Clicca qui per aggiornare la diretta
Ore 21.30 – Kras Repen-Padova, la prevendita si è chiusa a quota 175 biglietti.
Ore 20.50 – (Il Piccolo) Il campo finora non ha dato soddisfazioni. Ma i tifosi della Triestina sono ancora più attenti alla gestione amministrativa della società. Anche perché c’è una scrittura che vincola il comodato gratuito del marchio (di proprietà dell’Associazione Triestina Club) a una verifica trimestrale dei conti. Dalla data della stipula sono passati oltre tre mesi e il presidente Marassi non vuole più attendere. Ieri il commercialista dell’Unione ha dato la disponibilità a dar seguito alla verifica in un giorno (probabilmente giovedì) della prossima settimana. «La nostra priorità – spiega l’ad Pangrazio Di Piero – è quella di chiudere e approvare il bilancio al 30 giugno entro il 31 dicembre (come previsto in deroga dal codice civile ndr). È stata una ricostruzione difficile dell’andamento di un eserczio non gestito da noi. Solo negli ultimi giorni siamo riusciti a consegnare la documentazione al commercialista. Tra qualche giorno, come promesso e sottoscritto, saremo in grado di presentare la situazione in modo preciso». Per quanto riguarda i pagamenti dei giocatori Di Piero è rassicurante, nonostante negli ultimi giorni si siano rincorse le voci su bonifici che non arrivavano. «Oggi abbiamo fatto gli ultimi bonifici – continua Di Piero -. Sono stati pagati fino a novembre tutti i giocatori (e non sono rimasti in molti) che sono con noi da fine agosto. La società ha anche saldato i giocatori che non fanno più parte della rosa mentre nel caso di due atleti arrivati nell’ultima settimana abbiamo addirittura anticipato gli emolumenti di dicembre, come peraltro previsto negli accordi sottoscritti con gli stessi. Abbiamo provveduto a pagare anche lo staff e sono rimasti fuori soltanto due giocatori perché non hanno un conto corrente bancario che attiveranno nei prossimi giorni». Insomma questo primo step, secondo le dichiarazioni della società, è stato superato. La risoluzione delle vertenze con gli ex tesserati è stata avviata con l’avvocato Paolini. «Con quattro giocatori abbiamo già risolto. A questi vanno aggiunti Bussi e Zetto la cui posizione non era stata ancora vagliata dalla Commissione – conclude Di Piero -. Per quanto riguarda gli altri, cioè quelli che vantano crediti più consistenti, abbiamo proposto una transazione. Il loro legale si è riservato di darci una risposta a breve. Anche questo fronte dovrebbe dunque essere chiuso a giorni perché vogliamo evitare il rischio di penalizzazioni». Insomma a livello finanziario-amministrativo la società fornisce risposte e la prossima settimana dovrebbe essere reso pubblico l’ammontare del debito che Pontrelli e soci si sono assunti alla stipula del contratto di acquisto della Triestina.
Ore 20.20 – (Il Piccolo) In questo frenetico dicembre del mercato alabardato, continuano a susseguirsi partenze e arrivi. Ieri è stato dato l’addio all’argentino Gino Clara, mentre la Triestina arruola nelle sue file Andrea Gusella. Può lasciare ovviamente qualche perplessità l’inserimento nella lista di svincolo di Clara, che aveva appena deliziato la platea con una serie di dribbling domenica scorsa contro il Tamai, ma evidentemente non è tutto oro quello che luccica. Non è un mistero che il giocatore non ha mai dimostrato una grande predisposizione ad allenarsi duramente, come ha fatto capire anche lo stesso Ferazzoli in questo periodo: insomma non è mai stato un mostro di impegno, da qui la sua condizione atletica sempre precaria, che non ha mai permesso di schierarlo dal primo minuto, ma solo per scampoli di partita. Nel suo comunicato, parlando della separazione con l’argentino, la Triestina parla di «motivazioni prettamente tecniche, ma anche personali perché si è voluto assecondare la volontà del ragazzo». Sembra che l’argentino sia attirato anche dalle avances di qualche altra società, ma quello che è certo, è che si tratta di una scelta avallata anche da mister Ferazzoli. E a escludere qualsiasi altro tipo di letture, arriva anche il commento del diesse Michele Maragliulo: «Si tratta di valutazioni puramente tecniche, le cui responsabilità sono in primis del mister e poi mie, che sono il direttore sportivo. Se riteniamo un giocatore non funzionale ai nostri scopi, si tratta di valutazioni esclusivamente nostre». In ogni caso, è chiaro che il carattere particolare dell’argentino ha giocato un ruolo predominante in questo tipo di scelta, ed evidentemente ha pesato di più delle sue indubbie qualità tecniche. Certo la Triestina perde sulla carta una delle sue armi più attese, quella che per mesi si era detto capace di scardinare le difese. Ed è curioso che per la seconda volta l’Unione esclude un attaccante alla vigilia di una partita fondamentale, come era accaduto con Bez. Clara era arrivato già a fine settembre, ma ha dovuto attendere a lungo il transfer, anche se a dire il vero per tutto il periodo era sempre un po’ acciaccato. Poi lo si è visto solo nei minuti finali di tre partite. E quelle resteranno le sue uniche presenze in alabardato. In entrata invece la Triestina fa registrare l’arrivo di Andrea Gusella, centrocampista di 24 anni proveniente dal San Paolo Padova, sempre serie D, dove in questi mesi ha totalizzato 15 presenze. Gusella, che può giocare sia da mezzala che da esterno sinistro alto, è cresciuto nel settore giovanile del Cittadella, fino a debuttare con la maglia della Primavera granata. Quindi si sposta a Padova e, dopo un anno di Primavera coi biancoscudati, ha giocato per quattro stagioni in serie D con l’Este (dove è nato), totalizzando oltre cento presenze con la squadra veneta. Gli alabardati intanto hanno proseguito a Prosecco la preparazione in vista della trasferta di domani contro il Mori Santo Stefano. Seduta leggera per Fiore e Giordano, mentre Di Piero e Crosato sono rimasti ancora fermi ai box. Ma ad aggravare ulteriormente la situazione under c’è anche lo stop di Pontrelli, dolorante ai reni.
Ore 19.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Intanto con la Clodiense il capitano sarà regolarmente al suo posto». Parola di Denis Fiorin. È quell’avverbio (intanto) a preoccupare il popolo biancorosso e Mauro Zironelli. A Stefano Favret, 33 anni, si presenta l’occasione della vita. «Gli offrono (l’Altovicentino, ndr) – rivela il ds sacilese – il doppio dei rimborsi che prende da noi». Discorso più o meno analogo per Biasi Manolache (sempre Altovicentino) e Spagnoli (Venezia) e Beccaro (Biancoscudati). RIVELAZIONI – Dal successo o meno che avranno le avance sui due e dalle tentazioni veneziane di Spagnoli, sarà possibie comprendere il destino della Sacilese. Pare ovvio che l’ambizione della società sia quella di sfornare, forgiare o “ricondizionare” talenti, difficili poi da trattenere. Il modello (con il dovuto rispetto) è l’Ajax olandese. Se così fosse, però, sarebbe anche il tramonto di Zirolandia. Ovvero di un gruppo in grado di giocare bene e vincere, guidato da un tecnico al quale non mancano corteggiatori. SCONTRO PLAYOFF – Torniamo però a “intanto”. Domani al XXV Aprile sarà scontro da playoff con la Clodiense, una delle gare più interessanti della giornata insieme ai derby fra Union Ripa e Belluno e fra Tamai e Sacilese. «Santi e compagni nelle ultime tre hanno fermato la striscia vincente iniziale dei Biancoscudati (1-1) e battuto Legnago e Dro. Sono – avvisa il ds – una delle squadre più in forma». Nella Sacilese, squalificato Peressini, rientreranno Baggio e, appunto, Favret. IL RITORNO DI RENZO – «Sì – conferma subito Nadin -, questa volta ci sarò». Il ds oggi in rossonero tornerà domani a bordo campo nel Borgo, dove ha operato per 17 anni. «Chi saluterò per primo? Spero Elia Verardo – risponde -, con il quale ho sempre avuto e ho ancora un ottimo rapporto. Chi non saluterò? Quelli che non riuscirò vedere, magari perché non si avvicineranno». Il Fontanafredda sta perdendo pezzi. Dopo Martini se n’è andato Ianneo. «Separazione consensuale, abbiamo 7 difensori. Sopravviveremo. Anzi, si è liberato un armadietto per il possibile arrivo di un centrocampista (Casella, ndr) o di un attaccante svincolato. Pronostico per il derby? «Il Tamai è più forte – dice Nadin -, sia in campo che in cassa. Ma noi, pur perdendo, abbiamo dimostrato con Sacilese e Padova di reggere il confronto con le grandi». L’altro ex sarà Ortolan. SENZA FEDERICO – Il Borgo, quasi tutto, a Nadin vuole bene. Non è facile dimenticare chi ha costruito il miracolo rosso. Oggi però Renzo veste rossonero. Abbracci prima e (si auspicano al chiosco) prese per i fondelli dopo. La classifica dice che favorito è il Tamai. A riequilibrare i pronostici ha pensato il giudice sportivo che ha confinato in tribuna Federico Furlan. Federico vale doppio. Se è in vena giochi in 12. Altrimenti in 10. In questa stagione i rossi hanno giocato quasi sempre in 12. L’assenza peserà. Altri salteranno il derby perché infortunati: Colombera, Ursella, Bozzetto e Corazza. Negli altri scontri fra pordenonesi di questa stagione le furie hanno battuto la Sacilese a Tamai e la Sacilese ha battuto i rossoneri a Fontanafredda. Domani tutto può riequilibrarsi, o regalare ai rossi di De Agostini il platonico titolo di re dei derby d’andata.
Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Un giorno al derby e tra ex al veleno e ricordi di sfide passate, spunta una notizia di mercato. Il Fontanafredda, infatti, pare essersi messo sulle tracce di Daniele Casella. Il regista, classe ’90, ora al Cordenons in Eccellenza sarebbe entrato nel mirino per rinforzare la mediana, che ha perso in questa finestra di riparazione ben tre elementi: Facca (’95) e Ceolin (’96), andati proprio ai granata, e Martini (’90), andato a rinforzare la rosa del Careni Pievigina. Mercato. Torna così d’interesse Casella, sul quale il Fontanafredda si era già mosso lo scorso agosto. Se in quella circostanza, però, la trattativa era pensata per far decollare la squadra, stavolta è per correre ai ripari di fronte alle numerose perdite: non più tardi di 48 ore fa, a proposito, ha lasciato i rossoneri anche Ianneo (’89), diretto all’Abano in serie D. Voce clamorosa, dunque? No, nonostante il centrocampista piacesse pure al Pordenone. Più un’esigenza, oltre che un affare da concludere in velocità: le liste, infatti, si chiudono lunedì alle 19, dopodiché si possono tesserare soltanto giocatori svincolati. Qui Fontanafredda. In attesa dell’eventuale arrivo di Casella, il tecnico dei rossoneri Maurizio De Pieri sta preparando il derby. Per il Fontanafredda è una sfida importante, visto che non vince da 5 turni, ed è per questo che il trainer ha in mente di abbandonare il 3-5-2 e il 3-4-1-2 usato negli ultimi tre match per rispolverare il “vecchio” 4-3-3. Un modulo più collaudato, uno schema scelto anche in seguito all’addio di Ianneo: a fianco a Malerba, al centro della difesa, dovrebbe sistemarsi Frison, con Zorzetto terzino destro e l’avanzamento dell’ex Ortolan in mezzo. Qui Tamai. Il mix della novità sta soprattutto qui, mentre il Tamai non cambia e rimane fedele al 4-3-3. C’è un assente, piuttosto pesante, ed è Federico Furlan: il capocannoniere del team (con 8 reti) è squalificato. De Agostini lo sostituisce con Bolzon, che andrà a sistemarsi al centro dell’attacco che prevede Zambon a sinistra e Sellan al centro. Dovrebbe essere l’unica modifica rispetto alla solita formazione. E’ un undici che ha perso solo 1 gara nelle ultime 10: perché cambiarlo?
Ore 18.50 – (Gazzettino) Luca Beghin, classe 1986, è un nuovo difensore centrale dell’Este. Padovano di Abano, era in forza all’Arzignano Chiampo. In realtà, per lui si tratta di un ritorno in giallorosso, dato che con gli estensi ha già disputato due campionati di serie D (2005-2007). «Sono molto contento – esordisce Beghin – Ho voluto fortemente venire all’Este, dove conosco bene l’ambiente. È stata la mia prima squadra di serie D dopo essere uscito dal Padova (anche un partita nel campionato di serie C1 2004-2005, ndr). I ragazzi mi hanno accolto al meglio, è una squadra molto buona con tanti giocatori bravi». Dall’anno scorso si è trasferito a Verona con la ragazza, ma non farà la spola per venire a Padova. «Durante la settimana mi appoggerò ai miei genitori che stanno ad Abano». Nel suo curriculum figurano anche le esperienze con Sambonifacese, Legnago, Sacilese e Giorgione. Beghin sarà a disposizione già domani in vista della trasferta sul campo della Fortis Juventus. Così il tecnico Gianluca Zattarin: «Un buon giocatore, conosce la categoria. Ci darà una grande mano in termini di esperienza e personalità». SAN PAOLO. Ha ingaggiato il difensore centrale Andrea Boscaro, classe 1992, che domani sarà convocato nella sfida salvezza all’Euganeo con il Fidenza. Cresciuto nelle giovanili del Padova, Boscaro ha giocato nelle ultime stagioni con Monza e Feralpi Salò con poca fortuna, dato che si era infortunato. In uscita, invece, da registrare il trasferimento di Andrea Gusella alla Triestina, dove sarà compagno di squadra dell’ex biancoscudato Bedin. Intanto, è ancora in stallo la situazione economica del club: se entro lunedì non sarà risolta, i giocatori più costosi saranno svincolati. THERMAL. Dopo le dimissioni di Bisioli per motivi di salute, la società è a caccia di un nuovo allenatore anche se domani la squadra sarà guidata ancora dal preparatore atletico Vezzù. Stando ai rumors, circolano soprattutto un paio di nomi: Franco Gabrieli, che l’anno scorso guidava il Saonara Villatora, e Mario Vittadello che ha già lavorato con il diesse Carlo Contarin ai tempi del Monselice.
Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Una gara indubbiamente delicata, in un modo o nell’altro dobbiamo fare punti». Così il tecnico Michele Serena inquadra i 90′ che domani pomeriggio al Penzo (ore 14.30) opporranno il suo Venezia, in crisi di risultati dopo tre ko di fila, ad una Torres fresca reduce dal sorpasso in classifica ai danni di Esposito e compagni. «I sardi hanno pareggiato 3-3 in casa del Real Vicenza e battuto l’AlbinoLeffe – sottolinea il tecnico lagunare – quindi saliranno a Venezia con grande entusiasmo e fiducia. Anche noi però siamo sul pezzo, le prestazioni nonostante le sconfitte ci dicono che siamo sulla retta via, domani però lascio volentieri il bel gioco a favore dei punti che ci servono e che vogliamo a tutti i costi». A centrocampo fuori Varano per squalifica, toccherà a Bellazzini sacrificarsi nuovamente, mentre a sinistra in difesa resta in bilico Ghosheh con Sales pronto a lasciare la corsia di destra a Panzeri più che a Cernuto. «Recupero Greco e Sales dalla squalifica, Cernuto è rientrato dopo l’affaticamento, come Ghosheh e Scialpi dall’influenza, in panchina forse porterò Zima come dodicesimo se dovesse continuare a non accusare dolore alla mano – fa il punto Serena -. Vogliamo chiudere il 2014 vincendo al Penzo, ma dobbiamo essere consapevoli che ci aspetta una battaglia. La Torres è aggressiva, corre molto e ha buone individualità. Sta a noi fare ciò che serve per tornare a raccogliere». Nemmeno ieri, intanto, ci sono state novità dalla Russia per quanto riguarda il versamento del denaro necessario a pagare gli stipendi. L’inizio della prossima settimana sarà decisivo e in società tutti attendono un segnale dal presidente Korablin, chiamato ad onorare la scadenza di martedì per non far cadere il Venezia nelle penalizzazioni in classifica. Proprio per discutere della situazione societaria l’associazione VeneziaUnited ha indetto per lunedì un’assemblea (ore 18.30 nella sede di via San Girolamo 6 a Mestre) aperta a tutti.
Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Una partita da non sbagliare. Il Venezia scende in campo domani al Penzo (ore 14,30) contro la Torres e, dopo tre ko consecutivi, punta al successo pieno. «Abbiamo bisogno di punti, dobbiamo fare di tutto per vincere», dice alla vigilia Simone Sales di rientro dal turno di squalifica della settimana scorsa. «Possiamo anche essere meno belli in campo, ma dobbiamo a tutti i costi conquistare i tre punti», aggiunge pensando alla situazione in classifica degli arancioneroverdi che con 19 punti sono vicinissimi alla zona playout. La Torres ha un solo punto in più (con una partita da recuperare), ma non per questo va sottovalutata. Arriva infatti dalla vittoria sull’Albinoleffe e soprattutto dal pareggio con il Real Vicenza per 3-3, dopo essere riuscita a pareggiare in precedenza sia con Pavia e Bassano. «Ha messo in difficoltà tutte le squadre. La Torres gioca in modo aggressivo — osserva Sales — e ha buoni elementi, soprattutto davanti. Dovremo stare molto attenti, noi in difesa in particolare, ma insieme a tutti i reparti, perché si difende tutti insieme». Domani mancherà Varano per squalifica, mentre con il terzino arancioneroverde rientrerà anche Greco. Ancora in dubbio Ghosheh e Scialpi che ieri si sono allenati ma, essendo rimasti fermi per l’influenza, non sono al top. L’assenza di Varano dovrebbe indurre Serena a far arretrare Bellazzini sulla mediana con Esposito e Zaccagni, mentre davanti dovrebbe proporre l’attacco a tre con Greco, Magnaghi e Raimondi. Dietro, essendo Ghosheh in dubbio, potrebbe essere proprio Sales a «sacrificarsi» andando ad occupare la fascia sinistra, con Cernuto a destra. Oggi inoltre potrebbe essere convocato per la prima volta dopo l’infortunio Zima, ma la porta arancioneroverde sarà difesa da Fortunato. Le assenze hanno condizionato le ultime partite. «Ma noi — chiude Sales — non cerchiamo alibi. Chiunque scende in campo ha la fiducia del gruppo e dà il meglio».
