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Ore 21.30 – (Il Piccolo) Gli alabardati continuano la preparazione in vista della trasferta di domani a Valdagno, dove la squadra di Ferazzoli affronterà l’Altovicentino , seconda in classifica dietro al Padova. Ieri allenamento a Prosecco, con una serie di torelli ed esercizi sulla velocità. Quindi i giocatori hanno provato schemi d’attacco per affrontare la difesa dell’Altovicentino prima di terminare l’allenamento con una partitina su campo ridotto. Tutti hanno lavorato in gruppo meno ovviamente Pasquale Manzo, che ha continuato un lavoro personalizzato seguito dal preparatore atletico Ciac, aumentando gradualmente i carichi di lavoro. Oltre a lui, non sarà disponibile Fiore, squalificato, che è stato convocato con la formazione Juniores che gioca oggi pomeriggio a Prosecco contro il Dro. Per il resto, potrebbe essere ancora Loperfido il prescelto per sostituire Manzo, mentre Nuzzi è convocato proprio con la Juniores.
Ore 21.10 – (Il Piccolo) «Anche se ancora interlocutorio, di sicuro devo dare un giudizio meno positivo dell’altra volta. La situazione non è proprio rosea ed è ovvio che sono preoccupato»: Sergio Marassi, presidente del Centro di coordinamento, non esce soddisfatto come a metà dicembre dal controllo dei bilanci della Triestina. Come si ricorderà, il controllo trimestrale dei conti era una delle condizioni poste quest’estate per la concessione del marchio all’Unione, e ieri Marassi assieme al commercialista dello stesso Centro di coordinamento Omero Leiter, si è recato dal commercialista della società alabardata Michele Nasti. Era presente anche il presidente Marco Pontrelli. Il primo dato importante da rilevare è che finalmente c’è una cifra precisa sul buco che l’attuale società ha ereditato dalle passate gestioni Cergol-Puglia e poi Mbock-Mehmeti: «Adesso l’ammontare è stato definito nei dettagli – afferma Marassi – il debito trasmesso quest’estate dalla precedente proprietà era di 480mila euro. Il problema è che questo buco ancora non cala». Ed è questo che preoccupa Marassi. Prendendo per buona questa cifra, comunque, bisogna dire che anche nella gestione Mbock-Mehmeti almeno non si è creata una voragine, come si era temuto. Certo, per i nuovi proprietari si tratta comunque di una cifra rilevante, che finora non si è riusciti ancora a diminuire in maniera significativa (vanno ricordati però i 30mila euro circa delle vertenze dei giocatori della passata stagione), senza tener conto che poi c’è anche la gestione corrente. Pontrelli ha ricordato di aver promesso a inizio stagione di mettere a posto le cose in un anno, confermando dunque di voler realizzare gli obiettivi, ovvero salvezza sul campo e risanamento della società. Preoccupano fra l’altro i pagamenti arretrati ai giocatori, ma sotto questo aspetto Marassi dice che c’è un segnale positivo: «Ci sono stati mostrati dei bonifici già pronti e datati 13 marzo, con i quali a tutti i giocatori verranno saldate le spettanze spettanti fino a gennaio compreso. E’ già stato tutto concordato con i giocatori, che hanno accettato di aspettare. Se questi pagamenti andranno in porto, sarà certamente un segnale positivo. Ma se questa scadenza dovesse saltare, allora credo che la squadra non avrebbe più pazienza e in qualche modo dovremo muoverci anche noi tifosi». Ma c’è poi tutto l’aspetto del contorno, ovvero il personale della sede e lo staff di quelli che lavorano con la società che attendono di essere pagati, per non parlare dei fornitori. E qui le promesse sono un po’ meno precise, anche se Pontrelli ha chiesto un po’ di pazienza, assicurando che tutto verrà saldato. Per quanto riguarda invece l’ultimo pericolo dei punti di penalizzazione, ovvero la vertenza di Costantini e del suo staff, la società ha detto di aver presente questo problema, che la scadenza comunque è a maggio e che per quell’epoca anche questo problema sarà risolto.
Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) ZIROLANDIA CERCA IL TRIS – Già scalato due volte con successo il Monte (3-1 all’andata e 3-0 in Coppa, entrambe le volte nella Marca), la Sacilese proverà a fare il tris domani al XXV Aprile. I veneti sono tornati al successo domenica scorsa (2-1 al Kras) dopo 5 turni. Sottovia e soci sono reduci dall’1-1 di Mogliano. Zironelli, oltre a rinunciare ai tre “crociati” (Grazzolo, Grion e Piscopo), dovrà fare a meno di Mboup. Qualche dubbio per Beccia (risentimento muscolare). Pronto eventualmente Pederiva. Torna a disposizione Boscolo Papo. FURIE IN TRENTINO – «Oggi sto benissimo, del doman non c’è certezza». Ormai Stefano De Agostini ci scherza, su citando Lorenzo de’ Medici. Ancora una volta la settimana sul rettangolo del Borgo è passata tranquilla. È alla domenica che il “mostro” (leggi tensione) si ripresenta. Per questo anche a Dro sarà affiancato da Luca Saccon, tecnico della Juniores. Il Dro (20), appena sconfitto in casa del Mori, sta tenacemente cercando di uscire dalla zona playout. Non sarà un avversario facile per le furie, che si presenteranno in Trentino prive di Peresson e Pavan (infortunati) e di Federico Furlan (squalificato). Pronto a subentrare nel tridente d’attacco Bolzon, al fianco di Sellan e Zambon. Nel match d’andata giocato a Tamai nessuna delle due squadre riuscì a sbloccare lo 0-0.
Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Tensione? No, è la trasferta più facile dell’anno». Scherza a metà Maurizio De Pieri, alla vigilia della sfida in casa della capolista Padova (53 punti e 52 gol). Sulla carta il suo Fontanafredda (31) non avrà chance domani alle 14.30, contro la dominatrice (7 punti di vantaggio sulla seconda, Altovicentino) del torneo. SENZA RIMPIANTI – «Proprio per questo – si spiega il tecnico dei rossoneri – è la gara che richiede meno preparazione. Non ho bisogno di caricare la squadra. È già abbastanza motivata dalla posizione e dal blasone dell’avversaria, dall’impianto in cui giocheremo e dalla cornice di pubblico che troveremo. Per moltissimi di noi sarà un’occasione unica, due ore da vivere ad altissima intensità. Ai ragazzi ho detto: possiamo anche perderla, come è logico che sia. Dovremo però tornare negli spogliatoi con la convinzione di aver dato tutto e senza ossa rotte. Ossia senza un bagaglio di squalifiche o inibizioni pesanti. Il nostro campionato non finisce a Padova. Ricomincerà domenica primo marzo, in casa, con il Legnago». In gara uno a Fontanafredda i Biancoscudati si imposero, non senza soffrire, per 3-1. ANCORA EMERGENZA – Contro le due squadre e mezza a disposizione di Carmine Parlato, i rossoneri si presenteranno ancora con un centrocampo orfano di Tellan e Tacoli. Dovrebbero quindi giocare gli stessi che hanno pareggiato (0-0) con la Clodiense.
Ore 20.00 – Serie B, termina 2-0 il posticipo tra Bari e Lanciano.
Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Tutto è pronto, a partire dagli arbitri. Belluno e Union Ripa si avvicinano ai rispettivi impegni di campionati per confermare di aver lasciato alle spalle i periodi difficili che ne hanno minato il cammino a inizio 2015. Domani il Belluno ospiterà alle 14.30 una delle formazioni più in forma del campionato, l’Arzignano (arbitro dell’incontro il signor David Capelli di Bergamo), che presenterà ai tifosi un match nel match. Uno contro l’altro ci saranno infatti il capo e il vice cannoniere del campionato: Simone Corbanese (15 gol) e l’ex Martin Trinchieri (12 gol). Squalificati Merli Sala e Pescosta, preoccupa Yari Masoch, lievemente infortunato nell’allenamento di ieri. Trasferta di confine invece per il Ripa che sul Carso triestino proverà a riconquistare i tre punti, che mancano ai neroverdi da un mese e mezzo, sfidando il Kras Repen sotto gli occhi del signor Alessandro Maninetti di Lovere.
Ore 19.20 – (Corriere delle Alpi) Il Ripa Fenadora ritrova il bomber Brotto (al rientro dopo la squalifica), ma è in dubbio Antoniol, jolly che può giocare sia a centrocampo che centrale difensivo, come domenica scorsa contro l’Altovicentino. Ha riportato un piccolo trauma alle costole per un incidente domestico ed è acciaccato, per cui le sue condizioni saranno valutate nelle prossime ore per vedere se schierarlo o meno nella partita di domani, in trasferta contro il Kras Repen. Match fondamentale. «È la partita che abbiamo indicato come la più importante di questo momento: se domenica scorsa con l’Altovicentino chiedevamo la prestazione a prescindere dal risultato, col Kras bisogna ripetere la prestazione ed è molto importante il risultato, perché giochiamo contro una squadra che è dietro di noi in classifica», dice il presidente dell’Union Nicola Giusti. «Speriamo di migliorare il trend in trasferta, che è deficitario. Sappiamo bene cosa ci aspetta, perché il Kras Repen vorrà fare punti e due settimane fa in casa ha battuto l’Altovicentino». Concentrazione. È la parola d’ordine: «Servono massima attenzione e umiltà», sottolinea Giusti. «Speriamo di dare continuità a quello che è stato il segnale importante dato con l’Altovicentino. Ma giochiamo in una circostanza più complicata e serve molta determinazione. Non dobbiamo commettere errori e speriamo di essere cinici. È fondamentale la concentrazione, che è l’aspetto venuto un po’ meno negli ultimi due mesi. Nei giorni scorsi ci sono stati molti momenti di riflessione in cui ho parlato io e ha parlato il mister per cercare di risollevare le sorti della squadra». Tifoserie gemellate. Su invito dei supporter del Kras Repen, le tifoserie si mischieranno nella tribuna laterale, in una mescolanza di colori neroverdi e biancorossi.
