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Ore 21.00 – (Biancorossi.net) L’allarme difesa che era scattato nei giorni scorsi sembra, almeno parzialmente, rientrato. Questa mattina nel campo sintetico di Isola Vicentina, Pasquale Marino ha potuto contare su Matteo Gentili e su Thomas Manfredini che domani dovrebbero quindi essere della partita. Niente da fare invece per Nicolas Bremec e Nicolò Brighenti infortunati, e per Alessandro Camisa squalificato. “ Manfredini e Gentili hanno recuperato – ha precisato mister Marino – pertanto siamo a posto. In retroguardia qualche assenza ce l’abbiamo, ma la rosa del Vicenza ha mostrato altre volte di avere un buon livello medio e chi giocherà non farà rimpiangere gli assenti. Inoltre non ritengo ci siano problemi di amalgama in quanto negli allenamenti proviamo a turno, in modo che i movimenti vengano appresi da tutti “. A mercato chiuso, l’organico del Vicenza è definito e Marino è decisamente soddisfatto di come sono andate le cose. “ La società ha centrato gli obiettivi che ci eravamo preposti in una sorta di lista stilata con più opzioni per ogni ruolo – ha sottolineato il tecnico del Vicenza – c’era la necessità di alcuni ritocchi, sono stati fatti come stabilito al mio arrivo. L’obiettivo era non stravolgere il gruppo ma di fare degli innesti mirati per completare l’organico con determinate caratteristiche, e ritengo che ci siamo riusciti “. Anche perché tra poco più di un mese potrebbe tornare Ragusa, che sarebbe un acquisto a tutti gli effetti. “ Ragusa sta lavorando bene, ma quando si arriva da una lunga inattività serve tempo e c’è bisogno di giocare per riacquisire i ritmi; per questo adesso lasciamolo recuperare in tranquillità, in quel ruolo sono arrivati giocatori come Vita e Spinazzola che potranno darci una grossa mano “. Marino commenta anche la trattativa dell’ultimo giorno che ha visto il Pescara chiedere con insistenza Cocco. “ Fa piacere aver avuto delle richieste per diversi nostri giocatori e il fatto che siamo riusciti a tenerli tutti è certamente positivo – ha spiegato il tecnico di Marsala – ma sapevo che Cocco sarebbe rimasto perché se fosse partito avremmo dovuto prenderne uno ancora più forte “. Marino ritiene di essere a posto anche in mediana nonostante l’infortunio che ha bloccato Sciacca. “ La mia idea è che abbiamo ottime alternative anche in quel reparto; oltre e Sbrissa c’è Alhassan in crescita, Vita può fare la mezz’ala, ruolo in cui ha già giocato a Monza, e anche Laverone è già stato schierato a centrocampo da interno di destra. Diciamo che mi sento tranquillo perché dispongo di parecchie alternative “. Quello che riparte dopo il mercato, a giudizio di Marino, è un Vicenza più forte e completo, ma questo non cambia di una virgola l’obiettivo stagionale. “ Restare in serie B è la nostra meta – ha sottolineato il tecnico del Vicenza – e per farlo dobbiamo proseguire nella crescita di gioco e di squadra. Stiamo raggiungendo una identità ben definita, e questo a prescindere dall’atteggiamento tattico e dal valore dell’avversario. Anche dal punto di vista fisico stiamo lavorando bene e questo ci consente di essere efficaci nella fase di non possesso arrivando in area con più convinzione e con più uomini. Mi piace l’atteggiamento, possediamo l’umiltà giusta per capire che dobbiamo pensare partita dopo partita. Sappiamo qual è il nostro obiettivo e lavoriamo quotidianamente per raggiungerlo con il massimo impegno “. Contro il Perugia Marino si aspetta una partita difficile perché l’avversario dispone di un ottimo organico rinforzato da giocatori molto forti per la categoria. “ Hanno preso Ardemagni in attacco, e con Falcinelli e Lanzafame il loro reparto offensivo è di primissimo livello. Ma si sono rinforzati pure con Faraoni in difesa e hanno acquistato anche il giovane Rizzo che conosco per averlo allenato in passato. Sono una buona squadra, ci sarà da soffrire ma abbiamo i mezzi per fare nostra l’intera posta in palio “.
Ore 20.20 – (L’Arena) Il Legnago è tornato ad allenarsi. Assenti il difensore Marco Talin e l’esterno Marco Farinazzo con la rappresentativa di serie D al torneo di Viareggio assieme a due giocatori di squadre venete di serie D, Tullio Bagatini Marotti dell’Este e Filippo Mattia Pittarello dei Biancoscudati Padova. Sabato un Legnago rimaneggiato per le assenze di sette giocatori titolari (Gona e Friggi a riposo precauzionale, Talin e Farinazzo in ritiro con la rappresentativa di serie D per il torneo di Viareggio, Fazzino, Viteritti e Zambrano rientrati a casa per due giorni) ha vinto per 2-1 l’amichevole con il Villafranca di sabato con reti di Fioretti e Rivi. Mister Orecchia ha schierato tutti i giocatori disponibili. Il portiere polacco Damian Cybulko guarito dallo strappo di novembre, tornato fra i pali nell’amichevole di giovedì contro la Virtus Vecomp, a Villafranca ha dimostrato una buona forma come l’attaccante Luca Rivi ristabilitosi dall’infortunio ad una caviglia e autore della seconda rete biancazzurra. Nell’allenamento di ieri i difensori Gona e Friggi hanno dimostrato di essere guariti dai leggeri acciacchi e di essere disponibili per la partita di domenica contro l’Union Ripa. Il Legnago che poteva chiedere il rinvio della gara avendo due giocatori con la rappresentativa di serie D ha deciso di giocare. Il Legnago in zona play out a 14 gare dal termine con 19 punti in classifica vuole la vittoria che manca dal 16 novembre, 5-2 al Giorgione, adesso in zona salvezza con 23 punti, 4 in più del Legnago. L’Union Ripa La Fenadora nell’andata del 28 settembre a Pedavena ha vinto per 2 a 1 grazie ai gol di Malacarne e Tibolla e alle grandi parate del portiere bellunese De Carli. Il gol della bandiera legnaghese è stato firmato da Adriano nel finale inserendosi nella difesa e anticipando il portiere. L’Union Ripa di mister Parteli ha 29 punti in classifica, 18 conquistati in casa in 11 gare e 11 in trasferta in 9 gare. I neroverdi bellunesi hanno subito 26 gol realizzandone 28 con Brotto (9), Andreolla (5), Mastellotto (3), Moresco (2), De Checchi (2), Malacarne, Tibolla, Dassiè, Ponik, Slongo, De March, Solagna (1 a testa). L’ Union Ripa è reduce da tre sconfitte consecutive con Dro (2-3), Clodiense (1-4), Sacilese (1-2) e due giocatori neroverdi Dassiè e Sologna sono stati squalificati per un turno.
Ore 19.50 – (Trentino) Mezzocorona-Biancoscudati Padova si giocherà allo stadio “Quercia” di Rovereto. Manca solo il via libera della Lega Nazionale Dilettanti, che arriverà nei prossimi giorni, ma c’è l’accordo tra le due società e, dunque, la sfida in programma domenica 15 febbraio alle ore 14.30 si disputerà nell’impianto lagarino. Dopo Dro e Mori Santo Stefano, anche il “Mezzo” dunque deve cambiare “casa” per questioni logistiche in occasione della sfida contro la “corazzata” e capolista del girone C: i droati erano “emigrati” al “Briamasco” di Trento, mentre il Mori, qualche settimana fa, aveva scelto proprio il “Quercia”. Il Padova, infatti, muove al proprio seguito un gran numero di tifosi (almeno 400) e di giornalisti: impossibile anche per il Mezzocorona ospitarli tutti in via Santa Maria (dove, di fatto, non esiste la tribuna stampa) e, allora, la società rotaliana ha scelto di spostarsi a Rovereto. I supporters ospiti che fanno parte di gruppi organizzati verranno sistemati nella tribuna scoperta, mentre tutto il resto del pubblico si posizionerà nella struttura coperta. La scelta di giocare in terra lagarina è stata obbligata visto che lo stadio “Briamasco” di Trento sarà occupato dalla gara inaugurale del girone di ritorno del torneo di Promozione (tra i gialloblù e l’Arco) con gli sportivi roveretani che dovranno scegliere tra la sfida tra Mezzocorona e Biancoscudati Padova e il derby tra Mori e Dro, in programma al “Comunale” di Mori. Piccola curiosità: l’ultima volta che il Mezzocorona disputò una gara ufficiale al “Quercia” di Rovereto non andò benissimo. Il 17 gennaio 2008 i gialloverdi affrontarono la Reggiana nella gara d’andata del terzo turno di Coppa Italia di Lega Pro: finì quattro a uno per la formazione ospite con rete della bandiera trentina realizzata nella ripresa da Piraccini.
