Live 24! AltoVicentino-Padova, la vigilia: già esauriti i 500 biglietti extra! Rifinitura all’Appiani

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Ore 22.30 – (Trentino) Piaceva parecchio (e continua a piacere) a Manfioletti, che l’avrebbe portato volentieri ad “Oltra”, ma Lorenzo Melchiori, centrocampista classe 1996 della “Berretti” dell’Alto Adige (di cui è capitano), sembra destinato ad approdare al Mezzocorona. Il mercato dei professionisti riaprirà dopodomani e, dunque, per ora si tratta solamente di “voci”, certo è che la società di via Santa Maria sta cercando di regalare a Luca Lomi il 18enne bolzanino. L’allenatore gialloverde conosce assai bene il “talentino” (che, in estate, ha svolto tutto il ritiro precampionato con la prima squadra) al quale vorrebbe affidare le chiavi del centrocampo rotaliano. A proposito: nei giorni scorsi la dirigenza trentina ha versato una parte dei rimborsi spese dovuti allo staff tecnico e ai giocatori della prima squadra. La situazione resta difficilissima, ma Lomi e la sua giovanissima (e responsabile, aggiungiamo noi) truppa potranno affrontare la trasferta di Tamai con maggiore serenità. Nessuna novità, invece, in casa Dro e Mori Santo Stefano: sia i gialloverdi che i tricolori avrebbero gran bisogno di un attaccante. Chissà che il mercato dei professionisti non porti qualche “regalo” di Natale posticipato a Manfioletti e Zoller.

Ore 22.10 – (Il Piccolo) Disputare Kras Repen-Triestina a Monrupino? Un’ipotesi impossibile sino a qualche giorno fa, che ora invece pare nemmeno così remota. Dopo aver ricevuto una deroga per aprire la tribuna coperta in occasione del big match contro i Biancoscudati Padova, il Kras ha ufficializzato che la struttura atta ad ospitare circa 500 persone ha ricevuto il nulla osta ufficiale a rimanere aperta al pubblico a partire dal match di domani alle 14.30 contro la Clodiense. «Lo stadio comunale ora è davvero pronto ad ospitare in modo confortevole i nostri tifosi e gli appassionati di calcio locali per i restanti incontri di questo difficile campionato di serie D», racconta il presidente biancorosso Goran Kocman. Ed è chiaro che un pensiero al derby con la Triestina, a questo punto, pare legittimo. L’incontro, in programma il prossimo 8 febbraio, potrebbe essere ospitato sul terreno di gioco delle Furie rosse del Carso per una partita che, dopo il grande richiamo avuto lo scorso settembre nella partita di andata allo stadio Rocco, potrebbe vivere una storica partita di ritorno addirittura in Carso. «Non spetta a noi decidere – spiega Kocman – però l’idea di giocare a Monrupino ci vedrebbe favorevoli. Abbiamo già giocato contro il Padova, tutto è filato senza intoppi». La soluzione di far traslocare il Kras al Rocco, come accaduto diversi anni fa nel match disputato contro il Venezia, rimane in pole position? Forse sì. Sicuramente la risposta definitiva al quesito arriverà nei prossimi giorni, forse già la prossima settimana. Tornando alla squadra il Kras sta preparando al meglio il difficile impegno contro la Clodiense. Fortunatamente arrivano delle buone notizie. Il centrocampista Misha Babichev battezzerà la sua prima partita in Italia, molto probabilmente giocando dall’inizio. In panchina invece si dovrebbe rivedere Alessio Corvaglia, bomber che da quasi un anno non prendeva parte ad un incontro ufficiale dopo il terribile incidente di gioco patito il 16 febbraio scorso contro la Sandanielese. Dovrebbe poi fare il suo esordio anche il difensore Manuele Del Nero. «Non appena riusciremo a recuperare due giocatori fondamentali come Ranic e Cvijanovic – puntualizza Kocman – potremo davvero giocarci al meglio le possibilità di salvezza».

Ore 21.50 – (Il Piccolo) Sarà oggi il giorno dell’incontro chiarificatore, così definito dalla società, fra il presidente alabardato Marco Pontrelli e Luca Piscopo. Come noto, al rientro dopo le vacanze natalizie, la società aveva messo in atto un’azione disciplinare nei confronti del difensore, sospendendolo in pratica dagli allenamenti. Da tempo i rapporti fra le parti non erano proprio idilliaci, e probabilmente il discusso episodio del rigore di Fontanafredda calciato da Piscopo, ha fatto un po’ da denotatore alla situazione. Fatto sta che dalla ripresa degli allenamenti il giocatore non si allena con la Triestina ma cerca di tenersi in condizione da solo. Difficile capire se esistono ancora margini per una ricucitura e per un riallacciamento dei rapporti, oppure se si va verso una rottura definitiva. Comunque è confermato che l’incontro con il presidente Pontrelli, già ritornato a Trieste il 30 dicembre, nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, avverrà nella giornata odierna. Le manovre di mercato in casa alabardata, comunque, fanno presagire che in difesa qualche movimento ci sarà in ogni caso, con o senza Piscopo. Vari rumors infatti danno per certo l’arrivo nel corso della prossima settimana di un difensore centrale a rinforzare un reparto che in più di un’occasione recentemente ha dato segnali di incertezza e poca tranquillità. Ma ovviamente si continua a lavorare anche per l’arrivo di un attaccante di valore, quanto mai necessario visto che al momento le uniche vere punte di ruolo disponibili in rosa sono Rocco e Milicevic. Si continuerà comunque a monitorare anche il mercato degli under, anche se la prova di Manzo a Fontanafredda fa ben sperare.

Ore 21.30 – (Il Piccolo) Una Triestina d’assalto, pronta ad andare subito a caccia della vittoria, obiettivo del resto obbligatorio se si vuole davvero iniziare il 2015 con il piede giusto e cominciare la difficile scalata verso la salvezza diretta: è la squadra che sta preparando il tecnico Ferazzoli in vista della sfida di domani al Rocco contro il Legnago (inizio ore 14.30, arbitra Cataldo di Bergamo). Difficile ancora prevedere quale potrebbe essere l’undici iniziale, ma dall’allenamento di ieri mattina a Muggia è emersa l’ipotesi di un ritorno al 4-3-3 e di uno schieramento abbastanza inedito. La novità più rilevante potrebbe essere l’esordio dal primo minuto del senegalese Thiam Diop, che aveva già debuttato a Fontanafredda entrando a partita in corso destando una discreta impressione. Ferazzoli ha spesso avuto parole di stima per il 24enne centrocampista africano, che era arrivato in Italia nel 2008 per motivi di studio, emigrando poi in Francia e giocando con i dilettanti francesi nelle file de La Wantzenau, per poi passare nell’Eccellenza italiana con la squadra bresciana del Pedrocca. Un infortunio lo aveva un po’ bloccato nell’ultima stagione, ma ora è pronto a inserirsi nello scacchiere alabardato. Thiam Diop potrebbe fare il perno centrale del centrocampo alabardato davanti alla difesa, supportato da Bedin e Proia come mezzali a completare il reparto. Del resto Proia nelle ultime occasioni in cui aveva giocato aveva dato dimostrazione di sapersi inserire con profitto in avanti, ma nel 4-4-2 del secondo tempo di Mori e del primo tempo a Fontanafredda, non aveva trovato spazio. Ora con l’eventuale ritorno al 4-3-3 potrebbe ripartire da titolare nella posizione più congeniale. In difesa intanto va registrata l’assenza di Luca Piscopo (ne riferiamo a parte) e il rientro del difensore centrale Fiore, finalmente recuperato dopo un lungo infortunio. Ma dopo gli ultimi errori potrebbe essere bocciato anche Antonelli e quindi il maggior candidato a giocare in coppia con Fiore al momento è Giannetti. Come terzini, invece, c’è la conferma di Celli a sinistra e di Ventura a destra (con Crosato comunque recuperato e pronto in caso di necessità). Nel tridente offensivo, Manzo sarà schierato a destra e Rocco potrebbe partire da sinistra, lasciando a Milicevic il ruolo di punta centrale. Da segnalare che ieri è ritornato a lavorare in gruppo anche il portiere Di Piero, ma al massimo potrebbe essere disponibile per andare in panchina, quindi fra i pali ci sarà ancora Zucca. Se davvero sarà questa la formazione disegnata da Ferazzoli, oltre al cambio di modulo, ci sarebbero quindi quattro novità rispetto a Fontanafredda, con gli inserimenti di Fiore, Giannetti, Proia e Thiam Diop, e le esclusioni di Antonelli, Piscopo, Arvia e Gusella.

Ore 21.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Riccardo Bolzan e Fatmir Sakajeva salutano la Sacilese. Due svincolati in uscita, due giocatori in entrata. Si tratta del difensore Simone Giacomini (ex Tamai e Sanvitese) e dell’esterno d’attacco Marco Piscopo (classe ’94), fratello di Luca Piscopo, capitano della Triestina. «Bolzan – racconta Denis Fiorin – ritornerà fra i “pro” alla Paganese, Sakajeva rientrerà al Pordenone. Inoltre siamo contenti di annunciare che Biasi Manolache ha gentilmente rifiutato le offerte dell’Altovicentino e – sorride il ds liventino – resterà con noi». FERME LE ALTRE. Da Sacile arrivano dunque le prime novità del 2015. Simone Giacomini si aggregherà alla truppa biancorossa la prossima settimana. Piscopo, nei piani della dirigenza, sarà un altro dei già tanti giocatori rigenerati dal laboratorio di Zironelli. Il ragazzo infatti è appena uscito da due lunghi infortuni ai crociati. A Sacile troverà l’ambiente adatto per riprendere una carriera che si prospettava interessante. Nessun movimento invece a Tamai e Fontanafredda. Almeno per il momento. Stefano De Agostini ha più volte ribadito che dal Borgo non si muove nessuno e quindi nessuno arriverà. Renzo Nadin a Fontanafredda invece ha già fatto il grosso del lavoro a dicembre. «Ora – ha detto – stiamo alla finestra di gennaio dei pro, pronti a intervenire se ci fosse qualche svincolato in zona». RIAPRE LA LEGA D. Le prime a riprendere (domani, fischio d’inizio alle 14.30) dopo la pausa natalizia saranno le formazioni di Lega D. La Lega Pro ricomincerà il 6 gennaio (Pordenone a Bergamo con l’Albinoleffe), i dilettanti regionali l’11 gennaio. Domani sarà anche il giorno del big match a Valdagno fra i Biancoscudati di Carmine Parlato, primi con 41 punti e l’Altovicentino (secondo con 36) che il pirotecnico Dalle Rive ha affidato durante le vacanze a Diego Zanin (ex tecnico della Sanvitese). ZIRULIVO. L’ultima prima del giro di boa sarà importantissima per la lotta per la salvezza. Tamai (23 punti, in casa) e Fontanafredda (21, in trasferta) affronteranno le cenerentole (Mezzocorona e Mori Santo Stefano sull’ultimo gradino a quota 7). In caso di vittoria delle pordenonesi ogni discorso sulla retrocesione diretta (prevista per le ultime due) sarebbe virtualmente chiuso. La Sacilese (31) ospiterà il Dro (15) aspettando notizie da Padova e dal derby fra Montebelluna (27) e Belluno (33) che potrebbero spianare la strada per il terzo o addirittura secondo gradino del podio. Zirolandia come gli ulivi: più la «tagli» più cresce.

