Il TIFO in Arabia.
Non chiedetemi perché.. ma i tifosi in arabo qui si chiamano proprio “tifo”! Chissà se il nostro calcio qui era talmente apprezzato che hanno preso questo termine per identificarsi…. Ancora non l’ho scoperto, ma presto vi farò sapere. Sta di fatto che, a parte la denominazione comune, qui i tifosi sono molto diversi: i settori sono senza barriere e anche il campo da gioco lo è. Nei settori più caldi, corrispondenti alle nostre curve, vanno di moda i tamburi. Un leader intona canti arabi con il megafono e tutti lo seguono, quasi ininterrottamente per tutta la partita..
Non c’è nessuna violenza negli stadi né volano insulti (ovviamente mi devo fidare di quello che mi dicono ). Gli “sfottò” e l’ironia invece per fortuna ci sono! Basti pensare che quando una squadra di Riyadh, l’Al Hilal, poche settimane fa ha perso la finale di Asian Champions League immeritatamente contro i Sidney Wanderers, l’altra parte (Al Nassr) ha organizzato buffet e feste varie per sbeffeggiare i cugini.
I primi segnali di “violenza” si stanno registrando negli ultimi tempi su Twitter, con le prime minacce che volano tra i tifosi proprio di queste due squadre che preoccupano qualche addetto ai lavori. Ma per ora non si registra nulla di concreto
Lo stadio è pieno di bambini, mancano invece completamente le donne. Le leggi locali non lo consentono. L’Asian Federation nella finale di ritorno di champions a Riyadh ha imposto che le australiane entrassero. Per il campionato arabo qualcuno sostiene sia solo questione di tempo…
Staremo a vedere, ci sentiamo alla prossima. Un caro saluto a tutti i “tifo” biancoscudati!
Nicolas Mantero *
* ex addetto marketing Calcio Padova