Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello
Schermaglie, nervosismo, appuntamento al ritorno. AltoVicentino-Padova non è ancora terminata e anche a distanza di tre giorni fa ancora discutere. Oggi arriverà il verdetto del giudice sportivo, che con ogni probabilità sancirà almeno una partita a porte chiuse ai biancoscudati per il lancio di petardi nel corso della gara nei pressi della panchina vicentina. Ma intanto ci sono pure le piccole polemiche a distanza che ancora una volta coinvolgono il presidente Rino Dalle Rive: «Ho letto le dichiarazioni di Marco Cunico — ha dichiarato il patron — ma non me la dà a bere. Lui è un guerriero, la sconfitta gli brucia forte, altro che “giocando bene si vince”. Lo capisco, lui e Ferretti volevano la vendetta, anche se Gustavo mi ha un po´ indispettito per come si è comportato in campo». La risposta di Ferretti, contattato proprio dall’AltoVicentino poche settimane fa, non si è fatta attendere: «Dalle Rive può dire quello che vuole — ringhia il Rulo — ma magari dovrebbe anche vedere il comportamento dei suoi difensori, che per tutta la partita hanno menato come fabbri, giocando sempre al limite del regolamento. Io sono fatto di sangue, non di acqua limpida e se sono provocato reagisco. E, giusto per puntualizzare, mi è dispiaciuto che a fine partita il presidente non mi sia venuto a salutare. Penso che almeno un saluto, dopo quello che ho fatto a Marano lo scorso anno, me lo sarei meritato. Visto e considerato che non conosco lo stadio di Valdagno, sono andato direttamente sul pullman, pensavo che andasse diversamente se devo essere sincero, ma va bene lo stesso».
La scelta di schierare Ferretti e non Amirante è stata molto criticata dai tifosi e Parlato, forse per la prima volta dall’inizio del campionato, è stato oggetto di qualche appunto da parte di osservatori e tifosi: «Chiaramente non posso avere i 90 minuti sulle gambe — spiega Ferretti — ma conto di arrivarci presto. Davanti siamo in tanti, il mister fa le sue scelte e comunque è stato giusto sostituirmi nella ripresa, perché non ne avevo più. La sconfitta brucia ancora, nonostante siano passati alcuni giorni, pensavamo di poter almeno pareggiare e lo avremmo meritato. Ma siamo ancora davanti noi e siamo convinti di poter arrivare fino in fondo». Un pensierino al 2015. Ferretti sorride: «Se chiedo prima di tutto la salute? Diciamo che ho qualche altro pensiero in mente — scherza — ma va bene innanzitutto la salute. Devo stare bene e spero di non infortunarmi più, poi ci sono altre cose a cui penso per il 2015, ma preferisco non dirle…».