Ore 20.50 – (Messaggero Veneto) Non bastavano l’infortunio di Grion (’95), che ha già chiuso la sua stagione, e l’addio di Cima (’92). La Sacilese ha dovuto registrare altri due addii, trovandosi così ai minimi termini per la gara di domani col Dro. Hanno lasciato i liventini Fatmir Sakajeva, attaccante del ’96, tornato al Pordenone e, soprattutto, Riccardo Bolzan (’84). Il temuto addio è arrivato: il laterale, classe ’84, è approdato ieri alla Paganese, club salernitano del girone C di Lega Pro. Era stato ingaggiato a metà novembre, quest’ultimo, con la clausola di rescissione in caso di chiamata dai professionisti: il contatto si è materializzato e così anche la fine del rapporto coi liventini. Al suo posto, come annunciato, dovrebbe arrivare Simone Giacomini: oggi l’incontro tra il difensore, 24enne ex Tamai e Sanvitese, e il ds Denis Fiorin. Al termine dovrebbe arrivare la firma. Ma il centrale non sarà disponibile a breve. La sua ultima esperienza si è consumata al Gaz Metan Medias, in serie A romena: è necessario il transfert, documento che non arriverà nel giro di pochi giorni. Così, se a questi addi-indisponibilità, si aggiungono un Grazzolo (’89) fuori uso da tempo e irrecuperabile a breve, un Marco Piscopo (’94) appena ingaggiato ma lontano dalla forma migliore, si capisce come la Sacilese affronterà la sfida casalinga di domani col Dro ridotta quasi ai minimi termini. Zironelli sarà obbligato a portare con sé altri giovani della juniores: a ogni modo, l’impegno è abbordabile e, inoltre, la Sacilese non ha particolari obblighi di classifica. Nessun movimento di mercato a Tamai, che sta preparando la sfida casalinga col Mezzocorona, mentre il Fontanafredda, impegnato a Mori, sta valutando Bradaschia, esterno classe ’89 ex Capodistria e Lumezzane.

Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Una rosa quasi al completo al rientro dalle festività. Il periodo di inattività della serie D di calcio ha consentito a mister Max Parteli di avere a disposizione domani contro il Giorgione (dodicesimo in classifica con 19 punti) un gruppo neroverde (sesto con 26 punti) pressoché completo, fatta eccezione per un’unica assenza, che ha il nome di Tomasi, ancora fuori per i guai al ginocchio. Niente gioco e niente panchina per il centrocampista in una stagione non proprio fortunata per Nicola: pochi minuti in campo e due infortuni che gli hanno pregiudicato tutta l’andata e ormai parte del ritorno. Anche le squalifiche sono a zero, ma pesano le diffide: con tre ammonizioni troviamo il fuoriquota esterno destro di difesa Alex Pellizzer, il centrocampista Enrico Antoniol e la punta Gianmarco Brotto, su cui già da molto tempo pende questa spada di Damocle. A incidere sulla preparazione in vista del ritorno in campo post Natale ci sono senza dubbio le condizioni del campo di Boscherai che in questi giorni si è ghiacciato oltre ogni aspettativa tanto da dover far intervenire i tecnici che hanno sparso dell’apposito sale sul manto sintetico. Nonostante questo la squadra si è allenata in modo continuativo dal 27 dicembre, tranne nella giornata di giovedì, sopportando tutte le difficoltà legate al terreno. Anche in questa circostanza – fa sapere la società – i giocatori si sono prodigati con impegno e dedizione superando ogni difficoltà. Union Ripa-Giorgione si giocherà alle 14.30 e sarà arbitrata dall’arbitro toscano Andrea Tursi della sezione Aia di Valdarno.

Ore 20.10 – (Corriere delle Alpi) Sale sul campo e pepe sulla partita. Arriva il Giorgione per l’ultima di andata e il Ripa Fenadora vuole cominciare bene l’anno nuovo tornando alla vittoria che manca da un mese (3-2 all’Arzignano il 30 novembre prima di due sconfitte e un pareggio a dicembre), mentre l’osservato speciale resta il sintetico del Boscherai, sul quale sono stati buttati nei giorni scorsi 7 quintali di sale. Ghiaccio non ce n’è più e il sintetico è in condizioni abbastanza buone. Dopo alcuni giorni di grande freddo, la temperatura si è alzata un po’, tornando anche sopra zero gradi e per domani non dovrebbero esserci problemi. A dirlo è il direttore generale Mario Dal Soler. «Il campo resterà un po’ duro, ma qual’è adesso il terreno, anche in erba, che qua da noi non è ghiacciato? Il prato non ha grumi e sicuramente si gioca. Siamo passati con la fresa a buttare via quel poco di neve che era caduta ed è stata una fortuna, perché così buona parte del materiale organico in eccesso sul campo è stato rimosso insieme alla neve». Pensiero al Giorgione. «Sarà tosta. Il Giorgione verrà per fare risultato e noi vogliamo riscattare la sconfitta col Padova, portando a casa tre punti. Adesso siamo a quota 26 e girare a 29 sarebbe ottimo. I ragazzi sono tutti disponibili, a parte Tomasi infortunato, l’influenza non li ha toccati e la squadra in settimana si è allenata bene, con un po’ di prudenza per non farsi male perché il campo era ghiacciato». Squalificati non ce ne sono, ma occhio diffidati Brotto e Antoniol che con un’ammonizione salterebbero la gara successiva. Carattere Union. Per battere il Giorgione «serve la voglia di fare risultato. Ho visto i giocatori tutti carichi e concentrati», dice il dg Mario Dal Soler. «L’importante è che non capitino infortuni sul campo che sarà un po’ duro, ma non c’è fango, il pallone rimbalza bene e non ci sono problemi. Deve essere una bella partita e basta». Seconda casa pronta. I lavori di adeguamento dell’impianto di Rasai sono finiti, adesso spetta al Comune convocare la Commissione di vigilanza dei pubblici spettacoli (ha la funzione di esame e controllo per la concessione dell’agibilità) per il via libera all’utilizzo, mentre tocca al Ripa Fenadora chiamare la federazione a Roma per far venire gli addetti in sopralluogo per dare l’omologazione per la serie D. La società farà la richiesta alla Figc a breve, così da programmare la visita entro gennaio. Ormai però l’Union dovrebbe finire il campionato al Boscherai e rimandare l’esordio a Rasai nella prossima stagione. «Il campo è stato allargato e sono stati fatti interventi di semina, quindi credo sia opportuno rimanere al Boscherai fino alla prossima stagione. Non avrebbe senso rischiare di rovinare il lavoro, andando a giocare prima che l’erba sia ricresciuta».

Ore 19.50 – (Tribuna di Treviso) «Una partita indecifrabile». Come l’ultimo precedente in via Biagi: il Belluno vinse in rimonta grazie a un suo gol e all’assist da cui l’altro ex Corbanese ricavò al 92’ i tre punti. Marco Duravia, 25enne trevignanese, prevede vivacità e imprevedibilità nella gara che domani battezzerà il 2015 del Montebelluna. Cresciuto nel club biancoceleste, dal quale era partito 10 anni fa alla volta delle giovanili della Juventus, ebbe l’opportunità di giocare con la prima squadra nell’annata 2011-12, ma l’esperienza non fu fortunata. Marco è alla terza stagione con il Belluno, dove ha segnato gol e macinato risultati, riassaporando sensazioni smarrite nel complicato peregrinare in Lega Pro. La serie D chiuderà l’andata mettendo di fronte i bellunesi, terzi in classifica a quota 33, e i montebellunesi, che inseguono invece a sei lunghezze. Una sfida da quartieri alti. E l’ex Duravia, assieme a bomber Corbanese, sarà fra i pericoli maggiori. «Può succedere di tutto», ammonisce, «Il Monte è temibile, ha raccolto tanti punti, non possiamo sottovalutarlo. È la vera rivelazione del campionato, un gruppo giovane, magari un po’ altalenante come insegna Tamai, ma difficile da affrontare per chiunque. Per di più, si giocherà dopo la sosta: condizione atletica e testa saranno decisive. Sono contento per loro, lì ho tanti amici e dopo ogni partita il primo risultato che domando è quello del Montebelluna». Eppure l’ultima parentesi biancoceleste non fu indimenticabile: «Rancori e ruggini sono alle spalle. La proprietà è cambiata. Al Monte resto legato anche per i ricordi giovanili e, quando è possibile, li seguo allo stadio. Fu pure colpa mia se l’esperienza di tre anni fa non fu felice: mi trovavo in condizioni fisiche precarie. C’era però una situazione societaria contorta, che complicò il quadro». A Belluno, invece, ha ritrovato il passo perduto: «L’ambiente è straordinario, siamo migliorati di anno in anno. Dal nono posto ai playoff, arrivando al terzo attuale. Ci siamo tolti tante soddisfazioni, abbiamo battuto la Sacilese. Non era scontato, il girone contempla altre compagini attrezzate. Puntare in alto fa bene: i playoff sono il nostro obiettivo dichiarato, ma centrarli da secondi sarebbe il massimo». I due gol realizzati finora, confrontati ai 10 del torneo scorso, potrebbero far pensare a un andamento meno brillante: «In verità, nel precedente campionato giocavo solo esterno, mentre quest’anno faccio pure la mezzala». La prima giornata del nuovo anno proporrà un altro incrocio bellunese-trevigiano: il fondo ghiacciato del Boscherai (sintetico) non dovrebbe pregiudicare lo svolgimento di Ripa-Giorgione, anche se l’ultima parola spetterà all’arbitro. L’Union Pro se la vedrà in casa con l’Arzichiampo.

