Tutto come previsto. Pasquale Marino in mattinata ha firmato un contratto biennale fino al 30 giugno 2016 che prevede una rescissione automatica in caso di retrocessione della squadra in Lega Pro ed è diventato il nuovo allenatore del Vicenza. L’ex allenatore di Catania, Pescara e Udinese è stato presentato in fretta e furia alla stampa (foto Vicenza Calcio) in un clima molto teso dopo l’esonero di Giovanni Lopez: “E’ stata una scelta controcorrente – ha spiegato il presidente Tiziano Cunico – scegliere di cambiare non è stata una decisione facile e ha richiesto molto coraggio perché ci rendiamo conto che si tratta di un cambio forte. Ritengo Lopez un buon allenatore e aggregatore. A lui il merito di aver creato un gruppo sano, puntando sugli uomini prima che sugli atleti ma dobbiamo guardare razionalmente al momento e fare le nostre valutazioni. Così abbiamo fatto nel pieno interesse della squadra”.
La scelta di esonerare Lopez non è per nulla piaciuta alla tifoseria, sul piede di guerra al momento anche con le sue componenti più moderate. Non sarà facile per Marino lavorare in questo clima: “Non c’è stato alcun contatto precedente agli ultimi giorni – sottolinea il neotecnico biancorosso – tutto è nato ieri mattina e ho accettato in fretta e furia. Il progetto è quello di fare bene quest’anno per gettare le basi in vista di un futuro migliore. Ho visto una società determinata ad aprire un ciclo. Ai tifosi non faccio promesse. Capisco ciò che è stato Lopez ma è nell’ordine delle idee del nostro lavoro che possa accadere una situazione del genere. Io ho voglia di rimettermi in gioco stimolato da una piazza affascinante. Non mi tiro indietro di fronte alle difficoltà, potevo aspettare altre chiamate e rimanere con il contratto che ancora avevo”. Marino ha infatti rescisso il vincolo che aveva con il Pescara, accettando una scommessa rischiosa e tutt’altro che semplice: “Per adesso sul mercato non faremo nulla anche perché abbiamo la lista completa – ha chiuso Marino – poi a gennaio valuteremo assieme alla società come agire per rinforzare il gruppo nel modo migliore possibile. Adesso ci aspetta il Carpi, abbiamo pochi giorni, ma cercheremo di sistemare il più possibile le cose in attesa di ripartire. Il modulo ha poca importanza, prediligo il 4-3-3, ma nulla più. Bisogna sempre vedere le caratteristiche dei giocatori a disposizione”