Semaforo biancoscudato dallo stadio Euganeo per Padova-Belluno
VERDE
Busetto – Fra i migliori in campo, se non il migliore in assoluto. Lotta come un leone, spinge, difende e non perde un colpo nemmeno nel convulso finale. Decisivo in più occasioni, sostituisce egregiamente Dionisi
Ilari – L’autorete provocata non è casuale. Quando punta l’uomo e carica, fa paura: difficile chiedergli di più, sembra baciato in fronte dagli dei del calcio, che lo spingono sempre al meglio.
Nichele – A centrocampo è un gigante assoluto. Quando c’è da serrare le fila, prende per mano la squadra e la conduce fuori dalla bufera finale. Non dà mai l’impressione di soffrire, un gladiatore vero che fa la differenza
Parlato – Ancora una volta azzecca ogni mossa. Dalla formazione iniziale, ai cambi, fino alla strategia di gestione e della preparazione del match. Se il Padova vola, il merito è anche è soprattutto del suo condottiero, una vera garanzia per la categoria
Il pubblico – 5748 spettatori, un tifo quasi da serie A. La speranza è che questa onda lunga continui, perché con un tifo così il dodicesimo uomo in campo, in casa e pure in trasferta, è sempre una realtà
Mazzocco – Gioca con una sicurezza sorprendente in relazione all’età. Abbina qualità e quantità come pochi altri in rosa.
GIALLO
Nessuno – Sette vittorie in sette partite, 21 punti e applausi senza fine. Cosa chiedere di più?
ROSSO
Nessuno – Vedi sopra