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Posocco ha la febbre, l’arbitro è un bergamasco di Lovere e Samba Sadio sarà in tribuna. Alla vigilia della sfida Montebelluna-Belluno, primo match dell’anno e ultimo del girone di andata, la situazione è questa. Ad accendere la vigilia della sfida contro l’amato ex Daniele Pasa insomma è un turbinio di questioni d’attacco. La prima riguarda Andrea Radrezza, che a poco meno di un anno dal crack al ginocchio tornerà in panchina pronto per il debutto stagionale. Debutto però che per questioni di gamba e minutaggio non potrà avvenire dal primo minuto, benché ce ne sarebbe bisogno. La brutta notizia della settimana infatti è che Posocco ha avuto e ancora ieri aveva la febbre: dunque zero allenamenti e presenza ad alto rischio. In alternativa ovviamente Vecchiato non potrà contare su Samba Sadio, che da qualche giorno è passato alla corte proprio di Daniele Pasa. Nemmeno lui però, per questioni burocratiche, potrà contare sul senegalese che dunque si dovrà godere la partita dell’ex in tribuna. Così, a conti fatti, per il ruolo di spalla o spalle di Corbanese il mister gialloblu dovrà scegliere tra Mosca, D’Incà e Duravia, con un Radrezza da giocarsi (forse) a partita in corso. A dirigere il tutto, con fischio d’inizio alle 14.30 in un campo che si teme ghiacchiato, il signor Marco Ceccon di Lovere.

Ore 19.10 – (Corriere delle Alpi) Iniziare il 2015 con il piede giusto. Per il Belluno non sarà facile espugnare il campo del Montebelluna, squadra giovane, ma che sta raccogliendo ottimi risultati. I gialloblù partono comunque con la consapevolezza dei propri mezzi e della propria forza e che la vittoria è assolutamente alla loro portata. Chi sentirà particolarmente la sfida è Marco Duravia, che a Montebelluna ha avuto due parentesi calcistiche. La prima giocando nel settore giovanile biancoceleste fino agli esordienti, e la seconda tre anni fa arrivando a metà anno, senza però avere dei bei ricordi. Duravia ora vive a Trevignano, a pochi chilometri da Montebelluna, e domani si troverà davanti molti avversari conosciuti, tra cui il suo migliore amico, Manuel Perosin, il capitano del Montebelluna. «Ho conosciuto Manuel tre anni fa a Montebelluna nel periodo meno bello che ho trascorso lì – racconta Marco Duravia – di quei sei mesi i non ho un bel ricordo, nonostante fossimo arrivati quarti, perchè ho avuto diverse difficoltà tecniche e fisiche. A fine anno ci sono stati diversi problemi societari e sono arrivato al Belluno. I primi anni che ho fatto però sono stati molto belli, giocare lì il settore giovanile mi ha permesso di andare alle giovanili della Juventus». Il Montebelluna è terza nei “Giovani Valori”, il Belluno quarto. «Il loro giocatore più vecchio è del 1990, sono una squadra strana e sicuramente temibile. Quest’anno hanno cominciato male e sembrava ci fosse poca fiducia, ma si sono ripresi alla grande e ad oggi hanno qualche punto in più rispetto alla scorsa stagione nello stesso periodo. Se mi chiamassero? Sono già tornato una volta e non è andata bene. Per il momento non ci penso, e poi sto bene qui a Belluno». Buoni propositi per l’anno nuovo. «Sarebbe bello migliorare il quarto posto della scorsa stagione, è un obiettivo alla nostra portata. La partita contro il Montebelluna è importante perché domenica giocheranno contro Padova e Altivocentino e noi siamo lì, pronti ad approfittarne. È ancora tutto ribaltabile». Difensore centrale trovato. Non si sa ancora il nome, ma il diesse Augusto Fardin assicura che la prossima settimana arriverà un ragazzo in prova. «La nostra prima opzione è sfumata – spiega il dirigente – eravamo molto vicini ad un difensore ed eravamo pronti a portarlo al Polisportivo direttamente dal professionismo ma alla fine non si è fatto più nulla. La prossima settimana ne arriverà uno in prova». Sadio Samba non ci sarà. L’attaccante senegalese, tornato dal prestito a Reggio Calabria e pronto ad andare al Montebelluna non ci sarà. Probabile che il suo utilizzo cominci dalla prima di ritorno.

Ore 18.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un ritorno a piccoli passi per dare il cento per cento sul finale di stagione, quando la squadra avrà più bisogno di lui. È questa la tabella di marcia con cui sta lavorando in questi giorni di inizio anno il dominicano Vinicio Espinal, centrocampista laterale dell’Unione Venezia, formazione militante nel campionato di Lega Pro (girone A). «Dopo la ricaduta dello scorso novembre non voglio più affrettare i tempi di recupero – spiega – la voglia di tornare in campo è tanta, ma sarebbe un grave errore quello di pretendere di giocare non al meglio della condizione». Espinal, arrivato in laguna nel mercato estivo, aveva iniziato la stagione con personalità, dimostrando subito grandi doti tecniche e di organizzazione del gioco. Il 26 settembre il primo stop nella gara con la Feralpi Salò e a novembre il secondo forfait con il riacutizzarsi della lesione del tendine dell’adduttore lungo della coscia sinistra. «Adesso sto bene – dice – da qualche settimana corro con il gruppo e le sensazioni sono positive. Se tutto andrà come mi auguro, credo che per fine mese potrò rimettere i piedi in campo. Ad ogni modo per tornare al cento per cento mi ci vorranno ancora dei mesi». Il 32enne dominicano con passaporto italiano sta preparando insieme al resto del gruppo la gara interna di martedì prossimo, 6 gennaio (ore 14), con l’Alessandria, un match valido per la 19esima d’andata. «Nelle ultime settimane ho visto un gruppo più sicuro dei propri mezzi – dice Espinal – Mister Serena ha dato forza e determinazione alla squadra e i risultati cominciano ad arrivare. La strada è ancora lunga, ma credo che alla lunga i frutti si vedranno». Oggi la squadra si allenerà con una doppia seduta al «Taliercio», domani proseguirà con una singola seduta e lunedì rifinitura al mattino.

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) All’Epifania arriva l’Alessandria e il Venezia, risalito a metà classifica prima di Natale (10. posto), è obbligato a centrare l’impresa di battere finalmente una della big del campionato. Finora, infatti, il team arancioneroverde ha perso la metà delle 18 gare disputate e, tranne quelli sul campo di Cremonese e Lumezzane, tutti gli altri ko sono arrivati contro squadre che contano più dei 25 punti conquistati dai lagunari. Esposito e compagni sono caduti quattro volte al Penzo – con Sudtirol, Monza e Novara nell’era-Dal Canto, col Bassano da quando c’è Serena – e tre in trasferta a Como, Vicenza e Pavia. Solo due al momento le eccezioni a questo «tabù», la FeralpiSalò che comunque nonostante il pesante 4-1 incassato a Sant’Elena è salita a quota 30, e appunto l’Alessandria (34, a -2 dalla vetta) che chiuderà il girone di andata martedì 6 gennaio al Penzo (ore 14). Una prova di forza è quindi più che mai necessaria per partire con il piede giusto nel 2015 e in un gennaio che si presenta impegnativo anche per gli impegni ravvicinati: dopo i grigi piemontesi all’Epifania, sabato 10 (ore 16) il Venezia inizierà il girone di ritorno a Meda contro il Renate, mentre sabato 17 (ore 15) al Penzo arriverà il fanalino di coda Pordenone; domenica 25 (ore 14.30) trasferta a Bolzano nella tana del Sudtirol, per chiudere venerdì 30 in anticipo a Sant’Elena con il Mantova (ore 20.45, diretta su RaiSport). Ieri pomeriggio al Taliercio mister Serena ha diretto il primo allenamento del nuovo anno, cui seguiranno il doppio odierno e una seduta quotidiana sia domani sia lunedì. Rispetto al successo prenatalizio di Busto Arsizio non dovrebbero esserci novità di formazione con la conferma del 4-4-2 che ha prodotto 6 punti negli ultimi 180′. Tra i pali sembra scontata la conferma di Fortunato anche alla luce delle voci di mercato riguardanti Zima: il 20enne portierone ceco, ristabilito dall’infortunio alla mano sinistra, potrebbe infatti partire poiché il Genoa (proprietario del cartellino) preme affinché il suo assistito abbia un ruolo da titolare. Nessuna news invece sul fronte-Bellazzini che già un mese fa sembrava interessare proprio l’Alessandria oltre al Varese di serie B.

Ore 18.10 – (La Nuova Venezia) Inamovibile, sia con Alessandro Dal Canto che con Michele Serena. Unico giocatore della rosa del Venezia ad aver inanellato 18 presenze, anche se la diffida che gli pende sopra la testa prima o poi potrebbe causargli lo stop per squalifica, Tommaso Bellazzini è nella classifica assoluta dei giocatori di movimento più utilizzati finora, guidata da Priola (Bassano), Moi (Albinoleffe), Marchetti (Torres), Marotto (Giana Erminio) e Serafini (Pro Patria) che sono rimasti in campo per 1620 minuti, dal primo all’ultimo secondo. Bellazzini si è fermato a quota 1599’, ventuno minuti in meno dell’en-plein complici le due sostituzioni avute con Novara (81’) e Pro Patria (78’). Un cammino prezioso per il ventisettenne centrocampista, che ha festeggiato il compleanno il 23 dicembre, dopo una stagione non proprio esaltante a Lecce. «In effetti sono arrivato al Venezia dopo un anno tribolato dove, complice un infortunio, non ero riuscito a giocare molto» racconta Tommaso Bellazzini, «il mio primo obiettivo era trovare continuità. Ho lavorato bene e i risultati si sono visti». Bellazzini ha seguito un programma a parte in questi giorni per smaltire completamente l’infortunio muscolare che aveva spinto Serena a sostituirlo a Busto, ma la sua presenza con l’Alessandria non è in discussione. Quattro reti all’attivo, dopo due inutili con Lumezzane e Bassano, è arrivato il gol pesante a Busto Arsizio. «Quando si segna e si perde, non puoi mai gioire completamente perché è bello condividere la propria gioia con i compagni, come era accaduto con la Feralpi Salò. Il rigore con la Pro Patria è servito, però, per sbloccare il risultato, mettere la partita come volevamo, poi Magnaghi l’ha chiusa con un gran gol in contropiede». Bellazzini ha saputo destreggiarsi egregiamente in tante zone del campo. «Sono sempre stato abituato a giocare in varie posizioni sul fronte offensivo, sono soddisfatto anche del rendimento come mezzala quando Serena mi ha chiesto di giocare in posizione più arretrata». Venezia a centro classifica. «Rispecchia il nostro rendimento» ammette Bellazzini, «abbiamo avuto troppi alti e bassi, un handicap che dovremo eliminare ripetendo le prestazioni offerte con Torres e Pro Patria prima della sosta». Un’altalena di risultati che ha portato il Venezia lontano dalla zona playoff. «Non potevamo pretendere di essere tanto più in alto avendo perso nove partite» aggiunge il centrocampista toscano, «il campionato è ancora molto lungo. Venti partite e 60 punti in palio sono tantissimi.

