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Ore 21.30 – (Il Piccolo) Che fine ha fatto Ulpiano Mattia Capalbo? Il forte centrocampista romano che dal 2011 indossa la maglia del Kras Repen, superato il problema della rottura della clavicola, non si sta più allenando con la formazione del presidente Goran Kocman. «Capalbo ha preso la decisione di prendere una pausa dal mondo del calcio per motivi privati», racconta il dirigente responsabile della Prima squadra biancorossa Tullio Simeoni. Chiamato il “poeta” per le sue doti artistiche, ma anche “l’eroe del Rocco” dopo lo splendido gol messo a segno contro la Triestina che è valso l’1-1 nel derby contro gli alabardati, Capalbo è in effetti prossimo a discutere la tesi di Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Trieste. Tra le sue passioni rinomate impossibile non citare la musica: infatti facile ritrovare Ulpi su youtube come ispirato chitarrista dell’alternative rock band Vinolia, e ora protagonista del nuovo progetto musicale “Gerry or Something?”. Sul suo allontanamento Capalbo spiega: «La casa Kras è una famiglia che non si può dimenticare. Quattro anni importanti della mia vita li ho trascorsi con questa società». Intanto da un punto di vista fisico è emerso proprio ieri che il medico ha consigliato a Ulpiano di rimanere fermo ancora per due mesi in quanto la parte ossea della clavicola non è ancora al meglio. Formalmente dunque Capalbo rimarrà a tutti gli effetti un giocatore del Kras. Almeno sino a giugno. Nato a Roma il 25 aprile 1990 Capalbo dal 2005 al 2009 è stato una bandiera della Sacilese in serie D, raggiungendo nella stagione 2009-2010 la serie C2, prima di spostarsi al Concordia Sagittaria in D. Nel 2010-2011 gioca nel Pro Fagagna in Eccellenza. Dal 2011 indossa la maglia del Kras conquistando due storiche promozioni in D. Quest’anno ha praticamente sempre giocato da titolare sino all’infortunio (rottura della clavicola) occorso durante la batosta interna con il Fontanafredda del 2 novembre scorso. Per lui un solo gol all’attivo in questa stagione, ma che gol: stadio Nereo Rocco, primo derby con la Triestina, sotto di una rete i carsolini raggiungono il pari grazie ad un tocco geniale del centrocampista romano che aggancia in corsa un lungo lancio di Ranic e con un colpo di esterno destro gonfia la rete. Ulpiano Capalbo, il poeta, verrà ricordato così a Monrupino. Come il trascinatore delle Furie rosse verso due promozioni in D. Come un giocatore che non si è mai lesinato dal dare il 100% per la maglietta del Kras Repen. Insomma: che quella di adesso sia un arrivederci, a presto.
Ore 21.10 – (Il Piccolo) Assane Mboup non sarà un giocatore della Triestina: il centrale difensivo senegalese non ha convinto lo staff in questa settimana di allenamenti e già ieri il giocatore africano aveva abbandonato la truppa alabardata. È stato un pomeriggio di prove anti Sacilese per la Triestina, che ha affrontato in una partitella in famiglia la formazione Juniores. Era assente giustificato per un impegno personale mister Ferazzoli, ma dalla sgambata sono emerse comunque preziose indicazioni in vista della sfida di domenica a Sacile (inizio ore 14.30). La più significativa è che il candidato a sostituire lo squalificato Proia a centrocampo è sicuramente Arvia, che del resto già in un paio di occasioni a dicembre era partito titolare proprio al posto del biondo centrocampista. Ieri infatti nel primo tempo, quando quella apparsa in campo sembrava la possibile formazione titolare per Sacile, Arvia ha giostrato da mezzala sulla destra con Bedin a sinistra, mentre Spadari ha giocato come consueto perno centrale davanti alla difesa. Una difesa dove si è vista la coppia centrale Fiore-Piscopo con terzini Crosato e Celli. Ma la partitella di Fiore è durata poco: una forte botta al dorso della mano destra ha consigliato un prudenziale riposo e il suo posto è stato preso da Antonelli. Evidentemente era la giornata sfortunata per le mani dei giocatori, perché anche Milicevic ha lasciato presto il campo per un infortunio al pollice della mano destra. Il croato, che era partito in attacco assieme a Rocco con Manzo alle spalle, è stato sostituito dal giovane Perrotta, che si spera di riuscire a tesserare in tempo prima di domenica. Comunque proprio nel primo tempo la prima squadra ha fatto una certa fatica: la Juniores è passata addirittura in vantaggio con Nuzzi, per poi subire il pareggio di Bedin di testa su corner. Nella ripresa, entrati tanti rincalzi da una parte e dall’altra, la prima squadra ha dilagato fino al 6-1, frutto di una doppietta di Aquilani e delle reti di Perrotta, Piscopo e Giannetti. Intanto, dopo tanti tifosi e il Centro di coordinamento, anche il presidente alabardato Marco Pontrelli ha voluto esprimere la sua solidarietà a Lorenzo Campanale, leader della Curva Furlan, per la vicenda del Daspo seguente al controverso episodio della partita di Belluno. La Triestina confida che Campanale possa quanto prima dimostrare agli inquirenti la propria estraneità ai fatti in maniera limpida e inappellabile e ricorda, in un comunicato, «come il comportamento del ragazzo sia sempre stato orientato alla realizzazione di iniziative socialmente utili e di beneficienza verso i più bisognosi promuovendo un tifo sano e corretto».
Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il XXV Aprile è considerata tappa fondamentale dalla Triestina nel suo viaggo verso la salvezza. Nonostante la perdurante crisi societaria che ha portato al vertice delle Alabarde i personaggi più pittoreschi, l’Unione sembra ora aver ritrovato un assetto decente sia in campo, con Giuseppe Ferazzoli in panca, che in sede con Marco Pontrelli presidente. SALVEZZA DIRETTA – Negli ultimi 8 turni la Triestina ha incassato 11 dei suoi 14 punti. Ha perso solo a Fontanaredda (1-2), alla vigilia di Natale. Ha pareggiato con Clodiense (1-1), Union Pro (0-0), Dro (1-1), Tamai (1-1) e Legnago (4-4) e ha battuto Mori Santo Stefano e (2-1) e Mezzocorona (2-1). «La salvezza diretta – dichiara Daniele Rocco, punta arrivata a Trieste in novembre – dista solo 6 lunghezze. Noi tutti crediamo di poterla raggiungere. Il successo sul Mezzocorona (secondo stagionale e primo in casa, ndr) è stato molto importante. Ci ha dato la convinzione che il vento sia cambiato. A Sacile dovremo dare continuità ai nostri risultati, giocando con coraggio e determinazione. Possiamo vincere – è convinto il bomber -. Dipende solo da noi». Rocco: un nome, una garazia a Trieste. Per lui tre centri da quando veste rossoalabardato. Con i trentini è stato fondamentale, procurandosi e trasformando il rigore del primo gol e servendo su un piatto d’argento a Milicevic per il secondo. RISCATTO BIANCOROSSO – Sarà una partita importante anche per la Sacilese, reduce dalla sconfitta (0-1) di Monrupino, determinata da assenze e malasorte. «Sì – conferma Marco Beccaro -: loro stanno venendo da un buon momento, noi invece non riusciamo più a esprimere il nostro gioco frizzante. Questa sarà l’occasione buona per ritrovarci». Pentito di essere rimasto a Sacile? «Assolutamente no. Qui – garantisce – sto benissimo e ho fatto amicizie che dureranno nel tempo. Il gioco di Zironelli, poi, mi esalta al massimo». PRECEDENTI – Nella gara d’andata al Rocco la Sacilese si impose per 3-1. Nella stagione 2013-14 fu pareggio, sia all’andata che al ritorno: 1-1 in entrambe le occasioni. Ziro domenica ritroverà Manucci, Baggio, Beccia ed è appena arrivato Mboup. Marco Piscopo è un fresco ex, ora approdato sul fronte dell’Accademia. Boscolo Papo sconterà la seconda giornata di stop. Fra i rossoalabardati è squalificato il centrocampista Daniele Proia.
