaro che incespica per l´erba alta, si capisce che proprio non ci è andata bene Ma ormai non conta più, voltiamo pagina e pensiamo alla Pro Vercelli: domani sarà un´altra sfida decisiva». L´anno scorso, proprio a Vercelli, lei segnò un gol che illuse il Vicenza di vincere uno scontro diretto importante. «Me lo ricordo bene. Subito dopo, tra l´altro, pareggiò Marchi, che già aveva fatto capire le sue qualità, confermate quest´anno in serie B. Mi fa piacere pensare che l´anno scorso in quella partita ci giocassimo i vertici della Lega Pro, mentre adesso siamo in piena corsa per la serie A, e la sconfitta di sabato non ci ha minimamente demoralizzati». Davvero non vi siete un po´ abbattuti nel vedere il Bologna scappare avanti di quattro punti? «Ci saremmo abbattuti se ci fossimo dimostrati nettamente inferiori al Carpi. Invece abbiamo confermato sul campo di essere superiori nel gioco, quindi dobbiamo continuare a credere in noi stessi, e scendere in campo ogni volta per cercare la vittoria. Alla fine vedremo quante di queste nove partite saremo riusciti a vincere, e la posizione in classifica». Parole da leader, ma soprattutto lo sta diventando sempre più in campo. «Sono in un momento di grande forma fisica, e questo mi aiuta. Il resto lo fa la fiducia dell´allenatore, dei compagni, di tutto l´ambiente: è molto gratificante e stimolante sentirsi considerati importanti, spero di continuare a giocare bene per aiutare il Vicenza ad arrivare sempre più in alto». A Vercelli, oltre al valore degli avversari, può rappresentare un problema il fondo sintetico del campo? «A Chiavari qualche piccola difficoltà sul sintetico l´abbiamo trovata. Ovvio che chi ci gioca abitualmente ha una maggiore sensibilità, ma questo non può essere un alibi. La Pro Vercelli non è in un grande momento, ha bisogno di punti per consolidare la classifica, e noi dovremo confermare sul campo di poter imporre il nostro gioco, come stiamo facendo con buona regolarità». Contro il Carpi nel finale si è visto un tridente con lei e Ragusa insieme. Può essere la soluzione giusta quando servirà un Vicenza votato all´attacco? «Questo lo deciderà Marino. Di sicuro per noi Nino è un giocatore che può essere decisivo, e sono sicuro che lo sarà in questo finale di stagione. Abbiamo ancora tanta voglia di divertirci in questa volata conclusiva del campionato assieme ai nostri tifosi: sabato scorso è stato da brividi giocare nel Menti più bello di sempre, spero di poter vivere ancora tante partite così, anche se con un esito diverso ».
Ore 13.20 – (Gazzettino) La prima notizia è l’anticipo della sfida Cittadella-Vicenza a venerdì 17 aprile alle 20.30 (anzichè sabato 18) a seguito della decisione della Lega di far recuperare Frosinone-Latina il 14 aprile; la seconda, è che dall’infermeria granata arrivano notizie abbastanza soddisfacenti per il tecnico del Cittadella Claudio Foscarini. Riferisce il medico sociale Ilario Candido: «La radiografia effettuata lunedì sera su Nicola Rigoni ha dato esito negativo, per cui il flessore della coscia destra del centrocampista non presenta lesioni. Per il momento il giocatore lavorerà a parte e, salvo imprevisti, dovrebbe essere a disposizione dopo Pasqua per la partita con il Carpi». Stesso appuntamento per Michele Pellizzer la cui risonanza di controllo ha avuto esito favorevole. Bene anche il controllo all’adduttore di Filippo Scaglia, che ieri si è allenato a parte e stamattina nella rifinitura prova in gruppo. «Se tutto andrà bene -precisa il preparatore atletico Andrea Redigolo- il difensore potrà esserci a Latina». Stamattina sarà valutata anche la spalla destra di Agostino Camigliano, tornato ieri dopo la partita dell’Under 20 in Svizzera. Ieri pomeriggio è tornato in gruppo anche Claudio Coralli, che ha smaltito la febbre che lo aveva colpito domenica sera subito dopo il match con la Ternana. Per domani sera Foscarini potrà contare anche su Alessio Benedetti, che ha scontato la giornata di squalifica, e su Massimiliano Busellato, che nell’ultima partita era in panchina seppur febbricitante. Andrea Pierobon nella passata stagione ha fatto il portiere di riserva all’ex Primavera