Live 24! Padova-Montebelluna, la vigilia: rifinitura fondamentale per schiarirsi le idee su infortunati ed Under in campo

Condividi

Clicca qui per aggiornare la diretta

Ore 22.00 – (Trentino) Martedì e mercoledì a Besenello, su un campo da calcio a otto, giovedì a Gabbiolo (per gentile concessione della ViPo Trento), ieri ancora a Besenello sul piccolo terreno sintetico adiacente alla palestra. Quattro allenamenti in totale, nemmeno uno sul proprio campo e, soprattutto, solamente uno in condizioni “normali” (che ha permesso di provare la squadra a undici). Così il Dro, formazione che milita nel torneo di serie D, si è avvicinata alla sfida di domani contro la capolista Altovicentino. Che, tanto per la cronaca, in settimana ha svolto cinque sedute (più la rifinitura) e tutte sul proprio campo. E, per completare il quadro, anche la juniores gialloverde ha dovuto “vagare” per la Busa alla ricerca di campi per allenarsi: una delle sedute della squadra di Michele Pettinari si è svolta addirittura sul campo di Malcesine, in provincia di Verona. Una situazione paradossale, che definire imbarazzate è puro eufemismo, dovuta alle condizioni del manto erboso di “Oltra”. Il campo, per carità, è a totale disposizione e il Dro potrebbe tranquillamente svolgere tutti gli allenamenti settimanali sulla sua struttura, ma quali sarebbero poi le condizioni del terreno di gioco la domenica al momento della partita? Pessime, per non dire altro, soprattutto nel corso dei mesi invernali. Il presidente Loris Angeli, che assieme all’infaticabile Roberto Forcinella presenzia a tutti gli allenamenti (svolgendo anche il ruolo di autista e magazziniere, ndr), da anni chiede un aiuto concreto. «Per risolvere la questione – tuona il massimo dirigente droato – basterebbe che il Comune allungasse e allargasse il campo in sintetico che già esiste alle spalle degli spogliatoi. Se togliamo i parcheggi si può tranquillamente costruire un fondo di 70 metri per 40 che, non sarebbe regolamentare, ma permetterebbe a tutte le squadre di allenarsi, evitando così al sottoscritto e alla società di spendere un sacco di soldi (quasi 20mila euro all’anno) e di vagare per metà provincia alla ricerca di un campo per allenarsi». Facciamo due conti rapidi: 9mila per l’affitto dell’impianto di “Oltra”, le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria più i costi che, giornalmente, la società deve sostenere per affittare gli altri campi si traducono in uno scherzo che da quasi 50mila euro. Tanti? Tantissimi. «L’ho già detto e lo ribadisco – prosegue Angeli -: se non sarà costruito il campo in sintetico io, a fine stagione, mi chiamerò fuori. Voglio salvarmi a tutti i costi, ma non sono disposto ad andare avanti in queste condizioni. Se riusciremo a restare in categoria faremo un vero e proprio miracolo. Servono collaborazione ed entusiasmo da parte di tutti: io sono innamorato del mio paese, della mia società, dei miei giocatori, dei collaboratori e di quei pochi tifosi che ci seguono con affetto da tanti anni, ma bisogna che tutti facciano la propria parte. Credo che per un paese come Dro avere una squadra in serie D sia un grande orgoglio. Se retrocediamo noi tra quanti anni rivedremo una formazione della Busa in quarta serie? Io sono aperto ad ogni proposta, ma da solo non ho più intenzione di tirare la carretta». Domani il big match contro l’Altovicentino e poi? «La settimana prossima – conclude Angeli – ci alleneremo martedì a Varone, mercoledì a Gabbiolo, mentre giovedì affronteremo la Baone in amichevole. Per venerdì non ho ancora certezze: ma si può fare la serie D così?».

Ore 21.30 – Lega Pro: pareggio a reti bianche tra Alessandria e Real Vicenza.

Ore 20.50 – (Il Piccolo) Prima l’inattesa panchina a Mori, in occasione dello scontro diretto con il fanalino di coda, poi il discusso episodio del rigore di Fontanafredda, quindi la sospensione dagli allenamenti alla ripresa dopo la pausa per le festività natalizie: quello a cavallo del nuovo anno è stato davvero un periodaccio per Luca Piscopo, che però, dopo il cosiddetto incontro chiarificatore con Pontrelli di una decina di giorni fa, alla fine è stato reintegrato. Contro il Mezzocorona era rimasto ancora in panchina, visto che aveva sostenuto appena tre allenamenti dopo il rientro, adesso però il difensore alabardato è pronto a tornare in campo e a riprendersi anche la fascia da capitano, come del resto aveva annunciato lo stesso Ferazzoli. Tutto infatti lascia pensare che Piscopo domani a Sacile si riprenderà il suo posto al centro della difesa, e questa è sicuramente una bella notizia per la Triestina: quella del capitano non sarà stata finora una stagione ad alto livello, perché anche lui ha commesso parecchi errori, ma visto il contesto resta certamente il difensore di maggior caratura e affidabilità del pacchetto arretrato alabardato. Non è detto però che domani contro la Sacilese (inizio ore 14.30, arbitra Ricci di Firenze), Piscopo possa riformare con Fiore la coppia centrale che aveva iniziato il campionato: tutto sommato, nonostante i tanti gol subiti anche a causa di un centrocampo decisamente più ballerino di quello attuale, era quello il duo meglio assortito messo in mostra dall’Unione in questa stagione. Ma il problema è che Fiore per domani è in dubbio causa l’infortunio subito giovedì durante la partitella con gli Juniores: quella che sembrava solamente una forte botta alla mano, in realtà è una sospetta frattura al metacarpo della mano sinistra. Ieri l’arto si presentava davvero male, il difensore è rimasto quindi fermo ai box e bisognerà vedere in queste ore come evolverà la situazione. Sembra davvero un settore travagliato comunque quello centrale della difesa: basti pensare al senegalese Assane Mboup, che per una settimana si era allenato con la Triestina. Poi il difensore africano è stato scartato, ma nel giro di qualche ora è stato ingaggiato dalla Sacilese(proprio mentre Fiore si faceva male) e gli alabardati domenica potrebbero trovarselo contro. Ma Fiore non è l’unico dubbio della vigilia in casa alabardata. Ieri è rimasto fermo anche Milicevic, alle prese con un problema al pollice della mano destra: l’impressione, in quest’ultimo caso, è che comunque il croato potrebbe scendere in campo. Per il resto, a parte lo squalificato Proia e gli infortunati di lungo corso Pontrelli e Giordano, sono tutti a disposizione.

Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Pur dimessa, delusa e derisa, l’Unione resta l’Unione. Con tutto il suo blasone, con tutta la sua storia. Ultimamente i rossoalabardati (14 punti) hanno trovato un certa continuità di risultati e con essa il calore dei loro supporter. A Sacile per il match in programma domani (inizio alle 14.30, come per tutti) si attendono almeno 300 tifosi triestini, ai quali verrà riservata la gradinata dal lato opposto la tribuna coperta. Cancelli aperti alle 13. Sacilese-Triestina non sarà l’unica grossa emozione che riserverà la seconda di ritorno in Lega D. Il Tamai (27) è atteso allo scontro sulla carta più difficile, a Belluno contro il team di Vecchiato (37), che occupa il terzo posto a sole 4 lunghezze dal Padova e a 5 dalla capolista Altovicentino. Non dovrebbe avere eccessivi problemi invece il Fontanafredda (24), ospite del fanalino di coda Mezzocorona (7), nonostante la squalifica (due giornate) di Maurizio De Pieri e le insidie del sintetico trentino. L’OTTIMIZZATORE – «Per me – premette Stefano De Agostini -, nel rapporto valori-risultati, il Belluno è quello che sta facendo meglio. Roberto Vecchiato svolge un grandissimo lavoro, non solo da questa stagione. Il mio ex capitano (a Sacile nell’annata in cui i biancorossi “soffiarono” i playoff all’ultima giornata al Pordenone, ndr) è pronto per il professionismo. Ha messo in piedi e dirige una squadra che gioca bene, sa quello che vuole e, fattore importantissimo, è animata da grande autostima. La cito spesso come esempio ai miei ragazzi. Per noi sarà stimolante incontrarli e sarebbe gratificante – sorride De Agostini – fermarli». Non faranno parte della comitiva che raggiungerà Belluno gli infortunati Corazza e Ursella. ZIROCARICA – Porta dello spogliatoio chiusa, lui in mezzo, intorno tutti i giocatori. Zironelli vuole riprendere subito la marcia. La sconfitta di Monrupino (0-1 con il Kras) deve restare un episodio. Contro l’Unione il tecnico avrà nuovamente a disposizione Manucci, Baggio e Beccia. Non ancora Boscolo Papo, che sconterà la seconda giornata di squalifica. Fuori pure Peressini e Manolache, mentre è arrivato il difensore Mboup. RABBIA ROSSONERA – «Non ho pronunciato frasi irriguardose (è la motivazione delle due giornate di squalifica) nei confronti di nessuno. Non è corretto – protesta il tecnico rossonero – non potersi difendere contro quello che scrivono gli arbitri, giusto o sbagliato che sia». De Pieri a Mezzocorona sarà costretto a comandare i suoi da dietro la recinzione. «Per fortuna – dice – è vicina alla panca. Quindi mi sentiranno benissimo. In ogni caso, meglio fuori io che qualche giocatore». In Trentino potrà utilizzare i rientranti Alcantara, Tacoli e Florean. Per Frison contusione alla schiena.

