Live 24! Padova-Clodiense, -3: altro allenamento mattutino all’Appiani, in prova l’attaccante brasiliano Marcelo Fernandes

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Ore 21.10 – (Sacilese Calcio) La Sacilese calcio comunica di aver tesserato il difensore Riccardo Bolzan. Nato a Motta di Livenza (Tv) il 1° settembre 1984, il neo biancorosso vanta un importante curriculum professionistico, in cui spiccano ben 30 presenze in serie B con la Nocerina nella stagione 2011-2012. La scorsa stagione si è diviso tra Messina e Torres, entrambe in Seconda divisione di Lega Pro. Il giocatore è già a disposizione di mister Zironelli per la trasferta di domani ad Arzignano.

Ore 20.30 – (Il Piccolo) Qualche giorno fa Ferazzoli lo ha detto chiaramente: il tecnico alabardato non vuole sentir parlare di sortilegi del Rocco o di tabù da sfatare: se la Triestina finora non ha vinto – è stato il suo pensiero – è perché non lo meritava. E solo migliorando condizione e convinzione potrà finalmente ottenere i tre punti, sia in casa che fuori. Discorso sacrosanto che non fa una grinza. Ma al di là di improbabili maledizioni o misteriosi tabù, c’è effettivamente un problema stadio Rocco che non è di questa stagione e che caratterizza in modo particolare il cammino della Triestina nei Dilettanti. E che ha una sua spiegazione abbastanza razionale: in pratica, per giocatori non professionisti e quindi non abituati a simili palcoscenici, soprattutto se più giovani, al già notevole peso della maglia si aggiunge inevitabilmente quello dello stadio, che un suo timore lo incute sempre. Analizziamo le cifre. Dopo il fallimento, l’Unione ripartì dall’Eccellenza con uno squadra che marciava forte vincendo tante partite, e che giunse seconda dietro al Monfalcone: quella compagine allenata prima da Sambaldi e poi da Costantini, ebbe comunque un rendimento migliore in trasferta, dove colse 35 dei 69 punti totali. Nonostante i successi, molte partite casalinghe furono scorbutiche, e non va dimenticato che se la Triestina fallì la promozione sul campo dopo un ottimo playoff di andata fuori casa, fu proprio per il disastroso ritorno al Rocco con la Pro Dronero, quando inspiegabilmente davanti a una marea di gente gli alabardati si bloccarono e dopo 35 minuti finirono sotto 0-3 (fu vana la rimonta della ripresa fino al 3-3). L’anno successivo in serie D, quando i giocatori rimasti maturarono e ci fu l’innesto di gente più navigata ad alto livello come Godeas, ma anche come lo stesso Sessolo, le cose sul fronte casalingo andarono meglio e la squadra, nonostante i suoi limiti, in proporzione visse meglio l’impatto del Rocco rispetto alle gare fuori casa. Quest’anno, al di là del basso livello dimostrato finora dalla squadra, la storia si ripete: i tantissimi nuovi giovani non si sono trovati sulle spalle solo il peso di una maglia importante, ma anche quello di uno stadio maestoso che evidentemente, anche se quasi del tutto vuoto, è ancora psicologicamente pesante. E non è un caso che dei 4 punti raccolti finora, la Triestina ne abbia preso 3 in trasferta. E che le migliori prestazioni siano state quelle di Belluno per qualità di gioco e di Padova per grinta e attributi, mentre in casa si sono succedute prove scialbe e grigie se non addirittura imbarazzanti.

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Un Ripa formato Nba. La Correggese ha tirato il bidone, ma l’Union Ripa non ha cambiato idea: coppa o non coppa il derby si gioca in anticipo sabato 13 dicembre. Il ché vuol dire che in 72 ore i neroverdi di Max Parteli giocheranno due partite, che salgono poi a tre nell’arco di dieci giorni se si conta pure l’altro anticipo, quello con il Padova in diretta tv su RaiSport, in programma sabato 20. L’EMILIA HA DETTO NO – Quando, a stretto giro di posta dalla domanda dei feltrini, il sì sembrava a un passo – l’aveva anticipato giovedì l’addetto stampa -, la Correggese ha cambiato idea e ieri mattina ha risposto picche al Ripa: al club terzo nel girone D di serie D, non va bene anticipare di una settimana la sfida valida per i quarti di finale di Coppa Italia (partita secca, mentre le semifinali saranno giocate con la formula di andata e ritorno). Il rifiuto di scendere in campo mercoledì 3 riporta quindi al calendario ufficiale, al 10 dicembre, a ridosso del derby in programma appena tre giorni dopo. I motivi che hanno spinto gli emiliani al cambio di rotta non sono chiarissimi, anche se pare emergere una sorta di «allergia» agli anticipi: sabato 30 infatti era in programma Ribelle-Correggese in diretta RaiSport, ma anche in questo caso è scattato il rifiuto. E a una passerella televisiva – così rara – è raro che si dica di no. Forse conta anche il malumore per il mancato ripescaggio in Lega Pro, questioni che si trascinano dalla scorsa estate. Comunque sia, niente tv e – quasi ad attuare una strana par condicio – niente favore al Ripa. Della coppa poi ai rivali di Andreolla&Co, che mirano da un paio d’anni alla serie C, non sembra importargliene più di tanto. L’obiettivo numero uno è il campionato, dove la Correggese staziona al terzo posto dietro a Este e Rimini. IL DERBY DI SABATO – Al Boscherai però, nonostante i piani rovinati, non hanno cambiato idea e in ottica «incasso», seguito e prestigio il presidente Giusti ha comunque proposto alla squadra di giocare il derby con il Belluno sabato 13, chiedendo prima a Parteli e Santomaso cosa ne pensassero. Quindi, ricevuto il «sì» dello staff e avendo già in tasca il consenso del Belluno, tutto è stato confermato innescando un trittico di partite davvero niente male. UN DICEMBRE DI FUOCO – Facilmente saranno le due settimane più calde nella storia del club neroverde, molto giovane ma comunque già capace di collezionare promozioni e traguardi prestigiosi (la Coppa Italia d’Eccellenza nel 2013) a ripetizione. Mercoledì 10 l’opportunità di entrare tra le prime quattro d’Italia, sabato 13 il sentitissimo derby con il Belluno e sabato 20 l’anticipo tv con il Padova a cui la società ovviamente tiene moltissimo.

Ore 19.40 – (Corriere delle Alpi) Ripa Fenadora senza il suo numero dieci Sandro Andreolla e il terzino Halil Gjoshi, entrambi squalificati. Assenze pesanti, ma non c’è problema, uno dei punti di forza dei neroverdi è la rosa ampia e la capacità di tutti di farsi trovare pronti. Lo sottolinea Alberto De March, che invece rientra al centro della difesa. In coppa Italia per esempio, solo De Carli, De Checchi e Gjoshi sono stati confermati dalla formazione domenica. «Anche mercoledì abbiamo dimostrato che siamo una rosa competitiva e chi ha giocato meno e chiunque entra dalla panchina fa sempre bene», evidenzia De March, che ritrova una squadra che sette giorni fa col Fontanafredda ha infilato la seconda vittoria consecutiva buona per consolidare il quinto posto e avvicinare il quarto. «Ci stiamo allenando tutti bene, con grande entusiasmo e chi giocherà al posto di Gjoshi e Andreolla non farà sentire la loro assenza. Siamo tutti bravi e allo stesso livello». Non c’è due senza tre… Ci spera il Ripa Fenadora, incrociando le dita. I neroverdi inseguono la terza gioia consecutiva in campionato. «Andiamo là per cercare di fare risultato positiva», afferma Alberto De March, «per consolidare il piazzamento in classifica e perché no provare ad avvinarci alla Sacilese, che è a 2 punti». Occhio al Mori. De March diffida del Mori, nonostante sia terzultimo. Sul suo campo è una squadra insidiosa: «Sarà sicuramente una partita difficile, anche perché loro hanno fatto tutti i punti in casa con una vittoria e tre pareggi (hanno perso solo col Legnago)», osserva il difensore dell’Union. «Cercheranno di trarre vantaggio da questa situazione». Sulle ali dell’entusiasmo. «Veniamo dai due successi in campionato più quello in coppa Italia, quindi il morale è alto. Poi vincendo viene sempre più voglia di vincere», dice De March, che vuole continuare a blindare la difesa (che è la terza meno battuta del campionato): «Stiamo facendo bene dietro e vogliamo continuare a non subire gol». Nessun timore neanche per la gestione delle energie in vista del terzo impegno ravvicinato nel giro di una settimana: «Non giochiamo sempre ogni tre giorni», spiega il difensore. «Capita questa settimana, ma non è un carico insostenibile, anche perché il mister fa giocare tutti». Chiave tattica. «Sicuramente gli avversari si chiuderanno molto», commenta il centrale del Ripa Fenadora. «Loro cercano di non farti giocare puntando sulle ripartenze. Dovremo essere bravi ad avere pazienza, facendo girare velocemente il pallone per cercare gli spazi». Un’arma in più è la duttilità: «La panchina è lunga, possiamo giocare col rombo a centrocampo oppure col 4-4-2 e cambiare anche il corsa. Le alternative le abbiamo ed è un vantaggio».

Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Senza regista, che tipo di film andrà in onda sugli schermi del polisportivo? L’importante è che sia una commedia. E che, quindi, sia contemplato il lieto fine. Ma il regista, si sa, rappresenta una componente essenziale: nel cinema, così come nel calcio. E il Belluno dovrà rinunciare al suo: Simone Bertagno, fermato con un turno di squalifica dal giudice sportivo. Domanda secca: chi lo sostituirà domani contro il Legnago? Mister Vecchiato sembra combattuto: «Al posto di Bertagno, molto probabilmente schiererò uno tra Miniati e Moretti – rivela il tecnico, attraverso una nota della società -. Anche se non ho ancora deciso il modulo». Qualora Vecchiato decidesse di riservare al giovane Moretti la prima maglia da titolare della stagione, è facile presumere che Mosca ritroverebbe posto nel pacchetto arretrato e che D’Incà, Posocco e magari Sadio si contenderebbero la zolla vicina a capitan Corbanese (premesso che gli altri due fuoriquota sarebbero Pescosta e un portiere). Con un centrocampo più esperto (quindi Miniati, insieme a Masoch e Duravia: sempre che la mediana sia a tre), gran parte dei giovani andrebbero invece a coprire le caselle difensive: oltre a Solagna (o Schincariol) e Pescosta, ritornerebbe forte la candidatura per un posto fra i titolari di Paolo Pellicanò: il terzino sinistro è completamente ristabilito dopo l’infortunio alla caviglia, rimediato sabato scorso a Sacile.

Ore 18.50 – (Corriere delle Alpi) Vincere ancora. Il Belluno non ha nessuna intenzione di fermarsi e domani al Polisportivo attende il Legnago. La squadra gialloblù è reduce dalla bella vittoria di Sacile e per consolidare la terza posizione, e magari buttare l’occhio alle due davanti, deve solo vincere. Corbanese e compagni hanno dimostrato di poter giocarsela contro chiunque ma il Legnago è una squadra imprevedibile capace di rifilare cinque reti al Giorgione, ma anche di uscire sconfitta dal campo del Mezzocorona per 3-0. Pellicanò recupera. Il terzino non si è allenato martedì e mercoledì, ma ha svolto le ultime due sedute e per la sfida col Legnago ci sarà. Mister Vecchiato dovrà valutare le sue condizioni per capire se poterlo far scendere in campo dal primo minuto oppure sfruttarlo a partita in corso. «Il Legnago è una squadra che all’inizio dell’anno aveva obiettivi di medio-alta classifica e sarà perciò una partita molto dura per noi – commenta il mister – dopo un inizio di stagione un po’ sottotono in queste ultime settimane il Legnago ha iniziato a ingranare, come dimostra la netta vittoria per 5-2 nell’ultimo turno contro il Giorgione. Soprattutto in attacco sono molto pericolosi, mentre i numeri direbbero che hanno qualche difficoltà in più in difesa. Noi bene e in settimana ci siamo allenati con intensità. Al posto di Bertagno molto probabilmente schiererò uno tra Miniati e Moretti, anche se non ho ancora deciso». Chi scenderà in campo? Sarà il solito rebus anche se Vecchiato dovrebbe riproporre il classico 4-3-3. In porta il tecnico gialloblù solitamente decide il giorno stesso tra Schincariol e Solagna e non è facile prevedere a chi dei due toccherà la maglia numero uno. In difesa è già più semplice: Merli Sala, Sommacal e Pescosta non si discutono, sulla sinistra invece dovrebbe tornare Mosca, visti i problemi di Pellicanò. A centrocampo Bertagno è squalificato e l’indiziato a prendere il suo posto davanti alla difesa sembra Miniati, favorito su Moretti ma non è escluso che il giovane classe 1997 faccia comunque il suo esordio dal primo minuto di fianco a Masoch e Miniati, tenendo conto dei fuoriquota. Davanti Corbanese e Duravia scaldano i motori e per il terzo posto nel tridente se la giocheranno Posocco e D’Incà, anche se non è da escludere l’utilizzo di Sadio. Telefono Azzurro al Polisportivo. Oggi e domani in oltre mille piazze italiane l’associazione nata per la tutela dei bambini sarà presente per raccogliere fondi sensibilizzare l’iniziativa “Accendi l’Azzurro”. Anche la società gialloblù ha voluto dare il suo contributo e durante il match con il Legnago all’interno dello stadio, sarà presente uno stand dove i volontari distribuiranno materiale informativo.

Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Vincere sarebbe la migliore differenza per il Fontanafredda, dopo aver ricevuto allo stadio Tognon il Belluno (perso 2-4) e i Biancoscudati Padova (sconfitti 1-3). Quando non c’è stata diversità nel passivo dei gol presi, né soprattutto nell’esito infausto. Archiviate la seconda e una primatista in condominio, domani a Fontanafredda arriverà l’altra battistrada Altovicentino. VEDRAI VEDRAI – «Non abbiamo assolutamente nulla da perdere – lascia trasparire distensione Maurizio De Pieri, l’allenatore rossonero -, quindi giocheremo la nostra partita con la massima tranquillità. Non sono queste le gare da cui tirar fuori i punti salvezza. Poi è chiaro che è una sfida che prepariamo e che dobbiamo giocare, senza sapere prima cosa potrà succedere. Veniamo da due sconfitte, ma con due buone prestazioni, nelle quali gli errori individuali hanno compromesso il risultato. Giochiamo con spensieratezza, senza stare dietro ad aspettarli». Un modo per non buscarle? «Rischiamo qualcosa – sostiene -, chissà mai che loro trovino una giornata un po’ storta e noi una felice. Per la legge dei grandi numeri può succedere che perdano. Una maniera sarà giocare per 95′ ad alta velocità. Ci troveremo spesso uno contro uno nel loro 4-3-3, ma dobbiamo evitare i duelli individuali. Domenica hanno vinto faticando con il Mezzocorona. Chiaro che dovremmo fare la partita perfetta, mentre loro dovrebbero sbagliare qualcosa. Non ci guasterebbe un po’ di fortuna, che nelle ultime settimane non abbiamo avuto». LONTANO LONTANO – Prima di Babbo Natale crede nei regali dalla società, quanto a organico? «Stiamo cercando un attaccante che sostituisca la partenza di De Martin. Identikit? Che faccia tanti gol, sia esperto, abbia le motivazioni giuste per lottare insieme alla squadra e costi che rientrino nel budget del Fontanafredda. L’obiettivo è quello di salvarsi. Senza nulla togliere ai ragazzi che stanno giocando ora e stanno facendo molto bene. La responsabilità per la salvezza, però, va redistribuita e alla loro età devono sbagliare per imparare». Fischierà Gariglio di Pinerolo. Quanto a indisponibili, Malerba pare non recuperi, mentre Tonizzo, Alcantara e Ortolan restano in forse. Le scelte definitive terranno conto non solo della gara di domani ma soprattutto, per la rilevanza in ottica salvezza, del dover poi affrontare Union Pro e Montebelluna. Si completerà l’andata con il derby a Tamai e la Triestina in casa.

Ore 17.50 – Sala stampa, Claudio Foscarini (allenatore Cittadella): “Sono contento della prestazione della squadra, abbiamo condotto il gioco per tanti minuti. Credo che non abbiamo fatto giocare tanto Di Gennaro, che era il giocatore attorno al quale loro impostano la manovra. La classifica? A volte mi chiedo come mai siamo in questa posizione. Oggi potevamo vincere, purtroppo poi la partita si è messa in un certo modo. Forse i giovani in una situazione come questa vanno un po’ in ansia. Continuiamo a lavorare, sono convinto che usciremo da questo momento. Le espulsioni? Andiamo a Brescia con gli uomini contati, ma direi che non è una novità. Però da alcuni giocatori mi aspetto un comportamento più responsabile, anche perché le ingenuità si pagano care”.