dell’Inter Raffaele Di Gennaro, mentre domani sera se lo troverà da avversario nel Latina. È un aspetto curioso che un anno fa il veterano granata non si sarebbe aspettato: «Di Gennaro a Cittadella – sostiene Pierobon – ha trascorso un anno importante della sua crescita. Trovarmelo di fronte a distanza di così poco tempo non l’avrei immaginato. Raffaele è stato determinante per la salvezza del Cittadella nello scorso campionato e fra di noi è nata una forte amicizia. Lo rivedrò volentieri quando ci saluteremo prima della partita, ma poi in campo saremo avversari spietati perchè la posta in palio è alta e ambita da entrambe le squadre. Probabilmente ci rivedremo dopo la gara e con più calma potremo rinsaldare una amicizia che continua». Sulla partita conclude Pierobon: «Il Latina l’anno scorso ha sfiorato la promozione in serie A nei play off e quest’anno puntava in alto con una rosa parzialmente rinnovata e potenziata. Invece è partito male invischiandosi nei bassifondi della classifica, ma nell’ultimo periodo si è ricompattato e sarà un duro ostacolo. Noi però dobbiamo cercare punti su tutti i campi, per cui non molleremo di un centimetro. Stiamo attraversando anche noi un buon momento, nonostante le assenze che ci bersagliano in continuazione, ma ciò fa parte del gioco e con l’impegno di tutti stiamo sopperendo adeguatamente».
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) È un Cittadella con i cerotti. Contro il Latina, domani sera (ore 20.30) allo stadio Francioni, di sicuro saranno assenti Michele Pellizzer e Nicola Rigoni, vale a dire l’uomo che comanda la difesa e quello che guida il centrocampo. Qualche speranza in più c’è, invece, per il recupero di Filippo Scaglia, che anche ieri pomeriggio, tuttavia, ha lavorato in maniera differenziata: soltanto dopo la rifinitura di stamattina Foscarini deciderà se portarlo con sé. Rigoni, uscito anzitempo nel match contro la Ternana, ha effettuato una risonanza ai flessori della coscia destra che ha dato esito negativo, escludendo lesioni. È certo, però, che non sarà della trasferta: l’obiettivo è recuperarlo per il match con il Carpi di sabato 11 aprile. Benedetti, che rientra dalla squalifica, e Busellato, che ha smaltito l’influenza che gli aveva fatto saltare la gara con gli umbri, sono pronti a sostituirlo, andando eventualmente ad affiancare Paolucci. Certo anche il forfait di Pellizzer: la risonanza effettuata lunedì sera dice che il recupero dopo la lesione ai flessori della coscia destra procede senza intoppi ma pure lui non sarà disponibile prima della sfida con il Carpi. Resta da capire se, invece, potrà esserci Agostino Camigliano, che rientrerà soltanto oggi dall’impegno in Svizzera con la Nazionale Under 20, a cui si è aggregato nonostante il dolore accusato alla spalla contro la Ternana. La rifinitura di stamattina, alle 10.30 al Tombolato, chiarirà le idee. La squadra si ritroverà poi alle 14 per raggiungere l’aeroporto di Venezia, con il volo per Roma fissato alle 16.30. Arbitra Pasqua. Sembra una battuta, ma non lo è. A dirigere il Cittadella nel turno pre-pasquale sarà… Fabrizio Pasqua della sezione di Tivoli. Trentadue anni, 16 partite arbitrate in serie B nel corso della stagione, Pasqua trova i granata per la prima volta in questo campionato, ma ha già avuto a che fare con loro in quattro occasioni, con un bilancio di una vittoria, due pareggi e una sconfitta, maturata nell’ultimo precedente: il 2-0 subìto a Crotone l’8 marzo 2014, con Coralli espulso. Con il Vicenza si anticipa. La Lega serie B ha annunciato tre variazioni di orario per la 15ª giornata di ritorno: tra le squadre interessate c’è anche il Citta, che anticipa a venerdì 17 aprile, alle 20.30, il derby con il Vicenza, inizialmente programmato per sabato 18, alle 15. Due i posticipi: Livorno-Frosinone e Latina-Catania si giocheranno domenica 19 alle ore 15. Per i più piccoli. La società granata organizza il corso di psicomotricità educativa “Primi giochi… primi sport!”, rivolto ai bimbi dai 3 ai 5 anni: si svolgerà ogni sabato dal 10 aprile al 6 giugno, dalle ore 10 alle 11, responsabile il professor Claudio Conte. Iscrizioni sul posto.