Ore 17.50 – (Giornale di Vicenza) Ti aspetti l´attaccante, invece è più vicino il difensore. Il Real Vicenza sta trattando Francesco Quintavalla, classe 1982, capitano del Savona, una lunga esperienza di serie C con Lumezzane, Spal e appunto Savona, la sua squadra da oltre tre stagioni. Quintavalla, che ha anche una presenza in A col Bologna nella stagione 2000-01, potrebbe essere il nuovo acquisto di gennaio: la società ha confermato l´interesse per il giocatore.
Perché il Real punti all´ingaggio del difensore nato a Carpi è presto spiegato. Se Quintavalla dovesse approdare in biancorosso aggiungerebbe esperienza ad una rosa che già conta su elementi-guida quali Bruno, Dalla Bona, Piccinni e Tomei. Quintavalla può ricoprire più ruoli e nel 3-5-2 di Michele Marcolini potrebbe essere impiegato sia in difesa che a centrocampo come esterno, concedendo più soluzioni al tecnico. Forse già le prossime ore potrebbero essere decisive per chiudere l´operazione. Sul fronte offensivo invece è sfumato definitivamente l´accordo con Danilo Alessandro, l´attaccante della Casertana che nella passata stagione con la maglia del Real aveva segnato 19 gol. Nelle ultime ore è stata la Pro Piacenza a spuntarla. Per l´attacco era spuntato anche il nome di Daniele Ragatzu della Pro Vercelli, ma il diesse del Real Davide Consolaro ha smentito la trattativa. E gli avversari? Non stanno a guardare. Il Pavia, che farà visita al Real Vicenza martedì al Menti (fischio d´inizio alle 18), sta lavorando ad un grande colpo in ottica promozione: Attila Filkor, 26enne centrocampista ungherese cresciuto nell´Inter. Intanto sono state rese note le designazioni della 19a giornata. Real Vicenza-Pavia sarà diretta da Marco Serra di Torino, gli assistenti saranno Stefano Lipizer di Udine e Giulio Bassutti di Maniago.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Il Bassano è tornato ad allenarsi a pieno regime, in vista della sfida della Befana in casa del Feralpi Salo. La prima buona notizia è il recupero di Giacomo Cenetti, il centrocampista che era stato sostituito nell’ultima sfida di campionato contro il Monza per un intervento killer di Zigoni. Vedere uscire in barella un combattente come il «Toro» di Acerra aveva fatto pensare il peggio, soprattutto perché rivedendo l’entrata sulla caviglia il rischio di un infortunio grave era possibile, invece per il centrocampista solo una botta e un brutto spavento, ma ritorno in pieno ritmo ad allenarsi. Il Bassano si appresta a chiudere il girone d’andata con la possibilità di girare la boa di metà campionato come campione di Inverno e, in caso di vittoria, con un bottino di 39 punti, vicinissimo a quella soglia (40-43) che spesso indica l’asticella salvezza: in questo momento i play out distano 16 lunghezze, la cautela è d’obbligo ma difficilmente si potrà vedere cavalcate incredibili delle squadre a rischio retrocessione. Tre formazioni sono quasi sull’orlo del baratro (Pordenone a quota sei, Albinoleffe 10 e Pro Patria 12) e cercheranno di fare il campionato su Mantova, Renate e Giana Ermino; completamente aperta invece il discorso promozione, con otto squadre chiuse in soli sei punti.

Ore 17.10 – (Giornale di Vicenza) Finora la vera campagna acquisti il Bassano l´ha approntata nel club: i tre nuovi imprenditori del territorio che entreranno in questo mese porteranno la base a 14 soci effettivi, oltre ai due di riferimento della proprietà, a sponsor e partner commerciali. Di fatto è il progetto che aveva in mente Werner Seeber sin dal suo avvento da queste parti, lo stesso che aveva introdotto con successo ai tempi della gestione all´Alto Adige e che a Bolzano stanno sviluppando con profitto. In pratica una sorta di autofinanziamento. «Ho sempre sostenuto che questa è la soluzione più congrua per assicurarsi un domani senza dipendere da un solo sostegno – ha ribadito a più riprese il general manager di Bressanone – questi riscontri confermano che siamo sulla strada giusta». Un percorso che ha letteralmente galvanizzato Renzo Rosso e il presidente Stefano, non solo entusiasti per un anno e mezzo di risultati sul campo semplicemente strabilianti, ma anche ripagati dalle presenze allo stadio in costante aumento e dall´appoggio del mondo produttivo bassanese. «La vera soddisfazione è avvertire la città vicina come mai in passato» ha detto Mr. Diesel nella rituale cena di fine anno, un aspetto che ha indotto la famiglia Rosso a legarsi ancor di più al club. Certezze da cui ripartire in questo 2015 su cui incombe già il match dell´Epifania a Salò contro la Feralpi, a dicembre lanciata come un treno e nella quale sono protagonisti gli ex biancorossi Abbruscato e Pinardi, oltrechè il talentuoso Bracaletti da esterno offensivo. A sovrintendere in panca ai bresciani c´è Beppe Scienza che sfoggia il 4-3-3 di ordinanza. I lombardi non hanno mezze misure, o vincono o perdono: finora 9 successi (solo uno in meno del Bassano), 6 ko e appena 3 pari.

Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Nessuno consegnerà loro le pagelle, ma anche per i biancorossi è tempo di giudizi alla fine del girone d’andata. Il più costante nel rendimento è stato Laverone, ma in molti hanno superato l’esame del primo «quadrimestre». Rimandati invece Giacomelli e Figliomeni. LAVERONE (21 presenze, 1 rete) – Motorino instancabile sulla fascia destra, sia in difesa che nel tridente offensivo, è sceso in campo in diverse occasioni anche se non era al meglio. CINELLI (20 presenze) – Sempre titolare, ha reso al meglio tra i cadetti rispetto alla stagione precedente in Lega Pro. BREMEC (19 presenze) – Decisivo in alcune circostanze, meno in altre, ha subito anche due espulsioni. CAMISA (18 presenze) – Capitano e perno della difesa, una sola panchina per scelta tecnica con Lopez. COCCO (18 presenze, 6 reti) – Si è caricato sulle sue spalle tutto il peso dell’attacco, oltre a segnare 6 gol. DI GENNARO (18 presenze, 1 rete) – Ha assicurato qualità in mezzo al campo, sia da play con Lopez che da centrale nel 4-3-3 con Marino. SAMPIRISI (18 presenze) – Schierato per necessità a sinistra nella prima parte del girone, è tornato poi a destra nel ruolo abituale. GARCIA TENA (16 presenze, 1 rete)- Una delle piacevoli sorprese, sia nella difesa a tre che a quattro. SCIACCA (16 presenze) – L’ex catanese ha rappresentato una più che valide alternativa in mezzo. LORES VARELA (15 presenze, 1 rete) – A parte il gran gol che ha fruttato la vittoria con il Brescia, non ha mostrato grande continuità. GENTILI (14 presenze) – Si è alternato con Brighenti a fianco di Camisa. MORETTI (14 presenze, 3 reti) – La sua doppietta su punizione contro la Pro Vercelli rimarrà negli annali. SBRISSA (14 presenze, 1 rete)- A diciotto anni appena compiuti, si è imposto come una delle migliori promesse della serie B. BRIGHENTI (12 presenze) – La sua presenza si è fatta sentire al centro della difesa. GIACOMELLI (11 presenze, 1 rete) – Genio e sregolatezza, soprattutto con Lopez, meglio con il suo successore. RAGUSA (8 presenze, 3 reti) – Partenza a mille, poi il grave infortunio. Si attende il suo rientro in primavera. SPIRIDONOVIC (8 presenze) – Acerbo per la serie B, deve fare esperienza in Lega Pro. D’ELIA (7 presenze) – Un infortunio ne ha condizionato utilizzo e rendimento. FIGLIOMENI (6 presenze) – Utilizzato solo all’inizio, è finito poi tra le riserve e potrebbe essere ceduto. MARITATO (4 presenze) – Ha immolato alla causa biancorossa un crociato a Perugia, la settimana prossima si saprà quando potrà tornare in campo. VIGORITO (3 presenze) – Ha debuttato a freddo parando un rigore a Paolucci, facendosi trovare sempre pronto all’occorrenza. ALHASSAN (3 presenze)- Ha avuto poco spazio. GERBAUDO (3 presenze) – Idem dicasi, andrà a fare esperienza altrove. EL HASNI (2 presenze) – Ai margini con entrambi i tecnici, è in partenza per la Coppa d’Africa con la Tunisia. BARTULOVIC (1 presenza) – Un solo spezzone per l’under 19 sloveno. URSO (1 presenza) – Pochi minuti per lui, che ha tanti estimatori in Lega Pro.

Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il mercato aprirà ufficialmente i battenti il 5 gennaio, ma contatti e trattative sono già entrati nel vivo. In casa Vicenza si continua nella ricerca di due attaccanti che vadano a rinforzare il reparto offensivo, con la candidatura di Matteo Ardemagni che ormai sembra del tutto scemata. «Ho parlato più volte con la dirigenza berica – ha spiegato Stefano Lombardi, procuratore di Ardemagni – ma detto con la massima sincerità mi pare che stiano lavorando su altre piste. Matteo ha parecchie richieste in Serie B, lascerà senza dubbio lo Spezia, ma al momento non credo che Vicenza sia la sua prossima destinazione». Parole molto chiare che lasciano pochi dubbi sul fatto che in via Schio stiano lavorando su altri obiettivi che abbiano il benestare del tecnico Pasquale Marino. Il primo della lista resta sempre l’ex padovano, attualmente al Bologna, Riccardo Improta che qualora lasciasse la città emiliana potrebbe vestire la maglia biancorossa anche grazie agli ottimi rapporti tra, da un lato il Genoa, proprietario del cartellino e Giuseppe Sampino, procuratore del giocatore e mister Marino, ex compagni di squadra nel Catania nella stagione 1994-1995. Nelle ultime ore però il Vicenza si è fiondato sull’attaccante del Latina, ma di proprietà dell’Atalanta, Doudou Mangni, trattativa che potrebbe essere definita al massimo entro un paio di giorni. La dirigenza berica si sta confrontando con Marino per avere l’approvazione sull’operazione e la necessità di fare presto è causata dal fatto che su Doudou c’è il Modena dove mister Novellino lo rivorrebbe in gialloblu. Da fonti vicine al giocatore, Atalanta e Modena avrebbero già raggiunto un accordo di massima. Però il Vicenza ha la possibilità di inserirsi e chiudere l’acquisto in prestito con diritto di riscatto dell’attaccante attualmente al Latina.

Ore 16.10 – (Giornale di Vicenza) Il diesse biancorosso in sostanza parla di tre possibili rinforzi dal mercato invernale, due in attacco e uno in difesa, sempre che dal reparto arretrato esca un giocatore. Nel reparto offensivo il Vicenza cerca una punta centrale che possa all´occorrenza sostituire Cocco o essere una valida alternativa al centravanti. E poi serve un esterno offensivo adatto al 4-3-3 di Marino e con la capacità di far gol. Sono sostanzialmente tre i nomi sottolineati sul taccuino del dirigente biancorosso, con l´aggiunta di un quarto emerso negli ultimi giorni di contatti, già da tempo avviati. C´è Doudou Mangni, 21 anni, origini senegalesi, in questo momento in prestito al Latina ma controllato dall´Atalanta. Il Vicenza pensa a lui per il ruolo di punta centrale ma non solo. È seguito con interesse anche Lorenzo Valerio Rosseti, ventenne della Juventus e in prestito all´Atalanta. È invece un attaccante esterno Riccardo Improta, 21 anni, ora in prestito al Bologna ma di proprietà del Genoa, autore di 7 gol nella scorsa stagione quando ha vestito la maglia del Padova. Per l´attacco è però spuntato un quarto nome ed è quello di Luca Garritano, 20 anni, attaccante esterno anche lui, in questo momento al Cesena ma in comproprietà tra il club romagnolo e l´Inter. Sempre parlando di attaccanti, ma in uscita, all´apertura ufficiale del mercato sarà perfezionato il passaggio in prestito di Niko Bianconi (fuori lista dall´inizio della stagione al Vicenza) al Savona in Lega Pro. In difesa, in attesa di capire se Oualid El Hasni resterà o cambierà maglia, Vicenza e Varese stanno discutendo di un possibile scambio tra due centrali. Giuseppe Figliomeni, 27 anni, non troppo convincente fin qui, potrebbe lasciare il Vicenza per approdare al Varese e dalla società lombarda potrebbe compiere il percorso inverso Martino Borghese, 27 anni anche lui e difensore centrale, fra l´altro in gol proprio contro il Vicenza.

Ore 16.00 – (Giornale di Vicenza) Direttore sportivo Cristallini andiamo subito al sodo: riapre il mercato e voi porterete a casa di certo un attaccante di peso? «Stabilito che chi ha giocato fino ad ora ha fatto bene, c´è bisogno di intervenire perchè senza dubbio, come si è visto anche a Frosinone, il reparto necessita di giocatori di ruolo». Perchè non prenderlo prima, si sono chiesti molti tifosi. «Perchè il ripescaggio in serie B ci ha fatto trovare regole diverse rispetto alla lega Pro, infatti c´è un numero massimo di giocatori da tenere in lista, diciotto, che siano nati prima del ´93. Così quando si sono infortunati prima Tutino, poi Maritato ed infine pure Ragusa, noi avevamo la lista già completa e dunque non si poteva inserire un attaccante esperto se non arrivando alla rescissione con qualche altro, che era appunto già nella lista. Potendo prendere solo svincolati non avremmo nemmeno avuto garanzie certe sulla condizione fisica». Adesso però ci si muove subito, non è che si aspetta il 31 gennaio… «Io spero di portarlo a casa per il 17 gennaio quando appunto riprenderà il campionato». Magari di attaccanti ne servono due… «Ne abbiamo parlato con il tecnico Marino e in effetti oltre ad un sostituto di Cocco, dunque un attaccante capace di giocare da solo o da prima punta in un attacco a tre, ci sarebbe bisogno pure di un elemento in grado di essere utile nel ruolo di esterno offensivo». Parliamo anche degli altri reparti: a centrocampo farete qualcosa? «No, nulla, lì siamo a posto per qualità, doti fisiche e cambi». E in difesa? «Se va via un centrale ne pigliamo uno, ma niente di più». Con El Hasni che cosa fate? «Intanto per tutto il mese di gennaio sarà impegnato con la nazionale tunisina in Coppa d´Africa e questo potrebbe aprirgli un mercato molto importante, stiamo a vedere». Per lei con questi ulteriori assestamenti la rosa sarà in grado di centrare l´obiettivo di una salvezza tranquilla? «Sì, se facciamo entrare due giocatori nel reparto offensivo avremo le carte in regola per raggiungere l´obiettivo». Anche perchè se pure stavolta doveste buttare il bonus del ripescaggio sareste indifendibili! «Proprio per questo, ripeto, torniamo sul mercato: il mantenimento della categoria non ci deve sfuggire». Senta non si può non parlare con lei, che è il dirigente più vicino al settore tecnico, dell´esonero di Gianni Lopez. «Intanto qualsiasi esonero è una sconfitta per tutti perchè significa che qualcosa non ha funzionato, così come sapevamo che la decisione di sollevare Lopez dall´incarico avrebbe portato ad un periodo difficile con l´ambiente perchè si conosceva bene quanto era radicato l´affetto di molti tifosi nei suoi confronti. Ma si è ritenuto di dover intervenire e si è puntato su di allenatore di grande esperienza». Gianni Lopez ha sempre detto che in realtà lui non ha più sentito la vostra fiducia dal momento stesso del ripescaggio in serie B. «Mah, io credo che una cosa la devi affrontare per stabilire se sei all´altezza o no e se abbiamo deciso comunque di partire con lui vuol dire che abbiamo ritenuto giusto dargli questa chance. Sarebbe stato più giusto non dargliela a priori? Non credo. Infine ci tengo a dire che il gruppo formato con Lopez rispecchiava i valori umani che lui voleva e metteva al primo posto e devo dire che fino all´infortunio di Ragusa non si era andati male, poi senza dubbio ci sono state alcune difficoltà». Meno male che Marino ha infilato una serie importante di risultati positivi. «Se lo si è preso è perchè c´era la speranza che avrebbe potuto fare bene pur nell´impossibilità di dargli rinforzi in attacco». E adesso c´è qualcuno che addirittura dice: in fondo non siamo tanto distanti dalla zona playoff. «Non facciamo di questi ragionamenti, in serie B è molto pericoloso, restare con i piedi per terra è un obbligo. La squadra deve rimanere concentrata sull´obiettivo-salvezza: ad esempio tra noi e il Latina non c´è grande differenza tecnica e allora per avere il sopravvento si deve puntare sulla concentrazione e sulla determinazione». A suo avviso quale è stata la gara più bella del Vicenza nel girone d´andata? «Con lo Spezia, ma perchè in inferiorità numerica abbiamo reagito e si è vinto al 90´ con un gol bellissimo di Lores». La più brutta? «A Catania anche perchè il grave infortunio a Ragusa è stata una tegola pazzesca». La squadra migliore della B? «La più pratica è il Carpi ma come forza su tutti metterei il Bologna che ha solidità e qualità». Quella che ha più deluso? «Il Catania in assoluto».

Ore 15.40 – (Gazzettino) È il cannoniere della squadra (7 gol come Sgrigna) e quando non c’è Pellizzer ha i gradi di capitano. Ma anche quando non ha la fascia sul braccio, in campo è sempre un vero trascinatore per i compagni. Claudio Coralli ha iniziato l’anno nuovo allenandosi per conto proprio, prima della data fissata per la ripresa dei lavori, cioè dopodomani, lunedì. Ieri era al campo a correre, perché vuole ripartire con grande slancio: «Il Cittadella deve centrare un filotto per tirarsi subito fuori dai bassifondi – spiega l’attaccante -. Avremo due partite in casa nelle prime tre, non possiamo sbagliare niente. Un anno fa abbiamo iniziato malissimo a gennaio per poi crescere strada facendo, questa volta serve una partenza-sprint». Coralli, non c’è nemmeno il bisogno di dirlo, crede possibile l’ennesima impresa, la salvezza: «Ci dà morale il fatto che la classifica è molto corta, basta poco per fare un grande salto in graduatoria. È un campionato molto strano, in una manciata di punti si trovano tutte le squadre del torneo, a dimostrazione del fatto che c’è tanto equilibrio, si può vincere contro tutti e dappertutto». Ma cos’è che ha penalizzato il Cittadella nel girone di andata, che non ha mai trovato la necessaria continuità? «Tante cose, quando ci sentiamo “belli” per aver centrato un risultato importante, ecco che subito veniamo bastonati. A Cittadella, invece, non bisogna sembrare “belli”, ma essere estremamente concreti. E tutti e undici i giocatori che scendono in campo, non possiamo permetterci di regalare niente a nessuno. Detto questo, credo abbiano inciso tanto gli infortuni patiti e le tante, troppe, squalifiche pagate. E la colpa è soltanto nostra». Coralli si mette nei panni dell’allenatore: «È complicato anche per Foscarini mandare in campo una formazione equilibrata dovendo fare sempre i conti con una rosa ridotta all’osso ogni settimana. Se i risultati non arrivano, non è colpa del tecnico, ma siamo noi a dover mettere del nostro, scendendo in campo sempre per vincere, lottando sino alla fine per la maglia che indossiamo». Il messaggio ai tifosi: «Noi giocatori possiamo sbagliare, come tutti, ma chiedo al pubblico di sostenerci nelle prossime tre gare, che per noi sono davvero fondamentali. Tutti assieme ce la possiamo fare».