Ore 17.45 – Sala stampa, Pasquale Marino (allenatore Vicenza): “I primi 25 minuti della partita sono stati largamente i peggiori che abbiamo fatto da quando alleno il Vicenza. Siamo partiti malissimo, il Cittadella ci ha messo in grande difficoltà, poi piano piano siamo stati in grado di recuperare il pallino del gioco e credo che loro non si siano più resi pericolosi a parte in un’occasione all’inizio. L’aspetto positivo è che questo è il terzo risultato utile consecutivo, questo è un risultato fondamentale, non c’è stato nel complesso quel gioco che mi aspettavo. Qualcuno fra i giocatori ha avuto un calo fisiologico rispetto alle ultime settimane”

Ore 17.40 – Sala stampa, Nicola Rigoni (centrocampista Cittadella): “Nel primo tempo abbiamo dominato, poi siamo calati anche perché qualcun altro c’ha messo del suo. Oggi è andata così e dispiace perché potevamo portare a casa di più. Sul piano del gioco ho visto un buon Cittadella che ha risposto positivamente dopo le ultime uscite e credo che continuando su questa strada i risultati arriveranno”.

Ore 17.35 – Sala stampa, Ignacio Lores Varela (attaccante Vicenza): “Ci abbiamo provato ma sapevamo che contro questo Cittadella sarebbe stato difficile. C’è buona intesa con Laverone, so che in quella corsia si può spingere e ci abbiamo provato anche oggi. L’1 a 1 è il risultato più giusto per quello che si è visto in campo perché anche nel secondo tempo il Cittadella ci ha impegnati in contropiede. Il gol? Il mister mi chiede più cattiveria perché spesso cerco la giocata bella, spero arrivi presto per contribuire al Vicenza”.

Ore 17.30 – Sala stampa, Andrea Cocco (attaccante Vicenza): “Nel primo tempo non siamo praticamente scesi in campo: poca cattiveria, tanti errori, lunghezze sbagliate. Abbiamo fatto male veramente. Bravi loro ma colpe anche nostre, non possiamo permetterci cali. Nella ripresa siamo stati bravi a tornare in partita dopo che ci siamo parlati negli spogliatoi. Siamo ripartiti bene e il risultato finale ci va un po’ stretto. Condizione fisica? Sto meglio anche se penso di aver fatto un passo indietro come gioco rispetto ad Avellino. Il rigore? Era un pallone pesante ma sono felice sia andata così”.

Ore 17.10 – Serie B, la classifica aggiornata: Carpi 29, Frosinone 28, Spezia 25, Avellino e Livorno 24, Bologna e Lanciano 23, Perugia e Trapani 22, Pro Vercelli 20, Bari 19, Brescia e Modena 18, Varese e Vicenza 17, Catania, Pescara e Ternana 16, Entella 15, Crotone 14, Latina e Cittadella 13.

Ore 17.00 – Serie B, i risultati finali: Avellino-Varese 0-0, Bari-Trapani 2-1 (Galano, Caputo, Mancosu), Brescia-Carpi 3-3 (3 rig Caracciolo, Gagliolo, 2 Inglese), Lanciano-Crotone 1-1 (Ferrario, aut. Troest), Modena-Pescara 2-0 (2 Granoche), Perugia-Ternana 2-2 (Parigini, Bojinov, Falcinelli, Falletti), Pro Vercelli-Entella 2-0 (Scavone, Fabiano), Spezia-Bologna 1-1 (Cacia, Piccolo), Vicenza-Cittadella 1-1 (Minesso, Cocco).

Ore 16.30 – (Giornale di Vicenza) Dario Polverini stringe i denti. Farà di tutto per esserci contro l´Arezzo. Il difensore centrale del Real Vicenza ieri non si è allenato dopo la distorsione alla caviglia rimediata in allenamento giovedì. Stamattina alle 10 è in programma la rifinitura sul campo di via Calvi, domani alle 16 al fischio d´inizio ad Arezzo, si saprà qualcosa in più sulle sue condizioni. Il giocatore, comunque, ha lasciato trapelare fiducia e ottimismo sul proprio impiego dal primo minuto. A centrocampo, con il rientro di Nicola Pavan dalla squalifica, si ripropone il ballottaggio con l´autore del secondo gol biancorosso contro il Novara, Matteo Malagò. Ieri non si è allenato nemmeno Carlo Bigoni. Il motivo? Ha rescisso il contratto firmato in estate con il Real Vicenza. Già, l´attaccante prelevato dalla Pistoiese, dove aveva fatto benissimo in serie D, laureandosi capocannoniere, non è più un giocatore del Real. Sarebbe vicinissimo alla firma con un grande club, il Siena, ma su di lui ci sarebbe anche il Foligno. Bigoni termina anzitempo l´avventura in maglia biancorossa dopo un avvio decisamente poco fortunato. L´infortunio patito prima dell´inizio del campionato, addirittura nei mesi estivi in cui si è concentrata la preparazione, ha influito molto sulla condizione e sul rendimento del centravanti, che si può dire non abbia mai trovato spazio in squadra. Il tecnico Michele Marcolini l´ha recuperato troppo tardi, quando ormai la squadra aveva trovato un suo assetto, così Bigoni non è riuscito a lasciare il segno nelle prime 13 giornate. Di comune accordo, dunque, società e giocatore hanno concluso il rapporto. Con la partenza di Bigoni, Marcolini ha ora a disposizione tre attaccanti: Bruno, Bardelloni, Galuppini. Com´è noto, infatti, Odogwu e Ungaro, infortunati, non sono a disposizione. L´ex prima punta della Virtus Vecomp anche questa settimana ha lavorato con buona intensità e ha sostenuto anche doppi allenamenti per poter tornare il prima possibile in campo. In recupero sono anche Nicolò Barzan e Nicola Calcagnotto.

Ore 16.10 – Lega Pro: sconfitta esterna per il Venezia, battuto 3-2 dal Lumezzane.

Ore 15.50 – Serie B, i risultati parziali: Avellino-Varese 0-0, Bari-Trapani 1-0 (Galano), Brescia-Carpi 1-1 (Caracciolo, Gagliolo), Lanciano-Crotone 1-1 (Ferrario, aut. Troest), Modena-Pescara 0-0, Perugia-Ternana 1-1 (Parigini, Bojinov), Pro Vercelli-Entella 1-0 (Scavone), Spezia-Bologna 0-0, Vicenza-Cittadella 0-1 (Minesso).

Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) «Qualche giorno in più di riposo non ha deconcentrato il Bassano Virtus», parola di Giacomo Cenetti. I giallorossi di mister Asta non hanno abbassato la guardia in seguito allo stop forzato, causa pioggia, che ha garantito qualche giorno di riposo in più in vista della sfida contro il Como. La partita contro l’Alessandria si recupererà il 17 dicembre, lunedì invece dalle 20.45 spazio al posticipo contro i lombardi, quarti in classifica a due lunghezze dal Bassano e a tre dal Real Vicenza capolista: «Èuna sfida che non ci fa paura nonostante loro siano una squadra con un organico importante – sottolinea Cenetti – a centrocampo cercheremo di far bene per dare palloni agli attaccanti rimanendo però sempre attenti a non scoprirci troppo». 25 anni, nato ad Acerra (Napoli) e dalla scorsa stagione in casacca giallorossa, Cenetti è uno degli uomini su cui Asta conta di più, sia in fase di spinta ma anche a protezione della retroguardia: «Rispetto allo scorso anno mi inserisco qualche volta in meno ma provo di più a calciare da fuori, stando sempre pronto a rientrare qualora gli avversari decidessero di provare a sfondare – spiega – di gol in carriera non ne ho mai fatti tanti (due la scorsa stagione, ndr) ma non per questo il mio contributo è meno importante degli altri.» Fin qui tutto bene, la vetta ad un punto e tanto entusiasmo anche in tribuna. Una situazione che può durare fino alla fine? «Credo proprio di si – commenta il centrocampista – siamo un gruppo affiatato dal punto di vista umano e di qualità dal punto di vista calcistico. Questo crea una sana competizione in tutti i reparti che spinge ognuno di noi a dare il massimo e ad essere al top per il bene della squadra».

Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) Dal lunedì nel posticipo sotto le stelle al Mercante col Como in poi comincia una raffica di scontri diretti per Bassano. Giacomo Cenetti, spirito pane e salame, è uno di quelli abituato a prendere a morsi anche i concetti, non solo ringhiare sui garretti altrui. «A costo di apparire ripetitivi – argomenta il mastino napoletano – il nostro atteggiamento non muta ed esula dalla classifica: si va dentro ogni partita per strappare più punti possibili, senza calcoli». Nemmeno il pittbull di Asta si sottrae al giochino di chi vede favorita per il balzo diretto in B. «Credo che alla distanza Novara e Alessandria verranno fuori alla grande – ammette – con Real Vicenza e Como che potranno inserirsi sino alla fine, però per come sono fatto io, un euro lo scommetterei sul Bassano. Noi non ci arrendiamo mai, è da due anni che siamo questi». Dopodomani gli toccherà galleggiare a ridosso della trequarti lariana, sorvegliando gli estri di Le Noci piuttosto che di Fietta o Cristiani, mezzali che vedono la porta. «È il mio ruolo – riconosce – il mister mi vuole in una posizione a protezione della retroguardia, quindi non ho spazio per gli inserimenti offensivi improvvisi. Però potrebbero esserci più opportunità per battere da fuori, mi chiede anche questo». Nel frattempo, senza tradire la sua origine partenopea, Jack Cenetti che lo scorso anno fece un rito propiziatorio su Pietribiasi, sbloccando il Condor, a digiuno di gol da tempo, è stato precettato per lo stesso motivo da Semenzato, il terzino che un anno fa la imbucava come un centravanti e ora è tornato a medie realizzative da difensore. «Eh, ma con Daniel non è detto che funzioni», avverte col sorriso.

Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) Squadra che vince non si cambia. Ecco perché Pasquale Marino, contro il Cittadella, schiererà un Vicenza in tutto e per tutto identico a quello sceso in campo ad Avellino. Il tecnico alla vigilia, com´è solito fare, non ha svelato più di tanto in fatto di scelte e titolari. A parole come sul campo. La rifinitura che si è svolta in mattinata al centro tecnico Morosini ha però fornito qualche indicazione di massima e si può pensare ad un Vicenza fotocopia di quello del Partenio nel derby al Menti, senza escludere comunque eventuali modifiche dell´ultimo minuto, che non andrebbero in ogni caso a sconvolgere l´idea di gioco impostata da Marino in queste settimane di lavoro.
Confermando il 4-3-3, che ha assicurato al Vicenza due preziose vittorie che hanno mosso la classifica, scenderanno dunque in campo Bremec tra i pali, in difesa Sampirisi, Brighenti, Camisa e Garcia Tena; a centrocampo Moretti, Di Gennaro e Cinelli; in attacco la formazione biancorossa cercherà ancora il gol con Laverone, Cocco e Giacomelli. Insomma il tecnico siciliano, dopo le risposte positive giunte dalle due partite vinte contro Pro Vercelli ed Avellino, ha mostrato di avere pochi dubbi sulla formazione in vista del derby. A differenza di una settimana fa, il Vicenza si presenterà senza cerotti. Cocco e Di Gennaro, infatti, stanno bene e hanno recuperato dai rispettivi infortuni. Anche ieri si sono rivisti sorridenti in campo Piergiuseppe Maritato e Gennaro Tutino, tornati a correre dopo i seri infortuni al ginocchio che hanno privato il Vicenza di due giocatori importanti all´inizio della stagione. Nella seduta mattutina guidata da Marino e dal suo vice Massimo Mezzini, la squadra ha lavorato col pallone nella prima parte, prima di dedicarsi alle esercitazioni atletiche. Come sempre, molta cura è stata prestata alle situazioni su palla inattiva.

Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Scontro diretto oggi (inizio alle ore 15) per il Vicenza al Menti contro i cugini del Cittadella. Derby non certo tra i più sentiti, ma stavolta il primo obiettivo deve essere dare continuità ai risultati ottenuti nelle ultime due gare. Ottimo finora il tabellino di marcia di Marino: delle tre partite sotto la sua gestione solo la prima, giocata a Carpi , è stata persa, poi due vittorie di fila per un totale di sei punti. Ma chi si aspetta per questo un Marino diverso sbaglia, anche ieri infatti l´allenatore biancorosso non ha concesso sorrisi e non ha usato toni trionfalistici. «Sì, siamo soddisfatti perchè abbiamo portato a casa punti pesanti – ha commentato il tecnico – visto che domenica scorsa un po´ tutte quelle in fondo alla classifica hanno fatto bene. E poi ci è riuscito di vincere in casa di un Avellino che era imbattuto e su un campo durissimo, se è successo è perchè la squadra ha fatto una buona gara sia sotto l´aspetto dell´attenzione che dell´intensità». Queste due vittorie di fila le danno la possibilità di dire che il Vicenza è avviato verso… «Niente. Il Vicenza ha un solo obiettivo che è la salvezza e dunque deve conquistare punti gara dopo gara e pensare ad un incontro alla volta. Il cammino è lunghissimo e difficile anche perchè c´è molto equilibrio, certo abbiamo ottenuto due buoni risultati ma se pensiamo di aver già risolto i nostri problemi siamo sulla strada sbagliata». Lei ha indicato quota 50 punti per avere la salvezza in tasca. «Ho detto 50 perchè ogni anno la salvezza si aggira intorno a questa quota, possono essere due di più o due di meno, ma siamo lì e a noi ne mancano ancora 34 se non sbaglio i conti, tanti!». Ad Avellino è sembrato che la condizione fisico-atletica della squadra stia migliorando. «Su questo punto avevo già spiegato tempo fa che adesso si può lavorare durante tutta la settimana senza turni infrasettimanali, poi qualcuno ha recuperato dagli infortuni ed ecco che così migliora la condizione. Peraltro, in generale, abbiamo ancora ampi margini di progredire, perchè a mio avviso ad Avellino nel secondo tempo abbiamo concesso qualche metro in più, quindi c´è stato un calo, magari ovvio perchè gli avversari si sono buttati con diversi uomini in avanti per rimontare e anche perchè noi avevamo in campo più di un giocatore acciaccato». E infatti, conclusa la gara di Avellino, aveva dichiarato che non era stato facile decidere di partire con ben tre elementi in non buone condizioni fisiche, stavolta tutto a posto? «Sì, si sono allenati regolarmente col gruppo». Si va verso la riconferma dell´undici che ha battuto l´Avellino. «Vediamo, c´è sempre la possibilità di qualche variabile». Qual è la sua valutazione sul Cittadella? «È avversario difficile, ogni anno arriva a salvarsi, è ben organizzato ed è allenato da molte stagioni da Foscarini. La sua classifica non deve ingannare e poi fino a poco tempo fa ci stavamo pure noi». Che tipo di gara si aspetta dagli avversari? «Il Cittadella è squadra che sa giocare a calcio e davanti ha elementi di qualità, uno voi lo conoscete bene ed è Sgrigna. Nel complesso credo che il Cittadella cercherà di proporre il suo gioco, dovremo essere bravi noi a limitarli quando avranno la palla e poi cercare di recuperala il prima possibile». Lei ripete sempre che l´obiettivo del Vicenza è la salvezza, quindi è uno scontro diretto. «Certo, ma mica l´ho detto io, è dall´inizio che si ha questo obiettivo, ovvio in queste gare il risultato vale doppio, è di fondamentale importanza». È pure un derby, il suo primo derby. «Avverto che c´è un po´ di tensione, ma io sono sereno , ci siamo tuffati in questa avventura e siamo concentrati sul lavoro, ci resta davvero poco tempo per avere altri pensieri».

