Clicca qui per aggiornare la diretta
Ore 21.40 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Scelte obbligate per mister Max Parteli. Domani il tecnico dell’Union Ripa La Fenadora dovrà fare, come in altre occasioni, di necessità virtù per affrontare al meglio la scontro diretto con il Tamai: un punto divide le due formazion:, 32 punti e nona posizione per l’Union, 31 punti e decimo posto per i friulani. Diversi assenti di peso nella rosa dei feltrini che si trovano orfani degli squalificati Enrico Antoniol, Sebastiano Solagna e Alex Pellizzer (per lui terza e ultima giornata da scontare) e di Giorgio Sommavilla, impegnato nella gita scolastica. Continua a essere non disponibile Sandro Andreolla, ormai lontano da squadra e società. Nella rifinitura verranno valutate le condizioni di di altri giocatori acciaccati. In mezzo a queste difficoltà c’è il positivo rientro del bomber Gianmarco Brotto dopo le due giornate rimediate grazie a delle proteste troppo vivaci. Arbitrerà la gara Filippo Bonassoli di Bergamo assistito da Ernesto Cristiano e Gabriel Hernan Schelotto entrambi di Cesena: si inizia alle 14.30.
Ore 21.20 – (Corriere delle Alpi) Formazione quasi obbligata per mister Parteli, che nella fondamentale trasferta di domani contro il Tamai dovrà fare a meno di tre squalificati: l’attaccante Sebastiano Solagna, il jolly (difensore o centrocampista) Enrico Antoniol, più il terzino Alex Pellizzer, che deve scontare ancora una giornata. Almeno rientra il bomber Gianmarco Brotto in attacco, dove le decisioni sono ancora aperte: «In questo momento così complicato non essere al completo non è positivo. Ho le scelte abbastanza obbligate, però mi conforta il fatto di avere giocatori disponibili, pronti e determinati. Sono tutti sul pezzo e questo è un dato positivo che mi dà fiducia. Devo solo decidere davanti come muovere i giocatori, se schierare il trequartista o due punte», dice l’allenatore del Ripa Fenadora. «Comunque la squadra si è allenata bene per arrivare pronta. È una partita difficile, ma vogliamo ottenere quella vittoria necessaria a sbloccare la situazione che dal punto di vista psicologico mette un po’ di ansia nel gioco». Attenzione e compattezza. Sono le parole d’ordine. «L’attenzione è la prima cosa che sto chiedendo, soprattutto in fase difensiva», evidenzia Massimiliano Parteli. «Non possiamo permetterci di perdere. Altro aspetto vitale è la compattezza». Il Ripa Fenadora domani si troverà di fronte a una delle migliori difese del campionato: «Prima dei tre gol subiti domenica a Sacile erano la seconda miglior difesa e sono stati per tanto tempo anche la prima», osserva il mister. «Se devi recuperare il risultato a una squadra così, ti trovi in difficoltà. Non possiamo scendere in campo timorosi, ma dobbiamo andare decisi e convinti di quello che possiamo fare. L’attenzione e la compattezza sono due qualità che la squadra dovrà avere al cento per cento». Il Tamai. «È una squadra che conosciamo bene. È molto pericolosa sugli esterni con Furlan soprattutto e Zambon dall’altra parte», spiega Parteli. «Dobbiamo metterci ancora più attenzione per non prendere contropiede. Il Tamai ti fa giocare per poi ripartire. Questa è la chiave tattica che sarà importante ricordare. Cercheremo di raddoppiare costantemente questi giocatori, facendo la nostra partita. Non staremo sicuramente lì ad aspettare gli eventi». A caccia dei tre punti. «Tornare alla vittoria è fondamentale dal punto di vista psicologico oltre che di classifica», aggiunge il mister Max Parteli.
Ore 20.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La Lega D entrerà domani nell’ultimo quarto di stagione, quello che deciderà tutti i giochi, dalla promozione fra i pro alla composizione dei playoff, sino alle retrocessioni dirette e post playout. Se mancare l’appendice nobile (dal secondo al quinto posto), mix fra onore (scarse le possibilità di ripescaggi) e oneri, non porta in genere alla disperazione, finire in zona spareggi è un guaio. SACILE SERENA – Otto punti di vantaggio sulla sesta (l’Arzichiampo a quota 38) dovrebbero essere sufficienti alla Sacilese per garantirsi un biglietto playoff. Magari dando pure spazio a qualche giovane in più, obiettivo che sembra avere in società valore analogo all’eventuale conquista del podio. Domani, a Mezzocorona (12), Marchetto cercherà di far valere il vecchio proverbio non c’è due (vittorie con Dro e Tamai) con quel che ne segue. Unica insidia il sintetico del Comunale. «Non solo – avvisa Marchetto -, anche la freschezza atletica dei giovani trentini e la voglia di riscattare la batosta (1-5) di Chioggia. Noi puntiamo comunque al successo, per poi affrontare il mese terribile che ci vedrà opposti a Fontanafredda, Belluno, Arzichiampo e Padova». A Mezzocorona mancheranno, oltre ai “crociati”, Beccaro, Boscolo Papo e Puto (infortunati) e Biasi Manolache (squalificato). ANDAMENTO LENTO – Tamai e Fontanafredda, appaiate a quota 31, 2 soli punti sopra la zona playout, hanno l’assoluto bisogno di riprendere a camminare con il passo spedito del girone d’andata. Zambon e soci sono a secco di vittorie da 8 partite. Proprio come l’Union Ripa (32), che domani sarà ospite nel Borgo. «Detta così – afferma Stefano De Agostini – sembra una sciagura. In realtà abbiamo bucato solo le ultime due: con il Kras in casa (1-2) e il derby di Sacile (0-3), dove siamo stati impalpabili. Nelle 6 precedenti, pur senza vincere, la squadra mi aveva soddisfatto». Il tecnico domani dovrà fare a meno di Dal Bianco (influenzato), Davide Furlan (problemi a un ginocchio) e Brustolon (squalificato). L’andata in Veneto si chiuse a reti inviolate. DERBY REGIONALE – Al Tognon andrà in scena una riedizione del duello che ha elettrizzato il torneo d’Eccellenza della passata stagione fra Fontanafredda e Kras (25). Allora si giocava per salire e i rossoneri (pur promossi poi direttamente) persero sia all’andata che al ritorno. Domani si giocherà per la salvezza e De Pieri spera di ripetere l’exploit dell’andata: 4-1 a Monrupino. Era quello forse uno dei momenti migliori del Fontanafredda, che arrivava dai carsolini con 2 vittorie alle spalle. Adesso invece Florean e compagni si presentano al derby reduci da 3 sconfitte consecutive. Nello stesso lasso di tempo, il Kras ha incassato 6 punti. Fra i rossoneri mancherà Malerba.
Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Il Belluno torna al polisportivo. E, alla vigilia del confronto con il Dro (terz’ultimo, a braccetto con Kras Repen e Triestina), fa la conta degli assenti. Per l’ennesima volta: oltre a Ruben D’Incà, sul cui campionato è già calato il sipario, e agli infortunati Masoch e Pellicanò, mancherà pure lo squalificato Stefano Mosca. Questo significa che, sulla fascia sinistra, dovrà necessariamente essere schierato qualcuno fuori ruolo: magari Danny Paganin, terzino che di solito agisce a destra, mentre le alternative conducono a Sommacal (con Di Bari nel cuore della difesa) o Miniati. L’incontro di domani (fischio d’avvio alle 14.30) sarà diretto da un fischietto di Torino: Alessio Clerico.
