VENEZIA – Era la sfida fra due amici, prima che fra due colleghi. Si è trasformata in un trionfo di Paolo Favaretto, che mette ko Michele Serena e lancia in orbita il Real Vicenza. Il Venezia perde 2-1, affonda ancora prigioniero dei problemi societari sempre più gravi e vede di fronte a sé un futuro a dir poco grigio. Il primo tempo va a fiammate: al 21′ Scialpi su punizione costringe Tomei a un volo plastico a togliere il pallone dal sette, al 24′ il Venezia passa: Carlini stende Raimondi, è rigore e sul dischetto si presenta Greco, che non sbaglia. La reazione del Real Vicenza è rabbiosa: sul taccuino ci sono una punizione di Dalla Bona sventata da Fortunato (25′), un diagonale di Bardelloni (43′) su cui Fortunato si supera e il pari firmato da Bruno, che al 44′ di testa anticipa Peccarisi e scolpisce l’1-1. Il Venezia accusa il colpo e nella ripresa si disunisce: all’8′ il Real Vicenza ribalta il risultato, merito dell’ex Bardelloni, che s’inventa una percussione personale a superare Fortunato. A quel punto il Venezia è come un pugile suonato: Malagò (13′) sfiora il tris, poi girandola di cambi e altra punizione insidiosa di Scialpi. Gli esiti non sono quelli sperati, Margiotta va ancora a un passo dal 3-1 (31′) e non succede più nulla. Il Real Vicenza va che è un piacere, Favaretto ride, Serena piange: per il Venezia si annunciano tempi cupi, al presidente Korablin (in tribuna al Penzo e segnalato molto arrabbiato (con chi non si sa) il compito di dissipare le nubi che si addensano in laguna.
Fonte: Corriereveneto.it