Ore 12.40 – (Corriere del Veneto) Due notizie in arrivo dal martedì granata al Tombolato. La prima riguarda il derby col Vicenza, anticipato a venerdì 17 aprile alle 20.30 per regalare una vetrina televisiva importante ai granata di Claudio Foscarini. Che però pensano al Latina, avversario di domani sera al Francioni per un incrocio da brivido. In palio una buona fetta di salvezza, considerato che la classifica racconta come si tratti a tutti gli effetti di uno scontro diretto all’insegna del «mors tua, vita mea». Ci saranno prove di appello, questo è sicuro, ma più si avanza con la stagione e più i punti diventano pesanti. Nel frattempo arrivano notizie in chiaroscuro dall’infermeria. Nicola Rigoni alza bandiera bianca e domani sera non ci sarà: il centrocampista granata si è sottoposto a risonanza magnetica che ha dato esito negativo, ma non verrà rischiato. Se ne riparla per Carpi, così come per Pellizzer. Per quanto riguarda Scaglia, invece, c’è qualche piccola chance di un recupero in extremis per la trasferta pontina. Al momento nella migliore delle ipotesi andrà in panchina, ma tutto dipenderà dall’ultimo allenamento di oggi, durante il quale il difensore ex Torino effettuerà un provino. Se darà esito positivo partirà con la squadra. Camigliano, peraltro a sua volta in condizioni non perfette a causa di problemi a una spalla, è atteso domani di ritorno dalla trasferta con l’Italia Under 20. Quasi sicuramente sarà titolare, ma Foscarini vuole prima verificare le sue condizioni e dopodiché prenderà una decisione in merito al suo utilizzo. Il Latina, reduce dal rinvio della partita col Frosinone per motivi di ordine pubblico che non hanno fatto piacere proprio a nessuno, dovrà rinunciare allo squalificato Viviani, assenza molto pesante che del resto sarebbe stata tale anche in assenza di convocazione in Under21, visto che l’ex centrocampista del Padova si è infortunato proprio in Nazionale.
Ore 12.20 – (Giornale di Vicenza) Va in scena stasera alle 20.30 il derby emiliano che vale la serie A: il Carpi capolista, dopo il colpaccio di Vicenza, si prepara ad ospitare il Bologna nell´anticipo “extralusso” della 34ma giornata. Ai padroni di casa anche un pareggio potrebbe andare più che bene per conservare 9 punti di distacco e procedere con passo sicuro verso la promozione. Tutte le inseguitrici faticano a rimanere in scia. Domani sera il Frosinone, dopo il discusso rinvio del derby con il Latina imposto dal prefetto per motivi di ordine pubblico, se la vedrà a Trapani contro un avversario che ha bisogno di aumentare il proprio margine di sicurezza sulla zona playout. Premesse identiche per Avellino-Modena: gli irpini proveranno a rialzarsi dopo tre sconfitte consecutive per non attardarsi in ottica playoff, ma gli emiliani devono guardarsi le spalle per non essere risucchiati nel calderone delle formazioni in lotta per non retrocedere. È in trincea dall´inizio del campionato il Crotone, che domani sera attende l´ambizioso Spezia, in grado di acciuffare il 2-2 contro il Pescara nonostante un tempo intero giocato in inferiorità numerica. Anche il Bari ha dimostrato carattere, imponendosi sulla Pro Vercelli in dieci contro undici. I pugliesi adesso potrebbero riagganciare il treno playoff, se riuscissero ad espugnare il Liberati di Terni; partita da non fallire per i rossoverdi di Tesser, in piena zona playout, che hanno bisogno di trovare continuità dopo il buon punto di Cittadella. La vittoria è invece l´unico risultato ormai utile per Varese e Brescia, penalizzate e staccate sul fondo. Alle rondinelle serve la grande impresa sul campo di un Pescara lanciato nella corsa ai playoff, mentre i biancorossi attendono all´Ossola il Catania in un confronto diretto impossibile da sbagliare per entrambe le formazioni. Saranno nel frattempo molto pesanti in chiave salvezza anche i tre punti che si contenderanno Latina e Cittadella. L´attenzione sarà invece rivolta ai playoff in un altro “spareggio” di giornata, Livorno-Lanciano: il nuovo tecnico degli amaranto Panucci è ancora alla caccia dei suoi primi punti da allenatore. Un eventuale pareggio avvantaggerebbe soprattutto il Perugia, a patto che gli umbri riescano a superare a Chiavari l´Entella.