Ore 15.20 – (Mattino di Padova) AAA… esterno offensivo di qualità cercasi. Come noto, è questa la prima casella da coprire per Stefano Marchetti in vista del “mercato di riparazione”, che aprirà ufficialmente i battenti lunedì prossimo per concludersi il 2 febbraio. L’obiettivo è quello di rimpolpare la rosa del Cittadella già prima della ripresa del campionato (sabato 17 gennaio contro il Modena al “Tombolato”), anche se il d.g. è il primo a chiarire che non è il caso di farsi illusioni al riguardo, «perché in Italia c’è la tendenza ad arrivare alle ultime due ore di mercato per chiudere tutto». Surraco e Nolè. Tra i nomi accostati in queste ore ai granata quelli di Surraco, che ha rescisso il suo contratto con il Livorno («A livello tecnico non si discute, ma per prima cosa vanno verificate le sue condizioni fisiche», la puntualizzazione di Marchetti) e Nolè, versatile trequartista del Bassano, ex Ternana, che piace anche al Modena. E negli altri reparti? Per quanto riguarda l’attacco, il Citta è fra le possibili pretendenti di Ettore Gliozzi, classe ’95, del Sassuolo, chiuso da Floccari, Zaza, Sansone e Floro Flores. Tra i sogni, destinati a rimanere tali, ci sono l’ex Padova Melchiorri, molto stimato da Foscarini ma fuori budget, e Ardemagni, che molti tifosi rivorrebbero in maglia granata, ma ugualmente troppo costoso. In difesa, stante il recupero di Donazzan, che può essere un valido ricambio in fascia, serve un centrale che possa far le veci di Signorini, il quale nelle scorse settimane ha subìto un intervento alla tibia. Mancuso e Palma via? Con una rosa ristretta come l’attuale, le cessioni passano in second’ordine. «Non è escluso che le possibili trattative possano, però, contemplare qualche partenza» chiarisce Marchetti. Nel caso, i “papabili” sono due giovani che sin qui hanno trovato poco spazio: Palma, regista di centrocampo che, per via della nutrita concorrenza e, forse, per qualche chilo di muscoli che gli manca, non è stato più utilizzato dalla partita con la Ternana della dodicesima giornata, e Mancuso, attaccante che, con un’altra situazione di classifica, avrebbe probabilmente usufruito di un minutaggio maggiore. Due amichevoli. Quel che è certo è che il gruppo si ritroverà lunedì 5 gennaio, alle 15, per la ripresa della preparazione. Previste due doppie sedute mercoledì 7 e venerdì 9, mentre sabato 10 gennaio, alle 15, è stata organizzata un’amichevole con la squadra Primavera del Chievo Verona. Un altro test è in programma mercoledì 14 gennaio, stavolta contro il Giorgione, sempre alle ore 15. Marcolin al Catania. Nuovo cambio in panchina, intanto, al Catania. Dario Marcolin sta per diventare ufficialmente il nuovo allenatore degli etnei. Si tratta della sua quarta esperienza da tecnico di una prima squadra, dopo quelle non sempre fortunate a Monza, Modena e, nella passata stagione, a Padova. Fortemente in bilico anche la panchina di Gautieri al Livorno: lunedì potrebbe esserci una decisione al riguardo.

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Manca un giorno alla supersfida di domenica tra Altovicentino e Biancoscudati Padova ma c’è già un vincitore. È il cassiere che già si sta sfregando le mani in attesa di tirare le somme. Lo Stadio dei Fiori infatti si appresta, almeno in termini di presenze sugli spalti, a rinnovare i fasti di quando ospitava il Marzotto in Serie B e riempiva entrambe le tribune. Con l’arrivo dei tifosi patavini riapre infatti anche la gradinata solitamente chiusa. E non poteva essere altrimenti visto che sono annunciati ben 2 mila supporters padovani. I primi 1.500 tagliandi (costo di 15 euro l’uno) concessi al Biancoscudati Padova in prevendita sono andati esauriti nel giro di appena due ore, e ieri, nel tavolo tecnico tenutosi in mattinata nella Questura di Vicenza, sono stati concessi agli ospiti altri 500 tagliandi per il Settore Tribuna Laterale Ovest (Settore E), di cui 250 sono stati riservati dalla Questura berica ai tifosi organizzati della Tribuna Fattori e dell’Aicb. Resta da attendere la risposta del fronte della tifoseria valligiana: da vedere se saprà eguagliare la presenza ospite. Sul fronte giustizia sportiva, respinto dalla Caf il ricorso del Padova riguardo le tre giornate di squalifica comminate a Dionisi che quindi non sarà della partita.

Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Ieri il tavolo tecnico tra la questura di Vicenza ed i rappresentanti delle due società su sicurezza, stadio e dintorni, oggi l´ultima sgambata di rifinitura sul terreno del “Dei Fiori”. E poi domani. Soprattutto domani, quando la madre di tutte le battaglie calcistiche del girone prenderà il via agli ordini del signor Daniele De Remigis. Dunque, ci siamo. Dopo 16 giornate a rincorrersi, spiando il risultato l´uno dell´altra, Altovicentino-Biancoscudati Padova passa dalle parole al campo di calcio. Finalmente, quasi quasi non se ne poteva più e siamo solo al giro di boa. Ed allora, nessun dorma. E soprattutto tremi. CHE NUMERI! E per un istante ritorna la voglia di vivere a un´altra velocità. Battiato ci perdoni, ma le sue strofe ben si adattano alla carica di 4.000 presenze annunciate sugli spalti dell´impianto valdagnese. Duemila arriveranno dalla Città del Santo. Dopo il primo stock di 1.500 biglietti, inviati a fine anno, ne sono stati messi a disposizione altri 500, visto che i primi sono stati bruciati in poche ore, dimenticandosi del cuore della tifoseria. Di qui la spasmodica ricerca di ulteriori tagliandi, la metà dei quali riservata ai tifosi organizzati della Tribuna Fattori e dell´Aicb. Alla fine, ospiti nella tribuna coperta opposta, aperta in deroga per l´occasione, dove saranno scortati per evitare eventuali contatti. Gli altri duemila tifosi saranno, invece, quelli di fede vicentina. Perchè la sfida è sentita anche alle nostre latitudini pallonare. E forse pure in pianura, si vedrà. Di sicuro c´è tanta voglia di vedere all´opera la nuova squadra griffata Diego Zanin ed il suo attacco delle meraviglie – Peluso, Gambino, Cozzolino, Marrazzo, Roveretto – quasi inedito ma sulla carta forse persino migliore di quello patavino. Tra le due tifoserie, il rettangolo verde e soprattutto 40 stewards e alcuni cellulari delle forze dell´ordine, anche questi una novità nella storia del sodalizio altovicentino. I biglietti? In segreteria dello stadio o al bar “Incontro” di Marano Vicentino. Costo: 15 euro tribuna laterale, 20 centrale, 5 per ragazzi nati dopo il 2000. Annunciate diverse coreografie, come si conviene ad un big match. PALLA AL CAMPO. Dopo il lungo dicembre di passione, i favoriti sembrano proprio i biancorossi di Carmine Parlato. Perché sono primi con 5 punti di vantaggio (41 a 36) e perché hanno potuto preparare la partita senza la tensione che ha invece accompagnato la vigilia natalizia dell´Altovicentino. Culminata con l´arrivo in panchina di Zanin al posto di Enrico Cunico e del traghettatore Loris Bodo. Di sicuro il risultato sarà uno spartiacque per i sogni e le ambizioni di patron Rino Dalle Rive, per cui meglio non pensare agli squalificati Alexandru Logofatu, Giorgio Brandi e Rosario Di Girolamo (padovani senza il difensore Matteo Dionisi, niente riduzione della squalifica per lui) e alla voglia di rivincita del vicentino Marco Cunico. I cambi ci sono, dall´esordiente portiere Aniello Di Filippo, ai difensori Kicaj, Bertozzini e Gritti, mentre per il Cunico centrocampista pronto un comitato d´accoglienza. Tra i biancoscudati per un Gustavo Ferretti che non c´è, un Emil Zubin, “bestia nera” del Marano lo scorso anno, al suo primo “gettone”. E cambiando l´ordine dei fattori il prodotto potrebbe essere ben diverso. Fino a che punto, lo si saprà alle 5 della sera. E magari sarebbe piaciuto pure al grande Federico Garcia Lorca.

Ore 14.20 – (Gazzettino) Restando ai biancoscudati, che ne pensa di Parlato? «Lo stimo molto. Ha le idee chiare in campo, è un allenatore carismatico e vincente che mi piace molto. Sa anche adattare bene la squadra con diversi moduli in base agli avversari. Se uno è bravo, non si può dire il contrario». Ha avuto modo di conoscere il presidente biancoscudato Bergamin? «Non ho mai parlato con lui. Ma se domani lo incrocio, lo saluto. E gli auguro di fare bene, non da quest’anno, ma dal prossimo». Quindi aggiunge. «Comunque anche se perdiamo questa partita, non sarà decisivo per il campionato. È anche vero però che il Padova si è rafforzato molto prendendo anche Zubin, che abbiamo cercato anche noi. Si sono mossi molto bene sul mercato». Come finisce Altovicentino-Padova? «Spero nel segno uno, poi è il campo che decide. Se giochiamo bene e perdiamo è una cosa, se giochiamo male e vinciamo è un’altra. E io spero di giocare male e di vincere».

Ore 14.10 – (Gazzettino) «Abbiamo acquistato tre attaccanti (Cozzolino, Gambino e Marrazzo, ndr) che sono tanta roba: li avevo cercati anche in agosto, ma senza successo. Adesso che ho preso in mano la situazione cambiando l’allenatore e acquistando questi tre giocatori, va tutto bene». Padova favorito in ottica campionato? «Il blasone c’è. Il dodicesimo, tredicesimo e quattordicesimo uomo in campo anche perché sono seguiti allo stadio sempre da quattromila-cinquemila persone. E questo ti dà morale, adrenalina. Al Padova invidio qualche giocatore, come Cunico e Ferretti che ho avuto l’anno scorso nella mia squadra e che sono forti. Mi piacciono anche Niccolini, e Amirante che è l’ultimo arrivato in attacco è molto forte. Ma anche i nostri giocatori non sono da meno». A dicembre però Ferretti è stato contattato da un suo collaboratore per vedere se poteva tornare alla sua corte. E all’epoca aveva dichiarato «Mai dire mai». «Quando voglio un giocatore mi muovo di persona, come ho fatto con Cozzolino, Gambino e Marrazzo. Se qualcuno ha chiamato Ferretti, non è stato mandato dal sottoscritto».