Ore 19.00 – Lega Pro, il Real Vicenza espugna il “Penzo” battendo 2-1 il Venezia. Al rigore di Greco rispondono Bruno e Bardelloni.
Ore 18.40 – (Corriere delle Alpi) Yari Masoch si ferma in allenamento. Il centrocampista agordino ha subito una leggera distorsione alla caviglia destra e la sua presenza domani contro l’Arzignanochiampo sarà valutata solamente nelle prossime ore. L’obiettivo dei gialloblù, manco a dirlo, è di tornare subito alla vittoria. Il pareggio di domenica scorsa contro la Triestina ha lasciato l’amaro in bocca al Belluno che domani proverà subito a rifarsi al Polisportivo. Il primo marzo in Piazzale della Resistenza si presenterà il Padova e per i gialloblù sarà importante arrivare al massimo della forma fisica, ma anche psicologica, per affrontare la capolista. Tra le fila dell’Arzignano il Belluno ritrova gli ex Martin Trinchieri e Roberto Roverato. L’attaccante ha giocato tre anni con la maglia gialloblù tra il 2005 e il 2008 realizzando 41 reti in campionato mentre il centrocampista ha fatto 32 presenze il secondo anno di C2 del Belluno. «L’Arzignanochiampo è una squadra che conosco molto bene e che già ad agosto avevo inserito tra le cinque-sei formazioni più forti dell’intero girone – commenta il mister gialloblù Roberto Vecchiato – i nostri avversari sono in un buon momento e la loro attuale posizione di classifica ne è sicuramente la dimostrazione. Anche la mia squadra è in crescita, prima la vittoria interna contro il Fontanafredda e poi il pareggio di domenica contro l’Unione Triestina hanno rappresentato sicuramente la svolta, dopo qualche momento di difficoltà, culminato con la sconfitta di Mezzocorona. In settimana abbiamo lavorato serenamente e ci siamo preparati scrupolosamente per questo match, che sappiamo essere fondamentale per il proseguo della stagione». Chi gioca? Vecchiato deve fare i conti con le squalifiche di Ivan Merli Sala e Giovanni Pescosta e deve ridisegnare la difesa. Al centro, insieme a Sebastiano Sommacal, dovrebbe esserci dal primo minuto il neo acquisto Andrea Di Bari, a destra il sostituto naturale di “Pesco” è Danny Paganin, mentre sulla corsia opposta dovrebbe tornare Stefano Mosca che può “approfittare” del fuoriquota in più in mezzo alla retroguardia. Il tecnico del Belluno però potrebbe anche schierare al centro della difesa Paolo Pellicanò al fianco di Sommacal. A metà campo i tre “vecchi” sono confermatissimi con Simone Bertagno in cabina di regia sostenuto da Mike Miniati e se ce la farà Yari Masoch. Nel caso il centrocampista agordino dovesse dare davvero forfait Marco Duravia arretrerebbe a metà campo, lasciando sicuramente spazio a Stefano Mosca in avanti. Davanti Simone Corbanese guiderà l’attacco insieme a Francesco Posocco. In porta dovrebbe esserci ancora Damiano Schincariol visto che Davide Solagna la scorsa settimana si è allenato poco per l’infortunio ad un piede.
Ore 18.10 – (Giornale di Vicenza) C´è Paolo, un supertifoso, che ha scelto di non radersi più in attesa che finalmente la insacchi Toninelli e di questo passo rischia di chiudere la stagione con la barba di Noè con comprensibili diatribe familiari da risolvere visto che la moglie è sul punto di insorgere. Il fatto è che a Dario vogliono bene tutti: vabbè, il suo ruolino sottoporta ormai in quasi 5 anni di professionismo è zero e riga, tuttavia a questo terzino vecchio stampo, quadrato, compatto e piantatissimo, in spogliatoio sono tutti legatissimi. Poi che tra i compagni il primo gol di Toninelli sia quotato quanto lo sbarco permanente dell´uomo su Marte è un altro paio di maniche. Eppure questo ragazzo, che nonostante i 22 anni soltanto, da 4 stagioni in giallorosso è tra i veterani per anzianità di servizio, sta avanzando sempre di più verso la porta avversaria. «Ma questo è solo merito del calcio propositivo e offensivo che vuole Asta – argomenta il difensore nato e cresciuto a due passi da San Siro – l´atteggiamento è sempre quello di una manovra votata all´attacco e anch´io vengo coinvolto. Forse è vero, dovrei calciare di più tra i pali appena entro in area, sfruttando la potenza del tiro. Per indole mi viene spontaneo servire chi è deputato a finalizzare, ma quantomeno dovrei cominciare a puntare il portiere di forza, magari su un rimpallo o una ribattuta la palla prima o poi va dentro». Non spetta a lui guarire il mal di gol che attanaglia Bassano da 20 giorni. «Credo sia un problema generalizzato – riflette – quando incroci squadre che scelgono di affrontarti a viso aperto te la giochi e hai gli spazi per colpire. Se invece trovi avversari rintanati a riccio in trincea fatichi terribilmente. Ma è il calcio di oggi, L´Arezzo è un oppositore scorbutico, la classica realtà che spezza il ritmo, rompe le trame ricorrendo anche al fallo tattico e non ti fa mai fraseggiare. Infatti all´andata l´abbiamo spuntata all´extratime con la zampata di Maistrello. Ma là da loro domani sarà ancora più dura – garantisce Dario – stanno vivendo un gran momento di condizione e non so se galvanizzati da una classifica in rialzo decideranno di mollare le briglie e attaccare, o procedere di rimessa come gli riesce meglio. Io preferisco la prima ipotesi. Poi certo sarebbe ideale schiodare subito le partite per evitare di innervosirsi o beccare gol sull´unica conclusione nello specchio come a Bergamo. In ogni caso credo che la fase declinante sia alle spalle, si è ricominciato a divertire e divertirci, siamo secondi a un punto dal vertice e in piena bagarre per la vetta». A giugno va in scadenza, il suo pensiero è uno solo. «Nel pallone ci sta tutto, ma io vorrei fortissimamente restare a Bassano, ormai ci sto benone qui, ambiente e città mi sono entrate nel cuore, insomma il Soccer Team è la mia primissima scelta».
Ore 17.50 – Sala stampa, Claudio Foscarini (allenatore Cittadella): “Abbiamo sprecato un tempo. Un inizio difficile, poi abbiamo cambiato atteggiamento a mezz’ora dall’inizio del primo tempo per metterci in modo speculare a loro. Siamo stati troppo timidi nel primo tempo subendo il gioco del Bologna. E ciò ha portato alla interruzione di una serie positiva di risultati. Abbiamo creato qualche occasione importante che purtroppo non é andata a buon fine Non volevamo giocare per il pareggio, cosa che é successo sul primo tempo. Pellizzer dovrebbe avere uno stiramento, tra ieri ed oggi ho avuto delle defezioni importanti, ma abbiamo avuto anche qualche recupero dalle influenze. Il calcio è fatto di episodi, ed il mio rimpianto più grande è stato quello di aver concesso troppo nel primo tempo al Bologna. Riguardo alla classifica, il fatto di essere in molti a 30 punti può farci piacere in questa fase di recupero di posizioni”
Ore 17.40 – Sala stampa, Diego Lopez (allenatore Bologna): “Abbiamo giocato e abbiamo creato, penso che abbiamo meritato la vittoria. Il Cittadella a tratti ci ha messo in difficoltà, ma alla fine siamo stati bravi a reggere quando loro hanno spinto. 20 punti in trasferta? Non guardiamo a quello che abbiamo fatto ma a quello che deve ancora succedere. Questa squadra ha qualità e può vincere le partite in qualsiasi momento. Venerdì prossimo ci sarà Bologna-Vicenza, in casa talvolta non siamo andati al massimo, ci stanno nel corso di una stagione questi momenti”
Ore 17.30 – Sala stampa, Agostino Camigliano (difensore Cittadella): “Abbiamo tenuto testa al Bologna a lungo, ci può stare di perdere e siamo stati anche sfortunati visto che il tiro di Minesso ha colpito il palo e poteva andare dentro. Il Bologna ha giocatori di qualità, alla fine ha vinto con le giocate dei singoli. Il rigore su Cacia? Lui è uno che sa come muoversi in area, ma non c’era”
Ore 17.20 – Serie D girone D, nell’anticipo l’Abano espugna il campo della Correggese imponendosi 3-2.Ore 17.10 – Serie B, la classifica aggiornata: Carpi 52, Bologna 47, Livorno e Vicenza 43, Avellino 42, Frosinone 41, Spezia 39, Lanciano 37, Perugia 36, Ternana 35, Pescara, Pro Vercelli e Trapani 33, Bari, Cittadella, Entella, Latina e Modena 30, Brescia 29, Catania e Varese 28, Crotone 25.
