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Ore 22.30 – (Il Piccolo) Dopo il rompete le righe post Fontanafredda e i cinque giorni di riposo concessi per le festività natalizie, ieri gli alabardati sono ritornati al lavoro con un allenamento pomeridiano sul sintetico di Prosecco. Saranno giorni in cui bisognerà giocoforza smaltire panettoni e spumanti, mettere possibilmente benzina per la seconda parte della stagione, ma soprattutto preparare bene i prossimi impegni decisivi, a partire con le sfide casalinghe che attendono la Triestina, quella del 4 gennaio con il Legnago (che avrà due giocatori squalificati, Viviani e Zerbato) e quella dell’11 gennaio con il Mezzocorona. In quest’ottica, c’è ancora preoccupazione per le condizioni del portiere Nicholas Di Piero, una delle sorprese più positive di questo avvio di stagione. Come noto, il portiere si è procurato una distorsione alla caviglia il sabato prima del match contro il Tamai, e il problema è continuato a persistere nelle settimane seguenti, tanto che nelle ultime tre partite del 2014 fra i pali c’era Francesco Zucca. Il quale se l’è cavata comunque bene (come del resto aveva fatto in precedenza a Belluno), anche se c’è la sensazione che a Fontanafredda qualcosina in più poteva fare, soprattutto sulla seconda rete. In ogni caso, è naturale che la presenza del portiere titolare potrebbe dare maggior sicurezza a tutta la difesa. Il problema è che anche ieri, alla ripresa degli allenamenti, Di Piero è rimasto ancora fermo ai box, segno che la caviglia non è ancora a posto. Si spera ovviamente che in questa settimana prima della sfida con il Legnago le cose si risolvano. Anche altri infortunati, nonostante i cinque giorni di pausa, non hanno ripreso il lavoro: il primo è Aquilani, anche lui vittima di una distorsione alla caviglia e in pratica unico attaccante di riserva al momento della coppia Milicevic-Rocco. Ma sono rimasti ancora fermi anche Pontrelli e Giordano. Tutto ok invece per Fiore, del resto già convocato a Fontanafredda, ma soprattutto va registrato il rientro in gruppo di Crosato, il baby triestino che tanto bene aveva fatto nelle prime uscite prima di essere bloccato da un infortunio muscolare: se sarà a posto, potrà riprendersi il posto da titolare nel ruolo di terzino destro, in queste partite occupato da Ventura. E a proposito di under, la sconfitta di Fontanafredda ha almeno avuto una nota positiva, ed è quella del rientro di Pasquale Manzo, un giovane sul quale si punta molto ma che finora era stato vittima di vari acciacchi. Il giocatore campano, oltre a realizzare la bella rete su punizione, ha dimostrato verve e inventiva come esterno destro, dimostrando anche una notevole tenuta nonostante non scendesse in campo da tempo. Un’arma in più per Ferazzoli, che però a gennaio si aspetta ovviamente ancora qualche rinforzo sul mercato.
Ore 22.10 – (Giornale di Vicenza) Sembrava essersi chiusa la porta del mercato in casa Arzignanochiampo. E invece, le necessità dell´ultimo minuto – che nella fattispecie prendono il nome di “infortuni” – hanno fatto sì che il cancello del Dal Molin si aprisse ancora a un nuovo arrivo. Che, va detto, non è ancora stato ufficializzato. Ma per Gianluca Draghetti sembra essere ormai solo una questione di dettagli che, una volta sistemati, porterebbero all´inserimento nella Banda Beggio di un esterno offensivo dal curriculum niente male. Pro… Marchetti. Giovanotto di 21 anni appena compiuti, Draghetti è nato a Castel San Pietro Terme, un paese in provincia di Bologna che conta circa 20 mila anime. Curiosità: tra queste, si annoverano anche quella di “Topolino” Edmondo Fabbri – ex calciatore e allenatore, scomparso nel 1995 – e del motociclista Loris Capirossi. E proprio nelle giovanili del Bologna Draghetti è cresciuto calcisticamente: in rossoblu ci arriva quando di anni ne ha 11, passando poi tutta la trafila del settore giovanile fino all´approdo nella Primavera, anno 2010. Nella sua prima stagione mette assieme 7 gol in 23 presenze, risultando anche il miglior marcatore della squadra. L´anno successivo, 2011-12, le reti diventano 8 e però in “sole” 17 uscite. La stoffa è buona. Tant´è che nel 2013 arriva il salto in Lega Pro: 18 presenze e 7 centri durante il prestito alla Giacomense (Seconda divisione). Rientrato a Bologna, viene nuovamente girato in prestito sempre in Lega Pro, stavolta al San Marino. Anche qui Draghetti lascia il segno: 2 gol (contro Venezia e Carrarese) in 16 apparizioni. Una parabola che quest´anno lo porta a vestire la maglia della Battipagliese, Serie D, che però – a causa dei problemi finanziari che portano anche alle dimissioni del presidente Carmine Ferrara – lo libera negli ultimi giorni di mercato. Ecco quindi che Draghetti – brevilineo, di piede destro, rapido nell´uno contro uno e che può essere impiegato anche come seconda punta – potrebbe essere la soluzione all´infortunio rimediato da Federico Marchetti nel derby, e che lo terrà fuori dal campo ancora per un mese e mezzo. Le caratteristiche dei due, almeno sulla carta, appaiono infatti molto simili. Giovani. Ma l´Arzichiampo aveva anche bisogno di rimpolpare la fascia dei 1996. E così, ecco che dalla Primavera del Vicenza arriva il centrocampista Andrea Carollo, cresciuto nelle giovanili dell´Udinese ma che quest´anno ha trovato posto una sola volta nella squadra allenata da Beghetto. Carollo si unisce quindi a Nicolas Battistelli, che aveva già conosciuto la Banda Beggio un paio di settimane fa.
Ore 21.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Vacanze già finite. Tutti di nuovo in tuta ieri, a Sacile, Tamai e Fontanafredda, per tornare a sudare in vista della ripresa del torneo di Lega D. Saranno i primi a scendere nuovamente in campo nel 2015. Per il 4 gennaio infatti è in calendario l’ultima giornata del girone di andata. La Lega Pro (Pordenone) riprenderà il 6 gennaio, i dilettanti regionali l’11. BIG MATCH – I Biancoscudati Padova degli ex neroverdi Parlato, Zubin, Niccolini, Dionisi e Nichele, con 5 punti di vantaggio sui rivali dell’Altovicentino (ex Marano) si sono già laureati campioni d’inverno. Questo non toglierà però fascino allo scontro diretto fra le due pretendenti alla promozione in programma a Valdagno proprio alla prima del nuovo anno. Fra l’altro sulla panca dei vicentini siederà Diego Zanin (ex Sanvitese, già contattato dal Pordenone prima di Luciano Foschi) che qualche gufo aveva dato per fermo sino a fine stagione. NATALE SACILESE – Riprenderà al XXV Aprile la Sacilese che il 4 gennaio ospiterà il Dro. Splendida l’iniziativa natalizia della famiglia Presotto-Nadal che ha devoluto alla Caritas il budget riservato all’acquisto di panettoni per i tesserati. Da segnalare che Michele Cima, svincolato, si è accasato alla Liventina Gorghense (Eccellenza Veneta). TAMAI E FONTANAFREDDA – Con rammarico sta salutando il 2014 (anno del ritorno in D) il Fontanafredda (reduce da 2 vittorie consective) che il 4 gennaio riprenderà a Mori (Trentino). Prima del nuovo anno in casa, invece, per le furie che con 2 sconfitte alle spalle ospiteranno il Mezzocorona.
Ore 21.30 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Di nuovo al lavoro. L’Union Ripa La Fenadora ha ripreso ieri gli allenamenti. Dopo la pausa natalizia – sei giorni di vacanza dagli allenamenti in gruppo – per i ragazzi di Massimiliano Parteli il sintetico del Boscherai torna a essere una seconda casa. Da ieri mattina la rosa ha ripreso a lavorare in vista del gara di campionato in programma domenica 4 gennaio quando i neroverdi, sesti in classifica con 26 punti, ospiteranno il Giorgione, dodicesimo con 19 punti. Le sedute proseguiranno tutte le mattine fino al 31 dicembre per poi fermarsi il solo primo gennaio e riprendere in maniera normale in vista della partita con i trevigiani. Unica variazione sul tema la partita amichevole in programma domani sul sintetico pedavenese, con inizio alle 14.30, contro una formazione aponense della Seconda categoria padovana. Con il Giorgione e poi con il Dro (14. con 15 punti), ancora in casa, l’Union dovrà riscattare un finale d’anno non bello: sconfitta con il Mezzocorona (7), fanalino di coda, eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Correggese, pareggio con il Belluno, terzo con 33 punti, e sconfitta con il Biancoscudati Padova, in vetta con 41 punti. L’eliminazione dalla Coppa sembra aver influito anche sul mercato neroverde che non ha condotto a pomposi arrivi alla corte del presidente Nicola Giusti. Dopo l’addio della punta Giacomo Moresco e di Michael Salvadori verso il Padova, al porto dell’Union sono attraccati due giovani del 1997, il difensore Federico De Min e l’attaccnate Enrico Savi, e un classe 1994, Tiziano Slongo, difensore centrale. In attesa di vedere Ilir Frangu, esterno sinistro di difesa ancora negli Juniores per ristabilirsi da guai fisici, rimane il dubbio su chi ricoprirà il ruolo che fu di Salvadori. Davanti ormai sembra tutto già fatto con i vari Brotto, Andreolla, Mastellotto e Ponik che si alterneranno nelle postazioni di attacco, una soluzione interna che fa ben sperare.