Ore 19.50 – (Gazzettino, edizione di Belluno) «È stato un errore dovuto all’inesperienza, ma non mi sento assolutamente pentito di aver voluto sottolineare l’ottimo lavoro svolto sin qui dalla società, dallo staff tecnico e soprattutto dai giocatori che sono assoluti protagonisti di questa realtà sportiva». Sono parole di Max Parteli, pronunciate ieri, a cinque giorni dal clamoroso sfogo seguito alla sconfitta interna con il Dro. L’allenatore dell’Union Ripa La Fenadora, quinta forza del girone C di serie D con 29 punti, torna così sulla polemica nata da alcune dichiarazioni, rilasciate nei minuti successivi alla sorprendente gara persa persa per 2-3 in casa con i trentini, tredicesimi a quota 19. «Dopo la sconfitta con il fanalino Mezzocorona (1-0 il 7 dicembre scorso) – prosegue il tecnico – sono stato sottoposto a pesanti critiche esterne alla società. Prima di quella gara eravamo quarti e ora sembra sia caduto il mondo. Nel calcio si può vincere con le prime, ma anche perdere con le ultime: è il gioco». Nel post partita, Parteli aveva messo l’accento sulla composizione della squadra, formata prevalentemente da giocatori «bocciati dalla categoria» e che quindi l’Union «questa è». Parole che inevitabilmente hanno colpito il morale dei giocatori: «Se qualcuno si è offeso nel sentirsi dare dello scarto, lo capisco. Anch’io da giocatore me la sarei presa. Mi aspettavo reazioni di questo tipo, ma mi conoscono e sanno che non ho mai avuto dubbi su di loro. Domenica probabilmente mi sono espresso male: la mia in realtà voleva essere una difesa nei loro confronti». Il mister chiarisce il suo pensiero: «Non c’è nessun tipo di attrito con i miei giocatori, li ho sempre difesi e continuerò a farlo. Non rifarei più lo sfogo, tantomeno sui giornali. I concetti però li confermo ancora una volta e i dati sono oggettivi: siamo quinti in classifica grazie al lavoro di tutti. Io sono come mi vedete, ci metto sempre la faccia». Chiusa la parentesi polemica l’attenzione torna alla sfida di domani in casa della Clodiense (sesta a 29 punti). La partita sarà arbitrata da Mario Cascone di Nocera Inferiore (Salerno) assistito da Andrea Torresan e Alberto Zampese di Bassano del Grappa.

Ore 19.30 – (Corriere delle Alpi) Contro la Clodiense, senza il portiere De Carli squalificato, il Ripa Fenadora cambia pelle, schierando un fuoriquota in porta – Da Rif – e un “vecchio” in più tra i giocatori di movimento (cosa che l’Union non è abituata a fare). Idee chiare anche sul modulo, che sarà il 4-4-2, contrapposto al rombo degli avversari di domani: «Le caratteristiche dei giocatori si adattano meglio a questo sistema, ma il rombo è una soluzione che può essere utile come è stato nel derby», dice il tecnico Massimiliano Parteli, «è una sfida molto importante perché la classifica è cortissima, ma non decisiva. Abbiamo voglia di riscattare la sconfitta col Dro, siamo determinati per tornare dalla trasferta con un risultato positivo e soprattutto una buona prestazione per rifarci di domenica scorsa». 4-4-2. In porta va Da Rif? «Ha quel pizzico di esperienza in più che può aiutare lui e la squadra. Gabas sta facendo bene in allenamento», commenta Max Parteli, «e con la Juniores e avrà la sua opportunità nel corso del campionato», Ci sarà qualche cambiamento nella formazione? «I ragazzi devono essere sempre tutti pronti, so di poter contare su tutti. Non conta chi andrà in campo, ma l’atteggiamento. Dobbiamo fare attenzione alla tecnica della Clodiense, squadra giovane ma di qualità, cercando di sfruttare bene le nostre giocate». TESTA IN DIREZIONE CHIOGGIA. «Da un punto di vista emotivo, non andare in svantaggio sarebbe importante. L’aspetto mentale è fondamentale», sottolinea il tecnico, «nelle ultime tre partite abbiamo preso sette gol, cosa che non ci era mai successa, quindi dobbiamo partire compatti e difendere bene la nostra porta come primo aspetto, senza concedere occasioni. Sarebbe un’iniezione di fiducia per la squadra. Comunque è normale che ci voglia un po’ di tempo per ritrovare gli automatismi quando perdi un difensore importante come Salvadori e lo sostituisci con un altro, comunque altrettanto importante, perché Slongo è uno di prospettiva che può essere un punto fermo nei prossimi anni». Per Frangu è il momento di esordire, partendo dalla panchina: «Sta bene e ho tutta la voglia e l’intenzione di buttarlo dentro, perché se lo merita». VOGLIA DI RISCATTO. «Quando fai un passo falso la cosa più importante è rialzarsi», evidenzia Parteli. Ripensando alla settimana, «ho rilasciato dichiarazioni forti, che sono anche state interpretate in maniera sbagliata. Non ho mai parlato di non avere giocatori di categoria: ho detto che giocatori che da altre parti non erano importanti o che sono cresciuti insieme a me partendo dalla Promozione o dall’Eccellenza, con grande lavoro e grazie allo staff e alla società qui sono diventati importanti per questa categoria. Adesso ripartiamo con ancora più cattiveria e voglia di riprenderci punti».

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Belluno) C’è anche il neo arrivato Andrea Di Bari tra i convocati per la sfida con il Tamai. Il giovane difensore classe 1995, tesserato in settimana dal Belluno, farà il suo esordio in gialloblù già oggi pomeriggio con la maglia della selezione Juniores. E domani sarà regolarmente a disposizione di mister Vecchiato, che avrà quindi una carta in più da giocarsi nel mazzo dei fuoriquota. In più? Beh, non proprio, se si considera che Paolo Pellicanò sconterà proprio contro il Tamai il primo dei tre turni di squalifica, dopo la reazione di domenica scorsa. Per questo motivo, e anche alla luce delle parole pronunciate dal tecnico nei giorni scorsi, la corsia di sinistra tornerà in mano a Stefano Mosca. Chiaro però che l’assenza di Pellicanò impone delle scelte nell’impiego dei fuoriquota: se un debutto dal 1’ di Di Bari sembra da escludere (anche perché la coppia difensiva Merli Sala-Sommacal è pur sempre la migliore del campionato), è ipotizzabile che sia uno dei centrocampisti a far posto a un giovane. In settimana, per esempio, hanno avuto qualche problemino Bertagno e Masoch. E proprio l’agordino è uno degli indiziati a partire dalla panchina, al pari di Miniati. L’incontro di domani al polisportivo (fischio d’inizio alle 14.30) sarà diretto da un arbitro di Messina: Alberto Santoro.

Ore 18.40 – (Corriere delle Alpi) Vincere per dimenticare. Il pareggio contro il Mori ha lasciato l’amaro in bocca a Corbanese e compagni che hanno tutte le intenzioni di rifarsi subito tra le mura amiche contro il Tamai. La squadra biancorossa però è una formazione temibile che più di una volta ha lasciato il segno al Polisportivo: servirà quindi la massima attenzione, quella mancata forse proprio nella trasferta di domenica contro i trentini. «Il Tamai è una squadra composta da giocatori di qualità e la loro classifica più che tranquilla lo dimostra ampiamente», spiega il tecnico gialloblù Roberto Vecchiato, «il loro punto di forza è il contropiede, con gli attaccanti che sanno ripartire subito in velocità. Dovremo perciò prestare molta attenzione, già dal nostro reparto avanzato che dovrà essere bravo a pressare nel modo corretto e a non permettere facili verticalizzazioni. In settimana la squadra ha lavorato serenamente e ormai è dimenticata la delusione per il pareggio contro il Mori. Sempre nei giorni scorsi abbiamo ufficializzato il tesseramento di Andrea Di Bari, un giocatore che mi ha impressionato positivamente; essendo un fuoriquota mi permetterà eventualmente di avere più soluzioni da proporre nelle partite prossime». Chi gioca? Tra i pali potrebbe essere il turno di Davide Solagna che non gioca dall’ultima sconfitta casalinga contro l’Union Pro. Per la difesa non ci dovrebbero essere dubbi con Pescosta e Mosca sulle corsie e Merli Sala e Sommacal che al centro non si discutono. A metà campo Bertagno va in cabina di regia sostenuto probabilmente da Duravia, arretrato a metà campo, e uno tra Miniati e Masoch. Davanti bomber Corbanese compone il tridente insieme a D’Incà e Posocco, entrambi fuoriquota. In panchina Andrea Radrezza scalpita per giocare qualche minuto mentre il neo acquisto Di Bari c’è per le emergenze anche se la sua condizione non è al meglio e oggi gioca con la juniores nazionale per mettere minuti nelle gambe insieme a Pellicanò e Canova. Attenzione ai diffidati. Il Belluno affronta il Tamai con due giocatori a rischio squalifica. Miniati e Duravia sono ormai da due settimane nella lista dei diffidati e dovranno cercare di fare attenzione per non beccarsi il quarto cartellino giallo. Possibile anticipo con il Fontanafredda. Il Belluno ha fatto richiesta ufficiale per giocare il match contro i friulani sabato 7 febbraio; si attende di capire a breve se avversari e federazione saranno d’accordo. Al Polisportivo si festeggia. Domani gli Ultras Belluno festeggiano i loro dieci anni di tifo verso la squadra. L’amore è sbocciato il 16 gennaio 2005 nel match tra Belluno e Sassuolo, in serie C2, vinto dai neroverdi per una rete a zero.

