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Ore 21.30 – Lega Pro: sconfitta in zona Cesarini per il Venezia, battuto 2-1 dal FeralpiSalò.
Ore 20.50 – (Il Piccolo) «I punti decisivi per la salvezza possono arrivare anche dai tifosi: lo hanno già dimostrato. Per questo li vorremmo ancora più numerosi allo stadio». La sorta di appello arriva dal direttore sportivo della Triestina Michele Maragliulo, che è rimasto meravigliato dal grande apporto, oltre che dalla correttezza, che i tifosi alabardati hanno saputo fornire nel derby di lunedì contro il Kras, confermando del resto un sostegno che non è mai mancato all’Unione nemmeno nei momenti più difficili. «Lunedì a Monrupino – dice Maragliulo – abbiamo avuto l’ennesima testimonianza del grande amore della gente per la Triestina. L’impatto del tifo è stato bellissimo, il sostegno continuo, si è visto che la città sa rispondere in un certo modo quando la Triestina ne ha bisogno, perché la sente come un bene comune. Sicuramente la squadra ne ha tratto beneficio, psicologicamente ed emotivamente il calore del pubblico conta tantissimo, soprattutto per una squadra composta in gran parte da giovani». Maragliulo riconosce che nonostante le difficoltà della stagione e la posizione non certo esaltante della squadra, il supporto di chi ama l’Unione non è mai venuto meno. Anzi, qualche punto forse è arrivato proprio grazie alla tifoseria: «Per la squadra l’appoggio del pubblico è importante tanto quanto un buon terzino o un attaccante di spessore. Rispetto alle altre realtà del girone, la Triestina ha l’arma in più della sua tifoseria che è stata già importante in diverse occasioni: penso alla rimonta con il Legnago, al finale contro il Mezzocorona. Quando si accende, questa piazza è speciale: può fare la differenza, può fare in un certo senso gol, e alcuni punti possono arrivare proprio dai tifosi. E capisco che è mortificante per loro vedere una piazza tra le migliori dieci d’Italia giocare in serie D e per giunta occupare gli ultimi posti». Proprio sottolineando l’importanza che ha l’appoggio del pubblico, Maragliulo lancia quindi un appello, fin dalla partita di domenica al Rocco contro il Belluno: «D’ora in poi avremo delle gare importanti in casa, compresi degli scontri diretti, e credo che il vantaggio di una simile tifoseria vada sfruttato. Chi c’era finora, ha sempre sostenuto la squadra dall’inizio alla fine: spero che adesso la gente venga almeno un po’ più numerosa al Rocco, abbracci con ancora più calore la squadra e continui a incitarla. In questo modo il compito dei ragazzi non dico che sarà facile, ma almeno sarà un po’ meno difficile. La società ce la sta mettendo tutta per risollevare una situazione problematica, la squadra sta crescendo, l’allenatore sta lavorando molto bene: nel nome e a difesa dell’Unione bisogna unire le forze a disposizione, dalla proprietà ai giocatori, dalla dirigenza allo staff, fino ai tifosi. Solo così potremo centrare l’obiettivo. E lo dico adesso: io sono convinto che raggiungeremo il nostro traguardo, anzi credo ancora nella salvezza diretta».
Ore 20.20 – Lega Pro: 1-1 tra FeralpiSalò e Venezia al termine dei primi 45 minuti, al momentaneo vantaggio ospite firmato dall’ex biancoscudato Andrea Raimondi risponde Galuppini.
Ore 20.00 – (Messaggero Veneto) Quello delle società “top” della provincia approdate nel web è un capitolo che parte da lontano, una decina di anni fa. A fare da apripista è stato il Pordenone, il club di riferimento della provincia. Il sito internet era già attivo nei primi anni 2000, in seguito sono arrivati gli account Facebook e Twitter: adesso si può parlare di un neroverde social, attivo e frizzante sul web. Tanto che la pagina Facebook è al quinto posto di “mi piace” nel girone A di Lega Pro. In coda ai “ramarri”, le altre realtà. Dalla Sacilese al Tamai, passando per il Fontanafredda: tutte e tre, in questo momento, sono presenti con un sito e sulla piattaforma di Zuckerberg, dimostrando di andare in rete anche… nella rete. Capostipite. La pagina web del “capo-famiglia” Pordenone era già presente un’era geologica fa, in termini multimediali. Erano gli anni della ripartenza in Promozione, 2004-2005. Era una finestra essenziale, ma con un archivio storico notevole e molto ben curato: risultati, classifiche e presenze dei singoli giocatori abbondavano. Nel 2008 c’è stata una svolta. La società – allora in serie D – è sbarcata nel pianeta “live” con la web-diretta della partita: aggiornamenti in tempo reale sull’impegno della prima squadra, una novità mai vista a queste latitudini e nella categoria. Internet, allora, si stava solo radicando. Quindi arrivò la creazione della pagina Facebook (2010) e l’account Twitter (2013). E, un po’ alla volta, gli aggiornamenti e i contenuti sono diventati abbondanti. Foto, gallery, news: chi vuole seguire il mondo neroverde sul web trova pane per i suoi denti. Le altre. Iniziative inutili, dirà qualcuno? Lo afferma chi è poco lungimirante. La pagina internet, ma soprattutto l’impegno sui social network, sono ormai fondamentali: rappresentano la vetrina del club, sono il biglietto da visita. Non a caso il Pordenone, sotto questo profilo, si è creato un’invidiabile reputazione in Italia. Da anni anche le società non professionistiche come quelle di serie D stanno investendo sul web. La Sacilese, partendo da zero, negli ultimi anni ha creato un sito internet (con aggiornamenti in tempo reale) e un account Facebook, dinamici e con contenuti. Fontanafredda e Tamai seguono a ruota: i rossoneri sono più presenti sul social di Zuckerberg – più accessibile – i mobilieri si mettono in mostra con profitto sia sulla pagina web sia su quella Facebook. In quest’ultima, poco dopo il 90’, si trova una mini-cronaca e qualche foto della gara domenicale: di gran qualità gli scatti, che ritraggono i momenti salienti del match. Anche sul web, le “furie rosse” si distinguono.
Ore 19.30 – (Corriere delle Alpi) La vera Union da ritrovare. È un rebus la crisi della squadra che ha portato al silenzio stampa di giocatori e staff tecnico per concentrarsi sul campo e che preoccupa i tifosi. Il direttore generale del Ripa Fenadora Mario Dal Soler fatica a trovare una spiegazione. «Qualcosa deve esserci, non è possibile che non sia niente, ma non è facile capire. Non penso sia questione di cali fisici, ma di un insieme di cose. È mancata la grinta, quella voglia matta di entrare in campo e fare risultato a tutti i costi». I verdetti dei tifosi. «Il mondo del calcio è bello perché ci sono mille persone allo stadio e mille allenatori: ognuno che vorrebbe comprare un giocatore e mollarne un altro, fare in un modo e non un altro, e ognuno valuta la formazione quando viene la domenica con la lista in mano, senza sapere che magari un giocatore ha una storta o un altro ha preso una botta», osserva il dg Dal Soler. «È il momento anche per gli ultras di parlare poco e aiutare tanto». Il mercato. «Posso ammettere che probabilmente quando è andato via Moresco era il caso di investire su un’altra punta, però abbiamo fatto il ragionamento per cui eravamo arrivati fino lì senza i suoi gol e con Brotto, Solagna, Ponik, Mastellotto, Andreolla e Cibin, tutti in grado di andare in gol», commenta. «Ci siamo detti che sarebbe stato un assurdo andare a spendere ulteriori soldi, che è sempre difficile trovare, per inserire un altro attaccante». La memoria è corta. «Capisco che i tifosi siano esigenti, ma in sei anni dalla fusione non mi ricordo nel calcio bellunese qualcuno che abbia fatto una cosa come quella che abbiamo fatto noi», evidenzia il dg dell’Union. «Con i costi della serie D e il settore giovanile e le difficoltà a reperire le risorse e far fronte agli impegni di questi tempi, mi piacerebbe che tutti quelli che parlano si immedesimassero in questa realtà. Ci sono momenti di alti e bassi, e invece di criticare bisognerebbe cercare di stare vicino alla squadra e anche alla società. Non penso che all’improvviso i giocatori non siano più in grado di giocare, l’allenatore non sia più buono di fare l’allenatore e che i dirigenti non siano più capaci». C’è l’Altovicentino. «Domenica affrontiamo al Boscherai una squadra fortissima, sulla carta superiore», esordisce Mario Dal Soler. «Non è questo l’esame per dare una svolta, ma se torniamo a casa con zero punti dalla gara dopo col Kras Repen bisogna decidere qualcosa, perché vorrebbe dire che c’è veramente qualcosa che non funziona». Rebus Union. «È un momento delicato e bisogna capire bene qual è il problema e cercare di trovare una soluzione. Non si può fare altro», dice il dg Dal Soler. «Perdere quattro partite consecutive non è da noi, anche se un paio sono state condizionate dagli errori e abbiamo affrontato Sacilese, Clodiense e Legnago, che giocano un bel calcio».
Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Se il bomber si ingolfa la squadra stenta. Il Belluno si è ripreso, il Ripa no, questo è un dato di fatto. Il primo lo ha fatto potendo anche sempre contare su Simone Corbanese, l’Union invece ha inanellato un poker di sconfitte e due mesi a ritmo bassissimo forse anche proprio a causa del momento-no di Gianmarco Brotto. Il punto di partenza è il 30 novembre scorso, quando il Belluno nonostante un gol del Cobra perse in casa dell’Altovicentino mentre i neroverdi, grazie alla tripletta del bomber ex gialloblù, stese l’Arzignano. In quel momento il Ripa si avvicinò al Belluno e Brotto si avvicinò a Corbanese. Quella domenica sera un solo gol distanziava i due cannonieri: 10 il capitano, 9 il neroverde. Poi, in due mesi e mezzo e 8 partite, il distacco dovuto da un rendimento diametralmente opposto. Da quel giorno Corbanese ha segnato 5 reti, 4 delle quali nelle ultime 3 gare, Brotto invece non ha più battuto alcun portiere, facendo crollare la propria media reti a meno di mezzo gol a partita. A novembre Gianmarco era secondo in classifica cannonieri a -1 dalla vetta, oggi è ottavo a -6 dal principe Simone. Un periodo, quello a cavallo del nuovo anno, durante il quale il Belluno ha portato a casa 12 punti, il Ripa 4. Ad aggravare la situazione dei neroverdi l’addio (forse troppo frettoloso?) di un altro attaccante, quel Moresco finito a Treviso che forse, in un momento di stanca di Gianmarco, poteva tornare utile. DOMENICA – Quel che è certo è che nei prossimi 90’ di campionato Brotto non potrà rifarsi, mentre Corbanese può ulteriormente allungare sull’amico. Contro l’Altovicentino infatti Gianmarco sarà squalificato e dunque dovrà sedersi in tribuna, sperando di festeggiare un buon risultato dei suoi per poi tornare alla carica dal match successivo, ricominciando a esplodere i suoi colpi. QUI BELLUNO – Qualche acciacco di troppo invece in casa Belluno. In settimana hanno zoppicato proprio Corbanese, Radrezza e Solagna. I primi due però ieri hanno svolto il primo allenamento con il gruppo e non dovrebbero avere problemi; chi senza dubbio non sarà della partita è il giovane portiere, fermato da un problema al piede. È pronto Schincariol, con cui l’estremo bellunese si alterna abitualmente nel ruolo di titolare. Stavolta Vecchiato non potrà scegliere.
Ore 18.40 – (Corriere delle Alpi) Il Belluno difficilmente anticiperà al sabato la sfida contro la capolista Padova del 1 marco. Nulla di ufficiale, ma la società sta valutando il fatto che la domenica ci sarebbe un afflusso maggiore di tifosi ospiti rispetto al sabato. La prossima settimana si decide.
Ore 18.20 – (Corriere delle Alpi) Andrea Radrezza è pienamente recuperato. L’attaccante del Belluno si è sottoposto ieri mattina ad una ecografia che ha dato responso negativo e il giocatore si è allenato con il resto della squadra. Il capitano è arruolabile e verrà convocato per domenica a Trieste. «Non ho sentito nessun dolore, se anche oggi e domani le cose andranno bene partirò per il Nereo Rocco”. È rimasto ancora a riposo invece il portiere Davide Solagna per un problema al calcagno. Il ragazzo classe 1996 per domenica è convocabile ma ovviamente non è al meglio e tra i pali ci dovrebbe essere Damiano Schincariol. L’attaccante Emanule Paoletti, invece, si è fermato per un affaticamento muscolare; non dovrebbe essere niente di grave, ma il ragazzo verrà valutato nei prossimi giorni. Mister Vecchiato perde Marco Duravia, ma recupera i due mancini. L’allenatore del Belluno deve rinunciare al suo uomo assist che ha raggiunto le quattro ammonizioni contro il Fontanadredda ma può contare sul ritorno di Paolo Pellicanò e Stefano Mosca. «Mi dispiace molto saltare questa partita, nello stadio più bello della nostra serie D – commenta Duravia – mi piace di piùdi Padova. Prima o poi doveva capitare e sinceramente ho sempre giocato senza pensarci. In alcune partite non è facile gestire alcune situazioni ed è stato così anche domenica, prima del fallo decisivo avevo commesso inteventi più gravi, ma alla fine il cartellino è arrivato. Dovrò guardare i miei compagni dalla tribuna». Il Belluno deve difendere il terzo posto. La Sacilese si trova a sole due lunghezze dai gialloblù, che dovranno respingere gli assalti degli avversari a suon di vittorie. Il vantaggio per il Belluno è che le big del campionato dovranno tutte passare per il Polisportivo. «Non bisogna guardare più in la del nostro naso, pensiamo ad una partita alla volta, alla fine della stagione conquistare un terzo posto sarebbe una buonissima cosa. In questo momento siamo più vicini alla Sacilese che alle due lì davanti, quindi guardiamoci le spalle. Il terreno di gioco del Polisportivo? È un po’ migliorato rispetto alle scorse settimane ma non è in ottime condizioni, come è normale che sia in inverno. Quando giochi contro avversari che si chiudono non è facile affrontarli perché è difficile palleggiare a metà campo. Nel ritorno però dovremo scontrarci contro formazioni che verranno da noi per vincere e il problema si presenterà per entrambe le formazioni».
Ore 17.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Debutta questa sera a Salò sulle maglie arancioneroverdi il nuovo main sponsor del Venezia. A colmare il vuoto lasciato la scorsa estate dal Casinò di Venezia (contratto scaduto il 30 giugno scorso e non rinnovato dopo 8 anni) è la «Bagnoli Lenotti srl», gruppo veronese di San Pietro in Cariano che si occupa di sviluppare commerciare contratti telefonici, prodotti Apple e Android attraverso la propria catena «3Store», marchio che comparirà sulle casacche indossate da Bellazzini e compagni. La sponsorizzazione, annunciata ieri dal Venezia, durerà fino al termine della stagione 2014/15 e segue di un mese l’ufficializzazione della partnership con la slovena Hit Casinos che, in veste di top sponsor, compare da qualche partita sui calzoncini indossati dai calciatori. «Avevamo vagliato anche altre soluzioni ma alla fine con la Bagnoli Lenotti abbiamo concluso un accordo soddisfacente – spiega il dg lagunare Dante Scibilia – poiché unisce il vantaggio economico all’abbinamento con un brand importante. Le trattative sono andate un po’ per le lunghe dato che il contratto è stato ratificato dal presidente Korablin solo la scorsa settimana». «Da parte nostra c’è l’orgoglio di affiancarci ad un club tanto blasonato – aggiunge Anita Bagnoli, titolare del main sponsor -. D’intesa con la società svilupperemo iniziative interessanti, sperando che l’abbinamento porti bene al Venezia anche sul campo».