Ore 17.40 – (La Nuova Venezia) Voltare pagina, innanzitutto in campo. Anche perché la sfida contro la Torres è il primo appuntamento per il Venezia e Michele Serena vuole rovesciare il trend negativo che si aperto all’improvviso a Lumezzane dopo tre vittorie consecutive che avevano ridato fiducia al gruppo e sembravano aver portato certezze indissolubili nel gruppo. «È una gara delicata» la presenta così il tecnico «perché il Venezia ci arriva con tre sconfitte alle spalle e perché la classifica si è accorciata verso il basso. Dobbiamo riprendere a fare punti, da subito, ma i punti si conquistano sul campo e non con le parole. Nessuno creda che affronteremo una squadra arrendevole o che la vittoria sia scritta in anticipo solo perché il Venezia affronta la Torres. Già il fatto che si presenti al Penzo con un punto in più e una partita in meno testimonia il valore dei nostri avversari». Sales e Greco rientrano dalla squalifica, in tribuna si accomoderà, fermato dal giudice sportivo, Varano con il probabile arretramento di Bellazzini sulla linea dei centrocampisti e Greco posizionato alle spalle di Magnaghi e Raimondi. «Questa volta servono i punti, i giocatori ne sono consapevoli, come posso aver dedotto dalle dichiarazioni di alcuni di loro. Posso anche accettare una partita meno positiva sul piano del gioco, ma che alla fine porti i tre punti. Non possiamo guardare troppo per il sottile, anche se le prestazioni offerte con Bassano e Pavia sono molto incoraggianti pur non avendo portato punti». Torres a quota 20, Venezia un gradino più sotto. «Affrontiamo una squadra che ha preso quattro punti nelle ultime due partite, noi nessuno, ma il sorpasso è un obiettivo che dobbiamo avere dal primo all’ultimo minuto». La Torres deve recuperare la gara in trasferta di Monza, ha battuto sabato scorso l’Albinoleffe dopo un digiuno durato esattamente due mesi con sette punti soltanto messi da parte nelle ultime otto partite. «Maiorino e Baraye sono gli elementi più rappresentativi nella Torres. Il trequartista senegalese di Dakar è stato acquistato dal Chievo la scorsa estate dalla Juve Stabia e poi dirottato a fine agosto in Sardegna». Ghosheh e Scialpi reduci da alcuni giorni di influenza si sono allenati per la prima volta in gruppo, migliorano le condizioni di Zima che ieri ha partecipato anche alla partitella finale. «Per quanto riguarda Lukas decideremo alla fine della rifinitura» ha precisato Serena, «non avverte nessun dolore, se ci saranno le garanzie sufficienti farà parte dei convocati. Ghosheh e Scialpi non possono ovviamente essere al top». Potrebbe giocare Sales a sinistra con ballottaggio tra Cernuto e Panzeri per la fascia destra, mentre al massimo Zima andrà in panchina.
Ore 17.10 – Serie B, la classifica aggiornata: Carpi 36, Frosinone 30, Livorno e Spezia 29, Bologna e Lanciano 28, Trapani 27, Avellino 26, Perugia 25, Pro Vercelli 24, Vicenza 23, Bari, Modena* e Ternana 22, Pescara 21, Catania ed Entella 20*, Brescia 19, Crotone 17, Varese 16* Latina 15*, Cittadella 15.
Ore 17.00 – Serie B, i risultati finali: Bologna-Frosinone 2-2, Brescia-Spezia 0-1, Carpi-Modena 1-0, Cittadella-Bari 0-1 , Crotone-Pro Vercelli 0-1, Entella-Vicenza 2-1, Livorno-Catania 4-2, Pescara-Avellino 0-0, Ternana-Lanciano 0-1.
Ore 16.40 – (Giornale di Vicenza) Le assenze pesano, ma Marcolini è sereno. Alle 17 il Real Vicenza se la vedrà con il Mantova di Juric e purtroppo dovrà fare a meno di tre giocatori importanti. Oltre al solito Polverini, infortunato, mancheranno per squalifica Piccinni e Dalla Bona. Difesa inedita. L´assetto più probabile davanti a Tomei dovrebbe essere quello con Beccaro a destra, Solini centrale, Carlini a sinistra. A centrocampo Dalla Bona verrà sostituito da Pavan nel ruolo di play. «Ho convocato Barzan dopo il lungo periodo di stop per infortunio – ha annunciato Marcolini alla vigilia – ha sempre lavorato molto e atleticamente sta bene. Calcagnotto invece è stato fermo a lungo, ha bisogno di recuperare bene». Barzan, che non gioca da parecchio tempo per l´infortunio al piede, rappresenta un´opzione aggiuntiva per la fascia destra dove è scontata la presenza dal primo minuto di Lavagnoli, uno degli uomini più in forma del momento. Il Real Vicenza non vince da tre gare. In mezzo ci sono stati i pareggi con Torres e Bassano, molto diversi per come sono maturati e la sconfitta di Arezzo. Ora c´è la trasferta sul terreno del Mantova, la cui classifica non deve trarre in inganno. Lo sa bene il tecnico biancorosso, che ha già assaggiato il calcio di Juric in Coppa Italia. «Aggressivo e dinamico, il Mantova ha compiuto grossi passi in avanti rispetto alle battute iniziali del campionato. Sta producendo un buon calcio, anche le ultime partite l´hanno evidenziato. Onestamente – sottolinea Marcolini – avrebbe meritato qualcosa in più per quello che ho visto. A loro mancherà Siniscalchi in difesa ma hanno giocatori molto capaci come Paro e Caridi, su tutti. Sarà un incontro difficile. Poi Juric ha lavorato con Gasperini, ne condivide le idee e ha dato la sua impronta alla squadra». Il Real Vicenza si affida al proprio brillante gioco, anche se non è bastato per vincere al Mercante, e alla vena realizzativa di Bruno, migliore cannoniere del girone con 11 centri.
Ore 16.30 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova e AltoVicentino 35, Belluno 33, Sacilese 27, Union Ripa La Fenadora 26, Clodiense 24, Montebelluna e Tamai 23, ArziChiampo 18, Giorgione e Union Pro 16, Fontanafredda 15, Legnago 14, Dro 12, Kras Repen 10, Triestina 7, Mezzocorona e Mori Santo Stefano 6.
Ore 16.20 – Serie D girone C, fischio finale: Union Ripa La Fenadora-Belluno 1-1.
Ore 15.50 – Serie B, i risultati al termine dei primi tempi: Bologna-Frosinone 0-1, Brescia-Spezia 0-1, Carpi-Modena 0-0, Cittadella-Bari 0-0, Crotone-Pro Vercelli 0-0, Entella-Vicenza 1-0, Livorno-Catania 1-1, Pescara-Avellino 0-0, Ternana-Lanciano 0-0.
Ore 15.30 – (Nk Kras Repen) Mancano pochissime ore al Padova-Day. Domenica 14 dicembre, allo Stadio comunale di Repen, il Kras Repen ospiterà i Biancoscudati Padova (fischio d’inizio alle 14.30). Partita sicuramente affascinante contro uno dei sodalizi di maggior blasone del calcio italiano con una presenza di pubblico che si preannuncia imponente. Il match non sarà di certo semplice per i ragazzi allenati da Anton Zlogar. Mancheranno infatti diverse pedine dello scacchiere biancorosso quali Capalbo, Petracci, Cvijanovic, Ranic, Corvaglia e Babichev. Non ci sarà nemmeno il nuovo acquisto Del Nero. Da valutare invece le condizioni del capitano Knezevic non al meglio. Saranno sicuramente del match i nuovo arrivati Rondinelli e Rabbeni. Nel Padova saranno assenti per squalifica Dionisi, Thomassen e Segato. Il match sarà diretto da Giorgio Ermanno Minafra di Roma, coadiuvato dagli assistenti di linea Lenarduzzi e Carimati. Per quanto riguarda la logistica della sistemazione delle due tifoserie i sostenitori dei Biancoscudati Padova avranno a disposizione tutta l’area della tribuna scoperta. I tifosi del Kras Repen potranno invece utilizzare la tribuna coperta, oltre che la tribunetta posta sul lato corto del campo.
Ore 15.20 – Fine primo tempo: Union Ripa La Fenadora-Belluno 1-1.
Ore 15.10 – Pareggio dell’Union Ripa La Fenadora, rete di Mastellotto.