Ore  – (Tribuna di Treviso) Il Padova vince il ricorso e il match con il Montebelluna previsto domani pomeriggio (ore 15) all’Euganeo si disputerà a porte aperte. La sanzione della chiusura degli spalti era stata decisa a seguito delle intemperanze dei tifosi biancoscudati nella gara con l’Altovicentino, ultimo turno dell’andata. Ma le carte bollate hanno avuto la meglio. Perosin e compagni, che come i patavini sono reduci da due sconfitte, proveranno l’ebbrezza di giocare con una cornice di pubblico da categorie superiori.

Ore 18.10 – Lega Pro, gli anticipi: il Venezia batte 2-0 il Pordenone, mentre termina 0-0 la sfida tra Bassano e Sudtirol.

Ore 17.50 – (Tribuna di Treviso) Il Padova vince il ricorso e il match con il Montebelluna previsto domani pomeriggio (ore 15) all’Euganeo si disputerà a porte aperte. La sanzione della chiusura degli spalti era stata decisa a seguito delle intemperanze dei tifosi biancoscudati nella gara con l’Altovicentino, ultimo turno dell’andata. Ma le carte bollate hanno avuto la meglio. Perosin e compagni, che come i patavini sono reduci da due sconfitte, proveranno l’ebbrezza di giocare con una cornice di pubblico da categorie superiori.

Ore 17.20 – Serie D girone D, i risultati delle padovane negli anticipi: Mezzolara-San Paolo 0-1, Scandicci-Thermal Abano 0-0.

Ore 17.00 – Serie B, i risultati finali: Bari-Entella 0-0, Brescia-Frosinone 3-1, Cittadella-Modena 1-1, Lanciano-Catania 3-0, Latina-Vicenza 0-0, Pro Vercelli-Avellino 1-1, Spezia-Varese 1-1, Ternana-Crotone 2-1, Trapani-Pescara 2-4.

Ore 16.30 – (Giornale di Vicenza) Il Real Vicenza nella tana dei “Grigi”, con tanta voglia di tornare a vincere. Questa sera la squadra di Michele Marcolini affronterà la vicecapolista Alessandria, una delle squadre più in salute in questo momento. Francesco Quintavalla e Francesco Margiotta, i nuovi innesti biancorossi, ci saranno. E chissà che proprio la loro presenza (per Quintavalla è la seconda convocazione) porti fortuna al Real, che non vince da tre partite (con Pordenone, Pavia, Feralpi Salò) ed è reduce da un ko immeritato. «Perdere brucia sempre, c´è un po´ di rabbia per i punti lasciati per strada ma è impensabile non perdere mai – le parole di Marcolini alla vigilia, tranquillo e fiducioso -. C´erano da smaltire fastidio e negatività per la sconfitta e direi che i ragazzi come sempre hanno risposto nel migliore dei modi, lavorando con impegno e professionalità». L´Alessandria è uno squadrone. Punta alla B, ha corso tanto nel girone di andata. Ma è reduce dal ko col Mantova, segno che anche i giganti ogni tanto s´abbassano e che il campionato riserva sempre sorprese. Si può vincere con tutte e perdere con tutte. «Sì, a parte l´ultimo ko, l´Alessandria è in splendida forma. All´andata fu una partita equilibrata – ricorda Marcolini che in quella circostanza ottenne i primi tre punti – e dovremo essere bravi a far girare gli episodi dalla nostra parte». 1-1 col Pordenone, 0-0 col Pavia, 0-1 al Menti contro la Feralpi Salò: sono questi gli ultimi risultati ottenuti dal Real Vicenza, che in attacco sembra aver decelerato. «Non si può sempre fare tutto a mille – il parere dell´allenatore – e ricordiamoci che fino ad oggi abbiamo segnato tanto. La nostra è una squadra equilibrata, abbiamo sempre un´idea di gioco e anche con la Feralpi la prestazione è stata fatta». Nel Real Vicenza balla la seconda punta, nel senso che come spalla di Bruno Marcolini può scegliere tra diversi giocatori e il ballottaggio è tra Galuppini, in gol all´andata contro i “Grigi”, e Bardelloni. Alla fine il favorito per la maglia da titolare resta l´ex Pergolettese.

Ore 16.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Menù del sabato: Bassano-Alto Adige alle 16, Alessandria-Real Vicenza alle 19,30. Un’altra giornata tutta da vivere, quella che attende le due vicentine di Lega Pro, impegnate in una faticosa rincorsa quantomeno al piazzamento playoff ma che un pensierino al primo posto lo azzardano. Un traguardo che, considerato l’inizio della stagione, sarebbe strepitoso e che andrà inseguito con determinazione fino all’ultimo. Michele Marcolini avrà da oggi il nuovo suo attaccante, quella seconda punta rapida in grado di affiancare Salvatore Bruno e di dargli il necessario supporto offensivo. Il debutto di Francesco Margiotta, arrivato dal Monza via Juventus, sarà da brivido, sul terreno di una delle favorite alla promozione. L’Alessandria è un osso durissimo da affrontare e superare: «Se il mister vuole – sottolinea Margiotta – io sono pronto a giocare subito. Mi sono sempre allenato, sto bene e mi sento pronto. Ovviamente sono appena arrivato, ma sono qui carico e con voglia di lasciare il segno. Bruno? È un grandissimo attaccante, per lui parlano i gol e spero di potergli dare una mano». E se il Real Vicenza affronterà una trasferta difficilissima, a Bassano arriva l’Alto Adige, già battuto all’andata per 3-2 e senza più l’ex Claudio Rastelli in panchina. Antonino Asta può disporre dell’intera rosa a disposizione e si affiderà al consueto e collaudato 4-2-3-1 con Rossi tra i pali e difesa completata da Toninelli, Priola, Bizzotto e Semenzato. A metà campo Cenetti e Proietti, fresco di convocazione nella rappresentativa Under 21 di Lega Pro. Davanti spazio a Pietribiasi (reduce da un attacco influenzale ma in vantaggio su Maistrello) e al tridente composto da Furlan, Iocolano e Nolè. Proprio Iocolano getta il guanto di sfida agli avversari: «Con il Pavia abbiamo perso punti importanti – ammette il gioiello giallorosso – nonostante la buona prestazione e la mentalità giusta con la quale siamo scesi in campo. L’Alto Adige può metterci in difficoltà, giocano da molto tempo con il 4-3-3 e stanno molto bene fisicamente. Sarà una partita dura che proveremo a sbloccare subito, noi scendiamo in campo per conquistare i tre punti e lottare per mantenere le prime posizioni».

