Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli
Un cammino super nel girone d’andata, non c’è dubbio. Ma domenica con l’Altovicentino, oltre ad avere mancato la stoccata che avrebbe potuto portarlo a +8 in classifica, il Padova ha palesato qualche piccola crepa tra un errore individuale pagato a carissimo prezzo, un pizzico di nervosismo di troppo, un camaleontico passaggio di moduli innescato dall’indisponibilità di Petkovic, senza dimenticare che anche la fortuna ha girato le spalle in occasione della traversa di Sentinelli. Nessun dramma, per carità. Ma una valutazione attenta è doverosa. ERRORE. Quello di Degrassi ha spianato la strada a Peluso per il gol vittoria. Una sfera apparentemente agevole da addomesticare e invece l’inaspettato patatrac. «Avevo letto che la palla arrivava in quel punto ed ero sicuro di prenderla, ma un po’ il sole e un po’ il cattivo rimbalzo sul terreno mi hanno spiazzato. Sono molto dispiaciuto, tutti i compagni mi hanno rincuorato. Il tecnico? Alla fine del primo tempo mi ha detto di restare tranquillo e nella ripresa lo sono stato. Dispiace aver perso, anche perché la prestazione della squadra è stata molto buona». Intoccabile per tutto il girone d’andata, adesso con l’arrivo di Salvadori non manca la concorrenza. «È positivo, ti stimola ancora di più».
NERVOSISMO. Qualche protesta di troppo in campo, anche se l’immagine più eloquente è quella di Nichele che al momento del cambio, dopo aver rischiato poco prima il secondo cartellino giallo, ha calciato le bottigliette d’acqua davanti alla panchina dirigendosi poi verso lo spogliatoio. «Ero arrabbiato – afferma il centrocampista – Non per la sostituzione, ma per l’andamento della partita. Sono andato in spogliatoio, ma per prendermi tuta e giubbotto e sono tornato in panchina». La squadra è apparsa nervosa. «Già era una partita sentita, tutta la gente attaccata al campo ti spingeva e in certi atteggiamenti l’arbitro ci ha messo del suo: ci sono stati anche tre falli in area. Non voglio dire che abbiamo perso per questo, ma eravamo nervosi perché l’arbitro permetteva a loro qualcosa in più». Lei ha rischiato il secondo giallo, e quindi l’espulsione. «C’è stato un momento che l’arbitro mi ha un po’ puntato, ogni cosa che facevo era un fallo. Siamo stati penalizzati, ma bisogna dare merito anche all’Altovicentino: si vedeva che volevano il risultato. Noi, tra l’altro, non siamo arrivati al meglio alla partita: io e Ferretti avevamo ripreso ad allenarci con la squadra solo martedì, Cunico aveva avuto la febbre. Ci dispiace non avere dato una gioia a tutta la gente che è venuta speranzosa allo stadio. Però usciamo da questa partita con ancora più fiducia». Il diesse De Poli era in panchina e ha visto bene la reazione di Nichele. «Per abitudine non parlo mai dopo la gara con i giocatori, a caldo succedono cose strane. Ma parlerò con lui per capire il suo gesto».