Le voci dalla sala stampa dello Stadio Ossola dopo Varese-Cittadella. Dura polemica fra Foscarini e il quotidiano La Provincia di Varese per un articolo scritto da Andrea Confalonieri
Stefano Bettinelli (allenatore Varese): “Abbiamo commesso due ingenuità su rimessa laterale. E sono dispiaciuto perché è un aspetto che curiamo quasi in maniera maniacale in allenamento. Non siamo stati abbastanza veloci a leggere l’azione. Detto questo però, nel secondo tempo non siamo stati brillanti rispetto al primo tempo.
L’infortunio di Borghese non mi ha scombussolato, sono cose che ci stanno. Sicuramente la mia intenzione era quella di rinforzare il reparto e sono stato indeciso fino all’ultimo se inserire Miracoli o Blasi. Il cambio di Falcone? Non al top e Rivas nemmeno. Non parlo mai della direzione di gara. Dico solo che l’arbitro ha preso delle decisioni che hanno infastidito perché ha gestito male i cartellini, ma loro sbagliano così come sbagliamo noi. In ogni caso noi non eravamo nervosi. Ci siamo innervositi dopo i due gol perché volevamo vincere”.
Claudio Foscarini (allenatore Cittadella): “Mi dispiace che non sia in sala questo giornalista Andrea Confalonieri che ha fatto illazioni vergognose sulla nostra squadra. Non può permettersi di scrivere certe cose perché nell’era di internet noi leggiamo tutto e le notizie fanno presto a passare da una parte all’altra. Ha gettato insinuazioni pesanti e vergognose sulla nostra salvezza e sulle partite dello scorso anno contro Reggina, Empoli e Lanciano. Non è farina del suo sacco, evidentemente è stato imbeccato da qualcuno. Io c’ero in quelle partite e so quello che abbiamo fatto. La salvezza ce la siamo guadagnata sul campo con le nostre forze sudandola fino in fondo come ha fatto meritatamente il Varese. Sono indignato per quanto è stato scritto, questo individuo ha parlato di partite combinate, ma scherziamo? Prima o poi lo incontrerò. Mi scuso con gli altri colleghi presenti ma non potevo rimanere zitto”. Sulla partita: “C’era nervosismo in campo, sentivamo questa partita perché venivamo da tre sconfitte consecutive ed eravamo sotto 2-0. A me la squadra non era affatto dispiaciuta nel primo tempo, abbiamo avuto le occasioni ma siamo stati poco concreti. Nella ripresa abbiamo reagito bene e abbiamo meritato il pareggio. Anzi potevamo anche vincere nel finale con Sgrigna. L’arbitro? Mancano due rigori, uno per parte e anche il gol annullato a Scaglia non l’ho mica capito tanto”
Stefano Marchetti (Dg Cittadella) : “Informo che abbiamo già parlato con il nostro avvocato e sicuramente agiremo per tutelarci nelle sedi opportune contro questo giornalista e contro questo quotidiano per quanto è stato scritto”
Questo l’articolo di Andrea Confalonieri pubblicato sull’edizione odierna de La Provincia di Varese duramente contestato da Foscarini: “Non è cambiato nulla ed è questo che non viene capito. Sotto la pioggia e nella nebbiolina della notte, «quando il Franco Ossola dà il meglio di sé perché agli avversari sembra di entrare in un’astronave scesa dal cielo» (Peo Maroso), Varese-Cittadella è magica come Varese-Atalanta, ritorno della B a Masnago 25 anni dopo l’ultima (Varese-Bologna 0-1). Non possiamo augurarci nulla di meglio, e stasera Bettinelli non varrà un’unghia in meno di quel Sannino debuttante tra i cadetti, 5 anni fa, anzi: Betti conosce già la strada del Varese. Non è il solo a conoscerla perché i 2.700 tifosi previsti con questo tempo da lupi, saranno gli stessi 2.700 lupi che da soli fecero vincere perfino il Varese del “povero” Benny Carbone contro l’Albinoleffe in un’altra bagnata e umida sfida salvezza. E saranno gli stessi fedelissimi lupi che costruirono la scalata dai dilettanti.
Meno siamo e più siamo vicini al Varese. Perché sono soltanto in pochi (vedi i 500 presenti allo straziante 5-1 di Cittadella) a non avere dormito per l’umiliazione subita da una squadra ammutinata dalla panchina e dalla maglia (vendicatevi di non avere onorato il Varese quel giorno, voi che c’eravate e ci siete ancora). Perché sono in pochi a ricordare il 26 aprile, Reggina-Cittadella, quando Nasca di Bari concesse un rigore al 91’ al reggino Gerardi (guarda caso ex Citta, poi tornato alla casa madre tanto che stasera sarà in campo) invitato dai suoi ex e futuri compagni a sbagliarlo, e puntualmente sbagliato per l’1-0 ospite. Oppure nel 2-2 di Cittadella-Empoli (toscani sul 2-0 e poi… fermi, tanto sarebbero stati promossi in casa una settimana dopo), per non dire di Lanciano-Cittadella 0-0, con cinquemila varesini a morire sugli spalti per battere il Siena mentre in Abruzzo arrivava lo scontato punticino salva-veneti. I puri e duri del Varese non ne sarebbero stati capaci e infatti anche per questo stavano retrocedendo.
Per tutta Italia, compresa quella che conta, avremmo dovuto retrocedere noi e non loro. Noi che abbiamo visto la morte in faccia, e la morte si chiamava Cittadella. Noi che invece siamo ancora qui, più vivi che mai. A chiudere i conti”