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Ore 22.00 – (Gazzettino) L’Este torna a vincere, ma il bagno di umiltà delle scorse settimane è servito a far maturare i giallorossi. Parola di Gianluca Zattarin. «Non eravamo dei brocchi la settimana scorsa e non siamo stati dei fenomeni contro lo Scandicci, che comunque resta un’ottima squadra – spiega l’allenatore atestino – Sicuramente le sberle delle ultime partite ci hanno fatto bene, facendoci capire che bisogna essere sempre umili». «Devo comunque fare i complimenti ai ragazzi – continua il tecnico – Abbiamo disputato un primo tempo incredibile, anche dopo il calcio di rigore sbagliato che poteva tagliarci le gambe. Certo, i gol li abbiamo fatti con Rondon, ma abbiamo anche creato molto». I tre punti vanno più che bene, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. «Dobbiamo soprattutto migliorare nella gestione dei momenti della partita – conferma Zattarin – Andiamo sempre ai cento all’ora e questo non è certo possibile. Questa è stata una prova di maturità, ma dobbiamo continuare su questa strada e credo anche che il risultato sia una risposta a quanti ci davano già per bolliti».
Ore 21.40 – (Mattino di Padova) Un calcio alle turbolenze d’inizio ottobre e un altro allo Scandicci. L’Este si riprende la vetta solitaria della classifica del girone D, se non altro fino a stasera, quando si conoscerà il risultato di Fiorenzuola-Delta Porto Tolle. In ogni caso, il posto sul divano della capolista sarà al sicuro per un’altra settimana, e poco importa se ci si potrà spaparanzare o se, invece, bisognerà lasciare un angolino al secondo incomodo. Ai giallorossi la vittoria serviva come il pane, perché la maxi-squalifica comminata ad Emiliano Bonazzoli (10 giornate, di cui 2 già scontate) aveva placato di colpo gli entusiasmi settembrini, e la sconfitta con il Formigine, squadra rispettabile ma tutto sommato modesta, qualche dubbio sull’inizio sprint l’aveva fatto venire. Un gol per tempo di Roberto Rondon abbatte così, oltre all’ansia da prestazione delle ultime settimane, un avversario ostico come lo Scandicci, apparso molto gattino e poco tigre, nonostante la fama dell’ammazzagrandi.
Ore 21.10 – Una curiosità che rende ancor più importante la sfida di domenica prossima tra Padova e Belluno: le due capoliste del girone C sono le uniche due squadre di tutto la serie D ad essere a punteggio pieno in quanto il Gallipoli (che fino ad oggi condivideva con loro tale record) è stato sconfitto per 2-0 dal San Severo.
Ore 20.40 – Sconfitta in pieno recupero per l’Alma Juventus Fano: la prossima avversaria del Padova in Coppa Italia è stata difatti battuta 1-0 sul campo dell’Olympia Agnonese, a segno al 92esimo minuto. Il Fano si trova al decimo posto in classifica nel girone F di serie D.
Ore 20.20 – Questo l’aggiornamento di stato apparso sulla pagina ufficiale della Tribuna Fattori su Facebook: “TUTTI A FANO!!! ‘Quando in campo scenderai non ti lasceremo mai…..’ La Tribuna Fattori organizza la trasferta a Fano in auto. Il ritrovo per tutti i nostri ragazzi e’ fissato alle 10 di mercoledì nel parcheggio dell’Ipercity(strada battaglia Albignasego). Chi non ha la macchina venga comunque perché un posto lo troviamo… Avanti ragazzi di Padova!”