Ore 15.00 – (Giornale di Vicenza) Grazioso come una multa sul parabrezza, il Renate mistero irrisolto e per niente buffo di Bassano (che in due anni e 4 confronti non l´ha mai battuto), attende i virtussini nel pomeriggio col consueto ghigno. Ma stavolta i brianzoli gonfiano il petto un po´ meno del passato, se la passano maluccio lì ai margini della zona rossa, eppure afestri di tutto per schivarli sul loro campo (a Meda). «E difatti mica mi fido – sottolinea Asta – anch´io in due campionati col Monza li ho battuti una volta soltanto. Sono la classica formazione scorbutica che si mette lì in dieci dietro la linea del pallone e aspetta la prima mossa sbagliata per infilzarti nelle ripartenze. Perciò ai miei chiedo equilibrio». Tonon è fuori uso per un virus intestinale, ma in compenso sono disponibili Davì, Cenetti e Pietribiasi, mentre l´influenza in settimana ha fiaccato Proietti e Maistrello, recuperati in tempo per il viaggio in pullman. «Boldini è stato il mio maestro a Saronno – ricorda Asta – lui mi ha lanciato di fatto nel grande calcio, gli sarò sempre grato». Oggi magari un po´ meno. «In prima linea vantano due o tre brevilinei che sullo scatto e sullo spunto sanno essere fulminanti – avverte il tecnico del Bassano – dietro dovremo prendere le contromisure. E sia chiaro che pur con 3 gare ravvicinate in sette giorni per ora non ho alcuna intenzione di fare turnover, va dentro l´undici che mi offre più garanzie. Al recupero di Alessandria mercoledì ci penseremo da domani». Tra i rivali marca visita il capitano e leader difensivo Gavazzi. Asta chiede al Bassano una prova di maturità. «Col Real, a causa di nostre assenze pesanti e anche per meriti degli avversari, siamo stati meno brillanti e incisivi del solito. Eppure, se ci avessero fischiato uno solo dei due rigori netti a favore avremmo vinto. Sicchè per me è un dato di merito anche strappare punti quando non sei lucente come al solito. Adesso dobbiamo cercare di crescere finalizzando pure nelle giornate in cui la condizione ti sostiene meno. Del trittico prenatalizio – sottolinea l´allenatore giallorosso – Renate è il passaggio che temo di più, proprio per le caratteristiche dei nerazzurri». Asta elogia Rossi («Col Real un doppio intervento da fuoriclasse, da Messi dei pali») e dà un occhio al mercato («Siamo forti ma un po´ corti, ci servirebbero tre innesti, vediamo…»). Ci sarà tempo. Per infrangere il sortilegio-Renate invece non ce n´è più.
Ore 14.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A Chiavari si cerca un’altra vittoria pesante per la classifica e, perché no, per sognare un po’, ma in Liguria scenderà in campo un Vicenza con tre assenze contemporanee in difesa: Matteo Gentili e Nicolò Brighenti squalificati, e Alessandro Camisa ancora indisponibile a causa della piccola lesione al soleo del polpaccio sinistro. Mister Pasquale Marino ha provato in settimana al centro della retroguardia El Hasni, Figliomeni e Garcia Tena, con gli ultimi due che saranno i titolare domani contro la Virtus Entella. «In difesa abbiamo tre assenze e la contemporaneità è senza dubbio un problema — spiega il tecnico del Vicenza — abbiamo però soluzioni alternative e sono convinto che chi giocherà fare bene perché tutti stanno lavorando al massimo e sono determinati nel dare il proprio contributo al gruppo». Pasquale Marino ha invece abbondanza a centrocampo e anche alla vigilia della sfida contro la Virtus Entella tiene vivo il ballottaggio tra Di Gennaro e Sciacca, con l’ex catanese che pare però andare verso la conferma. «A centrocampo ho la fortuna di poter scegliere — conferma il tecnico di Marsala — e abbiamo la possibilità di gestire, cosa mi sarà utile visto che a breve inizierà un ciclo di partite ravvicinate prima della sosta natalizia». A chi gli chiede se la scelta di mandare Di Gennaro in panchina possa aprire un caso, Marino risponde con la solita pacatezza. «Non c’è nessun problema — sottolinea l’allenatore dei biancorossi — contro il Brescia ho fatto la scelta di schierare Cinelli, Moretti e Sciacca ma vedrete che in futuro cambierò ancora e che, quindi, non ci sono bocciature per nessuno. Dal punto di vista tecnico, Di Gennaro prima giocava davanti alla difesa con dietro tre difensori centrali, adesso ne ha due perché quando abbiamo il possesso palla i terzini salgono molto. Deve migliorare in alcune cose ma non vedo problemi. Con il Brescia è entrato bene, con il piglio giusto, per noi è un giocatore molto importante, per cui non vedo dove stia il caso». Marino non accetta poi di parlare di obiettivi diversi dalla salvezza e conferma che Virtus Entella-Vicenza è uno scontro diretto per la permanenza in serie B. «Che ci sia euforia all’esterno mi può star bene — precisa Marino — ma noi dobbiamo mantenere la determinazione e l’equilibrio di sempre perché, si è visto nel primo tempo contro il Cittadella, quando molliamo sotto il profilo mentale soffriamo. Ma quanto capitato è servito, cali di concentrazione non credo ne avremo ancora. Per questo a Chiavari per noi è uno scontro diretto: i loro obiettivi sono uguali ai nostri e questo è bene sottolinearlo perché io non mi illudo, ma soprattutto non voglio illudere nessuno». Per finire il tecnico del Vicenza spiega come ha gestito il lavoro fisico della squadra anche in vista del rush finale di fine girone d’andata, che vedrà un fuoco di fila ravvicinato di impegni prima della lunga sosta post natalizia (l’ ultimo impegno sarà il 28 dicembre con la ripresa il 17 gennaio). «Dopo la vittoria sul Brescia abbiamo impostato una settimana di lavoro sul mantenimento. La settimana prossima avremo a disposizione gli ultimi sette giorni di lavoro normali, poi giocheremo ogni tre giorni cercando di portare la squadra a non arrivare stanca alle ultime quattro gare d’andata. Abbiamo lavorato bene, quindi dal punto di vista fisico non avremo problemi».
Ore 14.45 – Belluno in vantaggio sul campo dell’Union Ripa La Fenadora, a segno Corbanese al nono minuto.
Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Sarà una difesa inedita. E non potrebbe essere altrimenti visto che il Vicenza dovrà rinunciare a tre giocatori del reparto arretrato. Camisa, costretto a saltare la gara col Brescia, salterà anche quella di Chiavari per l´infortunio muscolare al polpaccio. Marino non può disporre nemmeno do Brighenti e Gentili, entrambi squalificati. Chi resta? Per fortuna Garcia Tena, che già da qualche giorno si è aggregato al gruppo dopo essere guarito dall´infortunio al polpaccio, è disponibile per la sfida. Sarà proprio l´ex bianconero ad affiancare Figliomeni nel cuore della difesa; sul centrosinistra agirà lo spagnolo, mentre l´ex difensore del Latina giocherà sul centrodestra. La retroguardia sarà completata da Sampirisi, a destra e D´Elia a sinistra. Per quanto riguarda il centrocampo, si continua nel segno dell´abbondanza, il tecnico ha diverse possibilità di scelta in questo reparto. Ci sono cinque giocatori per tre maglie, vale a dire Cinelli, Moretti, Sciacca, Di Gennaro, Sbrissa e tutti godono di un buon momento di forma confermato dalle recenti prestazioni. Marino pare proprio deciso a confermare il terzetto schierato contro il Brescia e quindi Moretti in cabina di regia, affiancato da Sciacca (a destra) e Cinelli (a sinistra) nel ruolo di mezzala. Nella rifinitura che la squadra ha svolto ieri al centro tecnico Morosini, Marino come d´abitudine non ha mai escluso dalle prove generali un giocatore oppure l´altro. Per quanto si è visto, anche nei giorni scorsi, il tecnico di Marsala è intenzionato a rinnovare la fiducia a Moretti nel ruolo di play e per Di Gennaro dunque si profila una nuova panchina, visto che l´ex del Palermo non è quasi mai stato provato insieme al compagno nel ruolo di interno destro, ma solo come regista alternativo a Moretti. In attacco è scontata la riproposizione del tridente con Laverone, Cocco e Giacomelli. Tra gli attaccanti è stato convocato anche l´ex pescarese Andrea Mancini.
Ore 14.30 – Serie D girone C, iniziato il derby tra Union Ripa La Fenadora e Belluno.
Ore 14.20 – (Atletico San Paolo) Il Presidente dell’Atletico San Paolo Padova, Tramonti Giuseppe, con la presente ufficializza la cessione del 100% delle quote azionarie della società sportiva ad un gruppo olandese. Con questa operazione l’Atletico potrà contare sulla solidità finanziaria e competenza di un soggetto internazionale, al quale non sono preclusi obiettivi e strategie di sviluppo di una società sportiva nata da pochi mesi, sana e pronta a crescere nel contesto calcistico e sociale della nostra regione. La nuova proprietà nelle prossime settimane si strutturerà adeguatamente, indicando le figure di riferimento, con l’intento di portare a termine la stagione in corso nei migliori dei modi, per poi tracciare il percorso progettuale per l’annata 2015-16. Il Presidente uscente Tramonti, fautore della nascita dell’Atletico San Paolo Padova, abbraccia e condivide in toto questa cessione, perchè avrà una valenza di altissimo profilo e che potrebbe portare risultati sportivi a medio termine, insperati. In bocca al lupo alla nuova proprietà e forza Atletico San Paolo Padova!!!
