Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe
Può quello che ad inizio campionato era stato il secondo marcatore più prolifico del Padova trasformarsi di colpo in un mediano? Sì, ed è stata la mossa a sorpresa di Carmine Parlato nell’ultima gara contro il Montebelluna. Di abbondanza offensiva il tecnico ne ha fin troppa. Tre centravanti di prim’ordine come Ferretti, Zubin e Amirante, senza dimenticare Pittarello. Un trequartista insostituibile come Cunico e tre esterni che vedono bene la porta del calibro di Ilari, Petrilli e Aperi, oltre a Denè. Tanta abbondanza. Ecco perché, per provare a farne giocare il più possibile, il tecnico biancoscudato si è inventato l’arretramento di Marco Ilari nel ruolo di mezz’ala, in un esperimento che ha convinto e potrebbe rappresentare un punto fermo nelle prossime partite. «Mi aveva provato tutta la settimana», spiega Ilari. «Evidentemente ha visto che posso dare qualcosa anche a metà campo».
«Ci avevo giocato raramente, e quasi sempre a partita in corso, nelle scorse stagioni. Mi sono trovato bene e nel complesso siamo stati bravi a non farci prendere dalle loro posizioni in campo, anche se avevamo tanti giocatori nuovi. Alla fine è stata fondamentale la vittoria, sebbene arrivata con un po’ di fortuna». E così Ilari si rivela un jolly prezioso, capace di giocare da seconda punta come ad inizio anno, da esterno e anche da mezz’ala. Forse, quest’ultima, la soluzione migliore per aggirare l’agguerrita concorrenza offensiva. «Siamo in tanti e sappiamo com’è la situazione. Io, però, mi sono trovato bene nel nuovo ruolo e sono pronto a giocare ancora lì. Ci adatteremo a quello che vorrà il mister». Rovescio della medaglia la lontananza dalla porta, che rischia di rimandare ancora l’appuntamento con il ritorno al gol. Dopo aver segnato 4 reti nelle prime sette gare di campionato, Ilari è a secco da più di tre mesi. «Confesso che il gol mi manca parecchio e spero che arrivi il prima possibile», incrocia le dita il 25enne romano, prima di negare problemi di condizione di un Padova apparso un po’ in affanno negli ultimi minuti contro i trevigiani.
«Fisicamente mi sono sentito bene domenica. A parte il ritardo di preparazione che abbiamo avuto per cause di forza maggiore, durante la sosta natalizia abbiamo caricato parecchio e forse adesso ne stiamo un po’ risentendo. Ma più che altro credo che, dopo due risultati negativi, si sia fatta sentire un po’ di pressione». Quanto dà fastidio vedere il Padova secondo in classifica, per come si era chiuso il 2014? «Un po’ rode, soprattutto pensando che eravamo riusciti a recuperare 8 punti all’Altovicentino, allungando a + 5. Ne abbiamo persi sei in due partite, ma sappiamo che siamo forti, il campionato è ancora lunghissimo e sono sicuro che ne usciremo alla grande». Prevendita per domenica. Scatta oggi la prevendita per la partita di Rovereto contro il Mori. Le biglietterie sud dell’Euganeo apriranno dalle 15.30 alle 18.30. Stesso orario domani, mentre sabato dalle 10 alle 12.30.