Ore 17.00 – Serie B, i risultati finali: Brescia-Perugia 1-2, Carpi-Entella 0-0, Cittadella-Bologna 0-1, Frosinone-Pro Vercelli 3-2, Spezia-Modena 3-2, Ternana-Latina 0-2, Trapani-Varese 0-0, Vicenza-Crotone 1-0.
Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Mi fa piacere sapere che oggi il presidente Korablin sarà al Penzo, l’obiettivo è fargli vedere un Venezia tosto, lontano parente di quello di inizio campionato». Così Michele Serena inquadra il derby di questo pomeriggio a Sant’Elena – ore 17 – col Real Vicenza, sfida che si godrà dal vivo (per la prima volta in questa stagione) il patron lagunare Yury Korablin, il cui ritorno in città era confermato dalla società per la tarda serata di ieri. «Arriviamo al derby al termine di una settimana travagliata dentro e fuori dal campo – spiega Serena -. Tra infortuni, squalifiche e acciacchi non so se come schiererò la squadra, siamo in difficoltà, ma di sicuro farò il massimo affidamento sui ragazzi che ho a disposizione e ai quali non mancheranno le motivazioni visto che vogliamo battere finalmente un’avversaria che ci sta davanti». A proposito della classifica i punti di distacco dai playoff sono saliti a 12, ma a preoccupare è il margine sceso a 7 lunghezze sui playout, senza contare la penalizzazione che arriverà per il mancato pagamento dei contributi sugli stipendi. «Ci toglieranno due punti? Io sono tranquillo, mio malgrado non è la prima volta da allenatore che mi capita di dover far fronte a penalizzazioni. Personalmente sono sereno, ripeto, anche perché sul piano della professionalità con la P maiuscola non devo dimostrare niente a nessuno. Mi auguro ovviamente che le “scosse” societarie che arrivano non facciano cadere la casa». Per Serena il derby ha un sapore particolare anche per l’incrocio con Paolo Favaretto. «Siamo amici, amiamo allo stesso modo questi colori, ovviamente entrambi cerchiamo il massimo per la nostra squadra. Noi ci teniamo a vincere, mi preme e mi piacerebbe che tutte le colonne che sostengono il Venezia remassero nella stessa direzione dimostrando con i fatti attaccamento alla causa, dal presidente all’allenatore, dalla squadra alla gente». «Oggi – rimarca Serena – vorrei che al Penzo ci fosse un pubblico più numeroso a sostenerci con passione. In fondo da quando sono qui abbiamo sbagliato solo il secondo tempo di Lumezzane e contro un Real Vicenza che finora ha fatto meglio di noi tutti dovranno mettere il loro mattone».
Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un momento particolare, in campo e fuori. E’ in un contesto delicato che arriva l’appuntamento con il derby al Penzo con il Real Vicenza dell’ex Paolo Favaretto. Il Venezia si muove sul doppio binario dell’emergenza assenze e delle difficoltà in cui si trova la proprietà russa. Oggi il presidente Korablin (arrivato ieri sera) dovrebbe essere al Penzo e potrà spiegare una volta di più le ragioni del mancato versamento dei contributi. «E’ stata una settimana travagliata, su questo non c’è dubbio», conferma Michele Serena ripensando alla scadenza di lunedì scorso non rispettata. Ma la vera preoccupazione del tecnico riguarda le assenze: quelle degli squalificati Sales e Bellazzini, più l’infortunato Legati e poi il gruppo dei giocatori in bilico per guai muscolari: Cernuto, Giuliatto e Peccarisi. «Spero di poterli recuperare, pur sapendo che non si sono allenati per tutta la settimana». Il derby presenta molte insidie, il Real arriva da un periodo di difficoltà dopo un’ottima prima parte di stagione. «Il Real ha fatto un girone d’andata al di sopra delle aspettative. Troverò da avversario Paolo, che è un amico. Vorrà fare certamente bella figura. Saremo emozionati entrambi nel ritrovarci. Ma come lui ha detto, una volta iniziata la partita si penserà solo a vincere». In tribuna atteso il presidente Korablin: «Mi piacerebbe fargli vedere una squadra tosta, con un’identità precisa».
Ore 16.10 – (La Nuova Venezia) Punti pesanti, per mettersi al sicuro, per non correre rischi. Derby inedito a Sant’Elena tra Venezia e Real Vicenza in campo, sfida inedita tra Michele Serena e Paolo Favaretto in panchina. Amici contro per 90’, a caccia di tre punti preziosi dopo le sconfitte con Feralpisalò e Renate. Real Vicenza con quattro punti di vantaggio sul Venezia, vicentini ormai scivolati a 8 lunghezze dal quarto posto del Bassano, mentre il Venezia prova a pararsi le spalle (+7 sulla Giana Erminio quint’ultima), sapendo che prima o poi perderà due punti in classifica. Il presidente Yuri Korablin, atteso a Mestre nella tarda serata di ieri, dovrebbe essere in tribuna al Penzo, con volo di ritorno per Mosca martedì mattina. Venezia. Settimana complicata per Michele Serena, organico già ridotto all’osso per l’indisponibilità degli squalificati Sales e Bellazzini con l’aggiunta dell’infortunato Legati, quadro clinico appesantito dagli acciacchi di Raimondi, Peccarisi, Cernuto e Giuliatto. Tutti recuperati alla fine, ma lista dei convocati completata dall’inserimento del baby Scanferlato con Giorico che andrà in panchina per la prima volta dal suo ritorno in laguna. Serena potrebbe ripresentare il 4-3-3 adottato a Salò, Varano appare il candidato più plausibile per rilevare Bellazzini con caratteristiche ed esperienza diverse, oppure toccherà a Espinal, qualora il centrocampista garantisse un’autonomia rassicurante dopo quattro mesi e mezzo di assenza prima del rientro a Salò. Nel tridente d’attacco dovrebbe rivedersi Magnaghi con Raimondi e Guerra a giostrare esterni. Real. Paolo Favaretto non è l’unico ex, anche Malagò, Bardelloni, Margiotta e Bonato ritorneranno da avversari a Sant’Elena. Difesa a tre con Carlini, Piccinni e Polverini, in mezzo al campo le motivazioni di Matteo Malagò dovrebbero spuntarla sulle qualità di Sandrini, mentre a sinistra Vannucci potrebbe prendere il posto di Quintavalla. Intoccabile il bomber Bruno (14 reti all’attivo), la spalla dovrebbe essere nuovamente Gomes. Margiotta ritorna al Penzo per la seconda volta e con il Monza ha realizzato l’eurogol da tre punti per i brianzoli. Real Vicenza protagonista di un ottimo girone d’andata, in difficoltà negli ultimi due mesi (7 punti in 8 mesi), 4 punti con l’avvento di Paolo Favaretto, che ha sostituito Michele Marcolini. COSÌ IN CAMPO. Stadio Pierluigi Penzo, ore 17). UNIONE VENEZIA (4-3-3): 1 Fortunato; 2 Dell’Andrea, 5 Capogrosso, 6 Cernuto, 3 Giuliatto; 7 Zaccagni, 4 Scialpi, 8 Varano; 10 Raimondi, 9 Magnaghi, 11 Guerra. (12 D’Arsié, 13 Peccarisi, 14 Esposito, 15 Espinal, 16 Giorico, 17 Scanferlato, 18 Greco). Allenatore: Michele Serena. REAL VICENZA (3-5-2): 1 Tomei; 2 Carlini,5 Piccinni, 6 Polverini; 7 Lavagnoli, 8 Cristini, 4 Malagò, 10 Dalla Bona, 2 Vannucci; 9 Bruno, 11 Gomez. (12 Bonato, 13 Beccaro, 14 Pavan, 15 Sandrini, 16 Quintavalla, 17 Margiotta, 18 Bardelloni). Allenatore: Paolo Favaretto. Arbitro: Antonio Giua di Pisa.
Ore 15.50 – Serie B, i risultati al termine dei primi tempi: Brescia-Perugia 1-0, Carpi-Entella 0-0, Cittadella-Bologna 0-1, Frosinone-Pro Vercelli 2-0, Spezia-Modena 1-1, Ternana-Latina 0-1, Trapani-Varese 0-0, Vicenza-Crotone 0-0.
