Petkovic 7: Il colpo di reni con cui nega a Giacomazzi la gioia di un gol che sembrava già fatto è degno del miglior Cipollini in volata alla Milano-Sanremo. Incolpevole sui gol, compie altre due preziose parate.
Dionisi 6.5: Il “Frecciarossa biancoscudato” riparte puntuale da Castelfranco nonostante le condizioni non ottimali del binario di destra. Sembra però importargli poco, dato che lo “ara” con regolarità e costrutto. Non precisissimo in occasione del momentaneo 1-4, salterà Dro per squalifica.
Thomassen 7: Vince il premio “maglietta più sporca”. Ed anche se non sembra è un riconoscimento prestigioso, perché vuol dire che ha lottato come tutti e forse anche più di tutti per neutralizzare il tridente offensivo del Giorgione. Con risultati più che positivi…
Sentinelli 7: Il primo a finire sotto la “tagliola gialla” dell’arbitro, ma l’ultimo a mollare. Il cartellino, infatti, non lo inibisce. Anzi, sembra fargli alzare l’asticella dell’attenzione, tanto da inanellare provvidenziali interventi. Tutti pulitissimi.
Degrassi 6.5 : Rischia di causare un rigore nel primo tempo. Ma è l’unico errore che commette in una partita più che accorta, in cui contiene Episcopo senza particolari patemi. Poco appariscente, ma molto prezioso.
Mazzocco 7: Ora, più che per le singole gare, stupisce per la continuità. Perché con quella odierna allunga la striscia di partite da applausi consecutive, e lo fa dimostrandosi impeccabile sia in interdizione che in fase di impostazione. Davvero sorprendente.
Nichele 7: Stia tranquillo: il più che generoso rigore concesso dall’arbitro nel finale non macchia certo la sua prestazione, in cui la cattiveria agonistica va a braccetto con l’intelligenza tattica. Non serve aggiungere altro.
Busetto 7.5: Se a 18 anni ti guadagni la standing ovation al momento della sostituzione vuol dire che sei stato a dir poco impeccabile. Statistiche cantano: attore (quasi) protagonista nel primo gol, assist-man nel secondo, conquista il rigore del poker. Gli manca solo la rete, ma quanto fatto oggi basta e avanza…
(Pittarello 6): Mette minuti nelle gambe in vista di Dro.
Cunico 8: Dove c’è azione pericolosa c’è Cunico. Fateci caso: quando il Padova sfonda c’è sempre il suo zampino. E basterebbe leggere il tabellino per capirlo: prima doppietta in maglia biancoscudata, e l’assist per Aperi. Nonché la ripartenza che porta al rigore da lui trasformato. Pasta del capitano…
(Segato S.V.):
Aperi 7: Meritava una chance dal primo minuto dopo quanto di buono fatto vedere negli spezzoni giocati in maglia biancoscudata. Mister Parlato gliela concede. E lui ricambia nel migliore dei modi, ovvero con una prestazione più che buona condita dal potente destro con cui sblocca la partita. Buona la prima (da titolare).
(Bedin 6.5): Ottimo approccio alla gara.
Ferretti 7: Il gol è da fantascienza, e va rivisto decine e decine di volte perché descriverlo a parole sarebbe riduttivo. Il 9 in pagella era garantito. Prima dell’ingenua doppia ammonizione, frutto della più che apprezzabile grinta messa puntualmente in campo dal “Rulo”. Che a volte, però, potrebbe anche alzare il piede dall’acceleratore. Sennò il voto ne risente…