Ore 21.10 – (Corriere delle Alpi) Il Belluno è superiore al Ripa Fenadora, la classifica parla chiaro. I gialloblù sono sette punti sopra i cugini e, nonostante il derby sia finito in parità, Andrea Radrezza non ha dubbi, la sua squadra è un gradino sopra i neroverdi. «Il Belluno tecnicamente è superiore al Ripa – spiega “Radre” – questo non vuol dire che i ragazzi del Boscherai non siano buona squadra, anzi, ma in questo momento siamo più forti e la classifica lo conferma. Il derby è stata una partita combattuta che si è conclusa in parità ma noi abbiamo qualcosa in più e fino ad ora lo abbiamo dimostrato nell’arco del campionato. Purtroppo sono riuscito a giocare un solo derby dei cinque disputati, voglio esserci per quello del girone di ritorno e magari segnare il mio primo gol contro di loro».
Ore 20.50 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Un Radrezza ritrovato, a dieci mesi da quel terribile Sanvitese-Belluno che ha rappresentato l’ultima gara giocata dall’attaccante padovano ormai bellunese d’adozione. Ritrovato, o quasi. Perché la fretta in questi casi è sempre pericolosa. Il presidente del Belluno, Livio Gallio, prima di lasciare il campo di Santa Giustina assieme al ds Fardin, sottolinea le belle cose fatte vedere dal giocatore negli ottanta minuti disputati. «Andrea ha fatto benissimo. Psicologicamente non ha avuto paura di affrontare una gara difficile – rileva Gallio -. Per il resto, quando tocca la palla è sempre lui. Si vede subito la differenza». Soddisfatto della sua prestazione, ma soprattutto dell’operazione di recupero ormai pressoché completata, è soprattutto lui, Andrea Radrezza, utilizzato prima come punta poi a centrocampo. «È stata dura riprendere il ritmo della partita dopo tanti mesi – ammette Andrea -. Soprattutto è stata dura perché si trattava di giocare su di un campo così, che non era certamente l’ideale per riprendere gradualmente confidenza con una gara. Comunque sono soddisfatto della mia prestazione. Ho ritrovato anche il gol. Adesso mi manca ancora un po’ il guizzo, ma la condizione sta crescendo. E devo ringraziare la società, i tecnici e mister Pellicanò che mi hanno dato questa opportunità per testare la mia condizione».
Ore 20.30 – (Corriere delle Alpi) Andrea Radrezza torna al gol. L’attaccante del Belluno, dopo nove mesi dall’intervento al ginocchio, è tornato finalmente sul terreno di gioco e lo ha fatto con la juniores Nazionale gialloblù, che ieri pomeriggio era impegnata in amichevole contro la Plavis. Il numero dieci gialloblù si è guadagnato un rigore e lo ha trasformato, il match alla fine si è concluso 6-2 per i ragazzi di Santa Giustina. Dopo un 2014 molto sfortunato a livello sportivo, ma comunque indimenticabile per la nascita del figlio Nicolò, Andrea Radrezza si è messo alle spalle i problemi fisici che lo hanno tormentato, anche grazie ai suoi compagni e alla sua famiglia, e ora vuole tornare più forte di prima. «Finalmente mi sento bene – spiega “Radre” – è una decina di giorni che mi alleno con la squadra facendo quasi tutto, a parte le partitelle finali. Ieri è stato un test importante e positivo per me. Nonostante la sconfitta le sensazioni personali sono state buone, ho giocato il primo tempo e una ventina di minuti del secondo. Sicuramente non era il campo giusto, per rientrare ma alla fine è andato tutto bene. Ci tengo a ringraziare mister Francesco Pellicanò per avermi fatto giocare». Forza di volontà. Dopo il secondo infortunio al ginocchio accettare di dover finire nuovamente sotto i ferri e ripartire da zero non era facile, ma Andrea Radrezza non si è mai scoraggiato e nonostante alcune complicazioni dopo l’operazione ha ricominciato a vedere la luce a fine estate. «Non ho mai pensato di smettere, questa volontà non c’è mai stata. È vero, però, che ad un certo punto era anche una questione di vita quotidiana. Alcuni mesi dopo l’operazione si sono presentati diversi problemi al ginocchio, sono dovuto anche tornare in ospedale per sbloccarlo, e il primo pensiero in quel momento non era più il calcio ma capire se in futuro avrei camminato normalmente. In quel periodo mi è passato di tutto per la testa, anche l’ipotesi di non poter più giocare e non è stata una cosa facile da metabolizzare. Ad inizio settembre, però, le cose sono migliorate, il dolore e il gonfiore sono diminuiti e la ho capito che le cose stavano andando nella direzione giusta. I compagni di squadra mi hanno sempre dato una mano e anche mister Vecchiato mi ha seguito da vicino. Un ringraziamento particolare va a mia moglie Lucia e a mio figlio Nicolò, perchè avere la mia famiglia vicino è stato molto importante soprattutto a livello mentale. Da solo non avrei superato questo periodo». Il Belluno va forte, e con un Radrezza in più dove può arrivare? «Siamo stati primi e secondi in classifica, ma le prime due (Padova e Altovicentino) sono vere corazzate, anche se in fondo non sono così distanti. Fino ad ora abbiamo fatto una stagione straordinaria e indimenticabile. Andiamo a Montebelluna per giocarci i tre punti e provare ad avvicinarle. Spero tanto di poter essere in panchina il 4 gennaio, ma sarà mister Vecchiato a decidere. Dove mi inserirei nella formazione? Usiamo due moduli che mi piacciono molto e che ho interpretato più volte nella mia carriera. Potrei fare l’esterno alto nel 4-3-3, oppure il trequartista, o la seconda punta nel 4-3-1-2. Sinceramente in questo momento pur di giocare scenderei in campo anche in porta. Il mio obiettivo di dare il mio contributo ai compagni, magari anche con qualche gol». Quella chiamata da Sedico. A dicembre il San Giorgio Sedico aveva sondato il terreno per il prestito di Radrezza fino a fine della stagione ma non si è più fatto nulla. «Non c’è stato un contatto ufficiale, ma poteva essere un’ipotesi quella discendere in Eccellenza. La serie D è una categoria importante dove non è semplice rientrare dopo questo tipo di infortunio. Ci ho pensato, ma alla fine mi sentivo bene e ho scelto di rimanere a Belluno e di giocarmi qui le mie carte».
Ore 20.00 – Serie B, terminato il posticipo: Livorno-Pescara 1-2 (Galabinov, 2 Maniero). In campo tutti gli ex biancoscudati: Mazzoni, Vantaggiato, Cutolo e Jelenic nel Livorno, Melchiorri e Pasquato nel Pescara.
Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ultimo giorno di riposo per i giocatori del Venezia che domani pomeriggio al Taliercio si rimetteranno in moto in vista della gara di martedì 6 gennaio al Penzo (ore 14) con l’Alessandria. Alla pausa lunga di cinque giorni che si conclude oggi seguiranno «da contratto» altri due giorni di stop, il 31 dicembre e il 1. gennaio, dopodiché il lavoro di Esposito e soci non subirà interruzioni fino all’importante match dell’Epifania che chiuderà il girone di andata. Per domani il tecnico Michele Serena attende buone notizie sul fronte-Espinal: il centrocampista dominicano, fuori causa da fine settembre per problemi muscolari, ha già ripreso a correre e attende solo il via libera dall’ultima ecografia per aggregarsi al gruppo. Stessa situazione per il terzino sinistro Giuliatto, il quale rispetto ad Espinal dovrebbe già essere più avanti. Alla vigilia dei 90′ con l’Alessandria aprirà anche la sessione invernale del calciomercato (chiusura alle ore 23 del 2 febbraio), con il ds Ivone De Franceschi in attesa dell’eventuale via libera dal presidente Yury Korablin per lavorare a qualche innesto. In caso di «niet» dal patron moscovita gli unici movimenti potrebbero arrivare tramite qualche scambio.
Ore 19.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Cosa mi auguro per il 2015? Non c’è due senza tre». Non è poi così enigmatico l’auspicio di Gennaro Esposito, a tal punto convinto che il Venezia abbia imboccato la strada della definitiva risalita, da non temere di rispolverare un pizzico di scaramanzia. L’obiettivo? Ricordare a se stesso che è ora di tornare a vincere. «La inseguo da un po’ e voglio fortemente cogliere quanto prima la mia terza promozione in serie B, dopo quelle memorabili di Gallipoli nel 2009 e Verona nel 2011, la seconda vincendo i playoff. Due piazze con una partecipazione molto più calda? È vero, ma qui a Venezia è una sfida nella sfida quella di provare a riportare gli appassionati al Penzo». E in questa direzione il primo impulso lo possono i risultati. «Sicuramente, con le vittorie sarebbe più difficile rimanere indifferente per chi davvero ama questi colori. Credo che la fiducia non sia mal riposta, anzi, da un lato perché il Venezia ha ripreso a vincere, dall’altro perché anche chi sta davanti ha cominciato a perdere qualche colpo. Ci proveremo con tutto noi stessi, lo stiamo già dimostrando». L’impressione è che Esposito abbia finito il 2014 con una buona continuità nelle prestazioni da regista lagunare. «All’inizio ho faticato, lo scorso anno con la Salernitana avevo giocato poco (sole 7 presenze, ndr) a causa di problemi fisici, mi ci è voluto del tempo anche per ritrovare la condizione smaltendo un po’ di peso. Se nelle feste «rischio» a tavola? Sono napoletano – ricorda divertito – ma al massimo sgarrerò di un chiletto, non di più». Nessuno squalificato nel Venezia in vista dei 90′ dell’Epifania – ore 14 allo stadio Penzo – contro la quotata Alessandria degli ex Sosa e Marconi, ora terza a quota 34 assieme al Pavia. «Abbiamo bisogno di tutti, purtroppo gli infortuni ci hanno penalizzato ma non ci piangiamo addosso. Diciamo la verità, per l’organico che abbiamo i 25 punti attuali sono troppo pochi. Questo Venezia vale molto di più e per dimostrarlo il primo passo sarà anche quello di imparare a pareggiare, perché quando non puoi vincere è comunque utile muovere la classifica. Con l’Alessandria però i punti varranno doppio e dovranno essere tutti nostri».
Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il clima non è dei migliori, dietro le quinte le preoccupazioni per il futuro della società restano, anche se Yuri Korablin continua a rassicurare tutti: «Non temete, tutto riprenderà come prima senza problemi». A Venezia, però, ci s’interroga un po’ tutti, sospesi fra un punto di penalizzazione in arrivo per il mancato pagamento dei contributi e una squadra che, tutto sommato, gira a regime ed è pronta a sfruttare ogni occasione possibile per crescere. Domani si riprende ad allenarsi, nel frattempo il diesse Ivone De Franceschi è determinato, nei limiti di spesa, a effettuare qualche piccolo correttivo sul mercato: «Il budget è definito da inizio stagione – spiega – e se vogliamo rinforzare la squadra allo stesso tempo qualcuno dovrà essere ceduto. Abbiamo già un paio di idee in mente e ci stiamo lavorando. Ci vuole un po’ di pazienza, ma spero di poter dare a Serena i rinforzi di cui ha bisogno». Il primo a partire potrebbe essere Franchini, che ha un ingaggio elevato ed è stato scarsamente utilizzato. Una volta completata la sua cessione, al suo posto verrà sicuramente preso un sostituto all’altezza. Sulla situazione societaria De Franceschi allarga le braccia: «Il presidente ha garantito che sistemerà le cose e che si è trattato di un incidente di percorso. Non siamo l’unica squadra in questa situazione, anche se di certo non fa piacere prendere un punto di penalizzazione in classifica per il mancato pagamento dei contributi. Tecnicamente sono soddisfatto di quanto stanno facendo il mister e i ragazzi. Con la nuova gestione non abbiamo mai pareggiato, abbiamo vinto o abbiamo perso, siamo senza mezze misure. Diciamo che ci manca continuità, ma teniamo anche presente che le prestazioni ci sono sempre state anche quando abbiamo perso. E questo è senz’altro un punto di partenza importante per il presente e per il futuro».
Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) Gol e playoff, ecco cosa c´è nel menu di Capodanno di Raphael Odogwu. L´attaccante del Real Vicenza ha motivazioni nuove in vista del girone di ritorno. La sua è una promessa: «I compagni mi chiamano il gol, e pure i tifosi. Non resta che accontentarli, ce la metterò tutta». Odogwu, non avete avuto troppo tempo per festeggiare. Ieri c´è stata la ripresa. Come ha trascorso il Natale? «In famiglia, a tavola. È stato un buon Natale». Per l´ultimo dell´anno ha programmi particolari? «Il giorno dopo ci alleniamo per preparare la sfida col Pavia, quindi credo che farò una cena con amici, nulla più». Anno nuovo, vita nuova si dice. Quali sono i suoi obiettivi? «Punto a fare qualche gol visto che sono ancora a secco. Ci vuole, perché se è vero che Bruno segna tanto ed è fondamentale per noi, è giusto che anch´io, come attaccante, dia il mio contributo in fase realizzativa». E a livello di squadra? «Valiamo i playoff, per lo meno spero che il Real Vicenza ci arrivi perché siamo lì, sappiamo di potercela fare». Chi vincerà il campionato? «Il Novara, secondo me è l´unica squadra a noi superiore». Però scusi, al Menti li avete travolti «È vero, ma secondo me in quell´occasione il Novara ha trovato la giornata storta e noi, certo, abbiamo fatto una grande gara. Comunque a mio avviso resta la favorita, da quando poi si è messo a giocare Gonzalez Ho visto gli ultimi highlights, non c´è n´è per nessuno». Il Bassano invece? «Secondo me è al nostro livello». Torniamo all´ultima partita, quella col Pordenone. Il pareggio vi è andato stretto? «Siamo incappati in una giornata un po´ storta, però avremmo anche potuto vincere con quel palo preso alla fine più qualche altra occasione». Tra l´altro per la prima volta, a Pordenone, lei ha giocato titolare «Esatto, non ero mai stato schierato dall´inizio prima in questo campionato. Diciamo che l´avevo capito durante la settimana che aveva preceduto la partita, anche perché Bardelloni era fuori». In questo girone di andata un brutto infortunio l´ha tenuta fuori per diversi turni. Ora come sta? «Con la pausa spero di recuperare completamente. Sto bene ma come sempre, quando porti un gesso, ci vuole del tempo prima di avere gli stessi riflessi di prima. Sento ancora la caviglia e la muscolatura un po´ legate. Ci darò dentro con la preparazione atletica in questi giorni». Può tracciare un bilancio della sua esperienza al Real Vicenza? «Penso di essermi ritagliato un posto importante in squadra. Sento la fiducia dell´allenatore e dei compagni, anche se spesso mi trovo a subentrare. Ma è chiaro che avendo davanti un giocatore come Bruno giocare titolare è difficile. Sono contento di quello che ho fatto e avuto finora». Crede anche lei che il girone di ritorno sarà più duro? «Sì, perché molte squadre prenderanno rinforzi di categoria superiore». Anche il Real Vicenza? «Il nostro presidente è ambizioso e sa come agire, lo conosciamo e se potrà fare qualcosa lo farà».
Ore 18.00 – (Corriere del Veneto) Sono cominciate le grandi manovre in casa Bassano e Real Vicenza in vista della riapertura del mercato invernale della Lega Pro. Antonino Asta ha chiesto due rinforzi, uno per la difesa e l’altro per il centrocampo e il nome da tenere d’occhio resta sempre quello di Luca Lavagnoli, in scadenza di contratto con il club biancorosso e che potrebbe fare il salto della barricata nel caso in cui i colloqui per il rinnovo col Real Vicenza non sortissero gli effetti sperati. Il Bassano ci sta facendo più di un pensierino e nei prossimi giorni se ne capirà di più. Ma il Real Vicenza è subito passato al contrattacco e ha sondato il terreno per un rinforzo importante in attacco. Si parla di Andrea Arrighini, attualmente in forza all’Avelluno. L’attaccante ex Pontedera per adesso non sembra potersi muovere dall’Irpinia, in realtà la situazione è aperta a qualsiasi sviluppo e nulla va escluso a priori. Così come va registrato l’interesse per il capitano del Savona Francesco Quintavalla. Occhio anche a quello che accade a Venezia, dove è in uscita Raffaele Franchini. L’attaccante arancioneroverde è stato proposto sia al Real Vicenza che al Bassano, che stanno facendo alcune valutazioni. Si valutano possibili contropartite da inserire in un eventuale scambio.
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Il Bassano Virtus torna al lavoro per smaltire i cenoni natalizi e ricaricare le pile in vista della sfida contro il Ferlapi Salò del sei gennaio e tutto il girone di ritorno, con Asta che lavorerà fino al 30, lasciando poi 31 e 1 di pausa. Chi probabilmente no potrà staccare la spina nemmeno l’ultimo dell’anno sarà Werner Seeber, il direttore generale che sarà impegnato in questa pausa natalizia nel fatidico mercato di gennaio. Seeber ha fatto capire che sicuramente non ci saranno partenze illustri, sicuramente non quel Nolè che sembrava cercato dalla B. Per quanto riguarda eventuali arrivi, Tonino Asta in più occasioni è stato chiaro: «Non scambierei nessuno dei miei giocatori, ma servirebbero due, tre giocatori, giovani ma affidabili, per poter rendere ancora più competitivo il gruppo». Individuando anche i tre ruoli secondo lui scoperti: un centrale di centrocampo, un esterno e una seconda punta.
Ore 17.10 – (Giornale di Vicenza) Cenetti sette giorni fa aveva fatto prendere un mezzo coccolone a tutti quanti. Il gladiatorio Jack era stato azzoppato da un´entrata proditoria e di frustrazione del monzese Zigoni, che a metà campo e col piede a martello piombava sulla caviglia del mastino napoletano di Bassano. Il guerreggiante Cenetti, uno abituato a non versare mai una lacrima, sfilava invece in barella e con le mani sul volto. Sulle prime chiunque aveva pensato al peggio. Sulle seconde però no, poiché il guaio si è rivelato fortunatamente molto meno serio del previsto (botta al piede e distorsione dell´arto) e perchè soprattutto lo staff medico virtussino ha lavorato eccellentemente durante il break festivo rimettendo in sesto il giocatore dopo una settimana soltanto. Ieri era già lì a correre assieme ai compagni allo Sporting Club di Fellette alla ripresa della preparazione dopo il pit-stop natalizio. Ergo anche lui sarà abile e arruolabile per il viaggio a Salò del 6 gennaio (alle 16) che vale il giro di boa. Tenuto conto che non ci sono altri ammaccati in infermeria, se la neve non porterà malanni o influenze di stagione, contro la Feralpi Asta potrebbe ripresentare l´intero organico al gran completo. Cioè riattivando tanto gli squalificati Nolè, Proietti e Toninelli, che ripristinando appunto Cenetti e l´altro acciaccato Munarini, assente coi brianzoli. Ritmi serrati. Il tecnico non ha perso tempo per mettere sotto torchio i suoi facendo smaltire le scorie di prassi di pranzi e cenoni. In campo ieri, in pista oggi sempre a Fellette per doppia razione di sudore, mattina e pomeridiana, a sgobbare anche domani e martedì. Poi San Silvestro e Capodanno di stacco, quindi nuovamente a faticare da venerdì 2 gennaio poiché il 6 è già campionato a Salò e il doppio appuntamento ravvicinato in esterna (il 10 a Pavia in diretta tv su Raisport) pretende da subito sedute intense. Anche se non è previsto alcun richiamo atletico specifico ma solamente un lavoro di mantenimento fisico standard senza l´ausilio di particolari test amichevoli che non siano i tradizionali collaudi in famiglia con la formazione Berretti. Niente soldi. Il tempo di gioire per lo scampato pericolo di Cenetti che in via Piave si sono rabbuiati di nuovo ascoltando le dichiarazioni del presidente federale Carlo Tavecchio il quale, a fronte del taglio dei contributi da parte del Coni pari ad almeno 25 milioni di euro, ha annunciato l´eliminazione di qualsiasi finanziamento della Figc alla Lega Pro a partire già dalla prossima stagione. Una bella botta per la pianificazione delle società, molte delle quali su quel supporto facevano affidamento anche solo per gestire la quotidianità e che ora spingerà i sodalizi a reperire altrove nuove risorse. In questo senso Bassano è già avanti rispetto ad altre realtà perchè qua da tempo si opera per allargare la base degli investitori attorno alla proprietà di riferimento, ma è indubbio che questa restrizione sia una batosta per l´intera Lega. Intanto, mentre nelle prossime ore è in scaletta il summit di mercato tra i comandanti del Soccer Team e il tecnico Tonino Asta, c´è un gran fermento tra i club di bassa classifica in vista dell´apertura ufficiale delle trattative. Tutte sgomitano là in fondo a caccia delle addizioni buone a farle svoltare e a scongiurare il tracollo della retrocessione. Il Renate ad esempio è a un passo dal centrocampista centrale Perini del Monza. Infine, il sito specializzato della serie C Tlp ha messo Petrone e Asta al top dell´anno solare appena concluso. Che dire, Bassano può gonfiare i pettorali.