Ore 14.00 – (Gazzettino) «Spero di vincere, anche giocando male». Nella sua personalissima schedina il presidente Rino Dalle Rive dell’Altovicentino mette il segno “1” in vista dell’attesissimo scontro diretto in programma domani a Valdagno con i biancoscudati. Sono queste le ore della vigilia della gara, che il patron vicentino sta vivendo così. «È una partita sentita, chiaro. Ma è pur sempre una partita di calcio. Mi auguro che la posta in palio sia nostra e che non succeda niente. Quando c’è una massa di tremila-quattromila persone è sempre un bel vedere, ma bisogna prestare attenzione. Mi auguro che le tifoserie siano tranquille». Il Padova arriva alla super sfida che chiude il girone d’andata con un vantaggio di cinque punti in classifica, ma il suo Altovicentino è una compagine attrezzata. «Ero più tranquillo qualche domenica fa quando avevamo tre punti in più dei biancoscudati. Adesso abbiamo un nuovo allenatore e vedo già l’ambiente più sereno. Prima eravamo un pò bloccati sotto l’aspetto mentale e da una settimana con Zanin le cose vanno meglio. Probabilmente aveva bisogno di qualche giorno in più, però vedo come la squadra si sta allenando».

Ore 13.40 – (Gazzettino) Tornando alla sfida con l’Altovicentino, che gara sarà? «Sin dall’inizio dobbiamo scendere in campo con la grinta giusta, restare tranquilli e sfruttare al massimo ogni occasione. Siamo consci della nostra forza: calma e concentrazione faranno la differenza». Il reparto avanzato dall’Altovicentino è molto attrezzato. C’è un giocatore che dovrete tenere particolarmente d’occhio? «Marrazzo è stato mio compagno di squadra al Valenza Po in serie C2 e ho giocato anche con Cozzolino nel settore giovanile del Giulianova, oltre ad averlo trovato diverse volte come avversario in carriera, come anche Gambino. Sono giocatori importanti, ma abbiamo le armi giuste per fermarli». Si aspettava di trovare a Padova tutto questo entusiasmo? «Quando all’inizio sono stato contattato dall’allenatore, mi aveva detto che venire qui era un’occasione da prendere al volo. Lo sapevo, ma viverla di persona è tutta un’altra cosa. Noi stiamo dando tutto quello che possiamo, i tifosi sono fantastici perché un entusiasmo così non esiste in serie D. Sono felice di essere al Padova e di dare il massimo con i miei compagni per questa maglia».

Ore 13.30 – (Gazzettino) Con la regola dei quattro giovani in campo, tra i pali Parlato ha sempre utilizzato Petkovic quando è a disposizione. Si sente penalizzato dal regolamento? «Prima di Padova avevo giocato in serie D al Rovigo nel 2005-2006 allenato sempre da Parlato disputando più partite del mio collega giovane. Qui c’è un ragazzo classe 1995 come Petkovic che è alla prima esperienza, ma è molto bravo e può fare sicuramente una buona carriera. Conviene anche al tecnico farlo giocare sfruttando fuori un giocatore esperto in più. Quando sono arrivato sapevo che c’era la possibilità di restare in panchina, ma ho sposato il progetto e l’importante è raggiungere l’obiettivo finale di squadra. Poi a tutti fa piacere giocare, ma sono tranquillo e adesso che è il mio momento devo farmi trovare pronto». Sente comunque sempre la fiducia di Parlato. «Sì, come tutti i miei compagni». Il suo rapporto con Petkovic? «Passo molto tempo con lui, Vanzato e Zancopè e tra di noi c’è un rapporto stupendo. Avendo 33 anni posso essere un padre per Petkovic e Vanzato. Quando posso do a loro qualche consiglio e vedo che lo ascoltano». Pur essendo navigato del mestiere, da Zancopè le arriva qualche suggerimento? «Non si finisce mai di imparare. E quando i consigli vengono dati da un portiere come lui che ha giocato in categorie importanti sono sempre bene accetti. Tra l’altro siamo stati anche avversari quando ero al Giulianova e lui al Catania».

Ore 13.20 – (Gazzettino) Con Petkovic ancora infortunato, domani toccherà a Cristian Cicioni difendere la porta biancoscudata. In campionato finora è partito titolare nella trasferta con il Kras Repen ed è subentrato a inizio ripresa con l’Union Ripa. Con l’Altovicentino è di nuovo il suo momento. «Sto vivendo serenamente e con massima concentrazione questa vigilia come tutti i miei compagni. Non dico che sarà una partita fondamentale, ma è una tappa importante per arrivare dove tutti speriamo. Anche se va vissuta come tutte le altre gare per cercare di ottenere il massimo risultato: che l’avversario si chiami Altovicentino o Kras, deve essere la stessa cosa». Quello del portiere è etichettato come un ruolo particolare. Sente un pizzico di responsabilità in più? «No, quando sono chiamato in causa cerco di dare sempre tutto. Essere impegnato per pochi secondi o per tutta la gara, la concentrazione deve essere sempre al top». Di solito come si prepara qualche istante prima di scendere in campo? «Ascolto un pò di musica e cerco appunto di concentrami al massimo. Anche se la concentrazione viene da sè giocando in una piazza come Padova: siamo fortunati a vestire questa maglia, molti vorrebbero essere al nostro posto».

Ore 12.55 – Su Petkovic e Zubin: “Domani valutiamo”.

Ore 12.52 – Sulle scelte: “Devo decidere tra Mattin e Pittarello, ho molta fiducia in entrambi ma deciderò domani ed in base a questa scelta valuterò anche gli altri…”

Ore 12.50 – Su Dalle Rive: “È un presidente che investe molto da tanti anni. Lo rispetto ma domani saremo nemici sportivi…”

Ore 12.47 – Sui tifosi biancoscudati: “Saranno 2.000? Sono tanti, ma non è una novità perché ad ogni trasferta è come se giocassimo in casa… Dobbiamo concentrarci ancora di più per farli gioire”.

Ore 12.45 – Arriva Parlato. Sull’AltoVicentino: “Non è una partita normale, anche se dobbiamo cercare di “normalizzare” le emozioni. Diego Zanin? Lo conosco da moltissimo tempo e lo stimo molto, e come ha detto spero che il poco tempo avuto a disposizione abbia lasciato dei “buchi”. L’AltoVicentino va rispettato, non dobbiamo fare i fenomeni ora che abbiamo cinque punti di vantaggio anche perché venti giorni fa eravamo dietro in classifica. È la prima partita dell’anno, vogliamo tutti verificare se il panettone ci è rimasto o meno sullo stomaco… Ripeto: rispetto per loro, ma dovranno fare i conti con noi! Dobbiamo fare la partita perfetta, perché loro hanno forza e qualità in ogni reparto. Noi e loro stiamo facendo un cammino oltre alla media, domani chi sfrutterà i pochi errori altrui la spunterà”

Ore 12.30 – Qui Appiani: termina l’allenamento.

Ore 12.20 – Qui Appiani: provati i calci di rigore.

Ore 12.00 – Qui Appiani: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 11.40 – Qui Appiani: alternanza tra lavoro atletico e partitella.

Ore 11.20 – Qui Appiani: schemi anti-AltoVicentino in corso.

Ore 11.00 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 10.40 – Qui Appiani: porte chiuse all’impianto di via Carducci, tutto pronto per la rifinitura.

Ore 10.10 – UFFICIALMENTE ESAURITI ANCHE I 500 BIGLIETTI EXTRA!

Ore 10.00 – Qui Euganeo: biglietti già bruciati, ne restano al momento solo 14! La prevendita è stata aperta in anticipo, a deciderlo Giuseppe Bergamin: il presidente, arrivato in sede alle ore 09.15, ha trovato dinanzi una fila di quasi 100 persone e ha deciso di spalancare le porte della sala stampa per accogliere gli infreddoliti tifosi. L’addetto alla vendita dei tagliandi ci racconta di un sostenitore arrivato in sede alle 6.30 per acquistare due biglietti.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Tanto più che Zubin, che si è allenato a parte anche ieri, non sembra pronto ad esordire dal primo minuto. Le certezze. Sono quindi pochi, al momento, i punti fermi del tecnico. Alcuni riguardano una retroguardia che dà le sue buone garanzie con Sentinelli e Niccolini centrali e Busetto e Degrassi sugli esterni, mentre gli altri riguardano semplicemente gli assenti. Lazar Petkovic nell’allenamento di ieri pomeriggio all’Appiani si è rimesso a correre al piccolo trotto, ma a causa dell’infortunio all’adduttore lungo della gamba destra dovrà dare sicuramente forfait ed accomodarsi in panchina. E non ci sarà nemmeno Matteo Dionisi: il terzino ex Pordenone ieri pomeriggio si è visto confermare le tre giornate di squalifica, e quindi dovrà vedere il match dalla tribuna. La Corte d’appello della Figc, composta dai giudici Piero Sandulli, Renato Carmelo Calderone, Serapio Deroma, Carlo Bravi e dal rappresentante arbitrale Antonio Metitieri, ha infatti respinto al mittente il ricorso che la società biancoscudata aveva presentato dopo i tre turni di stop rimediati dal difensore in seguito all’espulsione diretta nella sfida casalinga con il Legnago. Dionisi tornerà ufficialmente a disposizione la settimana prossima, quando comincerà il girone di ritorno e il Padova sarà di scena a Mogliano contro l’Union Pro. Arbitro abruzzese. Già scelto il fischietto di domani: dirigerà l’incontro l’esperto Daniele De Remigis della sezione di Teramo, abituato alle partitissime, dopo aver già condotto in questa stagione una sfida come Piacenza-Rimini nel girone D.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ventiquattr’ore alla gara che può valere la stagione. Ad un solo giorno di distanza dal big match di Valdagno contro l’Altovicentino, il Padova chiude le porte dall’interno e si prepara alla rifinitura di questa mattina nella riservatezza del fortino dell’Appiani. Come già avvenuto giovedì, Carmine Parlato chiama a raccolta i suoi e senza spettatori: nessuno, questa mattina, potrà osservare gli ultimi ritocchi alla formazione che domani scenderà in campo allo stadio “Dei Fiori”. Perché la posta in palio è altissima e ogni minimo errore potrebbe compromettere dieci giorni di preparazione. I dubbi. Centrocampo di peso o attacco veloce? È sostanzialmente attorno a questa considerazione che ruotano i dubbi del tecnico partenopeo. Perché il rientro di Nichele, e l’assenza di Petkovic che costringerà Parlato ad inserire il giovane Mattin dal primo minuto, potrebbero indurre il tecnico biancoscudato ad affiancare l’esperto centrocampista bassanese dai due “under”, Mazzocco e appunto lo svedese. Un modulo quadrato e compatto, la cui conseguenza più diretta è, però, il passaggio al “4-3-1-2” e il sacrificio dei numerosi esterni in rosa. Cunico sulla trequarti non si tocca, l’unico problema è decidere se farlo giostrare in solitudine – magari per imbeccare due arieti come Amirante e il rientrante Ferretti – o avvicinarlo a due frecce come Ilari e Petrilli, che altrimenti si ritroverebbero a partire dalla panchina. Contro un Altovicentino decimato dalle squalifiche del portiere Logofatu e dei difensori Brandi e Di Girolamo, scegliere la migliore strategia d’attacco non è facile.

