Fonte: Giornale di Vicenza, Karl Zilliken
«Se lei mi chiede se l´anno prossimo sarò ancora al vertice dell´Alto, rispondo: non lo so». Mentre si accendono i riflettori sullo stadio dei Fiori, per il quale è pronto un progetto di ristrutturazione da 1 milione di euro, Rino Dalle Rive fa capire che il futuro del club in città è tutto da decifrare.
Non dica che vuole abbandonare i valdagnesi dopo averli “sedotti” meno di un anno fa.
Sono arrivato in soccorso del Trissino Valdagno, oberato dai debiti lasciati da Cenzato e con uno stadio importante, pronto per la Serie D. La mia società è una srl e dopo il mio arrivo ho detto ai dirigenti valdagnesi e trissinesi: acquistate delle quote, oppure conviviamo un anno, vediamo come va e poi entrate in società.
Un anno è quasi passato e sembra il feeling ci sia.
Lo credevo anch´io, ma mi sbagliavo. Ho capito che i rappresentanti dell´ex TrisVal non vogliono comprare proprio alcunché e questo mi ha deluso.
Ha un tono sfiduciato.
Solo un pazzo vuole rimanere da solo in tempi come questi e io di certo non lo sono. Vorrei che i miei partner fossero tanto danarosi quanto ambiziosi. Sento tanti complimenti quando vado allo stadio e fanno tutti piacere, ma devo inchinarmi al “dio denaro”.
Quindi niente aiuto al Comune per lo stadio e per il sintetico nel campo d´allenamento?
Questo lo dice lei. Io, però, sono maranese e vorrei vedere i valdagnesi metterci un po´ di passione e di entusiasmo, oltre a qualche soldo in più. Ho parlato tante volte anche con il sindaco, persona fantastica ma potrebbe fare molto di più.
Potrebbe anche ripensarci, quindi.
Sono interventi che farei per gli 800 ragazzi delle giovanili, ma come ho detto prima, non da solo. Per lo stadio, poi, un 70enne come me non può pensare di prenderlo in mano 15 o 20 anni, mettendo nei guai la famiglia per un capriccio.
Si dice anche di un suo interessamento per i Biancoscudati.
È stato solo un pourparler. L´anno scorso mi hanno cercato, devo essere onesto, ma se devo comprare il Padova, prima prendo il mio Vicenza. Ma vale il discorso fatto per l´Alto Vicentino: voglio sette o otto persone serie al mio fianco.
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Grazie alla squadra guidata dal patron Rino Dalle Rive, lo stadio dei Fiori è tornato al centro delle domeniche cittadine, con le strade chiuse per garantire la sicurezza e le coreografie della tifoseria organizzata. Le luci della ribalta hanno messo però in evidenza gli acciacchi di una struttura vecchia e sottoutilizzata da tempo. Per rimetterla a nuovo serve un milione di euro, qualche spicciolo in meno. L´incartamento con un progetto preliminare da 998 mila euro è stato presentato in Regione per chiedere un finanziamento del 60%, circa 590 mila euro. I soldi rientrerebbero nel programma attuativo regionale “Fondi di sviluppo e coesione per edifici di particolare pregio architettonico o con specifica valenza culturale”. Gli interventi porterebbero la capienza complessiva dell´impianto di viale Carducci a 4.200 posti dai circa 2 mila attuali aggiungendo ai 2 mila 200 posti della tribuna Ovest già utilizzata, gli altri 2 mila della Est che sarebbe rimessa in funzione, anche perché «è uno dei pochi edifici della Città sociale in disuso», come spiega l´assessore alla programmazione e all´edilizia privata, Michele Cocco. Oltre a questo, la Est sarebbe modificata, specialmente vicino agli accessi, con la creazione di un ufficio, spogliatoi e servizi igienici per i gestori dell´impianto e di wc anche per il pubblico. Infine, ci sarebbe bisogno di nuove uscite di sicurezza. Gli interventi sulla Ovest riguarderebbero l´illuminazione esterna ed è proprio l´area fuori dal campo a richiedere un consistente intervento di maquillage, con riqualificazione di intonaco che sta cadendo, idropulitura e trattamento anti-alga ed una tinteggiatura che riporti agli antichi fasti lo stadio. Come detto, il progetto vale circa un milione di euro e la Regione potrebbe metterne 600 mila. Chi metterebbe i restanti 400 mila euro? L´amministrazione comunale non si sobbarcherebbe tutta la cifra, ma potrebbe esserci un accordo di massima tra il municipio e la società che prenderà in gestione la struttura. Sarà ancora l´Alto Vicentino?