Ore 15.50 – Serie B, i risultati parziali al termine dei primi tempi: Bari-Entella 0-0, Brescia-Frosinone 1-0, Cittadella-Modena 0-1, Lanciano-Catania 1-0, Latina-Vicenza 0-0, Pro Vercelli-Avellino 0-0, Spezia-Varese 0-0, Ternana-Crotone 1-0, Trapani-Pescara 1-2

Ore 15 20 – (Giornale di Vicenza) L´Alto Adige, dunque. Che poi più che Alto è altissimo, quasi inavvicinabile di questi tempi. Hanno licenziato Rastelli, è arrivato Adolfo Sormani ed è il maghetto che ha scacciato il magone. Col figlio di Angelo Benedicto in panchina i bolzanini sono decollati: 4 vittorie al pronti via, così, tanto per gradire e magari per cominciare, poi un pari col Pavia, salvato dal suo portiere Facchin, l´unico pomeriggio dispari con la Giana Erminio e di nuovo due successi rombanti. Morale: una squadra a novembre agonizzante viaggia adesso a 6 lunghezze dal vertice e strizza l´occhio quantomeno ai playoff. Tanto che la gente si è rivitalizzata e oggi alle 16 una quarantina di intrepidi calerà al Mercante e sono cifre considerevoli per una piazza poco avvezza a scaldarsi e comunque mai lontano dal vecchio Druso. Tra l´altro Bassano è da un paio di mesi che incrocia rivali al massimo della condizione e non una mezza volta in fase declinante. «Pazienza – allarga le braccia Tonino Asta – vorrà dire che ce la giocheremo e tireremo entrambe a vincere. Fermo restando che nel ritorno, alla peggio, anche muovere la classifica è importante, talvolta un punto ha un suo peso, lassù si correrà meno spediti di prima e quello che conta è non restare mai a bocca asciutta». Poi il nocchiero virtussino torna per un attimo sul film dell´errore di Pavia. «Il primo passo avanti lo faremo limando certe riprovevoli sbavature difensive con le quali abbiamo cominciato il 2015 – conviene il trainer – penso alla seconda rete dei lombardi, ma anche al penalty concesso da Bizzotto per una postura scorretta. Caspita, su 7 rigori presi, quasi tutti sono arrivati da uno contro uno nei quali ci siamo fatti infilzare ingenuamente e in ogni caso con un´opposizione troppo molle». Amen, capitolo archiviato, preme l´attualità. «L´Alto Adige, è corto, compatto, si difende e riparte – detta le istruzioni Asta – ci assomiglia un po´ e possiede fior di giocatori: cito Fischnaller che lo scorso anno era in B, oppure Novothny che è reduce da una doppietta, eppoi Campo e Cia che in Lega Pro tracciano il solco. Il Bassano no ha alcun calo emotivo, Proietti e Maistrello sono rientrati tonici dalla parentesi con la nazionale di categoria, Tommy ha addirittura segnato, insomma mentalmente siamo freschi pure se è un braccio di ferro stracolmo di insidie». Già, il Soccer Team nel pomeriggio troverà più trappole che topi a cominciare dal possibile forfait del pitbull Cenetti, frenato da una contrattura al soleo del polpaccio: il mastino napoletano è in forte dubbio, Davì è in preallarme per la mediana. «Poi dovrò valutare qualcosa in retrovia dove rientra Toninelli ma al centro e a sinistra deciderò solo prima del via». Ballottaggi Bizzotto-Zanella e Semenzato-Stevanin, dettagli rispetto all´approccio alla contesa, l´aspetto che vale di più. Nel pomeriggio, poi, summit di mercato tra Asta e Seeber nell´ufficio del gm. «Riunione di prassi, continuiamo a monitorare tutte le trattative alla ricerca di qualcosa che possa davvero fare al caso nostro, ma senza fretta né urgenza – chiarisce il tecnico – eventuali ritocchi dovranno incidere sul piano numerico. Tanto si muove quasi tutto alla fine».

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «La panchina lunga ha un’importanza fondamentale, ora ho più soluzioni e sta a me fare le scelte giuste per battere l’entusiasmo del Pordenone». Data la classifica medio-bassa delle due squadre Michele Serena sa bene quanto sia delicato il derby veneto-friulano di questo pomeriggio al Penzo (ore 15) tra il suo Venezia, bisognoso di trovare la prima vittoria del 2015 e del girone di ritorno, e un Pordenone penultimo ma in evidente fase di rilancio. «In settimana sono arrivati alcuni rinforzi e sono molto soddisfatto – le parole di Serena, non prima di aver confermato la sua sintonia con il ds De Franceschi -. Guerra è un attaccante duttile che ho già avuto allo Spezia, Peccarisi ha grande carisma e a prescindere dalla sua signora carriera lo scorso anno ha giocato 26 partite in serie B, Capogrosso invece può darci una grossa mano sull’esterno. Tutti e tre stanno bene e sono in corsa per una maglia». Al Venezia finora è mancata la panchina, visto che quasi mai gli innesti in corsa hanno garantito impatto e cambio di passo. «Ora ho diverse soluzioni sia in difesa sia in attacco, a centrocampo non ancora ma finalmente Espinal ha avuto l’ok dai medici per aumentare il ritmo verso il rientro. Tra i ragazzi si è alzato il livello di competizione interna e mi auguro che i benefici si vedano sul campo. Una settimana fa in casa del Renate abbiamo colto un buon pareggio, stringendo i denti, soffrendo ma anche cercando il successo nel finale. Oggi occorre vincere per valorizzare quel punto». I 90′ odierni si presentano ostici sebbene il Pordenone conti meno della metà dei punti di un Venezia (12 a 26) penalizzato anche dall’insufficiente rendimento casalingo, con 5 vittorie e altrettante sconfitte in questa Lega Pro. «Ci aspetta una gara difficile contro un avversario che rispecchia la grinta del suo allenatore e che con alcuni innesti ha trovato più equilibrio, palleggio, pericolosità in attacco e sui calci piazzati. Anche noi però abbiamo più armi, è fondamentale che chi entrerà in corsa incida, e necessitiamo di punti come tutte le squadre. Quindi fuori la grinta».

Ore 14.50 – (La Nuova Venezia) Scorri la lista dei convocati e balza subito agli occhi l’assenza di Antonio Marino. Infortunio dell’ultima ora? No, una scelta della società, in primis di Ivone De Franceschi. «Marino sta bene» spiega il direttore sportivo, «è un giocatore che non era sul mercato e mai avremmo voluto privarcene, ma ha ricevuto un’offerta assai elevata da parte di un’altra società di Lega Pro. Non l’ho visto concentrato come merita una partita di campionato, per cui ho ritenuto opportuno che non facesse parte del gruppo che affronterà il Pordenone». Come dire, meglio non avere un giocatore presente fisicamente in campo, ma con la testa ormai da un’altra parte. Una scelta condivisa anche da Michele Serena. «Io e l’allenatore ci parliamo più volte in una giornata» aggiunge De Franceschi, «siamo in sintonia su tutte le scelte e insieme studiamo le alternative». Perdere un giocatore come Marino sarà “pesante” per il Venezia, visto che il centrale arrivato la scorsa estate oltre ad avere avuto uno dei rendimenti più alti, si era messo in evidenza anche per i tre gol messi a segno o quattro visto che l’ex del Cittadella ha sempre rivendicato anche quello con il Renate. Un problema in più da risolvere prima della chiusura del mercato.

Ore 14.40 – (La Nuova Venezia) Gara da non sottovalutare, ma da vincere: Venezia contro Pordenone, sfida triveneta dominata dagli ex. Friulani che provano ad allungare la serie positiva, arancioneroverdi che cercano la prima vittoria del 2015 per dare continuità al pareggio di Meda e cancellare i grigi ricordi dell’Alessandria. Intanto il mercato condiziona le squadre nel mese di gennaio, ma il Venezia deve fare punti visto che la tranquillità è solo apparente, i playout distano la miseria di tre punti. Venezia senza pareggi in casa (cinque vittorie, cinque sconfitte), Pordenone senza pareggi in trasferta (una vittoria in dieci uscite, due domeniche fa sul campo dell’AlbinoLeffe), oggi il punto sarebbe gradito forse solo ai friulani. Fuori Sales, squalificato, fuori Marino, per scelta, fuori Cernuto, dopo la frattura del setto nasale rimediata a Meda: difesa rivoluzionata con il ritorno di Legati, gli innesti di Capogrosso (in ballottaggio con il baby Dell’Andrea a destra) e Peccarisi, il ritorno di Giuliatto in panchina. Diciotto convocati, alternative ridotte all’osso per Michele Serena, Raimondi-Varano in ballo come esterno a sinistra, Guerra in alternativa a Greco come seconda punta al fianco di Magnaghi. Dall’altra parte cinque punti nelle prime 17 partite con dieci sconfitte consecutive. Il Pordenone sembra aver cambiato marcia e arriva al Penzo dopo l’uno-due rifilato ad Albinoleffe (4-2), primo successo esterno dopo nove sconfitte di fila, e Lumezzane (2-0). Zona salvezza ancora lontana anni luce, il Renate è a 13 punti, ma intanto i friulani si sono messi alle spalle l’Albinoleffe e l’ultimo posto che condanna alla retrocessione diretta tra i dilettanti. Fabio Rossitto (sette punti in sei gare), terzo allenatore dopo Zauli (due punti in cinque partite) e Foschi (tre punti in otto gare) con l’interregno di Stival a Sassari, sembra avere dato la scossa al gruppo. Oggi ritrova Rosania e Salvatori in difesa, ma ha perso per l’infortunio Andrea Migliorini: ballottaggio a centrocampo tra Fortunato (arrivato in settimana dal Mantova) e Gianluca Migliorini, in attacco tra l’ex Franchini e Bjelanovic.