Ore 20.00 – (UltrasBelluno.Wordpress) L’ ha scritta un bravo sceneggiatore la domenica calcistica dei nostri e del Padova quest’ oggi. Tutto uguale: punteggio, andamento del match. Sono anche uguali le reti subite; una in più fatta per noi invece, quella che ci permette di essere virtualmente davanti ai Biancoscudati. Ed è giù un onore questo. Se poi ci aggiungiamo che domenica all’ Euganeo fanno Padova-Belluno… Oggi un 3-1 ad Arzignano diverso dalle altre vittorie. Oggi il Belluno ha letteralmente dominato la prima frazione, creando una serie di nitide palle gol ed è passato alla mezz’ ora, grazie alla capocciata di Miniati su cross di Masoch. Solo un piccolo brivido dietro, ma niente di preoccupante. Ripresa più scialba, con l’ Arzignano che ha provato a regire, senza però combinare granchè. Ed allora, per chiudere il match, ci ha pensato l’ ennesimo cambio dalla panchina azzeccato di queste prime giornate. Anzi, due subentrati confezionano il raddoppio: Mosca che crossa e D’ Incà che insacca. Poi succede che l’ ex Trinchieri la riapra e ad allora ti viene un po’ di tremarella, ma poi ancora il talentino di Longarone la chiude per una vittoria assolutamente meritata. Sesta servita, e domenica ci si gioca il momentaneo primato all’ Euganeo. Chi l’ avrebbe mai detto? Ma per ora….salutate la capolista!
Ore 19.30 – (VenetoGol) Mister Zironelli conferma in toto l’undici che domenica scorsa ha travolto l’Union Pro. Parte subito forte il Montebelluna che alla prima discesa passa: Cusinato innesca Masiero, che una volta in area serve in mezzo Giglio: per l’ex Tamai e Sanvitese è un gioco da ragazzi depositare in rete da pochi passi. Botta e risposta: al 9′ la reazione della Sacilese non si fa attendere. Boscolo Papo scodella in mezzo un morbido pallone per Spagnoli, che in area elude l’intervento di Rigo e realizza con un preciso rasoterra. Terzo gol in due partite per l’attaccante biancorosso e terzo gol segnato al Montebelluna, cui aveva segnato una doppietta in Coppa Italia. La Sacilese è in palla e al 26′ rovescia il risultato. Beccaro si incunea in area tra Severgnini e Frassetto (entrato pochi minuti prima al posto di Bressan, alle prese con un problema muscolare), finisce a terra, e l’arbitro ravvisa un intervento da rigore. Dal dischetto si presenta Baggio, che spiazza Rigo. 1-2. Allo stesso minuto del secondo tempo la Sacilese triplica con una magnifica rete di Beccaro. L’attaccante biancorosso se ne va sulla sinistra, entra in area, elude gli interventi di mezza difesa trevigiana e una volta accentratosi scarica in rete di potenza che raccoglie gli applausi sportivi da tutto il pubblico, anche di fede trevigiana.
Ore 19.10 – (VenetoGol) E’ un biancoscudati che assesta subito le marcature, attacca a ventaglio e al 6’ è Vicario a esaltarsi con due prodezze prima sulla girata di Cunico e sulla ribattuta sul rigore in movimento calciato da Bedin che il portiere rossonero sventa in corner a due mani. E’ il campanello d’allarme che suona in area di rigore e il “Tognon” s’infiamma. 1’ dopo arriva il gol del vantaggio con la stilettata dal limite dell’area di Mazzocco che infila Vicario con un interno destro sul primo palo. Sbloccata la partita il Biancoscudati vuole immediatamente chiuderla e lo fa al 23’ sugli sviluppi di una azione laterale: Marco Cunico pennella un millimetrico lob per la testa di Bedin, l’ala nello stacco prevale sul diretto avversario e il palo gli nega il gol; sul pallone vagante è Mazzocco a precedere la difesa, il mediano calcia a colpo sicuro e Malerba in extremis si getta a terra nel tentativo di fare da scudo alla porta, ma tocca il cuoio con un braccio e per Lo Prete è calcio di rigore. Molto aspra la reazione del capitano rossonero che si prende il “giallo”. Sul dischetto si porta Marco Cunico e Vicario è battuto con un pallone a mezza altezza sulla propria sinistra. Il 2-0 è l’esatta fotografia della supremazia padovana che nel corso della prima frazione in altre due occasioni ha mancato il tris. Per lunghi tatti in difficoltà nell’uscire dalla propria metà campo, il “Fontana” in fase propositiva al 26’ di deve arrendere al battibecco-reazione di Martini che s’imbatte in un ruvido contatto con Nichele e la reazione del mediano