Ore 20.20 – (Messaggero Veneto) L’atteso derby regionale tra Sacilese e Triestina, in programma domenica, è già iniziato. Almeno virtualmente. E il primo “gol” l’hanno messo a segno i liventini, soffiando proprio in extremis il difensore Assane Mboup (classe ’90) agli alabardati, con cui il giocatore si è allenato sino a mercoledì scorso. Ritorno. Una trattativa lampo compiuta dal ds Denis Fiorin per regalare a Zironelli un tassello in più in un reparto che, dopo l’infortunio di Grazzolo e la partenza di Bolzan, era rimasto piuttosto sguarnito di alternative. Ma dietro la scelta di optare per Mboup, giocatore che ha già vestito la casacca biancorossa nella stagione 2008–2009, pare esserci anche un improvviso raffreddamento della pista che avrebbe dovuto portare a Simone Giacomini (’90), ex Tamai e Sanvitese, reduce da un’esperienza nella serie A romena con il Gaz Metan Medias. Proprio a causa delle lungaggini burocratiche per definire il trasferimento, la Sacilese ha deciso di congelare per il momento l’affare Giacomini e chiudere in fretta, con tanto di ufficialità arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, l’opzione Mboup. Gol facile. Non è dato sapere se la Triestina, con cui il giocatore si stava allenando, avrebbe portato avanti la trattativa per ingaggiarlo. Ma è certo che ieri in casa alabardata c’è chi ha manifestato piena sorpresa davanti alla notizia dell’ormai imminente ingaggio di Mboup da parte della Sacilese. Il difensore, di origini senegalesi, vanta una buona attitudine al gol: 4 ne ha segnati nella sua esperienza a Concordia, e ha sempre “timbrato” anche nelle due stagioni in cui ha vestito la maglia della Sanvitese. Le ultime. Zironelli per l’occasione recupererà diverse pedine preziose che tanto hanno pesato nel ko di misura subito a Monrupino sul Kras. Stiamo parlando di Baggio, Manucci e Beccia. Mentre ancora un turno di stop attende Boscolo Papo, cui erano state inflitte due giornate. Uno scampolo di gara potrebbe toccare anche a Marco Piscopo, che dopo l’esordio di domenica scorsa sta trovando progressivamente la migliore condizione. Nulla da fare, invece, per il giovane Biasi Manolache, ancora ai box. Sul versante triestino, ieri partitella in famiglia conclusa con un rotondo 6-1 per la formazione maggiore. L’attaccante Milicevic e il difensore Fiore sono stati costretti a uscire anzitempo, rispettivamente per un infortunio al pollice della mano destra e una contusione alla mano sinistra. Ma non dovrebbero essere in dubbio per la sfida del XXV aprile.
Ore 19.50 – (Biancoscudati Padova) La Biancoscudati Padova informa che oggi pomeriggio la Corte Sportiva della Figc ha accolto il ricorso della Società di viale Rocco contro decisione di disputare a porte chiuse la gara di domenica con il Montebelluna. In particolare, la Corte ha rideterminato la sanzione inflitta ai biancoscudati dopo la gara contro l’Altovicentino, confermando l’ammenda di 2.000 euro e stabilendo che in occasione di Biancoscudati – Montebellluna resti chiuso il solo settore denominato “Tribuna Fattori”. Tutti gli altri settori invece, saranno regolarmente aperti e i biglietti saranno messi regolarmente in vendita a partire da domani pomeriggio. Allo stesso tempo, il giorno della gara saranno validi tutti gli abbonamenti, tranne quelli sottoscritti in Tribuna Fattori.
Ore 19.40 – (Corriere delle Alpi) Dal campo all’attenzione per il sociale. Mentre sul terreno di gioco il Ripa Fenadora si sta preparando alla trasferta di domenica contro la Clodiense per lo scontro diretto per il quinto posto che vale i play-off, i giocatori neroverdi hanno deciso di devolvere le multe per il sociale. Ieri una delegazione della prima squadra accompagnata dal presidente Nicola Giusti ha consegnato una donazione all’asilo di Seren del Grappa. «Come sempre abbiamo deciso di donare in beneficenza una parte delle multe raccolte in spogliatoio», racconta Sandro Andreolla. «Questa volta abbiamo deciso di aiutare l’asilo di Seren e l’abbiamo scelto perché rappresenta un simbolo per guardare con ottimismo al futuro. Si tratta di un piccolo contributo, ma di un gesto che pensiamo faccia piacere e possa dare un piccolo sostegno a queste importanti attività sociali». È un’altra delle iniziative per il sociale promossa dall’Union, «partita direttamente dai nostri ragazzi che dimostra, una volta di più, che le “grandi” squadre sono fatte di uomini prima ancora che di calciatori», sottolinea la società attraverso il proprio sito internet, raccontando l’iniziativa. «Useremo quei soldi per comprare alcuni giochi nuovi ai bambini», precisa suor Lucia, che a nome dell’intera scuola esprime il più vivo «grazie ai dirigenti e ai calciatori dell’Union Ripa Fenadora per aver scelto di farci questo grande regalo. Il gesto ha commosso tutti». «L’Union è una squadra importante», aggiunge il sindaco Scopel, in visita ieri mattina all’asilo assieme ad alcuni rappresentanti della squadra, «non solo per i risultati positivi in campo, ma anche per l’impegno nel settore giovanile e per la sensibilità ad aiutare strutture dedicate ai bambini. Abbiamo a che fare non solo con grandi calciatori, ma anche con grandi uomini». Tomasi vicino al rientro. Il centrocampista dell’Union che si era rotto il menisco mediale il 22 novembre ha ricominciato a correre piano piano questa settimana, ma per il ritorno in campo si andrà probabilmente dopo la sosta di domenica 1 febbraio in programma per il torneo di Viareggio. «Mi va anche bene che ci sia la pausa perché recupero una settimana in più», dice Nicola Tomasi. L’obiettivo dunque è tornare disponibile per la sfida con il Legnago in trasferta l’8 febbraio. «È quello che spero», aggiunge il centrocampista dell’Union, che racconta: «Sto ancora facendo palestra per rinforzare il muscolo e ho ripreso un po’ la palla per conto mio, però è ancora presto. Mi auguro di rientrare col gruppo verso la metà della prossima settimana. Le sensazioni sono buone, adesso sono tranquillo». Voglia di dare una mano ai compagni. «Vedo ogni giorno la squadra e sta bene», dice Nicola Tomasi. «Una partita storta ci può stare, anzi solo il primo tempo col Dro è stato negativo perché poi c’è stata una bella reazione. Sappiamo quanto valiamo e già da domenica proviamo a recuperare i tre punti persi. La Clodiense è una buona squadra che all’andata ci ha battuto, ma vogliamo rifarci dalla sconfitta di domenica scorsa e andremo col coltello tra i denti». Scontro diretto. «La squadra c’è e possiamo fare bene, i presupposti ci sono tutti», rimarca il centrocampista del Ripa Fenadora. «Attaccando alti, possiamo mettere in difficoltà la Clodiense con la corsa, la voglia e la fame di vincere. Tecnicamente siamo sullo stesso livello. Il giocatore più pericoloso che hanno secondo me è Mazzetto (mezza punta), che ci ha fatto gol all’andata».
Ore 19.20 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Una domenica in tensione. Belluno e Union Ripa marciano spedite verso i rispettivi impegni in programma domenica che, classifica alla mano, si preannunciano accesi. Ma i gialloblù, intanto, pensano già pure alla prossima gara al polisportivo in programma l’8 febbraio. QUI BELLUNO – A due giorni dal fischio d’inizio di Belluno-Tamai i gialloblù hanno deciso di chiedere l’anticipo al Fontanafredda per la partita in programma al polisportivo il prossimo 8 febbraio. Il desiderio di Fardin&Co, sarebbe quello di giocare sabato 7, resta da capire se i rivali sono d’accordo oppure no. La truppa intanto resta concentrata sulla sfida all’ex eccellente Simone Brustolon. Lui e il suo Tamai (seconda migliore difesa del girone), tra 48 ore saranno al polisportivo e il Belluno, senza Pellicanò (3 giornate di squalifica) e Pauletti, ma con un Di Bari in più in panca, dovrà provare ad aggiustare il mezzo passo falso con il Mori e tornare ai tre punti. QUI UNION RIPA – Restando in tema di squalifiche anche tra i neroverdi di Max Parteli c’è qualcuno che sarà costretto alla tribuna, ovvero De Carli (portiere e capitano) e Santomaso (preparatore fisico che va anche in panchina). Di fronte, in terra straniera, Brotto e soci si troveranno la squadra gemella. Quella Clodiense che conta gli stessi identici punti del Ripa, forte di un cammino parallelo (8 vittorie, 5 pareggi, 5 ko) e addirittura gli stessi gol fatti (26). Unica differenza quelli subìti (20 a 24 in favore del Ripa).