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Non c’è solo il Padova impegnato nel turno pre-pasquale, domani pomeriggio, in serie D. Anche le altre quattro squadre di casa nostra inserite nel girone D saranno in campo. Questo il programma (ore 15): Abano-Fidenza (al Nuovo Stadio di Este), Bellaria Igea Marina-Este, Ribelle-Thermal Abano e Atletico San Paolo-Imolese. Proprio in occasione di questa partita, che si disputerà all’Euganeo, la società gialloblù ha deciso che il biglietto d’ingresso allo stadio costerà 3 euro per tutti i residenti di Padova e provincia.
Ore 11.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) È iniziato il conto alla rovescia in vista dell’attesissimo derby tra la Clodiense e Biancoscudati Padova. La partita è in programma domani, giovedì, con inizio alle 17 sul terreno del vetusto e purtroppo malandato stadio comunale «Aldo e Dino Ballarin». La partita è molto attesa, specialmente da parte dei tifosi padovani, che probabilmente vedono in questa difficile trasferta l’ultimo ostacolo che separa la squadra allenata da Carmine Parlato dalla promozione in categoria superiore. È previsto giovedì un grande afflusso di tifosi del Padova anche se i posti riservati agli ospiti (nella gradinata lato Lusenzo) saranno solamente 480. Notizie provenienti da Padova raccontano che i 480 biglietti, messi in prevendita già lunedì scorso nella biglietteria sud dello Stadio Euganeo, sono andati venduti, letteralmente bruciati, in poche ore. Ci è stato raccontato che per accaparrarsi il prezioso tagliando alcuni tifosi si sono messi in fila per tre ore. A Chioggia la prevendita dei rimanenti tagliandi è stata finora lenta ma si presume che entro oggi saranno venduti i rimanenti tagliandi per i tifosi non provenienti da Padova e che saranno ospitati nella tribuna centrale ed in prato. Il Sindaco ha intanto provveduto ad emanare un’ordinanza con la quale si avverte la popolazione sugli orari di parziale chiusura del ponte che porta allo stadio e la possibilità di accedere gratis ai parcheggi siti nelle vicinanze dello stesso. Ivano Boscolo Bielo, presidente della Clodiense, attende con ansia e moderato ottimismo la partita. «Noi vogliamo continuare in questo percorso positivo che ci ha portato fino al quarto posto – dice il patron granata – I ragazzi sono consapevoli della loro forza ma anche di quella del Padova. Vogliamo crederci e fare un bello sgambetto alla capolista».