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Amici, prima che colleghi. Pure di più, perché l’uno è testimone di nozze dell’altro. In comune hanno tanto: carattere affabile, battuta pronta e determinazione ferrea adatta a governare uno spogliatoio, lealtà, correttezza, volontà di non piegarsi ai compromessi. Oggi al Penzo, con fischio d’inizio alle 17, Venezia-Real Vicenza non sarà solo un derby, ma anche e soprattutto la sfida fra Michele Serena e Paolo Favaretto. Due eccellenti professionisti che in passato hanno lavorato insieme (Favaretto era vice di Serena proprio in laguna) e che non si sono mai persi di vista. «Siamo amici prima che colleghi – sorride Serena – Paolo è una bravissima persona e un grande allenatore, siamo uno testimone di nozze dell’altro e la stima è reciproca. Certo, poi sul campo saremo avversari, ma mi farà molto piacere ritrovarlo. Ogni volta che possiamo ci incontriamo, abbiamo fatto una trafila simile a Venezia, abbiamo lavorato assieme prima del fallimento e poi ognuno ha preso la propria strada. Sono contento abbia avuto questa bella occasione al Real». Favaretto non ha problemi a dichiararsi fortemente emozionato nel ritornare in quello che è stato il «suo» stadio: «Non oso immaginare la mia emozione quando rimetterò piede al Penzo – sorride – se poi aggiungiamo che affronterò un amico carissimo come Michele il quadro è completo. C’è grande stima tra noi e spero che oggi siano tanti sugli spalti. Per come conosco Serena al fischio d’inizio non penseremo più a nulla se non alla partita. E tutti e due avremo il coltello tra i denti. Arriviamo entrambi da una sconfitta simile, maturata negli ultimi minuti. Avremo voglia di grande riscatto». La sconfitta col Renate brucia un po’ e c’è voglia di riscatto: «Non è mai facile subentrare – chiude Favaretto – nella mia carriera mi è capitato cinque volte e ci sono mille aspetti da tenere presente. Oggi sarà una partita difficile, a decidere il risultato saranno gli episodi».
Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) Alle 17 il fischio d´inizio tra Venezia e Real Vicenza allo stadio Pierluigi Penzo nel capoluogo veneto. Una sfida che ha un sapore particolare: c´è l´atmosfera da derby, c´è il ritorno a casa di Malagò, ma soprattutto di Paolo Favaretto, allenatore dei vicentini che ha trascorso gran parte della sua carriera calcistica, prima da giocatore e poi da tecnico nella società arancioneroverde. «Per me sarà la prima volta al Penzo da avversario, per di più contro Michele Serena, un mio grande amico, ma questi sono solo elementi di contorno. Poi ci sono i novanta minuti in cui noi dobbiamo tornare alla vittoria, ne abbiamo assoluto bisogno, tutto il resto non conta», Questo il commento alla vigilia di Favaretto, emozionato, ma allo stesso tempo determinato nel centrare il suo obiettivo: conquistare i tre punti. Per continuare a rincorrere il sogno dei playoff, infatti, il Real Vicenza deve necessariamente ritornare a vincere. Un successo contro il Venezia potrebbe dare la possibilità ai vicentini di riavvicinarsi al treno delle prime in classifica visti gli scontri diretti tra Como e FeralpiSalò e Alto Adige- Alessandria, oltre che ovviamente un passo avanti verso la salvezza, obiettivo primario dei biancorossi. Una sconfitta significherebbe invece la perdita di ulteriore terreno dalla vetta e una strada tutta in salita da qui a fine stagione per il Real per provare a lottare per il passaggio di categoria. Favaretto non va in cerca di alibi e commenta così la partita di domenica scorsa in cui il Renate si è imposto sul Real per 1-0. «Noi tutti dobbiamo dare qualcosa in più, di certo contro il Renate non abbiamo fatto male, ma comunque ci è mancato qualcosa. E dobbiamo trovarlo. Anche oggi sarà una gara dura, noi come loro abbiamo bisogno di punti e forse entrambi veniamo da una sconfitta immeritata, noi contro il Renate e loro con il FeralpiSalò. Quello che mi interessa oggi è tornare a vincere, in primis per raggiungere la salvezza e poi una volta raggiunta quella potremo guardare più in alto». Un Favaretto dunque molto motivato che sembra comprendere quanto il successo oggi sia importante, sia per la classifica, ma soprattutto per il morale. Il tecnico biancorosso, anche oggi di fronte all´organico completo, dovrà fare delle scelte importanti per provare a cambiare le sorti dei suoi. Nella partita di domenica scorsa a non convincere in particolare era stato Gomes, magari cambiando qualcosa là davanti potrebbero anche arrivare i tanto sospirati gol. Mentre ha convinto eccome Malagò che a “casa sua” dovrebbe quindi partire dal primo minuto. L´amico di Favaretto, Michele Serena, tecnico veneziano invece, deve fare i conti con alcune assenze importanti tra cui i difensori Sales e Legati e anche il suo capocannoniere (8 centri) Bellazzini. Capitan Tomei, però, dovrà guardarsi bene da Andrea Raimondi che nell´ultimo periodo, oltre ad essersi fatto spazio tra i titolari del Venezia, sembra cominci ad avere anche un buon fiuto per il gol.
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La seduta di rifinitura di ieri mattina al centro tecnico «Piermario Morosini» di Isola Vicentina ha portato buone notizie solo per Thomas Manfredini, che è stato regolarmente convocato mentre sono out sia Andrea Cocco, che Leonardo Spinazzola.
«Cocco è tornato al campo solo oggi (ieri per chi legge, ndr ) — ha spiegato Pasquale Marino — ha trascorso tutta la settimana con la febbre e purtroppo non potevo convocarlo perché le sue condizioni sono decisamente precarie. Spinazzola lamenta un dolore alla coscia e abbiamo preferito non rischiare, mentre Manfredini sta bene e contro il Crotone torna a disposizione anche Bremec». Il primo dubbio sull’undici titolare parte proprio dal ruolo di portiere, perché Vigorito durante l’assenza di Bremec ha fatto bene e l’ex veneziano potrebbe anche essere confermato titolare. «Lo saprete solo pochi minuti prima del fischio d’inizio del match — sottolinea Marino — come sempre la formazione la comunico prima ai ragazzi e quindi, a riguardo, non anticipo nulla. Più che su chi giocherà in porta — continua il tecnico dei berici — ritengo sia giusto sottolineare che il Vicenza sta attraversando un buon momento, i risultati sono arrivati meritatamente, la squadra sta crescendo ma le insidie sono dietro l’angolo. Il Crotone sarà un avversario da non valutare per la classifica che occupa, ma sulla base delle loro ultime prestazioni che non sono state fortunate: basti pensare a come è maturato il pareggio contro il Catania lunedì scorso». E’ un Vicenza che sta disputando un campionato al di sopra di ogni aspettativa, con 40 punti all’attivo e il quinto posto in classifica in piena zona playoff, ma ci si chiede se questa squadra ha ancora margini di miglioramento. «Nel calcio non si finisce mai di migliorare – spiega Marino – abbiamo dimostrato che più si gioca insieme e più si sta bene fisicamente e meglio si riesce a sviluppare la manovra in rapidità ed efficacia. Il problema sono le insidie legate a problemi di natura fisica, come il calo di forma di alcuni calciatori importanti che possono minare la continuità. E poi ci sono anche gli avversari che ormai ci studiano e cercano di limitare la nostra manovra, ma a questo siamo preparati». E a sedici giornate dalla fine del torneo, tutti in casa Vicenza continuano a parlare di permanenza in serie B. «Si parla di salvezza perché è il nostro obiettivo e fino a che non arriviamo a quota 50 non possiamo dire di averlo raggiunto – spiega il tecnico di Marsala – la nostra attenzione deve essere rivolta solo al Crotone, che si presenterà al Menti con il coltello tra i denti. Sono una squadra molto organizzata, con elementi di qualità, gioca bene al calcio. Finora hanno avuto anche sfortuna, lo dico non per nasconderci ma perché ho visionato diverse partite. La loro prerogativa è quella di giocare a viso aperto, tendono a difendere bassi per poi ripartire, e noi quando accadrà dovremo essere bravi a non concedere spazi». Si annuncia uno stadio ribollente, come sempre la tifoseria biancorossa è pronta a fare la sua parte. «Non ne dubitavamo – precisa Marino – avere i tifosi al nostro fianco sarà importante, così come è bello avvertire che attorno a noi c’è entusiasmo e che la gente si sta avvicinando sempre più alla squadra. Daremo tutto per regalare un’altra gioia, sappiamo bene che la gente biancorossa vorrebbe vedere il Vicenza sempre più in alto».
Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) Niente da fare per Andrea Cocco. Il centravanti biancorosso non sarà nemmeno in panchina oggi al Menti contro il Crotone: l´attacco febbrile che lo aveva colpito prima dell´incontro di Bari non gli ha dato tregua per l´intera settimana. L´attaccante, ieri finalmente sfebbrato, è ancora molto debole e non ha svolto la rifinitura al Morosini con i compagni: a questo punto Marino conta di recuperarlo in vista della prestigiosa sfida di venerdì 27 a Bologna. Ancora lui. Sarà quindi di nuovo Andrea Petagna, come al San Nicola, a guidare oggi l´attacco. Il giovane centravanti proverà a lasciare il segno come nella scorsa partita, spinto dall´entusiasmo per il primo gol da professionista realizzato in carriera. La responsabilità per Petagna stavolta sarà ancora maggiore, dato che non ci sarà Cocco né un altro centravanti di ruolo pronto a subentrargli. Out Spinazzola. Sul fronte offensivo, tra l´altro, la coperta sarà particolarmente corta. Non sarà della partita nemmeno Spinazzola, alle prese con un problema muscolare ad una coscia. L´unica vera alternativa a Laverone e Giacomelli, esterni titolari nel tridente offensivo con Petagna, sarà quindi Vita, oltre al giovane Mancini, centrocampista offensivo duttile ma finora mai impiegato. Manfredini recuperato. La nota lieta è arrivata da Manfredini, che ha svolto l´ultimo allenamento con il resto del gruppo. Il difensore, che nei giorni scorsi era stato costretto prudenzialmente a fermarsi per l´affaticamento alla coscia sinistra, è quindi tornato a disposizione. A questo punto spetterà al tecnico decidere se rischiare un suo impego dall´inizio in coppia con Brighenti, o concedergli un turno di riposo e portarlo in panchina. Al suo posto ieri è stato provato capitan Camisa, che quindi ritroverebbe una maglia da titolare dopo le partite saltate per squalifica con il Perugia e per scelta tecnica con il Bari. Bremec tra i pali. L´altro rientro sarà quello di Bremec, che ha risolto l´affaticamento muscolare al polpaccio ed è pronto a tornare titolare per la prima volta in questo 2015. Vigorito non lo ha certo fatto rimpiangere, contribuendo a costruire la striscia vincente fatta di un pareggio e quattro successi in fila, con una sola rete incassata. Stavolta dovrebbe andare in panchina, dove di conseguenza non ci sarà il “talismano” Serraiocco (quattro successi in altrettante presenze nella distinta di gara), peraltro comunque indisponibile per un problema fisico. Ragusa in recupero. Fa piacere, infine, segnalare la presenza di Ragusa alla rifinitura. L´attaccante ha svolto anche la mini-partitella con i compagni, a riprova di una condizione che sta progressivamente migliorando ora che l´infortunio al crociato è alle spalle. Se tutto proseguirà per il meglio l´attesa sarà ancora di qualche settimana. Non altrettanto si può dire, purtroppo, per Sciacca, alle prese con il persistente dolore all´osso scafoide del piede sinistro. La formazione. Ecco i probabili undici titolari che oggi alle 15 affronteranno il Crotone: Bremec; Sampirisi, Brighenti, Camisa, D´Elia; Moretti, Di Gennaro, Cinelli; Laverone, Petagna, Giacomelli.
Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Proprio oggi al Menti (inizio della gara alla 15) contro il Crotone ultimo in classifica il Vicenza dovrà mettere massima attenzione, guai sottovalutare l´impegno anche perchè i calabresi non hanno nulla da perdere contro i lanciatissimi biancorossi che vengono da ben quattro vittorie. Certo è difficile pensare che mister Marino non abbia alzato la guardia ed infatti ieri ha detto: «È dall´inizio della settimana che ripeto ai ragazzi che sarà gara insidiosissima, gli stimoli devono essere sempre gli stessi. Certo se vai a Bologna non c´è nemmeno bisogno di caricare la partita più di tanto, ma i miei sanno che il Crotone è squadra ben organizzata, che gioca bene a calcio ed ha avuto sfortuna: infatti la classifica è bugiarda, ho visto molte gare dei nostri avversari ed hanno spesso perso per errori individuali». Per Cocco stavolta nemmeno la panchina. «Ha avuto la febbre alta tutta la settimana». Manfredini invece come sta? «Nessun problema, lo abbiamo gestito ma solo per precauzione, infatti la rifinitura l´ha fatta regolarmente».
Tornate al Menti con un cammino alle spalle che lascia senza parole: nel girone di ritorno siete primi in classifica. «È inutile nascondere che stiamo attraversando un buon momento e infatti i risultati sono arrivati meritatamente, la squadra sta crescendo, però guardate che le insidie sono dietro l´angolo, a partire da questo appuntamento col Crotone. Io non guardo alla classifica che ha, ma alle prestazioni, come l´ultima a Catania dove ha perso due punti allo scadere: il Crotone è senza dubbio in salute». Restiamo al Vicenza: una serie così di risultati fa pensare che ormai anche strutturalmente abbiate trovato la quadra, a suo avviso possono esserci margini di miglioramento? «Miglioramenti si possono sempre fare, perchè più si gioca assieme e più si sta bene a livello fisico è normale che la manovra cresca nella velocità e nella fluidità. Semmai il problema possono essere le insidie di natura fisica o il calo di forma di alcuni giocatori importanti, però è chiaro che noi ci impegniamo per avere sempre buona continuità di prestazioni». Siete a 40 punti, insiste a parlare solo di quota salvezza? «Mi pare normale, visto che non l´abbiamo ancora raggiunta». Questa gara col Crotone è importante anche perchè potrebbe essere il trampolino di lancio in vista di quella che diventerebbe la super sfida col Bologna. «Noi viviamo alla giornata e siamo concentrati sul Crotone, ovvio cercheremo di fare il massimo e dopo penseremo al Bologna. Certo dovessimo vincere arriveremmo là dove nessuno si sarebbe aspettato ad inizio campionato vista la differenza di valori e di mezzi che c´è tra le due società, ma è un altro motivo di orgoglio essere a ridosso di una squadra così importante». Torniamo al Crotone: cosa le piace soprattutto della squadra calabrese? «Che gioca più o meno come noi, è propositiva, magari si difende bassa ma poi è pronta a ripartire con delle accelerazioni improvvise e questo ci potrebbe impensierire anche perchè ha giocatori di qualità dalla metà campo in su, con la capacità di saltare l´uomo». Curva Sud esaurita: anche questo è motivo di orgoglio, perchè siete voi che state riportando i tifosi allo stadio. «Sì sono molto contento anche perchè avere il supporto della tifoseria in una partita così delicata, dove è il Vicenza che avrà tutto da perdere, sarà importante, ovvio che quando arrivano i risultati si crea entusiasmo». E pure questo è un patrimonio da tutelare. «Penso di sì, perchè alla fine ci possono essere stati errori e polemiche nel passato, ma quando nel presente la squadra va bene è normale che i tifosi siano contenti e vogliano vedere il Vicenza sempre più in alto».
Ore 14.30 – (Gazzettino) Le sei vittorie in trasferta sin qui ottenute dal Bologna mettono sull’attenti Claudio Foscarini alla vigilia della partita, ma a preoccupare di più l’allenatore è un altro “nemico”, l’influenza, che in questi giorni ha colpito diversi granata: Scaglia, Pellizzer, Rigoni, Paolucci e Cappelletti. «Fortunatamente abbiamo recuperato tutti – sottolinea il tecnico – L’unico che dovrò valutare è Cappelletti, che in ordine di tempo è stato l’ultimo giocatore colpito dall’influenza. Per il resto posso dire che la squadra si è preparata bene e che il morale è buono». Proprio il brillante momento del Cittadella non fa stare tranquillo Foscarini: «È una partita insidiosa quella con il Bologna perché arriva in un momento sereno per la mia squadra, e nel recente passato ogni volta che c’era da dimostrare qualcosa, affrontando una squadra blasonata, ci siamo seduti e abbiamo fatto un passo indietro. Non vorrei che la squadra perdesse il filo conduttore delle ultime partite, si “montasse” la testa per voler giocare alla pari di un avversario più forte, perdesse insomma le caratteristiche proprie del Cittadella. Nel campionato scorso ci era capitato con il Palermo: noi eravamo in un buon momento, ma abbiamo sofferto tantissimo. Sembra quasi che dopo un periodo positivo il Cittadella si metta a pensare di vivere di rendita, quando invece non ce lo possiamo assolutamente permettere. Con il Bologna dovremo fare una partita intelligente». Anche perché quella di Lopez, a detta del tecnico granata, è la formazione più forte della categoria: «Arrivano da una penalizzazione e saranno arrabbiati. Stavo guardando i numeri del Bologna, fuori casa ha vinto cinque delle ultime sette partite, e a gennaio si è ulteriormente rinforzato. Basta che concedi davvero poco e ti possono fare gol. Se guardo la qualità dei giocatori in rosa, mi accorgo che è la squadra la più attrezzata della serie B, anche se attualmente è seconda in classifica. A noi servirà tanta corsa e determinazione per fare risultato: sono queste le armi a disposizione per tenere testa ad avversari di questo calibro». Per la formazione, pochi i dubbi in casa granata. In difesa saranno da valutare, come detto, le condizioni di Cappelletti, che comunque ha fatto la rifinitura: in preallarme De Leidi. Sulla linea mediana al posto dello squalificato Paolucci giocherà Busellato. Le incognite maggiori in attacco: sicuro Stanco, ballottaggio a tre (Gerardi, Coralli e Sgrigna) per l’altra maglia. QUI TIFOSI. Invasione di tifosi bolognesi al Tombolato. Piena la curva – quasi 1.150 posti – un altro centinaio di biglietti sono stati venduti per la tribuna laterale scoperta: rimangono 200 posti che probabilmente saranno esauriti oggi. Biglietti sono stati venduti in altri settori dello stadio, alla fine saranno almeno 1.500 i tifosi al seguito della squadra rossoblù. QUI BOLOGNA. Così l’allenatore Lopez alla vigilia: «Affrontiamo una squadra che sta facendo buoni risultati ed è in un momento positivo, ma a prescindere dal Cittadella dobbiamo concentrarci sulla nostra prestazione, migliorando la rapidità della manovra. Proveremo a riprenderci quello che ci è mancato nell’ultima partita con la Ternana».