Ore 19.20 – (Il Piccolo) Sono 180 i biglietti venduti nella prima giornata di prevendita ai tifosi rossoalabardati per il derby con il Kras di lunedì (si gioca a Monrupino alle ore 15). Ricordiamo che ai supporters della Triestina sono riservati in tutto 500 biglietti del settore tribuna scoperta, che in questi giorni restano in vendita presso il TicketPoint di Corso Italia (aperto dal lunedì al sabato con orario 8.30-12.30 e 15.30-19). Il costo di un tagliando è di 10 euro. Intanto ieri, a causa delle avverse condizioni meteo sull’altopiano, la Triestina ha dovuto cambiare la sede dell’amichevole infrasettimanale contro la Juniores, inizialmente programmata a Prosecco. Le due formazioni si sono infatti fronteggiate al comunale “Zaccaria” di Muggia per circa 70 minuti. La partitella in famiglia si è chiusa 8-0 per la prima squadra con tripletta di Rocco, doppiette di Manzo e Aquilani e rete di Thiam Diop. Stilato anche il programma di avvicinamento al derby. Oggi nessun allenamento, visto che mister Ferazzoli ha concesso una giornata di riposo all’intero gruppo, mentre nel weekend la Triestina sfrutterà la concessione dello stadio Grezar. Pertanto la squadra tornerà ad allenarsi domani mattina proprio sul manto erboso del “Grezar” alle ore 10, e sempre nella stessa sede si terrà anche la rifinitura di domenica mattina. A seguire la squadra presenzierà alla commemorazione di Stefano Furlan, che i ragazzi della curva hanno organizzato per le ore 12 in via Valmaura sotto la targa che lo ricorda.
Ore 19.00 – (Il Piccolo) Da dicembre in poi, ovvero da quando Daniele Rocco è diventato alabardato, la Triestina ha cominciato a segnare con molta più frequenza. L’Unione, che nelle prime 13 partite aveva messo a segno la miseria di 8 reti, nelle ultime 7 gare è andata a segno addirittura 13 volte, con una media di quasi due gol a partita. Un dato promettente in vista del derby con il Kras di lunedì, visto che la difesa dei carsolini è una delle più perforate del torneo (35 reti al passivo). L’approdo del bomber ha dato insomma una scossa all’attacco alabardato, anche se Ferazzoli ha dovuto di volta in volta fare i salti mortali per riuscire a costruire attorno a Rocco un reparto offensivo di sostanza, considerata l’esiguità della rosa in questo settore. L’ex Ufm è già diventato il capocannoniere alabardato della stagione con 5 reti (3 su penalty, quasi sempre procurati da lui), ma spesso è troppo solo ed è lui a inventarsi gran parte delle giocate pericolose in fase offensiva. Nello stesso periodo, purtroppo, l’Unione non può vantare analoghi progressi in difesa: se nelle prime 13 partite aveva subito 19 gol, nei 7 match successivi sono state 12 le reti al passivo. Qui la media è perfino peggiorata, da 1,5 a 1,7 gol subiti a partita. È la dimostrazione di come il reparto arretrato non solo non sia stato rafforzato, ma che tra infortuni e sospensioni sia stato ulteriormente minato sul piano della fiducia e della sicurezza, con i conseguenti svarioni che si vedono quasi a ogni partita. Tutti numeri che si riflettono anche nella corsa salvezza. Adesso infatti la Triestina, con 21 gol all’attivo, ha il miglior attacco fra tutte le pericolanti eccetto il Legnago che ne ha segnati addirittura 28 (ma ha la peggior difesa), avendo fatto meglio di Dro (19), Kras (20), Mori (19) e Mezzocorona (16). Ma non solo: la Triestina è alla pari anche con Giorgione e Union Pro, ovvero le formazioni che sono immediatamente sopra la zona play-out. Segno che quanto a prolificità offensiva, adesso l’Unione sarebbe in pratica da salvezza diretta. Altro discorso invece per quanto riguarda la difesa: le 31 reti al passivo fanno del reparto arretrato dell’Unione il quarto peggiore del girone. Più perforate sono state solo le difese di Legnago, Kras e Mori S. Stefano. A rincuorare gli alabardati in vista del derby, il fatto che il Kras vanta numeri peggiori sia in difesa che in attacco. Anche se alla fine conta solo la classifica e al momento la squadra di Monrupino ha due punti in più dell’Unione.
Ore 18.30 – (Corriere delle Alpi) Squalificati a parte, arrivano buone notizie per il mister Parteli dall’infermeria, che si sta svuotando. Il bomber Brotto si è ripreso dall’influenza e il centrale difensivo De Checchi ha il tempo di smaltirla e dovrebbe recuperare per domenica, mentre il centrocampista Tomasi (reduce dall’ennesimo infortunio di una serie che lo ha tenuto spesso ai box) ha già giocato con la Juniores e si allena regolarmente con la prima squadra. Il terzino Frangu, dopo aver saltato tutta la prima metà di stagione finalmente ha esordito e sarà un’arma in più. L’allenatore quindi ha l’imbarazzo della scelta per la trasferta contro il Legnago in una partita spartiacque, decisiva per rilanciarsi. Gli assenti saranno l’attaccante Sebastiano Solagna, espulso prima della pausa con la Sacilese, e il centrocampista fuori quota Marco Dassiè, che ha preso il quarto giallo. Come una finale. «Lo sono tutte da qui alla fine e a Legnago bisogna fare tre punti». Il Ripa Fenadora guarda oltre le tre sconfitte consecutive e affila le armi in vista della trasferta di domenica perché vuole ripartire con una vittoria: «Bisogna fare punti a Legnago, è poco ma sicuro. Cerchiamo di ripartire da quello che abbiamo fatto di buono nelle ultime partite nonostante i risultati», dice il ds Alberto Faoro. «Serve un pizzico di cattiveria in più, ma non dobbiamo fare drammi perché sul campo sono arrivate anche delle prestazioni positive, a cui dare più continuità nell’arco dei 90’». Tranquillità. L’ambente neroverde è sereno: «Guardiamo con fiducia al proseguo del campionato, ma certamente dobbiamo dare una svolta e domenica a Legnago è la partita giusta per riprendere la marcia e poi preparare con la carica giusta il resto della stagione», sottolinea il diesse del Ripa Fenadora, «senza dimenticare che nelle tre partite che abbiamo perso, all’andata avevamo fatto 2 punti». Variabile neve. È una settimana un po’ in divenire, visto il meteo ballerino. Nessun dettaglio è lasciato al caso, nemmeno quelli legati alla variabile climatica. In previsione della nevicata, il programma settimanale è cambiato e la squadra si è allenata lunedì, martedì e mercoledì. Ieri riposo e oggi si vede in base al tempo, con la possibilità di andare a Cartigliano, nel Vicentino, se qui c’è neve. Se vogliamo, possiamo. «Andiamo cattivi e determinati più mai, con lo spirito che deve essere il Legnago a stare attento all’Union e non il contrario. I rischi sono quelli di ogni partita di calcio, non dobbiamo commettere gli errori delle ultime giornate, continuando a giocare come sappiamo, con un pizzico di concentrazione in più», aggiunge Alberto Faoro. «La partita di Legnago è difficile quanto quella successiva con l’Altovicentino e tutte le altre».