Ore 14.30 – (Gazzettino) L’ultimo posto in classifica è il peggiore biglietto da visita da esibire nel derby, ma proprio Vicenza dev’essere il punto di (ri)partenza per il Cittadella, reduce dal capitombolo di Carpi. Il “Menti” tra l’altro ha quasi sempre regalato soddisfazioni ai colori granata – che hanno vinto gli ultimi due confronti – e anche ai favorevoli precedenti si aggrapperà oggi il Cittadella per lasciare ad altri la scomoda posizione in graduatoria. Sono stati giorni difficili per Foscarini e i suoi giocatori, cominciati domenica con il confronto al Tombolato tra il tecnico e appunto la squadra alla presenza dei massimi dirigenti della società. Un faccia a faccia costruttivo, che ci si augura rappresenti il punto “zero”. E, se vogliamo, la prima nota positiva è rappresentata dal ritorno di Andrea Paolucci, a sei mesi dall’infortunio patito a Empoli sul finire della passata stagione. Un recupero importante, sia a livello tecnico che di esperienza: il centrocampista fa parte dei diciannove giocatori (tra i quali anche due Primavera) convocati da Foscarini per il derby. L’allenatore nella conferenza stampa della vigilia ha detto che Paolucci potrebbe tornare utile in caso di necessità, ma anche Lora la scorsa stagione è sceso in campo titolare nel derby con il Padova dopo un lungo stop, alla prima convocazione: e se si ripetesse con Paolucci la stessa storia? Foscarini non si è sbilanciato un millimetro né sulla formazione né tantomeno sugli interpreti, lasciando libera e possibile ogni eventualità. Tutto porta comunque alla conferma del 4-4-2 di Carpi, con l’arretramento di Barreca sulla linea dei difensori per accentrare De Leidi (Scaglia è squalificato). Pecorini agirà da esterno a centrocampo con Minesso, Sgrigna e Coralli in attacco. «Ho defezioni in difesa, ma ci sono giocatori duttili che possono ricoprire più ruoli anche nel reparto arretrato. Qualche cambiamento ci sarà, ma niente rivoluzioni. In settimana abbiamo lavorato sulla continuità, sul 4-4-2, anche se sono state provate delle varianti al modulo. È una cosa che facciamo sempre», le parole di Foscarini. Scrollarsi di dosso il 5-2 di Carpi non è semplice: che atteggiamento dovrà avere il Cittadella? «Non deve pensare a ciò che è stato, ma guardare avanti, mettendo in campo quelle componenti che tante volte non siamo riusciti a tirare fuori ma che fanno parte del nostro bagaglio. Prima questo, poi l’aspetto tattico. Penso che il Cittadella debba ripartire dalle cose buone dei primi minuti di Carpi, cercando poi di non subire quando non è in possesso del pallone». Un pensiero sull’avversario. «Di sicuro il Vicenza sta meglio di noi a livello psicologico, ed è reduce da due successi consecutivi. Marino ha trovato l’assetto giusto per la squadra puntando sul 4-3-3 che è il suo modulo preferito». La chiusura sulle critiche dei tifosi a squadra e allenatore. «Ci stanno, significa che la gente tiene al Cittadella, sarebbe peggio l’indifferenza». Probabile formazione Cittadella (4-4-2): Valentini; Cappelletti, Pellizzer, De Leidi, Barreca; Pecorini, Rigoni, Benedetti, Minesso; Coralli, Sgrigna.

Ore 14.20 – (Mattino di Padova) Fosse una gara a chi sta peggio, stavolta il Cittadella vincerebbe a mani basse. Sconfitto al suo esordio, Marino cerca, contro i granata, il terzo successo consecutivo da quando guida il Vicenza. Gli uomini di Foscarini, dal canto loro, non raccolgono i tre punti tutti assieme da dieci giornate e arrivano a questo derby dopo il pesante 5-2 subìto a Carpi, che li ha fatti precipitare all’ultimo posto in serie B. Certo, ci sono i ricordi a cui aggrapparsi: negli ultimi due precedenti al “Menti” si sono viste due belle scorribande esterne (1-4 nel febbraio 2012 e 1-2 nell’aprile dell’anno successivo), che rilanciarono i granata verso la salvezza. Il passato, però, non conta, come sanno bene gli ex biancorossi Sgrigna, Rigoni e Minesso. Perché a contare, e lo ha ripetuto anche ieri il d.g. Stefano Marchetti, dopo l’ultimo allenamento della settimana, «sarà soprattutto il cuore». Il ritorno di Paolucci. Senza gli squalificati Scaglia e Busellato e privo degli infortunati Schenetti, Lora e Signorini, Foscarini è ricorso a due Primavera nelle convocazioni, aggregando alla prima squadra il centrocampista Battagliarin e il difensore Amato. Una buona notizia, però, c’è: torna a disposizione Andrea Paolucci, a sei mesi dall’infortunio al ginocchio. «Ovviamente non avrà tantissima autonomia, ma potrebbe rivelarsi utile nella parte finale dell’incontro», sottolinea il tecnico. «Siamo contenti di poterlo portare con noi, perché è un elemento di esperienza, che ha tantissima voglia di giocare». Palma e De Leidi, che nei giorni scorsi hanno avuto qualche problema, sono pienamente recuperati, con il secondo che dovrebbe andare a comporre la coppia di centrali difensiva con Pellizzer. «In settimana abbiamo valutato qualche variante rispetto alla gara di Carpi, ma non aspettatevi stravolgimenti. Siamo in emergenza, sì, ma per fortuna ho a disposizione giocatori duttili, come Pecorini, Cappelletti e lo stesso De Leidi». L’avversario e le critiche. «Il Vicenza è in un buon momento, anche se non può contare su Ragusa, uno dei suoi giocatori tecnicamente più validi. Marino, che ha preso in mano la squadra a stagione in corso, l’ha rimodellata sul “4-3-3” che da sempre contraddistingue le sue formazioni e ha riportato serenità nell’ambiente», continua Foscarini. Si tratta, in realtà, di un modulo “spurio” perché Laverone, schierato sulla linea degli attaccanti, è un giocatore di quantità, utile in copertura. «Che derby mi aspetto?», domanda quaasi a se stesso il mister. «Il Cittadella andrà al “Menti” per fare la partita. Poi nel corso dei novanti minuti si può anche subìre l’iniziativa degli avversari, ma occorre farlo tenendo l’atteggiamento giusto, in particolare nelle fasi di gioco senza palla. Le critiche al mio lavoro? Io vado avanti per la mia strada con serenità e convinzione. E comunque, se c’è il rispetto dei ruoli, preferisco certi giudizi all’indifferenza: chi ci critica ha a cuore quello che facciamo». Primavera con il Pescara. Torna in campo la Primavera granata, dopo il turno di sosta della scorsa settimana. La gara, inizialmente in calendario per oggi, è stata spostata alle 11 di domattina: i ragazzi di Giacomin saranno di scena sul sintetico del Tombolato contro i pari età del Pescara, per cercare di avvicinarli in classifica. Probabile formazione Cittadella (4-4-2): Valentini; Cappelletti, Pellizzer, De Leidi, Barreca; Pecorini, Rigoni, Benedetti, Minesso; Coralli, Sgrigna.

Ore 14.10 – (Corriere del Veneto) L’ultimo posto in classifica, l’insoddisfazione dei tifosi, il momento più difficile degli ultimi anni. La vigilia di Vicenza-Cittadella, al quartier generale granata, è piena di ansie ma c’è anche una buona notizia. tra i convocati il ritorno di Andrea Paolucci, che andrà in panchina dopo il grave infortunio al ginocchio che l’ha tenuto fuori per diversi mesi, strappa gli unici sorrisi in attesa del match al Menti.
«Andrea ha lavorato per quasi tutta la settimana — spiega Claudio Foscarini — e verrà con noi. Può anche fare uno spezzone di partita, se ce ne sarà la possibilità». Una boccata d’ossigeno per un reparto falcidiato dalle assenze (Schenetti su tutti) e dove pure Palma è malconcio per una lieve distorsione alla caviglia. «Questo derby arriva in un momento molto delicato per noi — ammette il tecnico trevigiano, saldo al suo posto nonostante la crisi della squadra che non vince da dieci giornate — ne abbiamo parlato in spogliatoio e abbiamo cercato di preparare la partita nel modo migliore. Il Vicenza sta meglio di noi, ha cambiato allenatore e Marino è stato bravo a trasformare la squadra puntando sul suo modulo preferito, il 4-3-3. Di sicuro loro stanno meglio dal punto di vista psicologico». Sulla formazione Foscarini non si sbilancia: «Ci sarà qualche cambiamento, ma niente rivoluzioni. Dobbiamo avere l’atteggiamento giusto, possiamo anche subire ma dobbiamo metterci in testa di andare lì per giocarci la partita». Le critiche, secondo Foscarini, sono comprensibili e possono anche fare bene: «Significa che la gente ci tiene, sarebbe peggio l’indifferenza. E’ normale poi che in questi periodi il primo a essere criticato sia l’allenatore». Sul resto del gruppo e le condizioni di Palma, Foscarini glissa un po’: «Ha una leggera distorsione alla caviglia, valuteremo». Alla fine Palma entra nella lista convocati ma in ogni caso non giocherà. Il Vicenza è orientato a confermare la stessa formazione vincente ad Avellino e Pasquale Marino in conferenza stampa ammonisce sul rischio di sottovalutare il Cittadella: «Loro sono ultimi – il pensiero del neo tecnico biancorosso – ma non significa nulla. Abbiamo gli stessi obiettivi, ossia la salvezza e Foscarini ha un attacco molto pericoloso. Sarà una partita aperta, noi dovremo avere il giusto approccio. Di derby ne ho giocati tanti, ma li vivo sempre con grande serenità». A guardare la classifica, su entrambi i fronti, di serenità ce n’è davvero bisogno. Probabile formazione Cittadella (4-4-2): Valentini; Cappelletti, De Leidi, Pellizzer, Barreca; Pecorini, Rigoni, Benedetti, Minesso; Sgrigna, Coralli.

Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Un esame di maturità, una gara fondamentale per inquadrare meglio le prospettive del Venezia in questo campionato». A caricare di significato la trasferta odierna a Lumezzane (ore 14, diretta su www.sportube.tv) è Elia Legati, baluardo di una difesa imbattuta da 214′ e rimasta inviolata nel doppio 2-0 rifilato ad Arezzo e AlbinoLeffe. «Non diamo peso al fatto di avere tante assenze, succede da parecchie settimane e questo gruppo ha già dimostrato di avere le risorse per sopperire e mascherare i problemi. Il Lumezzane è penultimo ma sarebbe sbagliato farsi incantare dai numeri, a maggior ragione tenuto conto dell’equilibrio di questo torneo». In attacco il team bresciano, oltre a Ferrari ed Ekuban (lo scorso anno a segno in maglia Sudtirol a Portogruaro contro il Venezia), è tornato Marcos De Paula, in prova in arancioneroverde durante l’estate ma poi scartato per l’incertezza sulle sue condizioni fisiche. «Proprio per questo dico che passando a Lumezzane daremmo un’altra prova di forza – ribadisce il 28enne difensore centrale -. De Paula è un vero lusso per la Lega Pro, io a Padova in serie B gli ho visto fare gol e giocate da attaccante di altissimo livello, purtroppo per lui i guai fisici l’hanno frenato fin troppo». Tornando al Venezia e in particolare al reparto arretrato che sta «blindando» la ritrovata verve delle punte lagunari. «Non aver subito gol nelle ultime due gare è molto positivo ma personalmente non mi faccio abbagliare. Voglio dire che comunque, sia all’Arezzo sia all’AlbinoLeffe, abbiamo concesso qualche occasione nitida commettendo degli errori: invece paradossalmente a Cremona avevamo perso 2-1 ma senza concedere nulla, subendo gol su due episodi, un rigore e un calcio d’angolo. Siamo in carreggiata ma la strada è ancora lunga». «Le squadre che lottano per vincere sono solide in primis non in difesa, ma nella fase difensiva di squadra – precisa sempre Legati – e i nostri attaccanti per fortuna sono votati al sacrificio, al «rientro» per aiutare chi sta dietro. Siamo in crescita e non vogliamo fermarci, passando a Lumezzane confermeremmo che il Venezia c’è».

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Andiamo a Lumezzane in piena emergenza. Ma non dobbiamo perderci d’animo. Chi andrà in campo dovrà avere lo stesso atteggiamento delle ultime partite». Venezia in campo questo pomeriggio con i cerotti e con un nutrito gruppo di «baby» a completare l’organico: tra lungodegenti, acciacchi dell’ultimo momento e squalifiche gli arancioneroverdi si ritrovano a dover attingere ai giovani della Berretti e a stravolgere ancora una volta il centrocampo. «E’ il reparto dove numericamente siamo in grossa difficoltà», ammette mister Michele Serena. Mancano i soliti Hottor, Espinal, Carcuro, ma stavolta non ci sarà neppure Esposito, squalificato, e al centro della linea mediana Serena dovrebbe chiamare in causa Scialpi, affiancato da Varano e Zaccagni. «Non ho intenzione di stravolgere niente — dice a proposito del modulo — casomai sarà qualche giocatore a doversi adattare. Farò affidamento sui ragazzi che ho a disposizione e per chi gioca meno, che magari scalpita per avere spazio, sarà l’occasione per farmi vedere quanto vale così da mettermi in difficoltà quando in futuro dovrò fare delle scelte». Anche l’attacco registra un forfait: in forse fino all’ultimo, alla fine Greco non è stato convocato. Un’assenza che peserà non poco, soprattutto ripensando alla sua doppietta di sabato scorso con l’Albinoleffe, anche se nel frattempo rientra dalla squalifica Raimondi che andrà a fare coppia con Magnaghi. Per quanto riguarda Greco si tratta di un piccolo guaio muscolare e lo stop sembra più una precauzione in vista dell’appuntamento di domenica prossima con il Bassano. In difesa le cose vanno fortunatamente meglio (manca comunque sempre Giuliatto) e non dovrebbero esserci stravolgimenti, anche se Sales ha dei fastidi a un tallone, tanto che sabato scorso aveva giocato con un’infiltrazione di antidolorifici e probabilmente oggi farà il bis. A meno che Serena non preferisca preservarlo e affidarsi a Panzeri. A completare il quadro dei forfait c’è pure lo stop di Alba, che ha costretto lo staff tecnico a fare ulteriormente ricorso ai ragazzi del vivaio: oltre a D’Arsiè che ormai da un mese fa le veci del secondo portiere, visto che Fortunato sostituisce Zima (frattura della falange), sono stati convocati anche Giulio Scanferlato, Nicholas Siega, Matteo Chin e Denis Manetti e solo uno di questi andrà in tribuna. Di fronte a questa «epidemia» mister Serena prova a fare di necessità virtù spronando i suoi a sfoderare una volta di più il carattere. «Numericamente siamo agli sgoccioli e facciamo fatica ad arrivare a 18, ma finora mi è sempre piaciuto l’atteggiamento di chi è andato in campo. E mi aspetto lo stesso anche stavolta». Il rischio potrebbe essere sottovalutare l’avversario, che occupa la penultima posizione in classifica con 10 punti. «Sinceramente — osserva il tecnico arancioneroverde — mi stupisco del fatto che abbiano così pochi punti. E’ una squadra aggressiva, con giocatori pericolosi. Genevier lo conosciamo bene, come lo stesso Ekuban». Proprio per le difficoltà incontrate in questa prima parte di stagione, la squadra rossoblù ha cambiato panchina esonerando Paolo Nicolato per Maurizio Braghin. «Braghin lo conosco bene e so che le sue squadre sono sempre molto aggressive, per cui dobbiamo stare molto attenti. Ho visto le partite, è riuscito a trasmettere alla squadra il suo temperamento». Il Lumezzane non avrà Meduri e Ferrari e dopo tre vittorie di fila il Venezia non vuole rallentare, nonostante le tante assenze. «La differenza la farà il nostro approccio. Voglio una squadra che gioca, indipendentemente dalle difficoltà. Massimo rispetto dell’avversario ma – conclude Serena – non dobbiamo dimenticare le nostre qualità».

Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia sale a Lumezzane per allungare la striscia vincente e risalire ulteriormente i gradini di una classifica che comincia a sorridere agli uomini di Michele Serena, ma che non consente battute d’arresto. Lumezzane con l’acqua alla gola, penultimo (10 punti) insieme all’Albinoleffe, quindi avversario d’assalto che punterà al colpo grosso per non ritrovarsi sempre più immischiato nei gironi danteschi del fondo classifica. Si gioca di pomeriggio (ore 14) e non di sera (ore 19.30), come stabilito inizialmente alla Lega Pro per i problemi dell’impianto di illuminazione dello stadio. Venezia sempre in emergenza con una rosa di giocatori disponibili ridotta all’osso: Espinal e Hottor lungodegenti, Zima ancora lontano dal rientro, Carcuro che vede la luce fuori del tunnel ma deve compiere gli ultimi passi, Giuliatto sulle montagne russe del dentro e fuori, Greco non al meglio e lasciato a casa per precauzione, infine Esposito squalificato. Quasi una squadra di giocatori indisponibili. Rientra Raimondi, è vero, i giovani Zaccagni e Varano crescono, ma Michele Serena è chiamato a schierare un’altra formazione d’emergenza con l’aggiunta di Sales, Marino e Franchini diffidati. Carcuro, Esposito ed Espinal: il centrocampo costruito in estate; Zaccagni, Scialpi e Varano: il centrocampo di oggi a Lumezzane. Serena fa l’alchimista e si ingegna a disegnare formazioni sempre diverse senza modificare l’assetto tattico: Bellazzini dietro alle due punte a caccia del gol, ma anche dell’assist per Magnaghi e Raimondi. E una panchina ricca di giovani: Scanferlato, Siega, Chin e Manetti, gli ultimi due chiamati dopo il forfait anche di Alba, messo fuori gioco da un risentimento muscolare accusato nella partitella di giovedì. Il Lumezzane ha cambiato allenatore da tre settimane, il vulcanico Maurizio Braghin al posto di Paolo Nicolato, raccogliendo tre punti con il successo casalingo (1-0) contro il Pavia, è reduce dal passo falso di Bolzano (0-2) contro l’Alto Adige e oggi non potrà utilizzare il mediano Meduri, squalificato dopo l’espulsione di una settimana fa, sostituito davanti alla difesa da Genevier con l’inserimento di Federico Franchini nella linea a cinque di metà campo. Difesa a tre per Braghin con Belotti, Biondi e Pini, e conferma in attacco Ekuban (a segno lo scorso anno a Portogruaro con la maglia dell’Alto Adige) con De Paula, in prova al Venezia nel periodo estivo, e l’albanese-macedone Alimi a contendersi il secondo posto in attacco con l’esclusione di Ferrari. Così in campo (ore 14) Lumezzane (3-5-2): 1 Gazzoli; 2 Biondi, 6 Belotti, 5 Pini; 7 Mogos, 4 Baldassin, 10 Genevier, 8 F. Franchini, 3 Benedetti; 9 De Paula, 11 Ekuban. A disposizione: 12 Dalle Vedove, 13 Monticone, 14 Cazè da Silva, 15 Salim Ribeiro, 16 Dijbi, 17 Alimi, 18 Fumana. Allenatore: Braghin. Un. Venezia (4-3-1-2): 1 Fortunato; 2 Sales, 5 Legati, 6 Marino, 3 Ghosheh; 8 Zaccagni, 4 Scialpi, 7 Varano; 10 Bellazzini; 9 Magnaghi, 11 Raimondi. A disposizione: 12 D’Arsiè, 13 Panzeri, 14 Cernuto, 15 Scanferlato, 16 Chin, 17 R. Franchini, 18 Siega. Allenatore: Serena. Arbitro: Boggi di Salerno.

Ore 13.10 – Disponibile a questo link l’articolo relativo a Marcelo Fernandes, attaccante brasiliano in prova da oggi coi Biancoscudati.

Ore 12.40 – (Gazzettino) Per Fabio Busetto che è di Pellestrina, la sfida con la Clodiense è una sorta di derby personale. Tanto più che è ex di turno, avendo giocato la seconda parte della passata stagione con i lagunari (cinque partite). «Chioggia è praticamente la mia seconda casa, ci terrei a giocare. Ma se l’allenatore opterà per mandarmi in panchina, non ci sono problemi. La Clodiense è una squadra combattiva e l’anno scorso ho avuto come tecnico Pagan: quello che mi aveva più colpito era la sua voglia di vincere». Sui gol incassati finora dalla squadra, spiega: «Proveremo con il lavoro a migliorare questi numeri. Quando siamo in vantaggio e sicuri del risultato accade che ci rilassiamo un po’ abbassando il baricentro e arriva qualche gol avversario. Ci sfuggono quei piccoli dettagli che diventano importanti e ci fanno prendere qualche rete di troppo».

Ore 12.30 – (Gazzettino) Un argomento che sottoponiamo all’attenzione di Matteo Dionisi, pronto al rientro con la Clodiense dopo avere scontato con il Dro la giornata di squalifica. «I gol che abbiamo preso non sono frutto di errori di impostazione e di organizzazione difensiva, ma sono dovuti a un po’ di disattenzione. L’allenatore ci dice sempre che dobbiamo prestare maggiore attenzione perché vuole fare risultato e bella figura. Con il Giorgione c’è stato un po’ di rilassamento da parte della squadra dato che vincevamo 4-0, dobbiamo evitare di prendere gol sciocchi che possono dare false speranze agli avversari. Anche se eravamo 4-0, potevamo essere più concentrati. Mentre con il Dro evitando di prendere gol si sarebbe potuto soffrire di meno. Ripeto, ci vuole solo un po’ più di concentrazione ed è quello che ci chiede il tecnico nei momenti cruciali della partita». Martedì sera con la Clodiense scenderete in campo sapendo già il risultato dell’Altovicentino che gioca domani. «Un minimo può condizionare, ma solo un minimo. Dobbiamo pensare ad andare come sempre in campo per portare a casa i tre punti». Quasi certamente riprenderà il suo posto nell’undici di partenza. «Speriamo, ma spetta all’allenatore fare le scelte. E la squadra le condivide perché siamo un gruppo, chiunque va in campo dà il massimo».

Ore 12.20 – (Gazzettino) Tanto di cappello a questo Padova che sia pure partendo in ritardo rispetto alla concorrenza sta tenendo un cammino straordinario, sottolineato dal primato in classifica con numeri da record, eguagliati al momento dall’Altovicentino. Una premessa doverosa, anche se andando a cercare il classico “pelo nell’uovo” c’è un dato nel quale i biancoscudati non primeggiano, vale a dire quello dei gol incassati. Dieci fino a oggi (quasi uno a partita) che in questa speciale graduatoria piazzano la truppa di Parlato al quarto posto, dato che meglio hanno fatto finora Belluno (sette sigilli, retroguardia meno battuta del torneo), Altovicentino (otto) e Union Ripa La Fenadora (nove). D’accordo, parlare di campanello d’allarme è esagerato dato che ci sono appena due gol di differenza con i diretti rivali, ma qualcosa in difesa non sempre ha funzionato alla perfezione. In undici partite, quattro volte i biancoscudati hanno mantenuto la porta immacolata (sei volte l’Altovicentino) e nelle ultime tre uscite con Triestina, Giorgione e Dro sono stati presi in un colpo solo cinque gol, ovvero lo stesso numero di quelli subiti nelle prime otto giornate.

Ore 12.00 – Qui Appiani: termina l’allenamento.

Ore 11.40 – Qui Appiani: partitella ancora in corso.

Ore 11.20 – Qui Appiani: inizia il secondo tempo della partitella, decisa finora da un “golazo” di Ferretti. Rientra negli spogliatoi Petkovic.

Ore 11.00 – Qui Appiani: partitella a tutto campo. Regolarmente presente Petkovic, riposo precauzionale per Thomassen.

Ore 10.50 – Qui Appiani: provati schemi anti-Clodiense.