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Vuole vendicare il pesante 4-1 dell’andata al Penzo una FeralpiSalò che al Turina (dove ha conquistato 24 dei suoi 37 punti) non vince però da due mesi. L’ultimo successo casalingo, infatti, è l’1-0 sulla Giana del 14 dicembre, cui hanno fatto seguito gli 1-1 con Bassano, Novara e il ko per 4-3 col Pavia. Pur essendo compatto e quadrato il team bresciano è incappato in questo campionato in più di qualche giornata storta, subendo 4 gol da Pordenone, Venezia, Sudtirol e Pavia, tre invece Lumezzane, ancora Pavia e sabato scorso in casa della Torres. A Sassari il team verdeazzurro si era ritrovato ad inseguire dopo una decina di minuti, portandosi in vantaggio sul 2-1 e sul 3-2 prima di subire quasi al 90′ un pareggio considerato un po’ stretto, ma che ha consentito di arrivare al match col Venezia con tre punti di vantaggio. Peraltro il 3-3 con la Torres è stato colto nonostante tante assenze, dal portiere Branduani (lussazione al mignolo), agli squalificati Carboni e Ranellucci (oggi al rientro), dal centrocampista Cittadino (lussazione alla spalla) fino all’ala Gulin (pubalgia) e l’esperto bomber Abbruscato (reduce dall’intervento al menisco).
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Imbattuto dopo 5 giornate del girone di ritorno il Venezia cerca punti anche questa sera a Salò (ore 19.30, diretta streaming su www.sportube.tv) nell’ennesima trasferta lombarda del campionato. I quattro punti di fila al Penzo contro Mantova (1-0) e Como (0-0) non sono bastati per evitare di scendere a -10 dai playoff, un gap che raffredda gli entusiasmi anche se un successo nella tana della Feralpi consentirebbe di agganciare gli stessi bresciani a quota 37 punti. Per mister Serena tanti problemi in difesa, con Legati e Sales squalificati più Peccarisi non al top. Per questo potrebbe tornare in auge il 4-4-2, con l’inedita coppia di centrali Cernuto-Capogrosso e Dell’Andrea-Giuliatto terzini. In mediana Scialpi è ancora favorito su Esposito, mentre Giorico «debutta» in panchina e anche Espinal è tornato data l’emergenza tra i convocati. In avanti sicuro Raimondi, con Guerra che dovrebbe spuntarla di nuovo su Magnaghi e Greco. Intanto si avvicina la scadenza del 16 febbraio: entro lunedì il presidente Yury Korablin dovrà pagare i contributi sugli stipendi (già saldati ai giocatori) di novembre e dicembre per evitare un secondo punto di penalizzazione (per il primo manca solo l’ufficialità).
Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Potenzialmente è un acquisto nuovo di zecca. Alberto Giuliatto lo sa bene e, fatti i debiti scongiuri concessi a chi ne ha passate già troppe, ha tutte le intenzioni di rivelarsi un rinforzo con i fatti. Anche perché il Venezia, che oggi cerca il colpaccio e l’aggancio nella tana della FeralpiSalò – ore 19.30 – ha puntato forte, tanto in estate quanto in inverno (cedendo Ghosheh che l’aveva sostituito per quattro mesi), sull’esterno sinistro trevigiano. «Sono in debito con la società per la fiducia che mi ha dimostrato volendomi fortemente e aspettandomi in un periodo buio che sembrava non finire mai – spiega il 31enne Giuliatto -. Due infortuni muscolari lunghi da smaltire, prima al quadricipite femorale, poi al polpaccio, per finire con l’influenza. Non mi sono fatto mancare niente, spero davvero che la gara col Como sia stato un nuovo inizio». Per l’ex di Treviso e Lecce in serie A quella di sabato scorso nello 0-0 con i lariani è stata la prima da titolare dopo due mesi. «Ho faticato molto, da un po’ mi allenavo a pieni giri con i compagni ma il ritmo e l’intensità della partita sono un’altra cosa. Per la gara di sabato scorso resta il rammarico di non aver giocato sempre in parità numerica, perché in undici contro undici a mio avviso avremmo sfruttato la nostra migliore condizione fisica di squadra». Due punti persi e il quarto posto si è allontanato a 10 lunghezze. «Il campionato è ancora lungo e non è detto che chi oggi è lassù riesca a reggere. Certo, il Venezia dovrà farsi trovare pronto e la continuità dell’ultimo periodo, unita all’imbattibilità nel girone di ritorno, fa ben sperare e ci dà carica». Quella di Salò sarà la prima uscita senza Legati e Sales i quali, per infortunio il primo e per squalifica il secondo, marcheranno visita per diverse settimane. «Da inizio campionato facciamo i conti con tante assenze, però sono convinto che proprio da queste situazioni di emergenza il nostro gruppo ne sia uscito rafforzato. Personalmente sono ottimista, tenendo questa continuità scaleremo la classifica. Certo, dobbiamo riprenderci fuori casa i punti persi al Penzo, e in questo senso lo scontro diretto con una FeralpiSalò che sa esprimere un buon calcio è già importantissimo».
Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il Venezia scende in campo questa sera a Salò e, per la prima volta, le maglie dei giocatori saranno senza il «buco nero» che li accompagna da inizio stagione. Ieri infatti è stato ufficializzato il nuovo main sponsor e nei giorni scorsi si è provveduto a stampare la scritta «3Store Bagnoli Lenotti» su tutte le divise ufficiali, in tempo per esordire questa sera. Dopo la sponsorizzazione tecnica con Nike a inizio annata e il recente accordo con gli sloveni della «Hit Casinò» per i pantaloncini (con implicito «sgarbo» alla casa da gioco nostrana), è stato finalmente individuato il partner principale della società arancioneroverde: si tratta del gruppo veronese che fa capo ad Anita Bagnoli Lenotti Srl ed è proprietario di una catena 3Store che si occupa di commercializzazione di contratti telefonici e di prodotti Apple e Android. Ma quella della sponsorizzazione è l’unica buona notizia alla vigilia del match di questa sera contro la FeralpiSalò, viste le pesanti assenze con cui dovrà fare i conti mister Michele Serena. Mancano i due squalificati Simone Sales (3 giornate) ed Elia Legati (una giornata ma circa quattro settimane di stop per un problema muscolare), cui si aggiungono le non perfette condizioni di Maurizio Peccarisi, in dubbio fino all’ultimo per un affaticamento muscolare. Reparto difensivo decimato, dunque, tanto che tra i diciannove convocati figura anche il baby Paolo Fabbri (classe ‘97). «Dietro siamo contati, dovremo fare di necessità virtù», commenta il tecnico arancioneroverde che dovrà decidere a quale modulo affidarsi. Confidando nel recupero di Peccarisi, potrebbe riproporre il 3-5-2 comunque, chiamando in causa nuovamente Dell’Andrea a coprire sulle fasce insieme a Giuliatto. Oppure optare per la difesa a quattro, con Capogrosso e Cernuto al centro e Dell’Andrea e Peccarisi (o Giuliatto) terzini. A centrocampo c’è Giorico a disposizione, anche se non è detto che possa esordire dal primo minuto, mentre tra i convocati si rivede per la prima volta dopo il lungo infortunio Espinal, che però sembra destinato alla tribuna. E’ comunque un buon segnale, il dominicano si sta allenando col gruppo da alcune settimane e sta per rientrare. Anche la Feralpi fa i conti con un paio di assenze (Abbruscato e Gulin), mentre potrebbe essere in dubbio Pinardi. Rientra invece il portiere Branduani, reduce da una lussazione al mignolo. «Non so quale sia il reale obiettivo della Feralpi – osserva mister Serena – ma sicuramente è una squadra che gioca sempre un ottimo calcio. Di certo vorranno sfruttare il turno casalingo». Reduce dal rocambolesco 3-3 in Sardegna con la Torres e dalla sconfitta casalinga contro la capolista Pavia per 3-4, la squadra allenata da mister Giuseppe Scienza è ottava con tre punti in più del Venezia (37). Non ci sono, invece, novità sul fronte russo della proprietà. A una settimana dalla partenza il presidente Yuri Korablin, che pure ha saldato gli stipendi, non si è più fatto sentire e nulla al momento si sa del versamento dei contributi mentre la scadenza prevista il 16 febbraio si avvicina a grandi passi.