Ore 14.10 – (Gazzettino) Nonostante l’ultimo posto, Claudio Foscarini non molla di un millimetro. Il Cittadella è senza vittorie da quasi tre mesi e basterebbe questo a preoccupare l’ambiente granata, invece il suo timoniere predica ancora fiducia. Quella fiducia nel suo gruppo che non è mai venuta meno, e che cerca di trasmettere ogni giorno ai giocatori. «Dico loro due cose semplici: fate come me, che sono il vostro allenatore e credo in voi, nelle vostre capacità. E non guardate la classifica, come non la guardo io. A me interessano altri numeri, e questi dicono che il Cittadella è in ripresa, come testimoniano le ultime partite. Pur non avendo fatto grandi passi in avanti in classifica ho visto una squadra che sta facendo meglio senza palla, che è tornata vigorosa e determinata». Per la prima volta, poi, sabato scorso il Cittadella ha finito la partita con la porta inviolata. «Non è un caso se nelle ultime tre gare abbiamo preso due gol su altrettanti rigori. Si è lavorato molto sulla fase difensiva, i ragazzi hanno capito che questa è la strada da seguire, ma vogliamo comunque restare una squadra propositiva, che crea pericoli in avanti». Cambierà qualcosa nell’undici iniziale? «Con il rientro di giocatori importanti dovrò fare una riflessione e decidere se mandarli in campo oppure continuare con la squadra che ha fatto bene a La Spezia. Qualcuno potrebbe riposare ed essere pronto nel corso della partita, indipendentemente dal nome. Non è la cosa più importante il giocatore che scende in campo, è fondamentale invece compattare il gruppo. Tutti partono sullo stesso piano e l’avvicendarsi, poi, può essere vantaggioso a livello psicologico». Sul Bari, l’avversario di oggi, Foscarini sottolinea: «Anche se dispone di una rosa di giocatori superiore alla media, non ha ancora reso secondo le proprie potenzialità. Ha cambiato l’allenatore di recente, penso sia più propositiva, di sicuro lotterà per posizioni medio-alte di classifica. Affronteremo una squadra carica, per questo sarà una partita difficile, complicata anche dalle polemiche insorte nell’ultima settimana. Il Bari è formazione blasonata, importante, che ha alzato la voce per certe decisioni (il gol non dato con il Carpi, ndr). Non vorrei che il Cittadella diventasse il capro espiatorio. Siamo stati penalizzati anche noi nell’ultimo periodo, ma non ci siamo lamentati». Ballottaggio tra Pellizzer e De Leidi: Foscarini potrebbe anche confermare in blocco la difesa di La Spezia. Benedetti dovrebbe fare l’esterno di centrocampo; accanto a Coralli, intoccabile, giocherà Sgrigna. Intanto i giovani Barreca e Busellato sono stati convocati nell’Italia B che martedì a Trapani affronterà in amichevole l’Under 21. QUI BARI. Il tecnico Davide Nicola chiama i suoi giocatori a una presa di coscienza del momento attuale: «Dobbiamo renderci conto della situazione e avere la capacità di essere concreti in alcune situazioni e indirizzare la partita sui binari che vogliamo. Prima di tutto servono i gol, per dare continuità nei risultati. Quella con il Cittadella è sicuramente una partita importante per la nostra classifica, ma non è un bivio».
Ore 14.00 – (Mattino di Padova) «Se finiamo in undici, stappo una bottiglia. O meglio: la stappo se finiamo in undici e se… vinciamo». Sarà pure un momento delicato per il Cittadella, da tredici turni senza successi, ma Claudio Foscarini non perde il sorriso nemmeno di fronte alla gara con il Bari, ospite questo pomeriggio al “Tombolato”. Una partita “da tripla”, come si sarebbe detto un tempo. Perché, se è vero che i granata hanno assoluto bisogno di punti per risollevarsi dal fondo della classifica, lo stesso si può affermare per gli ospiti, i quali, nonostante l’avvicendamento in panchina di Mangia con Nicola, non hanno ancora invertito la rotta. Occhio a La Penna. Siccome a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, prima di parlare delle squadre occorre soffermarsi sul direttore di gara, il signor La Penna di Roma, che avrà puntati addosso gli occhi di tutti, dopo la dura presa di posizione della società pugliese contro la classe arbitrale. «Il Bari ha tutto il diritto di esternare il suo malumore, ma confesso che ho un po’ di paura, perché non vorrei che diventassimo noi il capro espiatorio di turno. Questi strascichi polemici non fanno bene al calcio», puntualizza Foscarini riferendosi alle lamentele pugliesi dopo la sconfitta con il Carpi, per il gol regolare non concesso loro e per la squalifica di tre giornate inflitta a Contini con la prova televisiva. «Al Cittadella non alziamo mai i toni, ma anche noi potremmo farlo, perché se è vero che le numerose espulsioni di questo periodo dipendono in gran parte dal nostro comportamento, pure noi siamo stati penalizzati in qualche occasione». Le conferme. «Rispetto a qualche settimana fa siamo in una situazione migliore, perché recupero alcuni uomini. Ma anche in emergenza posso dire di aver finalmente rivisto il Citta tosto e compatto dell’anno scorso: non a caso nelle ultime tre partite abbiamo subìto solo due gol, su rigore», afferma il tecnico. Parole che valgono come una riconferma sia del “4-4-2” delle ultime giornate sia degli uomini-chiave. Per chiarire ogni dubbio: al centro della difesa, anche se Pellizzer è di nuovo a disposizione dopo l’ennesima squalifica, pare più probabile la conferma di Cappelletti, che tanto bene si è comportato a La Spezia, con il jolly De Leidi spostato a destra. A centrocampo, il rientrante Benedetti dovrebbe essere impiegato come uomo di quantità sulla sinistra, con Minesso, recuperato a tutti gli effetti, sulla destra. Sgrigna, pure lui al rientro, affiancherà in attacco l’inamovibile Coralli. Busellato e Barreca azzurri. Intanto, altra convocazione con la selezione della B Italia per Busellato e Barreca: martedì prossimo, a Trapani, sfideranno l’Under 21 del Ct Di Biagio.
Ore 13.50 – (Corriere del Veneto) Vincere per invertire un trend negativo che dura da quasi tre mesi. Oggi al Tombolato (ore 15) il Cittadella proverà a sfatare quello che ormai è diventato un tabù. Dopo tre pareggi consecutivi, gli uomini di Foscarini hanno bisogno di una vittoria contro il Bari. «Ritrovo giocatori importanti — spiega Foscarini — avrò qualche scelta in più, anche dalla panchina. Torna a disposizione Sgrigna, ma confido su tutti. La squadra ha dato segnali importanti, questo mi fa piacere. Dobbiamo stare attenti sul piano comportamentale. Se finiamo la partita in 11 stappo lo champagne». A preoccupare il tecnico è la pesante situazione di classifica degli avversari, invischiati nella lotta per non retrocedere. «Il Bari è una formazione di caratura superiore alla media — spiega — fin qui non hanno reso per quello che valgono. Il nuovo allenatore sta cercando di caricare la squadra. Ho un po’ di paura per le polemiche arbitrali, non vorrei che diventassimo noi il capro espiatorio. Spero non conti che il loro presidente è un ex arbitro (Gianluca Paparesta, ndr )». Foscarini oltre a Sgrigna schiererà davanti Coralli. Il tecnico ritrova anche Pellizzer ma dietro sembra orientato a schierare Minesso, Busellato, Rigoni e Benetti nel suo classico 4-4-2. A centrocampo manca lo squalificato Pecorini.
Ore 13.30 – (Corriere delle Alpi) Il giorno del derby. E’ arrivato il momento che tifosi e società aspettano da tanto tempo, Ripa Fenadora e Belluno, nel pomeriggio al Boscherai, si giocano punti importanti in classifica ma non solo. Entrambe vogliono dimostrare di essere la migliore della D in provincia. Il tecnico Parteli è fiducioso: la sua squadra, dopo le ultime due sconfitte, ha voglia di invertire la rotta ma è consapevole che davanti si troverà un gran Belluno. «Mi aspetto una partita intensa, vibrante e molto difficile», spiega, « si giocherà sul filo del rasoio fino alla fine: entrambe daranno l’anima per superarsi e sarà un match equilibrato fino alla fine. Non si può sapere se i nostri ultimi risultati avranno delle ripercussioni. I ragazzi hanno avuto una settimana difficile, giocando una partita molto intensa con la Correggese e per questo abbiamo deciso di dare il giovedì libero per recuperare anche le energie mentali: c’era bisogno di staccare. L’andamento del derby dipenderà molto dagli episodi e da cosa succederà nel caso andremo in svantaggio o in vantaggio. I miei giocatori però stanno bene e hanno voglia di invertire la rotta: non ci era mai capitato finora di perdere due partite consecutive. Il Belluno sta bene ed è in alto in classifica ma tutto può succedere. Personalmente, dopo una sconfitta come quella contro la Correggese, preferisco giocare un derby rispetto ad una gara normale». Il Ripa Fenadora cambia. La squadra neroverde rispetto al mercoledì di Coppa sicuramente si presenterà con una formazione diversa. «Cambierò qualche giocatore visto il turn over fatto», continua Parteli, «ma tutti i ragazzi sono pronti a giocare questo tipo di partite. Abbiamo avuto solo ieri per preparare la partita, non ci saranno sorprese a livello di modulo, useremo il classico 4-4-2. Per quanto riguarda il Belluno mi aspetto che possa giocare sia con il rombo che con il tridente. Non cambierà molto in ogni caso, loro scendono sempre in campo con una mentalità offensiva ma dovranno stare anche attenti in difesa, anche noi sappiamo fare male. Chi temo di loro? Sono un collettivo importante: direi Corbanese, ma hanno dimostrato anche di saper vincere senza di lui». Probabile formazione. In porta ci sarà De Carli. La linea difensiva dovrebbe essere quella vista contro la Correggese: Gjoshi a destra e Salvadori a sinistra mentre al centro De Checchi e De March non si discutono. A metà campo dovrebbero tornare dal primo minuto Dassiè a sinistra e Andreolla a destra mentre al centro ci saranno Tibolla e Antoniol. In attacco bomber Brotto è confermatissimo mentre il suo compagno di reparto sarà uno tra Moresco e Mastellotto, con quest’ultimo favorito.
