Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli
Presidente Giuseppe Bergamin, il suo collega Dalle Rive dell’Altovicentino ha dichiarato l’altra sera in televisione che per la vittoria del campionato il Padova ha il 55 per cento di possibilità e l’Altovicentino il 45 per cento.
«Immagino che l’abbia detto pensando l’esatto contrario. Se deve essere testa a testa il valore lo vedremo nello scontro diretto, e come ci si arriva non lo so dato che prima bisogna disputare altre quattro partite. Non ho mai visto giocare l’Altovicentino e non posso dare un giudizio, ma se vincono significa che hanno una squadra forte».
Ha avuto modo di conoscere Dalle Rive?
«No. Ho visto la trasmissione, mi sembra un po’ personaggio: faccio tutto io, dipende tutto da me. Anche quello è un modo di gestire una società. Ha la gestione diretta e la disponibilità anche in termini di tempo per seguire tutte le cose. Mi sembra un decisionista».
Al Padova non funziona così.
«Noi siamo un team di lavoro. Ci siamo presi la responsabilità dell’organigramma ciascuno per le sue competenze, e poi noi non abbiamo la giornata completa disponibile».
Il patron vicentino ha affermato di essere stato contattato dai tifosi biancoscudati per prendere il Padova quando è scoppiata la crisi della vecchia società.
«Ho sentito, se l’ha detto sarà vero. Ma non ho alcun tipo di informazione al riguardo». L’ha sorpresa questa rivelazione? «Non so quali tifosi possano averlo contattato, ma non mi sorprende che in un momento di tracollo qualcuno si sia fatto promotore. Di sicuro comunque la cosa non mi turba».
Parlato e il pubblico padovano sono gli spauracchi del numero uno vicentino.
«Fa bene a temere il nostro allenatore, sappiamo che è bravo. Quanto ai tifosi, ho sempre detto che sono una parte fondamentale per il nostro percorso. Oltre a questo, direi che deve temere anche la qualità dei nostri giocatori».
Tra questi anche Cunico e Ferretti, che l’hanno scorso erano proprio alla corte di Dalle Rive: è contento di averli dalla sua parte?
«Puntiamo molto su di loro. Oltre a essere buoni giocatori, sono due trascinatori e motivatori della squadra. Nel nostro gruppo fanno la differenza, e non solo in campo».
Tornando ai tifosi, avete avuto contatti in questo periodo con il Comitato per la rinascita del Padova?
«Abbiamo nominato tre professionisti che devono incontrarsi con i loro rappresentanti. Il discorso è avviato e sta andando avanti, si sono visti per tracciare le linee guida. Poi si devono ritrovare per verificare se ci sono le condizioni».
Cosa si aspetta?
«Non è così semplice come può sembrare, bisogna capire quello che si può fare e non. Preferisco non entrare nel merito, è complicato».
Ma c’è in ballo anche la questione dell’azionariato popolare, giusto?
«Comitato e azionariato sono un unico argomento. Una cosa poi è l’azionariato, un’altra è l’eventuale ingresso in società di altri imprenditori. Noi confermiamo l’apertura per entrambi, ma non sono cose che si fanno con uno schiocco delle ditta».
Di nuovo alla squadra: dieci vittorie e un pareggio, se lo sarebbe aspettato all’inizio della sua presidenza?
«Non l’avrei mai immaginato sia perché non sapevo esattamente come era la categoria e sia perché non avevo una conoscenza completa del nostro organico. I risultati dicono che per questa categoria è sicuramente da primi posti».
A inizio dicembre si apre la finestra del mercato. Siete pronti a intervenire?
«Nei prossimi giorni ci troviamo tutti insieme per verificare alcune situazioni nell’ottica di rafforzare ulteriormente la squadra, ne dobbiamo parlare con il direttore sportivo De Poli e con l’allenatore. Già è bella così, vediamo se possiamo farla diventare ancora più bella».
C’è un giocatore in circolazione che prenderebbe subito?
«Sì, ma non posso dire il nome. Sono un paio che piacciono non solo a me».
Punterete su di loro?
«Dobbiamo concentrare gli sforzi su una qualità superiore, ma anche i giovani sono molto importanti».
Sempre Dalle Rive ha affermato che la gestione dell’Altovicentino costa un milione o forse un milione e duecentocinquanta mila euro all’anno. Il Padova supera queste cifre?
«Faremo i conti… Quanto all’Altovicentino, credo che il suo costo di gestione sia più alto. Ma se il presidente Dalle Rive ha detto così, forse la mia è una percezione sbagliata».