Semaforo biancoscudato dallo stadio Euganeo per Padova-Giorgione
VERDE
Zubin – Ci ha messo un po’ a carburare, soprattutto a causa degli infortuni, ma adesso che ha preso il ritmo non lo ferma più nessuno. Due gol, una presenza fondamentale in attacco e una tenuta atletica in crescita che lascia ben sperare per le ultime, decisive partite.
Ilari – Con l’arrivo della Primavera, è rifiorito completamente, sfruttando i campi asciutti e qualità tecniche ben al di sopra della media. I gol sono soltanto la ciliegina di tutto questo, la luce verde del semaforo premia la sua capacità di essere sempre al centro del gioco e di sacrificarsi per la squadra quando si presenta la necessità di farlo
Petrilli – Rimasto a lungo a guardare nel girone di andata, adesso è diventato insostituibile. Come a Trieste, fa l’ariete, nel senso che apre la strada al successo segnando quasi subito. Poi si mantiene sempre su livelli eccellenti e si gestisce nella ripresa quando non c’è più bisogno di spingere a mille
Fenati – Gioca a sorpresa, ma non troppo. E lo fa sfruttando l’occasione come meglio non avrebbe potuto. Il bello del Padova 2014-2015 è che, per quanto gli infortuni non diano tregua, c’è sempre un sostituto che riesce a non far rimpiangere il titolare
GIALLO
Amirante – A Trieste lo avevamo premiato per essere entrato nel secondo e nel terzo gol, pur avendo sbagliato una rete clamorosa nella primo tempo. Oggi non segna e sbaglia un rigore: una tirata d’orecchie che ci può stare, dopo tante partite di ottimo livello. Il suo valore non è in discussione.
La difesa – Il Giorgione segna due gol e sfiora pure il terzo: dietro come spesso accade si balla un po’. Ma è un prezzo che si paga volentieri, quando davanti si segna a raffica e, soprattutto, si vincono le partite
ROSSO
Nessuno – Dietro la lavagna oggi non finisce proprio nessuno