Ore 13.20 – (Corriere delle Alpi) Per Belluno e Ripa Fenadora è tempo del faccia a faccia (ore 14.30). Il tecnico Vecchiato è pronto e si aspetta una partita tosta. Le ultime due sconfitte dei cugini tra Coppa Italia e campionato non andranno prese in considerazione. «Nella nostra preparazione della partita i loro ultimi risultati non sono stati neppure considerati», spiega, «mi aspetto un match molto combattuto, ricco di episodi e di azioni: in un campo come quello del Boscherai, tutto va più veloce. Mi hanno detto che il manto sintetico è un po’ rovinato, ma lo è per loro come per noi: bisognerà essere bravi ad adattarsi velocemente. I sette punti in classifica tra le due formazioni? Fanno piacere, ovviamente; ma una volta iniziata la partita tutto si azzera e conteranno ben poco. Per quanto riguarda il modulo da utilizzare, ho già scelto ovviamente: ma non lo svelerò in anticipo». Vecchiato teme bomber Brotto. «E’ un giocatore di altra categoria e che conosco bene avendoci giocato insieme alla Sacilese. Non è l’unico che mi piace del Ripa Fenadora, ma se devo dire chi temo di più allora punto su di lui: so quanto vale. Qualche anno fa avrebbe potuto fare anche di più, ma lui lo sa… E il mio è un complimento, sia ben chiaro. Hanno subito sette gol contro la Correggese? Guardate che quella è una grande squadra. Non c’è nulla di scandaloso nell’uscire in Coppa contro di loro: l’Union ha fatto quello che doveva fare, poi si può vincere e si può perdere». Probabile formazione. Vecchiato può optare per il classico 4-3-3 oppure utilizzare il 4-3-1-2, con il centrocampo a rombo, che ha fruttato ottimi risultati finora. In porta c’è il solito ballottaggio tra Schincariol e Solagna; quest’ultimo sembra favorito, avendo giocato anche nell’ultimo match casalingo contro il Kras Repen. Per la difesa non ci dovrebbero essere dubbi: al centro Merli Sala e Sommacal non si discutono, e sono anche gli unici difensori di ruolo. Per le corsie esterne, a destra dovrebbe essere confermato Pescosta mentre a sinistra dovrebbe rivedersi Pellicanò, facendo accomodare inizialmente Mosca in panchina. A metà campo Bertagno va in cabina di regia, supportato da Yari Masoch e Miniati. In attacco torna dalla squalifica Simone Corbanese che si riprende le chiavi della linea offensiva insieme a Duravia. Ballottaggio per il terzo posto nel tridente tra i due fuoriquota Posocco e D’Incà. In caso Vecchiato opti invece per il centrocampo a rombo con le due punte, la scelta potrebbe cadere su Sadio in avanti insieme al “Cobra”, mentre a centrocampo arretrerebbe Duravia facendo andare in panchina molto probabilmente Miniati e posizionando Masoch, come trequartista, alle spalle delle due punte. In questo caso rimarrebbero fuori sia Posocco che D’Incà».
Ore 13.00 – (Gazzettino) «All’inizio non stavo bene fisicamente, adesso invece mi sento a posto e mi sono visto chiudere la porta in faccia, il calcio è anche questo. Ma rimangono le cose belle di questi mesi. Ho trovato uno spogliatoio con persone fantastiche che mi hanno sempre rispettato. Adesso spero di fare bene al Piacenza». Qualche rimpianto? «Forse quello di non avere giocato l’anno scorso al Pordenone». Una frecciata indirizzata a Parlato che ha voluto al Padova giocatori con i quali ha vinto l’anno scorso il campionato, incluso Zubin, l’ultimo arrivato in attacco. Il congedo è con parole al miele. «Il Padova ha un organico molto forte, sono contento di averne fatto parte. Mi auguro che i compagni vincano il campionato, lo meritano le famiglie Bergamin e Bonetto, e anche i tifosi». Poco prima era stato Parlato all’Appiani a rilasciare alcune dichiarazioni, anche sulla partenza di Tiboni. «Sono state fatte alcune valutazioni, ci sta quando si fanno acquisti che non sono azzeccati. È come quando apri l’uovo e non trovi quello che desideri. Si vede che era destino che le cose dovessero andare così, faccio un grande in bocca al lupo a Tiboni». Il tecnico si è soffermato anche su Bedin, passato da qualche giorno alla Triestina. «È stato parte integrante della squadra, si è sempre distinto per impegno e abnegazione, era sempre pronto. Ma a volte bisogna fare delle scelte, anche a malincuore». Oltre al reparto offensivo, il Padova è attivo su altri fronti: in particolare un centrocampista e un terzino mancino.
Ore 12.50 – (Gazzettino) Tiboni ufficiale al Piacenza e così il Padova ha il via libera per rafforzare il reparto avanzato. Con due giocatori che sembrano a un passo dall’approdo in biancoscudato: l’esterno padovano Marco Beccaro della Sacilese e l’argentino Martin Trinchieri dell’Arzignano Chiampo. Riguardo a Beccaro, questa mattina il suo procuratore Federico Francioni ha un appuntamento all’Appiani con il diesse biancoscudato Fabrizio De Poli. Il giocatore ha già ottenuto il via libera dalla Sacilese (anche se resterà a disposizione dei friulani per la sfida di domani con la Clodiense), manca da trovare l’accordo con i biancoscudati. Se tutto andrà a buon fine, il trasferimento sarà ufficializzato lunedì. Passando a Trinchieri, questo le sue uniche parole: «Ho sentito una mezza voce. A Padova verrei molto volentieri, tra l’altro sono molto amico di Ferretti». Torniamo a Tiboni, che dopo avere puntato i piedi nei giorni scorsi, ha deciso di accettare il trasferimento al Piacenza. Ieri mattina ha salutato i compagni, e definiti gli ultimi dettagli con i biancoscudati si è messo in viaggio per raggiungere Piacenza. «Di sicuro mi dispiace perché sono stato bene, avevo legato con i compagni e con molte persone. Non mi era mai capitato di andare via da una squadra dopo solo due mesi, a qualcuno magari non andavano bene le mie caratteristiche, potevano valutare prima certe cose. Ho fatto solo cinque partite».
Ore 12.40 – (Gazzettino) Tanto rumore per nulla. Chi annunciava la presentazione del piano di ristrutturazione del debito del Calcio Padova 1910 non conosceva evidentemente la legge fallimentare. Quella che consente alle società ammesse alla procedura concordataria di chiedere al tribunale una proroga. Altri 60 giorni di tempo per poter perfezionare gli accordi con lo stuolo di creditori della vecchia società presieduta da Diego Penocchio (nella foto). Un’opportunità di cui i legali dell’imprenditore bresciano hanno subito approfittato. L’istanza di concessione della proroga è stata depositata al giudice Caterina Zambotto. Gli avvocati di Penocchio hanno confermato che le trattative per gli accordi con i creditori sono in corso, ma che serve ancora del tempo per completare l’operazione. Ecco perchè si rende necessaria la proroga. Il Tribunale fallimentare in sessione collegiale si è riunito ieri pomeriggio per analizzare l’istanza del Calcio Padova 1910. Il provvedimento verrà depositato soltanto lunedì mattina ma, salvo improbabili sorprese, la società di Penocchio avrà a disposizione altri sessanta giorni per trovare la quadratura del cerchio con fornitori, ex dipendenti, calciatori e collaboratori, e presentare al commissario giudiziale, il commercialista veneziano Marco Basaglia, e al Tribunale la domanda di omologa del concordato in bianco. Il Calcio Padova 1910 avrebbe proposto a tutti i creditori chirografari il saldo del 30 per cento delle rispettive spettanze, in tre tranches nell’arco di un paio d’anni. Ai legali del club sarebbero arrivate alcune risposte positive. Altri creditori non si sarebbero ancora espressi. Nel caso in cui Penocchio ottenesse la proroga avrebbe il tempo necessario per condurre le trattative più delicate, tra cui quella con il Comune di Padova che lamenta crediti per oltre 300mila euro tra affitto e costi di utenze. L’imprenditore bresciano e il suo predecessore Marcello Cestaro stanno spingendo nella direzione di un accordo complessivo che permetterebbe di chiudere l’operazione con un esborso di circa 5-6 milioni di euro. L’obiettivo è quello di scongiurare conseguenze di natura penale, ma l’inchiesta giudiziaria andrà comunque avanti anche in caso di via libera al concordato.
Ore 12.30 – Sulle prossime partite: “Cerchiamo di non rovinarci il Natale, sennò poi ci toccherà passarlo lavorando…”
Ore 12.27 – Sulla condizione fisica: “Cali generali non li ho mai visti, anche se avendo lavorato tre settimane in meno rispetto agli altri magari avremo meno benzina nelle gambe. Ma quel che più conta sono cuore e testa…”
Ore 12.24 – Sull’anticipo del Belluno: “Non dovremo farci condizionare dal risultato odierno”.