pordenonese è sanzionata con il “rosso” da Lo Prete. Per i ragazzi di mr. De Pieri la partita si fa estremamente in salita e solo a sprazzi e con calci dalla distanza i rossoneri insidiano i sedici metri ospiti. Il Biancoscudati invece quando riversa il proprio baricentro oltre la mediana conquista una serie di calci d’angolo che non sortiscono in palle-gol pericolose per la porta di Vicario. Nel secondo tempo il Padova gioca con un pizzico di sufficienza, amministra il gioco e accelera nelle occasioni in cui il Fontanafredda gli concede il fianco. Al 3’ è Ilari a mancare il bersaglio grosso con un tiro a fil di palo. L’iniziativa e il pallino del gioco restano a lungo in possesso dell’undici di Parlato che al 15’ sfiora il tris con Cunico. 1’ dopo è Pittarello smarcato sul dischetto del rigore a sprecare la palla gol che avrebbe chiuso il match. 3’ dopo la sagra degli errori chiama in causa Mazzocco: il mediano smarcato sul cerchio del rigore da un pallone radente di De Grassi, stoppa e carica il destro oltre la trasversale. E’ un 2-0 che il pubblico del “Tognon” vorrebbe vedere impreziosito e al 32’ ci pensa Dionisi a stendere De Martin lanciato a catturare il pallone respinto da Petkovic sul piazzato di Tonizzo. Il rigore ci sta tutto. Dagli undici metri De Martin infila il portiere padovano. Nel finale gli insistenti richiami di mr. Parlato riportano in carreggiata un Biancoscudati che ha sbandato più volte sulle verticalizzazioni dei rossoneri. E’ decisivo infatti l’ingresso di Tiboni che servito da sottomisura insacca il pallone della sicurezza 43’. Al 48’ Vicario è bravo e puntuale a distendersi sul piazzato di Atai, ma la gara è finita…
Ore 19.00 – (VenetoGol) Il Biancoscudati, gioca, diverte, vince e si rilassa… E il rilassamento-appagamento che vale un cartellino “giallo” e l’atteggiamento non è piaciuto allo scaramantico mister Parlato. Il catino dell’ “Omero Tognon” si regala una presenza record. Sono quasi 1800 le presenze sulle tribune. Nei piazzali e sulla strada che porta allo stadio c’è un brulicare di tifosi muniti di gazebo e di ogni ben di Dio, questi nel pre-partita già brindano con anticipo alla vittoria. Ma la partita è tutta da vivere sul manto erboso, assai insidioso e molle. Ne fanno sovente le spese i ragazzi padovani che in fase di finalizzazione scivolano spesso sul piede d’appoggio. Nel Comunale Fontanafredda mister “Mau” De Pieri apporta delle novità che riguardano la fascia sinistra con l’under Zanellato mentre la cerniera di centrocampo è puntellata dai robusti Tonizzo e Luca Martini con il giovane Tacoli defilato sulla sinistra con il compito di tenere a bada le incursioni di Dionisi. La fase offensiva è affidata a Massimo De Martin con a rimorchio Lauro Florean e il giovane esterno Facca a fare da collante nelle due fasi del gioco. Sulla sponda ospite è un Biancoscudati rimodellato a causa dell’infortunio a “El Rulo” Guastavo Ferretti punta di diamante del team e capocannoniere del girone D con 6 gol. Mister Parlato va controcorrente e al centro dell’attacco preferisce il giovane e sgusciante Pittarello al potente Tiboni ancora a corto di preparazione. L’undici padovano all’ “Omero Tognon” rafforza gli ormeggi e la mediana si avvale della forza e della statura di Nichele e del brio sulle corsie esterne di Bedin e Ilari uomo che nella vicina Tamai a dato il “la” al successo dei ragazzi di mr. Parlato. Nelle retrovie la disposizione a quattro non si tocca con i due “sergenti” di ferro Niccolini e Sentinelli a presidiare i roventi sedici metri. Al fischio del calabrese Lo Prete il “Fontana” a bocce ferme firmerebbe la “ics” che completerebbe la gamma dei risultati casalinghi dopo il successo sul Mezzocorona e lo stop, lottato, contro l’ Ital-Lenti Belluno passato nel finale con un poker di gol. L’undici di mr. Parlato non nasconde invece le proprie velleità di vittoria per allungare la striscia positiva e magari staccare l’incombente presenza del Belluno. I biancorossi nelle precedenti uscite hanno infatti centrato entrambe le gare esterne con la quaterna al “S. Vigilio” di Montebelluna e il 3-2 nella vicina Tamai. Alle ore 15,01 si parte e la prima scorribanda è alimentata da un assolo di Florean fermato dall’uscita di Petkovic..