Ore 19.00 – (Corriere delle Alpi) Il Belluno ritrova il suo ex capitano Simone Brustolon. Domenica arriva il Tamai dove l’ex difensore gialloblù è andato a giocare, dopo la parentesi non troppo positiva alla Feltrese. Il giocatore zoldano, dopo aver giocato una vita per il Belluno, ha lasciato i compagni a dicembre 2013, dopo che nei primi tre mesi di campionato aveva visto molte panchine, visto gli arrivi in rosa di Merli Sala e Calcagnotto. Dopo i sei mesi con la maglia granata “Brusto” ha trovato l’accordo con la squadra di Pordenone. «Direi che questa mia nuova avventura sta andando bene – racconta il difensore – la scorsa settimana ho avuto l’influenza ma adesso sono pienamente recuperato. Al Tamai cha sta andando bene, stiamo facendo un buon campionato e siamo a ridosso della zona play off. L’obiettivo è la salvezza ma cercheremo oltre a questo di stare nel gruppetto di squadre di medio alta classifica. Siamo una rosa con con dei valori importanti e lo stiamo dimostrando». Sei rimasto in contatto con i tuoi ex compagni e con la dirigenza del Belluno? «Con i ragazzi i rapporti sono rimasti ottimi, ne sento molti e spesso. Ho giocato una vita con molti di loro ed è normale che sia così. I dirigenti li sento poco, ma non nessun problema con loro, se li incontro li saluto e ci faccio due parole volentieri». Pensi mai di tornare? «Possibilità molto remota, anche se non si sa mai cosa potrebbe succedere. Da quando sono andato via non ci ho mai pensato». Che ricordo hai della tua mezza stagione alla Feltrese? «È stata veramente un disastro. Non parlo a livello sportivo, dove comunque ho giocato e il mister mi ha lasciato qualcosa. Ma la società ha fatto tante promesse a me e ad altri senza poi mantenerle. Non sono seri e nemmeno professionali». E il San Giorgio Sedico? «Nessuno mi ha chiamato». Domenica chi vince? «Speriamo il Tamai, anche se siamo consapevoli che andiamo a giocare in casa di una delle squadre più forti del campionato. Cercheremo di usare le nostre armi per vincere la partita». Mister Vecchiato studia le contromosse. L’allenatore del Belluno dovrà fare a meno di Paolo Pellicanò per tre partite. Contro il Tamai giocherà sicuramente sulla sinistra Stefano Mosca, mentre i fuoriquota potrebbero essere Davide Solagna, Giovanni Pescosta, Ruben D’Incà e Francesco Posocco. Proprio il fuoriquota ex Vittorio Veneto si piazzerebbe nel tridente facendo arretrare in mediana Marco Duravia. Rischiano il posto uno tra Yari Masoch e Mik
Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Debuttando nel Venezia in Lega Pro ha già vinto il personale «derby» con suo fratello, che quattro anni fa in serie D aveva solo sfiorato l’esordio in prima squadra. La favola del giorno in casa arancioneroverde è quella di Marco Dell’Andrea, 18 anni a marzo, volto nuovo di un Venezia che a Meda contro il Renate ha colto un punto prezioso data l’emergenza sempre acuta tra squalifiche e infortuni. «Esordire a 17 anni tra i professionisti è stata una gioia immensa, un’emozione che dedico ai miei genitori e a mio fratello Alberto perché tifano per me da sempre. Non me l’aspettavo, ma alle tante assenze si è aggiunto il ko di Cernuto dopo un quarto d’ora e il mister mi ha gettato nella mischia». Il fatto che il Venezia sia subito tornato a muovere la classifica dopo il ko con l’Alessandria è già di per sè positivo: tuttavia il giovane Dell’Andrea non si accontenta. «In Coppa Italia avevo debuttato a Ferrara contro la Spal giocando terzino sinistro, con la Berretti mi capita anche di fare il centrale, a Meda invece ho potuto agire nel mio ruolo naturale essendo destro di piede. Tenuto conto che era la prima tra i “grandi” sono contento, i ritmi elevati non mi spaventano e non mi hanno colto di sorpresa, però 3-4 volte sono andato in difficoltà facendomi scappare il mio uomo. Me lo dico da solo, ho «dormito», sicuramente posso fare meglio». Marco Dell’Andrea frequenta l’istituto Salesiano San Marco, a giocare a calcio ha iniziato a casa nella Calvi Noale e da sette anni è nel vivaio arancioneroverde. Per lui, che in estate non era stato ancora aggregato alla prima squadra per la preparazione precampionato, a inizio dicembre anche la chiamata in azzurro per uno stage dell’Italia Under 18 di Lega Pro. «Diciamo che ultimamente stanno succedendo cose buone per me, dovrò essere bravo e fortunato perché tutto ciò diventi un punto di partenza. La personalità non mi manca, non ho paure e cerco di imparare velocemente. Dico grazie a mister Serena perché è un maestro importante per me. Saremo contati anche sabato col Pordenone? Io sono pronto».
Ore 18.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) E’ arrivato lunedì, primo acquisto del mercato invernale del Venezia, e domani Simone Guerra spera di esordire in maglia arancioneroverde. «Me lo auguro. Ho voglia di giocare, dopo un periodo in cui non ho giocato molto». L’attaccante arrivato dal Benevento, era di stanza al Matera nel girone d’andata, ma dopo le prime 11 giornate da titolare, in quelle rimanenti ha visto il campo con il contagocce. «Per me Venezia rappresenta un motivo di rilancio, spero davvero di poter fare bene». La prima settimana di lavoro è stata positiva e soprattutto utile per conoscere i compagni. «E’ un bel gruppo, c’è voglia di lavorare c’è entusiasmo. E quando un gruppo è sano – sottolinea – è più facile inserirsi». Domani al Penzo (ore 15) arriverà il Pordenone squadra che, grazie agli ultimi risultati, è risalito in classifica abbandonando l’ultima posizione. «In quelle condizioni, dovendo recuperare posizioni, ogni partita per loro sarà la partita della vita. Ma noi dovremo rispondere allo stesso modo, perché – aggiunge Guerra – è importante per noi fare punti e risalire verso un obiettivo importante, che è quello dei play off». Per domani mister Michele Serena ritrova Elia Legati, che ha scontato la giornata di squalifica, mentre dovrà ancora fare a meno di Simone Sales, al secondo e ultimo turno di stop. Sarà disponibile anche Francesco Cernuto, che sabato scorso contro il Renate aveva rimediato la frattura del naso: è arrivata infatti la maschera protettiva in fibra di carbonio che gli consente di allenarsi e, all’occorrenza, anche di giocare. Ieri intanto è stato sottoposto all’ultima visita di controllo Vinicio Espinal e, visti gli esiti favorevoli, ora potrà iniziare ad allenarsi a pieno ritmo.
Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) Espinal, via libera. La visita di controllo, l’ennesima, a cui si è sottoposto ieri il centrocampista dominicano del Venezia, ha confermato la completa guarigione dall’infortunio e dalla prossima settimana potrà forzare i ritmi. Espinal è fuori da fine settembre, ha giocato l’ultima partita contro la Feralpisalò prima di fermarsi una prima volta, poi la ricaduta a fine novembre. Un giocatore che Michele Serena non ha mai avuto e che potrà considerare come un “innesto” del mercato di gennaio. Capogrosso potrebbe esordire fin dal primo minuto contro il Pordenone, considerando che Sales sconterà la seconda giornata di squalifica e Cernuto ha iniziato ad allenarsi con la maschera dopo la frattura al setto nasale. Partiranno dalla panchina Peccarisi e Guerra. Il Venezia, come noto, sa da un paio di settimane di dover giocare venerdì 30 gennaio l’anticipo televisivo (ore 20.45) su Rai Sport. La Pro Patria ha ufficializzato il ritorno del centrocampista Calzi, la Cremonese l’ingaggio del difensore Briganti e dell’attaccante Pasi, il difensore Guidi all’Arezzo.
Ore 17.40 – Queste le motivazioni, presenti sul comunicato apparso sul sito della Figc: “ACCOLTO e, per l’effetto, ridetermina la sanzione all’obbligo di disputa di 1 gara con il settore dello stadio denominato “Fattori” privo di spettatori. Conferma l’ammenda”.
Ore 17.40 – PADOVA-MONTEBELLUNA: ACCOLTO IL RICORSO DELLA SOCIETÀ BIANCOSCUDATA, RESTERÀ CHIUSA SOLO LA TRIBUNA FATTORI.
Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) Subito pronto. Francesco Margiotta, l´attaccante che il Real Vicenza ha appena accolto in prestito dalla Juventus, dopo una prima parte di campionato vissuta a Monza, potrebbe scendere in campo già domani, alle 19.30, ad Alessandria. Il condizionale è d´obbligo visto che spetterà al tecnico Michele Marcolini, come sempre, scegliere chi mandare in campo e Margiotta ha svolto finora solo due allenamenti. «Fisicamente sto bene, mi sono sempre allenato e a Monza ho giocato, quindi sono a disposizione del mister già per questa prima gara con la maglia biancorossa», ha spiegato la seconda punta di scuola Juventus, che si aggiunge nella rosa a Emanuele Bardelloni e Francesco Galuppini. Margiotta, che il Real Vicenza ha soffiato in extremis alla Spal, si è descritto così: «Posso fare la seconda punta, ma anche il trequartista e l´attaccante esterno. Sono dotato di un buon tiro, mi piace lavorare per la squadra e soprattutto mettere la palla importante». Un assist, a parole intanto, al bomber Sasà Bruno. «Spero di poterlo mettere, quando sarò chiamato in causa, nelle condizioni di segnare». Margiotta, che con la maglia del Monza ha collezionato 14 presenze e tre reti, ha parlato del nuovo ambiente. «Ho trovato un gruppo molto unito. A Monza ho vissuto mesi molto difficili, come tutti i miei compagni. Si faceva fatica a vedere un futuro, ho preso un solo stipendio e in generale le condizioni sono state assai particolari. Sono contento di essere al Real Vicenza, una squadra che gioca bene e corre molto, mi ha sorpreso positivamente quando l´ho vista giocare». «Ho conosciuto anche Marcolini – aggiunge – e devo dire che l´impressione è stata ottima. Lavora molto con la palla e questo aspetto mi piace». Margiotta dice di ispirarsi a Cristiano Ronaldo, fresco vincitore del terzo Pallone d´Oro.«Lui è in cima alla mia personale lista». E sugli obiettivi del Real Vicenza ha le idee piuttosto chiare. «Se il traguardo è quello dei playoff, bisogna ottenere qualche pareggio in meno e qualche vittoria in più. Meglio iniziare da subito, anche se l´Alessandria è una formazione molto forte». Alessandria-Real Vicenza sarà diretta da Andrea Morreale della sezione di Roma 1, con gli assistenti Edoardo Raspollini di Livorno e Dario Cecconi di Empoli. La stessa partita, giocata al Menti all´andata, consegnò alla squadra di Marcolini i primi 3 punti in campionato.
Ore 17.10 – (Giornale di Vicenza) L´evoluzione tricologica di Simone Iocolano ha viaggiato pari passo con la sua lievitazione tecnica. Quando è comparso qui su queste zolle, sei anni fa, e il taglio da marine, a zero oltre al capello c´era l´attitudine al calcio da protagonista. Perfettamente capibile a 19 anni, una sola perla contro il Gubbio, peraltro festeggiata come una rete in una finale di Champions al Nou Camp, baci alla maglia e anche la gente. Gioia sincera e genuina. Peccato poi che il Gubbio ne fece due e quell´incontenibile euforia passò presto in cavalleria. Da allora in mezzo è transitato di tutto nella vita e nell´album dei ricordi di Ioco: la prima storica C1 con Jaconi, il calvario di un infortunio ai legamenti di un ginocchio che pareva non voler guarire mai. E infine il punto più basso della parabola: bocciato da Rastelli che l´aveva addirittura emarginato fuori rosa tra i reprobi da tagliare. Quindi la scelta di 6 mesi ad Aosta per ricominciare a vedere la luce. Bassano poi, che ne detiene il cartellino, lo riporta qui. E con Petrone il ricciolone – che poi ancora ricciolone non è – esplode: 11 reti senza rigori o punizioni, la rinascita accompagnata dalla chioma afro, in estate Asta lo incorona con la fascia da capitano e Simo da capotribù ci sta che è una bellezza, calato nella parte e ricambiato dalla platea che da lui si aspetta sempre la giocata abbagliante e la scintilla che scocca oltre a un amore per la maglia certificato dall´ennesimo rinnovo a scadenza 2016. A oggi il ruolino del fantasista nativo di Rivoli registra 5 gol, 3 salvataggi sulla linea (tutti col Pavia, una specie di record), un palo, una traversa e un rigore sbagliato. «Al lordo sarei già in doppia cifra ma in categoria superiore rispetto a un anno fa – spiega divertito Ioco – sabato ho chiesto ad Abbate cosa diavolo ci facesse sulla linea quando di solito su una palla che esce avanzano tutti e lui mi ha risposto che non sapeva nemmeno lui cosa caspita ci facesse lì, ma pensa te…». «L´Alto Adige sta attraversando uno straordinario momento di forma, da quando ha cambiato allenatore è decollato, applica un 4-3-3 collaudato da tempo, l´unico sistema è provare a partire forte per trovare un vantaggio rapido altrimenti sarà difficilissimo». «La lotta per la vetta? Nel ritorno è tutto più sofferto. Noi conserviamo la spensieratezza tenendo alta la concentrazione. La B qua non è certo una priorità, ma siamo in ballo, sicchè divertiamoci».
Ore 16.50 – Arriva anche il comunicato del Padova: “La Biancoscudati Padova informa che è stato definito il passaggio in Biancoscudato del portiere classe 1996 Riccardo Lanzotti. Lanzotti arriva a Padova dal Modena a titolo temporaneo. Riccardo Lanzotti è nato il 30/09/1996 a Sassuolo (Modena)”.
Ore 16.30 – Queste le prime dichiarazioni rilasciate da Riccardo Lanzotti alla nostra redazione al termine del primo allenamento disputato alla Guizza coi Biancoscudati: “La trattativa è nata ieri sera e questa mattina si è conclusa con la firma del contratto. Pensavo che sarei rimasto a Modena ma quando si è presentata quest’opportunità non ci ho pensato su due volte! Perché ho scelto Padova? È una piazza importante e piena di tifosi, posso ritagliarmi delle belle soddisfazioni e posso mettermi in mostra. Punti di forza? La gestione della difesa e le palle alte. Portieri a cui mi ispiro? Adesso Neuer, ma prima ammiravo molto Iker Casillas. Faccio uscite spericolate come Neuer? Ne ho fatta una proprio contro il Padova due anni fa con gli Allievi, ho colpito la palla di testa fuori dall’area per anticipare l’avversario! Disponibile per domenica? Sono prontissimo per giocare, non ho mai saltato un allenamento. Obiettivi stagionali? Voglio ben figurare e vincere il campionato col Padova!”.
Ore 16.30 – Nuovo acquisto per il Padova: si tratta del portiere classe 1996 Riccardo Lanzotti, proveniente dalla Primavera del Modena.
Ore 16.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.00 – Qui Guizza: provati i calci di punizione.
Ore 15.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo. Allenamento particolareggiato per la difesa, seguita da mister Parlato.
Ore 15.20 – Qui Guizza: i Biancoscudati escono solo ora dagli spogliatoi dopo una riunione tecnico-tattica con mister Parlato.
Ore 15.00 – Qui Guizza: squadra ancora negli spogliatoi. Nessuna notizia per quanto riguarda il ricorso.
Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati ancora negli spogliatoi a colloquio con mister Parlato.
Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Seduta pomeridiana ieri per il Vicenza in vista della sfida di domani a Latina, prima giornata del girone di ritorno. Allenamento anomalo per i biancorossi, che hanno sostenuto una preparazione molto simile ad una rifinitura, e questo perché oggi la squadra, dopo la rifinitura che verrà svolta di primo mattino al campo sportivo di Grisignano, partirà in pullman alla volta di Latina a causa dello sciopero del trasporto aereo. Ieri Pasquale Marino ha diretto una seduta con 25 giocatori a disposizione; lungo l’elenco degli indisponibili che comprendeva El Hasni, Figliomeni, Maritato, Sciacca, Bartulovic e Ragusa, mentre erano presenti Bremec e Gentili che non saranno presenti a Latina in quanto fermati dal giudice sportivo. Il tecnico del Vicenza, durante l’allenamento di ieri, ha diviso il gruppo in due squadre, provando schemi e tattiche su situazioni di gioco seguite da un lavoro sulle palle inattive. Mister Marino ha confermato di voler continuare a schierare il Vicenza con il 4-3-3, lasciando anche intuire quale sarà l’undici titolare; a difesa dei pali ci sarà il portiere di riserva Vigorito, con la linea a quattro composta da Sampirisi, Brighenti, Camisa e D’Elia. In mediana spazio a Di Gennaro, Moretti e Cinelli mentre il trio d’attacco era formato da Laverone e Giacomelli sulle fasce con Cocco al centro nel ruolo di attaccante di riferimento. L’unico dubbio che sembra avere il tecnico Marino è l’impiego di Sbrissa che ieri è stato più volte provato come alternativa ai tre di centrocampo. Nessuno dei due nuovi acquisti, Manfredini e Petagna, partirà dal primo minuto, ma non è escluso un loro impiego a partita in corso.
Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) In attesa di novità il mercato del club biancorosso. Dopo aver assicurato al tecnico Marino l´attaccante Andrea Petagna e il difensore Thomas Manfredini punta a perfezionare anche la terza operazione che era stata messa in cantiere all´inizio della sessione invernale di mercato e cioè l´arrivo di un attaccante esterno. Ma per poter arrivare all´obiettivo, cioè a Riccardo Improta, occorre attendere che il Bologna, dove il giocatore è in prestito dall´inizio della stagione, riesca ad acquistare l´attaccante che sta cercando. In uscita resta sempre Giuseppe Figliomeni, il difensore centrale la cui destinazione più probabile rimane il Latina. Per la squadra laziale, avversaria domani del Vicenza, sarebbe l´ennesimo ritorno dopo quelli già definiti di Alhassan e Ristovski, che potrebbero essere in campo nella sfida con i biancorossi. Proprio il Latina ieri ha ufficializzato la risoluzione del prestito di Almici, che così farà ritorno all´Atalanta. Per quanto riguarda ancora il Vicenza va segnalata un´operazione minore e cioè la rescissione del contratto con il centrocampista Mario Sgambato, 21 anni, cresciuto nel settore giovanile.
Ore 13.50 – (Giornale di Vicenza) Il Latina nel destino di Mauro Vigorito. Il portiere biancorosso, che all´andata contro i nerazzurri subentrò a Bremec espulso e parò tutto il parabile, compreso il rigore a Paolucci, domani pomeriggio proprio a Latina tornerà in campo da titolare per la prima partita del ritorno, vista la squalifica del compagno. Vigorito, è destino che con il Latina debba giocare lei «In effetti è strano, una coincidenza curiosa. Sarà una partita molto importante e delicata, perché è la prima dell´anno, si inaugura il girone di ritorno e ogni squadra ci tiene a partire con il piede giusto. Sicuramente il Latina, dopo un girone d´andata negativo, sarà molto determinato ad invertire subito la rotta davanti ai propri tifosi e con il nuovo allenatore, quindi contro di noi darà il massimo». All´andata lei fu un grande protagonista, parando anche il rigore. Conta di ripetersi? «Sinceramente spero anche di dover fare qualche parata in meno, perché significherebbe che il Vicenza non avrà corso troppi pericoli. Al di là di questo, sono pronto: come ogni giocatore, anch´io mi alleno tutte le settimane per prepararmi al meglio alla partita, al di là del fatto che poi scenda in campo o meno». Sente un po´ la tensione di essere il titolare designato per la prima partita dell´anno? «Per carattere tendo ad essere abbastanza sereno e tranquillo, quindi non direi che sono teso. Ho la giusta concentrazione, questo sì, ma in fondo sono proprio queste le occasioni che un secondo portiere aspetta, quindi mi fa piacere di avere questa opportunità». Come vive il ruolo particolare di portiere di riserva? «Sono arrivato a Vicenza consapevole di approdare in una piazza importante e conscio che le gerarchie iniziali vedevano come titolare Bremec. Mi sono messo in gioco e in discussione, ho cercato di sfruttare le mie occasioni, e quando è toccato a me mi pare che sia andata abbastanza bene. Però so di avere davanti un portiere molto bravo ed esperto, che tra l´altro mi dà tanti consigli: tra noi c´è stima e una sana competizione, ma non ho problemi ad accettare le scelte dell´allenatore, al quale ovviamente spero di far venire qualche dubbio». Il cambio di preparatore, da De Bernardin a Senatore, per lei com´è stato? «Ogni preparatore ha i suoi metodi. Nel caso specifico, fortunatamente mi sono trovato bene con entrambi, quindi direi che per me è stato un percorso di crescita che è proseguito. Senatore di sicuro ha molta esperienza, si è confrontato con portieri di caratura internazionale, quindi ha tanti suggerimenti utili da darci in ogni allenamento». C´è qualche attaccante del Latina che teme particolarmente? «Beh, i nomi del loro organico sono di tutto rispetto: per questo sono convinto che l´attuale classifica del Latina sia bugiarda rispetto al potenziale della squadra. Basta pensare a giocatori come Sforzini, Viviani, Paolucci, tutta gente che in serie B e non solo ha saputo fare la differenza». Con Paolucci c´è anche un conto aperto, dopo il rigore che gli ha parato all´andata «E io spero proprio che il conto caso mai si allunghi, perché farò tutto il possibile per impedirgli di segnare». Dove può arrivare secondo lei questo Vicenza? «Intanto pensiamo a ricominciare nel modo giusto, confermando i progressi mostrati nella seconda parte dell´andata. Abbiamo conquistato 27 punti che non sono pochi: l´obiettivo primario resta la salvezza, e secondo me abbiamo tutte le capacità per conquistarla, ma se manteniamo l´atteggiamento giusto possiamo provare a giocare ogni gara alla pari con chiunque».
Ore 13.30 – In corso presso la Corte Sportiva d’Appello la discussione del ricorso presentato dal Padova sulle decisione presa dal Giudice Sportivo di disputare a porte chiuse la sfida di domenica col Montebelluna.
Ore 13.20 – (Gazzettino) Claudio Coralli con sette gol realizzati nel girone di andata è, assieme a Alessandro Sgrigna, l’attuale capocannoniere granata. Dopo aver superato un attacco di influenza, è deciso nel girone di ritorno a fare meglio, soprattutto in termini di classifica di squadra. Racconta il bomber di Borgo San Lorenzo: «Ho avuto l’influenza domenica e lunedì scorsi, martedì ho lavorato a parte e da mercoledì sono nuovamente in gruppo. La partita con il Modena è troppo importante e ci tengo a dare il mio contributo». Il Cittadella con Kupisz e Stanco si è rafforzato davanti, così la pensa Coralli: «Kupisz potrà coprire la fascia, dove finora l’infortunio di Schenetti ci ha condizionato; il suo prossimo rientro ci garantirà maggiore copertura. Anche Stanco ci darà una mano importante perchè è uno che crea spazi per i compagni». Per il resto il gruppo è lo stesso dell’andata, almeno per il momento, ma per la punta fiorentina la questione è un’altra: «Dobbiamo iniziare un altro campionato con la testa giusta perchè nell’andata abbiamo commesso tante leggerezze e ingenuità sia di comportamento che di concentrazione che si dovevano evitare. Abbiamo perso tanti punti che hanno determinato l’attuale classifica. È importante voltare pagina perchè il gruppo è buono, solo che adesso non può più sbagliare. Dobbiamo curare le virgole e il resto verrà. Siamo favoriti dal pieno appoggio di una società seria che non ci fa mancare niente e da una tifoseria esemplare che ci sostiene». Sulla partita di domani, conclude: «Il Modena si è rafforzato, soprattutto sugli esterni come noi. Novellino è un allenatore che sa cavare fuori il meglio. Sarà per noi una partita molto difficile, ma abbiamo solo un risultato su cui puntare: la vittoria. Per ottenerla dobbiamo mettere in campo più determinazione del Modena perchè chi ha più fame vince. Partire con il piede giusto è fondamentale e soprattutto in casa dobbiamo ottenere i punti necessari a salvarci». Oggi Andrea Schenetti rientrerà da Milano, dove è stato seguito per il malanno al ginocchio e dalla settimana prossima dovrebbe tornare a disposizione.