Ore 14.20 – (Giornale di Vicenza) Si riparte. Oggi pomeriggio a Latina (fischio d´inizio alle 15) il Vicenza di Pasquale Marino affronterà il primo banco di prova del 2015: un esame importante per capire se la preparazione atletica e tattica svolta in queste settimane ha consentito alla squadra di progredire ulteriormente nel percorso di crescita evidenziato nella prima metà della stagione. Marino, ora la parola passa al campo. Come arriva il Vicenza alla ripresa del campionato? «Abbiamo lavorato bene sia sulla parte atletica, sia su quella tattica. Peccato non aver avuto a disposizione una settimana in più, com´è capitato l´anno scorso, ma comunque sono stati giorni utili per approfondire alcune idee nell´impostazione del nostro gioco. I giocatori si sono applicati con grande disponibilità e sono convinto che si possa subito ottenere un riscontro positivo a Latina. Vogliamo ripartire bene dopo l´ultima partita persa a Frosinone in cui, tra l´altro, siamo stati penalizzati da un gol preso in evidente fuorigioco: spesso si è fatto notare che abbiamo avuto qualche episodio a favore, mi sembra giusto dire che in quell´occasione siamo stati sfavoriti». Nel frattempo sono arrivati anche Petagna e Manfredini.
«Sono due giocatori che ci potranno essere utili. Petagna è un giovane di valore con tanta voglia di emergere, sarà una valida pedina per l´attacco. Sono contento che un giocatore dell´esperienza e della qualità di Manfredini abbia deciso di venire a Vicenza: di certo è molto motivato, se avesse voluto starsene tranquillo poteva rimanere a Sassuolo a percepire lo stipendio, invece ha dimostrato di volersi mettere ancora in gioco». Quanto tempo ci vorrà per poterli considerare pienamente a disposizione? «Lo sono già. Magari ci vorrà un po´ per prendere il ritmo partita, ma stanno bene e si allenano regolarmente, quindi non sono giocatori da aspettare e sono già nel gruppo per questa gara a Latina». Che cosa manca ancora alla squadra? «Intanto devo dire che, conoscendo meglio i miei giocatori, sono stato favorevolmente sorpreso dalle qualità umane e anche tecniche di questo gruppo: non sarebbe stato possibile, altrimenti, risalire così rapidamente la china dalla zona playout. La priorità adesso è completare l´attacco, in particolare con un esterno. Poi vedremo se si presenteranno altre opzioni, considerando però anche chi c´è già. A centrocampo, ad esempio, Alhassan è un ragazzo che ha voglia di mettersi a disposizione e magari potrebbe trovare più spazio. Comunque la società è motivata a fare tutto quello che serve per mantenere la categoria e lo sta facendo». Affronterete un Latina che a giudizio di molti vale più della sua classifica. «Purtroppo mi tocca essere d´accordo. Hanno giocatori di grande qualità come Crimi, Sforzini, Pettinari, Viviani e si sono ulteriormente rafforzati con il ritorno di Alhassan, con Ristovski… Tra l´altro mi sono visto parecchie partite del Latina, e secondo me è stato anche sfortunato, raccogliendo speso meno di quanto meritava». Il nuovo tecnico Iuliano dovrebbe adottare il 4-3-3 come lei. «Sembra così, potrebbe essere una partita speculare per i moduli. Non conosco Iuliano personalmente, essendo un giovane agli inizi: gli auguro una carriera di successo come quella che ha avuto da giocatore. Magari, come si dice in questi casi, a partire dalla prossima partita…».
Parliamo di formazione: a parte Bremec squalificato, confermerà l´assetto abituale? «Come sempre non anticipo nulla, per rispetto dei miei giocatori, e mi riservo fino all´ultimo alcune valutazioni sui singoli. In porta ci sarà Vigorito, ma sono tranquillo: so di avere a disposizione due validi portieri».

Ore 14.00 – (Gazzettino) Basteranno gli arrivi di Kupisz e Stanco – peraltro solo il primo dovrebbe giocare oggi dal primo minuto – per cambiare le sorti del campionato del Cittadella? A sentire Claudio Foscarini sembra proprio di sì. Il tecnico granata – al pari del direttore Stefano Marchetti – ha sempre ribadito la fiducia nel gruppo dei giocatori e, nonostante l’ultimo posto in classifica al termine del girone di andata, è convinto che il Cittadella abbia le carte in regola per disputare una grande seconda parte di stagione. «Crediamo in questo progetto, e siamo convinti che si possa ripartire bene nel nuovo anno. Noi ci crediamo, ci crede la società. Tutto è ancora nelle mani nostre». Anno nuovo, Cittadella nuovo. «C’è la volontà di cambiare pagina, in tutti i sensi. La squadra deve scrollarsi di dosso i difetti dell’andata, remore, ingenuità, e deve migliorare il comportamento in campo, che ci ha penalizzato non poco. Vorrei vedere un Cittadella che cerchi sempre il risultato, con la giusta lettura delle situazioni». Due settimane di lavoro proficue, in casa granata, per avvicinarsi al meglio alla ripresa. E l’allenatore sottolinea la voglia e l’impegno dei giocatori. «Inizialmente avevamo previsto il rientro il 7, sul pullman tornando da Perugia il capitano invece mi ha avanzato la richiesta di iniziare prima. Era una mia idea quella di lavorare due giorni in più perché il momento lo richiede, ma avere ricevuto l’input dalla squadra mi ha fatto enormemente piacere. Non serviranno magari due allenamenti in più per ribaltare la situazione, ma non vogliamo lasciare niente di intentato. Siamo pronti, adesso aspettiamo il responso del campo». Considerate le continue emergenze del girone di andata, ora il Cittadella ha due giocatori in più in rosa. «Kupisz e Stanco sono convocati, e se fanno parte della lista significa che possono giocare dall’inizio. Non so quale possa essere la loro autonomia, ma sono due giocatori che possono completare la rosa, uno sugli esterni l’altro in avanti. Lavoreremo su altri possibili arrivi». Kupisz sicuro del posto nel 4-4-2 di Foscarini, Stanco – che si è allenato di meno – dovrebbe cominciare dalla panchina. In mediana Rigoni e uno tra Paolucci e Benedetti, in attacco Sgrigna (autore del gol dell’1-1 nella gara di andata a Modena) e Coralli. Nei piani di Foscarini c’è la volontà di partire subito forte per scalare la classifica. Un anno fa invece la ripresa dopo la sosta era stata disastrosa, con cinque sconfitte nelle prime sette partite. «Abbiamo caricato i lavori nella prima settimana, ma in questi ultimi giorni ci siamo focalizzati soltanto sulla partita con il Modena, per arrivare brillanti, nel modo giusto: siamo nelle condizioni ideali per ripartire in campionato, perché sappiamo che il 2015 deve cominciare bene». Sui nuovi arrivati, Kupisz e Stanco, il tecnico granata aggiunge: «Si sono già integrati, li ho trovati bene sul piano fisico. Giocando in una certa maniera, il 4-4-2, credo possano essere agevolati». Infine l’analisi sull’avversaria di oggi: «Dobbiamo avere grande rispetto e attenzione verso il Modena, che ha come guida un certo Novellino che è un allenatore preparato, che stimo, quasi un esempio per la categoria. La sua squadra ha la migliore difesa del campionato e mi aspetto perciò una gara difficile. Ci concederanno pochissime occasioni, spetterà a noi essere bravi a sfruttarle».

Ore 13.50 – (Mattino di Padova) «Voltiamo pagina». Lo dice ai giornalisti nell’abituale conferenza-stampa della vigilia, Claudio Foscarini. Ma, in fondo, è come se lo intimasse ai suoi giocatori. «È un anno nuovo e dev’esserlo in tutti i sensi, da cominciare senza portarsi dietro remore, tensioni e ingenuità comportamentali». A Cittadella-Modena si arriva con questo spirito e con il leit motiv di una parola, “fiducia”, che il tecnico confessa di aver ripetuto spesso in questi giorni. «Sì, fiducia. È quella che nutro io e che ho cercato di trasmettere al gruppo, perché il futuro è ancora tutto nelle nostre mani». Il retroscena. Il Citta non gioca incontri ufficiali dalla débâcle di Perugia, lo scorso 28 dicembre. Il gruppo si sarebbe dovuto ritrovare al “Tombolato” il 7 gennaio, invece ha anticipato di un paio di giorni l’appuntamento. «Ma non è stata una mia idea», svela Foscarini. «È stato capitan Pellizzer a chiedermelo a nome di tutta la squadra, mentre stavamo tornando in pullman dall’Umbria. È chiaro che i due giorni di lavoro in più probabilmente non hanno cambiato più di tanto le cose, ma il segnale che mi hanno dato i giocatori mi ha fatto enorme piacere». Il “modello” Novellino. Si riparte dal Modena, la formazione che ha subìto meno gol di tutte, soltanto 16, contro i 34 del Citta. «Basta questo dato a farci capire che sarà un confronto difficile, contro un avversario che concederà pochissime occasioni e che davanti ha un terminale come Granoche, abilissimo a sfruttare le verticalizzazioni. Dovremo essere cinici, pronti a capitalizzare le poche opportunità che avremo». Resta da capire se Novellino schiererà i suoi con la tradizionale difesa a quattro o proporrà l’inedita linea a tre utilizzata in settimana nell’amichevole vinta per 5-0 sul Fiorano, squadra di Eccellenza. Sembra certo che sarà impiegato il nuovo acquisto Fedato, mentre l’altra new entry, Garritano, potrebbe partire dalla panchina. Quel che è sicuro è che Foscarini stima moltissimo Novellino, unico tecnico che vanta più presenze di lui in serie B (314 contro 311): «Le sue squadre sono molto organizzate ed è sempre stato un modello per noi allenatori. Modena è una piazza importante, ma forse avrebbe meritato qualcosa di più». I nuovi e il mercato. Scontato l’impiego di Kupisz sulla fascia destra (ad osservarlo, in tribuna, anche il Ct della Polonia, Nawalka), mentre in attacco Foscarini dovrebbe affidarsi alla consolidata coppia Sgrigna-Coralli. In ballottaggio ci sono invece Paolucci e Benedetti per sostituire lo squalificato Busellato, accanto a Rigoni. «Kupisz e Stanco si sono integrati bene, e il nostro 4-4-2 è più facile da assimilare rispetto ad altri moduli. L’unica piccola incognita è la loro tenuta sui 90’. Il mercato? Cerchiamo qualcosa anche in difesa, ma abbiamo grande fiducia nei nostri uomini». E a questo proposito, esisterebbe un accordo, al momento verbale, per portare in maglia granata Agostino Camigliano, difensore del 1994 di proprietà dell’Udinese, in questa stagione all’Entella.

