Due parole alla vigilia di Padova-Belluno, che non può, non deve e non sarà una partita come le altre. Carmine Parlato e Roberto Vecchiato si conoscono da una vita, potrebbero definirsi senza alcun timore di smentita amici prima che colleghi: “Ma sul campo per novanta minuti di amicizia ce ne sarà poca”, ha scherzato il tecnico campano nella conferenza stampa pre-match. Sarà una partita molto importante, non decisiva ma che comunque lascerà il segno. Sia se si dovesse vincere, sia se si dovesse perdere o pareggiare. In serie D torna buono solo il primo posto, chi arriva secondo entra in un vortice da playoff in cui sai come si entra e non sai come e quando e con cosa in mano ne esci. Il sunto è che, se si vuole subito tornare in Lega Pro, anche le virgole in serie D spostano gli equilibri e quella col Belluno è una partita da non fallire. L’entusiasmo dei tifosi è un’arma in più (ma occhio con le multe e con le stupidaggini, fra petardi e qualche buu da censura che ogni tanto fa capolino le sciocchezze si pagano care), il calore dell’Euganeo può fare la differenza.
Un pensiero anche su Gustavo Ferretti. Il suo infortunio è serio e da prendere con le pinze: dando retta a quanto comunicato ufficialmente, la lesione muscolare di secondo grado diagnosticata volgarmente si traduce in uno strappo anziché in uno stiramento. Nell’aria percepisco voglia di accelerare i tempi, ma in questo caso ci andrei molto cauto. Meglio attendere e rispettare le tabelle consuete, resistendo alla tentazione di fidarsi di sensazioni effimere che potrebbero rivelarsi fallaci. Il fortissimo e amato centravanti argentino ha pur sempre 30 anni e (leggi passato a Chioggia) non è nuovo a contrattempi di questo tipo. Niente di grave, intendiamoci, le lesioni muscolari nel calcio sono all’ordine del giorno ma gli anni passano per tutti e bisogna andarci con i piedi di piombo. Il Padova senza Ferretti (un cavallo di razza per la D) perde tanto, eppure ho la netta sensazione che attendere due settimane in più e recuperarlo al 100% potrebbe essere una scelta saggia. Lo staff medico biancoscudato sa quello che fa, ma se malauguratamente ci fosse una ricaduta, la fretta potrebbe essersi rivelata più che mai una cattiva consigliera. E occhio, perché c’è pur sempre Tiboni, che sta dimostrando come già si sapeva di essere un signor attaccante per la serie D. Anzi, se ingrana bisognerà che Parlato cominci a pensare a come farlo coesistere con Ferretti quando rientrerà. E a quel punto sì che il Padova potrà spiccare definitivamente il volo…