Ore 18.00 – La Corte Sportiva d’Appello ha deciso di accogliere parzialmente il ricorso del Belluno: la sfida col Fontanafredda (in programma domani in anticipo alle ore 14.30) si giocherà a porte aperte, ma sono stati confermati i 3.000 euro di multa comminati ai gialloblu.
Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Il giorno della vigilia? Sì, ma soprattutto del giudizio. Perché oggi si saprà se l’anticipo casalingo dell’Ital-Lenti Belluno contro il Fontanafredda si giocherà a porte chiuse o se il ricorso presentato dalla società è andato a buon fine. E, di conseguenza, il pubblico potrà assistere al match di domani (palla al centro alle 14.30: l’arbitro è Alessandro Ledda di Cagliari). LUNGA ATTESA – La giustizia sportiva, infatti, si pronuncerà a meno di 24 ore di distanza dal fischio d’inizio: un ritardo francamente difficile da comprendere. E non è un caso che dalle parti di piazzale Resistenza siano piuttosto indispettiti: mettere in moto la macchina organizzativa, con un margine di tempo così esiguo, non è impresa da poco. Anche perché i pesanti provvedimenti comminati al club bellunese (gara senza tifosi per insulti e offese legate alla discriminazione territoriale) risalgono al lontano 18 gennaio. FUORI TRE – Ieri, intanto, il Belluno non si è allenato a causa della temuta ondata di maltempo. E così la rifinitura della vigilia diventa una seduta di allenamento vera e propria: l’ultima, prima dell’impegno contro il Fontanafredda. Impegno che il Belluno affronterà senza tre pedine importanti della scacchiera: Ruben D’Incà, per il quale il campionato è già arrivato al capolinea in seguito all’infortunio al ginocchio, e i due esterni di sinistra, Mosca e Pellicanò. Entrambi squalificati. Rientra, invece, Sebastiano Sommacal, dopo il turno di stop. Sulla fascia orfana dei due mancini, dovrebbe agire Danny Paganin o, in alternativa, proprio Sommacal, con l’impiego di uno tra Pescosta e Di Bari nel cuore della retroguardia. MILAN – Nel frattempo, prosegue la collaborazione con il Milan. La settimana prossima, arriveranno a Belluno due uomini del club rossonero: il responsabile di Milan Lab Junior, Giorgio Spadola, e il coordinatore dell’area psico-pedagogica della Milan Academy, Antonello Bolis. Mercoledì 11, Spadola condurrà un’allenamento con i ragazzi del 2002 (ore 17). Al termine, tutti gli allenatori del vivaio seguiranno una seduta teorica.
Ore 17.20 – (Corriere delle Alpi) Un occhio a internet aspettando il giudice sportivo, un altro al campo dove sono ripresi gli allenamenti. Dopo la sosta forzata di ieri, il Belluno torna in campo oggi per preparare la sfida di domani col Fontanafredda. Corbanese e compagni sono rimasti a riposo nonostante la neve non sia arrivata in città e tornano questo pomeriggio sul sintetico della Gol Arena. E anche il pericolo rinvio sembra scongiurato, anche se il meteo per oggi mette ancora pericolo di fiocchi bianchi. Ma l’attenzione di oggi è tutta sulla risposta sul ricorso. La società, insieme ai tifosi, aspetta il comunicato (un po’ tardivo per dire la verità) per sapere prima di tutto se la partita di domani verrà giocata a porte aperte, e in secondo luogo per capire se la multa di tremila euro arrivata alla società sarà tolta o quantomeno ridotta. La dirigenza gialloblù, insieme a mister Vecchiato, ha più volte manifestato un leggero ottimismo per quanto riguarda la riapertura delle tribune del Polisportivo. «Sono fiducioso per la squalifica del campo – commenta il vicepresidente del Belluno Gianpiero Perissinotto – la multa invece difficilmente ci verrà tolta, ma almeno mi auguro possa essere ridotta. Per quanto riguarda l’aver posticipato la valutazione del nostro ricorso, la federazione ci ha spiegato che è una prassi, anche se a noi ovviamente avrebbe fatto piacere saperlo prima per un fatto di organizzazione, oltre che per il nostro pubblico». Tifosi presenti comunque. Anche gli Ultras del Belluno, che attendono impazienti il verdetto, non si faranno trovare comunque impreparati e nel caso le porte rimanessero chiuse si presenteranno al “Parco Millennio”, che si trova in una posizione rialzata rispetto al campo, dove sarà possibile seguire la partita da dietro le reti e gli striscioni pubblicitari. Tornare alla vittoria. Tra espulsioni, rigori contro, gol annullati ingiustamente, infortuni, e prestazioni sotto tono al Belluno manca la vittoria da un mese e più precisamente dalla trasferta in casa del Montebelluna grazie alla rete di Ruben D’Incà. Nelle successive tre partite i gialloblù hanno raccolto due pareggi, contro Mori S. Stefano e Tamai, e una sconfitta in casa del Mezzocorona. È decisamente il momento di tornare a fare i tre punti, la terza posizione è ben salda ma per difenderla non bisognerà sbagliare. «Sono d’accordo, bisogna tornare a vincere – conclude Perissinotto – il 2015 è stato condizionato molto dagli episodi ma è innegabile che la squadra sia meno fresca rispetto al girone di andata. Il nostro obiettivo in questo momento? Firmerei subito per finire il campionato in terza posizione. Non sarà una cosa facile, visto anche l’infortunio recente di Ruben D’Incà, ma sono fiducioso perché abbiamo dei ragazzi molto bravi e anche perché gli scontri diretti in questo girone di ritorno saranno tutti al Polisportivo».
Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Korablin «regala» l’anticipo degli stipendi, il Venezia respira anche se resta il nodo-contributi. Buone notizie in casa arancioneroverde alla vigilia dell’importante match di domani pomeriggio al Penzo (ore 16) contro il Como. Ieri, infatti, il presidente Yury Korablin ha fatto come da programma rientro a Mosca, non prima però di aver pagato ai giocatori le mensilità di novembre e dicembre. Una mossa in linea con quanto il patron lagunare aveva detto martedì scorso, precisando che la somma necessaria per rispettare la scadenza del prossimo 16 febbraio era già coperta al 60%. Sul fronte stipendi, quindi, va registrato un passo in avanti visto che in precedenza, il 16 ottobre e il 16 dicembre, i giocatori erano stati saldati all’ultimo giorno utile e con più di qualche affanno. In realtà un nervo scoperto rimane ed è relativo alla contribuzione, «saltata» com’è noto a dicembre con conseguente prospettiva di un punto di penalizzazione in classifica per il Venezia. Entro dieci giorni Korablin dovrà mettere il dg Dante Scibilia nella condizione di avere in cassa il denaro necessario ad evitare una seconda possibile penalità, che complicherebbe ulteriormente le velleità del team di Michele Serena di tentare la rimonta al quarto posto che potrebbe valere il pass dei playoff per la serie B. In quest’ottica la sfida con il Como, la seconda di fila a Sant’Elena dopo quella vinta 1-0 sul Mantova, riveste un peso specifico notevole. Oggi niente rifinitura al Taliercio causa-maltempo, ma su un campo sintetico e coperto che la società ieri sera stava ancora cercando. Sul fronte squadra il vero ballottaggio riguarda l’attacco, con Magnaghi, Raimondi, Guerra e Greco in corsa per due maglie. Dopo i 90’di domani (attiva la promozione della curva a 2 euro, info sul sito ufficiale del club) il Venezia farà visita alla FeralpiSalò venerdì 13 (ore 17.30) per poi giocare due volte di sabato alle 17, il 21 febbraio al Penzo col Real Vicenza e il 28 a Monza. Soddisfazione intanto per il giovane attaccante Giulio Marian (’98) in gol con l’Italia Under 16 di Lega Pro nel ko per 3-2 con gli Allievi della Fiorentina.
Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il Venezia si prepara a scendere in campo domani pomeriggio al Penzo (ore 16) contro il Como, al termine di una settimana particolare caratterizzata dalla visita del presidente Yuri Korablin, che in laguna mancava da luglio. Ieri il patron arancioneroverde è ripartito per la Russia, ma prima ha saldato gli stipendi ai giocatori. Un dato non da poco, visto che la precedente tranche, relativa ai mesi di settembre ottobre, era arrivata in extremis a dicembre, nell’ultimo giorno utile. Allora la cifra totale non fu sufficiente per coprire anche il versamento dei contributi e per questo il Venezia attende da un giorno all’altro la penalizzazione di un punto. Stavolta le cose potrebbero andare diversamente, visto che intanto sono stati pagati gli stipendi: era stato lo stesso Korablin, martedì a margine dell’incontro al Taliercio con i giocatori, ad assicurare di aver trovato il 60% della cifra necessaria ai pagamenti in scadenza il prossimo 16 febbraio, assicurando di essere all’opera per reperire il mancante. E ora dalla società trapela che quel 60% corrisponde agli stipendi relativi a novembre dicembre a giocatori, staff e dipendenti, pagati prima che il presidente ripartisse per Mosca. Non resta ora che attendere dieci giorni per scoprire se stavolta Korablin e i suoi partner riusciranno a mettere insieme la cifra necessaria a non incappare in nuove penalizzazioni. Intanto la squadra, rinfrancata dalla presenza di Korablin, dalle sue parole di incoraggiamento di martedì scorso e pure dai pagamenti, si prepara alla sfida del Penzo di domani pomeriggio. Mister Michele Serena in questi giorni ha avuto tutta la squadra a disposizione e persino Espinal da un paio di giorni si è unito al gruppo. Ieri pomeriggio, nonostante pioggia, neve e vento, la squadra si è allenata regolarmente, pur anticipando il termine della seduta. «Ma 35 minuti di sgambata li abbiamo comunque fatti», assicura il tecnico. Stamattina però, visto che il meteo non promette nulla di buono, salterà la rifinitura al Taliercio, spostata in un campo indoor alternativo di cui ieri pomeriggio la società era alla ricerca. Contro il Como, tre punti più del Venezia, la squadra di mister Serena vuole proseguire la serie di risultati utili che dura da quattro giornate. Solo così si può sperare di risalire posizioni. I lombardi arrivano dalla sconfitta interna con l’Albinoleffe, ma prima avevano battuto Renate (in Coppa Italia) e Real Vicenza, attraversando un periodo piuttosto altalenante, con 4 punti nelle ultime 5 gare. La squadra di Sabatini conta parecchie assenze e domani dovrà fare a meno di Giosa, Fautario, Ardito, Casoli e Maritato.
Ore 16.10 – (La Nuova Venezia) Serena mette nel mirino il Como, Korablin sale in aereo e torna a Mosca. Occasione per riavvicinare la zona playoff con il secondo turno casalingo per il Venezia, intanto il presidente salda gli stipendi di novembre e dicembre, senza aspettare la scadenza del 16 febbraio, giorno entro il quale dovranno essere versati i contributi previdenziali, quelli che sono mancati due mesi fa e che porteranno al Venezia un punto di penalizzazione in classifica. Quel 40% da reperire in una decina di giorni, come era stata spiegato durante la sua presenza al Taliercio martedì pomeriggio. «Il Como è una squadra uscita molto rinforzata dal mercato di gennaio» ha spiegato Michele Serena, «e già prima c’era un buon organico. Io sono però molto soddisfatto dei movimenti effettuati da De Franceschi. Quando sono arrivato sapevo di avere un gruppo di giocatori di qualità, non potevo ovviamente conoscerli sul piano umano, ma anche in questa direzione ho avuto risposte più che positive, e lo si vede con quanta applicazione lavorano durante la settimana. Giorico? È ancora indietro come condizione, sta seguendo un piano di lavoro differenziato, noi dobbiamo forzatamente procedere sulla nostra strada. Da qualche giorno si è riaggregato anche Espinal, ma per lui bisognerà avere più pazienza come tempi». Il Como poteva essere una squadra per Michele Serena calciatore. «Sì, è vero, dopo l’Inter e le operazioni cercavo di capire se potevo continuare a giocare. A Como c’era Fascetti, Preziosi voleva anche farmi il contratto, io dissi di no perché mi rendevo conto di non reggere più, poi venne esonerato anche Fascetti e io ritornai a Mestre». Il Venezia prova a sfruttare il calendario. «Vero. Con il Como dobbiamo raccogliere quanto seminato con il Mantova. Giochiamo ancora in casa, mentre chi ci sta davanti sarà in trasferta, è l’occasione per accorciare perché noi dobbiamo sbagliare il meno possibile da qua alla fine, ma è anche vero che chi ci precede dovrà anche rallentare». A centrocampo dovrebbe essere riconfermato Scialpi, difesa che non si tocca, ballottaggio a quattro in attacco per due maglie. «Chi subentrerà, avrà la possibilità di cambiare la partita, ho quattro attaccanti di valore». Le pessime condizioni meteo ieri hanno inciso sulla seduta pomeridiana, pioggia e vento hanno limitato l’allenamento. «Abbiamo fatto una sgambata di 35’» ha spiegato Serena. Oggi il tempo non migliorerà tanto è vero che i dirigenti si sono attivati per reperire una tensostruttura al coperto dove effettuare la rifinitura. Intanto Giulio Marian è andato ancora a segno con la selezione Under 16 di Lega Pro. Marian ha messo a segno una delle tre reti che hanno consentito agli azzurrini di battere (3-2) a Covercianmo gli Allievi Nazionali della Fiorentina.
Ore 15.40 – (Giornale di Vicenza) Real Vicenza a caccia dei tre punti per uscire dalla crisi che ha investito la squadra nell´ultimo mese. Quattro punti in sei partite, l´esonero di Marcolini e del suo vice, la lettera dei giocatori, il digiuno di vittorie dal 13 dicembre, ultimo successo del Real Vicenza in casa con il Mantova. Al Menti arriverà domenica il Monza, formazione che, a guardare i numeri, è messa peggio del Real: i tre punti sono arrivati per l´ultima volta il 7 dicembre, da lì in poi solo tre pareggi in sette partite. Ma i problemi dei lombardi sembrano essere di gran lunga peggiori: una crisi finanziaria totale che ha portato nel mercato di gennaio uno stravolgimento della rosa, quasi tutti i calciatori (21 precisamente) hanno abbandonato il club. Proprio dal Monza è approdato a Vicenza durante il mercato di gennaio Francesco Margiotta. Classe 1993, di proprietà della Juventus, è arrivato in un momento difficile, ma sembra già essersi integrato bene. Domenica al Menti sarà l´ex di turno. A Monza ancor più che a Vicenza la situazione era molto difficile… «A Monza con tutti i problemi che c´erano ci siamo uniti molto. In tanti se ne sono andati: la maggior parte di quelli che affronteremo domenica non giocavano con me. A Vicenza quando sono arrivato ho trovato un clima bellissimo, nonostante le difficoltà che ha comportato il cambio di allenatore mi sono integrato subitoa». Quali possono essere gli obiettivi di questa squadra e i suoi per il prosieguo della stagione? «La prima cosa da fare è tornare alla vittoria. Poi l´obiettivo primario è la salvezza, una volta raggiunta quella si può puntare più in alto. Ma dobbiamo fare un passo alla volta. La prima con il nuovo mister non l´ho giocata, spero di trovare il mio spazio».
Ore 15.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ stata l’ultima operazione chiusa sul mercato di gennaio, quando al gong delle 23 mancava appena una manciata di minuti. Andrea Casarini sbarca a Bassano con la consapevolezza che ci sarà da sudare per ritagliarsi uno spazio e che la concorrenza in maglia giallorossa sarà persino superiore a quanto accadeva in Liguria. «Sono felice di essere approdato al Bassano – esulta il neo centrocampista arrivato alla corte di Antonino Asta – quando mi hanno comunicato della possibilità di venire qui non ho avuto dubbi. Mi trovavo all’università ed avevo appena sostenuto un esame (frequenta la facoltà di Economia a Varese, ndr ). Com’è andato? Bene, devo dire che è stata proprio una bella giornata».
