Cicioni 6: Viene beffato al primo tiro in porta dell’AltoVicentino, ma non può davvero fare nulla sul diagonale di Peluso. Due belle parate nella ripresa.
Busetto 7: La spinta? Continua, come di consueto. La fase difensiva? Più che buona, soprattutto alla luce della caratura degli attaccanti avversari. L’intraprendenza? Immancabile. Un vero terzino moderno.
Sentinelli 6.5: Che sia una partita importante è fuori discussione. E come tale è fisica. Quindi, nervosa. Come lui: “battibecca” con almeno tre giocatori vicentini e con l’arbitro, che lo punisce col giallo. Nonostante ciò, difensivamente è più che accorto. E quando si spinge in avanti sui calci piazzati è sempre pericoloso. Chiedere alla traversa colpita…
Niccolini 6.5: Puntuale e preciso in ogni intervento, chiude ogni varco a Gambino, tanto da costringerlo a rinculare o allargarsi pur di ricevere palloni giocabili. Nella ripresa viene invece preso di mira da De Remigis, che gli fischia ogni minimo contatto.
Degrassi 4: Partiamo in maniera soft: non avrebbe giocato male, affatto. Ma il “liscio” che costa la sconfitta è da triplice matita rossa, per non dire di peggio. Meglio non aggiungere altro…
Nichele 7: Si rende protagonista di un ottimo primo tempo, sventando sul nascere numerose minacce e dispensando pillole di grinta a tutta la squadra. Nella ripresa riparte con la medesima caparbietà, ma quando gli si “chiude la vena” mister Parlato preferisce cambiarlo. Piuttosto che restare in dieci…
(Amirante 6): Lotta, pur con scarsa precisione nelle sponde.
Segato 6: Il suo compito? Il consueto: fungere da filtro e smistare palloni. Lo svolge a dovere in fase di interdizione, meno bene quando è chiamato a far ripartire l’azione.
(Petrilli 6.5): Entra e dà verve. Molta verve. Ma non basta.
Mattin 7: Vince il ballottaggio di giornata con Pittarello. È lui il quarto “Under” biancoscudato della partita. E la scelta sembra galvanizzarlo, perché col pallone tra i piedi si dimostra oggi più che a suo agio, dispensando assist su assist. Sfiora anche il gol nella ripresa, quando cambia posizione ma non prestazione.
Mazzocco 7: Se a centrocampo il dominio è biancoscudato il merito è in gran parte anche suo. Recuperi, lanci, contrasti: fa tutto, e lo fa ovunque. Ha pure sul destro il pallone del possibile 1-1, ma Di Filippo si supera negandogli la gioia del gol. Se non gira non gira…
Ferretti 6: Sente la partita. Molto. Forse troppo. Risultato: fa a sportellate e prova a spuntarla fisicamente, ma là dietro lo conoscono e lo fermano, con le buone e con le cattive. Soprattutto con quelle: le gomitate su di lui si sprecano. Lui è bravo a non reagire, ma la vista si annebbia. E trovare la giocata giusta diventa difficile…
(Ilari S.V.)
Cunico 6.5: Altro ex di turno. Magari non col dente avvelenatissimo, ma ci tiene comunque a fare bella figura. E la cosa “assurda” è che ci riesce, lui come (quasi tutti) gli altri biancoscudati. “Assurda” perché il risultato sembra dire tutt’altro. Ma il calcio è strano. E oggi ne abbiamo avuto l’ennesima riprova. Purtroppo…