Ore 16.10 – (La Nuova Venezia) Ancora un turno al venerdì per il Venezia, ed è ancora scontro diretto contro la FeralpiSalò. Michele Serena ieri sera è salito sul pullman per il Garda con la consueta determinazione, ma anche con la consapevolezza di dover fare i conti con assenti, squalificati e giocatori non in condizioni ottimali. Basta scorrere la lista dei 19 convocati: un ragazzino convocato dalla Berretti (Fabbri), un centrocampista che non gioca da quasi un anno (Giorico), un altro che è fermo da più di quattro mesi (Espinal, che riassapora il profumo della trasferta, ma con la prospettiva di accomodarsi in tribuna). Abbondanza in attacco con quattro “tenori” pronti a costituire coppie di diverso assortimento, coperto a centrocampo, ma coperta cortissima in difesa dove mancheranno Sales e Legati, un handicap che durerà almeno per tre partite considerando la squalifica del terzino e l’infortunio del centrale. Fallito sabato scorso l’aggancio al Como, il Venezia prova a piombare sopra ai bresciani dell’ex Scienza, scivolati a-7 dall’Alessandria dopo il pareggio rocambolesco di Sassari. Modulo da decidere all’ultimo momento. «Ci alleneremo anche al mattino a Salò», ha sottolineato il tecnico, «mi prendo fino all’ultimo minuto per sciogliere qualche decisione». Con i difensori contati, il 5-3-2 sembra difficile da praticare, meglio tornare al 4-4-2 o al 4-3-1-2, dipenderà dalla posizione di Bellazzini, con il consueto ballottaggio a quattro davanti per due maglie. Dall’altra parte Beppe Scienza recupera Carboni e Ranellucci in difesa, oltre al portiere Branduani, la FeralpiSalò ha fatto 13 punti nelle ultime 8 gare (contro i 15 del Venezia), perdendo solo con il Pavia (3-4) due settimane fa, ma ha fatto tre soli punti nelle ultime quattro gare e non vince in casa dal 13 dicembre (1-0 al Giana), dove però ha trionfato in sette partite (sulle 12 disputate) con 20 reti realizzate. Classico 4-3-3 per Scienza, nonostante l’assenza di Abbruscato e Gulin davanti, è una squadra che con l’innesto di Galuppini ha mandato a segno ben 13 giocatori. Così al “Turina” ore 19.30. Feralpi Salò (4-3-3): 1 Branduani; 2 Carboni, 5 Leonarduzzi, 6 Ranellucci, 3 Tantardini; 4 Palma, 8 Pinardi, 10 Fabris; 7 Bracaletti, 11 Galuppini, 9 Romero. A disposizione12 Proietti Gaffi, 13 Belfasti, 14 Codromaz, 15 Savi, 16 Broli, 17 Cavion, 18 Zerbo. Allenatore: Giuseppe Scienza. U. Venezia (4-4-2): 1 Fortunato; 2 Dell’Andrea, 5 Capogrosso, 6 Cernuto, 3 Giuliatto; 7 Varano, 8 Zaccagni, 4 Scialpi, 10 Bellazzini; 9 Raimondi, 11 Guerra. A disposizione: 12 D’Arsié, 13 Fabbri, 14 Peccarisi, 15 Esposito, 16 Giorico, 17 Greco, 18 Magnaghi. Allenatore: Michele Serena. Arbitro: Silvia Spinelli (Tr).
Ore 15.40 – (Giornale di Vicenza) L´undici di Favaretto ritroverà nella partita di domenica contro il Renate, l´ex compagno Raphael Odogwu, ceduto a titolo definitivo dal Real Vicenza ai nerazzurri durante il mercato di gennaio. Odogwu, attaccante di origini nigeriane, nativo di Verona, ha collezionato con la maglia biancorossa 12 presenze nella prima parte del campionato. Quali sono le sue emozioni nell´affrontare i suoi ex compagni di squadra? «Sono emozionato, ma felice di rivederli. Per me i sei mesi trascorsi a Vicenza sono stati molto belli, voglio ringraziare la società per avermi dato l´opportunità per rimanere tra i professionisti. Devo dire però che allo stesso tempo mi dispiace non ritrovare il tecnico Marcolini». La sua partenza da Vicenza è avvenuta due settimane prima dell´esonero di Marcolini. Come ha visto questo periodo negativo del Real? «Credo che durante una stagione i momenti di difficoltà ci possano stare, perdere qualche partita di fila succede, adesso con la gara di domenica probabilmente è iniziata una una fase per il Real». Al suo arrivo a Renate che ambiente ha trovato? La classifica non è delle migliori al momento… «A Renate c´è un gruppo giovane e motivato, con i compagni mi sono subito trovato bene. Per me è la prima esperienza fuori casa quindi a questo mi devo abituare. La società è sana, i due presidenti sono molto attaccati alla squadra e presenti. Dobbiamo cercare di raggiungere al più presto l´obiettivo salvezza in modo da essere tranquilli. Al momento abbiamo ancora qualche punto di margine sulla zona retrocessione». Come vi state preparando alla partita di domenica? Con la squalifica di Perini e Iovine, crede che sia possibile il suo impiego dal primo minuto? «Il Real Vicenza è una squadra molto forte, secondo me i punti di forza sono Bruno e Lavagnoli, dobbiamo cercare di annullarli o comunque limitarne le giocate. Per quanto riguarda me, quando si arriva in una nuova squadra con i suoi equilibri non si può pretendere di giocare da subito, ma io sono pronto per quando il tecnico avrà bisogno di me.
Ore 15.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il countdown prosegue, la Cremonese è alle porte e il Bassano pensa al sorpasso in classifica sul Pavia, primo della classe: lo scontro diretto dei lombardi col Novara sembra un’occasione irripetibile. Certo, le assenze per squalifica peseranno, ma Nicola Bizzotto è convinto che la squadra abbia i mezzi per superarle: «Siamo ancora incazzati per il pareggio con l’Albinoleffe — spiega il centrocampista giallorosso — anche contro il Pordenone avremmo meritato di vincere con un punteggio più ampio. Dobbiamo riuscire a chiudere prima le partite, vista la mole di gioco che produciamo». La Cremonese è una squadra imprevedibile, in grado di poter vincere o perdere contro qualsiasi avversario: «Una buona squadra — ammette Bizzotto — hanno bisogno di punti per allontanarsi dalla zona playout e verranno qui agguerriti. Davanti inoltre c’è lo scontro diretto tra Pavia e Novara, quindi sarebbe importante per noi conquistare tre punti in ottica classifica».
Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) «Dobbiamo essere più cinici e cattivi sotto porta mentre, per quel che riguarda la fase difensiva, visto il gol subito a Bergamo, l´unica vera occasione dell´Albinoleffe, dobbiamo prestare ancora più attenzione». Così esordisce il difensore bassanese Bizzotto che spiega il pareggio ottenuto all´Atleti Azzurri d´Italia. E condivide la dichiarazione rilasciata da Asta alla fine della gara a Bergamo, vedendo il pareggio a Bergamo, acciuffato all´ultimo giro di lancette con la rete di Maistrello, come un punto che potrebbe risultare fondamentale a fine campionato. Adesso l´attenzione della squadra è tutta rivolta alla sfida di domenica al Mercante contro la Cremonese, nobile decaduta. «Non deve creare illusioni il fatto che la Cremonese abbia ottenuto due punti nelle ultime 4 partite – spiega il difensore giallorosso – perché è una squadra con grandi doti atletiche e ottimi giocatori, come il capitano e capocannoniere Brighenti, anche se potrebbe essere in dubbio per il match». I lombardi devono risollevarsi dalla precaria situazione di classifica che li vede al limite della zona rossa dei playout: «Verranno da noi per cercare di portare a casa i tre punti che per loro sono molto importanti per tirarsi fuori dalla zona bassa della classifica. Giocano molto palla a terra, con numerosi fraseggi e giocheranno sicuramente a viso aperto, com´è nello stile delle squadre allenate da Giampaolo, e perché, ripeto, hanno un bisogno disperato di punti». In ottica formazioni, come noto, i giallorossi dovranno rinunciare ai tre giocatori sanzionati dal giudice sportivo con una giornata fuori (Iocolano, Proietti e Priola), ma anche l´avversario non sarà al completo. La Cremonese deve vedersela con l´assenza, sempre per squalifica, del centrocampista Jadid (ex Vicenza). La sfida di domenica potrebbe risultare fondamentale per il proseguimento del campionato del Bassano. «Domenica davanti c´è lo scontro diretto tra Pavia e Novara, quindi – riprende Bizzotto – sarebbe importante per noi conquistare i tre punti in ottica classifica, sperando anche in un pareggio nel big match. Un combinarsi di fattori che ci proietterebbe in testa al campionato».
Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La netta vittoria contro il Perugia è già archiviata ma mister Pasquale Marino accetta di fare un passo indietro e di commentare l’ottimo momento del Vicenza. «Stiamo facendo bene, la squadra negli ultimi due mesi è cresciuta molto e i risultati che otteniamo ne sono la conferma. Contro il Perugia siamo andati sotto ma la squadra non si è persa d’animo cercando di proporre sempre il suo gioco, e dopo aver capovolto il risultato abbiamo continuato a giocare. Non c’è stata ansia ma la determinazione nel mettere in campo quello che sappiamo fare, questo è un bel segnale anche per il futuro». A Bari Marino non disporrà di Giacomelli, fermato dal giudice sportivo, ma tornerà a poter contare in difesa su Camisa e Brighenti. «Al posto di Giacomelli agirà uno tra Vita e Spinazzola – precisa il tecnico del Vicenza – mi prenderò tutto il tempo a disposizione per decidere; in difesa ho la possibilità di scegliere e non sarà facile perché tutti quando sono stati chiamati in causa hanno risposto molto bene. La fase difensiva ha dato buoni risultati, possediamo in organico quattro centrali di spessore, e quando uno gioca al posto dell’altro non si notano particolare differenze perché c’è molto equilibrio nei valori dei singoli». L’allenatore del Vicenza avverte il clima euforico tra la tifoseria, ma continua a predicare calma e chiede ai suoi di mantenere i piedi ben saldi a terra. «E’ giusto ed emozionante che ci sia entusiasmo — sottolinea Marino — l’importante è portare avanti quanto fatto sino ad ora. Una vittoria in più o in meno non può condizionare il nostro cammino, che dobbiamo percorrere pensando ad una gara alla volta». Domani il Vicenza sarà impegnato a Bari, contro una squadra costruita per centrare i playoff. «L’organico del Bari è di tutto rispetto, solo nel mercato di gennaio hanno acquistato giocatori come Ebagua, Schiattarella, e Bellomo. Vengono da una pesante sconfitta subita a Livorno, vorranno a tutti i costi riscattare quello stop. Ottenere un risultato positivo al San Nicola sarebbe un bel passo in avanti per la salvezza, quindi daremo tutto per centrarlo». Intanto, sul fronte societario, si registrano nuovi rumors sulla cessione del club, dopo le trattative avviate e chiuse senza un accordo nei mesi scorsi. Il 20 febbraio è fissato un incontro a Vicenza tra i vertici di via Schio e i legali di uno studio milanese in rappresentanza di una cordata estera (si parla di investitori tedeschi e dei paesi arabi) interessata ad acquisire la totalità delle azioni, forse pensando anche alla realizzazione del nuovo stadio. Altra notizia importante: il pagamento degli stipendi fissato per il prossimo 16 febbraio verrà regolarmente onorato.
Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Non solo per la società, le prossime settimane saranno importanti anche per le prospettive della squadra, che sulla scia di un inizio d´anno strepitoso s´è affacciata là dove nessuno s´immaginava di vederla, cioè in zona playoff. Comprensibilmente l´obiettivo dichiarato rimane la quota-salvezza, cioè i 50 punti, almeno fincè non saranno raggiunti. Ma se le prossime tre partite di febbraio dovessero andare in un certo modo… Calendario non semplice quello dei biancorossi nei prossimi 270 minuti, a cominciare dalla trasferta di domani a Bari. Poi al Menti arriverà un Crotone, che gioca assai meglio di quanto potrebbe far pensare il suo attuale ultimo posto e quindi ci sarà la sfida di Bologna nell´anticipo di venerdì 27 febbraio. Intanto c´è da affrontare il Bari e per quanto si tratti di un appuntamento pieno di insidie, almeno un rischio i biancorossi lo hanno evitato alla vigilia: il rischio di trovarsi di fronte Antonio Cassano. Il “Pibe di Bari vecchia” come si sa ha rescisso il suo contratto con il Parma e nella sua situazione può essere tesserato da un´altra società entro il 27 febbraio. E il Bari ci aveva pensato, eccome, anzi non ha ancora rinunciato alla speranza di rivedere Cassano con la maglia del Bari, in una sorta di romantico ritorno alle origini. Il presidente del Bari, l´ex arbitro Romeo Paparesta, un´offerta, una bella offerta, l´ha anche fatta a Cassano e c´era chi si era spinto a immaginarlo già in campo col Vicenza. «L´idea era allettante – ha dichiarato lo stesso Paparesta – ma la squadra dimostrerà ugualmente tutto il suo valore». Il presidente del Bari ha poi spiegato: «Non si tratta di essere fiduciosi. So che Cassano avrebbe molto piacere a venire qui. Se verrà dipende da molti fattori, oltre alla sua volontà e al discorso economico, dipende da una questione di organizzazione familiare, non mettiamo fretta a chi deve fare una scelta di vita».
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Antonio Cinelli è l´emblema del Vicenza di questo momento: una squadra che corre tanto, lotta con determinazione e sta rendendo al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Cinelli, arrivate a Bari sulla scia di tre vittorie. Sentite di poter prolungare questa serie utile? «Noi speriamo di poterci confermare ad alti livelli il più a lungo possibile. Stiamo correndo tanto, abbiamo trovato entusiasmo, convinzione nei nostri mezzi, un gioco molto fluido. Ci siamo allenati bene anche per tutta questa settimana, contiamo di fare un´ottima partita». La convinzione nei propri mezzi non rischia di diventare presunzione? «Per me no, anzi. La partita con il Perugia è esemplare: siamo andati sotto, ma per un episodio fortuito e non per l´atteggiamento sbagliato. Poi abbiamo continuato a macinare gioco e produrre occasioni da gol, rischiando solo su un contropiede. Se anche quando passi in svantaggio non vai in crisi ma resti sereno e consapevole di poter ribaltare la gara, per me è solo un fatto positivo». Atleticamente sembrate stare benissimo, state attraversando il vostro periodo migliore? «Onestamente c´è da dire che i risultati influiscono tantissimo. Quando vinci e le cose vanno bene, l´entusiasmo ti dà una carica che si vede e magari dalla tribuna si percepisce una squadra particolarmente dinamica. Magari invece talvolta si perde e si corre pure di più, ma non si riesce ad essere altrettanto efficaci». In squadra c´è concorrenza in tanti ruoli, ma il centrocampo sembra ormai intoccabile. «Non è così. In questo momento assieme a Di Gennaro e Moretti abbiamo continuità, ma sappiamo che alle nostre spalle c´è Sbrissa che si merita grande considerazione, così come Alhassan e Sciacca, che purtroppo è penalizzato dal suo problema fisico. La concorrenza è grande in ogni reparto ed è un ottimo segno perché significa che la squadra è valida e sta bene». Con le vittorie cresce anche l´entusiasmo dei tifosi. Che effetto vi fa, dopo anni tribolati? «È bellissimo. Non solo quando entriamo al Menti sentiamo questa grande spinta, ma anche quando ci capita di incontrare i tifosi per strada ci sentiamo apprezzati ed incitati, e questo non può che motivarci ancora di più». Quello di Bari, considerando i valori tecnici e le ambizioni della piazza, sarà un esame particolarmente significativo. «Sì, sarà un bell´esame di maturità. Ed è gratificante affrontarlo con questa prospettiva, per provare a confermare che siamo veramente forti, in grado di giocare come sappiamo anche in un contesto simile, mentre magari in passato sarebbe stata solo una partita in cui cercare di limitare i danni, con poco da perdere». Ritiene che quella pugliese sia una squadra da playoff? «Le loro ambizioni sono sicuramente queste, e non credo proprio che siano cambiate perché i risultati ancora non sono quelli sperati. Tra l´altro conosco bene il tecnico Nicola, è stato mio compagno al Lumezzane e ha una mentalità vincente. Noi però dovremo cercare di sfruttare il nostro ottimo momento per approfittare delle loro eventuali difficoltà e affondare il colpo».
Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) La trattativa in atto per la vendita del Vicenza Calcio di cui abbiamo dato notizia nell´edizione di ieri ha squarciato il silenzio che circondava ormai da mesi il futuro della società biancorossa. Inutile cercare di avere una dichiarazione dal presidente Tiziano Cunico e dal commercialista Ippolito Gallovich, rispettivamente presidente del Vicenza con delega alla vendita e advisor: li abbiamo cercati ma i cellulari sono rimasti staccati per tutta la giornata. Dunque bocche cucite, ma anche nessuna smentita. Il che equivale alla conferma indiretta che è tutto vero e cioè che la trattativa è in pieno svolgimento. Del resto chi la sta conducendo, da una parte e dall´altra, è reciprocamente legato da un patto alla riservatezza. Anche dopo la pubblicazione della notizia da parte del nostro Giornale, anzi, a maggior ragione, visto che i contatti, in corso da tempo, vanno verso la stretta finale. Tra il 20 e il 24 febbraio, come abbiamo già scritto, sono in programma incontri che dovrebbero risultare importanti per la definizione della trattativa con la finanziaria di cui fanno parte diversi investitori. Tutti stranieri comunque, tra i quali un arabo e il rappresentante di una società tedesca. Si discute del 100 per cento della società ma anche del centro di Isola, senza dimenticare che nel “pacchetto” entreranno inevitabilmente le aspettative dei possibili acquirenti sullo stadio, nuovo o ristrutturato che sia. E la squadra? Potrebbe essere “disturbata” nel suo momento magico dalla notizia della trattativa in corso? Il tecnico Pasquale Marino è, come d´abitudine, molto chiaro: «Sono sempre in contatto con l´attuale proprietà ma non ho parlato di queste cose – ha detto ieri – anche perchè non mi interessano, io bado solo al lavoro sul campo e poi noi non possiamo pensare a tante cose assieme, rischieremmo solo di deconcentrarci e non è proprio il caso».
Ore 12.50 – (Gazzettino) Francesco Stanco ha messo a segno due gol nelle quattro partite fin qui disputate in maglia granata. Il detto “non c’è due senza tre” potrebbe suonare opportuno in vista della trasferta di domani. «Me lo auguro -risponde l’attaccante di Pavullo sul Frignano-, ma più che il mio terzo gol auspicherei a Vercelli la terza vittoria del Cittadella nel girone di ritorno. Non ritengo importante chi fa gol, ma il successo della squadra, se poi dovesse capitare con una mia rete sarebbe cosa gradita perchè per un attaccante il gol è come il pane». Stanco non è mai stato un goleador, le sue caratteristiche sono altre. «Infatti prediligo muovermi creando spazi per i compagni e sacrificarmi per la squadra, anche se la fase difensiva riguarda tutti i giocatori. Forse per queste mie peculiarità non ho messo a segno in passato tanti gol, ma devo migliorarmi sotto tutti i punti di vista. Ad esempio per l’altezza che ho non sono molti i gol di testa che ho segnato sfruttando le mie qualità nella fase aerea». Dei gol fatti con il Cittadella il primo, messo dentro in torsione di testa, era su una palla piuttosto bassa, l’altro con un tiro da biliardo molto angolato: come dire usando la testa, più che di testa. Sulla partita di domani a Vercelli, riprende Stanco: «Per raggiungere la salvezza tutte le partite sono importanti, ma quella con la Pro Vercelli potrebbe voler dire molto con un risultato a noi favorevole. La continuità dei risultati rafforzerebbe il morale e la fiducia nei nostri mezzi, inoltre ci consentirebbe di affrontare meglio la successiva partita con il Bologna. Vediamo che anche altre squadre della bassa classifica stanno facendo risultati importanti, per cui è necessario non abbassare la guardia e insistere sulla buona strada che ultimamente stiamo percorrendo». Nato nello stesso comune di Luca Toni e con lo stesso nome di Francesco Totti, il centravanti granata non bada agli accostamenti. «Ognuno ha la propria storia, io rimango concentrato su me stesso per migliorarmi. È lavorando che si possono ottenere i risultati a cui ognuno aspira». Sul suo inserimento a Cittadella dice: «Non mi sarei aspettato di meglio. Sapevo che questo è un ambiente tranquillo e famigliare, ma constatarlo di giorno in giorno è molto bello. Ad esempio martedì sera abbiamo cenato tutti insieme ed abbiamo fatto una gran “brasolada”, come la chiamate voi. Una novità, per me, che ho apprezzato molto. Lo spirito giusto, si fa anche così».
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Quanta abbondanza. Dopo essere andato avanti per quasi tutto il girone d’andata chiamando i ragazzi della Primavera per rimpolpare la panchina, per la seconda volta consecutiva Claudio Foscarini si troverà probabilmente costretto a lasciare qualche giocatore in tribuna o direttamente a casa. Per la sfida di Vercelli di domani tornerà a disposizione capitan Pellizzer, che rientra dalla squalifica e, volendo, tra i convocabili ci sarà pure il terzo portiere Vaccarecci, ingaggiato la scorsa settimana. Dai 21 giocatori della trasferta di Pescara si sale dunque a 23 potenziali selezionati, anche se per Busellato si deciderà soltanto stamattina il da farsi. È questo l’unico intoppo delle ultime ore: ieri il centrocampista si è presentato al Tombolato ma non si è allenato col gruppo per quello che sembra un accenno di influenza. Oggi, dopo la rifinitura, in programma alle 11, Foscarini deciderà se portarlo o no con sé. Alle 15 è previsto il ritrovo, con viaggio in pullman verso il capoluogo piemontese. Stanco e… Per quanto il tecnico di Riese non anticipi le sue mosse, l’undici iniziale sembra fatto. Il modulo è il consueto 4-4-2, con Pellizzer che tornerà a far coppia con Scaglia al centro della retroguardia e De Leidi destinato a riaccomodarsi in panca. Il centrocampo, considerate le condizioni non perfette di Busellato, dovrebbe essere quello dello scorso turno, con la coppia dai piedi buoni Rigoni-Paolucci in mezzo e con Kupisz e Minesso esterni. L’unico vero ballottaggio riguarda il compagno d’attacco dell’ormai inamovibile Stanco: ultimamente Foscarini ha puntato su Gerardi, ma sul sintetico dello stadio Piola potrebbe aver bisogno di maggior velocità e scegliere così Sgrigna o Claudio Coralli. Pro, esperimenti in attacco. È stata meno pesante di quanto ipotizzato la scure del giudice sportivo per Ettore Marchi, squalificato per due turni “per essersi reso responsabile di un fallo grave di gioco” dopo il match di Varese: pare di capire che nell’ambiente piemontese ci si attendesse una punizione più severa. Di fatto, però, l’allenatore Scazzola dovrà comunque reinventarsi il reparto offensivo: negli ultimi allenamenti ha testato il giovane Beretta a fianco di Luppi e dell’ex granata Di Roberto. Due le possibili novità nello schieramento dei padroni di casa rispetto all’ultima uscita: il terzino destro Germano, difensore che era fuori per una frattura al piede dal 28 dicembre, potrebbe riprendersi il posto e lo stesso potrebbe fare il centrocampista Fabiano, che ha smaltito l’affaticamento muscolare accusato col Modena. Arbitra abbattista. A dirigere il match di domani sarà il signor Eugenio Abbattista di Molfetta. Sfortunato l’unico precedente stagionale col fischietto pugliese: a Bologna i granata furono sconfitti 1-0, ridotti in dieci dopo l’espulsione di Signorini, che stese il vivace Zucolini lanciato a rete.
