Padova, Pittarello: “Voglio sfruttare al massimo la vetrina del Torneo di Viareggio. Ma quando torno voglio sbloccarmi col Padova…”

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Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli

Per i giovani in cerca di consacrazione non c’è occasione migliore del torneo di Viareggio che scatterà lunedì. E tra i protagonisti della kermesse internazionale ci sarà anche l’attaccante biancoscudato Filippo Pittarello, che da inizio settimana è in ritiro a Spoleto con la rappresentativa di serie D e ieri ha segnato una tripletta nell’amichevole vinta 6-0 con la squadra Primavera della Ternana (in campo anche Bagatini e Coraini dell’Este, con quest’ultimo a segno). Domenica è previsto il trasferimento al Lido di Camaiore e la squadra affronterà nella fase a gironi l’Empoli (martedì), i messicani del Santos Laguna (giovedì) e il Torino (sabato). «È una grande vetrina e bisogna sfruttarla al massimo – esordisce Pittarello – Avevo partecipato agli stage di Padova e Roma prima di essere convocato, sono contento. È allucinante pensare che partecipo a un torneo nel quale sono passati grandi campioni, è una fortuna e una grande emozione trovarmi qui. Darò il massimo».

Il suo sogno nel cassetto? «Arrivare il più in alto possibile, magari nel minor tempo possibile. Anche se è fondamentale fare esperienza. La prima parte di stagione mi ha aiutato molto a crescere. Sono arrivato ai biancoscudati dal San Paolo che è in serie D, ma è tutta un’altra cosa giocare con il Padova: ti rendi conto che il calcio vero è molto duro e difficile, e stiamo pur sempre parlando del campionato nazionale dilettanti. Non oso pensare quanto sia difficoltoso nei professionisti». Prima della partenza non sono mancati consigli e auguri da parte dei biancoscudati. «Mi sono stati tutti vicini, mi hanno fatto un in bocca al lupo e mi hanno detto che è una grande opportunità da sfruttare al meglio. Parlato? Mi ha detto di andare a far vedere quello che so fare, e di dare sempre tutto». Ha già pensato a come esulterà se dovesse fare un gol al Viareggio? «No, sono molto scaramantico. Tanto più che quest’anno in campionato la palla non vuole entrare, neanche se sviene il portiere».

«Avevo segnato al mio esordio con il Padova in Coppa Italia: si dice che chi inizia bene è a metà dell’opera, ma poi sono arrivati solo pali e traverse. Io lavoro per il gol, speriamo che arrivi. Mi servirebbe molto sbloccarmi». Intanto ieri, come detto, ne ha fatti tre. Nei biancoscudati ultimamente non ha avuto spazio dato che deve vedersela con giocatori navigati come Amirante, Ferretti e Zubin. «È dura, inutile nasconderlo. Ma è un rosicare positivo: so di restare fuori non perché il tecnico non mi vede, ma perché davanti ci sono compagni di grande esperienza dai quali ho solo da imparare. E domenica, per intenderci, è stato in panchina Ferretti». Con la vittoria a Rovereto e la concomitante sconfitta dell’Altovicentino avete ritrovato la vetta della classifica. «Siamo una squadra costruita per vincere il campionato. Abbiamo avuto un passaggio a vuoto con l’Union Pro, ma ci siamo ripresi subito e bisogna continuare così. Dobbiamo arrivare primi, non ci sono altri obiettivi». Per il presidente Bergamin può diventare un grande giocatore in prospettiva. «È un bel complimento e fa piacere che arrivi dal presidente, ti fa sentire importante».




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