Ore 18.40 – (VenetoGol) Il Tamai brillante incisivo e pratico visto a Chioggia non si ripete e non va oltre lo 0-0 contro un Dro che ha fatto la sua partita, ha resistito al forsennato ma poco lucido forcing delle furie rosse e si è portato a casa un punto pesante per la classifica. Il Tamai ha qualcosa da recriminare e lo fa sul “quasi-gol” che ha visto protagonista Bolzon e il portiere Bonomi, che avrebbe respinto dentro la linea la capocciata dell’attaccante tamaiota. La formazione di De Agostini forse stanca per l’impegno infrasettimanale ha sciupato più di una occasione (Furlan in particolare), ma quando la ruota non gira è giusto archiviare l’impegno con un verdetto che muove la classifica…
Ore 18.20 – Serie D girone D, i risultati delle padovane: l’Abano batte 1-0 la Correggese e si porta al quarto posto in classifica, a quattro punti dalla capolista Este. Vittoria (3-1) anche per il San Paolo contro il Jolly Montemurlo, mentre la Thermal Abano perde 1-0 contra la Virtus Castelfranco.
Ore 18.00 – Serie D girone C, il prossimo turno (settima giornata, domenica 19 ottobre ore 15.00): AltoVicentino-Union Pro, Clodiense-ArziChiampo, Dro-Mezzocorona, Giorgione-Triestina, Legnago-Fontanafredda, Kras Repen-Tamai, Padova-Belluno, Sacilese-Mori Santo Stefano, Union Ripa La Fenadora-Montebelluna.
Ore 17.50 – Serie D girone C, la classifica dopo la sesta giornata: Belluno e Padova 18, AltoVicentino 16, Sacilese 12, Clodiense e Tamai 10, Montebelluna 9, Union Pro e Union Ripa La Fenadora 8, Fontanafredda 7, ArziChiampo e Giorgione 6, Dro 5, Kras Repen e Mori Santo Stefano 3, Triestina e Legnago 2, Mezzocorona -1.
Ore 17.40 – Serie D girone C, i risultati della sesta giornata: ArzignanoChiampo-Belluno 1-3, Fontanafredda-Padova 1-3, Mezzocorona-Giorgione 0-0, Montebelluna-Sacilese 1-3, Mori Santo Stefano-Clodiense 2-2, Tamai-Dro 0-0, Triestina-Alto Vicentino 0-2, Union Pro-Legnago 0-0, Union Ripa La Fenadora-Kras Repen 3-0.
Ore 17.30 – Sala stampa Fontanafredda, Marco Cunico: “Se avessi sbagliato anche questo rigore avrei comunque tirato quello dopo! Il portiere ha intuito la traiettoria ma è andata bene. Abbiamo giocato una buonissima partita, ma la tensione e l’intensità dev’essere sempre alta, anche quando la partita è in controllo! Il Belluno? Dobbiamo prima vincere a Fano… Siamo andati benissimo anche col cambio di modulo”
Ore 17.25 – Christian Tiboni (attaccante Padova): “Sono contentissimo, questo gol è un sfogo per me dopo quanto passato. Questa piazza mi spinge a dare davvero il massimo, qua sto bene e sono serenissimo perché la società ed i tifosi mi fanno sentire a mio agio. I cori? Sono simpatici, magari la prossima volta se mi ripassano la bambola gonfiabile la prendo! Il Belluno? È una partita importante, ma come tutte le altre peraltro anche se sarà dura.”
