Calzedonia Verona – Tonazzo Padova 3-1
(26-28; 25-21; 25-22; 25-21)
Calzedonia Verona: Coscione, Gitto 4, Gasparini 16, Deroo 19, Sander 19, Anzani 16, Pesaresi (L); Zingel, White, Bellei. Non entrati: Blasi, Centomo, Borgogno. Coach: Andrea Giani.
Tonazzo Padova: Mattei 11, Orduna 1, Giannotti 9, Rosso 21, Volpato 10, Quiroga 11, Balaso (L); Garghella 1, Milan 3. Non entrati: Vianello, Gozzo, Aguillard, Beccaro. Coach: Valerio Baldovin.
Arbitri: Pasquali-Zucca.
Durata: 31’, 27’, 27’, 26’. Tot. 1h 51’.
Spettatori: 2.225.
Tredicesimo derby tra gli scaligeri della Calzedonia Verona e la Tonazzo Padova. I bianconeri giungono al PalaOlimpia alla ricerca di punti contro una formazione molto attrezzata come quella di coach Giani. La Tonazzo inizia il set sbagliando molto in attacco, tanto che sul 7-3 coach Baldovin chiede il primo time out discrezionale. Nonostante il buon recupero dei patavini grazie ad una maggiore attenzione in difesa e al muro molto attivo, si va al time out tecnico sul 12-9. I padroni di casa continuano a mantenere il vantaggio e sul 22-19 con palla in lungo linea spedita out da Quiroga, coach Baldovin chiama il suo secondo time out discrezionale. Al ritorno in campo i bianconeri trovano la zampata giusta, con Rosso che schiaccia a terra il 23-22. Coach Giani chiede pausa di gioco. E’ un finale di set palpitante, con i bianconeri che trovano il 25-26 dopo il muro di Mattei. Il colpo decisivo arriva ed è quello del capitano, che trova l’ace decisivo del 26-28.
Avvio di secondo set a mille per la Calzedonia, che con Gasparini al servizio trova subito il 4-0. Giannotti è in grande difficoltà e Verona gestisce al meglio il vantaggio portandosi addirittura sul 12-4. Al ritorno in campo Milan trova spazio al posto di Giannotti e la mosso sortisce subito i suoi effetti. La Tonazzo rosicchia punti preziosi e con Volpato che mette in difficoltà la ricezione avversaria, si va sul 12-8. La rimonta dei padovani si arresta sul 23-19, quando qualche indecisione in difesa riporta Verona sul 23-19. Il muro di Sunder chiude il set 25-21: decisivi sono stati gli errori al servizio per Padova.
Il terzo set trova la Tonazzo autrice di un buon avvio con Rosso e Mattei in evidenza (5-7). A questo punto però il muro di Verona inizia a funzionare, tanto che il risultato si ribalta sul 10-7 con coach Baldovin che richiama tutti in panca. Padova spegne la luce in attacco e si va al time out tecnico sul 12-7. Sul 14-8 coach Baldovin ritenta la carta Giannotti per dare maggiore incisività all’attacco ma l’ace seguente di Gasparini sembra tagliare le gambe alla Tonazzo. Ancora una volta la reazione della Tonazzo arriva quasi inaspettata e con Garghella in campo per Rosso, si trova la parità sul 20-20. E’ però un’illusione, perché l’accelerazione decisiva è della squadra di casa che si aggiudica il set con l’ace del 25-22 firmato da Sander.
Il quarto set è molto equilibrato e l’utilizzo di Garghella per Quiroga consente alla Tonazzo di difendere meglio (12-11). Per Giannotti però non è proprio giornata e sul 18-14 lascia spazio nuovamente a Milan. Verona però non si preoccupa e viaggia in tranquillità gestendo il set fino al 25-21 messo a segno dal solito Gasparini. La Tonazzo esce però tra gli applausi degli oltre 150 tifosi arrivati da Padova.
L’UNDER 14 DELLA KIOENE PADOVA VINCE LA COPPA VENETO. Grande festa al PalaOlimpia prima dell’inizio della sfida di Superlega. La Kioene Padova under 14 di coach Alice Biasini si è imposta per 3-1 contro la temibile formazione Volley Castelli di Montecchio Maggiore (25-17, 17-25; 25-23, 25-21). Mvp dell’incontro è stato Mattia Gottardo, che ha bissato il successo personale e di squadra ottenuto nella finale del Campionato regionale Under 14 giocata lo scorso maggio. «Questa vittoria – ha spiegato a fine match coach Biasini – premia prima di tutto il nostro gruppo e poi anche il grande lavoro che abbiamo fatto in palestra nelle ultime settimane e in particolare in quest’ultima settimana. Sapevamo che dovevamo giocare una grande partita sotto il profilo tecnico e caratteriale per arginare il Volley Castelli che è stata la nostra bestia nera l’anno scorso: ci siamo riusciti grazie all’apporto di tutti, compresi quelli che sono entrati anche per un solo punto e questo lo dobbiamo in parte anche al grande spirito di sacrificio dimostrato dai ragazzi che hanno lavorato sodo e preparato benissimo questa finale». Nella finale per il 3°-4° posto, l’AVolley ha battuto 3-0 il Volley Boys Strà Laguna.
VIDEO CHECK
1° SET
9-7 (attacco Sander): Video check richiesto da Calzedonia Verona per verifica in/out. Decisione arbitrale invertita. 10-7.
23-22 (servizio Orduna). Video check richiesto da Calzedonia Verona per verifica in/out. Decisione arbitrale confermata. 23-23.
23-23 (attacco Gasparini). Video check richiesto da Calzedonia Verona per verifica in/out. Decisione arbitrale invertita. 24-23.
24-24 (attacco Anzani). Video check richiesto da Calzedonia Verona per verifica in/out. Decisione arbitrale invertita. 25-24.
2° SET
11-4 (attacco Rosso). Video check richiesto da Tonazzo Padova per verifica in/out. Decisione arbitrale confermata. 12-4.
4° SET
20-16 (servizio Gasparini). Video check richiesto da Tonazzo Padova per verifica in/out. Decisione arbitrale confermata. 21-16.
Valerio Baldovin (coach Tonazzo Padova): “Abbiamo giocato un’ottima partita di squadra, tenendo bene in ricezione anche quando loro forzavano al servizio. Giannotti? Molto spesso ci ha fatto vincere le partite, oggi invece questo non è accaduto, anche se ha dato comunque il suo contributo. Siamo sulla strada giusta per migliorare e toglierci le soddisfazioni che cerchiamo. Verona ha dimostrato di essere una squadra davvero forte ma noi abbiamo tenuto bene in ogni set e per questo sono soddisfatto”.
Gonzalo Quiroga (schiacciatore Tonazzo Padova): “Abbiamo giocato un primo set fantastico, ma poi siamo calati al servizio e in ricezione. Questo ha fatto davvero la differenza tra noi e Verona. Dovremo lavorare sodo in settimana per fare ancora meglio contro Ravenna”.
Andrea Garghella (schiacciatore Tonazzo Padova): “Siamo partiti molto aggressivi perché sapevamo che sarebbe stato l’unico modo per fronteggiare una squadra come la Calzedonia, destinata a viaggiare nei piani alti della classifica. Poi qualcosa si è inceppato, sbagliando cose più semplici che Verona non ci a perdonato”.