Ore 09.20 – (Mattino di Padova) Saranno quindi duemila i tifosi biancoscudati che domani gremiranno la tribuna a loro riservata: i cancelli dello stadio “Dei Fiori” verranno aperti alle 12.45, a quasi due ore dal fischio d’inizio, e le auto dei supporter padovani potranno essere parcheggiate nel park “Ospedale”, con capienza però di soli 200 posti. Record. E non solo per la serie D, ma anche per Padova, sarà una trasferta da ricordare. Non serve andare indietro di moltissimi anni per ritrovare un simile dispiegamento di tifosi, eppure il paragone tra la posta in palio di allora e quella di oggi non regge il confronto: i duemila di Valdagno si avvicinano molto a coloro che si presentarono a Torino il 29 maggio di tre anni fa, quando Dal Canto e i suoi ragazzi si giocarono l’accesso ai playoff nell’ultima giornata di serie B, ma battono su tutta la linea i 1.300 che andarono a vedere lo spareggio di semifinale a Varese e i 1.700 di Novara, quando ci si giocò la finale per la serie A. La sensazione, stando a fonti vicine alla Questura di Padova, è comunque che i duemila stipati in tribuna domani non saranno soli: alcuni partiranno per Valdagno pur senza il biglietto d’ingresso, pensando eventualmente di acquistare i biglietti per il settore riservato ai vicentini, come già alcuni supporter hanno deciso di fare.

Ore 09.10 – (Mattino di Padova) Duemila tifosi pronti a mettersi in marcia: la vigilia della gara dell’anno vive del calore di una città pronta a riversarsi in massa a Valdagno per la sfida che può già valere una bella fetta di campionato. Dopo che, tre giorni fa, i primi 1.500 biglietti messi a disposizione dei tifosi biancoscudati erano stati letteralmente ‘bruciati’ in sole due ore, ieri mattina dalla Questura di Vicenza è arrivato il “via libera” all’incremento delle vendite. Rispetto alla capienza ufficiale, dopo il tavolo tecnico convocato nel capoluogo berico per esaminare la richiesta della società biancoscudata, tavolo a cui hanno presenziato personalmente il presidente Giuseppe Bergamin e il segretario Fabio Pagliani, sono stati concessi altri 500 biglietti. Corsa al posto. Di questi, 250, esattamente la metà, verranno riservati ai tifosi organizzati di Aicb e Tribuna Fattori rimasti a bocca asciutta mercoledì scorso nel primo giorno di vendite, mentre i rimanenti 250 verranno distribuiti oggi nella sala-stampa dello stadio Euganeo, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30. È comunque molto probabile che, visto l’esiguo numero di tagliandi ancora disponibili, questi termineranno ben prima dell’ora di pranzo, e che all’Euganeo assisteremo davvero ad un nuovo assalto. Non cambiano le condizioni di vendita: ogni tifoso potrà prendere un massimo di dieci biglietti, il cui costo rimane di 15 euro.

Ore 09.00 – (Gazzettino) Altri 500 biglietti a disposizione dei tifosi biancoscudati per la trasferta di Valdagno. Il via libera è arrivato ieri in questura a Vicenza dove si è tenuta la riunione del tavolo tecnico in vista della partita. Preso atto che i 1.500 tagliandi del settore ospiti (tribuna est) sono stati esauriti in poche ore mercoledì, si è stabilito di mettere a disposizione ulteriori 500 tagliandi della tribuna laterale ovest (settore E) dello stadio “Dei Fiori”, dei quali 250 sono stati riservati dalla questura berica ai tifosi organizzati della tribuna Fattori e dell’Aicb. I restanti 250 biglietti saranno invece messi in vendita nella sala stampa dello stadio Euganeo oggi dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30, salvo esaurimento degli stessi. Per accedere alla sede biancoscudata bisogna utilizzare l’ingresso C della tribuna centrale ovest. Il costo del biglietto è 15 euro, e una persona può acquistarne al massimo dieci. Alla riunione in questura ha partecipato anche il presidente Giuseppe Bergamin. «Avevamo chiesto un numero superiore di biglietti, ma all’inizio erano molto rigidi sul fatto di darci altri tagliandi e siamo arrivati al compromesso di averne 500 aprendo la tribuna laterale ovest. Speriamo di poter soddisfare tutti i nostri tifosi». Quanto al terreno di gioco, ieri si presentava ancora ghiacciato in alcune zone. Il presidente vicentino Dalle Rive assicura che per la partita non ci saranno problemi. «Lo mettiamo a posto oggi dopo la rifinitura della nostra squadra». Domani i cancelli dello stadio apriranno alle 12.45: per non congestionare l’afflusso agli ingressi, il consiglio è di recarsi allo stadio con un ragionevole anticipo. VIABILITÀ. Per arrivare allo stadio Dei Fiori di Valdagno (viale Carducci) si consiglia di percorrere l’autostrada A4 in direzione Milano e uscire al casello di Montecchio. Da lì si deve seguire la direzione Valdagno-Recoaro. Il parcheggio riservato ai tifosi biancoscudati è il park “Ospedale” che può contenere duecento auto: una volta esaurito, i tifosi saranno indirizzati dalle forze dell’ordine in altri parcheggi.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Secondo le ultime stime, per accontentare tutti i padovani sarebbero serviti almeno 2.500 biglietti. Tuttavia, visto che in Serie D le disposizioni sulla «Tessera del tifoso» non sono valide, la scorciatoia esiste e l’acquisto direttamente a Valdagno può creare un pericoloso mescolamento fra tifoserie. Difficile capire se i rischi di incidenti o di infiltrazioni sia un pericolo concreto o un eccesso di scrupolo da parte delle forze dell’ordine. Di sicuro l’attesa per il big-match fra le due regine del girone C della Serie D, con i Biancoscudati avanti in classifica di 5 punti, cresce. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, come dimostrato dall’improvvisa voglia di giocare a carte coperte da parte di Carmine Parlato e Diego Zanin. I due allenatori si nascondono e preparano sorprese in formazione: ieri si sono allenati sia Zubin che Petkovic, ma entrambi rimangono in dubbio. Di sicuro non ci sarà Dionisi, visto che il ricorso presentato dalla società contro le tre giornate di squalifica è stato respinto ieri dalla Corte di Giustizia federale. Anche la rifinitura di oggi all’«Appiani» sarà off limits.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) «Non abbiamo ottenuto tutto quello che abbiamo chiesto, ma qualcosina abbiamo strappato». È il presidente Giuseppe Bergamin, ieri di ritorno da Valdagno, ad anticipare la svolta poi ufficiale poco prima delle 16. Non sono arrivati i 1.000 biglietti che il Padova aveva chiesto per i propri tifosi per il big–match di domani contro l’Alto Vicentino, ma un parziale ritocco alla quota prevista si è riusciti a rosicchiarla dopo il summit in Questura a Vicenza ieri mattina e il faccia a faccia con il patron Rino Dalle Rive. Ecco altri 500 biglietti che si sommano ai 1.500 già polverizzati in due ore il 31 dicembre. Ben 250 di questi sono riservati a Tribuna Fattori e Aicb, gli altri 250 avranno vendita «libera». Tutti contenti, dunque? Non proprio. A quanto pare le richieste sono superiori e in molti hanno l’intenzione di raggiungere ugualmente Valdagno domani pomeriggio tentando l’acquisto del tagliando direttamente sul posto. Oppure (ipotesi quest’ultima che preoccupa le forze dell’ordine) tentare di entrare allo stadio «dei Fiori» anche senza biglietto.

Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (diciassettesima giornata, domenica 4 gennaio ore 14.30): AltoVicentino-Padova, Kras Repen-Clodiense, Montebelluna-Belluno, Mori Santo Stefano-Fontanafredda, Sacilese-Dro, Tamai-Mezzocorona, Triestina-Legnago, Union Pro-ArziChiampo, Union Ripa La Fenadora-Giorgione.

Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 41, AltoVicentino 36, Belluno 33, Sacilese 31, Montebelluna 27, Union Ripa La Fenadora 26, Clodiense 25, Tamai 23, ArziChiampo e Union Pro 22, Fontanafredda 21, Giorgione 19, Legnago 16, Dro 15, Kras Repen e Triestina 10, Mezzocorona e Mori Santo Stefano 7.

Ore 08.34 – Serie D girone C, i risultati finali: ArziChiampo-Tamai 2-0 (Simonato, Carlotto), Belluno-Union Pro 0-1 (Casarotto), Biancoscudati Padova-Union Ripa La Fenadora 3-1, Clodiense-AltoVicentino 4-4, Dro-Kras Repen 2-0 (Bertoldi, Bazzanella), Fontanafredda-Triestina 2-1 (Ortolan, Gargiulo, Manzo), Giorgione-Montebelluna 0-1 (Perosin), Legnago-Sacilese 1-1 (Spagnoli, Tobanelli), Mezzocorona-Mori Santo Stefano 1-1 (Bentivoglio, Tisi).

Ore 08.32 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.30 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Supermercati Alì, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 2 gennaio: la Questura di Vicenza decide di concedere altri 500 biglietti ai tifosi biancoscudati per la sfida con l’AltoVicentino.




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