Ore 20.00 – (Corriere delle Alpi) Mister Vecchiato deve rinunciare agli infortunati Ruben D’Incà, Yari Masoch e Paolo Pellicanò oltre che allo squalificato Stefano Mosca. Ieri pomeriggio non ha terminato l’allenamento Francesco Posocco, colpito dall’influenza, ma per domenica la speranza è quella di recuperarlo. «Il Dro ha bisogno di fare punti e per conquistarli deve provare a vincere la partita», commenta mister Vecchiato, «mi aspetto che vengano al Polisportivo per giocarsela, al contrario di quello che è successo all’andata in casa loro, dove si sono messi con cinque uomini dietro e hanno giocato con le ripartenze. Hanno 25 punti in classifica, se vogliono salvarsi direttamente devono provare a vincere». Sulla formazione il tecnico non ha dubbi sull’utilizzo del capitano, che tornerà in campo dal primo minuto: . “Radrezza gioca sicuro», continua Vecchiato, «per il resto dovrò valutare le condizioni di Francesco Posocco che ieri ha avuto l’influenza intestinale. La situazione infortunati? Yari Masoch sono tre settimane che non corre e spero che lui, insieme a Paolo Pellicanò, possano tornare a farlo martedì o mercoledì». Chi gioca? Tra i pali ci sarà ancora Davide Solagna, mentre per la difesa Ivan Merli Sala e Sebastiano Sommacal non si discutono, sulle corsie esterne dovrebbero esserci Giovanni Pescosta e Danny Paganin. In avanti mister Vecchiato rilancia dal primo minuto Andrea Radrezza, che potrebbe completare il tridente insieme a Simone Corbanese e in caso di recupero, Francesco Posocco. Così facendo Marco Duravia arretrerebbe a metà campo insieme a Mike Miniati e Simone Bertagno. Se però Posocco non dovesse farcela potrebbe tornare dal primo minuto in mediana il giovanissimo Davide Canova, classe 1998, e di conseguenza Duravia ritornerebbe in avanti.
Ore 19.40 – Biancoscudati da poco arrivati a Trieste, condizioni meteo gradevoli anche se la temperatura è in calo.
Ore 19.20 – Lega Pro: larga vittoria per il Venezia, che batte 3-0 la Cremonese grazie alla rete di Greco ed alla doppietta dell’ex biancoscudato Andrea Raimondi.
Ore 19.05 – Triestina-Padova, la prevendita si chiude a quota 772 biglietti staccati.
Ore 18.40 – (Giornale di Vicenza) Sassari c´ha la Torres, ma Bassano ha la torre. Ne avrebbe avute due se Maistrello fosse stato abile e arruolabile, ma Tommy prima di fine mese è in riparazione e allora tocca a Zanellone proteggere il castello virtussino. Gigante, pensaci tu. Enrico Zanella è il granatiere di guardia all´uscio dell´area. Con Priola cancellato dal giudice sportivo («Se l´arbitro si fosse accorto che ero già stato ammonito, secondo me non mi avrebbe cacciato – confida il difensore siciliano – era sicuro che quello fosse il primo giallo…»), il centralone scledense potrebbe far coppia con Bizzotto che sta accelerando i tempi del rientro dopo la frattura al naso di 20 giorni fa. «Non so se Bizzo ce la farà o meno – ragguaglia Zane – sta lavorando con la mascherina, vedremo. Qualora fosse così sarei felice. Tra noi c´è intesa, siamo cresciuti assieme nel vivaio giallorosso, siamo entrambi orgogliosamente veneti e ci completiamo a vicenda: lui potente e reattivo, io solido nel gioco aereo. In passato diverse volte ci siamo giostrati nel cuore della retroguardia e sappiamo come fare». Gemelli diversi di retrovia, lui vive il viaggio in Sardegna senza apprensioni. «Loro devono fare risultato a ogni costo, noi siamo più spensierati – riconosce – non c´è alcun obbligo di indovinare la pirateria, quanto di muovere la classifica, questo sì, eppoi di azzeccare la prestazione. Perchè quando trovi la prestazione il più delle volte vinci. A Mantova si è vinto nel diluvio, a Lumezzane si è fatto il colpo in un campo in cui sembrava di stare in spiaggia per quanto era sabbioso. Ora, dopo un mese di difficoltà di vario tipo stiamo recuperando ritmo e slancio, al momento saremmo ai playoff per la B, adesso proviamo a confermarci senza ossessioni. Loro mica si difenderanno ad oltranza come all´andata, presumo che qualche rischio se lo prendano, o no? Allora proveremo a far male negli spazi».
Ore 18.10 – (Giornale di Vicenza) Vicenza-Catania sarà una partita speciale per molti, a cominciare da Pasquale Marino, siciliano di Marsala, già calciatore e soprattutto allenatore degli etnei. Mario Sampirisi, catanese di Caltagirone, ma trasferitosi in Lombardia quando aveva cinque anni, vivrà un ritorno alle origini; e sarebbe stata una partita da batticuore per il catanese “doc” Fabio Sciacca, accolto con un grande applauso dal Massimino all´andata, ma purtroppo sempre fuori causa per il dolore all´osso scafoide del piede sinistro. Federico Moretti, il cui cartellino è del Catania, spera invece di regalare un dispiacere alla “sua” squadra, mentre sarà una specie di derby per Davide Di Gennaro, di proprietà del Palermo: il regista biancorosso ieri si è allenato precauzionalmente a parte, ma non sembrano esserci dubbi sulla sua disponibilità. In panchina. Ricordate Benny Carbone, fantasista con un´ottima carriera alle spalle che indossò la maglia biancorossa nella stagione 2005-2006 (con 28 presenze e 5 reti)? Ecco, è diventato da poco il nuovo allenatore della Pro Sesto, formazione che milita nel girone B del campionato di serie D.
Ore 17.50 – (Giornale di Vicenza) Una poltrona, anzi una porta, per due. Chi ci sarà a difesa dei pali biancorossi lunedì sera al Menti contro il Catania? Il ballottaggio è aperto più che mai, con Marino e il preparatore Senatore che fino all´ultimo avranno l´imbarazzo della scelta tra Bremec e Vigorito. Il portiere uruguagio, titolare per tutto il girone d´andata, a Pescara si è fatto trovare prontissimo alla chiamata, dato il dolore al ginocchio destro accusato da Vigorito durante il riscaldamento, e ha contribuito con un paio di interventi miracolosi a salvaguardare l´imbattibilità del Vicenza. Vigorito, del resto, si era guadagnato sul campo la fiducia del tecnico con le sue ottime prestazioni nelle precedenti otto partite, e dopo un inizio di settimana ancora alle prese con le bizze del solito ginocchio, ieri ha disputato regolarmente l´allenamento e la partitella con i compagni al centro tecnico Morosini. Torna D´Elia. Proprio la partitella ha dato buoni riscontri per Salvatore D´Elia: il terzino campano, superati i guai muscolari alla coscia destra, ieri ha sgroppato senza problemi sulla fascia mancina ed è pronto a tornare titolare al posto di Garcia Tena, che lo ha sostituito nel trittico della scorsa settimana. Salvo sorprese, la catena di sinistra contro il Catania sarà completata dai soliti interpreti: Cinelli come mezzala, caricato dal primo gol stagionale segnato a Pescara, e Giacomelli come esterno alto, con Spinazzola pimpante e pronto a subentrare in caso di necessità. Ragusa convocato? Oltre a Vigorito e D´Elia, contro il Catania si potrebbe registrare un altro rientro, il più atteso dai tifosi bianorossi: quello di Antonino Ragusa. La condizione dell´attaccante del Vicenza, che si infortunò proprio a Catania nella partita d´andata, è da settimane in costante e confortante miglioramento. Il provino di sabato scorso con la Primavera al Menti non poteva dare esiti migliori: un gol, un palo, e un´ora abbondante di buona corsa contro i ragazzi del Napoli. Ecco allora che lunedì sera, considerando anche l´assenza per squalifica di Cocco e la mancanza di una vera alternativa in attacco a Petagna, titolare designato, Ragusa potrebbe anche essere convocato e portato in panchina, valutando se lo sviluppo della partita ne suggerirà o meno l´impiego per uno spezzone finale. Manfredini out. Non potrà certamente esserci invece Thomas Manfredini, che dopo l´assenza per squalifica a Pescara sarà costretto a saltare anche il prossimo incontro per una piccola lesione al retto femorale sinistro. Ieri il difensore biancorosso si è allenato in palestra, uscendo poi per compiere qualche giro di campo a ritmo blando con le scarpe da ginnastica: un recupero graduale che si spera possa portarlo a tornare disponibile nel giro di una-due settimane. Giochi aperti. Chi sostituirà allora Manfredini, divenuto in breve tempo uno dei “titolarissimi” di Marino? A Pescara, in coppia con Brighenti, è rientrato capitan Camisa, che peraltro è stato probabilmente il migliore del reparto difensivo (Bremec a parte). La partitella ha lasciato intuire che i giochi in questo momento sono aperti: oltre a Camisa e Brighenti, sembra in corsa per una maglia da titolare anche Gentili, molto preciso e reattivo durante il test in famiglia. Marino dovrà studiare l´assetto più efficace per arginare la coppia gol più prolifica del campionato: Calaiò-Maniero, autori di 15 gol a testa, in testa alla classifica marcatori.
