Padova, Parlato: “Subiamo pochi gol? Mi fa piacere, preferisco vincere 1-0 che 4-3. Nichele ci dà grande forza, e Tiboni…”

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Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe

Il Padova adesso ha alzato anche il muro. Mister Parlato aveva lanciato l’allarme dopo la tribolata vittoria per 3-2 a Tamai: «Non possiamo permetterci di subire così tante reti». Detto, fatto. O, meglio, impartito in allenamento. Nelle successive quattro giornate, infatti, i biancoscudati hanno incassato una sola rete, per giunta su rigore, a Fontanafredda. Petkovic, decisivo anche ad Arzignano con due grandi interventi, non subisce gol su azione da 409’. Et voilà, dal reparto in fase di allestimento visto nelle prime giornate, con 5 gol presi dall’inizio del campionato il Padova si ritrova ad avere la miglior difesa dell’intero girone. Un primato che fa sorridere non poco l’allenatore. E di certo non lo coglie di sorpresa se è vero che, appena glielo si ricorda, esclama: «In Italia, considerati i primi 4 campionati, meglio di noi hanno fatto solo le difese di Juventus, Roma, Reggiana e tre o quattro squadre in serie D». Preparato il mister, visto che in tutto il campionato nazionale dilettanti hanno subìto meno reti del Padova solo Seregno, Maceratese, Potenza e Akragas.

Sono soltanto numeri, ma contano parecchio per un tecnico vincente e pragmatico come Carmine Parlato. «Devo ammettere che è un aspetto che mi fa molto piacere», la sua analisi il giorno dopo l’ottava vittoria su otto partite. «Una squadra che viene battuta così poche volte resta sempre in partita, fino all’ultimo, qualunque sia il risultato. Io ricerco sempre l’equilibrio giusto, che porti a difendere la porta, per potersi alzare e andare a colpire verso l’area avversaria. Ogni allenatore, poi, ha la propria filosofia, e c’è chi pensa soltanto a fare un gol in più dell’avversario. Io mi preoccupo maggiormente di subirne uno in meno, e preferisco vincere 1 a 0 che 4 a 3». E infatti tre degli ultimi quattro successi sono giunti proprio con il punteggio minimo. Ma non è un caso nemmeno che l’ingresso di Nichele in pianta stabile dal primo minuto, abbia contribuito a proteggere ancora di più la retroguardia. «È un giocatore che ci dà grande forza ed è molto bravo dal punto di vista tattico», conferma Parlato, prima di soffermarsi su un altro punto.

«Siamo migliorati molto nella difesa delle palle inattive e questo non è certo un aspetto di poco conto». Su corner e punizioni si soffre meno, al resto ci pensa un super Petkovic, diventato uno dei tanti punti di forza della squadra. In vista della prossima sfida contro la Triestina è ancora in dubbio il recupero di Dionisi, ragion per cui potrebbe essere confermata ancora la difesa vista nelle ultime due uscite. In settimana si capirà anche quante chance ci siano per un ritorno del “Rulo” Ferretti, anche se è più che probabile che possa partire dal primo minuto ancora Cristian Tiboni. «Tiboni è un giocatore che sta crescendo», sottolinea Parlato. «Contro l’Arzignano ha speso tantissimo e anche per questo poi rischia di avere meno lucidità in zona gol. Più in generale, però, dobbiamo cercare di sfruttare meglio i calci piazzati a favore. Per come è strutturata la nostra squadra, abbiamo tutte le caratteristiche per far male da fermo e partite rognose come quella di domenica scorsa spesso vengono decise proprio da un corner o da una punizione».




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