Padova-Giorgione, le pagelle biancoscudate: le sufficienze piene si sprecano, ma sono gli autori dei gol a spiccare

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Petkovic 6.5: Ripetutamente chiamato in causa, si fa sempre trovare pronto bloccando a terra numerose conclusioni dalla distanza. Salvato anche dalla traversa nel primo tempo, non può nulla né sul rigore di Vigo né sul tap-in di Podvorica.

Bortot S.V.: Un problema muscolare lo costringe ad alzare bandiera bianca. In bocca al lupo.

(Degrassi 6.5): Entrato a freddo, disputa una partita sicura ed accorta, arginando Podvorica e spingendo solo quando serve. Il modo migliore per festeggiare il proprio compleanno: auguri!

Sentinelli 6.5: La spunta sul “centenario” Thomassen, tornando al centro della difesa. E se dietro i rischi corsi sono pochi il merito è più della caparbietà sua e dei compagni di reparto che della scarsa vena degli attaccanti avversari. Anche se la “dormita” generale sul 4-2 grida vendetta. O meglio, fa gridare Parlato…

Niccolini 6.5: Controlla Gazzola, Podvorica (almeno fino al gol…) e compagnia bella con grande facilità grazie alla sua capacità di scegliere quasi sempre il tempo giusto. E quando ciò non accade riesce comunque a metterci una pezza, rendendosi protagonista di un paio di recuperi provvidenziali.

Salvadori 6.5: “Traslato” a destra dopo l’infortunio di Bortot, ci mette qualche minuto a prendere le misure ad Episcopo ma poi va liscio come l’olio sul numero 7 ospite, trovando anche gli spazi ed i tempi per spingere sulla fascia. Ed il cambio di lato diventa quasi impercettibile…

Segato 6.5: Per il primo gol in maglia biancoscudata dovrà ancora attendere, perché i suoi tentativi sono o murati o sballati. Ma tutto il resto gira a dovere: bene tanto in interdizione quanto in fase di smistamento, prende in mano il centrocampo ed aiuta Fenati a rendere al meglio. L’utilità al potere…

Fenati 6.5: Timbra il suo esordio da titolare all’Euganeo con un lancio al bacio per Ilari, che ringrazia ed insacca. Ma è solo la ciliegina sopra una torta fatta di palloni giocabili e decorata con un ottimo senso della posizione. “Buona la prima”? Frase banale, ma doverosa…

Ilari 7.5: Maran è davvero un osso duro. Ma il “7 de noantri” sa come comportarsi. E come lasciarlo di sasso: cross per Zubin pennellato davanti ai suoi occhi, e “Mister Assist” la spunta. Non pago, si regala l’ottavo centro stagionale con un pallonetto che lascia senza fiato per tre secondi tutto l’Euganeo. Per il rigore causato, invece, chiedere all’arbitro…

Zubin 8: In sala stampa mister Parlato rivela di avergli… parlato prima della partita. Ed abbiamo come l’impressione che abbia toccato le corde giuste: due gol, uno più bello dell’altro. Perché quello al volo di destro è certamente il più spettacolare, ma fidatevi che anche quello di testa merita. Se poi ci aggiungete pure l’assist per Petrilli… Decisivo.

Petrilli 7.5: Gli bastano 64 secondi per colpire col suo destro velenoso, sbloccando ancora una volta il risultato. Ma è la giocata che porta al 2-0 a stupire: recupero di palla in scivolata ed assist col contagiri per Zubin. Una combo che strappa applausi. Come quelli che lo accompagnano all’uscita dal campo…

(Dionisi 6.5): Una spinta costante, ma ormai non fa quasi più notizia tanta è l’abitudine…

Amirante 6: Cerca il gol con insistenza, come a Trieste. Ma da due partite a questa parte la porta sembra davvero stregata. Ripensare al rigore per credere, anche se la conclusione appare in presa diretta debole e forse troppo centrale. Il lavoro oscuro, però, c’è. Come sempre. E spesso è ciò che più conta. Soprattutto se a segnare ci pensano i compagni…

(Nichele S.V.)




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