Ore 17.30 – Juniores Nazionali, il Giorgione espugna l’Appiani battendo il Padova 2-1. La vittoria matematica del campionato da parte dei Biancoscudati è dunque rimandata.
Ore 17.10 – Serie B, la classifica: Carpi 59, Bologna 51, Avellino 49, Frosinone e Vicenza 48, Livorno 47, Pescara e Spezia 46, Lanciano e Perugia 43, Bari 40, Entella, Latina, Modena e Trapani 37, Ternana 36, Cittadella e Pro Vercelli 35, Brescia 33, Crotone 32, Catania 31, Varese 28.
Ore 17.00 – Serie B, i risultati finali: Bari-Varese 3-0, Brescia-Latina 1-2, Carpi-Pescara 1-2, Cittadella-Crotone 0-0, Frosinone-Virtus Entella 3-3, Lanciano-Avellino 1-0, Perugia-Pro Vercelli 3-2, Trapani-Ternana 4-2.
Ore 16.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ proseguita ieri, con una seduta pomeridiana al centro tecnico di Isola Vicentina, la preparazione del Vicenza in vista della sfida che si giocherà lunedì sera in posticipo allo stadio Menti. Il grande ex della partita, Pasquale Marino, dovrà fare a meno degli infortunati Sciacca e Manfredini e dello squalificato Cocco, ma avrà a disposizione Di Gennaro che ieri si è regolarmente allenato. L’attesa è per il Catania, formazione partita con i favori dei pronostici per un campionato di vertice, che dispone di un organico sulla carta di primissimo livello ma che invece occupa il penultimo posto della graduatoria a pari merito con il Crotone. Un Catania che in base ad una recente statistica sugli organici delle compagini di serie B, può contare su un valore complessivo dell’organico di oltre 22 milioni di euro — a fronte in primis di giocatori come gli attaccanti Calaiò, Castro e Maniero e del fantasista Rosina — contro gli 11 milioni del Vicenza, a conferma che nel torneo cadetto non sempre i giocatori di nome sono sufficienti per costruire una squadra vincente. Quello atteso al Menti sarà un Catania che non ha mai vinto in trasferta, e che lontano dal Massimino ha colto quattro pareggi e dieci sconfitte. Ma a conferma di una stagione finora disastrosa c’è il valzer in panchina che ha visto Maurizio Pellegrino sostituito da Giuseppe Sannino, a sua volta esonerato a dicembre quando la società ha richiamato Pellegrino, ancora esonerato a gennaio per far posto all’attuale tecnico Dario Marcolin. La posizione dell’ex allenatore del Modena e del Padova è però al centro della contestazione della tifoseria siciliana che chiede con insistenza il ritorno di Sannino. Un clima decisamente pesante per la squadra e il tecnico, che dovranno affrontare lunedì sera la sfida contro il Vicenza con le assenze a centrocampo dove mancheranno Rinaudo, fermato per un turno di squalifica dal giudice sportivo, e Coppola ancora fermo ai box per infortunio. Marcolin dovrà quindi reinventare la mediana, con Sciaudone che pare l’unico sicuro della maglia da titolare, anche se resta da valutare se il tecnico dei siciliani lo schiererà in posizione centrale, oppure da esterno considerato che Del Prete, uscito per un problema muscolare nel recupero di martedì sera contro il Modena, non dovrebbe essere della partita. Molto probabilmente quindi sarà Gonzalo Escalante a sostituite lo squalificato Rinaudo, anche se le ultime prestazioni dell’ex Boca Juniors sono apparse molto lontane da quelle messe in mostra sotto la gestione di Sannino. Il tecnico del Catania non dovrebbe avere dubbi, né problemi in difesa con il trio formato da Sauro, Ceccarelli e Schiavi. Così come nel reparto offensivo dove dovrebbe schierare la coppia di attaccanti composta da Calaiò e Maniero, con Rosina alle loro spalle nel ruolo di trequartista. Il Vicenza si dovrà guardare dal potenziale offensivo del Catania, che in panchina disporrà anche di Castro e del promettente Rossetti che nella trasferta di Bari ha segnato il suo primo gol da professionista. Ma i biancorossi di fermarsi non hanno proprio voglia.
Ore 16.20 – (Giornale di Vicenza) Tentativo fallito per Marcolini: il passaggio al modulo 3-4-3 non ha portato i frutti desiderati e il Real Vicenza subisce una pesante sconfitta. «Speravo che con le tre punte potessi dare un messaggio diverso, ma probabilmente ho sbagliato» – commenta Marcolini – non per i protagonisti, ma forse perchè, con il senno di poi, essendo noi una squadra di solito ben organizzata, ho tolto qualche certezza. Il messaggio non è stato recepito nel modo giusto, ma come è giusto che sia la responsabilità è mia, i ragazzi comunque ce l´hanno messa tutta». E ora i playoff sembrano sempre più un sogno irrealizzabile, nonostante la matematica non condanni ancora i vicentini. Ma il mister biancorosso non smette di crederci: «Il campionato è ancora aperto, ogni domenica ci sono sorprese, ma per tenere la fiammella accesa dobbiamo fare qualcosa in più».
Ore 16.00 – (Giornale di Vicenza) Un Real Vicenza spento soccombe alla Giana, evidentemente più motivata. Cambio di modulo per Marcolini (3-4-3), con il centrocampo a quattro in difficoltà. Calma piatta per il primo quarto d´ora, poi cresce la Giana, presa per mano da un ispirato Gasbarroni e al 18´ passano in vantaggio gli ospiti con il gol di Sinigaglia che la infila sotto le gambe di Tomei, dimenticato dalla difesa vicentina sul secondo palo sugli sviluppi di un corner. Si accende la partita, traballa la difesa del Real in un paio d´occasioni, ma riesce a salvarsi. Al 28´ prima azione degna di nota dell´undici di Marcolini: bella triangolazione tra Dalla Bona e Margiotta, ma il centrocampista non riesce a concludere a rete murato dalla difesa milanese. Cinque minuti più tardi sfiora il raddoppio la Giana con Perico che, a pochi passi dalla linea di porta, spara addosso a Tomei. Risponde il Real con una bella azione di Margiotta-Bruno-Lavagnoli, ma il tiro dell´esterno finisce sul fondo. Al 39´ episodio molto dubbio: Bruno va alla conclusione dalla distanza che si stampa sulla traversa e rimbalza a prima impressione oltre la linea di porta, ma per la terna arbitrale non è gol e lascia proseguire tra le proteste vicentine. Sulla ripartenza arriva il raddoppio: deviazione fatale di Carlini che mette Rossini davanti a Tomei e da lì non può sbagliare. Il Real prova a reagire e poco dopo gol annullato a Bardelloni per fuorigioco dopo il palo colpito da Bruno. Passa 1´ e Sasà Bruno, messo davanti alla porta da Bardelloni, accorcia. Nella ripresa, al 19´, gli ospiti trovano il definitivo 1-3 con un letale contropiede di Sinigaglia che mette Spinanelli a tu per tu con Tomei e l´attaccante milanese lo infila.
Ore 15.45 – Qui Guizza, Parlato Sulla partenza anticipata: “Era già in programma alla luce delle ore di viaggio”.
Ore 15.40 – Sulla Triestina: “Viene da una serie di risultati utili e dunque avranno il morale alto, ma noi vogliamo tornare da Trieste con la prestazione e soprattutto col bottino pieno… Le insidie maggiori? L’aggressivita, noi dobbiamo dare ritmo e disinnescare i loro pericoli. Voglio una squadra vogliosa, non dobbiamo dormire sugli allori. Dobbiamo sempre migliorare, teniamo l’osso in bocca e non molliamo. Loro hanno subito 21 gol su 39 in casa, ma segna anche molto e ha il maggior numero di pareggi. Rispetto all’andata la Triestina è più squadra, noi abbiamo preparato qualcosa per aver la meglio e se non funzionerà cambieremo in corsa. Partita caricata troppo? Io devo pensare solo al campo e portare avanti la nostra squadra per i nostri tifosi. Domani porteremo le nostre anime a lottare”.
Ore 15.35 – Qui Guizza, Parlato Sul gruppo: “In questa settimana abbiamo cercato di ricordare e correggere quanto successo domenica. Serve più cattiveria in avanti, e questa settimana l’ho rimarcato forse più del solito. Squadra incazzata? Lo ero più io martedì…”.