Casarini ha quindi parlato delle sue caratteristiche, ideali sia nel centrocampo a due che, all’occorrenza, in una linea mediana a tre. Asta premeva per avere un rimpiazzo di buon livello ed è stato accontentato proprio in extremis: «A Savona inizialmente con mister Di Napoli mi sono trovato bene e giocavo spesso – evidenzia – poi con il suo esonero ho trovato meno spazio. In passato ho giocato sia nel centrocampo a due, sia nel centrocampo a 3 come mezzala, mi piace inserirmi negli spazi. Le mie prime impressioni sono ottime, del resto non si è secondi in classifica per caso. Il gruppo sembra molto unito e Asta mi ha ricordato molto mister Di Napoli, entrambi hanno un approccio diretto e parlano molto con i giocatori, ci ha subito spiegato la sua idea di gioco. Sono consapevole che in rosa ci sono molti giocatori di qualità, ma io cercherò di farmi trovare pronto quando verrò chiamato in causa». L’Albinoleffe, avversario domenicale in una trasferta più complicata di quanto non possa sembrare a prima vista, è pronto a tendere la trappola perfetta dopo aver conquistato addirittura tre successi consecutivi, l’ultimo dei quali contro il quotato Como di Carlo Sabatini: «Quando si attraversano periodi negativi – evidenzia il match winner di domenica scorsa Fernando Spinelli – tutto diventa più complicato. Il successo di Arezzo ci ha dato fiducia e ha illuminato il nostro cammino che deve essere fatto di lotta, umiltà e sacrificio. Il Bassano? Grande squadra, ma noi vogliamo provare a continuare questa striscia positiva». Nel frattempo Bassano-Novara, il big match che chiuderà di fatto un mese di fuoco con tanti punti pesantissimi in palio nella corsa promozione, è stato anticipato a sabato 28 febbraio alle ore 16 allo Stadio Mercante.
Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) La sfida per il comando del girone tra il Pavia e il Bassano (col Novara e l´Alessandria che incalzano a breve distanza) prosegue con l´impegno interno degli azzurri chiamati al confronto con i “grigi” piemontesi e l´insidioso test in terra orobica della compagine allenata da Antonino Asta. I giallorossi, in serie positiva da 3 partite dopo lo stop rimediato in terra pavese, all´ora di pranzo infatti attesi all´Atleti Azzurri d´Italia di Bergamo dall´AlbinoLeffe. La formazione lombarda, al momento terzultima, pur avendo un rendimento generale da colabrodo (5 vittorie, 4 pareggi, 14 sconfitte, 14 reti fatte e 32 beccate), dopo ben 9 ko consecutivi (che hanno anche portato all´esonero di Roberto Bonazzi, sostituito da Amedeo Mangone), ha intrapreso un nuovo corso e nelle ultime tre partite ha ricominciato a credere in se stessa e al traguardo della salvezza diretta, vincendo le prime due trasferte in questo torneo (con Arezzo e il Como), e il confronto con la Pro Patria davanti al pubblico amico.
Alla partita d´andata del 20 settembre scorso è legato un bel ricordo per il Bassano, che proprio con i blucelesti ottenne la prima vittoria interna del campionato 2014-2015 (2-0 con le reti firmate da Pietribiasi nella prima frazione e da Maistrello nel primo minuto di recupero della ripresa), dopo i due precedenti confronti poco felici al Mercante col Pavia e la Giana Erminio. Grazie agli interventi fondamentali compiuti, Gian Maria Rossi meritò nell´occasione la palma del migliore in campo opponendosi con successo agli agguati tesi dagli ospiti. Nell´ultima partita con i lariani, l´Albinoleffe ha ovviato all´assenza di Matteo Momenté (il suo capocannoniere e rigorista di riferimento con 11 reti) lavorando di squadra e facendosi cinico, riuscendo a concretizzare le uniche due occasioni da rete.
Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ arrivato a settembre dal Palermo, durante la proroga di mercato concessa al Vicenza, sposando subito la causa biancorossa. Davide Di Gennaro, a distanza di cinque mesi, è felice della scelta. «Scendere di categoria non è stato un problema, è stata una mia volontà – spiega –. Quando si è aperta la possibilità di venire a Vicenza l’ho presa al volo perché volevo provare a giocare in un ruolo diverso rispetto al passato quando venivo schierato trequartista dietro le punte. A Vicenza davanti alla difesa mi trovo bene anche se sono consapevole che devo migliorare molto perché nel calcio non si finisce mai di imparare». Di Gennaro comunque è già a buon punto: le sue ultime prestazioni sono state molto buone. «E’ la prima stagione in cui vengo schierato davanti alla difesa, anche se già mister Ancelotti mi vedeva in quel ruolo. Avevo provato l’anno scorso con Iachini ma spesso solo in allenamento, quest’anno prima mister Lopez e adesso Marino mi stanno dando fiducia e credo di poter dire che nelle ultime gare ho dato una bella svolta alle mie prestazioni». Nel mercato di gennaio appena concluso il Vicenza è intervenuto in difesa e attacco, lasciando inalterato il centrocampo nonostante l’infortunio a Sciacca. Una conferma che in mezzo al campo la squadra sta facendo bene e che nei componenti del reparto c’è grande fiducia. «Di sicuro in mezzo al campo abbiamo trovato un’intesa e un’amalgama importanti, e tutti noi speriamo che anche Sciacca possa tornare presto a darci una mano visto che nella prima parte di campionato il suo apporto è stato prezioso». Dopo la vittoria di Terni, il Vicenza continua a ripetere che l’obiettivo resta la salvezza, e Di Gennaro non esce dal coro. «A Terni abbiamo colto tre punti importanti perché la Ternana veniva da tre vittorie consecutive. I risultati positivi nel calcio portano autostima, ti fanno lavorare con maggior convinzione, ma tutto questo non ci deve distrarre. L’unica cosa è continuare sulla strada intrapresa». Idea che Di Gennaro non cambierebbe nemmeno se arrivasse un’altra vittoria domani al «Menti» contro il Perugia. «Intanto vincere non sarà per niente facile perché loro erano una buona squadra e si sono rinforzati con giocatori importanti per la categoria come Ardemagni e Faraoni ma state certi che faremo di tutto per prenderci i tre punti e avvicinarci alla quota salvezza. Quello è l’obiettivo, poi quando ci arriveremo vedrete che nessuno ha intenzione di alzare il piede dall’acceleratore».
Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) La fitta pioggia e il nevischio di ieri non hanno fermato la preparazione (divisa tra palestra e campo) del gruppo biancorosso a Isola. L´attenzione era rivolta soprattutto al reparto difensivo, che tra la squalifica di Camisa e gli acciacchi fisici di diversi giocatori rischia di dover affrontare la partita contro il Perugia di domani pomeriggio a ranghi ridottissimi. Se non altro, il borsino vede in decisa ascesa le quotazioni di Matteo Gentili: ieri il difensore toscano è tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo, dimostrando di avere quindi superato il problema al gluteo sinistro. Se Gentili a questo punto è in pole position, resta da capire chi potrebbe affiancarlo nella coppia centrale anti-Perugia. È ormai esclusa l´ipotesi di recuperare Brighenti, considerando che anche ieri, come in queste due ultime settimane, il giocatore veronese si è allenato a parte per il persistente dolore al fianco destro. Lo staff biancorosso sta invece cercando di gestire al meglio Manfredini, alle prese con un leggero affaticamento dell´adduttore di sinistra. Ieri l´esperto difensore ha svolto un allenamento personalizzato, con l´obiettivo di non caricare eccessivamente la muscolatura prima di quella che sarebbe per lui la seconda partita ufficiale consecutiva dopo un anno intero senza disputare incontri “veri”. Se Manfredini alla fine preferisse non rischiare, allora con Gentili verrebbe schierato Garcia Tena. Per il resto, saranno ancora indisponibili anche il portiere Bremec (è pronto Vigorito, con Serraiocco in panchina) e il centrocampista Sciacca. La lista completa dei convocati verrà comunque diramata da Pasquale Marino oggi dopo la rifinitura, in programma a partire dalle 11 al Morosini. Vicenza-Perugia sarà diretta da Federico La Penna della sezione di Roma 1. I precedenti dei biancorossi con l´arbitro sono tutt´altro che felici: nel 2012 La Penna diresse Bari-Vicenza (1-0), poi ritrovò la squadra berica al debutto in questa stagione (Trapani-Vicenza 2-1). Con il direttore di gara ci saranno gli assistenti Stefano Del Grande (Albano Laziale) e Daniele Ceccarelli (Terni) e il quarto ufficiale Riccardo Ros (Pordenone).