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto) I contrattempi sono sempre dietro l’angolo, soprattutto a Cittadella in un anno in cui l’infermeria, per un motivo o per l’altro, è sempre affollatissima. In una settimana in cui pareva filare tutto liscio verso la trasferta in programma domani a Vercelli, ecco l’ennesimo contrattempo per Claudio Foscarini in vista della trasferta al Piola. Nell’allenamento odierno era assente Busellato, colpito da uno stato di malessere influenzale che ha suggerito allo staff medico di lasciarlo a riposo per valutarne il decorso nelle prossime ore. Domani la partenza per il Piemonte è prevista per le ore 15 e solo al momento di stilare la list dei convocati si deciderà se aggregare Busellato o se lasciarlo, al contrario, a Cittadella. Al momento prevale l’ottimismo ma non ci sono certezze granitiche di poter contare sul giocatore. E anche se dovesse riprendersi non potrà essere, ovviamente, al massimo della condizione fisica. Anche la formazione presenta diversi ballottaggi in tutte le zone del campo. In difesa il rientro di Pellizzer al posto di De Leidi pare abbastanza scontato, in porta ci sarà ancora Andrea Pierobon, mentre a centrocampo Busellato a questo punto di sicuro non partirà titolare. Favoriti per due maglie sono Paolucci e Rigoni, con Benedetti più attardato. Davanti scalpitano sia Sgrigna che Coralli, ma al momento Gerardi e Stanco sono da considerarsi in vantaggio. Problemi anche per la Pro Vercelli, che dovrà rinunciare al suo attaccante principe Marchi, fermato per due turni dal giudice sportivo. Negli ultimi due allenamenti il tecnico Scazzola ha testato il giovane Beretta a fianco di Luppi e Di Roberto e sembra questa, al momento, la soluzione più gettonata in vista dello scontro diretto per la salvezza in programma domani pomeriggio al Piola. Il Cittadella arriva da due vittorie e dal rocambolesco pareggio a Pescara nelle ultime tre partite: l’inerzia sembra tutta dalla parte del gruppo granata.
Ore 11.40 – (Giornale di Vicenza) È Perugia-Modena l´anticipo del 26° turno in serie B. Il tecnico dei grifoni, Andrea Camplone, stasera si gioca la panchina, traballante dopo la netta sconfitta di Vicenza. Gli emiliani la scorsa settimana sono stati costretti ad una sosta forzata per il rinvio dell´incontro con il Catania (il recupero è in programma il 10 marzo alle 18,30) e i siciliani hanno quindi potuto programmare nel migliore dei modi l´incontro interno di lunedì 16 in posticipo (alle 20,30) con il Crotone, ultimo della classe. Nel frattempo prosegue in testa alla classifica la corsa delle altre due formazioni emiliane, Carpi e Bologna. La squadra di Castori, rallentata ma non fermata a Trapani (0-0), domani si prepara ad ospitare uno Spezia ancora a secco di vittorie in questo avvio di 2015 (due pareggi e due sconfitte di fila). Il Bologna invece ha la migliore serie utile aperta: cinque successi e un pari nelle ultime sei gare per gli emiliani, che contano di proseguire la marcia ricevendo la Ternana. Alle spalle della coppia di testa c´è affollamento in zona playoff. Domani spicca il confronto diretto Avellino-Frosinone, che vedrà i padroni di casa (quarti in classifica) partire con un punto di vantaggio sui laziali (quinti); spera di approfittarne per allungare il Livorno (terzo), che andrà alla caccia del colpo esterno a Varese. Nella lotta per la salvezza la squadra più in forma pare invece il Cittadella, sempre a punti dall´inizio dell´anno. Dopo la vittoria sfumata all´ultimo minuto di recupero a Pescara, i granata di Foscarini affronteranno con fiducia la trasferta di Vercelli, dove la Pro spera di centrare il primo successo del 2015 per rientrare in zona playoff. A difendere l´ottavo e ultimo posto utile c´è il Lanciano, reduce da due sconfitte consecutive con Varese e Frosinone e a caccia di riscatto col Brescia. Se il Latina, che chiude la graduatoria con il Crotone, non ha alternative ai tre punti in casa il Pescara, anche il Trapani deve cominciare a guardarsi le spalle: a Chiavari spera di migliorare il disastroso rendimento esterno (6 punti in 13 partite), ma troverà un´Entella rianimata dal derby vinto sullo Spezia.
Ore 11.10 – L’arbitro di Mezzocorona-Padova sarà il signor Daniel Pedretti di Brescia, coadiuvato dagli assistenti di linea Salvatori e Sciortino.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Passando all’amichevole, i biancoscudati hanno regolato 9-0 lo Janus (Seconda categoria) senza mai spingere più di tanto il piede sull’acceleratore. Il tecnico ha dato spazio soprattutto ai giocatori meno impiegati in campionato per consentire a loro di mettere minuti nelle gambe. Nel primo tempo sono andati a segno Aperi e Amirante (doppietta su rigore), mentre nella ripresa sono entrati anche gli altri biancoscudati e, oltre all’autogol di Zago, hanno arrotondato il punteggio Mazzocco (pregevole il suo mancino di prima intenzione che si è insaccato sotto l’incrocio dei pali), Aperi (bella azione personale), Petrilli, Fanelli e Pittarello. A fine gara “terzo tempo” al bar degli impianti Ceron insieme ai giocatori dello Janus. Intanto, oggi i biancoscudati godranno di una giornata di riposo, domani mattina è fissata la rifinitura all’Appiani.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Per lui è il secondo infortunio simile, dato che si era procurato in dicembre un’elongazione al bicipite femorale della gamba destra nell’amichevole con i Lions Villanova. Così il diesse Fabrizio De Poli. «Sembrava che si trattasse di un piccolo fastidio, invece in base alla risonanza sembra che abbia una piccola lesione. Non sappiamo quantificarla al momento, bisogna aspettare qualche giorno. Di sicuro salterà la trasferta di domenica, ma indicativamente penso che sia uno stop più lungo di una settimana». Sempre con riguardo agli attaccanti, anche Ferretti non ha partecipato al test a Selvazzano. «Il classico affaticamento – spiega Carmine Parlato – L’abbiamo tenuto precauzionalmente a riposo per non andare a creare alcun tipo di problema in vista di domenica». Ai box anche Mattin per un’infiammazione.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Lesione al bicipite femorale della gamba sinistra. Il Padova perde Emil Zubin in vista della trasferta con il Mezzocorona in programma domenica a Rovereto, ma si teme uno stop più lungo. L’attaccante si è fatto male nell’allenamento effettuato mercoledì e ieri si è sottoposto a un accertamento clinico che ha evidenziato il problema muscolare, tanto da aver già iniziato le terapie. Zubin ha assistito all’amichevole della squadra con lo Janus a Selvazzano, al termine della quale si è soffermato sul suo inconveniente. «Mi è scivolato il piede d’appoggio mentre stavo per calciare, mi sono fatto male così. Sento un pò di fastidio e sto già facendo terapie. Tra tre-quattro giorni faremo un’ecografia di controllo e poi potremo studiare il programma di lavoro. Non so dire i tempi di recupero, spero di essere a posto nel giro di sette-dieci giorni. Mi dispiace perché ci tenevo a continuare ciò che di buono ho fatto finora. Peccato, ma siamo tanti in squadra».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Un passo importante, forse decisivo, per evitare il fallimento del vecchio Calcio Padova. Ieri mattina è stato depositato nella cancelleria del Tribunale di Padova l’atteso piano di rientro dei debiti previsto dalla procedura del concordato. Dopo il rinvio di 60 giorni ottenuto a dicembre, la relativa scadenza era fissata per la giornata di oggi, ma i legali della vecchia società si sono mossi con ventiquattro ore di anticipo e tutto passa dunque all’attenzione del giudice fallimentare Caterina Zambotto. Il piano prodotto contiene una dettagliata documentazione sugli accordi raggiunti con i vari creditori (tra gli altri, giocatori e staff tecnico, dipendenti, fornitori, Comune di Padova e lo Stato per le imposte e i contributi previdenziali dei calciatori non versati), in particolare sulle percentuali delle somme dovute che verranno pagate e sui termini del loro versamento. Tra i creditori con cui è stato raggiunto l’accordo, l’avvocato Mattia Grassani, per i compensi legati al suo patrocinio nel calcioscommesse, e la società vicentina Ni.Pa Broker srl che dunque hanno ritirato le rispettive istanze di fallimento.