Ore 15.30 – Qui Guizza, queste le dichiarazioni rilasciate da mister Parlato al termine dell’allenamento. Sulle scelte: “Sentinelli è recuperato ed è al 100%, mentre Nichele e Ferretti non sono neanche da panchina e speriamo di recuperarli per settimana prossima. Dubbi? Mi auguro che chi scelgo sia incazzato e voglioso. Ballottaggio Zubin-Amirante? Non è detto che non possano giocare entrambi con Cunico…”
Ore 15.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 15.10 – Qui Guizza: provate soluzioni da palla inattiva.
Ore 14.50 – Qui Guizza: schemi ancora in corso. Assenti Lanzotti e Busetto.
Ore 14.30 – Qui Guizza: schemi anti-Triestina in corso. Lavoro a parte per Nichele e Ferretti, regolarmente in gruppo Sentinelli.
Ore 14.15 – Qui Guizza: inizia la rifinitura dei Biancoscudati, rimasti a colloquio con mister Parlato per almeno un quarto d’ora in mezzo al campo.
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Quasi un decennio di spese e tentativi non sono bastati alla Cremonese per risalire in quella serie B salutata nel 2005/06. Due finali e due semifinali playoff perse, l’ultima lo scorso anno col Sudtirol, hanno spinto la società ora presieduta dall’ex allenatore dell’Inter di Ronaldo, Gigi Simoni, a ridimensionare gli investimenti puntando più sui giovani e meno sui nomi ad effetto per la categoria. Il risultato per ora è che il team grigiorosso soffre al 15. posto con 35 punti, tre in meno del Venezia e 4 di vantaggio sui playout. Da metà novembre in panchina siede l’ex serie A Marco Giampaolo, al posto della bandiera Mario Montorfano, la Cremonese però ha continuato la sua altalena ritrovando solo nell’ultimo turno la vittoria (3-2 alla FeralpiSalò) che mancava dalla prima di ritorno (2-0 a Bergamo con l’AlbinoLeffe l’11 gennaio), ma allo Zini addirittura dalla terz’ultima di andata (3-1 alla Pro Patria il 14 dicembre). Oggi al Penzo a centrocampo mancherà per squalifica Marchi, autore del primo gol grigiorosso alla Feralpi. Assente anche il bomber e capitano Brighenti (10 gol sui 34 di squadra) pur in recupero dopo la frattura del polso.
Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Arriva la Cremonese e il Venezia (ore 17) prova per l’ennesima volta a riprendersi il Penzo. Nel girone di ritorno, infatti, alle vittorie con Pordenone e Mantova hanno fatto seguito gli 0-0 con Como e Arezzo spezzati dal ko per 1-2 col Real Vicenza. Innanzitutto gli arancioneroverdi devono recuperare pericolosità in fase di costruzione e finalizzazione: contro i grigiorossi a provarci saranno Guerra e Raimondi (favorito su Magnaghi) mentre Greco dovrebbe agire da trequartista al posto dell’infortunato Bellazzini. In mediana con Giorico e Zaccagni torna Espinal (tra le riserve riecco Scialpi), prestato nel ko di Novara a una difesa che recupera dopo un mese capitan Legati. Qui mister Serena deve decidere se affiancargli Capogrosso o Cernuto (Peccarisi è ko), mentre a sinistra si adatterà ancora Sales per il ko di Giuliatto. Tra i pali Fortunato pare ristabilito e D’Arsiè tornerà a sedere in panchina. Prima del fischio d’inizio sarà rispettato un minuto di raccoglimento in memoria di Luca Colosimo, l’arbitro della sezione di Torino (il 7 febbraio diresse al Penzo lo 0-0 tra Venezia e Como) deceduto domenica scorsa in un incidente stradale. Confermati due vaporetti supplementari diretti a Sant’Elena, con partenza alle 15.10 e 16.30 da Piazzale Roma-Parisi.
Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Una sfida quasi decisiva, dobbiamo cercare la prestazione perfetta per ritrovare i tre punti e uscire da un momento delicato». Elia Legati parla chiaro, a poche ore dal suo ritorno in campo dopo un mese di stop, e non ha paura di dare il giusto peso alla sfida che oggi (ore 17) vedrà il Venezia ospitare la Cremonese, a -3 rispetto agli arancioneroverdi e bisognosa di uscire almeno indenne dal Penzo. «Ci sono squadre, come l’Arezzo nella nostra ultima casalinga, che portano avanti una sorta di «anticalcio» e pur di fare punti non si preoccupano di limitarsi solo a non far giocare i loro avversari. Stavolta però mi aspetto una partita diversa, la Cremonese ha giocatori di qualità e non credo verrà a fare le barricate». Una prospettiva che dà fiducia a un Venezia pur reduce dal secco 3-0 subito a Novara. «Abbiamo avuto più palle gol con i piemontesi secondi in classifica che in altre gare – sottolinea Legati, tornato in panchina proprio al Piola -. Pur in una situazione di emergenza, e nonostante la loro forza, non abbiamo fatto certo una brutta figura. Purtroppo, avessimo dato seguito al successo di Monza battendo anche l’Arezzo avremmo avuto un pizzico di convinzione e forza in più a Novara». Promosso capitano dopo l’accantonamento di Esposito, Legati è uscito di scena per i problema muscolare alla coscia sinistra accusato dopo il match col Como. «All’inizio si parlava di un mese di stop, invece sono stato fermo tre settimane e da una mi alleno a pieno regime con i compagni. Le sensazioni sono positive e sono pronto a tornare nella mischia in un momento clou del nostro campionato». Oggi la Cremonese, tra sette giorni la Giana in trasferta a Monza: 180′ che potrebbero regalare al Venezia la definitiva tranquillità. «Dobbiamo essere bravi e andare a cercarci quel pizzico di fortuna che finora ci è mancato. Siamo in una fase decisiva e mi auguro che anche i tifosi se ne rendano conto. So bene quanto sia sbagliato parlare di chi non viene allo stadio, perché noi abbiamo grande rispetto della Curva Sud e di chi è sempre venuto al Penzo a sostenerci. Però non nascondo che avere più appassionati al nostro fianco ci darebbe una mano».
Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Era il 26 ottobre e a Cremona iniziava la nuova avventura in arancioneroverde di Michele Serena. Un esordio non felice (finì 2-1 per i grigiorossi), anche se già in quell’occasione venivano gettate le basi per la risalita del Venezia. Oggi al Penzo arriva proprio la Cremonese ed è una sorta di giro di boa per il tecnico veneziano, alle prese con risultati altalenanti e una classifica che ancora non dà sicurezze rispetto al rischio playout. Ma a scendere in campo, oggi pomeriggio come nelle ultime venti partite, sarà comunque una squadra con una precisa identità. «Abbiamo sempre giocato a viso aperto, anche contro le più forti, come domenica scorsa a Novara. L’atteggiamento di chiudersi a oltranza non mi piace», conferma Serena. E anche oggi, nonostante l’ennesimo stillicidio di defezioni, il Venezia si presenterà al Penzo deciso a fare la partita. «Non so se la Cremonese verrà qui per chiudersi, a me interessa solo il nostro atteggiamento», dice il tecnico che dovrà fare i conti con le assenze di Peccarisi, Giuliatto e pure quella di Bellazzini: il giocatore deve smaltire un’infiammazione e la speranza è di poterlo recuperare per il match di domenica prossima con la Giana Erminio. Intanto si dovrà fare di necessità virtù, sia in difesa dove rientra fortunatamente Elia Legati e troverà spazio Cernuto, sia a centrocampo con la terna probabilmente composta da Giorico, Espinal e Zaccagni. La buona notizia è invece il recupero di Stefano Fortunato, che tornerà a difendere la porta arancioneroverde. Al Penzo arriva una squadra che, ancora più del Venezia, sta lottando per non farsi risucchiare dalla zona playout (è a quota 35). Nelle ultime cinque partite ha collezionato 6 punti, vincendo domenica scorsa con la FeralpiSalò e pareggiando con Monza, Pordenone e Bassano. «Non facciamoci ingannare dalla loro classifica. La Cremonese — avverte mister Serena — è un’ottima squadra, con giocatori di qualità». Intanto la società ha comunicato che a seguito dei problemi alle biglietterie di Vela, dovute ad un attacco informatico avvenuto la settimana scorsa, i prezzi di prevendita dei biglietti saranno mantenuti anche oggi al botteghino.