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) E adesso la parola torna, definitivamente, al campo. Chiuso il tempo del mercato, il Vicenza si rituffa nel campionato con l´obiettivo di tagliare il prima possibile il sospirato traguardo dei 50 punti che garantirebbero la permanenza in serie B. A guidare la squadra in campo è chiamato Davide Di Gennaro, che anche domani al Menti contro il Perugia sarà il faro del gioco biancorosso. Di Gennaro, il mercato si è chiuso. Un bilancio? «La società ha operato con attenzione, seguendo le indicazioni di Marino e quello che era emerso da questa prima metà della stagione. Mi fa piacere che il gruppo non sia stato stravolto, ma solo ritoccato: è la dimostrazione che questa squadra sta dimostrando di avere buone qualità». Nessun innesto significativo a centrocampo: il reparto era già completo? «Evidentemente si è ritenuto così. Io credo di avere la fortuna di giocare con molti compagni di valore. Tra l´altro speriamo che possa recuperare al più presto anche Sciacca, perché ha già ampiamente dimostrato quanto ci possa essere utile». Avete già conquistato 34 punti. Si aspettava di poter essere così in alto in classifica, a questo punto della stagione? «Quando si comincia una nuova avventura, c´è sempre la speranza di poter far bene. Non è un mistero che per il Vicenza la stagione si prospettasse in salita, considerando il ripescaggio all´ultimo istante e gli infortuni importanti di inizio campionato, ma la squadra si è dimostrata all´altezza proprio nel momento più difficile, e questo ci ha dato grande consapevolezza nei nostri mezzi». Una consapevolezza che inevitabilmente è cresciuta grazie ai risultati estremamente positivi di questo inizio 2015. «Sì, adesso stiamo interpretando a pieno il gioco che vuole Marino, ovvero un calcio propositivo, sempre finalizzato a giocare il pallone: non è così frequente avere questo atteggiamento in serie B, e per me è particolarmente gratificante, anche perché mi consente di mettere a frutto le mie caratteristiche». Si sta affermando come un regista di grande livello per questa categoria. È soddisfatto della sua crescita nel nuovo ruolo? «Molto. Era proprio questo l´obiettivo personale che mi ero prefisso scegliendo di venire a Vicenza per rimettermi in discussione in questo ruolo diverso, e partita dopo partita mi rendo conto di quanto sto migliorando nell´interpretarlo. Ho tanto ancora da imparare, i margini di crescita sono enormi, spero di riuscire a dare ancora di più alla squadra nel resto della stagione». Domani affronterete il Perugia al Menti, uno stadio che ormai l´ha adottata come beniamino. «La stima del pubblico di Vicenza è qualcosa che mi gratifica e mi inorgoglisce molto. Qui la gente da sempre respira calcio, è competente, e rendermi conto che il Menti si attende sempre da me una prestazione importante mi dà grandi motivazioni. E poi è fondamentale l´apporto dei tifosi per la squadra: ho sempre detto che la nostra salvezza doveva passare soprattutto dagli incontri in casa, al momento è proprio così». Il Perugia, a guardare il mercato, ha tutta l´intenzione di puntare ai playoff. «Secondo me è una squadra particolarmente temibile, a maggior ragione adesso che si è arricchita con almeno altri cinque potenziali titolari. Noi dovremo cercare di sfruttare il nostro momento positivo, perché la continuità è tutto in questo campionato, in cui la classifica rimane sempre molto corta: bastano un paio di passaggi a vuoto e ti ritrovi vicino ai playout, mentre con qualche vittoria risali subito verso i playoff. Speriamo di mantenere un rendimento regolare per raggiungere quanto prima il traguardo della salvezza matematica, solo a quel punto eventualmente faremo un altro tipo di valutazioni che oggi sarebbero solo utopistiche».
Ore 13.10 – (Gazzettino) Ieri allenamento sul campo sintetico per il Cittadella, con orario ridotto a causa del forte maltempo. La seduta si è conclusa con il video dell’avversario di domani, il Pescara. Foscarini ha convocato per la trasferta tutti e ventuno i giocatori disponibili del Citrtadella, tra gli assenti c’è capitan Pellizzer, fermato per un turno dal giudice sportivo. La partenza per il ritiro è fissata alle 10,30 dallo stadio Tombolato dopo la conferenza stampa dell’allenatore. Foscarini nella trasferta abruzzese recupera Rigoni in mezzo al campo, che prenderà il posto di Paolucci e l’attaccante Gerardi che dovrebbe tornare a fare coppia con Stanco. L’arbitro dell’incontro e Gavillucci di Latina. In difesa, al posto di Pellizzer, potrebbe esordire dal primo minuto Camigliano, in ballottaggio con De Leidi.
Ore 12.50 – (Mattino di Padova) Toh, adesso Foscarini ha l’imbarazzo della scelta. Basti dire che i convocati per la sfida con il Pescara, in cartellone domani allo stadio Adriatico, sono 21, con il tecnico del Cittadella che si prenderà il “lusso” di lasciare un giocatore in tribuna per la prima volta in questo campionato, in cui non era mai andato oltre i 20. È un fine settimana per certi versi atipico, questo: ieri i granata si sono allenati sul sintetico, visto che la pioggia, caduta copiosa per tutto il giorno, ha reso un acquitrino il campo solitamente utilizzato. Stamattina non ci sarà alcuna rifinitura, con la partenza per l’Abruzzo prevista già alle 10.30, in pullman. Il tecnico di Riese ha così anticipato le convocazioni, chiamando 21 elementi, tra i quali non figura ovviamente Pellizzer, unico squalificato. E mai come stavolta è difficile azzardare una formazione. In difesa il mister potrebbe andare sul sicuro, utilizzando Cappelletti al posto del capitano, come ha già fatto più volte in questa stagione, con De Leidi terzino: la new entry Camigliano scalpita, ma il ruolo, particolarmente delicato, potrebbe consigliare prudenza. A centrocampo gli esterni Kupisz e Minesso non si toccano, mentre in mezzo uno tra Rigoni, Busellato e Paolucci dovrà per forza accomodarsi in panca: l’indiziato è proprio quest’ultimo, che da quando è rientrato dopo l’infortunio al ginocchio non ha mai rifiatato e che potrebbe essere poco a suo agio in un terreno pesante. In attacco, poi, il breve allenamento di ieri non ha dato indicazioni. Stanco ha recuperato dall’influenza, ma ad inizio settimana non si è allenato, mentre Gerardi rientra dalla squalifica e si ripropone dopo la buona prova di Avellino: potrebbe essere questo il tandem, ma Coralli è stato decisivo con il Trapani e Sgrigna, come si sa, ha già avuto modo di reclamare il posto. Sarà accontentato? Il “sindaco”. Il Pescara è stato molto attivo al “mercato di riparazione”, con ben 8 nuovi arrivi. Tra loro c’è un vero e proprio beniamino dei tifosi di casa, l’attaccante della promozione in serie A Marco Sansovini, che a 34 anni torna per la terza volta in biancoazzurro. L’allenatore Baroni pare però intenzionato a confermare la coppia offensiva Pasquato-Melchiorri, utilizzando il “sindaco” (così è soprannominato Sansovini) a gara in corso. Gavillucci, precedenti negativi. Sarà Claudio Gavillucci di Latina l’arbitro della sfida dello stadio Adriatico. I tifosi granata non l’hanno dimenticato: in questa stagione ha già diretto la partita persa al “Tombolato” (1-2) con la Pro Vercelli, chiusa tra le proteste dopo le espulsioni di Pellizzer, Foscarini e Marchetti. Sempre lui fischiò in Cittadella-Pescara dell’11 novembre 2013, terminata con il successo esterno degli abruzzesi per 1-0.
