Davide Sentinelli (difensore Padova): “Era una partita come le altre, forse più sentita all’esterno che all’interno. Non si può neanche parlare di scontro diretto, siamo alla settima giornata. Forse loro credevano fosse una passeggiata, ed invece… Ho preso una ginocchiata al quadricipite, mi si è un po’ indurito ma dovrei recuperare per domenica. Il pubblico? Una cornice bellissima, non potevamo che vincere per loro. Gli ultimi dieci minuti ci siamo schiacciati un po’ troppo ma non ci hanno impensierito più di tanto”.
Matteo Nichele (centrocampista Padova): “Abbiamo superato la prima prova di maturità. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, nella ripresa abbiamo un po’ sofferto ma ci sta contro una squadra col Belluno. E non va dimenticato che eravamo senza giocatori come Dionisi, Segato e Ferretti! Con questo spirito ci divertiremo tanto… Mi manca un po’ il ritmo partita ma sono contento della mia prestazione. Sto crescendo e stiamo crescendo…”.
Carmine Parlato (allenatore Padova): “C’erano tanti giovani in campo ed è un buon sintomo. Abbiamo battuto una grande squadra, che ha interpretato bene la partita. Complimenti a loro, ma complimenti ai miei ragazzi, per impegno, spirito di sacrificio e concretezza. Ci sono stati diversi errori, ma penso che nel complesso siamo stati più pericolosi loro. Ci sta soffrire anche col Belluno, dieci minuti finali può succedere. Loro fino ad oggi era stata al pari con noi e questo va bene. E’ stata una settimana non facile, forse qualcuno si aspettava che perdessimo, dovranno aspettare ancora. Bravi i ragazzi e andiamo avanti. Come si gestisce la posizione da capolista? Più si va avanti e più viene incontro l’aspetto della statistica della negatività, credo che solo dando qualcosa in più, senza sedersi potremmo continuare. Dovremmo far scivolare addosso la situazione e far restare tutti umili, rispettando ogni avversario. Non ci sentiamo arrivati, abbiamo fatto solo sette partite, quindi restiamo concentrati. Niente puzza sotto al naso, serve umiltà. Abbiamo fatto moltissimo, ma non abbiamo fatto niente. In fase di possesso dovevamo sfruttare di più Ilari e tante volte non riuscivamo a cercarlo. Nella concretezza della partita, abbiamo preso una traversa, abbiamo sbagliato diversi gol, c’è stato impegno e spirito di sacrificio. I ragazzi stanno facendo un grande percorso, nessuno di noi se lo immaginava. Da una parte vi dico che va bene, ma dobbiamo sempre ricordarci. Con Vecchiato siamo amici, gli ho espresso il mio pensiero, ho dato a lui spiegazioni e basta. Il calcio non è una scienza esatta, ma all’occorrenza bisogna essere capaci a cambiare il modulo. Chi è entrato a partita in corso ha fatto bene. Nichele in futuro vorrei vederlo come interno di centrocampo, so benissimo che ruoli può ricoprire. Grandi i ragazzi e permettetemi di dedicare a Furio Stella questa vittoria. Era una cosa che mi sentivo di fare, volevamo farlo in coppa Italia, non è stata possibile, la faccio ora”.
Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Questi tifosi si stanno affezionando sempre più alla squadra, credo non si vedesse da moltissimo un simile affetto. Il Belluno è una squadra di buonissimo livello, ma abbiamo fatto una partita di grande intensità ed abbiamo vinto meritatamente”.
Roberto Vecchiato (allenatore Belluno): “Loro non hanno rubato nulla a vincere, anche noi uguale se pareggiavamo. Bella l’invenzione di Ilari, peccato per nostra ingenuità. Nel secondo tempo siamo cresciuti. Abbiamo sbagliato tanti ultimi passaggi, abbiamo un buon centrocampo, forse davanti abbiamo fatto poco. Nel secondo tempo Mosca ha tirato tanto ma non è bastato. Ci sono anche gli avversari e il Padova ha meritato questa vittoria. Non so se abbiamo patito l’emozione dell’Euganeo, chiaro che c’è emozione, ma non è stata una cosa negativa. Molti dei miei non avevano mai giocato davanti a un pubblico così, abbiamo cercato di pareggiarla fino alla fine, non ci è andata bene. Il Padova? Squadra prettamente fisica, con un elemento di grande qualità come Cunico, è una squadra esperta, di spessore. La sconfitta non ci ridimensiona, restiamo la terza forza del campionato. Siamo una squadra strana, a giugno la società ci ha detto che voleva salvarsi, poi adesso si parla di primo posto, è difficile per noi capire cosa siamo. Io ho visto una squadra che ha giocato al pari del Padova, mi piacerebbe restare tra le prime tre o quattro posizione per valorizzare i nostri giovani. Prima della partita Parlato mi ha chiesto scusa per la vicenda dei paletti. Mi ha dato fastidio perché io non avevo mai detto che andavo a Padova per vincere, ma solo per giocarcela”
Ivan Merli Sala (difensore Belluno): “Ce là siamo giocata alla pari con una squadra costruita per vincere il campionato. Ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti, però ripartiamo fiduciosi perché abbiamo fatto una bellissima partita davanti ad uno stadio vero. Il Padova ha giocatori di spessore”.
Giovanni Pescosta (centrocampista Belluno): “È stata un’emozione bellissima, ma purtroppo abbiamo perso a causa di singoli episodi. Noi ci abbiamo messo il cuore, non abbiamo nulla da recriminare”.
Massimo Bitonci (sindaco di Padova): “Ho visto la ripresa in Tribuna Fattori, è stata una bellissima esperienza! È stata una bellissima partita, Ilari ha fatto un dribbling alla Maradona in occasione del gol vittoria… Nella ripresa c’è stata una clamorosa occasione con Tiboni, e poi è stata una sofferenza fino all’ultimo secondo. Quasi seimila spettatori? La città ha risposto in maniera puntuale e degna, come sempre. Meglio partire dal basso con una società sana che continuare con avventure improvvide come quelle precedenti..”
(in aggiornamento)
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