Ore 11.20 – (La Nuova Venezia) Sarà tutto esaurito lo stadio “Aldo e Dino Ballarin” di Chioggia in vista della super sfida di campionato tra la Clodiense ed il Padova in programma domani alle 17. Lunedì, allo stadio “Euganeo”, i 480 tagliandi a disposizione dei tifosi biancoscudati sono stati bruciati in pochi minuti, mentre ieri nella biglietteria dell’impianto chioggiotto, nessuna ressa ma fila composta ed ordinata e biglietti per il pubblico locale venduti in un paio d’ore. Dunque, come ampiamente previsto data l’esigua disponibilità di posti, “Ballarin” esaurito e nessuna deroga extra. Pertanto chi non è in possesso del biglietto non potrà entrare in nessun modo e le biglietterie rimarranno, già da oggi, chiuse. Intanto è scattato anche il piano per la sicurezza messo a punto dalla polizia locale. Dalle 15 di domani fino all’esaurimento del deflusso del dopo partita, quindi verso le 19.30, rimarrà interdetto al traffico il tratto di Viale Stazione dall’incrocio con Via Turati, nei pressi dell’istituto tecnico “Cestari”, fino a Ponte Cavanis compreso. Saranno a disposizione gratuitamente (e senza l’utilizzo di disco orario) dei tifosi i parcheggi di Actv (gestito da Sst), ex Canevini e del cimitero. Potranno entrare nella zona di traffico interdetto solamente i possessori dei biglietti per la partita, i residenti, chi si deve recare al lavoro e i visitatori del cimitero. Intanto il presidente della Clodiense, Ivano Boscolo Bielo, prova a suonare la carica. «Stiamo attraversando un momento particolarmente felice» dice Bielo, «siamo quarti in classifica e siccome l’appetito vien mangiando vogliamo essere anche protagonisti nei play off. Siamo pronti a toglierci uno sfizio e fare uno sgambetto al Padova, squadra che sta meritando di vincere il campionato ma che vogliamo affrontare senza alcun timore. Mancano sei partite alla fine di cui quattro in casa e quindi cercheremo di fare il massimo». La capienza ridotta dello stadio priva la Clodiense di un incasso importante. «Lo so, ma purtroppo la macchina burocratica è sempre troppo lenta. Speriamo comunque che sia una festa dello sport e che non succeda nulla di spiacevole».
Ore 11.00 – (Gazzettino) Che derby sarà? «Sono gare in cui le motivazioni salgono e anche la nostra piazza, in un momento un po’ particolare avrebbe bisogno di entusiasmo con un risultato importante. Spero in una bella giornata di calcio e in una gara divertente, spettacolare e senza tatticismi, tra due squadre sempre propositive». Peccato per la limitata capienza dello stadio: «Credo sia un autogol, sempre che si potesse fare qualcosa, ma sono cose che vanno oltre le dinamiche calcistiche». Pagan una decina di anni fa è stato vice di Franco Gabrieli alla guida degli allievi nazionali del Padova, per poi guidare per un triennio la stessa formazione del Cittadella e la primavera: «I derby con il Padova erano sempre molto sentiti; ricordo volentieri quello vinto per 2-1 all’Appiani, giocando molto bene e tra noi c’era l’ex Di Nardo, reduce da un infortunio. Quelli persi li ho dimenticati».
Ore 10.50 – (Gazzettino) «Il nostro quarto posto era insperato pure nel migliore dei pensieri, ma a questo punto pensiamo a migliorarci ancora e raggiungere la Sacilese che ci precede in classifica. Giochiamo dunque per fare punti, anche contro i biancoscudati, in questa sorta di ultimo sforzo prima della sosta pasquale». Così sul Padova: «Penso e spero sarà promosso. Rispetto all’Altovicentino, che ha un potenziale offensivo enorme, lo vedo più attrezzato, quadrato ed equilibrato nei vari ruoli, ma c’è da stare sempre sul pezzo perché le cose possono cambiare in due gare e già si è visto. Potessi togliergli un giocatore, in questo momento direi Amirante perché manovra, finalizza e dà peso, ma sono forti tutti; manca Nichele, ma giocherà Segato, penso poi a Ferretti e ai giovani». Però… «Io mi tengo stretti i miei – aggiunge subito dopo – meno esperti ma molto affamati e all’altezza. Non abbiamo niente da perdere e non faremo sconti, e lo stesso succederà quando affronteremo l’Altovicentino perché è nel nostro dna giocare alla morte».