Ore 17.00 – Serie B, la classifica aggiornata: Carpi 43, Frosinone e Bologna 34, Spezia 33, Avellino 32, Livorno* 31, Lanciano, Pro Vercelli e Trapani 30, Perugia 29, Vicenza e Modena 27, Pescara*, Bari e Ternana 25, Entella 24, Brescia 23, Varese 22, Catania e Crotone 21, Latina 20, Cittadella 19.
Ore 16.55 – Serie B, i risultati finali: AVELLINO-BRESCIA 2-0 39′ Castaldo (A), 94′ Arini (A) CATANIA-CARPI 0-2 56′ Di Gaudio (Car), 81′ Inglese (Car) ENTELLA-CROTONE 1-1 34′ Mazzarani (E), 53′ Claiton (C) FROSINONE-VICENZA 1-0 64′ Gori (F) LANCIANO-BOLOGNA 1-2 51′ Monachello (L), 64′ e 72′ Cacia (B) MODENA-LATINA 0-0 PERUGIA-CITTADELLA 3-1 37′ Falcinelli (P), 48′ Fossati (P), 62′ Coralli (C), 94′ Verre (P) PRO VERCELLI-TRAPANI 1-0 30′ Marchi (PV) VARESE-TERNANA 2-0 16′ Luoni (V), 78′ Neto Pereira (V).
Ore 16.40 – Queste le dichiarazioni rilasciate alla nostra redazione ed ai colleghi di “Mattino” e “Gazzettino” da Fabrizio De Poli: “Mattin? Deve tornare, lo stiamo aspettando. Ferretti? Diagnosticamente sta bene. Petkovic, Nichele e Zubin? Hanno l’ecografia alle 17, domani avremo il responso. Dovico? Ha avuto un problema perché era in ansia da un paio di giorni per quest’amichevole, ma se non si taglia i capelli non si allena più con noi”.
Ore 16.30 – Queste le dichiarazioni rilasciate alla nostra redazione ed ai colleghi di “Mattino” e “Gazzettino” al termine dell’amichevole da Carmine Parlato: “Pittarello? Ha preso una botta al ginocchio dopo uno scontro fortuito con l’avversario ma non dovrebbe essere nulla di grave. È sempre bello fare queste amichevoli davanti a così tanta gente, come messa in moto è stata molto buona. Era giusto staccare la spina ma ora bisogna immediatamente riprendere alla massima potenza. Gli infortunati? Vedremo già martedì chi rientrerà in gruppo, ma ho sensazioni positive per tutti anche se con percentuali diverse”.
Ore 16.20 – Fischio finale: Padova batte Piovese 3-0.
Ore 16.05 – Qui Piove di Sacco: nel Padova il giovane Canton subentra ad Ilari.
Ore 16.00 – Qui Piove di Sacco: tris del Padova, eurogol di Ilari che dai 25 metri lascia partire un destro al volo che termina a fil di palo. Applausi convinti da parte dei 500 tifosi presenti, Biancoscudati avanti 3-0.
Ore 15.55 – Qui Piove di Sacco: doppio cambio nel Padova, Sanabria e Bruzzi prendono rispettivamente il posto di Cicioni e Marcandella.
Ore 15.45 – Qui Piove di Sacco: raddoppio del Padova, autorete del portiere Ortali che, strategicamente disturbato da Aperi, devia nella propria porta il corner battuto da Segato. 2-0.
Ore 15.40 – Qui Piove di Sacco: Piovese vicina al pareggio con Gianluca Correzzola, ma Cicioni si supera e respinge d’istinto la conclusione.
Ore 15.30 – Qui Piove di Sacco: inizia il secondo tempo. Questa la formazione dei Biancoscudati, ancora schierati col 4-2-3-1: Cicioni; Busetto, Thomassen, Niccolini, Degrassi; Segato, Ilari; Dionisi, Aperi, Marcandella; Amirante.
Ore 15.20 – Fine primo tempo: Piovese-Padova 0-1. Almeno 500 gli spettatori presenti.
Ore 15.15 – Qui Piove di Sacco: Padova in vantaggio, a segno al 44′ Salam Dené, che approfitta di un errato disimpegno difensivo e lascia partire un diagonale di destra, col pallone che si insacca lemme lemme alle spalle di Ortali.
Ore 15.05 – Qui Piove di Sacco: nuovo cambio nei Biancoscudati, esce Dovico e lascia il posto a Marcandella.
Ore 14.55 – Qui Piove di Sacco: altra occasione per i Biancoscudati, conclusione dai venti metri di Petrilli deviata in angolo da Ortali.
Ore 14.50 – Qui Piove di Sacco: Padova vicino al vantaggio con Salam Dené, il cui diagonale termina sul palo.
Ore 14.45 – Qui Piove di Sacco: risultato ancora fermo sullo 0-0 dopo un quarto d’ora di gioco. Infortunio per Pittarello: brutto colpo alla gamba destra subìto dal giovane attaccante, che lascia il posto allo Juniores Dovico.
Ore 14.30 – Squadre in campo, inizia l’amichevole tra Padova e Piovese.
Ore 14.25 – Qui Piove di Sacco: in panchina col numero 12 Franco Nicolas Sanabria, portiere argentino in prova.
Ore 14.20 – Qui Piove di Sacco: presenti anche Ferretti, Nichele e Zubin, ma solo l’argentino si allenerà a parte. Assenti, invece, Petkovic, Mattin e Cunico.
Ore 14.15 – Qui Piove di Sacco: Biancoscudati e Piovese in campo per il riscaldamento. Questo l’undici iniziale del Padova, che sarà presumibilmente schierato col 4-2-3-1: Cicioni; Faggin, Sentinelli, Thomassen, Salvadori; Segato, Mazzocco; Ilari, Petrilli, Dené; Pittarello.
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto) A Frosinone il Vicenza giocherà oggi l’ultima partita del 2014, gara che chiuderà anche il girone di andata di B. I biancorossi hanno svolto ieri nel pomeriggio l’allenamento di rifinitura che non ha sciolto i dubbi sulla disponibilità in difesa di Brighenti. «Oggi (ieri, ndr ) Brighenti non si è allenato. Abbiamo deciso di verificare le sue condizioni prima della gara, quando decideremo se scenderà in campo dall’inizio, oppure se potrà dare un contributo partendo dalla panchina. Vedremo – precisa mister Marino – se Nicolò non ce la farà in difesa abbiamo valide alternative». Il tecnico del Vicenza, che non avrà a disposizione nemmeno Giacomelli, ha chiesto ai suoi l’ultimo sforzo prima della lunga sosta invernale. «Finora abbiamo lavorato bene – sottolinea il tecnico – sono molto contento di come la squadra ha sudato in allenamento dimostrando grande determinazione ed applicazione nell’assimilare i miei dettami tattici. Sappiamo che troveremo un Frosinone che dopo la sconfitta di Crotone avrà grande voglia di riscatto, ma sono tranquillo. La brutta prestazione di Chiavari contro la Virtus Entella ci è servita da lezione, perché abbiamo avuto la riprova che se non scendiamo in campo con grinta e concentrazione possiamo perdere con tutti. Il campo ha poi dimostrato che contro l’Entella si è trattato di un episodio negativo. La squadra ha reagito molto bene sia contro lo Spezia che contro il Livorno, adesso non deve sbagliare l’approccio contro il Frosinone e, anche se non sono un mago, vedrete che il Vicenza la prestazione la farà». Mister Marino insiste sul concetto del giocare bene e dell’essere propositivi. «Da questo punto di vista ho cercato di portare le mie idee di calcio – spiega – la squadra ha ottenuto buoni risultati forse anche oltre le aspettative, ma questo conferma che il gruppo è sano e compatto e di buon valore. Come ho sempre detto l’obiettivo iniziale della permanenza in B non cambia nonostante siamo riusciti a scalare la classifica, ma la B è un campionato lungo e difficile e le insidie sono sempre dietro l’angolo per cui è giusto mantenere un profilo basso e non illudere nessuno».