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto) Via al girone di ritorno ed ecco spuntare una squadra che scommette su se stessa. Il Cittadella per ora ha cambiato poco sul mercato (Kupisz e Stanco non sembrano giocatori in grado di spostare equilibri), cambierà ancora (in arrivo c’è Camigliano dall’Udinese e magari una punta se uscirà Gerardi) e ha bisogno soprattutto di fare punti. La classifica piange, il Modena è uno dei peggiori avversari possibili da affrontare in questo momento della stagione e le incognite non mancano. Nulla però è perduto, la classifica è molto corta e basterebbero un paio di vittorie per ricaricarsi. Ma le settimane passano e la svolta ancora non arriva. «Ripartiamo con volontà e determinazione — spiega Claudio Foscarini — e soprattutto voglia di risalire la classifica. Dobbiamo voltare pagina, dobbiamo iniziare un campionato nuovo, migliorando l’atteggiamento in campo e la classifica. Ho fiducia, crediamo in questo progetto e ne usciremo». L’ipotesi di vedere Kupisz dall’inizio è concreta, anche se nelle ultime ore le idee di Foscarini potrebbero virare verso un’alternativa. «Lui e Stanco hanno lavorato con i compagni — evidenzia il tecnico — il loro inserimento può essere facilitato dal 4-4-2. Kupisz titolare? Dovrò verificare la sua condizione. Ci mancherà Busellato ma abbiamo lavorato molto sul fondo, per cui mi aspetto molto a livello fisico».

Ore 13.20 – (Gazzettino) Anticipo di campionato oggi alle 14.30 per il San Paolo in trasferta con il Mezzolara (si gioca a Budrio), partita che rappresenta anche l’esordio in panchina di Vito Antonelli, subentrato a Damiano Longhi dopo l’ultima sconfitta interna con la Virtus Castelfranco. Con la squadra relegata all’ultimo posto in classifica, l’imperativo è fare punti per cercare di invertire la rotta. «Sarò un po’ emozionato – afferma Antonelli – ma in settimana le risposte avute dai ragazzi mi hanno tranquillizzato. Ho cercato di portare il mio modo di vedere il calcio: mi piacciono le squadre con personalità, ordinate, che si muovono insieme in ogni fase della partita e che hanno idee chiare in attacco e in difesa». La classifica è malinconica con 15 punti, a due lunghezze di distacco dal Fidenza che è penultimo. «Non è bello essere lì, l’ho fatta vedere ai ragazzi perché voglio una reazione, dato che questa squadra non è da ultimo posto. Stiamo concentrati su quello che ci aspetta giorno dopo giorno, senza guardare troppo avanti: i problemi si risolvono uno alla volta». Anche questa volta non mancano le defezioni: Sambugaro è squalificato, mentre sono ai box per infortunio Sambo, Marcolin e Barbin. Masiero dovrebbe tornare per la prima volta in panchina dopo un lungo stop. Oltre alla classifica, pesa anche la situazione societaria con i giocatori ancora in attesa degli stipendi arretrati. «Non abbiamo novità. Per ora riusciamo ad allenarci con la testa giusta, ma non possiamo nascondere che è un problema. In questo momento stringiamo i denti, ci è stato detto di essere fiduciosi e di portare pazienza che le cose si sbloccheranno, ci fidiamo e continuiamo a fare la nostra parte».

Ore 13.10 – (Mattino di Padova) Il campionato della Thermal Abano ricomincia dalla Toscana. Nell’anticipo di oggi pomeriggio del girone D della serie D i rossoverdi di mister Mario Vittadello affronteranno lo Scandicci allo stadio “Turri” (ore 14.30, arbitro Alessandro Maninetti di Lovere), in vista del turno infrasettimanale di mercoledì prossimo contro il Fidenza. A dire il vero, la Thermal ha già dato spettacolo domenica scorsa, nel primo match del girone di ritorno, schiaffeggiando alla grande il Fiorenzuola, anche se per Vittadello il 4-1 di Monteortone fa storia a sé: «Dobbiamo dare un senso a quella vittoria», afferma il mister. «Una prova negativa renderebbe vane tutte le belle parole dette qualche giorno fa. Il nostro obiettivo è raggiungere la salvezza facendo un passo alla volta, ma senza la presunzione di aver già dimostrato di potercela fare». Lo Scandicci, tra l’altro, è più avanti in classifica di un solo punto: «Certo, ma è un avversario tosto, molto aggressivo: in Toscana, vuoi per il viaggio, vuoi per l’ambiente bello caldo, faremo tanta fatica». «E poi» aggiunge, «nel girone di ritorno, dal quinto posto in giù, la classifica si azzera completamente. I valori, tranne che per le cosiddette big, più attrezzate dal punto di vista tecnico, non sono così definiti». La Thermal, quattordicesima in classifica con 21 punti, ha già dato l’impressione di avere le carte in tavola per arrivare alla salvezza. L’organico è limitato, per carità, ma il recupero del centravanti Sabbion, già in campo contro il Fiorenzuola, e il contributo in mezzo al campo del nuovo acquisto Marzocchi (ottima prestazione all’esordio) rappresentano più di una speranza. Mario Vittadello non avrà a disposizione solo Zaramella, ancora ai box per infortunio. Il mister degli azzurri Francesco Baiano (ex attaccante di Napoli, Foggia e Fiorentina) dovrà rinunciare a due difensori, Alderotti e Pezzati. Thermal Abano (4-2-3-1): Merlano; Baldovin, Sadocco, Montin, Banzato; Marzocchi, Vitagliano; Antonello, Franciosi, Cacurio; Sabbion.

Ore 12.50 – (Gazzettino) La discussione del ricorso nella capitale non ha raggiunto i dieci minuti, con Bonetto che ha ribadito ai giudici i concetti anticipati l’altro giorno: «Ho ricordato che il Padova spende 70-80 mila euro per la sicurezza dell’Euganeo, campo in cui mai si è verificato alcun episodio. Fuori casa, però, non si può fare niente; muoviamo anche tremila tifosi, per la gioia dei cassiere delle società ospitanti, e i tifosi vengono ospitati in tribune piccole a ridosso del campo. Non avendo modo di intervenire, punire noi significherebbe usare due pesi e due misure». Un verdetto per certi aspetti storico perché in parte fa venire meno, con riferimento alle gare giocate in trasferta, il principio della responsabilità oggettiva. La tesi difensiva del Padova, supportata dal comunicato della Fattori che si era dichiarata moralmente responsabile per quanto successo, ha permesso di limitare le conseguenze al settore coinvolto nell’episodio da cui era scaturita la sanzione. Restando in tema di tifosi, ieri si è chiusa la campagna abbonamenti per il girone di ritorno, con un centinaio di tessere sottoscritte che si aggiungono alle 3.511 valide per l’intera stagione. È infine ufficiale che la prossima partita in trasferta del Padova contro il Mori Santo Stefano, in programma domenica 25, verrà disputata a Rovereto, dato che l’impianto locale può contenere solo 450 persone.