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Il Venezia per avvicinarsi alla zona tranquillità, la Cremonese per allontanarsi dalla zona playout. Con la Cremonese il Venezia vuole ritrovare la strada della vittoria casalinga che manca dalla serata televisiva col Mantova (poi sono arrivati i pari con Como e Arezzo e la sconfitta con il Real Vicenza). Turno casalingo da sfruttare al massimo anche perché poi al Penzo il Venezia avrà Lumezzane, Pavia e Pro Patria, a fronte di cinque trasferte, tra cui Bassano e Alessandria. Diciotto convocati. Torna in porta Fortunato, possibile il rientro di Legati al centro della difesa con Cernuto, mentre Capogrosso e Sales si sistemeranno sulle fasce. Centrocampo a tre? Possibile con Zaccagni ed Espinal, ballottaggio Scialpi-Giorico. In attacco Serena può mescolare le carte: Greco e Raimondi candidatii), seppur con caratteristiche diverse, possono prendere il posto dell’infortunato Bellazzini, possibile la torre centrale (Magnaghi) con Guerra, destinato al rientro, come pure le due punte “piccole”. Fuori gioco anche Peccarisi e Giuliatto. Biglietti. Tenendo conto dei problemi causati dalla mancata agibilità di alcuni punti vendita Vela, il Venezia ha deciso di tenere i prezzi dei biglietti della prevendita anche al botteghino: 10 euro curva sud, 15 euro distinti, 20 euro tribuna laterale, 30 euro tribuna centrale e 50 tribuna d’onore. Grigiorossi. Stagione travagliata per la Cremonese, partita con altre prospettive che non la salvezza. Come il Venezia, anche i grigiorossi hanno dovuto fare i conti con gli infortuni, tanto che oggi mancheranno Brighenti (10 reti realizzate) e Kirilov, la coppia titolare d’attacco, oltre allo squalificato centrocampista Alessandro Marchi. Nelle ultime tre partite Marco Giampaolo ha utilizzato il 3-5-2 con la coppia Manaj-Pasi in attacco. La punizione di Jadid allo scadere contro la Feralpisalò (3-2) ha fatto respirare la Cremonese, adesso a +4 sulla Giana, anche perché la vittoria mancava da otto partite. Così al Penzo, ore 17. Venezia (4-3-1-2): 1 Fortunato; 2 Capogrosso, 5 Legati, 6 Cernuto, 3 Sales; 7 Zaccagni, 4 Giorico, 8 Espinal; 10 Greco; 9 Magnaghi, 11 Guerra. A disposizione: D’Arsié, Dell’Andrea, Scanferlato, Esposito, Scialpi, Varano, Raimondi. . Cremonese (3-5-2): 1 Galli; 5 Briganti, 6 Castellini, 2 Gambaretti; 7 Palermo, 4 Crialese, 10 Jadid, 8 Moroni, 3 Favalli; 9 Manaj, 11 Pasi. A disposizione Quaini, Bassoli, Campagna, Finazzi, Di Francesco, Zieleniecki, Haouhache. Arbitro: Bertani di Pisa.
Ore 12.40 – (Gazzettino) «Sarà più difficile che con l’Entella». Claudio Foscarini tiene molto alta l’attenzione, sia per il valore dell’avversario «che ha raccolto meno di quanto meritasse» e sia perché sul Cittadella è tornato l’incubo-influenza: prima Rigoni con la febbre alta, ieri è toccato a Gerardi. Il centrocampista ha preso parte alla rifinitura ed è tra i convocati (da capire quanto possa essere debilitato), l’attaccante invece vedrà la partita dalla tv.
Il Cittadella non può sbagliare una seconda volta di fila: il ko di Chiavari ha nuovamente complicato la classifica e dunque oggi al Tombolato serve vincere, ma occhio al Crotone. «È una squadra che può mettere in difficoltà chiunque – sostiene Foscarini – e la sua classifica è bugiarda. La partita è complicata perché i calabresi sanno giocare bene: hanno una loro precisa identità, corrono sempre e non mollano mai». Ci vorrà quindi un Cittadella più determinato rispetto al posticipo con l’Entella, dove il tecnico granata si è lamentato della poca determinazione offerta dai suoi. «I ragazzi hanno capito. Abbiamo fatto il doppio dell’Entella in tutto, dalle occasioni da rete alla percentuale di passaggi, ma abbiamo perso. Ciò vuol dire che siamo mancati in qualcosa. La differenza l’ha fatta la voglia di soffrire, di ottenere a tutti i costi il risultato. Loro hanno lottato su ogni pallone, noi invece siamo stati più belli ma meno bravi. Senza il giusto atteggiamento, l’ho detto tante volte, in serie B non fai strada». Qualcuno a Chiavari non è apparso al meglio della forma. «Può essere, ma più che un problema fisico, di tenuta, è una questione mentale. Qualche giocatore non è abituato a partite così ravvicinate, e qui subentra la stanchezza mentale. A livello atletico, invece, il Cittadella lo vedo bene». Arriviamo alla formazione: in attacco rivedremo Coralli? «Non è che Coralli possa giocare solo in casa e non in trasferta. Lui comunque lo vedo bene al Tombolato, dove giochiamo più alti e può far valere le sue qualità di uomo d’area. Penso possa essere utilizzato dal primo minuto, e mi auguro faccia bene». Sono invece recuperati Pellizzer e Paolucci. «Entrambi non c’erano a Chiavari perché non al meglio, per non rischiarli inutilmente. Sono riferimenti importanti per il Cittadella». Foscarini rivedrà Cordaz, dopo l’esclusione all’ultima giornata di campionato di due anni fa che fece tanto scalpore: «Per me quella vicenda è un capitolo chiuso. Lo rivedrò volentieri».
QUI CROTONE. «Andremo in campo per vincere, io non firmo mai per un pareggio», le parole di Massimo Drago, allenatore del Crotone. «Bisogna stare attenti in difesa, cercheremo poi di colpirli quando ci sarà l’opportunità di farlo. È uno scontro diretto, non dobbiamo perderlo». INGRESSO A UN EURO. Oggi il biglietto della gradinata est costerà un euro. In questo modo la società granata spera di portare allo stadio il maggior numero di tifosi.
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Fuori anche Gerardi. Il Citta si presenta al delicatissimo scontro diretto con il Crotone, in programma questo pomeriggio al Tombolato, con Rigoni a mezzo servizio, e destinato probabilmente alla panchina, e con l’attaccante lasciato a casa. Tutti e due vittime dell’ennesima ricaduta dall’influenza, con il centrocampista che ieri si è presentato alla seduta di rifinitura ma ha lavorato a parte, e con il centravanti rimasto a letto con la febbre alta. Nemmeno Schenetti, che ha subìto una lacerazione miotendinea del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra, sarà della gara: se la fortuna è cieca, la jella ci vede benissimo e in questa stagione l’ha preso decisamente di mira. I tempi di guarigione per lui si annunciano molto lunghi. «Questa è la B». La promozione lanciata per la giornata, con l’ingresso a un euro in Gradinata Est, mira a richiamare quanti più tifosi possibile per questo che è il terzo confronto diretto consecutivo, dopo quelli con Varese ed Entella. E proprio da qui parte l’analisi di Foscarini: «È stata una settimana difficile, tra malanni e strascichi della partita di Chiavari. A tratti abbiamo dominato l’avversario, ma alla fine non abbiamo portato a casa punti. La differenza l’ha fatta la volontà di fare risultato dei liguri. E questo significa che non tutti, qui, hanno ancora capito come funziona la serie B, una categoria in cui non conta essere “belli”, ma saper soffrire e volere a tutti i costi il risultato». Il tecnico di Riese nega che alcuni giocatori siano stanchi fisicamente. «Credo piuttosto che il problema sia mentale: ci sono elementi che non erano abituati a giocare così spesso e a tenere certi ritmi». In Liguria uno dei meno brillanti è stato Stanco, il quale però difficilmente potrà rifiatare. Al suo fianco dovrebbe esserci Coralli: «In trasferta a volte preferisco giocatori che abbiano più “gamba” per attaccare gli spazi, mentre lui è un uomo d’area, che può rendere meglio in casa, quando la manovra è più alta». Scontato il rientro di Pellizzer, ristabilitosi dall’infortunio, nel cuore della difesa, mentre in regia Paolucci dovrebbe sostituire Rigoni, affiancando Busellato. Ritorna Cordaz. Due vittorie di fila in casa, due ko in trasferta. Il Crotone, oggi privo del centrocampista Galardo, squalificato, è deciso ad invertire la rotta, che nelle ultime cinque gare lontano dallo Scida ha portato un solo punto (pari a Catania). Per i pitagorici, che con un successo riagguanterebbero proprio il Citta, ci sono soltanto parole di elogio da parte di Foscarini: «Ho molta stima per Drago, il loro allenatore, che ha costruito una squadra che sa giocare a calcio e non molla mai. Ha perso spesso, in questa stagione, ma sempre mettendo in difficoltà l’avversario». Con l’occasione il tecnico granata ritroverà Cordaz, con il quale i rapporti si interruppero bruscamente dopo l’esclusione all’ultima giornata nella gara decisiva contro l’Ascoli, due anni fa. «Io lo rivedrò con piacere, lui non so se farà altrettanto… È un giocatore che ci ha dato molto sul piano tecnico e umano, ma un allenatore deve fare le sue scelte».