Ore 14.20 – (Mattino di Padova) Eccolo qui, lo squadrone “che tremare il mondo fa”. D’accordo, l’ultimo dei sette scudetti conquistati dai rossoblù risale al 1964, ed è ormai lontano più di mezzo secolo. Una vita, specie per questo calcio che tanto va di fretta e dimentica rapidamente il passato. Ma il Bologna ancora oggi dà l’impressione di aver poco a che fare con questa serie B. Prova ne è che in terra emiliana c’è persino chi mette in discussione Diego Lopez, il suo allenatore, che pure sin qui ha condotto la squadra fino al secondo posto, alle spalle del Carpi. «E io so che la sua è una piazza importante e con grandi aspettative, ma mi chiedo come si possa criticare uno che è reduce da cinque vittorie nelle ultime sette partite», ha sottolineato ieri Claudio Foscarini nell’abituale conferenza-stampa della vigilia, presentando l’incontro in programma questo pomeriggio al Tombolato. Una considerazione, quella del tecnico granata, che vale ancor di più se si considera che fuori casa la formazione emiliana è una vera schiacciasassi, reduce com’è da tre vittorie consecutive, con due gol messi a segno in ognuna delle tre gare. Cappelletti influenzato. «Speravamo di aver già pagato il nostro debito verso l’influenza, invece in settimana siamo stati tartassati dalla seconda ondata del virus, ma si tratta di problemi superabili», ha poi confidato il tecnico granata. L’allarme è, in effetti, in gran parte rientrato, visto che, fra i giocatori colpiti, Scaglia ha ripreso ad allenarsi regolarmente da qualche giorno, Pellizzer e Rigoni sono rientrati ieri in gruppo e Paolucci sarebbe stato comunque inutilizzabile in quanto squalificato. Resta da valutare se recupererà Cappelletti, che anche ieri è rimasto “isolato” dal gruppo, ma che si conta di recuperare per il match di oggi, con De Leidi, eventualmente, pronto a sostituirlo. L’unico altro ballottaggio nell’undici titolare riguarda, come ormai d’abitudine, il partner di Stanco. «Io per le mie decisioni parto sempre da quello che vedo in allenamento: quanto all’attacco, Stanco sarà titolare, poi avrà a fianco un altro fra gli altri tre», ha affermato Foscarini senza sbilanciarsi. Proprio ieri Lopez ha confessato di temere soprattutto Sgrigna, ma la sensazione è che stavolta potrebbe essere il turno di Coralli. Appagamento e nervosismi. «Viviamo un buon momento, siamo più sereni rispetto a qualche giornata fa e davanti avremo una squadra blasonata, che dovrebbe dare a tutti motivazioni importanti. Il pericolo è proprio quello di rilassarsi, come spesso è accaduto in passato dopo un periodo positivo. Non vorrei che si ripetesse quanto visto nella scorsa stagione contro il Palermo (sconfitta interna per 0-2, ndr), che affrontammo in una situazione simile a quella odierna. Insomma: dobbiamo fare il Cittadella, e scendere in campo con fame di punti», ha concluso Foscarini. Che dovrà fare i conti contro un avversario nervoso, e non solo per il punto di penalizzazione. In settimana c’è stata una lite fra Lopez e Abero, mentre, dopo gli screzi tra Cacia e un agente Fifa, la società è stata deferita per responsabilità oggettiva. Lo stesso Cacia potrebbe addirittura essere confinato in panchina, anche se l’ipotesi più plausibile è che alla fine l’escluso eccellente sia Mancosu, capocannoniere dello scorso campionato e pezzo pregiato dell’ultimo “mercato di riparazione”, con Sansone che potrebbe rubargli il posto. Chiunque giochi, sarà un brutto cliente per Pellizzer e soci.
Ore 14.10 – (Mattino di Padova) Il rischio è quello di ritrovarsi “in trasferta” allo stadio Tombolato. Già, perché arriveranno davvero in tanti da Bologna per la gara in cartellone questo pomeriggio. Non i 2.000 ipotizzati qualche giorno fa, ma almeno 1.500 sì. Già venduti tutti i biglietti riservati alla curva Nord (1.144), il Cittadella ha destinato agli ospiti altri 300 posti nell’adiacente tribuna scoperta. Pure in casa granata si registra un aumento delle vendite, con almeno 300 richieste di tagliandi in più rispetto alle abitudini: sarà quindi polverizzato il precedente record stagionale di presenze, che risale alla sfida con l’Avellino del girone d’andata, quando si toccarono i 2.445 spettatori. Stavolta saranno suppergiù 4.000. I ritardatari potranno ancora acquistare il proprio biglietto nella sede del Cittadella, stamattina aperta dalle ore 9 alle 11.30, mentre i botteghini dello stadio saranno a disposizione dalle 13, mezz’ora prima del solito. Primavera. Sempre questo pomeriggio torna in campo anche la Primavera, dopo le due settimane di sosta in concomitanza con il Torneo di Viareggio: per i ragazzi di Giacomin appuntamento a Verona contro il Chievo alle 14.30.
Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Si chiamano Daniele entrambi ed entrambi oggi andranno all’assalto del Cittadella. Come se fosse un derby tutto padovano, loro che la maglia biancoscudata l’hanno indossata, sia pure in momenti diversi, prima di ritrovarsi (ora) compagni di squadra al Bologna. Daniele Gastaldello e Daniele Cacia hanno la stessa età, 31 anni, con la differenza di soli due mesi (il primo è nato a giugno 1983, il secondo ad agosto dello stesso anno), e al Tombolato vivranno sicuramente un pomeriggio speciale. Partiamo proprio dal “Gasta”, che dopo aver messo insieme la bellezza di 259 presenze e 14 gol nella Sampdoria, di cui è stato a lungo capitano, il 2 febbraio scorso si è… arreso alla corte della società felsinea, accettando di scendere in B e firmando un contratto che lo lega ai rossoblù sino al giugno 2018. Una scelta di vita, l’ha subito definita il difensore, i cui esordi nel calcio risalgono al 1993, quando arrivò al Montebelluna, per poi passare nel settore giovanile del Padova nel 1995 e diventare titolare in prima squadra nel 2000/01, giocando 21 partite in due stagioni (la prima in serie C/2 e la seconda in C/1). Da lì poi spiccò il volo, destinazione Juventus e altre squadre e venendo chiamato pure in Nazionale. In tribuna, a seguirlo, ci saranno il papà Luciano con il nipotino Pietro, 3 anni (primogenito di Daniele), il cognato Dan Thomassen, difensore danese del Padova, sposato con Michela (una delle due sorelle di Daniele), e il cugino Massimo con il figlio Mattia. Assenti sicure mamma Daniela, le sorelle e la compagna Simona, dalla quale, oltre a Pietro, ha avuto anche Sofia, 2 anni il 18 marzo. Alla sera, in ogni caso, la famiglia si riunirà tutta a Reschigliano di Campodarsego, per una rimpatriata. Quanto a Daniele Cacia, a Padova, con Dal Canto allenatore, ha collezionato 33 presenze, realizzando 11 reti, nel campionato di serie B 2011/12. Al Tombolato fu tra i protagonisti del clamoroso successo per 4 a 1 dei biancoscudati sulla squadra di Foscarini, il 4 settembre 2011, alla terza giornata, subentrando a Cutolo nella ripresa. Rimase in panchina, invece, nell’1 a 0 all’Euganeo, sempre del Padova sui “cugini” granata il 28 gennaio 2012, nella gara di ritorno.
Ore 13.50 – (Corriere del Veneto) Quasi 1200 biglietti in curva ospiti polverizzati in pochi giorni, stadio pieno, partita che si annuncia scoppiettante. Cittadella-Bologna alza il sipario sulla volata finale in serie B ormai alle porte. La primavera è vicina e a marzo comincia il «vero» campionato. «Rigoni, Paolucci, Pellizzer e Scaglia hanno avuto una settimana un po’ travagliata — sottolinea Claudio Foscarini — ma sono problemi superabili. Cerchiamo continuità, sul piano del gioco che sul piano dei risultati stiamo migliorando. Abbiamo ottenuto 11 punti nelle ultime cinque partite, ci stiamo tirando fuori dal periodo peggiore. Dovremo fare una partita intelligente, ci vuole equilibrio tattico e attenzione, questo ho chiesto ai ragazzi». Il Bologna viaggia spedito verso la promozione ma l’ambiente pretende sempre il massimo. «Ci sono grandi aspettative attorno al Bologna — evidenzia — i tifosi pretendono risultati e gioco, questa pressione talvolta può condizionare e può essere complicato rendere sempre al massimo. Mi hanno chiamato i giornalisti di Bologna dicendo che sono scontenti di Lopez, ma ha vinto cinque delle ultime sette partite, che cosa si può volere di più? Il Bologna è una squadra da serie A, ma in serie B non è facile risalire e nessuno ti regala nulla, è un campionato particolare». In porta ancora Pierobon, in attacco a Stanco verrà affiancato uno fra Gerardi, Sgrigna e Coralli. «Io guardo sempre quello che vedo in allenamento – chiude Foscarini – — e Stanco sarà titolare, accanto a lui tutti e tre non li posso mettere, farò una scelta basata sulle sensazioni in settimana».
Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Il Brescia si presenta alla vigilia della 27a giornata con un tecnico diverso: è Alessandro Calori l´allenatore scelto dalla proprietà che ha appena rilevato la società lombarda per avviare il nuovo corso. Il primo banco di prova domani pomeriggio sarà la partita casalinga contro il Perugia, che ha interrotto la sua serie negativa battendo per 2-0 il Modena. Questa sconfitta pare avere reso meno solida la posizione di Novellino sulla panchina degli emiliani, che cercheranno il riscatto sul campo di uno Spezia ancora alla caccia del primo successo nel 2015.
Anche il Trapani non ha mai vinto nel girone di ritorno: dopo tre sconfitte e due pareggi, i siciliani proveranno a sbloccarsi ospitando il Varese, sempre alle prese con una situazione societaria pesante dopo le dimissioni annunciate dal presidente Laurenza. I lombardi sono stati affiancati al penultimo posto della classifica dal Latina, vittorioso sul Pescara. Ora la squadra laziale punta al bis inseguendo il colpo esterno a Terni; non sarà semplice però superare i rossoverdi, rinfrancati dall´ottimo 0-0 conquistato a Bologna. Nel frattempo gli emiliani saranno di scena a Cittadella per un confronto tra due squadre in forma, che hanno iniziato il nuovo anno mettendo in carniere ben 11 punti a testa. Chi continua a stupire è il Carpi, sempre in testa alla classifica con un confortante margine di vantaggio sugli inseguitori. Gli emiliani sperano di approfittare al meglio del fattore campo ospitando l´Entella, che cercherà di prolungare la mini-serie positiva avviata nelle ultime due giornate. Proprio la continuità sta mancando ultimamente al Frosinone, caduto pesantemente ad Avellino (3-0 per gli irpini). La squadra di Stellone tenterà di rifarsi ai danni di una Pro Vercelli poco brillante nel girone di ritorno, in cui ha raggranellato appena tre pareggi. Deve cambiare marcia anche il Bari: dopo due sconfitte di fila, la squadra di Nicola non può fallire ospitando il Lanciano domani alle 18. Due i posticipi domenicali: alle 12,30 il confronto-playoff ad alta quota Livorno-Avellino; alle 15 l´interessante sfida tra Pescara e Catania.
Ore 13.10 – (Gazzettino) Anticipo di campionato oggi alle 15 per l’Abano che affronta in trasferta la Correggese, squadra che ha giustiziato mercoledì l’Este con tanto di sorpasso in classifica al secondo posto. I neroverdi cercano conferme dopo il successo nel derby con il Thermal che ha interrotto una serie di quattro sconfitte. «Dobbiamo fare di tutto per continuare a fare risultato – esordisce Massimiliano De Mozzi – anche se ci attende una partita difficile di fronte a un avversario che da due anni è ai vertici della serie D e che gioca bene. Speriamo di esserci sbloccati dopo la vittoria nel derby: in settimana ho visto i ragazzi abbastanza bene, abbiamo recuperato anche Barichello e Bruinier, e l’auspicio è di portare a casa un risultato positivo, che è la cosa più importante». L’Abano è ottavo in classifica con 33 punti, ma deve guardarsi soprattutto alle spalle in virtù di una graduatoria cortissima. «Credo che per la salvezza servano ancora una decina di punti». A dirigere l’incontro sarà Luca Testi di Livorno. Scenderà in campo invece domani alle 15.30 il San Paolo impegnato fuori casa con il Jolly Montemurlo. Nonostante gli sforzi della nuova cordata che vede in prima linea alcuni genitori e imprenditori, incluso il nuovo consulente dell’area tecnica Tonicello, la crisi societaria non è stata ancora risolta, anche se la svolta potrebbe essere vicina. Tanto che stando ai rumors, il nuovo presidente della società a livello federale potrebbe essere Bozzato (un genitore che ha il figlio nel settore giovanile). Intanto, però, a fronte della situazione di incertezza a livello economico c’è qualcuno nella squadra che si è chiamato fuori: è il caso di Davide Matteini, assente nell’ultimo periodo per un infortunio al ginocchio stando alle spiegazioni ufficiali, ma che in realtà non si allena più con i compagni. E “diplomatico” sarebbe anche l’infortunio del portiere Rosiglioni. Quanto agli altri giocatori, hanno deciso di andare avanti per cercare la salvezza sul campo e mettersi in luce in previsione del prossimo mercato.
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Dopo quattro sconfitte consecutive, la vittoria nel derby ha ridato all’Abano un po’ di respiro. Ma se alla vigilia del match con il Piacenza, un mese fa, la squadra neroverde poteva pensare di entrare nell’elite del girone D, oggi si trova esattamente nel limbo che va dalla zona sicura a quella più “calda”: con i suoi 33 punti l’undici di De Mozzi ha sette lunghezze di vantaggio sui playout, e anche se può dormire sonni abbastanza tranquilli deve pensare a non commettere altri passi falsi. L’impresa, nell’anticipo di oggi alle 14.30, non è di quelle semplici: allo stadio Borrelli di Correggio l’Abano fa visita alla seconda forza del campionato. Ma, più che alla Correggese, il tecnico neroverde guarda alla condizione dei suoi: «Ci mancano ancor diversi giocatori», spiega. «Noi andiamo lì per fare risultato, ma si sa che le qualità dell’avversario sono indubbie. L’importante è che l’Abano dimostri di essere vivo, come ha fatto a Rimini, la Correggese è una spanna sopra di noi ma andiamo a giocarcela. Tre punti sarebbero un grande passo verso la salvezza, ma ci aspettano tanti scontri diretti e probabilmente ce la giocheremo lì». La speranza è incontrare una Correggese stanca dopo il recupero di mercoledì con l’Este e magari con la testa già alla semifinale di Coppa Italia. La probabile formazione dell’Abano (4-3-3) : Murano; Maistrello, Antonioli, Ianneo, Dall’Ara; Franceschini, De Cesare, Ballarin; Bortolotto, Barichello, Giusti. Arbitro: Testi di Livorno.
Ore 12.40 – (Gazzettino) La concorrenza davanti è ampia: «In una squadra come la nostra, chiunque gioca o entra segna. Io ho dato il mio contributo all’inizio, ma anche dopo, quando stavo bene, ed è giusto che l’allenatore faccia le sue scelte, come quando sono stato in panchina dopo avere segnato con il Montebelluna, perché quello che conta è l’obiettivo finale». Avanti a ogni cosa, insomma, le esigenze della squadra: «L’unico mio pensiero è vincere il campionato, a quello che succederà dopo ora non ci penso. Poi rifletterò, ci siederemo attorno a un tavolo e se ci sarà la possibilità di una conferma sarò l’uomo più felice del mondo». E l’attuale +7 sull’Altovicentino ancora non tranquillizza Ferretti. «Sarò più sereno – sottolinea l’attaccante argentino – solo quando questo vantaggio resterà a due gare dalla fine perché vorrebbe dire che siamo promossi. In un attimo le cose possono cambiare. Occhi aperti e piedi per terra, dunque, ma la squadra lo ha ben capito e lo stesso deve valere con il Fontanafredda perché contro di noi tutti gli avversari hanno una carica psicologica importante».
Ore 12.30 – (Gazzettino) Otto i gol finora realizzati in campionato, con il rimpianto per i vari guai muscolari, soprattutto nel girone di andata, che gli hanno impedito un bottino da record dopo le sei marcature nelle prime quattro gare. «In passato non mi era mai successo e questa è la cosa che mi posso rimproverare, anche se non è colpa mia. Paradossalmente l’incidente più grave, il colpo in testa a Mogliano per cui sono stato all’ospedale, è quello che mi ha creato meno problemi». Tutto archiviato, però: «Questo è ormai il passato, ora sto bene. Si tratta di gestire queste settimane, ma anche se seguo programmi differenziati, mi alleno regolarmente, semplicemente senza forzare in certe cose». Condizionano mentalmente i problemi muscolari per paura di ricadute? «Nel mio caso no, magari è pure un difetto perché talvolta potrebbe essere utile gestirsi, ma io non so controllarmi e in campo metto sempre il massimo». Alla vigilia della scorsa sfida con il Mezzocorona, il tecnico Parlato aveva dato analoghe possibilità di giocare ad Amirante e Ferretti, seppure con l’argentino non al top. Era pretattica? «Un insieme di cose. Visto che la gara si era messa in un certo binario, si è preferito non rischiare e Savio (Amirante, ndr) aveva la gamba più pulita».
Ore 12.20 – (Gazzettino) Come succede ormai da qualche settimana, ieri giornata di riposo per la squadra che si ritroverà questa mattina per la seduta di rifinitura, alla vigilia della sfida all’Euganeo con il Fontanafredda (arbitro Simiele di Albano Laziale). In campo invece Gustavo Ferretti che, a completamento di un suo specifico programma di lavoro, ha sostenuto una seduta individuale anche con la palla. «Domani (oggi, ndr)) sarò in gruppo e sono pronto». Il “Rulo” tranquillizza dunque i tifosi biancoscudati, dopo qualche giorno in cui la sua presenza sembrava in dubbio per un fastidio muscolare, problema con cui devono fare i conti in avanti anche Zubin, indisponibile, e Aperi che resta a rischio. «In realtà ero solo un po’ affaticato alla gamba destra – spiega Ferretti – niente di che, ma è giusto tenere tutto sotto controllo, visti i precedenti, e prevenire certe cose in vista dello sprint finale, senza mollare la presa».