Ore 12.40 – (Gazzettino) Va da sè che, non essendoci in serie D il biglietto nominale, anche chi normalmente occupa la Fattori potrà dunque entrare all’Euganeo, acquistando il biglietto per un altro settore. Non solo. Vengono anche confermate le dirette televisive in chiaro in onda su Cafè Tv 24 e Telenuovo. Alla resa dei conti, gli unici parzialmente danneggiati dai petardi, ma comunque tutt’altro che tristi per il verdetto, sono la società per la multa da pagare e i tifosi abbonati in Fattori che dovranno sostenere una spesa in più. Della serie, è andata benissimo. «Al di là di eventuali dubbi interpretativi – aveva commentato a caldo l’amministratore delegato Roberto Bonetto, appena sceso dal Freccia Argento proveniente da Roma e visibilmente soddisfatto – la prima cosa che viene da dire è che abbiamo vinto». In serata, dopo una riunione tecnica, il comunicato della società conferma, pur senza citarla espressamente, tale interpretazione e i biglietti saranno in vendita da oggi. «Tutti potranno acquistarli – riprende Bonetto – e abbiamo dato un bel risultato ai nostri tifosi; per noi è una grande soddisfazione, anche perché è stato riconosciuto il valore del Padova con una decisione che definivo politica e frutto dell’ottimo lavoro dell’avvocato Perazzolo (legale biancoscudato, ndr)».

Ore 12.30 – (Gazzettino) Ricorso accolto, con la sola chiusura della Tribuna Fattori e i rimanenti settori dell’Euganeo aperti ai tifosi che domani potranno dunque assistere alla sfida casalinga con il Montebelluna. Questa la decisione presa ieri della Corte sportiva d’appello, con riferimento al reclamo presentato dal Padova contro la precedente decisione del giudice sportivo di fare disputare la partita a porte chiuse, con ammenda di 2.000 euro (confermata) per i tre potenti petardi esplosi a Valdagno durante la partita con l’Altovicentino. Per capire la portata della decisione, che alla resa dei conti non sembra comportare alcuna limitazione ai sostenitori del Padova, è opportuno riportare il testo del dispositivo, pubblicato intorno alle 17.30. «La Corte sportiva d’Appello, in accoglimento del ricorso proposto dalla Biancoscudati Padova, ridetermina la sanzione all’obbligo di disputa di una gara con il settore dello stadio denominato “Fattori” privo di spettatori. Conferma l’ammenda». Come si può notare, l’unica restrizione applicata è la chiusura della Tribuna Fattori, ma nulla viene indicato, in termini di limitazioni, relativamente agli altri settori a cui potranno accedere gli abbonati e i paganti.

Ore 12.20 – (Gazzettino) Una trattativa lampo e Riccardo Lanzotti, classe 1996, è approdato ieri al Padova. Tanto che si è già allenato con i biancoscudati e domani potrebbe debuttare in campionato nella sfida con il Montebelluna. Al Geremia, oltre al suo agente Domenico Riccardo, c’erano anche i genitori: papà Gianni e mamma Mirtinaj. Nato a Sassuolo, arriva dal Modena con la formula del prestito fino a giugno. «La trattativa è iniziata giovedì sera e questa mattina (ieri, ndr) ho firmato. Pensavo di rimanere a Modena, ma quando si è presentata questa opportunità ho accettato subito. Padova è una piazza molto importante e con tanti tifosi che vengono allo stadio, è una bella esperienza per me. Spero di fare il meglio possibile e di vincere il campionato, sono venuto con questo obiettivo». Nel Modena giocava con la squadra Primavera ed era il terzo portiere della prima squadra (è andato in panchina in occasione della gara con il Trapani). A Padova avrà come compagno di stanza in foresteria Mattin. È la sua prima esperienza lontano da casa. «Speriamo che vada tutto al meglio, sono convinto che sarà così». Sulle sue caratteristiche, Lanzotti aggiunge: «Tra i miei pregi ci sono quelli di saper guidare bene la difesa e sono bravo nelle palle alte. Dove devo migliorare? Nei tiri rasoterra, data la mia statura faccio un po’ fatica». Domani, come detto, può essere già il suo momento. «Sono venuto per giocare e per dimostrare il mio valore. Non ho mai saltato un allenamento a Modena, sono prontissimo per scendere in campo». C’è un portiere al quale si ispira? «Neuer è un fenomeno, ma mi piace molto anche Casillas. A Modena tutti mi chiamavano il piccolo Neuer. Se faccio uscite spericolate come lui? Ne ho fatta una proprio contro il Padova due anni fa quando giocavo nella squadra allievi, ho colpito la palla di testa fuori dall’area per anticipare l’avversario». Ieri avevamo accennato che un’altra ipotesi poteva essere Diego Rossetto del Parma, la conferma arriva dal direttore sportivo Fabrizio De Poli. «Era una possibilità, ma in questo momento il Parma non poteva dare l’ok e noi non potevamo aspettare». Sempre il diesse ha svelato che un altro portiere cercato nelle ultime ore è stato Simone Mercuri che gioca con la Caronnese in serie D ed è di proprietà dell’Atalanta.

Ore 12.10 – (Gazzettino) Thomassen (problema al polpaccio) e Petkovic (adduttore) non saranno a disposizione domani con il Montebelluna. Ieri sera si sono sottoposti a un accertamento clinico al pari di Vanzato, che ha avuto una ricaduta al retto femorale. Oggi alle 10 in occasione della rifinitura alla Guizza si capirà molto di più sul probabile undici che Parlato ha in mente di schierare. È probabile che tra i pali ci sia subito spazio per il nuovo arrivato Lanzotti al posto di Cicioni, dato che in questo modo può essere utilizzato un giocatore di esperienza in più in mezzo al campo. Il pacchetto arretrato dovrebbe essere formato dall’altro acquisto degli ultimi giorni Bortot come terzino destro, con Salvadori sulla corsia opposta dato che Degrassi è rimasto ai box anche ieri per un’infiammazione al ginocchio che si trascina da una quindicina di giorni, mentre al centro agiranno Sentinelli e Niccolini. Quanto al centrocampo, bisogna vedere se sarà utilizzata la formula a due oppure quella a tre come giovedì in amichevole: Mattin sembra sicuro di un posto per il discorso degli under, poi ci sono Nichele, Segato ed eventualmente come interno anche Dionisi (se si gioca a tre). Davanti è abbondanza con Cunico sicuramente della partita, e in lizza ci sono Ferretti, Amirante, Zubin, Petrilli, Ilari, Aperi e Pittarello.

Ore 11.55 – Sugli indisponibili: “Non avrò a disposizione Petkovic, Vanzato, Degrassi e Thomassen. Convoco anche Canton e Faggin ma dovrò verificare le condizioni di quest’ultimo perché ha preso una botta in partitella”.

Ore 11.52 – Sul modulo: “Le due punte? Ho detto ai ragazzi di tenere in testa anche il 4-2-3-1, ma giocando con le due punte tutti e cinque gli attaccanti a mia disposizione possono incastrarsi”.

Ore 11.50 – Sui nuovi arrivi: “Sono arrivati per rimpolpare un organico già importante. Bortot fa della corsa e del temperamento le sue qualità migliori, ma deve subito entrare nell’ottica della serie D, dove a farla da padrona è l’ignoranza tattica. Lanzotti invece è fisicamente forte e dotato di una buona tecnica. In campo dal primo minuto domani? Potrebbe essere”.

Ore 11.47 – Sul Montebelluna: “È una squadra giovane, organizzata e ben allenata. Conosco Pasa, vorrà metterci il bastone tra le ruote ma i miei ragazzi vogliono dimostrare che questo inizio dell’anno è stato un episodio. Domani dobbiamo fare la prestazione e fare i tre punti”.

Ore 11.45 – Arriva mister Parlato. Sul gruppo: “Dobbiamo correggere gli errori, ed in settimana abbiamo lavorato con maggior piglio e determinazione ma bisogna poi portarli anche alla domenica. Dispiace per squalifiche ed infortuni, ma non dobbiamo in alcun modo piangerci addosso. Anzi, dobbiamo invertire il trend a tutti i costi! E sono contento per le porte aperte perché bisogna restare ancor più vicini alla squadra. Domani vogliamo e dobbiamo vincere. Dobbiamo tirare fuori l’entusiasmo, il carattere e la grinta, e dobbiamo farlo in maniera costante. Vogliamo tornare a vivere con gioia e serenità la domenica sera…”.

Ore 11.30 – (Biancoscudati Padova) La Biancoscudati Padova informa che è già attiva on line e nei punti vendita Ticketone la prevendita per la gara Biancoscudati-Montebelluna di domani. I punti vendita Toto Abano e Casa Della Fortuna hanno inoltre comunicato che saranno aperti anche domani fino alle 12 per proseguire la prevendita.

Ore 11.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 11.00 – Qui Guizza: provati schemi su palla inattiva.

Ore 10.40 – Qui Guizza: schemi in corso. Assenti alla rifinitura Petkovic, Vanzato, Thomassen, Degrassi e Mazzocco.