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Non faremo sconti a nessuno, Padova compreso». Parole e musica di Andrea Pagan, allenatore della Clodiense, pronta ad affrontare i biancoscudati domani alle 17 allo stadio «Aldo e Dino Ballarin» di Chioggia in quella che si annuncia come una delle sfide più difficile di qui a fine stagione. E c’è da credere al tecnico dei veneziani, visto lo stato di grazia con cui arrivano all’atteso appuntamento: striscia positiva di tredici partite (sei vittorie, l’ultima domenica a Trieste, e sette pareggi) e unica squadra del girone imbattuta nel 2015. «Stiamo bene, non possiamo nasconderlo – riprende Pagan – i ragazzi si esprimono al meglio e non hanno timori. Raggiunta la quota salvezza, che era il nostro primo obbiettivo, ora c’è più tranquillità e minore frenesia, per cui ce la possiamo giocare con tutte le avversarie a viso aperto». Una stagione comunque positiva nel suo complesso, come dimostra il pareggio ottenuto all’andata all’Euganeo, con un’ottima prova dei granata: «Abbiamo sempre fatto bene, trovando equilibrio e compattezza; in quest’ultimo periodo siamo più concreti, mentre prima era mancata un po’ di attenzione e la cosa ci è costata qualche punto».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Poco meno di un’ora e mezzo di lavoro a ritmi intensi ieri pomeriggio per la squadra. Solo corsa per Bortot e Cunico, la cui presenza a Chioggia pare ormai impossibile. In gruppo Salvadori, fermo il giorno prima, e Zubin che dovrebbe partire dalla panchina. Assente per squalifica Nichele. Tra le varie soluzioni provate, quella che vede Amirante al centro del terzetto alle spalle di Ferretti, ma non è da escludere il rientro dall’inizio dopo oltre due mesi di stop di Busetto. Oggi rifinitura alle 16.30 alla Guizza. Arbitrerà Parrella di Battipaglia che ha già diretto la gara di andata con il Mezzocorona, con espulsione di Segato. QUI TIFOSI – Esauriti in un’ora lunedì i 480 biglietti per i tifosi padovani (gradinata est), ieri a Chioggia è successo praticamente lo stesso con i circa 300 tagliandi per la tribuna centrale in gran parte acquistati dal pubblico di casa. Ne restano una quarantina, disponibili oggi ai botteghini dello stadio dalle 16.30 alle 18.30. Domani sono previste misure particolari per viabilità e parcheggi. Strade adiacenti lo stadio aperte solo a chi possiede il biglietto, ma con divieto di sosta. Gratuiti e senza disco orario i parcheggi del cimitero (a disposizione dei tifosi biancoscudati), ex Canevini e Borgo San Giovanni.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Lui, Ferretti, domani potrebbe tornare ad indossare la maglia da titolare, Parlato permettendo. Ha un sogno, dopo la stagione vissuta fin qui, e non lo nasconde: «Ho sognato un finale da protagonista, e se finora il sogno era quello di tornare a star bene, e poter dare una mano a questa squadra, ora che il primo obiettivo l’ho raggiunto, il desiderio più grande sarebbe quello di segnare il gol che decide il campionato». Quando? «Contro il Kras, o magari contro il Legnago, facendo un po’ di conti. L’importante è che il gol decisivo non arrivi all’ultima giornata con l’Altovicentino: prima chiudiamo la questione, e meglio è». Due calcoli: per festeggiare le promozione contro il Legnago, il Padova deve vincere le prossime tre gare e l’Altovicentino perdere qualche punto per strada. Il che è possibile solo a patto che domani, a Chioggia, si parta con il piede giusto.