Fonte: Gazzettino
Un nuovo nome per l’Euganeo? Si tratta di una ipotesi tutt’altro che remota su cui la società biancoscudata, in accordo con il Comune, sta ragionando, progettando un’operazione di marketing molto diffusa all’estero. E così l’impianto padovano potrebbe vedere abbinato, o sostituito, il proprio nome a quello di uno sponsor, esperienza che in Italia ha un unico precedente a Reggio Emilia dove il “Giglio”, utilizzato dal Sassuolo, è diventato il “Mapei Stadium”. Per Padova invece non si tratterebbe di una vera novità e una simile iniziativa seguirebbe la falsariga di quanto già successo con il palasport di San Lazzaro e quello dell’Arcella, rinominati rispettivamente Palafabris e Palaspiller. «Abbiamo due o tre situazioni e contatti che stiamo valutando – ha confermato l’altra sera a Tv7 Triveneta l’amministratore delegato biancoscudato Roberto Bonetto – e vogliamo fare le cose per bene. Vanno in primo luogo risolti alcuni aspetti burocratici». Il primo riguarda la convenzione tra il nuovo Padova e il Comune per la gestione dell’Euganeo che scade a giugno 2015. Solo in presenza di un accordo a più lungo termine, infatti, la società è in grado di entrare nel vivo della trattativa con gli sponsor. Tra questi figurerebbe un primario gruppo della grande distribuzione che opera nel territorio. Non è da escludere che la contropartita economica, si parla di cifre intorno ai 70 mila euro, possa poi servire per realizzare il progetto caro ai supporter della Fattori di avvicinare la curva alla porta, con una struttura prefabbricata in ponteggi come quelle realizzate a Cagliari e Trapani.