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto) Ancora brutte notizie dall’infermeria per il Cittadella. Il calvario di Andrea Schenetti ricomincia: lesione muscolare miotendinea e stagione che potrebbe chiudersi in anticipo, senza contare il forfait di Gerardi e i persistenti ko di Lora e Signorini. Insomma, l’unica buona novella del venerdì pomeriggio è il rientro di Pellizzer, messo ko da una contrattura ma nuovamente al suo posto oggi al Tombolato nello scontro-salvezza contro il Crotone: «Abbiamo alcune problematiche che dobbiamo valutare — spiega Claudio Foscarini in conferenza stampa — Gerardi non ci sarà, Rigoni ha avuto l’influenza e non sarà al top. Schenetti ha una complicazione all’adduttore, questo per lui è un anno sfortunato. Rientra Pellizzer, mentre Paolucci è stato tenuto fuori a Chiavari solo per prudenza». Poi l’affondo, difficile intuire il destinatario: «Qualcuno non ha capito bene com’è fatta la B – ringhia – bisogna interpretare ogni partita con la massima attenzione. Le scelte? Non è vero che Coralli gioca solo in casa, lo inserisco quando lo merita».
Al Tombolato si rivede Alex Cordaz, con cui Foscarini ebbe un diverbio prima di dargli il benservito: «Lo rivedo volentieri, non so se sarà lo stesso per lui». Biglietti di Gradinata Est in promozione al prezzo di un euro.
Ore 11.50 – (Il Piccolo) Gli alabardati proseguono sul campo Prosecco la preparazione in vista della sfida di domani con il Padova, che sarà arbitrata da Di Gioia di Nola. Ieri non ha partecipato alla seduta di allenamento il centrocampista Spadari, bloccato da una leggera febbre e tenuto prudenzialmente a riposo. Dovrebbe comunque recuperare. Per il resto il tecnico Ferazzoli ha a disposizione tutti gli elementi della rosa, a parte ovviamente capitan Piscopo, che è squalificato e salterà dunque il match contro la capolista. Per quanto riguarda la formazione, tutto ancora in alto mare, visto che Ferazzoli in settimana ha provato varie soluzioni. Di certo, rispetto alle ultime uscite, dovrebbe tornare a giocare dal primo minuto Celli, anche perché Giannetti sarà presumibilmente impegnato nel settore centrale difensivo vista la squalifica di Piscopo. Stamane la rifinitura, sempre sul sintetico di Prosecco. Domani, prima di Triestina-Padova, verrà osservato un minuto di silenzio in memoria di Emilio Felluga, ex presidente del Comitato regionale del Coni, e di Luca Colosimo, arbitro Aia, tragicamente scomparso in un incidente stradale lunedì scorso. Nell’intervallo della partita, inoltre, ci sarà una partitella fra i ragazzini del settore giovanile.
Ore 11.40 – (Il Piccolo) Se in serie D il derby del territorio è quello tra Unione e Kras, quello dei puristi è senz’altro l’incontro con i Biancoscudati. Perché, come vuole la tradizione inglese, sono definite derby le sfide dove c’è rivalità. E con Padova l’antagonismo si è radicato in decenni di intrecci storici. Perché le due fazioni, pur avendo avuto per un tratto della loro vita un padre in comune come il paròn, hanno dovuto sportivamente fronteggiarsi anche in momenti delicatissimi. Il play-out perso in B nel 2010 proprio al Rocco è stato il primo step della discesa della Triestina fino agli inferi del fallimento. Stesso destino toccato anche al Padova con la retrocessione, e conseguente crac, dalla serie B dell’anno scorso alla quarta serie. Il Padova è ripartito a razzo, la Triestina due anni fa in Eccellenza con il freno a mano tirato. Oggi i patavini comandano le danze e ci sono in classifica 35 punti di differenza con gli alabardati. Ma la rivalità resta. Anzi il derby è già cominciato al botteghino. La Triestina aveva predisposto per la prevendita a Padova 1.200 tagliandi (sui 1.700 posti della Trevisan) al prezzo di 13 euro. I Biancoscudati, titolari della vendita con costo del servizio a carico dell’Unione, sotto la pressione della tifoseria hanno chiesto un ritocco al ribasso del prezzo. Il presidente Pontrelli ha risposto prima niet al suo omologo Bergamin, anche perché all’andata i tifosi alabardati avevano sì speso 10 euro per il tagliando ma con un costo accessorio per accedere al parcheggio (obbligatorio) riservato agli ospiti. E così il Padova ha stoppato la prevendita con tanto di scambio di “cortesie” sempre civili attraverso i comunicati diffusi sui rispettivi siti ufficiali. Poi in serata è prevalso il buonsenso e si è arrivati a un chiarimento dopo una telefonata tra i due presidenti. «L’Unione Triestina e la Biancoscudati Padova – si legge nel comunicato congiunto pubblicato sui due siti – informano che il Presidente biancoscudato Giuseppe Bergamin ha ritenuto opportuno ricontattare il Presidente alabardato Marco Pontrelli per un ulteriore confronto chiarificatore sulla questione biglietti in vista della gara di domenica allo stadio “Rocco”. Nello spirito che deve contraddistinguere i rapporti tra sportivi e nell’interesse di chi domenica vorrà vivere una sana giornata di sport, le due Società sono infine pervenute ad un gentleman agreement, concordando l’abbassamento del prezzo del Settore Ospiti da 13 a 11 euro e la creazione di una tariffa ridotta a 7 euro per le donne (riduzione che varrà anche per le tifose triestine ndr) e gli under 14. A partire da domani (oggi ndr), perciò, partirà la prevendita che sarà effettuata nelle biglietterie Sud dello stadio Euganeo dalle 9.30 alle 19.00 (orario continuato). La Biancoscudati Padova, nel rispetto verso l’Unione Triestina, i suoi tifosi e per il suo Presidente Marco Pontrelli, ringrazia per la sensibilità dimostrata nel riconsiderare le proprie posizioni e recepire le legittime richieste dei tifosi padovani». Tutto è bene quel che finisce bene anche perché c’è da tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico attorno al Rocco (inizio del match ore 14.30). Tra l’altro (come è naturale visto il possibile afflusso previsto in questa occasione) la Questura ha imposto alla Triestina un surplus di 30 steward (in tutto domenica saranno una cinquantina con i relativi costi a carico dell’Unione). Querelle dunque alle spalle anche se nessuno ne sentiva il bisogno, specie per una partita di quarta serie. La parola ora passa al campo. E vinca il migliore. O come risponderebbe l’indimenticato e indimenticabile Nereo: «Ciò, speremo de no!».
Ore 11.30 – Qui Euganeo, prevendita Triestina-Padova: già staccati in due ore quasi 500 biglietti.
