Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia e Stefano Volpe
Padova-Belluno è lo Juventus-Roma della serie D. Perché si affrontano due squadre appaiate in testa alla classifica, dopo aver raccolto soltanto vittorie nelle prime giornate di campionato. Ma c’è una particolarità che ha contraddistinto il percorso di entrambe. Quattro delle sei avversarie battute fin qui da biancoscudati e gialloblù sono infatti le stesse: Tamai, Fontanafredda, Mezzocorona e Mori Santo Stefano. Abbiamo così interpellato i quattro allenatori per conoscere la loro opinione sulle due corazzate e per un pronostico sul big match di domani all’Euganeo.
Stefano De Agostini, tecnico del Tamai, ha perso in casa 3-2 con il Padova e 3-1 con il Belluno. «In questo momento le due squadre si equivalgono», il suo parere. «Il Belluno fa della manovra il suo punto forte, mentre il Padova è molto fisico. Tutt’e due hanno tra i migliori allenatori della categoria. Vecchiato può contare su una squadra che si conosce bene, l’anno scorso sono arrivati quarti perché non avevano alternative, mentre ora dispongono anche di un’ottima panchina. Parlato è abituato a vincere e ha qualche giocatore d’esperienza in più». Pronostico? «Partita da tripla. Padova leggermente favorito grazie al pubblico e all’abitudine di qualche suo elemento a giocare gare importanti. Anche se il Belluno non ha nulla da perdere».
Maurizio De Pieri, allenatore del Fontanafredda, ha ospitato prima il Belluno, perdendo 4-2, poi il Padova (3-1). «Stanno dominando il campionato con pieno merito», sottolinea. «Sarà una gara equilibrata. Il Padova ha più esperienza e può contare su tifo e tradizione. Ma secondo me il Belluno a centrocampo ha qualcosa in più. Ho visto maggior compattezza e spirito di sacrificio. I biancoscudati hanno valori elevatissimi, eppure con noi hanno rischiato più volte nella ripresa, nonostante fossero in vantaggio di due gol e di un uomo». Chi vincerà? «Il Padova è la favorita del campionato, ma per domani dico X-2. Il Belluno in questo momento ha attaccanti che possono mettere in difficoltà la difesa biancoscudata».
Davide Zoller, allenatore del Mori Santo Stefano, ha perso 2-1 a Padova e 2-0 a Belluno. «Sono squadre molto diverse», la sua analisi. «Il Padova è dotato di giocatori qualitativamente e tecnicamente importanti, ma il Belluno ha dimostrato di essere più mobile e cerca di giocare più palla a terra. Io credo sia molto importante il modulo che userà Parlato, perché con il 4-2-3-1 si troverebbe contro un 4-3-3 quasi speculare e gli individualismi potrebbero essere determinanti: ci sarebbero duelli uno contro uno, nei quali il Padova è avvantaggiato. Con il 4-3-1-2 la partita potrebbe essere più aperta, e magari con qualche sorpresa in più: con il rombo e le due punte, il Padova dovrà essere bravo sulle corsie esterne e la partita potrebbe aprirsi». Si sbilanci… «Io mi giocherei tutto sul pareggio: da parte del Belluno c’è grande entusiasmo, tutta la rosa a disposizione e quasi nulla da perdere. La pressione è tutta sul Padova. Ma la forza dello stadio potrebbe essere determinante nei momenti topici, oltre all’esperienza e alla praticità della squadra, che ha tante soluzioni per venire a capo di una partita. Sarà una gara bellissima, aperta ad ogni risultato».
Luca Lomi con il suo Mezzocorona è stato piegato solo al 94′ all’Euganeo, mentre a Belluno ha perso 3-0. «Due ottime squadre, ma il Padova ha qualcosa in più per esperienza», rileva il tecnico trentino. «Il Belluno fa del collettivo la sua forza, ma a livello individuale i Biancoscudati hanno una marcia in più. Quando ce le siamo trovate di fronte, abbiamo fatto due partite quasi esclusivamente a difenderci, a Belluno il punteggio è stato più netto, anche se un po’ bugiardo». Chi resterà in vetta? «Direi Padova, nonostante le assenze di Ferretti e Segato. È più competitivo, ha pochi punti deboli e un allenatore abituato a vincere».