Ore 17.20 – Sala stampa, Fontanafredda, Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “La sesta vittoria? E’ un bel record, sono numeri, ma vanno bene anche loro in questi momenti. Abbiamo una rosa importante, abbiamo lavorato per costruirla. Bene il nuovo modulo, la squadra era equilibrata, anche se abbiamo sbagliato tanti gol. Ottima la reazione, adesso festeggiamo. Domenica col Belluno sarà un test importante, abbiamo mercoledì la trasferta a Fano, bisognerà gestire le energie. Siamo in una fase in cui dobbiamo confermare tutto il lavoro che è stato fatto”.
Ore 17.15 – Carmine Parlato (allenatore Padova): “Volevamo fortemente questi tre punti. Abbiamo giocato un primo tempo bellissimo, nella ripresa se avessimo finalizzato le due-tre occasioni avute avremmo spento la partita ma siamo umani tutti. Non ho mai avuto il timore di pareggiare… Ho cercato di dare equilibrio viste le assenze! Sono contento di chi è entrato a partita in corso, quindi complimenti davvero a tutti. Credetemi che non era affatto facile vincere qua a Fontanafredda! La sfida col Belluno domenica? C’è prima la partita di Coppa Italia mercoledì… Con questa vittoria entro nella storia del Padova? Magari sono il primo ad inanellare questa serie di vittorie, ma se non finisco il lavoro e non do continuità poi magari divento l’ultimo degli allenatori…”
Ore 17.05 – Segui live dalla sala stampa dello stadio “Tognon” le dichiarazioni dei protagonisti di Fontanafredda-Padova
Ore 17.00 – Padova ancora vincente, 3-1 a Fontanafredda, sono sei su sei! Il Belluno però non molla e vince ancora, entrambe le squadre appaiate a quota 18 in testa alla classifica in attesa dello scontro diretto di domenica all’Euganeo
Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Treviso) Galvanizzato dalla prima vittoria in campionato ottenuta domenica scorsa il Giorgione di Antonio Paganin fa visita oggi al Mezzocorona, ultima in classifica ma che domenica scorsa ha perso solamente al 90’ contro la corazzata Padova. Si gioca sul sintetico e su un campo che per il mister rossostellato può mettere in difficoltà la squadra ospite. «Non mi fido di queste partite contro l’ultima – spiega – il Mezzocorona domenica ha messo in difficoltà il Padova e gioca su un campo piccolo e col terreno sintetico che può metterci in difficoltà. Hanno assoluto bisogno di punti e ci affronteranno con il coltello tra i denti». Mancheranno Gazzola e Podvorica per squalifica e Donè per infortunio. «Non rinuncerò al tridente, giocheremo con lo stesso modulo delle precedenti gare. Al posto di Gazzola debutterà da titolare Bizzotto, che è un centravanti meno di manovra e più d’area, mentre al posto di Donè ci sarà Vio che ha già giocato a inizio campionato al centro della difesa. Sono curioso anch’io di vedere come ci comporteremo visto che penso avremo schierata la squadra più giovane d’Italia, con un’età media di 20 anni. Largo ai giovani dunque». La vittoria di domenica ha galvanizzato il gruppo. «Sì, ora attendiamo un filotto di risultati positiviàsolo così si può crescere anche in prospettiva, domenica è stato fatto un bel passo avanti ma se non si dà continuità ai risultati, oltre che al gioco, si rischia di buttare tutto all’aria!». Probabile formazione (4-3-3): Bevilacqua, Dotti, Eberle, Fontana, Vio, Giacomazzi, Episcopo, Favero (De Stefani), Bizzotto, Mattioli, Baggio.
Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Treviso) L’Union Pro dopo la cinquina presa dalla Sacilese domenica scorsa vuole rifarsi subito ospitando il Legnago Salus penultimo in classifica con un punto (ore 15 arbitra Scordo di Novara). Parecchi problemi di formazione per i trevigiani che devono rinunciare ai centrocampisti Lorenzatti e Busetto infortunati e con Furlan, Basso e Visinoni in dubbio fino all’ultimo. La buona notizia arriva dal rientro dalla squalifica del difensore centrale Zanette. L’allenatore Francesco Feltrin diffida della classifica precaria dei veronesi: «Sulla carta è una partita da vincere ma se andiamo ad analizzare l’avversario capiamo che non centra niente con l’attuale posizione in classifica. Non ci faremo influenzare dal fatto che sono penultimi e sappiamo che ci aspetterà una gara difficile. Conosciamo il nostro valore, quali sono i nostri pregi e i nostri difetti e vogliamo affrontare con lo stesso spirito tutte le partite di campionato. Abbiamo capito che la scoppola rimediata a Sacile potrà essere salutare per noi in futuro e credo che i ragazzi abbiano già assorbito il colpo, allenandosi bene durante tutta la settimana». Cosa teme del Legnago? «In difesa hanno due centrali dalla buona fisicità come Friggi e Tobanelli mentre a destra gioca Viviani, un ragazzo molto duttile visto che è stato impiegato nelle precedenti sfide anche come trequartista. In mezzo al campo ci sono Longato che detta i tempi e dispone di un buon piede e Fonjock, un giocatore molto aggressivo capace di unire la qualità alla quantità che ho allenato ai tempi della Primavera del Treviso». Probabile formazione (4-3-1-2): Noè; Saitta, Zanette, Niero, Furlan; Luise, Rossi, Serena; Casarotto; An. Nobile, Comin.
Ore 14.40 – (Il Piccolo) Missione tre punti ma con una infermeria sempre più piena zeppa di giocatori. Trasferta tutt’altro che semplice quella che toccherà oggi al Kras Repen. La formazione allenata da Predrag Arcaba affronterà alle 15 sul sintetico del “Boscherai” l’Union Ripa La Fenadora. Purtroppo i biancorossi in settimana hanno dovuto rinunciare a Patrik Bordon. L’ariete di Capodistria è stato colpito da una violenta sinusite ed è attualmente sotto antibiotici. La defezione dell’attaccante si va a sommare alle assenze di Corvaglia, Simeoni, Bozic e Zlogar. Per quanto riguarda quest’ultimo l’ex nazionale della Slovenia ha iniziato ad allenarsi con la squadra dopo lo stop maturato pochi giorni prima del derby con la Triestina. I fastidi post stiramento continuano però a pesare sul rientro in campo del centrocampista, motivo per cui Zlogar sarà sottoposto ad una ecografia mercoledì prossimo. “Ci sono diversi assenti, ma abbiamo una rosa ampia composta da giocatori validi, quindi onestamente non siamo affatto preoccupati”, racconta il dirigente responsabile della squadra carsolina Tullio Simeoni. Per quanto riguarda lo schieramento in campo la difesa vista con il Montebelluna dovrebbe essere riconfermata con Budicin in porta, a destra Fross, coppia centrale composta da Cvijanovic e Boskovic, e terzino destro Slavec. A centrocampo Ranic e Capalbo partiranno da titolari. A giocarsi gli altri due posti tre giocatori: Grujic, Gulic e Komel. Davanti invece rinnovata la fiducia alla coppia formata da Spetic e Knezevic. Il pullman con i giocatori e lo staff tecnico carsolini partirà questa mattina alle 8 dalla piazza centrale di Repen. Preannunciata poi la presenza di circa una cinquantina di tifosi biancorossi tra cui lo zoccolo duro del gruppo dei “Red Boys UlKras”.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Sesta di campionato per la serie D e al Boscherai (ore 15; arbitra Didu di Jesi) l’Union Ripa Fenadora di Massimiliano Parteli attende il Kras Repen per quella che è la prima partita di un piccolo tour di force da tre sfide in otto giorni. Mercoledì infatti si disputerà il turno di Coppa Italia, in trasferta a Tamai, e domenica prossima sul sintetico pedavenese arriverà il Montebelluna. Alla sfida odierna l’undici neroverde arriva carico e voglioso di riscattare la sfortuna che sette giorni fa ha impedito di portare a casa un punto dalla difficile trasferta contro l’Alto Vicentino, decisa da una sfortunata deviazione nella propria porta di Alex Pellizzer – con l’estremo e capitano