Ore 12.00 – Sul campionato: “Trenta punti nelle prossime 12 partite? Intanto pensiamo a fare questi tre ed a scalarli dal computo totale, fare i conti è sempre complicato e non serve…”
Ore 11.57 – Sulle scelte: “Dubbi di formazione? Sta a me valutare se dare continuità o se inserire sin da subito giocatori che hanno fatto bene a partita in corso”.
Ore 11.53 – Sul Fontanafredda: “È una squadra da rispettare con giocatori di categoria come Florean e Malerba, e ha un centrocampo tosto. Segnano molto in trasferta ma subiscono anche molto, la loro forza è il collettivo. Sarà una partita molto delicata per il nostro cammino, servono i tre punti dunque dobbiamo stare sul pezzo e concentrare le energie solo su di noi. Non possiamo permetterci di concedere regali, soprattutto in questo momento della stagione. C’è un enorme entusiasmo, ed è un bene ma deve essere trasformato in fame”.
Ore 11.50 – Arriva Parlato. Sulla squadra: “Aperi e Ferretti sono entrambi disponibili”.
Ore 11.30 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 11.10 – Qui Appiani: partitella finale.
Ore 10.50 – Qui Appiani: schemi anti-Fontanafredda in corso.
Ore 10.30 – Qui Appiani: lavoro atletico, in gruppo sia Ferretti che Aperi. In campo anche Zubin, che corre a parte.
Ore 10.10 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per la rifinitura.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Contro il Fontanafredda, quindi, l’allenatore potrebbe riproporre in blocco la formazione iniziale di domenica scorsa, con Nichele in vantaggio su Segato per la maglia da titolare e Amirante davanti ai tre trequartisti, visto che Ferretti in settimana ha saltato tre giorni di allenamenti. Per il resto, difesa e trequartisti non si toccano. Per Aperi bisognerà attendere il responso della rifinitura: se il fastidio agli adduttori non si farà sentire, l’attaccante siciliano potrebbe essere tranquillamente convocato per la sfida di domani. Le prossime trasferte. Sono solo 950 i biglietti messi a disposizione dal Belluno per i tifosi biancoscudati in vista del big match in programma fra nove giorni nella città alpina, anche se non è escluso che in caso di necessità si possa arrivare ad una seconda tranche di tagliandi per i tifosi del Padova. La prevendita scatterà giovedì prossimo allo stadio Euganeo al costo (lievitato) di 15 euro a tagliando. Per la trasferta successiva, quella affascinante del “Rocco” contro la Triestina, è affiorata intanto nelle ultime ore la possibilità di un anticipo al sabato con diretta televisiva: difficilmente, soprattutto per le esigenze dei suoi tifosi, la società biancoscudata darà l’ok a questa soluzione.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Se gli uomini di Parlato vogliono dare una sterzata ancora più poderosa alla stagione, devono raccogliere bottino pieno in queste quattro giornate. E chissà che domani, a Valdagno, non possa essere proprio la Triestina, in serie positiva da sei turni e capace di fermare Sacilese e Belluno nelle ultime settimane, a dare loro una mano. La squadra. Questa mattina, all’Appiani, Parlato testerà per l’ultima volta l’undici anti-Fontanafredda nella rifinitura programmata dopo che ieri è stato concesso un giorno di riposo. Emil Zubin è tornato dalla clinica di Empoli, dove negli ultimi giorni era rimasto a curarsi il bicipite femorale della gamba sinistra, stiratosi la settimana scorsa. I medici toscani hanno evidenziato una lesione di mezzo centimetro, scongiurando le paure che potesse trattarsi di un guaio più serio: dopo aver saltato la trasferta di Rovereto con il Mezzocorona, l’attaccante sloveno anche domani sarà in tribuna, ma da martedì comincerà il percorso di rientro con un programma personalizzato.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Se da un lato sembrerebbe solo l’antipasto delle tre settimane successive, quella contro il Fontanafredda in realtà può rivelarsi una gara fondamentale a tutti gli effetti. Domani, allo stadio Euganeo, il Padova torna davanti ai propri tifosi forte del + 7 sull’Altovicentino, ma all’orizzonte arriva il trittico che potrebbe decidere, perlomeno in parte, le sorti del campionato. Il Fontanafredda non è un ostacolo facile, all’andata i biancoscudati sudarono non poco per averne ragione, ma sarà il terzetto di impegni che seguirà da domenica 1º marzo in poi, a meritare le attenzioni maggiori. Cunico e compagni saranno attesi, in serie, prima dalla trasferta di Belluno, poi dalla sfida all’Arzignano in casa, quindi dal viaggio a Trieste per affrontare la Triestina al “Rocco” in un derby che rievoca dolci ricordi: se i biancoscudati riuscissero a passare indenni queste quattro gare (compresa, evidentemente, quella di domani), la strada verso la Lega Pro sarebbe in discesa. Perché a quel punto mancherebbero solo otto incontri, di cui i primi due, con Giorgione e Dro, tra le mura amiche.
Ore 09.10 – (Biancoscudati Padova) La famiglia biancoscudata si allarga: nella giornata di ieri è nata Emma Marin! Tanti Auguri a mamma e papà Alan da tutta la Biancoscudati Padova! (red. – La redazione di Padova Goal si congratula col preparatore atletico biancoscudato Alan Marin per il lieto evento).
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Il segreto del Padova? «A volte le cose semplici sono le migliori. Abbiamo un bel gruppo, l’ambiente ci sostiene, la società non ci fa mancare nulla, i tifosi ci sono sempre stati vicini e i risultati sono una conseguenza logica di tutto questo». Undici gol in campionato. L’avrebbe mai detto? «Lo scorso anno ho vissuto una stagione particolare. L’ho già detto tante volte, a Marano ci sono state alcune cose che non sono andate a dovere, qualcosa non è funzionato, ma io sapevo di avere ancora nelle corde qualcosa e volevo dimostrare di essere ancora un giocatore importante. Penso di esserci riuscito, anche se siamo a metà strada e l’opera va completata». Da alcune giornate non segna: tempo di ripartire? «Direi proprio di sì, è ora di tornare a segnare, anche se di certo non abbiamo avuto problemi di gol in queste settimane. La squadra sta girando bene, i miei compagni si sono dati molto da fare». E il prossimo anno? «Vale il discorso fatto prima. La stagione è ancora lunga, ci sarà tempo e modo per fare tutte le valutazioni che servono. Posso dire che qui sto bene, che siamo un grande gruppo e che stiamo facendo davvero un buon campionato».
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Arrivò quasi come fosse uno qualunque, in quel pomeriggio di agosto in cui iniziò l’avventura del nuovo Padova in serie D. Eppure, per chi ne ha ammirato il talento, era evidente che Marco Cunico fosse un colpo da novanta per una squadra che doveva ripartire da zero. Reduce da una stagione abbastanza negativa a Marano Vicentino, il fantasista di Thiene era fermamente intenzionato a dimostrare, a 36 anni, di avere ancora molto da dare al calcio e al Padova. Detto, fatto: Cunico con 11 gol ha fatto meglio di tutti, è capocannoniere della squadra e non ha intenzione di fermarsi. Cunico, avverte eccessiva euforia nell’aria dopo l’allungo di domenica? «Devo dire di no, anzi: trovo molta maturità nell’ambiente nel gestire il vantaggio importante maturato dopo la vittoria di domenica scorsa a Rovereto. Ma non è certo finita qui». Sette punti, però, sono tanti, non crede?.
«E’ un bel vantaggio, ma mancano ancora tante partite per il verdetto finale. Siamo messi bene, abbiamo anche la possibilità di giocare sette volte in casa, scontro diretto compreso. Anche se…». Anche se? «Anche se mi auguro di arrivare all’ultima giornata senza che la partita con l’AltoVicentino sia decisiva. Spero di conquistare un vantaggio tale da festeggiare quel giorno, senza giocarsi tutto».
Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (ventitreesima giornata, domenica 22 febbraio ore 14.30): AltoVicentino-Triestina, Belluno-ArziChiampo, Clodiense-Mori S. Stefano, Dro-Tamai, Giorgione-Mezzocorona, Kras Repen-Union Ripa La Fenadora, Legnago-Union Pro, Padova-Fontanafredda, Sacilese-Montebelluna.
Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 53, AltoVicentino 46, Belluno 42, Sacilese 40, ArziChiampo 36, Clodiense 35, Montebelluna 32, Fontanafredda 31, Tamai, Union Pro e Union Ripa La Fenadora 30, Giorgione 26, Legnago 23, Dro 20, Kras Repen 19, Triestina 18, Mezzocorona e Mori Santo Stefano 11.
Ore 08.34 – Serie D girone C, i risultati della ventiduesima giornata: ArziChiampo-Giorgione 2-1, Fontanafredda-Clodiense 0-0, Mezzocorona-Padova 1-4, Montebelluna-Kras Repen 2-1, Mori S. Stefano-Dro 2-1, Tamai-Legnago 1-1, Triestina-Belluno 2-2, Union Pro-Sacilese 1-1, Union Ripa La Fenadora-AltoVicentino 1-1.
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E’ successo, 20 febbraio: venerdì di riposo per i Biancoscudati.