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) L´ultimo e forse unico dubbio di Pasquale Marino in vista della sfida di oggi con il Frosinone è la disponibilità o meno di Brighenti, che comunque è nella lista dei convocati ed è partito ieri mattina con la squadra per il ritiro. Nella lista stilata dall´allenatore biancorosso non c´è invece Giacomelli, che ancora non ha smaltito i postumi dell´attacco febbrile che già lo avevano costretto a saltare la partita in casa con il Livorno. Lo stesso tipo di problema ha condizionato anche la settimana di allenamento di Brighenti, che non ha potuto svolgere lo stesso lavoro dei compagni a causa, appunto, di un attacco febbrile. Tuttavia il difensore ieri mattina stava molto meglio, quasi sfebbrato e per questo Marino ha deciso di inserirlo nell´elenco dei convocati. Decisione rinviata evidentemente all´ultimo momento, ma la sensazione è che se Brighenti darà garanzie sufficienti ci sarà ancora lui al centro della retroguardia insieme a Camisa. Se invece Brighenti non dovesse farcela allora toccherà a Gentili, come peraltro era risultato già chiaro dagli allenamenti svolti nei giorni scorsi al centro Morosini. Il dubbio in difesa dovrebbe essere l´unico perché l´assenza di Giacomelli rende quasi obbligata la conferma di Lores Varela nel ruolo di titolare del tridente, così come accaduto già con il Livorno dopo il gol-vittoria siglato dall´uruguaiano nella sfida con lo Spezia. Nel settore in cui Marino ha da sempre maggiori possibilità di scelta perché le opzioni sono davvero numerose con la rosa del reparto al completo, il tecnico dovrebbe schierare insieme Moretti e Di Gennaro, con quest´ultimo ancora nel ruolo di regista e il compagno a svolgere i compiti dell´interno, alternandosi talvolta nella posizione del play. A completare il terzetto in mediana dovrebbe esserci ancora Cinelli, finora inamovibile, sia con Lopez che ora con Marino. Se il Vicenza è più o meno fatto, fatta salva la possibilità di qualche sorpresa legata al turnover (è la terza partita in otto giorni), nel Frosinone le scelte di Stellone sono condizionate dalla squalifica di tre giocatori: due sono attaccanti, Dionisi e Masucci e uno, l´austriaco Gucher, è uno dei centrocampisti più dotati dal punto di vista tecnico nella formazione laziale.
Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Oggi a Frosinone (inizio della gara alle 15) il Vicenza si scontrerà per la terza volta in otto giorni contro una formazione di alta classifica, ma dopo aver regolato la pratica Spezia e aver pareggiato con il Livorno tutto fa ben sperare che si possa chiudere il 2014 in serie positiva. Ne è convinto pure il tecnico Pasquale Marino che da Frosinone ieri pomeriggio spiegava: «Arriviamo a questa gara con la consapevolezza di aver fatto bene e con la voglia di superare pure questo ultimo ostacolo». Il Frosinone sembra essere un po´ in crisi ultimamente. «Diciamo che viene da un periodo difficile perchè non vince da diverse partite ma io che mi sono guardato più di qualche sua gara vi assicuro che è più crisi di risultati che di prestazioni, in qualche occasione senza dubbio avrebbe meritato di vincere». Comunque pure loro devono stare attenti, arriva un Vicenza che ha già saputo tenere testa a Spezia e Livorno. «Quello che è fatto è alle spalle, noi dobbiamo giocarci la partita sempre al massimo delle nostre possibilità e portando avanti la nostra idea di gioco e poi non ci deve mai mancare lo spirito di collaborazione, solo così si può pensare di fare bene». Oggi a Frosinone è anche l´ultima gara del girone d´andata e dell´anno. «E io dai miei giocatori mi aspetto una buona prestazione, so che è la terza in otto giorni, ma so pure che saranno capaci di questo ultimo sforzo, poi li lascerò liberi fino al 6 gennaio». Avete dato un´importante continuità ai risultati positivi… «A me brucia ancora la sconfitta con l´Entella ma solo perchè non siamo stati noi». Per il resto, a parte la prima in casa del Carpi, un bel cammino il suo! «E dei ragazzi. E se certi risultati sono arrivati è perchè alla base ci sono buone prestazioni. Certo non è detto che alla fine si riesca sempre a spuntarla ma di sicuro è più facile e comunque quando vedo i ragazzi giocare come sanno e con volontà alla fine, quale che sia il risultato, sono sereno». Soddisfatto di come è andata la sua gestione? «Molto, sono stati senza dubbio due mesi intensi, sono soprattutto contento della risposta dei giocatori». Se l´aspettava? «Ci speravo e sono stato accontentato». Nella gara col Frosinone proseguirà con l´alternanza? «Qualcosina sì, magari ci potrà essere pure qualche staffetta durante la gara, ma non sono prestabilite, dipenderanno dall´andamento della partita». Il Frosinone è sempre secondo in classifica pur non vincendo da un po´ di gare. «Ma stiamo parlando di una buona formazione, con un reparto avanzato di tutto rispetto con gente come Curiale, Dionisi, Ciofani, poi a centrocampo è ostica da affrontare ed infine visto che lo staff tecnico è lì da un po´ di tempo si conoscono a memoria». Resta il fatto che oggi ha ben tre giocatori squalificati tra cui appunto proprio Dionisi. «Però mica giocheranno in otto, oltretutto hanno delle alternative molto valide ad esempio rientrerà Soddimo».
Ore 13.00 – (Gazzettino) «Vogliamo chiudere bene il 2014». Ha le idee chiare Claudio Foscarini per la trasferta di Perugia, ultima gara dell’anno e del girone di andata. Già, perché dopo aver ritrovato la vittoria con il Catania, il Cittadella vuole sfatare un’altra tradizione negativa, quella dell’ultima gara del girone di andata. Negli ultimi tre anni, infatti, sono arrivate solo sconfitte: 2-1 con il Lanciano nello scorso campionato, 4-1 ad Ascoli due stagioni fa e 3-1 con la Juve Stabia prima ancora. Ma si sa: le tradizioni servono per essere superate, e con il Cittadella che deve ancora vincere la sua prima partita fuori casa, ecco che Perugia potrebbe rappresentare la volta buona. Di fronte due squadre con il morale agli opposti: i granata sono galvanizzati dal successo con il Catania, i grifoni biancorossi sono reduci dalle quattro scoppole rimediate a Carpi e appaiono in caduta libera dopo essere stati primi in classifica ad inizio stagione. Claudio Foscarini non vuole che il ritorno alla vittoria di mercoledì rappresenti un caso isolato: «Ci terrei tantissimo a finire bene, mi interessa ricevere un segnale di maturità nell’ultima partita dell’anno. Parlo soprattutto della prestazione, perché poi il risultato viene da sè». Niente cali di tensione, dunque. «C’è in effetti questo pericolo nell’affrontare il Perugia dopo la vittoria con il Catania, e ne ho discusso con i ragazzi, perché il Cittadella quando ha fatto bene poi si è sempre cullato un po’, anche negli anni precedenti. La squadra è in crescita, mi aspetto un passo in avanti anche sotto questo profilo». Ad attendere i granata un Perugia bastonato nell’ultimo turno. «Ha perso una partita in malo modo a Carpi, avrà tanta voglia di riscatto dopo avere fatto molto bene nella prima parte di stagione. Troveremo un ambiente caldo, servirà un grande Cittadella, che voglia uscire in modo definitivo dalla situazione di bassa classifica», spiega Foscarini. Quindi il tecnico si sofferma sulla possibile formazione da schierare in campo, dove c’è da sostituire il tandem mancino Barreca-Minesso: «Dietro rientra Cappelletti che colmerà così il vuoto, in mezzo al campo ci sono giocatori da valutare, mi riferisco a Paolucci che ha fatto novanta minuti dopo diversi mesi di assenza. Anche davanti potrebbe esserci il cambio di un giocatore». Con Cappelletti in difesa, De Leidi sarà spostato a sinistra; in mezzo al campo Pecorini agirà sulla destra, con Paolucci a sinistra, favorito su Benedetti. In attacco Coralli e Gerardi si giocano una maglia, nonostante Foscarini abbia lasciato aperta la porta per una possibile sorpresa. Intoccabile Sgrigna, in posizione avanzata: «È importante che rimanga alto. Lui da qualche anno si sente più rifinitore, ma messo lì davanti diventa devastante, perché ha qualità e tempi per attaccare gli spazi. La salvezza del Cittadella passa inevitabilmente per giocatori come lui». QUI PERUGIA. Così il tecnico Camplone: «Ci siamo allenati bene, e siamo pronti per una partita nella quale tutti ci giochiamo tutto». QUI TIFOSI. Sarà numerosa la comitiva al seguito del Cittadella: ci saranno rappresentanti della Vecchia Guardia e dei club Dino Pettenuzzo, Belve Granata e I love Citta.