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Almeno uno fra i due nuovi innesti andrà in campo. Pare sempre più probabile l’impiego del polacco Kupisz nella partita che il Cittadella disputerà domani alle 15 con il Modena, con Stanco possibile sorpresa. Alla vigilia della gara che aprirà il girone di ritorno è possibile anticipare le principali scelte di Foscarini, alle prese con un paio di incognite: chi sostituirà lo squalificato Busellato e chi affiancherà Sgrigna in avanti. Scontata la scelta del modulo: un 4-4-2 che il tecnico ha ribadito già da tempo di aver scelto da qui a fine stagione. Altrettanto scontata la composizione della linea arretrata: Donazzan è rientrato in gruppo ma è ancora in ritardo di condizione, difficile che ci si discosti dalla linea classica con Cappelletti e Barreca terzini e Pellizzer e Scaglia centrali. A centrocampo, Kupisz e Minesso saranno chiamati a spingere in fascia, rispettivamente a destra e a sinistra, con l’inamovibile Rigoni che probabilmente sarà affiancato in mezzo da Benedetti (anche se resta in piedi l’alternativa Paolucci). In attacco, probabile che Foscarini ricorra all’usato sicuro Sgrigna-Coralli, con quest’ultimo che già da un paio di giorni ha ripreso gli allenamenti dopo che un attacco influenzale l’aveva tenuto ai box. Stanco, ex di turno, e attualmente ancora sotto contratto con il Modena, potrebbe però essere la mossa a sorpresa. Novellino fa esperimenti. Nell’ultimo test prima della ripresa del campionato il Modena ha sconfitto per 5-0 il Fiorano, compagine che milita in Eccellenza. Diversi gli spunti interessanti, a cominciare dal modulo: nel primo tempo Novellino ha schierato la squadra che quasi sicuramente scenderà in campo domani al Tombolato, optando per un inusuale 3-4-3. In difesa c’era un’inedita difesa con Gozzi, Zoboli e Marzorati. In attacco, assieme al pericolo numero uno Granoche, sono stati schierati il nuovo acquisto Fedato e Nizzetto, con quest’ultimo libero di muoversi su tutto il fronte. I biglietti. I tagliandi per la gara con il Modena, come sempre, sono acquistabili sul circuito TicketOne o direttamente nella sede di via Ca’ dai Pase, a Cittadella, con orari 9-12.30 e 15-18.30. Domani sede aperta dalle ore 9 alle 11.30, mentre i botteghini dello stadio saranno a disposizione dalle 13.30. Arriva Schenetti. Rieccolo. Ha ritardato il rientro di una settimana ma finalmente oggi tornerà a Cittadella pure Schenetti, reduce dal lavoro svolto a Milanello, dove ha potuto essere monitorato alternando corsa e test posturali, in modo che l’infiammazione al ginocchio che lo sta tenendo fermo dal match con il Varese non si ripresenti. La settimana prossima, l’esterno offensivo potrebbe svolgere un allenamento misto fra lavoro personalizzato e assieme al gruppo. Si avvicina il suo rientro. Niente ritorni di fiamma. Intanto, nel pieno del mercato di riparazione, è già possibile scartare del tutto la pista che portava al possibile ingaggio di Ardemagni e Surraco. Il nome dell’attaccante, in realtà, è sempre stato solo una suggestione dei tifosi, che ne avrebbero caldeggiato il ritorno in maglia granata: dopo la cessione di Ebagua al Bari appare sempre più probabile la permanenza di Arde allo Spezia. Surraco, invece, che ha rescisso il contratto con il Livorno, è vicinissimo all’accordo con il Penarol, club del suo paese, l’Uruguay.
Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) Il campionato cadetto riparte domani con la prima giornata del girone di ritorno ma bisognerà attendere i posticipi di domenica e lunedì per vedere in campo le squadre che hanno condotto le danze nel girone d´andata. Il sorprendente Carpi, capolista solitario con ben 9 punti di margine sui più immediati inseguitori, domenica alle 18 ospiterà un Livorno che con il cambio di tecnico (Gelain al posto di Gautieri) conta di accelerare per puntare con decisione alla serie A. Lunedì sera toccherà al Bologna ricevere il Perugia con l´obiettivo di accelerare nella rincorsa alla zona serie-A. Tutte le altre formazioni scenderanno in campo domani pomeriggio alle 15. Ripartirà da Brescia il percorso del Frosinone, inaspettatamente quanto meritatamente secondo in classifica al giro di boa. Il nuovo campionato del Catania, attualmente invischiato in zona playout, deve invece iniziare con tutt´altro piglio nella difficile trasferta di Lanciano. A chiudere la classifica per ora c´è il Cittadella. L´anno scorso i granata riuscirono ad accelerare nel finale fino ad ottenere la salvezza: una reazione che Foscarini stavolta conta di avviare subito, ospitando al Tombolato il Modena. Vuole cambiare immediatamente passo anche il Bari, intenzionato a ripartire con il piede giusto ricevendo l´Entella, matricola che si è ben disimpegnata nella prima metà del campionato. Ancora meglio ha saputo fare la Pro Vercelli: i piemontesi attualmente occupano l´ottavo posto, l´ultimo utile per accedere ai playoff, e proveranno a legittimare le proprie ambizioni reggendo il confronto al Piola con il quotato Avellino. Non vuole deludere le attese nel frattempo lo Spezia, nettamente favorito dal pronostico giocando in casa contro un Varese balbettante fin dall´inizio. Ancora maggiori le difficoltà incontrate fin qui dal Crotone, che cercherà punti preziosi in chiave salvezza a Terni dopo aver chiuso l´anno inanellando due risultati utili consecutivi. Completa il quadro Trapani-Pescara, scontro diretto tra squadre al momento molto vicine alla zona playoff.
Ore 12.20 – (Trentino) La notizia adesso ha anche i crismi dell’ufficialità: la sfida di domenica 24 gennaio tra Mori Santo Stefano e Biancoscudati Padova si disputerà allo stadio “Quercia” di Rovereto con inizio alle 14.30. L’avevamo annunciato qualche settimana fa: impossibile per il piccolo impianto di Mori accogliere il gran numero di sostenitori e tutti gli addetti ai lavori che seguono in trasferta la compagine patavina e, allora, la società lagarina ha chiesto e ottenuto di poter disputare il match contro la vicecapolista al “Quercia”. Come il Dro, che aveva affrontato la “corazzata” veneta al “Briamasco” (allora erano circa 500 i supporters al seguito del team di Parlato), anche il Mori è dunque costretto ad “emigrare” in occasione del match casalingo contro i Biancoscudati. Poco male: per la compagine di Davide Zoller, che all’andata vendette carissima la pelle all’“Euganeo” (sconfitta per 1 a 2 con rete di Cunico nei minuti finali), si tratterà comunque di un momento storico. Domenica, intanto, il Mori sarà impegnato nella prima trasferta del 2015: Cristelotti e compagni saranno di scena sul campo dell’Arzignanochiampo, altra “matricola” della serie D che attualmente staziona a metà classifica.
Ore 12.00 – (Tribuna di Treviso) Destini incrociati, il passato che torna e un presente che può riservare liete sorprese. La seconda giornata di ritorno in D vive sull’Ex Factor e sul tema Padova. Da una parte Daniele Pasa, che con il Montebelluna torna nella città del Santo, dopo le parentesi da giocatore (1989-90) e viceallenatore (2011-12). Dall’altra Andrea Nobile, ex per definizione delle trevigiane: cresciuto nel Monte, gioca dall’anno scorso con l’Union Pro, che domenica se la vedrà con il Giorgione, sua squadra due stagioni fa. Dove ebbe come allenatore… Pasa. Chiudiamo il cerchio? La Pro ha appena battuto il Biancoscudati, regalandosi l’impresa più bella del campionato. Crisetta per i patavini, reduci da due sconfitte come i montelliani… Ma andiamo con ordine. Rewind con Pasa: «Padova è piazza ambiziosa, da sempre ci sono tante aspettative. Le squadre devono vincere il campionato, una situazione penalizzante. L’esatto opposto di Cittadella, dove puoi programmare e dare continuità. Anche tuttora c’è fermento dopo due ko. Ma il Padova resta compagine da battere, da mettere sullo stesso piano dell’Altovicentino: si contenderanno la promozione fino alla fine. E poi c’è la nobile tradizione, un passato glorioso in A e i giocatori importanti come Del Piero lanciati in epoche diverse. Io arrivai dall’Udinese, si giocava ancora all’Appiani. Eravamo in B e ci salvammo. Allenatori Ferrari e Colautti, compagni Benarrivo, Galderisi, Pradella e Maniero. Poi, in tempi più recenti, sempre in B, feci da assistente a Dal Canto: l’anno prima era arrivato il playoff, pensavano in grande, ma l’obiettivo fu mancato. Non sempre puoi vincere». La sfida con il Padova si disputerà a porte chiuse: «Non so se l’assenza di pubblico possa svantaggiarli, personalmente avrei preferito una bella cornice. L’avversario dovrà fare i conti con la pressione e la tensione. Noi abbiamo perso le ultime due gare, perché privi di elementi di temperamento come Giglio e Severgnini». Che per domenica restano in forte dubbio; tesserato ieri l’attaccante Sadio Samba (dal Belluno via Reggina). Nobile sa come si batte il Padova e cerca continuità contro il Giorgione: «Non ho ancora sconfitto una mia ex squadra e non segno da sei turni. Abbiamo dimostrato di essere in forma e vogliamo riscattare l’1-1 dell’andata, arrivato grazie a un rigore un po’ così. L’anno al Giorgione partì bene, ma poi ci condizionarono gli infortuni. Ci rialzammo con Pasa, ma ci girò male il playout con il Monte. Dopo tanto peregrinare, da moglianese doc, sono tornato alle origini: mi piacerebbe diventare un giorno capitano».