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Il primo traguardo della storia della Biancoscudati Padova potrebbe essere conquistato già oggi. Gli Juniores Nazionali di mister Gualtiero Grandini, infatti, affrontano il Giorgione per la nona giornata di ritorno di campionato. Con il Padova primo in classifica e i castellani secondi a 10 punti di distacco, lo scontro diretto può risultare decisivo, visto che con una vittoria i Biancoscudati volerebbero a + 13, vincendo matematicamente il proprio girone di campionato. La gara andrà in scena allo stadio Appiani con fischio d’inizio alle 15.30, ed è molto probabile che sugli spalti di via Carducci ci sia anche qualcuno dei massimi dirigenti di viale Rocco. «La presenza costante ed appassionata della proprietà è l’aspetto che più ci ha colpito positivamente e al quale non eravamo abituati negli scorsi anni», sorride il responsabile del settore giovanile biancoscudato, Giorgio Molon. «Speriamo di raggiungere il primo traguardo, aspettando poi la conclusione degli ottimi campionati che stanno disputando le altre formazioni giovanili. Io, come al solito, guardo più alla crescita che al risultato e devo dire che sono molto soddisfatto. Ripensando ad agosto, quando non sapevo nemmeno se saremmo riusciti a mettere in piedi tutte le squadre, sono davvero felicissimo». Anche questi Juniores sono una formazione nuova di zecca (con appena cinque elementi reduci dal vecchio Calcio Padova), plasmata dall’esperienza del tecnico Grandini. Dovessero vincere un campionato che ormai hanno in tasca, gli Juniores si qualificherebbero alle finali nazionali con le vincenti degli altri 11 gironi.
Ore 11.00 – (Gazzettino) Tanto che nel pomeriggio anche la Triestina pubblica sul proprio sito un comunicato ricordando che all’andata i tifosi giuliani hanno pagato 13 euro tra biglietto e parcheggio, aggiungendo di ritenere “tale discussione sterile e dannosa in vista dell’incontro e che il club non intende alimentare la polemica con il Padova o modificare la cifra dei biglietti”. Come se non bastasse, poco più tardi, anche gli ultras prendono posizione sul proprio profilo Facebook ringraziando Bergamin: «In un calcio moderno dove il tifoso viene sempre messo per ultimo, si è dimostrato persona coerente e a servizio dei propri tifosi». E annunciando che a Trieste sarebbero andati tutti senza biglietto paventando l’ipotesi di comprare quello della Curva Furlan. Verso le 19, però, il colpo di scena con un’ulteriore confronto chiarificatore tra i presidenti che porta alla fumata bianca. “Il Padova, nel rispetto verso la Triestina, i suoi tifosi e il suo presidente Pontrelli, ringrazia per la sensibilità dimostrata nel riconsiderare le proprie posizioni e recepire le legittime richieste dei tifosi padovani”.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Tale cifra risulta più alta di quella applicata ai tifosi triestini all’Euganeo. Il costo del tagliando è maggiore anche rispetto al settore più economico dello stadio giuliano (curva Furlan 10 euro), nè sono previste per i padovani le riduzioni applicate ai tifosi locali. Fatta salva la libertà di ogni società di applicare i prezzi che ritiene congrui, questo atteggiamento speculatore non può essere accettato perché poco rispettoso della figura del tifoso che non dovrebbe essere considerato alla stregua di un bancomat”. Il tutto era nato da una telefonata fatta giovedì alle 20 dal presidente Giuseppe Bergamin al collega Marco Pontrelli della Triestina, nella quale il patron biancoscudato aveva formulato la richiesta di rivedere a 10 euro il prezzo dei tagliandi. Pontrelli, che avrebbe dovuto ricontattarlo un’ora più tardi, non si fa invece più sentire. Così ieri poco dopo le 9 Bergamin richiama il presidente alabardato, che la prende male ed è rottura con la cancellazione della prevendita.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Prima la rottura con tanto di prevendita annullata per il “caro biglietti” riservati ai tifosi biancoscudati, poi la ricomposizione della spaccatura. Il tutto nello spazio di poche ore di una giornata a dir poco convulsa e terminata con un accordo tra Padova e Triestina sulla base di un abbassamento del prezzo dei tagliandi per il settore ospiti da 13 a 11 euro e la creazione di una tariffa ridotta a 7 euro per donne e under 14, originariamente non prevista. Così questa mattina scatterà finalmente la prevendita (1.700 tagliandi) alle biglietterie sud dell’Euganeo con orario continuato dalle 9.30 alle 19. Ripercorrendo le tappe della controversia, ieri mattina il Padova pubblica sul proprio sito un comunicato nel quale fa sapere di essersi fatto portavoce con il club alabardato delle numerose lamentele ricevute dai propri tifosi per il costo del biglietto, rimediando però picche. “Il Padova prende atto della decisione della Triestina – si legge – ma ribadisce il proprio disappunto per la decisione di fissare il prezzo del biglietto del settore ospiti a 13 euro.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Dopo l’ormai consueto venerdì dedicato al riposo i biancoscudati si trovano oggi alle 14 al centro sportivo Geremia per la rifinitura. Un orario inusuale rispetto al solito (mattino all’Appiani) dato che al termine della seduta raggiungeranno Trieste per il ritiro pre-partita, prima volta quest’anno. Oltre a provare gli ultimi dettagli sul campo, durante l’allenamento saranno valutate anche le condizioni degli acciaccati che fino all’altro ieri erano ancora in dubbio tanto da saltare il triangolare al Petron: Parlato conta di recuperare al centro della difesa Sentinelli, che è più avanti nel recupero rispetto a Nichele e Ferretti, sui quali giovedì il tecnico si era espresso con un eloquente «più no che sì». TRIESTINA. Ha proseguito ieri la preparazione cimentandosi in esercizi sulla velocità, situazioni tattiche specifiche e partitella su campo ridotto. Ai box il centrocampista Spadari bloccato dall’influenza, mentre domani sarà assente per squalifica capitan Piscopo. ARBITRO. Sarà Vittorio Di Gioia di Nola a dirigere la sfida con la Triestina coadiuvato dagli assistenti Riccardo Vitali e Pietro Dusi di Brescia.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Dirigenti così meritano un grande plauso”) E alla fine la spuntò il Padova, grazie ad una dirigenza che ha mostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto solido sia il legame con la propria tifoseria. È evidente, infatti, che in tutta questa querelle, iniziata al mattino e risolta nel tardo pomeriggio di ieri, la Triestina abbia provato a speculare sulla pelle, anzi sulle tasche, dei supporter biancoscudati. Perché decidere di aumentare i prezzi dei biglietti per il settore ospiti – bambini, donne e anziani, oltretutto, sarebbero stati costretti a pagare intero, e non ridotto – solo in occasione della sfida con la capolista, mentre con le altre avversarie non si era registrata alcuna… forzatura in tal senso? La risposta del club alabardato, alla nota con cui Bergamin ha spiegato le ragioni del blocco della prevendita all’Euganeo, è parsa abbastanza pretestuosa: dato che i nostri sostenitori, all’andata, hanno versato 10 euro per l’ingresso e altri per il parcheggio (1,50 euro, e non 3), noi chiediamo 13 euro per far vedere la partita e riservare i posti auto ai padovani. Premesso, e non concesso, che ci possono anche essere tifosi che domani raggiungeranno il capoluogo giuliano in treno (ma c’è lo sciopero, si rischia) e in pullman, e dunque non hanno bisogno di parcheggio (i pullman hanno piazzole a loro riservate), la mossa del presidente Pontrelli e dei suoi collaboratori si è rivelata un azzardo in piena regola. E bene ha fatto il Padova ad inalberarsi. I tifosi si difendono così, alzando pure la voce (quando serve). Due stagioni fa, in occasione del derby di Cittadella in serie B, furono aumentati i prezzi per i padovani in curva, al Tombolato. Anche allora si registrò una (giusta) sollevazione nei confronti della società di Gabrielli. L’anno dopo non ci furono più problemi. Oggi il successo di Bergamin e Bonetto è un dato di fatto incontestabile. Da applausi. Bravi davvero.