Fonte: Corriere del Veneto, Andrea Pistore
C’è chi lo paragona già a un tempio d’oriente e chi gioisce nell’immaginare uno stadio sponsorizzato da un diretto concorrente di Marcello Cestaro, l’ex presidente patron dei supermercati Famila. La voce che l’«Euganeo» potrebbe cambiare nome in caso di promozione in LegaPro dei biancoscudati ha scatenato i tifosi del Padova che, sui social network, si sono sbizzarriti nel commentare la notizia. L’ipotesi è che a giugno l’impianto di viale Nereo Rocco possa diventare «Alì Stadium», dal nome dell’azienda padovana guidata da Francesco Canella, proprietaria tra città e provincia di più di 40 supermercati. La piazza si divide tra chi sarebbe disposto ad accettare la denominazione solo a garanzia di un vantaggio economico per i Biancoscudati, chi non vedrebbe l’ora di poter usare un marchio concorrente dell’ex presidente e chi proprio non sopporta che uno sponsor rappresenti la casa del pallone padovano. «Sembra il nome di uno stadio orientale». E ancora «non capisco perché si debba usare Stadium che non è italiano». O anche «non mi piace, ma l’idea che sia un concorrente di Cestaro mi fa godere». Si tratta solo di alcuni dei commenti che si possono leggere sui vari siti web. Alcuni organi ufficiali della tifoseria hanno le idee chiare, altri preferiscono aspettare per dare un giudizio. Giorgio Ferretti dell’Aicb è incerto. «Mi piacerebbe fosse un personaggio legato al Padova a dare il nome allo stadio – chiosa – ma se la cosa avesse un buon ritorno economico per la società la accetterei». La Tribuna Fattori preferisce non commentare fino a fatti concreti. E la società? L’ad Roberto Bonetto è cauto. «Per ora solo un pour parler col Comune per capire quale sarebbe l’iter burocratico per l’ok a cambiare il nome. Da qui a chiudere una sponsorizzazione ne passa. Non vorrei che qualcuno si facesse pubblicità gratis». Unica certezza è che l’eventuale nuova denominazione è legata al salto di categoria.