Ore 11.40 – L’arbitro di Padova-Montebelluna sarà il signor Giovanni Loprete di Catanzaro, coadiuvato dagli assistenti di linea Carotenuto ed Esposito.
Ore 11.20 – (Gazzettino) È fissato oggi alle 13 alla Corte sportiva d’appello il dibattimento del ricorso contro il provvedimento del giudice sportivo che ha punito il Padova con la disputa di una partita a porte chiuse, da scontare domenica con il Montebelluna. A Roma, oltre all’avvocato Simone Perazzolo, andrà l’amministratore delegato Roberto Bonetto. «Faremo le nostre osservazioni cercando di far leva sul fatto che all’Euganeo non abbiamo avuto mai alcun problema, mentre in trasferta in campi piccoli dove la prevenzione non è nelle nostre mani è labile parlare di responsabilità oggettiva». Ottimista che il ricorso venga accolto? «Speriamo, penso che queste sono decisioni politiche, nel senso che la realtà del Padova dovrebbe essere vista in maniera diversa e avere il rispetto che si merita. Andiamo a Roma a farci conoscere, finora abbiamo tenuto sempre un profilo basso che non sta pagando, magari chi grida nella vita vince. Bisogna pensare che noi non possiamo controllare duemila-tremila tifosi in trasferta. Spendiamo all’anno settanta-ottanta mila euro per la sicurezza all’Euganeo dove cinque stupidi li puoi controllare, non invece nei campi di provincia».
Ore 11.10 – (Gazzettino) Per lui anche un assaggio in panchina in serie A, dove la prima convocazione risale alla partita con la Juventus del novembre 2013. Tra l’altro, Rossetto è stato compagno di squadra di Mazzocco ai tempi del Montebelluna, ed entrambi sono approdati poi appunto al Parma. De Poli si attenderebbe proprio questa mattina una risposta dagli emiliani, ma non è scontato che arrivi la fumata bianca pur essendoci la disponibilità del giocatore ad approdare all’ombra del Santo. Nella squadra Primavera del Parma, infatti, sono tre i portieri: tra questi c’è anche Marijan Coric, classe 1995 (l’unico dei tre con contratto), che avrebbe chiesto al Parma di andare a giocare altrove nella seconda parte di stagione, ed è chiaro che se sarà accontentato i ducali bloccheranno Rossetto dato che non possono rimanere con un solo portiere a disposizione per la squadra Primavera. L’altra pista, come detto, porta a un numero uno che è attualmente impegnato nel campionato nazionale dilettanti, pur essendo di proprietà di un club professionistico. Non resta che attendere gli sviluppi.
Ore 11.00 – (Gazzettino) «L’idea è quella di prendere un portiere in vista di domenica, avremo novità domani», ossia oggi. Le parole sono di Fabrizio De Poli e lasciano intendere che la ricerca sembra essere vicina all’epilogo. Il direttore sportivo biancoscudato non si sbottona sui nomi delle piste ancora calde, mentre si sofferma sulla trattativa relativa al portiere classe 1995, già chiacchierata da qualche giorno, che appare però tramontata. «Si tratta di Mirarco, sarebbe venuto volentieri al Padova, ma il Taranto non lo dà più. Sinceramente era quello in cui speravo di più. Pista chiusa del tutto? Vedremo». La caccia dei biancoscudati resta aperta in altre due direzioni, come conferma De Poli. «Sono portieri classe 1996, ogni giorno è buono per avere il consenso di tutte le parti in causa. Uno è legato a una società professionistica e gioca in serie D, l’altro è legato a un club professionistico». Con riguardo a quest’ultimo, si tratterebbe di Diego Rossetto del Parma che gioca con la squadra Primavera dei ducali, ma è anche nel giro della prima squadra tanto che mercoledì era in panchina in occasione della sfida di Coppa Italia vinta 2-1 con il Cagliari.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Passando all’amichevole, seguita da tutto lo stato maggiore del club, biancoscudati schierati in entrambe le frazioni con il trequartista alle spalle delle due punte. Nella prima frazione Ferretti ha fatto la parte del leone siglando tre sigilli, e a segno è andato anche Niccolini con un colpo di testa. Nella ripresa spazio agli altri compagni con Cunico che ha agito dietro al tandem Amirante e Zubin. Tutti e tre hanno trovato il gol, e a segno è andato anche Denè. Sei i giocatori non impiegati, tra i quali anche il nuovo acquisto Bortot. «Ha un piccolo fastidio, ma niente di preoccupante» spiega Parlato. Acciaccato anche Degrassi. «Il solito problemino al ginocchio che lamenta da una quindicina di giorni, l’ho tenuto a riposo precauzionalmente. Vediamo come va nei prossimi due giorni». Data la carenza di giovani, il tecnico ha voluto evitare di far fare sforzi anche a Pittarello che è rientrato dalla tre giorni di Roma con la rappresentativa di serie D. Ai box anche Mazzocco, che è comunque squalificato domenica, e anche i portieri Vanzato («Ha provato, ma non è ancora a posto», spiega De Poli) e Petkovic: quest’ultimo effettuerà oggi al poliambulatorio Arcella un’ecografia di controllo (problema all’adduttore), ma anche domenica non sarà disponibile.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Quattro gol per tempo all’insegna del 4-3-1-2 e con Ferretti autore di una tripletta nell’amichevole con la Curtarolese, ma si deve registrare l’infortunio di Thomassen. Problema al polpaccio sinistro per il difensore che ha lasciato il campo (al suo posto Dionisi). E anche nel dopo gara zoppicava vistosamente, tanto che oggi effettuerà un accertamento clinico per capire l’entità dell’inconveniente, ma quasi certamente non sarà a disposizione domenica per la sfida con il Montebelluna. «Mentre correvo ho sentito male e sono dovuto uscire», racconta a fine gara Thomassen visibilmente dispiaciuto. È la seconda amichevole di fila che costa cara ai biancoscudati, dato che la settimana scorsa nel test con il Carpanedo Busetto si era fatto male al legamento collaterale del ginocchio destro. Così Parlato sul nuovo contrattempo: «Dispiace per Thomassen, sono cose che capitano, anche se si stanno verificando un pò troppo spesso. Vediamo come vanno per lui le prossime 48 ore e valutiamo per domenica. Anche se non gioca l’ho ritenuto sempre un capitano e un giocatore che mi dà affidabilità e fiducia».
