Nel momento più difficile degli ultimi anni della storia del Cittadella, l’inviato di Radio Uno Tarcisio Mazzeo ha raccontato oggi nella trasmissione “Extratime” il miracolo granata. Un servizio toccante e suggestivo, cominciato con le parole del presidentissimo Angelo Gabrielli dopo la storica promozione di Cremona e terminato con una constatazione: Cittadella è uno dei pochi, se non l’unico borgo italiano dello sport vero, dove si può ancora lavorare e costruire un modello di calcio che ancora resiste. Non durerà in eterno, perché anche le belle favole prima o dopo finiscono, ma c’è la consapevolezza di avere tanti piccoli record. Come Andrea Pierobon, che a quasi 46 anni ha ritoccato il precedente record di attività agonistica in campionati professionistici di Marco Ballotta: “Questo che sto facendo – spiega il portiere granata – è il mio ventisettesimo anno di carriera e per adesso vado avanti perché mi diverto ancora. Fino a quando sarà così non mi fermerò. C’è l’orgoglio di vestire la maglia della squadra del mio paese e di condividere tante idee e valori con la società, con il mister e con il direttore”. Claudio Foscarini ha eguagliato quest’anno Giovanni Trapattoni, per dieci anni sulla panchina della Juventus. Per il tecnico di Riese Pio X è l’anno più difficile, quello dei primi mugugni veri della tifoseria e di una favola che rischia di spezzarsi: “Non pensavo che sarei arrivato alla prima squadra – spiega Foscarini – mi ero sempre visto ad allenare giovani e a insegnare loro calcio. Poi c’è stata questa possibilità e fra l’altro nel 2004 ho trovato anche Pierobon, che era appena tornato a vestire la maglia della propria squadra del cuore. Sono tanti anni che sono qui, il segreto credo sia quello di scommettere prima di tutto su me stesso, anno dopo anno e di condividere i valori con la società, con cui siamo in sintonia su tutto. Abbiamo attraversato tante difficoltà, ma le abbiamo sempre superate. Penso che Cittadella sia uno dei pochi posti in Italia dove un allenatore venga lasciato lavorare in tranquillità e questo, nei momenti difficili, conta”. Insomma, la speranza dei tifosi granata è che questa mano tesa di Radio Uno al Cittadella nel momento di difficoltà venga seguita da uno scatto d’orgoglio oggi a Frosinone. Non è l’ultima spiaggia, ma la vittoria manca da troppo tempo e ormai bisogna cercare di svoltare”. Altrimenti potrebbe essere troppo tardi