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) E in assenza di Cunico (ieri ancora a parte) e Zubin (che forse andrà in panchina) si spalanca l’idea del tris Ilari-Amirante- Petrilli dietro al grande “ex”, Gustavo Ferretti. Un altro che a Chioggia, così come Busetto, si sente quasi di casa: «Ci ho giocato già diverse volte, è sempre bello tornare in quello stadio», ammette l’argentino. «Mi sarebbe piaciuto vedere queste due tifoserie l’una di fronte all’altra: ricordo il “Ballarin” gremito da quasi quattromila tifosi contro l’Itala San Marco, e non lo posso dimenticare. Invece, non ci saranno tanti padovani, visto che lo spazio è poco, mentre i chioggiotti come al solito staranno a casa. Si è persa una bella occasione…». L’entusiasmo per il calcio a Chioggia è ormai ridotto all’osso: anche nelle ultime ore i reduci della vecchia Clodia Sottomarina si sono fatti sentire, invitando la città e i tifosi di una volta a disertare lo stadio domani: «E hanno ragione», chiosa Ferretti. «Loro con questa società non c’entrano nulla, sarebbe come chiedere ai tifosi del Padova, dopo il fallimento della loro squadra, di diventare di colpo tifosi del San Paolo. La Clodiense e il Clodia Sottomarina non sono la stessa cosa, non sta a loro difendere i colori di questa società».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Perché la sua duttilità, la sua corsa e la sua tenacia permettono a Parlato di valutare più ipotesi: l’una schierandolo in posizione di terzino destro, con il più convincente Salvadori a sinistra al posto di Degrassi; l’altra, disponendolo sulla linea dei trequartisti, con Dionisi a tamponare la situazione in difesa. È questa l’idea che frulla maggiormente nella testa dell’allenatore: dare maggiore copertura alla retroguardia con uno dei elementi-cardine delle sue ultime squadre (Pordenone compreso) e sfruttare il ritrovato Busetto per sistemare gli “under” in campo. Rimane solo una domanda da porsi: è vero che la migliore difesa è l’attacco? L’opzione bis. Perché se uno degli adagi più antichi del calcio fosse vero, Parlato potrebbe anche convincersi a sposare la prima opzione. Dionisi potrebbe garantire più copertura, una fisicità diversa e un’esperienza enormemente maggiore, di fronte ad una Clodiense che viaggia a mille e che sugli esterni non schiera certo gli ultimi arrivati. Tuttavia, con Busetto nel ruolo di terzino, in avanti si aprirebbe un buco per un “over”.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) A distanza di quasi tre mesi dall’ultima volta, Parlato medita di ricacciare nella mischia il suo jolly. Per il momento è solo un’idea, che potrebbe consolidarsi già nel pomeriggio di oggi nel corso della rifinitura in programma alle 16.30 alla Guizza, ma, a giudicare dalle prime avvisaglie degli allenamenti effettuati negli ultimi giorni, il tecnico biancoscudato domani, contro la Clodiense, riproporrà sull’out di destra Fabio Busetto. Per giunta, a pochi passi da casa. Il rientro. Era l’inizio di gennaio: nella settimana tra il match di Valdagno e quello di Mogliano, il terzino di Pellestrina si ruppe in amichevole il legamento collaterale del ginocchio destro. Un crack pesante e inaspettato, che allora convinse il ds De Poli a correre ai ripari con l’inserimento del giovanissimo Bortot, arrivato in prestito dal Bassano, un innesto che si sarebbe poi rivelato ancora più sorprendente. Domani, vicino alla sua Pellestrina, Busetto potrebbe tornare in campo per la prima volta, anche dal primo minuto.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La Clodiense ha annunciato ieri pomeriggio che i biglietti per la partita di domani (ore 17) con il Padova sono esauriti. Nessun botteghino, pertanto, verrà aperto. Poco meno di un migliaio gli spettatori presenti, di cui la metà padovani. A questo proposito, la Polizia municipale di Chioggia fa presente che: 1) dalle 12 alle 19.30 saranno sospesi la regolamentazione della sosta con disco orario nel parcheggio del cimitero ed ex Canevini e il pagamento della sosta nel parcheggio B.S. Giovanni; 2) dalle 14 alle 19 sarà istituito il divieto di sosta con rimozione del mezzo per tutti i veicoli nella strada d’accesso all’entrata principale del“Ballarin”; 3) dalle 15 alle 19.30 sarà disposto il divieto di transito per tutti i veicoli, eccetto moto, motorini e auto di tifosi già muniti di biglietto per lo stadio che devono raggiungere i parcheggi gratuiti a disposizione; di residenti e frontisti e di chi deve recarsi in cimitero.