Padova-Tamai, le pagelle biancoscudate: Cunico ci mette lo zampino su tutte le marcature, Ilari torna al gol, terzini impeccabili

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Lanzotti 6.5: Nel primo tempo si fa notare per un paio di uscite alte ed altrettante semplici parate, ed è incolpevole sul gol di Brustolon. Praticamente inoperoso nella ripresa.

Bortot 7: Dovessimo descriverlo in una frase sarebbe “la personalità di un trentacinquenne nel corpo di un diciassettenne”. Basta vedere come si muove in campo per capirlo: i tempi di intervento e sovrapposizione sono perfetti, e gli interventi sugli avversari sono puliti. Il tutto a 17 anni. Appunto…

Sentinelli 6.5: Ha il grande merito di portare il Padova sul 2-0 con un pregevole gesto tecnico (e la complicità di Francescutti). Ma ha anche il demerito – in coabitazione con Niccolini – di riportare in partita il Tamai con l’amnesia su Brustolon. Ed è un vero peccato, perché è forse l’unica imperfezione in una gara quasi impeccabile. Fortuna che il risultato finale è dalla sua, altrimenti…

Niccolini 6: Sembra quasi che vivano in simbiosi. Fateci caso: che si comportino a dovere o che commettono errori, lo fanno insieme. Il che può anche essere un buon segnale, perché dimostra l’affiatamento calcistico che c’è tra i due. Ma gol “stupidi” (Cit. Davide Sentinelli) come quello odierno vanno evitati.

Salvadori 7: Avrà anche tre anni più di Bortot, ma la personalità è la stessa. Un esempio? La diagonale difensiva di cinquanta metri grazie alla quale sventa un’occasione per gli ospiti e che viene applaudita non solo dai compagni ma anche da mister Parlato. E non serve spiegarne il motivo…

Nichele 6.5: Conoscendolo si starà ancora mangiando le mani. Perché va bene la vittoria, va benissimo il contemporaneo passo falso dell’AltoVicentino e va ottimamente il vantaggio di cinque punti, ma quel diagonale sul palo lascia proprio l’amaro in bocca. Anche perché la dedica alla figlia appena nata era già pronta…

Mazzocco 7: Di lui si è già detto molto. Forse tanto. Ma mai troppo. In quanto non perde occasione per confermare tutte le sue doti. Sia quelle difensive – prezioso in fase d’interdizione – che quelle più spiccatamente offensive (vedi incursioni e tiri in porta dalla distanza). La parola esatta è “completo”.

Ilari 7.5: Aveva iniziato il campionato alla grande, segnando a raffica. Poi si è convertito in “Mister Assist”, sfornandone a destra e a manca. Ma il gol gli mancava. E ha rimediato: diagonale preciso, e risultato sbloccato. A seguire: palloni giocabili per tutti e tanta ma tanta corsa. Provate a prenderlo…

Cunico 8: Gli bastano cento secondi per salire in cattedra: passaggio filtrante tanto intelligente quanto delicato, ed Ilari ringrazia. Basterebbe questo per il bel voto, ma il capitano vuole strafare. Per la gioia dei circa 4.500 dell’Euganeo: prima il corner col contagiri per Sentinelli, e quindi la discesa sulla destra con rasoterra morbido che Zubin deve solo spingere in rete. Che altruismo…

(Ferretti 6): Molto movimento ma poche occasioni.

Petrilli 6.5: I tifosi biancoscudati si aspettano sempre grandissime cose da lui. Ma in certe occasioni può bastare anche il “compitino”. Ovviamente nel senso buono del termine, perché quando decide di accelerare sa sempre far male. E se non segna è solo per “colpa” di Francescutti…

(Dionisi 6.5): Sempre propositivo, cerca l’eurogol “alla Ferretti”.

Zubin 7: Certo, il gol aiuta a valutarne positivamente la prestazione. Ma anche senza rete la sufficienza sarebbe arrivata. E pure piena. Perché tra sponde ed intuizioni personali riesce a mettere sotto scacco la difesa del Tamai. Dedicato a chi credeva che fosse troppo “vecchio”…

(Segato 6): Gettato nella mischia per gestire ancora meglio il risultato.




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