Fonte: La Nuova Venezia, Daniele Zennaro
Cresce l’attesa ma anche la preoccupazione per la sfida di giovedì al “Ballarin” di Chioggia (inizio ore 17) tra la Clodiense e il Padova. Nelle prevendite dei giorni scorsi solo una quarantina di tifosi chioggiotti hanno esercitato il diritto di prelazione (valido per chi aveva assistito alla gara con il Belluno) e quindi acquistato i primi tagliandi della tribuna centrale, ma domani, presso la biglietteria dello stadio, dalle 16.30 alle 18.30, verranno messo in vendita gli altri 300 biglietti rimasti ed acquistabili dagli sportivi locali. Ma la preoccupazione nasce dal fatto che la tribuna Fattori, sede del tifo caldo padovano, ha fatto sapere attraverso la propria pagina facebook che, in possesso o meno del biglietto, i tifosi biancoscudati si muoveranno in massa verso Chioggia, come del resto hanno sempre fatto nel corso di questa stagione. Chiaro che i 480 biglietti disponibili per i supporter padovani non saranno sufficienti a soddisfare le richieste che arriveranno nella sede del club. E allora, visto che le autorità cittadine chioggiotte, nonostante le promesse, non sono riuscite in otto mesi (i calendari si conoscevano da agosto) a trovare una soluzione al problema, si spera almeno nel buon senso della gente. Il piano di sicurezza prevede di raccogliere i tifosi biancoscudati nel parcheggio Actv adiacente al cimitero per poi essere scortati allo stadio e fatti entrare dalla stradina dove si trovano una banca e le poste. Quindi, una volta dentro l’impianto, verranno fatti transitare sotto la curva sud (al momento chiusa) per poter poi prendere posto nella gradinata est verso la riva del Lusenzo. Insomma una situazione paradossale che ha trasformato in un problema quella che poteva essere una giornata di sport e di festa come dice Franco Cerilli, chioggiotto doc ma anche ex Padova. «È una vergogna», dice il “Cero” che giovedì tra l’altro farà il commento tecnico nella diretta di Telenuovo, «che una città come Chioggia non sia riuscita a rendere più capiente lo stadio, nonostante da tempo si conoscesse la situazione. Non capire quale sostegno una partita come questa avrebbe potuto avere sulla Clodiense stessa ma anche sull’indotto è un errore gravissimo. Purtroppo però, come sempre, a Chioggia lo sport non viene mai preso in considerazione e queste sono le conseguenze. Mi auguro che chi non riuscirà a vedere la partita possa ammirare quanto di buono offre la nostra città che, economicamente parlando, deve essere sempre grata a chi arriva da Padova o da Vicenza».