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «Si fa fatica a capire – si legge – cosa dovrebbe importare a un tifoso granata dell’Union C.S. che riguarda una squadra la cui matricola è nata a Fossò. Come se a un tifoso del Hellas Verona interessasse del Taranto che gioca in campo neutro a Verona contro il Vicenza. Sarà una giornata da passare sul divano, al lavoro, a farsi una passeggiata o a negozi con la propria dolce metà». Una vecchia ferita, quella della rinascita con cambio di colori e denominazione sociale avvenuta forzando la mano senza tenere conto dei sentimenti dei tifosi, che si riapre. Ieri, come detto, diversi tifosi del Padova hanno raggiunto Chioggia per acquistare i biglietti in prevendita per i tifosi locali, pronti a mescolarsi pericolosamente con loro e lo hanno prontamente comunicato sui vari forum, blog e siti di riferimento. Difficile snocciolare cifre precise, oggi se ne capirà probabilmente di più, ma risulta (comprensibilmente) che le forze dell’ordine stiano tenendo le antenne dritte. Nonostante l’orario lavorativo, infatti, a Padova dilaga l’entusiasmo e nessuno vuole perdersi quella che probabilmente rappresenta l’ultima vera strettoia da superare sulla strada che conduce alla Lega Pro.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Allarme acceso o spento? Difficile da comprendere, visto che le voci si accavallano di ora in ora senza regalare alcuna certezza granitica. A forza di scavare dietro le quinte, però, si scopre che la maggioranza degli interessati è convinta che Clodiense – Padova scorrerà via senza incidenti o senza pericolose collisioni fra tifoserie. Sarà vero? I dubbi su come è stato allestito l’ordine pubblico sono diffusi, soprattutto guardando i fatti: niente biglietti in più rispetto ai 480 già previsti ed esauriti per i tifosi padovani, richiesta largamente superiore alla domanda, stadio minuscolo quanto a capienza (il Ballarin è omologato per appena 888 spettatori), esodo sul litorale ieri pomeriggio di alcune decine di sostenitori biancoscudati per acquistare i tagliandi rimasti nel settore riservato ai locali. Clodiense-Padova, in programma domani alle 17 a Chioggia, si giocherà senza variazioni rispetto a quanto stabilito dal calendario. Ieri mattina erano circolate notizie allarmanti su possibili scontri fra opposte tifoserie, smentiti via via con il passare delle ore. Tanto che dalla pagina facebook dell’Fbc Union Clodia Sottomarina 1971, la vecchia società scomparsa nel 2011 e sostituita di fatto dall’Asd Clodiense, arrivava un laconico commento che gettava acqua sul fuoco.
Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (ventinovesima giornata, giovedì 2 aprile, ore 15.00): AltoVicentino-Fontanafredda, Clodiense-Padova (ore 17.00), Dro-Giorgione, Kras Repen-Mezzocorona, Legnago-Belluno, Montebelluna-Tamai, Sacilese-ArziChiampo, Union Pro-Triestina, Union Ripa La Fenadora-Mori Santo Stefano.
Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 69, AltoVicentino 61, Sacilese 53, Clodiense 49, Belluno 48, ArziChiampo 45, Union Pro 40, Montebelluna e Union Ripa La Fenadora 37, Fontanafredda e Legnago 36, Tamai 34, Giorgione 30, Dro e Triestina 26, Kras Repen 25, Mori S. Stefano 14, Mezzocorona 12.
Ore 08.33 – Serie D girone C, i risultati della ventottesima giornata: ArziChiampo-Kras Repen 2-1, Belluno-Sacilese 1-3 (giocata ieri), Fontanafredda-Union Ripa La Fenadora 1-1, Giorgione-Legnago 0-1, Mezzocorona-AltoVicentino 0-2, Mori S. Stefano-Montebelluna sospesa al 14′ st sullo 0-0 a causa di un infortunio occorso all’arbitro, Padova-Dro 2-0 (giocata ieri), Tamai-Union Pro 2-0, Triestina-Clodiense 1-2.
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E’ successo, 31 marzo: allenamento pomeridiano per i Biancoscudati, lavorano ancora a parte Bortot e Cunico.