Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli
Tre presenze da titolare con un gol (Giorgione) e sette spezzoni di gara coronati da cinque sigilli. Un copione, quest’ultimo, che Sebastiano Aperi sa recitare ormai alla perfezione: entra a partita in corso e lascia la sua firma. È accaduto anche domenica in occasione del 4-1 siglato con il Mezzocorona, ultimo di una serie di centri che l’hanno visto protagonista allo stesso modo anche con Union Pro, Triestina, Kras Repen e Mori. Anche questa, senza dubbio, una grande dote, ossia quella di farsi trovare sempre pronto. «Fa piacere quando entri e riesci a segnare – afferma Aperi – anche se è più difficile rispetto a quando parti titolare. Devi avere la capacità di entrare subito in partita e affrontare ritmi che sono già alti, facendo tra l’altro un riscaldamento che è diverso da quello di inizio gara, tanto che c’è il rischio di non spezzare subito il fiato. Fondamentale è tenere alta sempre la concentrazione quando sei panchina per essere preparato nel momento in cui l’allenatore ti dà l’opportunità».
Alla luce di questo suo feeling con il gol pur partendo dalla panchina, Parlato le dice qualcosa di particolare al momento di metterla in campo? «Mi spiega semplicemente quello che devo fare, solo in occasione della partita con il Mori mi ha incoraggiato dato che non giocavo da un mese dicendomi di stare tranquillo e di divertirmi». Sei sigilli in dieci partite, nelle quali solo tre volte è partito nell’undici iniziale, sono una media gol invidiabile. «Sono molto contento di quello che ho fatto finora e spero di continuare a dare il mio contributo alla squadra. Non ho avuto molte occasioni? Purtroppo c’è la regola degli under e tra l’altro sono il più giovane dei vecchi. Però ho sposato sin dall’inizio questo progetto e sapevo di essere l’ultimo arrivato dato che c’erano già Ilari e Petrilli. Ma non mi manca la voglia di fare bene fino alla fine e se vinciamo il campionato sarebbe bello restare al Padova. Sto lottando con tutte le mie forze per ottenere la riconferma».
I numeri sono dalla sua parte. Si aspetta di essere utilizzato un pò di più fino al termine della stagione? «Sinceramente non me l’aspetto perchè la squadra sta facendo bene ed è giusto continuare su questa strada. Siamo un gruppo completo: oltre agli undici titolari che partono dall’inizio, ce ne sono altrettanti fuori che sono in grado di entrare e risolvere la partita. E quando il tecnico mi dà l’opportunità, sono pronto a dare tutto». Il campionato ha preso una piega favorevole con sette lunghezze di vantaggio in classifica sull’Altovicentino. «È un bel vantaggio, ma mancano dodici gare con tanto di scontro diretto all’ultima giornata, quindi bisogna restare con i piedi per terra e continuare a lottare partita dopo partita per cercare di fare più punti possibile».