Padova-Belluno, Bergamin: “Mi aspetto una partita aperta e bella da vedere. E una vittoria, perché è sempre meglio farsi rincorrere…”

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Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli

Un doppio evento di prestigio a Parigi, e in mezzo l’attesissimo scontro diretto con il Belluno. Farà la spola tra Padova e la capitale francese in questi giorni il presidente Giuseppe Bergamin, che da questa mattina in compagnia della moglie Giovanna raggiungerà appunto Parigi, dove tra l’altro la figlia Maddalena studia e insegna Lingua e Letteratura italiana alla Sorbona. L’evento al quale parteciperà Bergamin è legato al restyling del primo piano della Torre Eiffel con paratie in vetro realizzate dalla sua azienda Sunglass che danno la sensazione di essere sospesi nel vuoto a 57 metri di altezza. Martedì invece sempre a Parigi interverrà all’inaugurazione della Fondazione Louis Vuitton che la Sunglass ha contribuito a realizzare fornendo 17 mila metri quadrati di “vele” di vetro che compongono la nuova “cattedrale” per l’arte contemporanea. «Sono lavori che fanno bene all’immagine della nostra azienda – sottolinea Bergamin – e anche in prospettiva ci danno ulteriori possibilità in tutto il mondo».

Gli impegni parigini non distolgono comunque l’attenzione del presidente biancoscudato dalla sfida con il Belluno, e domenica sarà regolarmente presente all’Euganeo. «Loro hanno poco da perdere e in più sono una bella squadra, quindi mi aspetto una partita aperta e bella da vedere, anche se da parte di entrambe le squadre ci saranno gli accorgimenti del caso per cercare di vincere. Se il Belluno è in testa alla classifica insieme a noi significa che è stato costruito bene e che sta giocando ad alti livelli. Insomma, non si trova lì per caso, e lo stesso vale per il Padova. Siamo sullo stesso livello, speriamo di vincere noi». Restare soli in vetta sarebbe un segnale importante. «Sarebbe la condizione migliore per proseguire il nostro cammino. È meglio farsi rincorrere invece di dover rincorrere, anche da un punto di vista psicologico». L’eliminazione mercoledì in Coppa Italia non ha inciso nel morale, tanto più che si è visto un Padova diverso negli interpreti rispetto al campionato. «La sconfitta è stata immeritata. Ma se doveva proprio arrivare, è meglio che sia venuta mercoledì».

«Non dico che abbiamo snobbato la Coppa, ci dispiace. Ma il tecnico ha fatto bene a fare un certo tipo di scelte per vedere la rosa che abbiamo e su chi possiamo contare». Con il Belluno si supererà probabilmente il record stagionale di presenze (4.569) all’Euganeo fatto registrare con il Mezzocorona. «Me lo auguro, abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi. Oltre a dare il massimo, i ragazzi si sentono gratificati. Anche se quello che è accaduto a Fontanafredda ci ha messo un pò in difficoltà e mercoledì è stata una giornata un pò travagliata per il comunicato del giudice. Le coreografie fanno parte del calcio, ma ciò che è impedito dal regolamento non va fatto, non ci sono giustificazioni». Tornando allo scontro diretto con il Belluno, ci saranno due grandi assenti: Ferretti nei biancoscudati e il padovano Radrezza nel Belluno. «Credo che sia più pesante l’assenza di Ferretti per noi che quella di Radrezza per loro. In ogni caso ci sono altri giocatori in grado di fare bene».




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