Ore 12.40 – (Mattino di Padova) «Sono attento a tutte le situazioni e qualcosa sicuramente faremo», ha ribadito anche dopo la vittoria sul Catania il direttore generale granata Stefano Marchetti. Un po’ più di chiarezza attorno ai possibili interventi ha provveduto a farla ieri mattina Claudio Foscarini. «L’idea è di andare avanti con il 4-4-2, che può diventare un 4-2-3-1. Per farlo serviranno soprattutto esterni offensivi». La constatazione è questa: al centro del reparto offensivo il Cittadella è abbastanza coperto, dato che sia Coralli, che Gerardi, che Sgrigna amano agire soprattutto in quell’area del campo. Sulle fasce, invece, l’infortunio di Schenetti ha tolto un’opzione importante alla manovra. «Dovremo ovviamente valutare le sue condizioni nel 2015, ma, indipendentemente dal suo possibile apporto, servono alternative a lui e Minesso: voglio giocatori che sappiano saltare l’uomo a ridosso dell’area avversaria, creando superiorità numerica. Contro il Catania, sul versante destro ho, ad esempio, utilizzato Paolucci, ma si tratta di un giocatore “adattato” a quel ruolo». Foscarini ne ha approfittato per smentire l’interessamento per il centrocampista francese Anthony Taugourdeau, attualmente in forza all’Albinoleffe, in Lega Pro, nome accostato ai granata da radiomercato e che avrebbe le caratteristiche richieste. «Non lo stiamo seguendo», ha puntualizzato. Per aggiungere: «A gennaio non ha senso comprare tanto per comprare, come spesso fanno alcune società. Abbiamo già un’ossatura, servono investimenti mirati, basati più sulla qualità che sulla quantità».
Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Un “bacio Perugina” per chiudere in bellezza l’abbuffata natalizia. Spezzato il sortilegio che durava da 15 partite con il 3-2 rifilato al Catania mercoledì scorso, il Cittadella vuole ripetersi allo stadio “Renato Curi” di Perugia, nell’ultima gara del 2014 (e anche ultima del girone d’andata). I granata sono partiti ieri mattina alle 11 dal “Tombolato” per raggiungere il capoluogo umbro nel pomeriggio. Davanti si ritroveranno una squadra ferita, reduce dal pesante 4-0 subìto dalla capolista Carpi, che ha spinto il presidente Massimiliano Santopadre a lanciare un ultimatum all’allenatore Andrea Camplone: o batte il Citta o la sua panchina salta. Il tutto dopo l’esonero, via telefono, di Pasquale Rocco, collaboratore tecnico del mister. Insomma, per una volta non sono i granata a presentarsi al match nelle condizioni peggiori. «Non roviniamo tutto». Per Claudio Foscarini la parola d’ordine è una sola: continuità. «Contro il Catania avevamo a disposizione un solo risultato, e lo sapevamo: abbiamo vinto dopo quella che è stata la miglior partita disputata in questa stagione, almeno per 70 minuti. Ma ora dobbiamo guardare avanti dando continuità a quella prestazione. Sarebbe un peccato rovinare tutto e l’ho detto anche ai miei uomini: quella con il Catania non deve essere una fiammata estemporanea, è assolutamente vietato sedersi». Un’eventuale affermazione permetterebbe addirittura di passare la boa di metà campionato con un punto in più rispetto alla scorsa stagione, quando Pellizzer e soci girarono a quota 21. «Quale che sia il risultato, voglio un segnale di maturità soprattutto nella prestazione» puntualizza Foscarini. «Deve fare la punta». Si torna in campo appena 72 ore dopo l’ultimo incontro. «E questo inevitabilmente porterà a qualche cambiamento nella formazione iniziale, in tutti i reparti», precisa il tecnico di Riese, che dovrà rivedere l’intera linea sinistra, stanti le contemporanee squalifiche di Barreca e Minesso, fra i più positivi contro gli etnei e bloccati per un turno dal giudice sportivo. In difesa, scontato il rientro di Cappelletti a destra, con lo spostamento sulla corsia mancina di De Leidi. I dubbi maggiori riguardano il centrocampo, «anche perché Paolucci ha giocato una partita intera dopo mesi di stop e dovrò valutare bene le sue condizioni». Pecorini e Benedetti potrebbero essere le soluzioni per le fasce, ma Foscarini potrebbe giocarsi la carta Mancuso, al posto di uno dei due. In attacco dovrebbe rifiatare Coralli, che sarà rilevato da Gerardi. Sgrigna è, invece, intoccabile, ancor più dopo la tripletta agli etnei. «Non gli ho detto nulla dopo la partita, perché ha fatto quello che mi aspetto da lui. Deve capire che è importante che rimanga davanti, dove può essere devastante, mentre da qualche anno in qua preferisce giocare tra le linee, da rifinitore. Ma lui ci serve in attacco, perché la salvezza del Cittadella passa attraverso i suoi gol». I tifosi. Salvo ripensamenti dovuti alla neve, almeno una trentina di tifosi granata partirà stamattina alle 6 per l’Umbria. Lo storico gruppo “Vecchia Guardia”, i club “Dino Pettenuzzo San Giorgio in Bosco” e “Belve Granata-Belvedere di Tezze sul Brenta” e il gruppo “I Love Citta” hanno organizzato due pullmini e un’auto per la trasferta, che prevede anche una visita guidata nella vicina Gubbio. Prima del match i tifosi saranno raggiunti per un saluto speciale da Giulia Pegoraro, ex Lupe basket, spesso ospite al “Tombolato” e attualmente in forza all’Umbertide.
Ore 12.00 – (Corriere del Veneto) Obiettivo dichiarato: battere il Perugia, acuire la crisi umbra, dare un calcio definitivo alla propria e guadagnarsi il meritato riposo post-natalizio con sei punti in due partite dopo quindici senza un sorriso. Il Cittadella è partito ieri per l’Umbria, dove oggi troverà ad attenderlo una squadra in difficoltà e reduce dal pesante cappotto contro la capolista Carpi. Il 4-0 subito in Emilia ha fatto traballare paurosamente la posizione di Andrea Camplone, che in caso di sconfitta oggi al Curi contro i granata, sarebbe quasi certamente sostituito da Alessandro Calori. È per questo che Claudio Foscarini, che perde Barreca e Minesso per squalifica ma recupera Cappelletti, pensa al blitz che significherebbe mettere una pietra tombale su tre mesi da incubo: «Siamo felici del successo col Catania – spiega il tecnico trevigiano – e soprattutto siamo felici per la prestazione, la migliore della stagione per almeno 70 minuti. Dobbiamo continuare su questa strada, anche se domani cambierò qualcosa visto che giochiamo a distanza di pochissimi giorni. Paolucci? Ha fatto 90 minuti dopo tanti mesi, devo valutare le sue condizioni». Paolucci, che ha convinto tutti al ritorno da titolare dopo il grave infortunio al ginocchio, potrebbe comunque essere schierato nell’undici di partenza, magari per lasciare spazio a qualche compagno dopo una sessantina di minuti. Le altre due opzioni si chiamano Mancuso e Benedetti. Intanto Sgrigna ha deciso la partita col Catania e ancora una volta sarà la punta di diamante dell’attacco granata: «L’ho spostato più avanti – sottolinea Foscarini – lui si sente rifinitore, ma davanti alla porta rende meglio e può essere devastante. L’idea è di andare avanti col 4-4-2, se facciamo questo serviranno esterni quando riaprirà il mercato. Il Perugia? Ha perso male a Carpi, vorrà cercare di rifarsi. Era partito molto bene, adesso ha avuto una flessione e ci sta. Il torneo è lungo ed equilibrato, bisogna avere i nervi saldi. Vale per noi come per loro, come per qualsiasi squadra. Vogliamo chiudere bene il 2014». Per Perugia erano segnalati in partenza almeno un centinaio di tifosi, ma le nevicate delle ultime ore potrebbero far modificare il programma e annullare la trasferta.
Ore 11.40 – (Gazzettino) Mario Vittadello è il nuovo allenatore del Thermal e oggi dirigerà il primo allenamento della squadra sul campo sintetico di Montegalda. Nella passata stagione il tecnico ha guidato il Real Vicenza in Seconda divisione, e in precedenza ha portato la Clodiense in serie D. Nel suo curriculum anche due anni con il Monselice in Eccellenza. Dopo le dimissioni di Bisioli per motivi di salute, con la squadra affidata temporaneamente (tre partite) ad Andrea Vezzù, il club bianconero ha deciso di puntare su di lui. «Nella vita bisogna fare anche scelte dettate dai valori umani – afferma Vittadello – e ho accettato anche per il rapporto di amicizia che mi lega a Bisioli. Arrivo con entusiasmo e con l’obiettivo di mantenere la categoria. Spero che Bisioli risolva la sua situazione e che torni il più presto possibile ritrovando la sua squadra in serie D». La fumata bianca è arrivata nel faccia a faccia con il direttore sportivo Carlo Contarin, che ha già lavorato con Vittadello ai tempi del Monselice. «È stata una scelta della società che ha valutato il profilo di Vittadello come quello giusto per prendere in mano la squadra fino al termine del campionato. Gli è stato chiesto di mantenere la categoria anche in virtù del lavoro svolto da Bisioli. È un tecnico esperto e conosce molti giocatori che sono in squadra». Vittadello debutterà domenica prossima nella gara casalinga con la Correggese. SAN PAOLO. Vittoria 5-1 nell’amichevole disputata a Camponogara con la formazione locale che milita in Terza categoria. A segno Marcolin, autore di una tripletta, Rebecca e Lombardo. Non hanno preso parte al test Bianchi, Guariento, Longhi, Matteini, Mascolo, Pucino e Rosiglioni. Sul fronte societario, non sono stati ancora pagati i rimborsi ai giocatori. ABANO. La squadra riprenderà domani la preparazione in vista del derby con il San Paolo in programma martedì 6 gennaio all’Euganeo. I neroverdi faranno le prove generali sabato nell’amichevole con il San Giorgio in Bosco, squadra di Prima categoria. Alla ripresa degli allenamenti potrebbe esserci anche una novità proveniente dal mercato: sembra in dirittura d’arrivo la trattativa con Paolo Zanardo, attaccante che si è liberato dal Piacenza. «Il ragazzo sarebbe contento di venire nella nostra squadra, e noi saremo felici che faccia parte della nostra famiglia. È una questione di dettagli», afferma il diesse Andrea Maniero. ESTE. Ha ripreso ieri la preparazione con la testa rivolta alla trasferta con il Piacenza in programma domenica 4 gennaio. Intanto, martedì giocherà un’amichevole sul campo (sintetico) del Real Vicenza, squadra che occupa le zone alte della classifica nel girone A di Lega Pro.
