Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello
Ci siamo. La firma del Commissario del Credito Sportivo Paolo D’Alessio per l’accettazione da parte dell’istituto di credito delle garanzie fornite da Diego Penocchio in merito al debito di due milioni e 114mila euro contratto dall’ex presidente del Calcio Padova nella stagione scorsa, è arrivata nel pomeriggio di ieri dopo un’attesa durata tre settimane. L’hanno ricevuta gli avvocati dell’imprenditore bresciano Marco Orizio, Stefano Vergano e Andrea Zaglio, che hanno immediatamente provveduto a girare il documento ai legali di Unicomm e a Simone Perazzolo, incaricato di definire l’accordo di ristrutturazione del debito della vecchia società, sparita dai radar del calcio professionistico lo scorso 15 luglio. La notizia è stata confermata da fonti interne alla Lega di serie B, che si è interessata alla vicenda, adoperandosi perché l’accordo andasse a buon fine visti gli stretti rapporti istituzionali attualmente in essere con il Credito Sportivo. A questo punto la strada verso il concordato sembra non conoscere più ostacoli. In una decina di giorni dovrebbero essere perfezionati gli ultimi tasselli del piano di rientro, già predisposto nei dettagli, e chiusi formalmente tutti gli accordi con fornitori, calciatori, staff tecnico e terze parti.
Con il documento controfirmato dal Credito sportivo, la percentuale dei creditori che hanno sottoscritto l’accordo con la proprietà del Calcio Padova Spa supera di gran lunga il 60% richiesto per legge, arrivando a sfiorare il 73% del totale degli aventi diritto. E questo, secondo le norme, permette alla vecchia società, tornata in bonis dopo aver rintuzzato le istanze fallimentari dell’avvocato Grassani e della società di brokeraggio Ni.pa, di evitare il fallimento seguendo la strada della messa in liquidazione. Siamo, dunque, ai titoli di coda? L’impressione è che da adesso in avanti si viaggerà a un ritmo ben diverso rispetto alle lentezze o all’immobilismo dell’ultimo mese e che non dovrebbero esserci più sorprese lungo il percorso. Una volta definito l’accordo transattivo nel suo complesso, il Comune di Padova (creditore di 300mila euro per i canoni non pagati dalla vecchia proprietà dell’ultima stagione) darà il via al recupero di marchio, logo e memorabilia di 105 anni di storia del Calcio Padova Spa, per poi concederle in comodato d’uso ai vertici dei Biancoscudati Padova.