Ore 10.30 – Qui Appiani: Biancoscudati già in campo per l’allenamento.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Il primo può garantire una maggiore fisicità in fase difensiva, andando a coprire e ad aiutare la retroguardia in presenza di un incursore come il giovane del Parma al suo fianco, mentre il secondo, nonostante doti offensive più marcate rispetto all’ex Piacenza, finora è quasi sempre stato impiegato come regista basso nel centrocampo a tre. Segno che Parlato lo ritiene comunque un incontrista di valore. Questa mattina la squadra sosterrà all’Appiani il penultimo allenamento settimanale, dopodiché domani potrà beneficiare dell’intera giornata libera e si ritroverà quindi lunedì, sempre all’Appiani, per la rifinitura, prevista in mattinata, in vista della gara di campionato della sera successiva. Promozione. Tutti gli abbonati della Biancoscudati Padova potranno acquistare il biglietto a tariffa ridotta per la partita di Superlega di volley domani al Palafabris (ore 17) fra Tonazzo e Revivre Milano, grazie alla collaborazione tra le due società che porterà gli stessi benefici per gli abbonati del volley in occasione della gara con la Clodiense.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Con il rientro dal primo minuto del “Rulo”, ex della sfida, Cunico tornerà a rivestire i panni del trequartista puro. E stando a quanto emerso negli ultimi giorni nel corso degli allenamenti effettuati all’Appiani, non sarà il solo: Parlato medita la riproposizione del “4-2-3-1”, con Ilari a destra e Busetto a sinistra a spalleggiare il capitano dietro a Ferretti. In difesa, davanti a Petkovic, si tornerà all’assetto che ha fornito la migliore affidabilità: Dionisi riprenderà il proprio posto sull’out di destra, mentre a sinistra giostrerà Degrassi, con la coppia granitica Sentinelli-Niccolini a presidiare il centro dell’area biancoscudata. Dubbio a centrocampo. Ed ecco che allora, con tre uomini a giocarsi i due posti in mezzo al campo, l’unico dubbio di Parlato si concentrerà davanti alla retroguardia. Mazzocco è l’unico sicuro del posto, dovendo l’allenatore schierare il quarto “under” in formazione, e il ballottaggio tra Nichele e Segato si risolverà solo tra lunedì e martedì.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Squadra che vince? Per cause di forza maggiore si cambia. Un vecchio adagio dello sport che, per la compagine di Parlato, quest’anno va in parte rivisto. Perché tra infortuni, squalifiche, acciacchi fisici di ogni tipo ed esigenze di campo, il Padova sin qui non è ancora riuscito a schierare per due partite consecutive la medesima formazione titolare. E basta guardare a ciò che è accaduto nell’ultimo mese per averne conferma: prima l’infortunio di Ferretti, poi il malanno che ha colpito Dionisi, quindi le squalifiche in serie di entrambi, il tutto seguito dal momento di appannamento di Ilari e dal nuovo acciacco di Tiboni. Se anche il mister avesse voluto confermare in blocco un undici da una gara all’altra, non ce l’avrebbe fatto. E la sfida di martedì prossimo, quando alle 20.30 allo stadio Euganeo arriverà la Clodiense, non farà eccezione: rispetto al match di Trento con il Dro saranno due i probabili movimenti nellos chieramento di partenza. Fuori Aperi e uno tra Nichele e Segato, e dentro i due che rientrano dalle squalifiche, proprio Dionisi e Ferretti. Due innesti che sono oro colato, considerate le loro peculiarità in relazione alle geometrie biancoscudate, ma che non fanno che confermare quanto già detto.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Siamo donne, oltre le gambe c’è di più», cantava tanti anni fa Jo Squillo. Un esempio? La passione per il calcio. Dall’inizio della stagione, infatti, c’è un gruppo che sta spopolando allo stadio Euganeo e sui social. Vedere per credere una delle foto-simbolo del cammino vincente del Padova, Parlato che abbraccia la figlia sotto la Tribuna Fattori, con quest’ultima che indossa la maglia delle “Donne biancoscudate”. E chi sono costoro? Un gruppo di sfegatate tifose biancoscudate, nate dall’intraprendenza delle amiche Laura Regnoli e Stefania Marin, che hanno chiamato a raccolta le appassionate del gentil sesso. «E a breve vogliamo fondare un club ufficiale e proporre qualche iniziativa di beneficenza», sorride Laura. «All’inizio è nato tutto per gioco, da un pensiero molto femminile: perché le magliette dei tifosi sono tutte maschili? Perché non creiamo una linea sfiancata per noi donne? Detto fatto, e il successo è andato di pari passo con quello della nostra pagina facebook, che è arrivata a sfiorare quota 600 fan». Le donne biancoscudate commentano le gare e le vicende della squadra e si trovano assieme a vedere la partita. «Il gruppetto più corposo sta insieme in “Fattori”, dove canta e incita Cunico & C.». La svolta, per le ladies, è arrivata quando il vice-presidente Bonetto le ha contattate per chiedere qualche maglietta da distribuire alle sue collaboratrici e ad altre tifose. «Tra queste anche la figlia di Parlato», sorride Stefania, prima di aggiungere: «Vorremmo coinvolgere ance la signora Bergamin, darle la nostra maglietta e invitarla a seguire una partita al nostro fianco». Il giocatore preferito dalle donne? «In campo il nostro idolo è il capitano Cunico. I sex simbol? Diciamo Ilari e Nichele».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il portiere Luca Mazzoni, oggi al Livorno ma sino al maggio scorso al Padova, e il centrocampista Massimiliano Busellato, del Cittadella, saranno tra i premiati al Galà del Calcio Triveneto, giunto alla 14ª edizione, che andrà in scena lunedì 24, alle 10.30, al Teatro Comunale di Vicenza. Con loro altri giocatori delle squadre trivenete, oltre al Ct dell’Under 21 Luigi Di Biagio. La manifestazione è organizzata dall’Assocalciatori (Aic) in collaborazione con l’Ussi (Unione Stampa Sportiva).

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Strano weekend, quello del Padova. Non si gioca di domenica, si dovrà attendere martedì per il test-match della Nazionale di rugby all’Euganeo. Qualche mugugno dei tifosi e via subito a pensare alla Clodiense, la squadra che fu di Gustavo Ferretti e che tenterà di mettere i bastoni fra le ruote ai biancoscudati. Appuntamento per martedì sera, mentre domenica gli occhi saranno puntati su Fontanafredda, dove l’Alto Vicentino tenterà di proseguire la marcia che lo tiene a braccetto con il Padova in vetta. «Prima dello scontro diretto — spiega il patron vicentino Rino Dalle Rive — perderemo almeno una partita e penso che lo stesso accadrà al Padova. È fisiologico che sia così, non è pensabile mantenere un ritmo tanto alto. Forse nessuno si rende conto tanto noi quanto il Padova abbiamo sempre vinto e pareggiato una sola partita, senza mai incappare in un pomeriggio nero». Scaramanzia o reale convinzione che sia, il Padova tenterà di proseguire la marcia forte dell’appoggio della sua tifoseria e di un derby che manca da tempo immemorabile. Ferretti, nel frattempo, è carico come una molla dopo la squalifica: «A Chioggia ho vissuto una parte bellissima della carriera – spiega il centravanti argentino – e per me non sarà una partita come le altre anche se adesso sono concentrato solo sul Padova». Intanto sul mercato sono giunte conferme sull’interesse per Zanardo (Piacenza), mentre Zubin (Pordenone) apparentemente chiude alla possibilità di trasferirsi. «Ringrazio per l’interessamento Padova e Alto Vicentino – ha spiegato l’attaccante – ma non intendo muovermi da Pordenone». Una porta chiusa, dunque? Staremo a vedere.

Ore 08.38 – (Biancoscudati Padova) La Biancoscudati Padova veste 665 Fashion. Domani alle 12.30 dirigenti, staff tecnico e giocatori saranno ospiti nella sede dell’azienda di Rubano per la prima uscita ufficiale con le nuove divise 665.  All’evento sono invitati tutti i tifosi biancoscudati, è previsto un brindisi e un buffet. Gli abiti disegnati in esclusiva per dirigenti, staff tecnico e calciatori della Biancoscudati Padova, sono frutto della nuova linea 665 fashion, completata dalla collaborazione tra Renato Albarello e Gigi Bruscagin di Box Uomo, negozio di abbigliamento maschile, per lavoro e tempo libero, in via Fiume, in pieno centro storico di Padova.

Ore 08.36 – Ricordiamo che la sfida tra Padova e Clodiense è stata posticipata a martedì 25 novembre alle ore 20.30 in quanto oggi all’Euganeo si disputerà il test match di rugby tra Italia e SudAfrica.

Ore 08.33 – Serie D girone C, prossimo turno (domenica 23 novembre, ore 14.30): ArziChiampo-Sacilese, Belluno-Legnago, Fontanafredda-AltoVicentino, Giorgione-Dro, Mezzocorona-Kras Repen, Mori Santo Stefano-Union Ripa, Padova-Clodiense (martedì 25 novembre ore 20.30), Tamai-Montebelluna, Triestina-Union Pro

Ore 08.32 – Serie D girone C, la classifica: AltoVicentino e Padova 31, Belluno 26, Sacilese 21, Union Ripa la Fenadora e Montebelluna 19, Clodiense 17, Tamai 16, Legnago 14, Fontanafredda 13, Union Pro e ArziChiampo 12, Giorgione e Dro 10, Kras Repen 8, Mori Santo Stefano 6, Triestina 4, Mezzocorona 3.

Ore 08.30 – Serie D girone C, i risultati dell’undicesima giornata: AltoVicentino-Mezzocorona 1-0, Clodiense-Triestina 1-1, Dro-Padova 2-3, Kras Repen-ArziChiampo 1-4, Legnago-Giorgione 5-2, Montebelluna-Mori Santo Stefano 2-1, Sacilese-Belluno 0-1, Union Pro-Tamai 1-1, Union Ripa La Fenadora-Fontanafredda 2-1

Ore 08.28 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.26 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 21 novembre: allenamento mattutino per i Biancoscudati, assente Tiboni e fermo a scopo precauzionale Petkovic.




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