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) «Spero che arrivi una presa di considerazione da parte dei giudici: se anche all’Euganeo ci fossero state intemperanze saremmo dei recidivi e ci meriteremmo la punizione, invece non c’è mai stato alcun problema». I tempi. Alle 13 la discussione del ricorso: Bonetto e l’avvocato Perazzolo avranno a disposizione 5 minuti per presentare le deduzioni della società. La speranza che l’Euganeo possa riaprire le porte ai tifosi, almeno ai soli abbonati, poggia su ciò che in camera di consiglio i giudici decideranno entro sera. «Spero che per le sei o le sette di sera arrivi la decisione», conclude Bonetto, «anche se tutto dipenderà da quanti ricorsi la corte dovrà analizzare. In ogni caso siamo già organizzati per entrambe le eventualità, che ci siano gli abbonati o no. Le dirette televisive dovrebbero essere confermate in ogni caso». Se la corte confermasse la sentenza del giudice sportivo, domenica allo stadio potranno entrare pochissime persone: i giornalisti accreditati, i possessori di tessere Figc e Coni che necessitino di vedere la gara nello svolgimento delle loro funzioni, e naturalmente le forze dell’ordine. Fuori dallo stadio sarà attivo il servizio di sicurezza, che tra forze di polizia e steward impedirà l’accesso a tutti.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Un’espressione forte, che Roberto Bonetto spiega così: «Con decisioni politiche intendo dire che a mio parere la realtà-Padova dovrebbe essere vista in maniera diversa, dovrebbe avere il rispetto che si merita. Chi prende certe decisioni, e mi riferisco non solo a quanto avvenuto dopo Valdagno ma anche a certi episodi precedenti, dovrebbe fare delle considerazioni diverse. Padova non dev’essere trattata in questa maniera, e per questo andremo a dire la nostra in Federazione. Fino ad adesso avevamo sempre tenuto un profilo basso, ma la realtà dei fatti ha dimostrato che questo non sta pagando: forse nella vita vince chi alza di più la voce». Le parole di Roberto Bonetto hanno molto l’aria dello sfogo, quasi a evidenziare come una squadra che può portare duemila tifosi in trasferta sia considerata più un problema, che una risorsa per il campionato di Serie D. «Dobbiamo considerare la realtà, e cioè che in trasferta noi non possiamo controllare tremila persone. All’Euganeo spendiamo in un anno circa ottantamila euro per vigilanza e prevenzione, e infatti in casa nostra non è mai successo nulla. Eppure credo che anche all’Euganeo, tra i cinquemila tifosi sugli spalti, ci sia qualcuno di esagitato».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) È il giorno della verità. Questo pomeriggio si conoscerà il verdetto della Corte Sportiva d’Appello della Federcalcio, chiamata a pronunciarsi sul ricorso presentato dal Padova in vista del match interno di domenica contro il Montebelluna, che dopo la sentenza del giudice sportivo allo stato attuale dovrebbe giocarsi a porte chiuse. A Roma, alle 13, l’avvocato della società biancoscudata, Simone Perazzolo, insieme all’amministratore delegato Roberto Bonetto, esporrà alla Corte riunita in seduta plenaria le valutazioni della società. Cinque minuti per esporre la tesi difensiva, e una salda convinzione: «Il Padova da oggi comincia ad alzare la voce e pretendere più rispetto». Lo sfogo. «Faremo le nostre osservazioni cercando di far leva su una questione ben precisa», spiega l’amministratore delegato della società di viale Nereo Rocco. «La nostra linea si basa sui fatti: all’Euganeo possiamo gestire i nostri tifosi e fare un lavoro di prevenzione, ma nei campi più piccoli, dove il controllo delle tifoserie non è elle nostre mani, parlare di responsabilità oggettiva mi sembra un discorso quantomeno labile. Cercheremo di fare leva su questo aspetto, ma penso che queste siano semplicemente decisioni politiche».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Abbiamo un paio di alternative», ha spiegato De Poli, «speriamo che presto si sblocchi qualcosa». Ieri è giunta intanto la conferma che la sfida di domenica prossima contro il Mori Santo Stefano si giocherà allo stadio Quercia di Rovereto. Curtarolese-Padova 0-8 Curtarolese (4-4-2): Giacon; Zaramella, Tudor, Libralon, Allario; Tosatto, Salvato, Masiero, Turculet; Baesso, Doda. Subentrati nella ripresa: De Checchi, Zorzetto, Nocent, Pasinato, Bogdan, Sanvido, Alvise, Giora. Allenatore: Ton. B. Padova (4-3-1-2): Sanabria (1’st Cicioni); Canton (26’st Elaji), Niccolini, Thomassen (33’st Dionisi), Salvadori (1’st Faggin); Ilari (1’st Sentinelli), Segato (1’st Nichele), Mattin (12’st Denè); Aperi (1’st Cunico); Petrilli (1’st Zubin), Ferretti (1’st Amirante). Allenatore: Parlato. Arbitro: Zanato di Padova. Reti:nel pt 11’ Ferretti, 17’ Niccolini, 35’ e 38’ Ferretti; nel st 11’ Zubin, 31’ Cunico, 41’ Denè, 46’ Amirante. Note: spettatori 100 circa. Calci d’angolo 2-16, in fuorigioco 0-3.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Nella ripresa altri quattro gol, che hanno portato la firma di Zubin, Cunico, Denè e Amirante, quest’ultimo proprio nelle battute finali. Una sgambata utile per la squadra, che tornerà ad allenarsi questo pomeriggio alla Guizza. Ieri è rimasta a riposo gran parte dei giovani. «Pittarello veniva dai tre giorni di stage con la Rappresentativa, Bortot aveva un leggero fastidio, Degrassi il solito problema al ginocchio, quindi visto che c’è carenza di under ho preferito tenerli un po’ tutti tranquilli, perché devono essere disponibili per domenica e devono essere preservati», spiega mister Parlato Non s’è visto ancora Petkovic, sicuro per la terza domenica di fila di dover saltare il match domenicale. Mercato. Ed è proprio per questo che la società sta cercando disperatamente un portiere under da inserire entro domenica, che possa scendere in campo e facilitare le scelte di Carmine Parlato. L’obiettivo individuato, il giovane ’95 Mirarco del Taranto (ma di proprietà del Lecce), non verrà perché manca il placet della società di appartenenza.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Otto gol e un Ferretti in grande spolvero, ma un’ennesima tegola in difesa. L’amichevole disputata ieri pomeriggio a Curtarolo non è certo stata provvida di sorrisi: il Padova ha battuto 8-0 la Curtarolese, formazione di Prima Categoria, ma ora rischia di perdere Dan Thomassen. Il difensore danese, schierato al centro della difesa nel primo tempo, ha dovuto abbandonare il campo dopo circa mezz’ora perché vittima di un problema muscolare al polpaccio sinistro: «Ho sentito tirare e sono uscito subito», ha poi spiegato Thomassen, «Valuteremo l’entità dell’infortunio, speriamo bene». Una grossa sfortuna, visto che Thomassen sembrava anche in odore di maglia da titolare per domenica, visti i problemi evidenziati dalla retroguardia nelle ultime uscite: se la risonanza cui si sottoporrà evidenzierà anche solo una contrattura, il danese rischia di dover dire addio alle speranze di essere in campo contro il Montebelluna. Per il resto, a Curtarolo è finita 8-0: sugli scudi nel primo tempo il Rulo Ferretti, autore di tre reti, con Niccolini che ha arrotondato il punteggio del primo parziale svettando di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Detto che le possibilità che il ricorso venga accolto sono ridotte, il fronte caldo aperto è anche quello del mercato. Si cerca ancora un portiere, ma ieri è arrivato il no di Alessandro Mirarco (Lecce, era a Taranto): « Mirarco non viene – sospira il ds Fabrizio De Poli – e rimane a Taranto. Avevamo la sua disponibilità, ma il Lecce se lo tiene. In mano abbiamo due alternative ed ogni giorno è buono per avere il consenso di tutte le parti in causa. Uno gioca in D ed è legato ad un club professionistico e l’altro è legato ad un club professionistico, entrambi del 1996». Oggi giornata decisiva, visto che l’obiettivo è completare l’organico per Carmine Parlato in vista di domenica. Pesa l’infortunio di Petkovic, assente anche ieri nell’amichevole vinta 8-0 contro la Curtarolese, assieme a Vanzato, Degrassi, Mazzocco, Pittarello e al nuovo acquisto Bortot, che ha un problema muscolare e difficilmente ci sarà col Montebelluna.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Oggi all’ora di pranzo finalmente il Padova saprà se la partita di domenica contro il Montebelluna verrà disputata o meno a porte chiuse. La Corte di Giustizia federale si esprimerà in merito alla richiesta biancoscudata di annullare il provvedimento deciso dal giudice sportivo e di chiudere soltanto la Tribuna Fattori: «Con il nostro legale faremo leva sulla responsabilità oggettiva – evidenzia l’ad Roberto Bonetto – perché in trasferta non può essere ascritta a noi. Credo che in casi come questi vengano prese decisioni politiche, dovrebbero considerare che siamo una realtà diversa. Ci vuole più rispetto per questa città, per questa squadra e questi tifosi. Fino ad ora abbiamo tenuto sempre un profilo basso, ma non ha pagato. Evidentemente nella vita chi grida vince. Spendiamo 70/80 mila euro per la sicurezza all’Euganeo, ma in trasferta non possiamo controllare duemila persone».
Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (domenica 18 gennaio, ore 14.30): ArziChiampo-Mori Santo Stefano, Belluno-Tamai, Clodiense-Union Ripa La Fenadora, Dro-AltoVicentino, Giorgione-Union Pro, Legnago-Kras Repen, Mezzocorona-Fontanafredda, Padova-Montebelluna, Sacilese-Triestina.
Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: AltoVicentino 42, Padova 41, Belluno 37, Sacilese 32, La Fenadora e Clodiense 29, ArziChiampo 28, Montebelluna e Tamai 27, Union Pro 25, Fontanafredda 24, Giorgione 20, Dro 19, Legnago 17, Triestina e Kras Repen 14, Mori Santo Stefano 8, Mezzocorona 7.
Ore 08.34 – Serie D girone C, diciottesima giornata: AltoVicentino-Legnago 2-0, Fontanafredda-ArziChiampo 2-3, Kras Repen-Sacilese 1-0, Montebelluna-Clodiense 0-3, Mori S.Stefano-Belluno 2-2, Tamai-Giorgione 0-0, Triestina-Mezzocorona 2-1, Union Pro-Padova 3-2, Union Ripa La Fenadora-Dro 2-3.
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Ore 08.30 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Supermercati Alì, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 15 gennaio: termina 8-0 l’amichevole dei Biancoscudati con la Curtarolese. Problema al polpaccio sinistro per Thomassen