Ore 12.22 – Sul Kras Repen: “Pur avendo defezioni importanti vogliamo dire la nostra, facendo la prestazione con le soluzioni alternative che troveremo. Sarà una partita molto fisica con molti capovolgimenti di fronte dato che il campo è corto e stretto. Le motivazioni conteranno. Sta a noi avere la capacità di accendere e spegnere la partita, dobbiamo provare a sbloccarla e chiuderla ma alla fine l’importante è vincerla…”.
Ore 12.20 – Arriva Parlato. Sulle scelte: “Recuperiamo Petkovic e Cunico, siamo pochi ma più che buoni. 4-2-3-1? È uno dei moduli che porterò avanti. Cunico o Pittarello punta? Mi prendo queste 24 ore per decidere, come di consueto. Porto via due Juniores, Dovico e Faggin”.
Ore 12.10 – Queste le dichiarazioni rilasciate dal ds Fabrizio De Poli al termine dell’allenamento: “Attaccanti? Se facciamo qualcosa, lo faremo lunedì. Abbiamo parlato di Beccaro, per l’ennesima volta ho detto no. Beccaro? E’ un giocatore che a noi piace, ma se non esce qualcuno dei nostri non prendiamo nessuno. Per Trinchieri abbiamo parlato con la società, c’è fiducia, ma sono cose che potevano essere fatte anche qualche giorno fa. Noi non possiamo aspettare l’ultimo per fare qualcosa, prima chiudiamo e meglio è. Ci sono altre trattative che sono più in dirittura d’arrivo rispetto a quella di Trinchieri, non posso aspettare lui e l’ArziChiampo. Devo avere la tranquillità della conclusione dell’operazione il più presto possibile, non posso aspettare martedì mattina per chiudere”.
Ore 12.00 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 11.40 – Qui Appiani: provate soluzioni da palla inattiva
Ore 11.20 – Qui Appiani: partitella finale in corso.
Ore 11.00 – Qui Appiani: corsa a parte per Ferretti, regolarmente in gruppo Petkovic e Cunico.
Ore 10.40 – Qui Appiani: biancoscudati in campo per la rifinitura, schemi in corso.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Anche il tecnico Carmine Parlato prova a spiegare i motivi dell’addio: «Ci sono state alcune valutazioni, ci sta che, quando si fa un acquisto, poi non possa essere azzeccato. Si vede che era destino che la cosa non dovesse andare: è come aprire l’uovo senza trovarvi dentro ciò che ci si aspettava. Preferisco non entrare nei dettagli, gli faccio solo un grosso “in bocca al lupo”». Nuovi arrivi. È partito Tiboni, e il Padova ha già individuato il suo nuovo attaccante: Martin Trinchieri, 30 anni, dell’Arzignano, tra oggi e lunedì può diventare biancoscudato. La società punta a chiudere il prima possibile: per una questione di tempi, visto che martedì è il limite ultimo per portare a termine la trattativa, ma anche di campo, visto che già da lunedì si comincerà a pensare all’anticipo di sabato prossimo all’Euganeo con Ripa La Fenadora e sarebbe un bel passo avanti avere Trinchieri a disposizione sin dal primo allenamento settimanale. Ma quello dell’attaccante non è l’unico ruolo “caldo” sul fronte del “mercato”. Oggi pomeriggio emissari della società biancoscudata saranno in tribuna a Pedavena per il derby Ripa-Belluno, e per osservare da vicino il terzino sinistro di casa Michael Salvadori, classe ’94, di cui si dice un gran bene. Tra lunedì e martedì, invece, sfumato il sogno Giglio (Montebelluna) per il centrocampo, potrebbe esserci un’accelerata sulla trattativa che porta a Fabio Aliboni, classe ’87 attualmente alla Pro Piacenza: lunedì dovrebbe arrivare la rescissione con il club emiliano di Lega Pro, e la destinazione padovana sembra la più gradita al giocatore, che avendo giocato l’ultima gara il 30 novembre dovrebbe comunque attendere l’anno nuovo per l’esordio in serie D.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Con Tiboni al Piacenza, si aprono le porte per un nuovo attaccante. Il matrimonio tra il Padova è l’attaccante bresciano è finito infatti ieri, dopo pochi mesi, con poche soddisfazioni sul campo (un solo gol, all’esordio a Fontanafredda) e parecchi motivi di tensione. Già da oggi ogni momento è buono per accogliere una nuova punta: martedì alle 19 chiude il “mercato” e il pressing su Martin Trinchieri dell’ArziChiampo comincia a farsi insistente. I saluti. Sono le 13 di ieri quando Cristian Tiboni, al suo ultimo giorno in biancoscudato, carica nell’auto del procuratore, Marco De Marchi, le valigie e le speranze che quella che sta per cominciare possa diventare un’avventura fortunata. Il giocatore bresciano ha già salutato all’Appiani i compagni di squadra. La sosta all’Euganeo insieme all’agente è imposta solo dal fatto di dover definire i dettagli della rescissione con la società biancoscudata, e poi via, direzione Piacenza. Quello tra l’attaccante e il Padova non è stato un rapporto sempre lineare. Negli ultimi mesi sono affiorati diversi punti di divergenza, non solo tecnici, che hanno portato alla separazione. Bocche cucite, tra il giocatore e l’agente: «Noi siamo abituati a guardare avanti, e non badare a ciò che è successo», taglia corto De Marchi, prima di salire in auto. Tiboni, invece, affida i suoi pensieri al web: «L’ultimo saluto a degli amici con cui ho passato dei mesi, anche se pochi, direi belli», scrive, postando l’abbraccio con alcuni tifosi. «Si inizia un nuovo corso in quel di Piacenza, con un ringraziamento a tutti i miei compagni di squadra augurandogli di centrare l’obiettivo perché se lo meritano assieme alla società. Un ringraziamento speciale a tutti i tifosi del Padova per l’affetto di questi mesi, e se ho legato con certe persone non è di certo perché sono ruffiano ma solamente me stesso».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Venerdì di riposo per i biancoscudati: Parlato ha chiamato tutti a raccolta al mattino, e dopo quasi un’ora di analisi tecnica sui video dell’ultima gara li ha rispediti a casa propria. I giocatori non hanno sostenuto l’allenamento: si ritroveranno questa mattina alle 10 per la rifinitura all’Appiani in vista della sfida con il Kras Repen. Migliorano le condizioni di Cunico e Petkovic, assenti nei giorni scorsi perché colpiti da una forma influenzale ma regolarmente presenti ieri: entrambi oggi si alleneranno, sperando di recuperare per il match. I dubbi di Parlato verranno sciolti solo nelle ultime ore: l’idea, se Cunico ce la fa, è quella di un “falso nove”, altrimenti in avanti sarà il turno di Pittarello. Per il giovane attaccante ieri è giunta anche la convocazione, insieme a Coraini dell’Este, con la Rappresentativa di categoria allenata da Augusto Gentilini, che si ritroverà a Selvazzano dal 15 al 17 dicembre per uno stage di pre-selezione in vista del prossimo Torneo di Viareggio di febbraio, a cui la serie D partecipa tradizionalmente con una selezione dei suoi giovani migliori. Infine, sono 161 i biglietti staccati in prevendita sino a ieri sera per i tifosi biancoscudati. Oggi ultimo giorno.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) E adesso occhio agli “ex”. Perché hanno il cuore tenero ma fanno male. Come Mazzetto e il suo gran gol con la Clodiense, o Beccaro e il padovano Sottovia vincitori con la Sacilese, sino all’indemoniato Rivi di domenica scorsa. Ma ci saranno “ex” anche a Monrupino? Sì, e stiamo parlando di uno dei prodotti più talentuosi e meno fortunati del recente vivaio biancoscudato. Milan Grujic è serbo di etnìa, croato di nascita, triestino da quando aveva 4 anni. A 14 aveva già esordito nella Promozione giuliana, il Padova lo adocchiò e non se lo fece sfuggire, inserendolo nella propria squadra Allievi guidata da Franco Gabrieli. «Furono tre stagioni meravigliose, che mi hanno legato indissolubilmente a Padova», racconta il giocatore, classico numero 10, arretrato negli anni a centrocampista puro. «Vivevo in foresteria, il mio tutor era Carlo Sabatini, ho ancora tantissimi amici, dagli ex compagni del liceo Nievo a tutti quelli che giocarono con me, da Raimondi ad Aliberti. Molti di questi li ho visti il giorno dell’Immacolata, quando sono tornato a Padova, di cui sono innamorato». Una squadra di classe, che sfiorò il titolo nazionale “Berretti” nel 2007. «Ero il capitano, nella finale d’andata pareggiammo 1-1 a Bresseo, io colpii il palo al 90′. Ho ancora la registrazione, ogni tanto la riguardo e impreco. Poi perdemmo a Perugia». I ricordi più belli? «Il gol “alla Zidane”, segnato contro il Milan allenato da Franco Baresi, non lo dimenticherò mai. Così come l’emozione, nel 2005, di ricevere dalle mani di Ivone De Franceschi il premio come uno dei migliori ragazzi del vivaio. Nel 2006 fui anche convocato per gli Europei under 17 con la Serbia e Montenegro. In quella squadra c’era pure Jovetic. Mi affascinava l’ambiente biancoscudato, sognavo di esordire in prima squadra». Come mai non ce l’ha fatta? «Il primo anno di prestito in D feci bene, l’anno della conferma, invece, fu funestato dagli infortuni e non riuscii a tornare a Padova. Ma il mio cuore è biancoscudato. Quest’anno, a parte quando giocano contro di noi, tifo per Cunico & C.. Sarà veramente emozionante trovarmi di fronte quelle maglie». Il Kras Repen che squadra è? «Emergente. In pochi anni è passato dalla Seconda Categoria alla serie D e ora vuole stabilizzarsi».