Ore 10.20 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Resta confermata, rispetto alla prima sanzione, solo la multa di 2.000 euro inflitta dopo quanto successo allo stadio “Dei Fiori”. Molto soddisfatto Roberto Bonetto, che ieri è stato a Roma con l’avvocato della società, Simone Perazzolo. «È una bella giornata, siamo riusciti pienamente nel nostro intento», il suo commento. «Volevamo che fosse rispettato il nome della città di Padova ed è quello che ho detto anche davanti alla Corte. Solo una sentenza politica avrebbe potuto confermare il verdetto di primo grado, e invece è stata tenuta in considerazione l’importanza della città di Padova, della sua squadra e dei suoi tifosi». Nonostante la riapertura parziale dell’Euganeo, sono confermate entrambe le dirette televisive. La partita sarà trasmessa integralmente da Cafe 24 (canale 95 e 666 del digitale terreste) e da Telenuovo (canale 11).

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) “Botti” che avevano causato la sentenza del giudice sportivo, il quale già dopo la trasferta di Fontanafredda (con altri petardi esplosi e qualche “buu” razzista) aveva deciso per la disputa di una gara a porte chiuse, sospendendo la sentenza. Sospensione decaduta dopo quanto accaduto a Valdagno, ma che non ha portato alla chiusura totale dell’Euganeo. A restare vuota domani, dunque, sarà solo la “Fattori”. Non saranno quindi validi gli abbonamenti per quel settore, mentre potranno accedere agli spalti non solo tutti gli altri abbonati, ma anche chi acquisterà il biglietto. Per cui teoricamente, non essendoci tagliandi nominali in serie D, anche un abbonato della stessa “Fattori” potrà assistere alla gara da un altro settore. I biglietti saranno messi in vendita a partire da oggi pomeriggio e potranno essere acquistati nei punti vendita Ticketone e sul sito www.ticketone.it fino alle 12 di domani. Le biglietterie sud dell’Euganeo apriranno invece domani alle 12.30.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Verdetto ribaltato e niente porte chiuse all’Euganeo. È andata a buon fine la missione romana dell’amministratore delegato della Biancoscudati Padova, Roberto Bonetto, visto che la seconda sezione della Corte Sportiva d’Appello nazionale ha accolto il ricorso della società di viale Rocco, dopo la sentenza della settimana scorsa del giudice sportivo, che aveva stabilito la disputa a porte chiuse della gara casalinga di campionato in programma domani (ore 14.30, arbitro Loprete di Catanzaro)contro il Montebelluna. La Corte d’Appello ha riaperto i cancelli dello stadio, chiudendo solamente la Tribuna Fattori. Ed era proprio questo quello che aveva richiesto la Biancoscudati Padova, nel ricorso inoltrato dopo il comunicato diramato dagli ultras. I quali si erano definiti “moralmente responsabili” per lo scoppio dei petardi dietro la panchina dell’Altovicentino, allo stadio di Valdagno, il 4 gennaio scorso.

Ore 09.20 – (Mattino di Padova) Spigliato e sorridente, il portiere a cui si ispira Lanzotti è forse il più forte del mondo in questo momento. «Neuer è un fenomeno, mentre in precedenza mi piaceva molto anche Iker Casillas». Vuol dire che vedremo uscite spericolate come quelle del portiere tedesco? «Proprio contro il Padova, quando giocavo negli Allievi, ho fatto un’uscita di testa fuori dall’area. Credo che le uscite alte e la gestione della difesa siano tra i miei punti forti. Al contrario, devo migliore sulle palle rasoterra». Obiettivo? «Provare a vincere il campionato e andare in Lega Pro». Pronto al debutto dal primo minuto anche l’altro neo-acquisto, il terzino Tommaso Bortot. Non ci sarà, invece, Alessandro Degrassi, che soffre per un’infiammazione al ginocchio (gli esami hanno evidenziato anche il corno posteriore del menisco sinistro pizzicato), così come Thomassen, che ha accusato un problema muscolare nell’amichevole di giovedì a Curtarolo.

Ore 09.10 – (Mattino di Padova) Appena in tempo per poter essere disponibile già domani, è arrivato il portiere tanto cercato dal Padova. Data l’assenza prolungata di Petkovic, che non si è allenato nemmeno ieri e non sarà pronto per la gara contro il Montebelluna, il nuovo portiere “under” del Padova è Riccardo Lanzotti. Classe 1996, nativo di Sassuolo, arriva dalla Primavera del Modena e potrebbe debuttare dal primo minuto già domani: «Io sono pronto, non ho mai saltato un allenamento quest’anno», ha spiegato ieri alla Guizza l’estremo difensore emiliano. «La trattativa è nata giovedì sera e la mattina dopo ero già in sede all’Euganeo per firmare. Credevo sarei rimasto a Modena sino a fine stagione, ma appena mi si è presentata questa occasione sono arrivato di corsa. Padova è una piazza importante, con tantissimi tifosi, e qui posso mettermi in mostra».

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Novità in vista anche per la porta: il ds Fabrizio De Poli, preso atto del «no» recapitato dal Lecce per Alessandro Mirarco, ha virato in modo piuttosto deciso su Riccardo Lanzotti, che arriva dal Modena. Lanzotti, classe 1996, era già nel giro della prima squadra e viene descritto come un portiere bravo tra i pali e meno brillante quando si tratta di giocare il pallone con i piedi. Arriva per giocare subito, visto che l’infortunio di Lazaar Petkovic è molto serio e la regola degli Under impone una svolta immediata fra i pali contro il Montebelluna: «La trattativa è nata giovedì sera – spiega Lanzotti – ed è stata rapidissima con la firma del contratto arrivata ieri mattina. Pensavo che sarei rimasto a Modena ma quando si è presentata quest’opportunità non ci ho pensato su due volte. Padova è una piazza importante e piena di tifosi, posso ritagliarmi belle soddisfazioni e posso mettermi in mostra». Il giovane estremo difensore si racconta così: «Dicono sia bravo nelle uscite, ne ho fatta una contro il Padova due anni fa, negli Allievi: ho colpito la palla di testa fuori dall’area per anticipare l’avversario. Se il mister vuole io sono pronto, sono qui per vincere il campionato e per mettermi in mostra con questa maglia».

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Alle 18 arriva il contrordine, in qualche modo in linea con le sensazioni della mattinata: Padova-Montebelluna, in programma domani allo stadio Euganeo, si giocherà a porte aperte con l’unica limitazione della chiusura del settore riservato agli ultras biancoscudati (la Tribuna Fattori) e non a porte chiuse come stabilito dal giudice sportivo. La Corte d’appello federale ha accolto, dunque, il ricorso della società biancoscudata, che aveva chiesto che la limitazione non fosse indiscriminata ma limitata al settore in qualche modo «autoaccusatosi» con tanto di scuse del lancio di petardi allo stadio di Valdagno, nel corso del match con l’AltoVicentino. Essendo l’Euganeo già in diffida ed essendo stato considerato il gesto pericoloso per l’incolumità dei componenti della panchina avversaria, era scattata la prima sanzione. Adesso la retromarcia, per quanto parziale. Chiaro che la situazione cambi radicalmente ogni dettaglio, compresi gli ingressi allo stadio. Logico anche aspettarsi un esodo dalla Fattori, i cui abbonati dovranno acquistare un biglietto di altro settore, verso la vicina tribuna Est. Confermata invece la multa di 2mila euro comminata in primo grado.
«Siamo soddisfatti di questa decisione — spiega il presidente Giuseppe Bergamin — e siamo consapevoli che questo comporterà tutta una serie di variazioni per quanto riguarda l’accesso allo stadio e le abitudini dei tifosi, ci stiamo attrezzando per farvi fronte».

Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (domenica 18 gennaio, ore 14.30): ArziChiampo-Mori Santo Stefano, Belluno-Tamai, Clodiense-Union Ripa La Fenadora, Dro-AltoVicentino, Giorgione-Union Pro, Legnago-Kras Repen, Mezzocorona-Fontanafredda, Padova-Montebelluna, Sacilese-Triestina.

Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: AltoVicentino 42, Padova 41, Belluno 37, Sacilese 32, La Fenadora e Clodiense 29, ArziChiampo 28, Montebelluna e Tamai 27, Union Pro 25, Fontanafredda 24, Giorgione 20, Dro 19, Legnago 17, Triestina e Kras Repen 14, Mori Santo Stefano 8, Mezzocorona 7.

Ore 08.34 – Serie D girone C, diciottesima giornata: AltoVicentino-Legnago 2-0, Fontanafredda-ArziChiampo 2-3, Kras Repen-Sacilese 1-0, Montebelluna-Clodiense 0-3, Mori S.Stefano-Belluno 2-2, Tamai-Giorgione 0-0, Triestina-Mezzocorona 2-1, Union Pro-Padova 3-2, Union Ripa La Fenadora-Dro 2-3.

Ore 08.32 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.30 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Supermercati Alì, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 16 gennaio: accolto il ricorso, contro il Montebelluna resterà chiusa solo la Tribuna Fattori. Mercato: arriva il portiere classe 1996 Riccardo Lanzotti.




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com