Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello
E’ di queste ore la notizia di un accordo pressoché raggiunto tra la vecchia proprietà del Calcio Padova e il sindaco Massimo Bitonci per la restituzione del marchio societario nelle mani del primo cittadino. Servirà una delibera comunale per formalizzare il passaggio di consegne e la successiva restituzione dello «scudo», tanto caro ai tifosi, agli attuali vertici della Biancoscudati. Difficile ipotizzare una tempistica attendibile per una serie di ragioni burocratiche ma, alle intenzioni manifestate dall’ex presidente Marcello Cestaro, seguiranno molto presto i fatti. Con ogni probabilità al termine dell’attuale stagione l’attuale società potrà poi procedere al cambio di denominazione. Si passerà, dunque, da Biancoscudati Padova a «Calcio Padova 1910» o comunque a un nome molto simile, mentre la vecchia partita iva «Calcio Padova Spa» andrà a morire dopo la liquidazione.
Negli ultimi giorni, intanto, è proseguito il lavoro ad ampio raggio del pool di legali che sta seguendo la soluzione del concordato con i creditori. Simone Perazzolo per i fornitori, Vittorio Rigo e Massimo Diana per calciatori e tecnici e i legali di Penocchio e di Unicomm, Andrea Zaglio, Marco Orizio e Stefano Vergano, hanno ormai in mano quasi tutte le firme necessario per chiudere il cerchio. La data da segnare è l’11 febbraio ma le ultime indiscrezioni confermano che il tribunale dovrebbe concedere un’ulteriore proroga fino al termine del mese per chiudere una volta per tutte l’accordo transattivo. Dopo aver rintuzzato le istanze fallimentari dell’avvocato Mattia Grassani e della società di broker Nipa tutto sembra convergere verso un accordo che dovrebbe sancire la fine del vecchio Calcio Padova senza fallimento. Decisivo l’ingresso in scena di Unicomm, che ha deciso di mettere mano al portafoglio per evitare il fallimento e proponendo un accordo transattivo rispetto alla cifra complessiva del debito, che ammonta a 13 milioni di euro.