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Le sue condizioni non preoccupano, si tratta solo di un piccolo affaticamento, ma tra un Rulo in forse e un Amirante al top la scelta dovrebbe essere automatica. Verso la conferma. Non s’è visto nemmeno Mattin, alle prese con un’infiammazione al basso ventre, mentre sul campo Parlato ha continuato sulla falsa riga delle ultime uscite: il 4-2-3-1 che nelle ultime due gare ha mandato il Padova in gol nove volte, viaggia spedito verso la conferma, anche se l’uscita di scena (momentanea) di Zubin è rimasta sullo stomaco al tecnico. L’attaccante sloveno nelle ultime partite giocate aveva trovato il suo posto giocando titolare sia contro il Montebelluna che contro Mori e Tamai, vincendo costantemente il ballottaggio in attacco con Ferretti e Amirante. Per i rimanenti dieci undicesimi di formazione, non dovrebbero esserci particolari novità: il “4-2-e fantasia” di leonardiana memoria vince e convince.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) La sensazione, però, è che potrebbe trattarsi anche di qualcosa di un po’ più serio: «La risonanza ha evidenziato che una lesione c’è», spiega il direttore sportivo Fabrizio De Poli, «Ma al momento non è visibile la zona interessata a causa dell’edema che si è formato, quindi è presto per fare previsioni. Temo però che anche contro il Fontanafredda non potrà essere della gara». I tempi di rientro dipendono essenzialmente dalla grandezza della ferita al muscolo: una lesione di primo grado potrebbe guarire in circa tre settimane, dal secondo grado in poi si va ben più in là con i tempi. Ed è così che in poche ore Parlato s’è trovato a non avere grandi scelte in avanti: al novantanove per cento sarà Salvatore Amirante a guidare l’attacco biancoscudato a Rovereto contro il Mezzocorona, terza peggior difesa del campionato. Anche Gustavo Ferretti, infatti, non è al cento per cento della forma, e ieri ha saltato l’amichevole di Selvazzano in via precauzionale
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Sembrava quasi troppo bello per essere vero. Carmine Parlato non ha avuto nemmeno il tempo di fare due calcoli, ragionare sul se e come impiegare gli ultimi rientranti degli infortuni, compreso Lazar Petkovic che tra una decina di giorni potrebbe riprendere i suo posto tra i pali a distanza di due mesi dall’infortunio, che subito la sorte s’è messa di traverso. Emil Zubin domenica non ci sarà, forse nemmeno quella successiva contro il Fontanafredda: due giorni fa, negli ultimi minuti di allenamento alla Guizza, l’attaccante sloveno si è stirato il bicipite femorale della gamba sinistra. un tiro in porta col destro, il piede sinistro che scivola ed ecco servito il patatrac: «Mi spiace, per me era un momento positivo», afferma l’ariete arrivato dal Pordenone .«Ho già iniziato le terapie, tra quattro o cinque giorni potremo definire una tabella di marcia per il rientro ma spero che si tratti al massimo di una decina di giorni di stop».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Nove gol e una bella sgambata a tre giorni dal match. Ieri pomeriggio la squadra di Parlato è scesa in campo a Selvazzano per l’amichevole contro lo Janus (formazione di Seconda categoria). In una gara condotta a ritmi molto blandi, nel primo tempo sono andati in rete prima Aperi, con un tocco sottomisura, quindi due volte Amirante dal dischetto (sempre per fallo di Schiavon, prima su Aperi poi sullo stesso Amirante). Nella ripresa, oltre all’autorete del difensore Zago sul cross tagliato di Denè, hanno strappato applausi gli ultimi gol biancoscudati: Aperi ha seminato tre difensori prima di concludere all’angolino basso, Petrilli ha trovato la staffilata dal limite, mentre il giovane Fanelli, giocatore della Juniores, ha pescato un bel sinistro a giro sul secondo palo. Allo scadere c’è stata poi gloria anche per Filippo Pittarello, appena rientrato dal Viareggio. Così come avvenuto la settimana scorsa, il Padova oggi non si allenerà e si ritroverà soltanto domani mattina per limare gli ultimi dettagli allo stadio Appiani, dove alle 10 avrà luogo l’ultima rifinitura prima del match in programma domenica alle 14.30 contro il Mezzocorona allo stadio di Rovereto. Dove i tifosi biancoscudati, rispetto alla gara di tre settimane fa con il Mori, dovrebbero presentarsi in numero decisamente maggiore: l’Aicb si sta organizzando per la trasferta in pullman (per informazioni 3384578666 oppure 3294246440), mentre la Tribuna Fattori si muoverà con mezzi propri partendo dal park Sud dell’Euganeo alle 10. Le biglietterie dello stadio di Rovereto apriranno i battenti alle 13, a un’ora e mezzo dall’inizio della gara.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Nel frattempo l’attenzione si sposta su diversi fronti, perché un occhio è rivolto al presente, un altro sicuramente anche al futuro. Si sono intensificati i colloqui nelle ultime settimane con Francesco Canella, patron dei supermercati Alì volto a favorirne un futuro ingresso in società. Al momento c’è la disponibilità dell’imprenditore padovano a valutare iniziative comuni (in primis in relazione allo stadio) in caso di promozione in Lega Pro, ma si sta cercando di coinvolgerlo in un progetto a più ampio spettro. É stata chiesta disponibilità anche a InterBrau e al gruppo Arneg, ma in entrambi i casi per il momento le risposte sono fredde. Roberto Bonetto e Giuseppe Bergamin hanno già stilato un piano dettagliato in caso di promozione (e anche in caso di permanenza in serie D). Il futuro ingresso sulla scena di forze imprenditoriali fresche sarebbe un passaggio obbligato affinchè la scalata possa non fermarsi a una categoria in più rispetto all’attuale.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Tre centravanti saranno pure difficili da gestire all’interno dello spogliatoio, ma dopo le notizie arrivate ieri dall’amichevole di metà settimana disputata a Selvazzano dal Padova, Carmine Parlato in cuor suo deve aver benedetto l’abbondanza. I fatti: Emil Zubin ha una lesione muscolare alla coscia, probabilmente di primo grado, e dovrà rimanere fuori per almeno tre settimane. Il centravanti di Capodistria si è infortunato alla fine dell’allenamento del mercoledì e, quello che sembrava un banale affaticamento si è rivelato ben presto un problema più serio: «Ha sentito un indolenzimento — spiega il ds Fabrizio De Poli — sembrava una cosa di poco conto ma abbiamo fatto una risonanza e sembra abbia una lesione al bicipite femorale. Non sappiamo al momento quantificarla, di sicuro domenica non ci sarà, sembra uno stop più lungo di una settimana. Mattin? Ha un’infiammazione che lo tormenta e probabilmente dovrà marcare visita». Zubin si è mostrato più ottimista («spero di cavarmela in una decina di giorni»), ma considerata l’età non verdissima e acciacchi vari c’è da scommettere che lo staff medico ci andrà con i piedi di piombo. Anche perché pure Gustavo Ferretti scricchiola. Ieri il centravanti argentino non ha partecipato all’amichevole per noie muscolari. Parlato ha specificato a fine match che si è trattato di una semplice misura precauzionale e che il giocatore sarà sicuramente a disposizione per domenica, in occasione della trasferta di Rovereto contro il Mezzocorona. Visti i precedenti infortuni, però, anche in questo caso di certezze ce ne sono poche e bisognerà fare attenzione a non peggiorare una situazione precaria ormai da diverse settimane.
Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (ventiduesima giornata, domenica 15 febbraio ore 14.30): ArziChiampo-Giorgione, Fontanafredda-Clodiense, Mezzocorona-Padova, Montebelluna-Kras Repen, Mori S. Stefano-Dro, Tamai-Legnago, Triestina-Belluno, Union Pro-Sacilese, Union Ripa La Fenadora-AltoVicentino.
Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 50, AltoVicentino 45, Belluno 41, Sacilese 39, Clodiense 34, ArziChiampo 33, Fontanafredda 30, Montebelluna, Tamai, Union Pro e Union Ripa La Fenadora 29, Giorgione 26, Legnago 22, Dro 20, Kras Repen 19, Triestina 17, Mezzocorona 11, Mori Santo Stefano 8.
Ore 08.34 – Serie D girone C, i risultati della ventunesima giornata: ArziChiampo-Mezzocorona 0-0, Belluno-Fontanafredda 2-1, Clodiense-Union Pro 1-1, Dro-Montebelluna 2-2, Giorgione-Mori S. Stefano 1-0, Kras Repen-Triestina 1-1, Legnago-Union Ripa La Fenadora 2-0, Padova-Tamai 3-1, Sacilese-AltoVicentino 2-0.
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Ore 08.30 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Supermercati Alì, Box Uomo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 12 febbraio: i Biancoscudati battono 9-0 in amichevole lo Janus ma si ferma Zubin.