Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli
La sua carta d’identità dice che è bellunese, ma domani metterà come sempre l’anima per il Padova. Davide Mazzocco è un punto fermo dei biancoscudati, tanto da essere stato schierato sempre dall’inizio nelle partite di campionato fin qui disputate. D’accordo che nel campionato di serie D c’è l’obbligo dei quattro giovani da mettere sempre in campo, ma i galloni da titolare se li è conquistati con pieno merito tanto da essere già entrato nel cuore dei tifosi biancoscudati. Duttilità, temperamento, visione del gioco e qualità nei piedi ne fanno un giocatore già completo che nella trasferta con il Fontanafredda si è rivelato decisivo con un sigillo (il secondo dopo quello segnato con il Montebelluna) e procurandosi il penalty trasformato da Cunico. Insomma, centrocampo a due o a tre, Parlato non se le è mai sentita finora di rinunciare al talento del diciannovenne nativo di Feltre, e anche nell’attesissimo scontro diretto con il Belluno c’è da giurare che sarà uno dei protagonisti.
«Fino adesso è stata un’ottima stagione anche a livello personale – esordisce Mazzocco – L’importante è continuare su questa strada. Cerco sempre di arrivare alla domenica con i presupposti giusti per dare il massimo in campo, e con il Fontanafredda sono partito con il piede giusto riuscendo anche a segnare e a procurarmi un rigore, sono contento». La famiglia Mazzocco abita a Quero, paese bellunese che dista pochi chilometri dal confine con la provincia di Treviso. «Sinceramente non mi sento bellunese al 100 per cento e ho giocato sempre in squadre fuori provincia. Domani in campo sarà una bella lotta con il Belluno. Hanno lo stesso nostro numero di vittorie e verranno per cercare di metterci in difficoltà, ma è normale che noi vogliamo vincere per restare da soli in testa alla classifica, il che ci darebbe ancora più tranquillità. Dobbiamo scendere in campo dando subito il massimo per portare a casa questa vittoria». All’Euganeo sarà presente anche la famiglia Mazzocco. «Ci saranno tutti. I miei genitori, il nonno e i fratelli. Forse vengono anche un paio di miei amici che vogliono andare nel settore degli ultras dato che già a Montebelluna si sono trovati bene».
Cosa può fare la differenza in una sfida di cartello come quella di domani? «Il cuore e la voglia di fare il risultato». Nello spogliatoio biancoscudato si respira un pizzico di tensione in più data l’importanza del match? «Sappiamo di incontrare una squadra forte, ma alla fine è una partita come le altre. Noi andiamo come sempre in campo per vincere». Senza Ferretti come punto di riferimento in attacco sentite che vi manca qualcosa? «Oltre a segnare è un attaccante che fa respirare la squadra, è forte fisicamente e di testa le prende tutte. Però abbiamo una rosa ampia composta da giocatori bravi, quindi penso che non ci siano grandi problemi». Chi potrebbe essere domani tra i tuoi compagni l’uomo decisivo del match? «In questo momento dico Ilari. Lo vedi come si allena e anche con il Fontanafredda ha dimostrato di stare molto bene. Con il Belluno può fare davvero una grande partita».