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto) A vederlo allenarsi con i compagni, non pare vero che Andrea Schenetti sia finalmente a disposizione di Claudio Foscarini. Un calvario difficile da spiegare, quello dell’esterno granata, visto che inizialmente il suo problema sembrava tutto fuorché insormontabile. Ma Schenetti covava una tendinopatia rotulea che, se trascurata, rappresenta uno dei malanni più difficili da debellare per un calciatore professionista. E così le settimane di stop e di fisioterapia sono diventati mesi… Schenetti adesso si allena ed è pronto a tornare nella mischia. Domani a Pescara potrebbe tornare in campo almeno per uno spezzone di partita. La squalifica di Pellizzer, intanto, obbliga Foscarini a una scelta non facile: affidarsi a De Leidi con Cappelletti centrale, oppure puntare sul debutto del neoacquisto Camigliano?
Ore 12.00 – (Giornale di Vicenza) Riuscirà il Trapani a fermare il volo del Carpi? La formazione che guida il campionato nell´anticipo di stasera affronterà in trasferta i siciliani: Boscaglia spera che possa essere la partita della riscossa, dopo una serie nera di quattro sconfitte consecutive che ha fatto precipitare la sua squadra appena sopra la zona playout. Tra gli altri incontri del 25° turno spicca la sfida-playoff di Frosinone, dove i laziali a secco di vittorie da tre giornate proveranno a ritrovare il successo ospitando il Lanciano. Ma c´è grande attesa anche a Livorno: i toscani, reduci dalla rocambolesca sconfitta per 3-2 a Latina, attendono un Bari che dopo un mercato di riparazione importante e l´ampio 4-0 inflitto al Frosinone spera di risalire verso i quartieri nobili della classifica. Deve confermare il cambio di passo nel frattempo il Catania: dopo due fondamentali vittorie in casa, gli etnei vogliono dimostrare che è davvero cominciato un altro campionato cogliendo un risultato positivo a Modena, dove il tecnico rossoazzurro Marcolin ha vissuto un´esperienza negativa due stagioni fa. La promozione diretta rimane invece l´obiettivo dichiarato del Bologna: lo 0-0 con il Pescara ha rallentato la corsa dei felsinei dopo 4 successi di fila, ma i rossoblu contano di accelerare nuovamente sul campo del Crotone. I calabresi la settimana scorsa sono stati agganciati dal Latina, che ora cercherà l´impresa sul campo di un Avellino determinato a non lasciare punti per strada nella corsa ai playoff. La lotta per la salvezza e quella per la promozione si incroceranno anche nel derby di Chiavari tra Entella e Spezia, mentre il Pescara all´Adriatico farà bene a non sottovalutare un Cittadella rigenerato da due vittorie consecutive. Continuano a lottare con orgoglio intanto Varese e Brescia, nonostante la precaria situazione delle rispettive società. Il Varese, dopo avere espugnato a sorpresa Lanciano, proverà a sfruttare il fattore-campo ospitando la Pro Vercelli, mentre il Brescia nel posticipo di domenica di approfittare del pessimo rendimento interno della Ternana: appena 13 punti per i rossoverdi al Liberati
Ore 11.30 – (Gazzettino) «Ci sono due possibilità e sono entrambe serie, mi attendo una risposta oggi». Le parole sono del presidente Giuseppe Tremonti e lasciano intendere che per il San Paolo può essere il giorno della svolta. Una cordata vede in prima linea il presidente Zarattini della Luparense Calcio a 5, l’altra un gruppo di genitori che hanno i figli che giocano nel club di via Canestrini. «Cercherò di sposare quela che convince di più per il bene del San Paolo. Il gruppo olandese? Non ho più saputo niente. Adesso serve concretezza, non possiamo più aspettare. Se la società si trova in difficoltà è proprio perché abbiamo aspettato troppo. La squadra comunque giocherà a Cesena, abbiamo già prenotato pullman e ristorante». Domenica, infatti, i gialloblù sono attesi dallo scontro diretto con il Romagna Centro. Proprio i giocatori, che non percepiscono lo stipendio da tre mesi, sono stati informati da Tremonti sugli ultimi sviluppi societari e si attendono la fumata bianca nelle prossime ore. Intanto l’ex team manager Fabio Barbin, referente del gruppo olandese, tiene a precisare. «In occasione del mercato a dicembre a nessun giocatore è stato chiesto di rimanere, erano tutti liberi di andare via se non credevano nel progetto».
Ore 11.00 – L’arbitro di Padova-Tamai sarà il signor Giuseppe Perrotti di Campobasso, coadiuvato dagli assistenti di linea Amantea e Cortinovis.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Con il Tamai i biancoscudati sono chiamati a centrare il bottino pieno per difendere il primo posto in classifica, ritrovato prima della sosta. «Speriamo di ripartire dall’ultima partita. Ci attende una squadra rognosa con un allenatore molto forte sul piano caratteriale, verranno all’Euganeo per giocarsi le loro carte. Sappiamo che sarà una gara dura: gli avversari ci affrontano sempre con uno spirito diverso perché sanno che siamo una delle pretendenti alla vittoria del campionato». Tornando alla squadra, oggi niente allenamento: Cunico e compagni si ritroveranno domani alle 10 all’Appiani per la rifinitura pre partita. Intanto, in previsione dell’ondata di maltempo, mercoledì il manto erboso dell’Euganeo è stato coperto con i teloni, e quindi per la gara di domenica sarà in buone condizioni. VIAREGGIO. Pareggio 2-2 in rimonta per la rappresentativa di serie D con i messicani del Santos Laguna nella seconda partita del torneo di Viareggio. Pittarello è entrato a gara in corso, titolari invece l’attaccante Coraini e il difensore Bagatini Marotti dell’Este, con quest’ultimo autore del gol del pareggio in mischia in pieno recupero.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Dionisi e Niccolini recuperati, rientra l’emergenza nel pacchetto arretrato. I due difensori si sono allenati regolarmente ieri con i compagni nella seduta effettuata sul sintetico del Couver: l’amichevole con il San Marco, infatti, è saltata a causa del maltempo e i biancoscudati hanno ripiegato con una sgambata al coperto. In vista della sfida casalinga domenica con il Tamai che segna anche la ripresa del campionato dopo la sosta Parlato può contare sull’intera rosa, eccezione fatta per i lungodegenti Petkovic e Busetto, e per Thomassen che anche ieri ha proseguito nel lavoro differenziato (corsa). Proprio Dionisi, bloccato nei giorni scorsi da un attacco influenzale, scalpita per tornare in campo. Tanto più che negli ultimi due mesi ha giocato con il contagocce: nell’ultima trasferta vittoriosa con il Mori è partito titolare, cosa che però non gli accadeva dalla trasferta con la Sacilese (30 novembre). In mezzo anche una squalifica di tre giornate rimediata con il Legnago. «Ho tanta voglia di rientrare – spiega Dionisi – Sono stato fuori a lungo e voglio tornare a mettere in difficoltà l’allenatore nelle sue scelte. Ultimamente la squadra si è comportata bene, siamo in ventisei giocatori e tutti sullo stesso livello: chi scende in campo è perché se lo merita. Le decisioni spettano al tecnico, poi lui mi conosce molto bene e sa come posso essere utile alla squadra».