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Mario Vittadello è il nuovo allenatore della Thermal Abano. La decisione, di cui ormai si vociferava da qualche settimana, è diventata ufficiale ieri pomeriggio, quando l’ex tecnico di Sambonifacese, Clodiense e Real Vicenza ha accettato l’incarico: andrà a prendere il posto di Andrea Vezzù, che aveva a sua volta rilevato sulla panchina rossoverde Vinicio Bisioli, dimessosi ufficialmente per problemi di salute, ma il cui rapporto con la società si stava ormai da tempo deteriorando. Vittadello questa mattina, al campo di Montegalda, dirigerà il suo primo allenamento da tecnico della Thermal. «Questo mio incarico nasce da una situazione un po’ particolare», spiega il nuovo tecnico dei termali, «perché non si tratta di un cambio di guida tecnica vero e proprio: io sono sempre stato in buoni rapporti con Bisioli, e pure con il direttore Carlo Contarin, quindi mi sono deciso ad accettare questa opportunità in virtù del legame che ci unisce: la squadra è di Vinicio, io farò di tutto per portarla alla salvezza e riconsegnargliela, la prossima stagione, ancora in serie D». Se non ci fosse stata la presenza dell’amico Bisioli, e il suo sfortunato “arrivederci” alla panchina, Vittadello probabilmente avrebbe declinato la proposta: «È vero, in cuor mio speravo in una chiamata dalla Lega Pro o da un’alta serie D, ma il mondo del calcio è pieno di situazioni squallide e ogni tanto fare qualcosa di sano non fa male. Mi fa anche piacere poter continuare il lavoro di Bisioli, cerco di essere d’aiuto e preferisco questa piuttosto che situazioni poco chiare». La squadra, attualmente invischiata in zona playout a quota 18 punti nel girone D, oggi farà conoscenza con il nuovo mister. «Conosco qualcuno, ho già allenato in passato ragazzi come Cacurio, Vitagliano e Sadocco, so che ci sarà da lavorare e spero di trovare un gruppo con voglia di applicarsi. Sul campo, invece, grosso modo le idee mie e di Vinicio coincidono, ma è naturale che cercherò di metterci qualcosa di mio». Servono rinforzi? «Siamo nelle mani del direttore Contarin, spero che si possa trovare qualche soluzione e mi fido di lui».
Ore 11.00 – (Gazzettino) Sulle loro condizioni si sofferma Parlato: «Nichele, Zubin e anche Ferretti stanno seguendo un programma graduale di recupero ed è previsto che tornino ad allenarsi con la squadra a metà della prossima settimana», quindi in tempo per la super sfida con l’Altovicentino. Altro giocatore al momento indisponibile è Cunico: non a causa di qualche noia fisica, ma per via della febbre. Il capitano biancoscudato è rimasto ieri a riposo, e salterà anche la partita con la Piovese. Non è la prima volta che Cunico è costretto ai box dall’influenza: era accaduto anche prima della trasferta con il Kras Repen, dove poi fu grande protagonista della vittoria biancoscudata. Tornando alla doppia sessione svolta all’Appiani, al mattino i giocatori si sono cimentati in un lavoro atletico e in alcune partitelle a ranghi ridotti, mentre al pomeriggio sotto la neve sono rimasti circa un’ora sul campo e il piatto forte è stata una partita alla quale ha partecipato anche il tecnico.
Ore 10.50 – (Gazzettino) È il caso di Petkovic, attualmente fuori uso, che si sottoporrà oggi alle 17 a un’ecografia per valutare l’entità della lesione all’adduttore della gamba destra (quasi un centimetro nell’accertamento medico effettuato nei giorni scorsi in Serbia) che si è procurato nel finale del primo tempo con l’Union Ripa La Fenadora. «Non sono ancora a posto, sento fastidio – spiega il portiere – Se recupero per l’Altovicentino? Cercherò di fare tutto il possibile per esserci, ma valutiamo la situazione nei prossimi giorni». Se dovesse dare forfait per la sfida con i vicentini, l’impiego di Cicioni comporterebbe il dover utilizzare un giovane in più fuori. Sempre oggi anche Zubin effettuerà un esame di controllo dato che ha accusato nei giorni scorsi un’elongazione al bicipite femorale. Inconveniente del quale ha sofferto pure Nichele che domani si sottoporrà allo stesso accertamento medico. «Ho lavorato a parte più per precauzione – afferma l’interessato – le sensazioni sono positive. L’obiettivo è quello di iniziare ad allenarmi con la squadra dalla prossima settimana».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Il Padova torna in campo oggi, neve permettendo. In programma alle 14.30 c’è l’amichevole allo stadio Vallini di Piove di Sacco con la formazione locale che milita nel campionato di Eccellenza: il biglietto d’ingresso costa 5 euro. Occasione che servirà soprattutto per «accendere il motore e sgranchirsi un po’ le gambe» per dirla con le parole di Carmine Parlato. Ieri all’Appiani, infatti, la squadra ha ripreso la preparazione dopo alcuni giorni di riposo per le feste di Natale: nel mirino c’è la partita con i rivali dell’Altovicentino (domenica 4 gennaio). Alla doppia seduta di lavoro, però, non hanno partecipato tutti i giocatori. Ferretti e Mattin, di ritorno da Argentina e Svezia, si riaggregheranno solo oggi ai compagni, al pari di Aperi che rientra dalla Sicilia. Se gli ultimi due dovrebbero partecipare all’amichevole con la Piovese, non altrettanto si può dire per Ferretti che sta recuperando da un problema muscolare. E l’attaccante argentino non è l’unico biancoscudato da monitorare nei prossimi giorni, visto che non mancano altri acciaccati.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Il capocannoniere della squadra è Cunico (10 gol), ma in funzione dei minuti giocati, a parte il neo acquisto Amirante (doppietta in 63′) prevale Aperi con un gol ogni 90 minuti e 15 secondi, recuperi inclusi. A segno soprattutto gli attaccanti, con il difensore Sentinelli (2) e i centrocampisti Mazzocco (3) e Nichele (1) a limitare l’egemonia delle punte. Paragonata a simili numeri, meno brillante la fase difensiva che vede i biancoscudati al terzo posto con 15 reti al passivo alle spalle di Belluno (12) e Sacilese (14). Solo in quattro gare la porta è rimasta inviolata, ma al tempo stesso solo tre volte è stato subìto più di un gol e mai più di due. Capitolo presenze. Ventisei i giocatori utilizzati da Parlato e, complice la regola degli under e il loro ottimo rendimento, sul podio salgono tre giovani. Sempre titolari e mai sostituiti Degrassi e Mazzocco (1.535 minuti, recuperi inclusi), seguiti da Petkovic (1.392) che ha saltato una partita e un tempo. Alle loro spalle Niccolini (1.337), Cunico (1.303) e Ilari (1.287), entrambi non in campo dall’inizio solo una volta e con qualche gara non terminata. In coda Formigoni e Denè (6 minuti per entrambi).
Ore 10.20 – (Gazzettino) Vetta solitaria della classifica, titolo d’inverno in cassaforte con un turno di anticipo, migliore attacco del girone C e migliore bottino in assoluto della serie D. I numeri del campionato incoronano il nuovo Padova e danno ulteriore risalto al cammino da record finora svolto dalla squadra di Parlato. Su 48 punti in palio – 16 partite disputate – la squadra ne ha conquistati 41, bottino che nessuna compagine, comprese quelle dei gironi in cui sono state giocate più gare, può vantare. Solo in tre occasioni, il ko a Sacile e i pareggi all’Euganeo con Triestina e Clodiense, non sono arrivate vittorie, con Cunico e colleghi che hanno sempre prevalso sulle avversarie nelle prime otto giornate e con una striscia di risultati positivi arrivata a quota 12. I risultati più frequenti sono il successo per 3-1 e quello per 1-0 che si sono ripetuti tre volte. In metà delle partite giocate il Padova ha segnato almeno tre reti e il suo attacco, arrivato a quota 35 (media a gara 2,19) e rimasto a secco in un solo match (Sacilese), è il più prolifico del girone, con l’Altovicentino che segue di una lunghezza.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Come se la spiega? «Non li ho mai visti giocare, quindi mi è difficile dare un giudizio di valore. Ma il gruppo, lo spogliatoio e l’allenatore sono componenti fondamentali, senza i quali, tutti insieme, i risultati non ci sono: evidentemente qualcosa dev’essersi scollato sotto questo punto di vista. Credo che qualche problema di affiatamento o di gruppo l’abbiano avuto, noi invece siamo compatti e lo saremo sino alla fine». Con l’ingresso di Zubin il Padova cambia volto? «Non credo, penso che il Padova abbia acquisito con lui l’affidabilità che un po’ ci mancava davanti. Tiboni forse non era adatto a questo gruppo, il cambio tra lui e Amirante ci ha rinforzato moltissimo, anche in termini di qualità». Teme che Ferretti possa sentirsi un po’ messo da parte, in questa situazione? «Per niente, non vedo l’ora di vederlo in campo fisicamente guarito, perché è il nostro punto di forza e rimane tale. Amirante e Zubin sono due ottimi giocatori, e Parlato saprà tenere il giusto equilibrio lì davanti, ma penso che il “Rulo” sia la vera arma in più».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Oggi Petkovic e Zubin sosterranno le ultime risonanze per verificare il decorso dei loro infortuni, così come domani farà Nichele, mentre Cunico tornerà ad allenarsi quando avrà smaltito la febbre che ieri l’ha tenuto a letto. Sotto la neve, nel pomeriggio, anche il presidente Giuseppe Bergamin ha assistito alla ripresa del lavoro, riavvolgendo il nastro della stagione in vista del big match di domenica prossima: «Aspetto questa partita sin dal giorno dell’uscita dei calendari», ha ammesso il patron, «ma non pensavo di arrivarci in queste condizioni così favorevoli. La pressione ce l’avranno tutta loro, per l’Altovicentino sarà evidentemente una gara molto più importante, e noi dovremo contare proprio su questo aspetto: siamo più tranquilli, anche se non voglio scendere in campo per il pareggio». Al via della stagione si sarebbe mai immaginato una classifica simile? «Pensare di arrivare con 5 punti di vantaggio a questa sfida era effettivamente troppo pretenzioso, credo che il nostro passo falso a Sacile sia capitato nel momento meno problematico: ci stava, è giunto, quello che non mi aspettavo è che nel momento immediatamente successivo si sarebbe concretizzata una tale defaillance dell’Altovicentino».
