Fonte: Giornale di Vicenza, Claudia Milani Vicenzi
«Ero a casa, guardavo la partita Francia – Brasile quando ho sentito il campanello. Mi sono stupito: erano le 22 e non aspettavo nessuno a quell´ora. Appena ho aperto ho visto i poliziotti. Erano in tanti, almeno una decina. Non capivo che cosa stesse succedendo, loro non mi dicevano nulla e sono andato nel panico». Ieri pomeriggio, quando ha ripercorso quella che per lui è stata forse la notte più lunga, aveva la voce stanca, provata. Rino Dalle Rive, imprenditore e patron della società di calcio Altovicentino era sotto choc. «Ancora non riesco a rendermi conto che sia finita – ha detto -. Non mi era mai capitato nulla di simile. Siamo stati presi di mira da tre malviventi che volevano rapinarci. O forse, chissà, avevano intenzioni ben peggiori».
IL PIANO. Una banda, l´altra notte, era pronta per assaltare la sua villa di strada dei Colli a Castelcucco, nel Trevigiano, dove l´imprenditore vive insieme alla moglie e ai due figli di 18 e 19 anni, mentre un terzo abita a Milano, dove studia. Assalto sventato perché la squadra mobile di Venezia ha preceduto i malviventi. Probabilmente da giorni stavano seguendo i loro movimenti ed intercettando le telefonate. Quelle che sono seguite sono state ore frenetiche, con almeno 50 agenti appostati all´esterno e all´interno, pronti ad entrare in azione all´arrivo dei banditi. Il piano è stato studiato nel minimo dettaglio, nessun particolare è stato lasciato al caso. «Quando mi hanno spiegato cosa stava per succedere – ha detto Dalle Rive – per me è stato terrore puro. Abbiamo trascorso ore al buio, in completo silenzio. Vietato fare anche il minimo rumore, impossibile persino andare in bagno». «I rapinatori devono aver conosciuto bene le nostre abitudini – ha spiegato ancora -. Io dovevo partire alle 4. Avevo un appuntamento di lavoro fuori città. Un poliziotto, a quell´ora, ha preso il mio posto. È uscito a bordo della mia auto, lasciando il basculante del garage socchiuso e si è allontanato. Tempo un quarto d´ora e sono arrivati».
L´AGGUATO. La banda, tre persone di origine straniera, è entata in azione. Erano certi che Dalle Rive fosse partito e che in casa ci fossero moglie e figli. Hanno scavalcato il cancello, poi si sono intrufolati senza difficoltà nel garage. Ma a quel punto è scattato il blitz della polizia. Almeno una cinquantina gli agenti pronti all´azione. «Sono seguiti momenti concitati – ha raccontato l´imprenditore -. Sentivo i rumori all´esterno. Poi, di nuovo il silenzio». Solo alle 8, nella casa di Castelcucco, è tornata la normalità. «Mi sento distrutto, come se fossi stato pestato – ha concluso -. Un po´ mi aspettavo che, prima o poi, i ladri sarebbero venuti nella mia abitazione. In passato avevo avuto il sospetto di essere seguito. Mai, però, avrei immaginato nulla di simile. Mi chiedo ancora se volessero rapinarci o se, invece, se non fossero pronti a mettere in atto qualcosa di ben più grave».