Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli
È tornato ai livelli super di inizio stagione e a Trieste ha infilato il 2-0 proprio sotto la curva che ospitava il popolo biancoscudato. Settimo sigillo stagionale per Marco Ilari, che ha eguagliato il record personale dell’anno scorso con il Martina in Lega Pro. «Domenica è stato molto bello. Stadio, tifosi, si respirava un’aria fantastica. Mi ha fatto veramente piacere far parte del tabellino. Sono soddisfatto, speriamo di continuare su questa strada e chiudere quanto prima il campionato». Tra l’altro, non manca una curiosità legata al dopo-gara con l’ex biancoscudato Matteo Bedin, ora in forza proprio agli alabardati. «Mi sono fermato a Trieste con lui. Siamo andati a mangiare insieme e poi abbiamo fatto ritorno a Padova». Tornando alla partita, dopo aver segnato è stato sostituito. «Non c’è alcun problema, il tecnico ha fatto le sue valutazioni. Voleva un altro tipo di spinta e ha cambiato l’assetto. Sa benissimo che c’è gente in panchina che può dare tantissimo al Padova quanto e forse più di noi, e sa anche che quando prende una decisione del genere la squadra non ne risente. L’importante è che alla fine abbiamo portato a casa i tre punti». Ultimamente modulo e interpreti sono gli stessi, o quasi, e lei è sempre in campo. «Questo mi fa piacere, è bello partire dall’inizio e giocare con continuità».
«Abbiamo ricominciato a fare risultati nel momento in cui abbiamo trovato questo assetto ed è un po’ di domeniche che partiamo con la stessa formazione». Non manca un flash sulla prodezza balistica di Petrilli: «Davvero un grande gol, una giocata estemporanea che è il bello del calcio. Poi ci ha permesso di aprire la partita che all’inizio era abbastanza bloccata». Superato lo scoglio Triestina, ora vi attende un doppio turno all’Euganeo con Giorgione e Dro. «Abbiamo tre partite importanti prima di Pasqua ed è risaputo che è difficile vincere due partite di fila in casa. Saranno gare rognose con avversari che stanno lottando per la salvezza e oltretutto verranno a fare le barricate. Poi abbiamo la trasferta con la Clodiense che è bene attrezzata ed è una partita sentita da queste parti». Possono essere le tre partite decisive in ottica campionato? «Possiamo arrivare a Pasqua e cominciare a capire quanto ci mancherà per tagliare il traguardo della promozione. Ma sarà fondamentale subito dopo anche la sfida in casa con la Sacilese. Il grosso della stagione si giocherà in queste quattro partite. E fino a che non c’è la matematica non possiamo adagiarci sugli allori».