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Che cosa succederà adesso? Bisognerà attendere la decisione del giudice Caterina Zambotto, la quale si è riservata di valutare il quadro complessivo e ha fatto sapere che entro martedì si pronuncerà sulla richiesta degli avvocati bresciani. Oggi, oltretutto, scade il termine, fissato dallo stesso Tribunale, per il deposito dell’istanza di omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, un piano che dovrebbe essere consegnato al commissario giudiziale, il commercialista veneziano Marco Basaglia, chiamato ad esprimere il proprio parere (determinante) in merito alla soluzione avanzata ad ottobre, quella, appunto, del concordato “in bianco”. È evidente che, prendendo ancora tempo, Penocchio (e con lui Cestaro) spera di convincere alla fine anche i più recalcitranti e di avere almeno il 60% dei creditori consenzienti sulla proposta di pagamento avanzata nei loro confronti. Tutto questo in attesa delle mosse del Pm Marco Peraro, che dell’inchiesta penale avviata dalla Guardia di Finanza deve adesso trarre le conclusioni, con gli eventuali provvedimenti del caso.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Eccola qui, la mossa che conferma lo scenario di grave difficoltà nel quale si sta muovendo la proprietà del Calcio Padova Spa, impegnata ad evitare un crack finanziario che sembra profilarsi sempre più minaccioso all’orizzonte. I legali bresciani di Diego Penocchio hanno depositato ieri un’istanza al Tribunale di Padova (sezione fallimentare) chiedendo una proroga di 60 giorni per la presentazione, agli stessi giudici, dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, fondamentale per ottenere il via libera al concordato “in bianco” con i creditori (un centinaio) della società. Evidentemente, come già era trapelato, la proposta di restituire solo il 30% del debito ai creditori chirografari (coloro che non hanno titoli di prelazione o privilegio, a differenza, ad esempio, dei dipendenti, dunque direttori sportivi, allenatori, calciatori e personale di segreteria) non è stata accolta all’unanimità, e questo ha complicato i piani dell’ex presidente, che con l’ex socio Marcello Cestaro (uscito ufficialmente di scena il 31 dicembre 2013, ma di fatto coinvolto nella scellerata gestione della Spa di viale Rocco nell’ultima stagione di serie B) sta cercando una via d’uscita tale da evitargli pesanti conseguenze sotto il profilo penale, oltrechè economico.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Discorso simile per Marco Ilari, che cerca una personale rivincita dopo un periodo di appannamento. «Stiamo bene e abbiamo preparato al meglio la partita — spiega — a Monrupino sarà dura, vogliamo portare a casa i tre punti. Il mio rendimento? Forse ho patito il cambio del meteo e i campi duri, ma ora sono in forma. Spero di tornare a segnare. Mi manca la rete e ho voglia di trovarla già contro il Kras. Emergenza in attacco? Abbiamo una rosa competitiva, possiamo sopperire alle assenze». E a proposito di trasferta, nel piccolo centro del Carso si attende con ansia l’arrivo del popolo biancoscudato. Anche oggi sarà possibile acquistare i tagliandi in prevendita a 10 euro. A ieri erano stati staccati circa 160 biglietti. I sostenitori padovani saranno sistemati nella tribuna in tubi innocenti da 600 posti fatta montare per l’occasione.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Per quanto riguarda la sfida di domani a Monrupino contro il Kras Repen, ieri Parlato ha deciso di dare una tregua dal campo ai suoi ragazzi, che poi dovranno allenarsi ininterrottamente sino al match di sabato 19 all’Euganeo contro l’Union Ripa. In mattinata i biancoscudati si sono radunati all’Appiani per una seduta video e nozioni tattiche. Buone notizie vengono da Petkovic e da Cunico: entrambi hanno smaltito i postumi dell’influenza e per la sfida in terra giuliana saranno a disposizione. Con Ferretti out, il peso dell’attacco sarà tutto sulle spalle del giovane Pittarello, insieme a Ilari e Petrilli. «E’ arrivato il mio momento — spiega proprio l’attaccante — ho saputo attendere e ora me la gioco. Magari altri avrebbero chiesto di essere ceduti, io sapevo che prima o poi avrei avuto la mia occasione. Spero che la standing ovation di domenica scorsa sia solo l’inizio e di fare un grande match contro il Kras Repen».
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Alla fine ha lasciato Padova. Si conclude nella maniera più mesta la storia d’amore tra i Biancoscudati Padova e Christian Tiboni. Ieri il giocatore ha salutato compagni, staff tecnico, dirigenti e si è imbarcato nella sua nuova avventura a Piacenza in serie D.
Un addio amaro per il «Tibo», ben voluto dai suoi fan ma che a Padova ha reso meno di quanto sperato. Fonti vicine all’attaccante parlano di un ragazzo dispiaciuto per il poco spazio trovato con Parlato e che ha così deciso di tentare una nuova avventura. A quattro giorni dalla chiusura del mercato (fissata per martedì) il lavoro del diesse Fabrizio De Poli si concentrerà sugli ultimi obbiettivi di mercato. In particolare si cerca un esterno sinistro di difesa. In quel ruolo c’è solo Degrassi, con Busetto che all’occorrenza può ricoprirlo. Sfumati Marseglia (Bari) e Cauz (Spezia),occhi puntati su Michael Salvadori, terzino sinistro del Ripa che oggi un emissario biancoscudato andrà a visionare.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Il giorno da segnarsi sul calendario è martedì 16 dicembre, quando il giudice del tribunale fallimentare Caterina Zambotto depositerà il dispositivo con cui dirà sì o no alla richiesta di proroga di altri 60 giorni, presentata ieri mattina dagli avvocati del Calcio Padova 1910. Altri due mesi che, secondo i legali del presidente Diego Penocchio, sarebbero necessari a preparare il piano di concordato preventivo in bianco e cercare così di salvare la società dall’incubo fallimento. Oggi infatti scadevano i primi 60 giorni concessi dal tribunale per consegnare al giudice i documenti utili alla richiesta di ammissione alla procedura di concordato nei confronti di un centinaio di creditori, tra cui il Comune, che dall’entourage di Penocchio avrebbe ricevuto l’offerta di scudetto e nome in cambio dell’azzeramento dei debiti, circa 300mila euro. Richiesta respinta, come quella di altri creditori a cui l’AcP 1910 aveva proposto il rientro del 30% delle somme. Se il giudice concederà la proroga, anche l’udienza pre-fallimentare del 16 gennaio non avrà molto da dire, diventando privilegiata la strada del concordato. Se invece i documenti arrivati ieri risultassero incompleti, tra un mese si potrebbe parlare di fallimento.
Ore 08.38 – (Biancoscudati Padova) La Biancoscudati Padova informa che i 600 biglietti del settore riservato agli ospiti per la gara NK Kras Repen – Biancoscudati Padova di domenica 14 dicembre (ore 14.30 Stadio Monrupino) saranno messi in prevendita alle biglietterie sud dello stadio Euganeo di Padova nei seguenti giorni e orari: Giovedì 11 dicembre e venerdì 12 dicembre dalle 15.30 alle 18.30, Sabato 13 dicembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. FATTO SALVO L’ESAURIMENTO DEI 600 BIGLIETTI A DISPOSIZIONE Costo del biglietto (prezzo unico): 10,00 €. Ingresso gratuito per i nati dal 1/1/2003 in poi (necessarrio presentare documento). Il numero massimo di biglietti acquistabili per persona è stato fissato a 10.
Ore 08.36 – Serie D girone C, il prossimo turno (quindicesima giornata, domenica 14 dicembre ore 14.30): AltoVicentino-Giorgione, Kras Repen-Padova, Legnago-Dro, Montebelluna-ArziChiampo, Mori Santo Stefano-Triestina, Sacilese-Clodiense, Tamai-Fontanafredda, Union Pro-Mezzocorona, Union Ripa La Fenadora-Belluno.
Ore 08.34 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova e AltoVicentino 35, Belluno 32, Sacilese 27, Union Ripa La Fenadora 25, Clodiense 24, Montebelluna e Tamai 23, ArziChiampo 18, Giorgione e Union Pro 16, Fontanafredda 15, Legnago 14, Dro 12, Kras Repen 10, Triestina 7, Mezzocorona e Mori Santo Stefano 6.
Ore 08.32 – Serie D girone C, i risultati della quattordicesima giornata: ArziChiampo-AltoVicentino 2-1, Padova- Legnago 2-1, Belluno-Kras Repen 3-0, Clodiense-Dro 2-1, Fontanafredda-Montebelluna 0-0, Giorgione-Sacilese 0-2, Mezzocorona-Union Ripa La Fenadora 1-0, Mori Santo Stefano-Union Pro 0-2, Triestina-Tamai 1-1.
Ore 08.30 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.28 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Supermercati Alì, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 12 dicembre: semplice riunione tecnica di studio dell’avversario per i Biancoscudati, mentre Tiboni saluta e va al Piacenza.