Ore 09.45 – Il team manager biancoscudato Giancarlo Pontin ci informa che si giocherà regolarmente l’amichevole in programma alle ore 14.30 a Piove di Sacco contro la Piovese.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Con il ritrovo di ieri all’Appiani, nel pieno della nevicata che ha imbiancato la città, è cominciata ufficialmente la marcia di avvicinamento allo scontro al vertice del girone C di serie D. Tra sette giorni, a Valdagno, Padova e Altovicentino si sfideranno, l’una contro l’altra, al giro di boa del campionato. Un campionato che ha visto quasi sempre i Biancoscudati davanti: raggiunti e superati dopo la sconfitta con la Sacilese, ma poi pronti ad un nuovo allungo che, complici le disgrazie delle ultime settimane vicentine, ha portato Parlato a i suoi a condurre con un rassicurante + 5 in classifica. Questo pomeriggio, per riprendere il ritmo dopo la pausa natalizia, dovrebbe andare in scena l’amichevole con la Piovese (Eccellenza) allo stadio di Piove di Sacco (inizio alle 14.30): dovrebbe, appunto, perché sino a ieri sera non erano giunte indicazioni ufficiali in merito, ma è chiaro che la fitta nevicata mette a rischio la disputa della gara. Solo nella mattinata odierna verrà presa una decisione: se il test dovesse saltare, il Padova tornerebbe ad allenarsi all’Appiani. E si rivedranno anche i vari Aperi, Mattin e Ferretti, rientrati alla base con un giorno di ritardo (concordato con la società).
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Proprio con la Sanvitese è iniziata, nel 2005, la carriera di allenatore, sedendo, fra le altre, sulle panchine di Treviso, Venezia e Reggina. È considerato un “sergente di ferro” e per queste sue caratteristiche è stato scelto da Dalle Rive, alle prese con uno spogliatoio in… ebollizione. È uno abituato a vincere le battaglie che affronta, come dimostrano le 5 promozioni ottenute quando giocava (oltre a quella con il Padova, parliamo di Triestina, Venezia, Lumezzane e Ternana), mentre da allenatore è indimenticata la cavalcata trionfale a Treviso, C/2 e C1 in appena un biennio. Prima della grande crisi che ha attanagliato il club amaranto, Lillo Foti gli aveva affidato la Primavera della Reggina, per poi promuoverlo l’anno scorso tecnico della prima squadra in serie B, assieme a Franco Gagliardi, che lo aveva affiancato per ragioni di patentino. «È stata una trattativa rapida», ha spiegato Dalle Rive. «Alla vigilia di Natale si è profilata questa possibilità ed è bastato un incontro per concretizzare il tutto. Sono convinto di aver trovato il tecnico che cercavo, anche se ringrazio Bodo per la dedizione alla causa».
Ore 09.20 – (Mattino di Padova) Non ha accettato Ezio Glerean, ma un altro “ex” biancoscudato ha detto sì a patron Rino Dalle Rive e così la sfida del 4 gennaio con il Padova, la prima del nuovo anno, si carica di un motivo in più. Perché Diego Zanin, 47 anni, nativo di Motta di Livenza (Treviso), è il nuovo allenatore dell’Altovicentino, dopo l’esonero di Enrico Cunico arrivato prima di Natale e il brevissimo periodo di conduzione della squadra vissuto da Loris Bodo, con l’incredibile 4-4 di Chioggia contro la Clodiense, costato altri due punti di distacco (ora sono cinque) dagli uomini di Parlato. Zanin ha trascorsi da giocatore molto positivi con i biancoscudati: tre stagioni, dal 1986 al 1988, con 34 presenze e 4 gol all’attivo, ma soprattutto la promozione in serie B, con Adriano Buffoni allenatore, al termine del campionato 1986/87, quando il Padova si piazzò al secondo posto dietro il Piacenza (52 punti gli emiliani, 49 Da Re & C.), e l’attaccante collezionò 12 gettoni, realizzando 2 reti. Poi dal Veneto Zanin emigrò a Reggio Calabria, dove giocò sino al 1990, prima di rientrare nella sua regione e vestire la maglia del Venezia. Quindi di nuovo Reggio Calabria, Lumezzane, Ternana, Maceratese, Montichiari e Sanvitese.
Ore 09.10 – (Mattino di Padova) Dovrebbero arrivare domani le prime indicazioni da Valdagno circa la prevendita dei tagliandi riservati ai tifosi biancoscudati per la partitissima che chiuderà il girone d’andata. Negli ultimi giorni la tribuna coperta dello stadio “Dei Fiori”, destinata ai padovani, è stata tirata a lucido: agli ospiti dovrebbe essere infatti riservata l’intera tribuna opposta a quella centrale (comunque coperta), che può contenere circa 2 mila spettatori, anche se si attendono le prime indicazioni ufficiali in merito. È probabile, visto il previsto alto afflusso di supporters biancoscudati, che in settimana venga attivata una prevendita all’Euganeo, ma solo da domani se ne saprà di più. I tifosi, intanto, non stanno con le mani in mano e preparano l’esodo: due pullman dell’Aicb sono stati già riempiti, e oltre alle centinaia di tifosi della “Fattori” pronti a mettersi in marcia c’è da registrare anche l’iniziativa del club Fossa dei Leoni, che ha organizzato un pullman (costo 20 euro, compreso biglietto d’ingresso). Le prenotazioni sono raccolte a mano presso la pizzeria “Giramondo” di via Garibaldi a Cadoneghe e vanno effettuate tassativamente entro il 30 dicembre.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Si scatena l’entusiasmo della tifoseria per il big match che attende il Padova contro l’Alto Vicentino in programma domenica 4 gennaio a Valdagno. Sono già quattro i pullman esauriti dei vari club biancoscudati, fra cui i tre organizzati dall’Aicb e quello del club Fossa dei Leoni in collaborazione con la Croce Verde. Difficile fare previsioni sul numero di tifosi presenti nella partita che, in caso di vittoria, potrebbe lanciare definitivamente la volata al Padova verso la promozione in Lega Pro. Ma l’affluenza prevista sarà elevatissima e potrebbe essere frenata solo da motivi di ordine pubblico e dalla disponibilità limitata decisa dalle forze dell’ordine. Al momento non si segnalano grosse limitazioni, tuttavia domani sarà tutto più chiaro con l’ufficializzazione della vendita dei biglietti da parte del club guidato da Rino Dalle Rive. Il patron dell’Alto Vicentino, nel frattempo, ha piazzato un colpo da urlo in panchina, assicurandosi nientemeno che Diego Zanin. L’ex Reggina e Treviso è stato convinto da un’offerta da capogiro per la categoria e che debutterà, da ex biancoscudato, proprio contro il Padova. Oggi, intanto, salvo condizioni meteo che rendano impraticabile il campo, è in programma un’amichevole a Piove di Sacco contro la Piovese. Un test che servirà per valutare la condizione degli infortunati Nichele, Petkovic e Zubin. Dei tre il centrocampista pare quello più a rischio, ma alla data attuale non ci sono certezze d’impiego su nessuno degli acciaccati. Ieri Nichele e Zubin hanno lavorato a parte, mentre Petkovic è rimasto fermo, in attesa del responso della risonanza magnetica a cui si è sottoposto atteso per la giornata di oggi.
Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (diciassettesima giornata, domenica 4 gennaio ore 14.30): AltoVicentino-Padova, Kras Repen-Clodiense, Montebelluna-Belluno, Mori Santo Stefano-Fontanafredda, Sacilese-Dro, Tamai-Mezzocorona, Triestina-Legnago, Union Pro-ArziChiampo, Union Ripa La Fenadora-Giorgione.
Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 41, AltoVicentino 36, Belluno 33, Sacilese 31, Montebelluna 27, Union Ripa La Fenadora 26, Clodiense 25, Tamai 23, ArziChiampo e Union Pro 22, Fontanafredda 21, Giorgione 19, Legnago 16, Dro 15, Kras Repen e Triestina 10, Mezzocorona e Mori Santo Stefano 7.
Ore 08.34 – Serie D girone C, i risultati finali: ArziChiampo-Tamai 2-0 (Simonato, Carlotto), Belluno-Union Pro 0-1 (Casarotto), Biancoscudati Padova-Union Ripa La Fenadora 3-1, Clodiense-AltoVicentino 4-4, Dro-Kras Repen 2-0 (Bertoldi, Bazzanella), Fontanafredda-Triestina 2-1 (Ortolan, Gargiulo, Manzo), Giorgione-Montebelluna 0-1 (Perosin), Legnago-Sacilese 1-1 (Spagnoli, Tobanelli), Mezzocorona-Mori Santo Stefano 1-1 (Bentivoglio, Tisi).
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E’ successo, 27 dicembre: i Biancoscudati tornano al lavoro con una doppia seduta all’Appiani. Abbondante nevicata nel pomeriggio.