Parma, adesso indaga pure l’Antimafia: contatti fra i dirigenti e un clan?

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Il caso Parma finisce sotto gli occhi dell’Antimafia. Come riporta la Gazzetta dello Sport c’è il sospetto che alcuni soggetti sui quali sta indagando da tempo la Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna si siano avvicinati nell’ultimo periodo al Parma. Ieri Antonio Rustico, capo della Procura di Parma, accompagnato dai pm Dal Monte, Amara e Ausilio, è stato ricevuto da Roberto Alfonso, capo della Dda, negli uffici di via Battistelli a Bologna. Si è discusso di strane movimentazioni di denaro, riunioni alle quali avrebbero partecipato esponenti della società gialloblù e persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emilia.

Ma cosa c’entra il Parma con questa brutta storia? Alcuni faccendieri, che la Dda ritiene legati agli ambienti mafiosi, si sarebbero interessati alle vicende economico-finanziarie del club gialloblù, avrebbero cercato di portare a termine transazioni di denaro e, soprattutto, si sarebbero incontrati più volte, a Collecchio e dintorni, con esponenti della società. I sospetti degli uomini dell’Antimafia, che lavorano a stretto contatto con i pm della Procura di Parma, si sarebbero concentrati soprattutto su un personaggio già nel mirino dello staff della Dda: si tratterebbe di Paolo Signifredi, 50 anni, parmigiano, imprenditore con un recente fallimento alle spalle e con una lunga lista di reati all’attivo. Signifredi, finito in carcere alla fine di gennaio nella maxi-operazione sul clan Grande Aracri, pare proprio si sia dimostrato molto attivo circa le vicende del Parma Football Club nei mesi di novembre e dicembre, esattamente nel periodo in cui le quote del club passavano dalle mani di Ghirardi a quelle di Taçi, fino ad arrivare a quelle di Manenti. I magistrati dell’Antimafia sono al lavoro per capire con chi questo personaggio s’incontrava e perché.

Nel registro degli indagati per il crac Parma, oltre a quello dell’ex presidente Tommaso Ghirardi, ci sono altri nomi cui tuttavia non è ancora stato recapitato alcun avviso di garanzia. Ciò significa che i pm di Parma non hanno ancora effettuato perquisizioni o sequestri di materiale, altrimenti l’indagato dovrebbe essere avvisato dato che avrebbe il diritto di essere assistito da un avvocato. L’impressione è che la valanga del crac stia generando due strade: una, più comune, che riguarda la bancarotta fraudolenta; l’altra, ben più fosca, che chiama in causa addirittura la mafia e le sue infiltrazioni nel territorio (Parmalive.com)




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About Dimitri Canello

Direttore responsabile del sito web Padovagoal. Nato a Padova l'11 ottobre 1975, si è laureato nel marzo del 2002 in Lingue Orientali con la specializzazione in cinese. Giornalista professionista dal settembre 2007, vanta nel suo curriculum numerose esperienze televisive (Telemontecarlo, Stream Tv, Gioco Calcio, Sky, La 7, Skysport24, Dahlia Tv, Telenuovo, Reteazzurra, Reteveneta, Telecittà), sulla carta stampata (collaborazioni con Corriere dello Sport, Tuttosport, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, World Soccer Digest, Bbc Sport online, Il Mattino di Napoli, Corriere del Veneto) e sui media radiofonici (RTL 102.500, Radio Italia Uno)

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