AltoVicentino-Padova, Bergamin: “Aspetto questa partita sin dal giorno dell’uscita dei calendari! E Ferretti è il nostro punto di forza…”

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Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia

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Sotto la neve, nel pomeriggio, anche il presidente Giuseppe Bergamin ha assistito alla ripresa del lavoro, riavvolgendo il nastro della stagione in vista del big match di domenica prossima: «Aspetto questa partita sin dal giorno dell’uscita dei calendari», ha ammesso il patron, «ma non pensavo di arrivarci in queste condizioni così favorevoli. La pressione ce l’avranno tutta loro, per l’Altovicentino sarà evidentemente una gara molto più importante, e noi dovremo contare proprio su questo aspetto: siamo più tranquilli, anche se non voglio scendere in campo per il pareggio». Al via della stagione si sarebbe mai immaginato una classifica simile? «Pensare di arrivare con 5 punti di vantaggio a questa sfida era effettivamente troppo pretenzioso, credo che il nostro passo falso a Sacile sia capitato nel momento meno problematico: ci stava, è giunto, quello che non mi aspettavo è che nel momento immediatamente successivo si sarebbe concretizzata una tale defaillance dell’Altovicentino».

Come se la spiega? «Non li ho mai visti giocare, quindi mi è difficile dare un giudizio di valore. Ma il gruppo, lo spogliatoio e l’allenatore sono componenti fondamentali, senza i quali, tutti insieme, i risultati non ci sono: evidentemente qualcosa dev’essersi scollato sotto questo punto di vista. Credo che qualche problema di affiatamento o di gruppo l’abbiano avuto, noi invece siamo compatti e lo saremo sino alla fine». Con l’ingresso di Zubin il Padova cambia volto? «Non credo, penso che il Padova abbia acquisito con lui l’affidabilità che un po’ ci mancava davanti. Tiboni forse non era adatto a questo gruppo, il cambio tra lui e Amirante ci ha rinforzato moltissimo, anche in termini di qualità». Teme che Ferretti possa sentirsi un po’ messo da parte, in questa situazione? «Per niente, non vedo l’ora di vederlo in campo fisicamente guarito, perché è il nostro punto di forza e rimane tale. Amirante e Zubin sono due ottimi giocatori, e Parlato saprà tenere il giusto equilibrio lì davanti, ma penso che il “Rulo” sia la vera arma in più».




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