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Quando ogni discorso sembrava chiuso, e rimandato a domani pomeriggio, all’improvviso poco dopo le 18 lo scenario è cambiato: la Triestina ha accettato di ridurre il prezzo dei biglietti interi (11 euro) e ha istituito anche una riduzione per donne e under 14 (7 euro). Oggi, ai botteghini dell’Euganeo, dalle 9.30 alle 19 si effettuerà la prevendita dei 1700 tagliandi, che ieri era andata buca. Non è chiaro cosa sia successo in quelle tre, convulse ore che hanno portato le due società a trovare un accordo: non si sa se sia stato il Padova ad insistere nonostante il chiaro comunicato alabardato, o se sia stata la stessa Triestina a fare marcia indietro e ad alzare il telefono per sotterrare l’ascia di guerra. Quel che è certo è che i dirigenti biancoscudati hanno vinto una grande battaglia. E i tifosi hanno capito, una volta per tutte, che il nuovo corso del Calcio Padova non guarderà in faccia a nessuno, escluso il suo popolo.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Missiva piccata, giunta e ripresa al volo a tempo di record nel ventre dell’Euganeo: «Non è certo per i tre euro di differenza che l’abbiamo fatto», ha spiegato Giuseppe Bergamin, «ma per sostenere i nostri tifosi che giustamente ci manifestano ogni volta questa situazione. L’abbiamo fatto oggi, e non con Altovicentino o Belluno che avevano fatto la stessa cosa, perché stavolta c’è stata una vera e propria sperequazione tra padovani e non: loro hanno i biglietti ridotti in tutti i settori, noi 13 euro per chiunque, comprese donne e bambini». La risposta della Triestina non è piaciuta negli ambienti biancoscudati: «Ci siamo rotti le scatole», la replica dell’ad Roberto Bonetto. «I nostri tifosi vanno rispettati, e il rispetto passa anche attraverso questo tipo di considerazioni. Quando la Triestina è venuta qui, pure noi abbiamo aperto loro la curva Nord (unico caso in tutta la stagione, ndr) e, nonostante un costo supplementare per la società, abbiamo venduto loro i biglietti comunque a 10 euro. Si sono addirittura lamentati del costo del parcheggio dell’Euganeo (1,5 euro, che vanno nelle casse della cooperativa che lo gestisce): è come andare al cinema, e lamentarsi per aver speso altri 5 euro per la pizza. Noi non siamo dei bancomat: ci spiace se qualcuno domani sarà costretto ad attendere qualche minuto in più, ma era doveroso difendere la nostra tifoseria».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il comunicato ufficiale, diffuso pochi minuti dopo dalla società biancoscudata, ha spiegato la ragione del gesto: il presidente Bergamin, ricevute diverse lamentele dai tifosi per il prezzo maggiorato, aveva chiesto al suo omologo alabardato, Pontrelli, di rivederlo al ribasso. Una prima risposta interlocutoria giovedì sera, quindi ieri mattina il “no” definitivo: alla ferma presa di posizione della Triestina, il Padova ha risposto rispedendo i biglietti a Trieste e lanciando un segnale importante di vicinanza ai propri tifosi. “Atteggiamento speculatorio, che non può essere accettato”, l’hanno definito in viale Rocco, rimarcando come all’andata il prezzo per i tifosi triestini fosse stato in linea con i canonici 10 euro. Botta e risposta. Nel pomeriggio è arrivata la replica ufficiale, altrettanto decisa, della Triestina: “La società alabardata, che per l’occasione deve aprire un settore dedicato agli ospiti con relativi costi di gestione (…), ritiene tale discussione sterile e dannosa e non intende alimentare la polemica con la Biancoscudati Padova o modificare la cifra dei biglietti riservati ai patavini”.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Attacchi, controrepliche, telefoni sbattuti in faccia e rimpalli di responsabilità. Poi, la svolta: tra Padova e Trieste ieri sono volate parole grosse, le società non se le sono mandate a dire e il derby del Triveneto, a soli due giorni dal fischio d’inizio, fissato per domani alle 14.30, nel giro di poche ore è diventato la sfida più “calda” dell’anno. Un braccio di ferro vinto dal Padova: all’ennesimo rincaro del prezzo dei biglietti riservati ai tifosi padovani in trasferta, una vera gallina dalle uova d’oro per le società di serie D, le rimostranze piovute da viale Rocco hanno sortito il loro effetto. Dai 13 euro iniziali (senza riduzioni) la Triestina ha fatto marcia indietro, arrivando a fissare il costo del biglietto intero a 11 euro e il ridotto (per donne e under 14) a 7. Ma quella di ieri è stata una giornata convulsa, incredibile, sin dalle prime ore del mattino. Lo strappo. Tutto è cominciato alle 10.30, quando all’Euganeo i primi tifosi presentatisi per la prevendita hanno trovato i botteghini sbarrati e un cartello appiccicatovi sopra alla buona: “Biglietterie chiuse, prevendita annullata”.
Ore 09.10 – Cambio di programma per i Biancoscudati, che svolgeranno la rifinitura nel pomeriggio in quanto al termine dell’allenamento partiranno subito alla volta di Trieste, così da evitare di avere sulle gambe l’eventuale viaggio in pullman di domani mattina.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Altri hanno invece apprezzato la presa di posizione della società, chiedendo di non considerare i tifosi biancoscudati come «bancomat» per ripianare le casse (in qualche caso quasi vuote) delle società avversarie. Ne è seguito un duro botta e risposta tra le due società a colpi di comunicati, iniziato dal Padova: «Questo atteggiamento speculatore — si legge nella nota biancoscudata — non puó essere accettato perché poco rispettoso della figura del tifoso, anche quello avversario, che non dovrebbe essere considerato alla stregua di un bancomat solo perché la sua passione lo porta a seguire in trasferta la propria squadra. Per questo motivo la prevendita annunciata non sarà messa in atto». La Triestina ha risposto nel primo pomeriggio, spiegando come il prezzo applicato fosse più o meno in linea con quello sostenuto dai supporter alabardati all’andata all’Euganeo (10 euro più 1,50 di park obbligatorio). Successivamente la Tribuna Fattori, nel ringraziare i vertici biancoscudati per aver difeso l’onore della tifoseria, ha chiuso il suo intervento con una provocazione: «E se comprassimo tutti il biglietto in curva Furlan?». Nel tardo pomeriggio l’ultimo colpo di scena: accordo fra le due società, biglietti ribassati (11 euro gli interi, 7 i ridotti). Tutti contenti? Così pare, sperando che la situazione allo stadio domani pomeriggio non degeneri e che si possa parlare unicamente di calcio giocato.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Come in un frullatore. Prevendita aperta, poi chiusa con colpo di scena finale: riapertura e riduzione dei prezzi nel settore ospiti. La vigilia di Triestina-Padova è stata agitata: verso le 10,30 di ieri mattina il presidente Giuseppe Bergamin, dopo un lungo tira e molla per tentare di convincere il suo omologo Marco Pontrelli ad abbassare il prezzo del tagliando ospiti da 13 a 10 euro si è spazientito e, forte delle richieste e dell’appoggio di una buona parte della tifoseria, è uscito tra gli appassionati in coda spiegando la mossa della società: «All’andata i loro tifosi hanno pagato 10 euro, noi abbiamo chiesto più volte che il prezzo fosse lo stesso e che venisse adeguato a quello dei settori più popolari del loro stadio. Non solo, ma non c’era nemmeno la possibilità di usufruire di riduzioni per donne e bambini, come avviene sempre. A quel punto, per tutelare tutti voi e per dare un segnale di come vi siamo al fianco, abbiamo deciso di chiudere la prevendita». La decisione di Bergamin ha scatenato non poche polemiche e le reazioni più disparate. Qualche tifoso si è lamentato per il viaggio a vuoto, chiedendosi a cosa servisse una mossa, se alla fine il prezzo pagato per l’ingresso al Rocco sarebbe stato lo stesso pagato in prevendita.
Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (ventiseiesima giornata, domenica 15 marzo ore 14.30): ArziChiampo-Legnago, Belluno-Dro, Fontanafredda-Kras Repen, Giorgione-Clodiense, Mezzocorona-Sacilese, Mori S. Stefano-AltoVicentino, Tamai-Union Ripa La Fenadora, Triestina-Padova, Union Pro-Montebelluna.
Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 60, AltoVicentino 52, Belluno e Sacilese 46, Clodiense 44, ArziChiampo 38, Montebelluna e Union Pro 36, Union Ripa La Fenadora 32, Fontanafredda e Tamai 31, Giorgione e Legnago 29, Dro, Kras Repen e Triestina 25, Mezzocorona 12, Mori Santo Stefano 11.
Ore 08.34 – Serie D girone C, i risultati della venticinquesima giornata: AltoVicentino-Montebelluna 4-1, Clodiense-Mezzocorona 5-1, Dro-Fontanafredda 1-0, Giorgione-Belluno 0-2, Kras Repen-Union Pro 1-2, Legnago-Mori Santo Stefano 1-0, Padova-ArziChiampo 0-0, Sacilese-Tamai 3-0, Union Ripa La Fenadora-Triestina 1-1.
Ore 08.32 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.30 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Box Uomo, Black Bell Tattoo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 13 marzo: giorno di riposo per i Biancoscudati, mentre fuori dal campo si consuma la querelle-prevendita con la Triestina.