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Dopo l’anno scorso, non sarei stato in grado di scendere in un campionato “x”, a lottare per la salvezza in D, solo per il gusto di giocare. Forse in futuro potrei anche pensarci, perché l’entusiasmo di quest’anno, se finisse bene, potrebbe anche farmi tornare la voglia di giocare». Per ora si gode il primato di gol. Il suo record, 18 reti, risale a 12 anni fa col Portogruaro: le piacerebbe batterlo? «Mi piacerebbe prima di tutto ripetere quel campionato dal punto di vista della squadra: vincemmo la serie D arrivando primi, e fummo promossi in C/2. Arrivare a 19-20 gol oggi la vedo dura. Ma proviamoci…». La D di allora, stagione 2003/2004, assomiglia a quella di adesso? «Era diversa, più competitiva: c’erano parecchie squadre di medio-alta classifica, andando in giro capitava di mangiarsi qualche punto a vicenda e non era un dramma se ogni tanto non giungeva la vittoria. La serie D attuale è davvero un campionato a due, ha un andamento molto anomalo, ma non possiamo farci niente». La squadra. Giornata di riposo oggi per i biancoscudati, che ieri, complice il maltempo che ha fatto annullare l’amichevole con il San Marco, hanno sostenuto un intenso triangolare in famiglia sul sintetico al coperto del Couver Tennis. Buone le notizie giunte nelle ultime ore: sia Niccolini che Dionisi sono arruolabili per la sfida con il Tamai.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Non è ancora soddisfatto? «Per assurdo penso che, se un trequartista fa tanti gol, vuol dire che non fa bene il trequartista. Non è bello che un giocatore che deve stare dietro le punte arrivi a 20 gol, non mi dispiacerebbe affatto toccare quella cifra, ma quando dico che non ci do peso più di tanto, intendo proprio questo: vado in campo per essere dentro con la testa, e giocare bene. Il gol non è il mio pallino». Dopo quanto accaduto l’anno scorso, le è capitato di pensare adun passo indietro? «Ho riflettuto tanto quest’estate, sino a quando il Padova non ha bussato alla mia porta: mister Parlato, il ds De Poli, nuove responsabilità importanti per me, si sono rivelati una coincidenza perfetta. Avevo bisogno di queste cose, di nuovi stimoli che l’anno scorso non c’erano stati». E se non ci fosse stato il Padova? «Non so dove sarei oggi, sinceramente non so se giocherei ancora. Per come sto, per come mi vedo adesso, sarebbe facile dire di sì: la realtà è che, se sto così, è perché la testa si è rimessa a lavorare in un certo modo». In che senso? «L’anno scorso la voglia di giocare mi era un po’ scemata: ero sceso di due categorie e mi ero reso conto che venivo poco considerato, nonostante avessi tanta voglia di ritagliarmi un mio spazio, oltretutto vicino a casa».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ci sono otto attaccanti a contendersi due o tre posti, e poi c’è lui, il titolare inamovibile: un giovanotto che tra un mese (il 5 marzo) compirà 37 anni e che, grazie al Padova, ha ritrovato la freschezza, ma soprattutto la voglia di giocare, di quand’era un ragazzino. Capocannoniere con 11 reti, sempre presente in campo tranne che a Sacile (per squalifica) e mai in discussione. Alla vigilia della gara contro il Mori sembrava che Parlato potesse concedergli una domenica di respiro e sostituirlo sulla trequarti con Zubin. Non sia mai: fuori Ferretti e Amirante, Zubin davanti, e lui lì, sempre al suo posto. Una stagione così esaltante probabilmente nemmeno Marco Cunico se l’immaginava. «Dopo aver parlato con il mister e il direttore sportivo quest’estate, avevo delle aspettative precise, non lo nego», confessa il capitano biancoscudato. «L’aspettativa principale è sempre stata quella di giocare il più possibile, quindi diciamo che, più che aspettarmelo, ci speravo. Per ora si sta realizzando, il mio obiettivo è portarlo avanti fino a fine stagione». Quest’annata rappresenta per lei una seconda giovinezza? «Dal punto di vista realizzativo sicuramente sì. Era da qualche anno che non segnavo così tanto, per vari motivi: a Marano l’anno scorso ho giocato poco, l’anno prima, pur giocando, non sono riuscito a buttarla dentro così tanto, i due anni precedenti ero piazzato davanti alla difesa. Oggi, è vero, sto segnando con continuità, anche se…».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il “Rulo” sale in cattedra. Questa mattina alle 10, di fronte agli allievi dell’Istituto Comprensivo Petrarca, presso la scuola media Giotto di via del Carmine, Gustavo Ferretti terrà una lezione di spagnolo, sostituendosi momentaneamente ai professori per un’ora di docenza “sui generis”, sicuramente diversa per gli alunni e per lo stesso giocatore. Che come si calcia un pallone o come si gonfia la rete potrebbe pure insegnarlo ai più piccoli, ma che mai si sarebbe aspettato di mettersi a insegnare la sua lingua ad una classe vera e propria.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Il 27 gennaio c’è stato un incontro fra le parti ed è stato deciso che i pagamenti avverranno tutti entro la prima rata per chi avanza un importo sotto i mille euro lordi, in due rate per tutti gli altri. Con i creditori chirografari, infine, si è ormai giunti a un’intesa definitiva che prevede il pagamento fino al 70% delle somme dovute, in tre rate nei prossimi tre anni. Insomma, tutto lascia pensare che, in attesa del formale ritorno del marchio sociale del vecchio Calcio Padova nelle mani dell’amministrazione comunale (servirà una delibera, ma l’accordo è di fatto chiuso), il fallimento verrà evitato nonostante 13,4 milioni di debiti scritti nero su bianco al momento dell’intervento del Tribunale di Padova all’inizio dell’autunno. Nel frattempo ieri è stata annullata l’amichevole a Ponte di Brenta e la squadra si è allenata al coperto al Couvertennis. Lunedì, infine, inizieranno i lavori di ristrutturazione dello Stadio Appiani finanziati da InterBrau e il progetto verrà presentato in un’apposita conferenza stam pa che si terrà a Palazzo Moroni.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Col passare dei giorni è sempre più vicino l’accordo transattivo e il concordato giudiziario che eviterà, salvo stravolgimenti, il fallimento del Calcio Padova Spa, sparito dal calcio professionistico il 15 luglio. La data di scadenza imposta dal giudice Caterina Zambotto per trovare le intese con tutti i crediti è il prossimo 11 febbraio, ma trovano sempre maggiori conferme le notizie di un’ulteriore proroga concessa fino alla fine del mese per trovare una quadratura definitiva. E così, se da una parte l’accordo già raggiunto con l’Aic per gli ex tesserati (calciatori e tecnici) è già stato formalmente ratificato con spettanze e transazioni che porteranno il 50% di quanto dovuto in tre rate nei prossimi tre anni, allo stesso tempo i legali del duo Penocchio–Cestaro si stanno muovendo a 360 gradi e hanno raggiunto un accordo anche con i tecnici del vecchio settore giovanile biancoscudato, che aspettano da tempo immemorabile di vedere liquidate le somme garantite da contratto.
Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (ventunesima giornata, domenica 8 febbraio ore 14.30): ArziChiampo-Mezzocorona, Belluno-Fontanafredda, Clodiense-Union Pro, Dro-Montebelluna, Giorgione-Mori S. Stefano, Kras Repen-Triestina, Legnago-Union Ripa La Fenadora, Padova-Tamai, Sacilese-AltoVicentino.
Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 47, AltoVicentino 45, Belluno 38, Sacilese 36, Clodiense 33, ArziChiampo 32, Fontanafredda 30, Union Ripa La Fenadora e Tamai 29, Montebelluna e Union Pro 28, Giorgione 23, Dro e Legnago 19, Kras Repen 18,Triestina 16, Mezzocorona 10, Mori Santo Stefano 8.
Ore 08.34 – Serie D girone C, i risultati della ventesima giornata: AltoVicentino-Kras Repen 0-1, Fontanafredda-Giorgione 2-1, Mezzocorona-Belluno 3-1, Montebelluna-Legnago 2-2, Mori S. Stefano-Padova 2-6, Tamai-Clodiense 0-0, Triestina-ArziChiampo 2-2, Union Pro-Dro 1-0, Union Ripa La Fenadora-Sacilese 1-2.
Ore 08.32 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.30 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Supermercati Alì, Box Uomo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 5 febbraio: allenamento al coperto al Couver Tennis per i Biancoscudati, in gruppo Dionisi e Niccolini.