Paolo De Carli nell’insolita veste di assist man. La vittoria serve per il morale di una squadra che sta bene fisicamente – con qualche logico acciacco – che gioca un buon calcio ma non sempre riesce a finalizzare adeguatamente la mole di occasioni creata. I tre punti servono anche alla classifica, che vede oggi l’Union Ripa Fenadora in undicesima posizione con cinque punti, due in più degli avversari odierni – che sarebbero invece alla ricerca della prima vittoria stagionale in campionato. Oggi inizia, come scritto, anche un trittico impegnativo. Mercoledì la formazione pedavenese disputerà il turno di Coppa Italia in casa del Tamai, squadra nella quale milita l’ex Belluno e Feltrese Simone Brustolon e che attualmente occupa il quarto posto in serie D. Il fischio d’inizio mercoledì sarà alle 18 per una gara a eliminazione diretta che prevede i calci di rigore, in caso di parità al 90’. L’ultima sfida degli otto giorni infuocati si disputerà nuovamente sul sintetico di Boscherai. Ma in posticipo. Union Ripa Fenadora e Montebelluna infatti non scenderanno in campo come d’abitudine alle 15, ma alle 17.30. Il motivo è presto detto: nella stessa giornata gli impianti di Boscherai, ma in questo caso il terreno da rugby, ospiteranno anche la terza giornata del campionato di serie C della palla ovale, con il Feltre impegnato contro il Conegliano. Una concomitanza che ha costretto le due formazioni feltrine a dialogare per individuare la soluzione migliore: l’indisponibilità del Montebelluna all’anticipo al sabato ha costretto a ripiegare sul posticipo di una delle due partite domenicali e l’Union Ripa Fenadora ha optato per rendere «gli onori di casa» ai nuovi vicini rugbystici.
Ore 14.20 – (Trentino) In Friuli per domare le “Furie Rosse”. Trasferta ad altissimo coefficiente di difficoltà per il Dro, che oggi pomeriggio andrà nella “tana” del Tamai, una delle “mine vaganti” del torneo. Sulla panchina della squadra pordenonese siede Stefano De Agostini, ex allenatore del Mezzocorona. «Partita difficilissima – sentenzia il tecnico droato Stefano Manfioletti – perché il Tamai è una compagine completa e ha un attacco stellare. Se firmerei per un pareggio? A priori no, certo è che per noi sarà importante conquistare un risultato positivo per dare continuità al successo ottenuto contro il Mori». In terra friulana non ci saranno lo squalificato Donati e l’infortunato Calcari. L’allenatore gialloverde ha le idee piuttosto chiare riguardo all’undici che scenderà inizialmente in campo. In porta conferma (e non potrebbe essere altrimenti) per Bonomi, mentre la linea difensiva sarà composta da Chesani a destra, Ischia e Serrano al centro e Ciurletti, favorito su Maran, sulla corsia mancina. In mezzo al campo toccherà agli over Bazzanella, Bertoldi e Colpo e in avanti Cicuttini sarà il terminale centrale con Ajdarovski e Cremonini sugli esterni. Le alternative non mancano: Bazzanella potrebbe retrocedere in difesa e prendere il posto di Chesani e, a quel punto, Ruaben andrebbe a completare il trio di centrocampisti. Se, invece, a sinistra Manfioletti deciderà di dare fiducia a Maran, davanti troverebbe spazio Bortolotti, che prenderebbe il posto di Ajdarovski. Il Tamai è in gran salute, come testimonia la roboante vittoria ottenuta mercoledì sul campo della Clodiense. De Agostini può disporre di un tridente offensivo d’indiscutibile qualità: lo spauracchio numero uno è il bomber Federico Furlan, autore di 19 reti nella scorsa stagione, e già in gol 5 volte nell’attuale campionato.
Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) La Clodiense sale in Trentino per dimenticare la batosta rimediata mercoledì contro il Tamai. Sul sintetico della neopromossa Mori Santo Stefano (ore 15, arbitro Rosami di Carrara) i granata vanno a caccia di punti che potranno diventare utili in chiave salvezza. Non ci sarà il capitano Davide Berto, stoppato dal giudice sportivo, ma per il resto l’allenatore Andrea Pagan potrà contare su tutti gli effettivi della rosa. «Non dobbiamo fare drammi per la pesante sconfitta subita con il Tamai, ma riflettere per non commettere più gli stessi errori» spiega lo stesso PAgan, «in Trentino vogliamo ritrovare il risultato attraverso la prestazione, anche se siamo consapevoli che troveremo una squadra conscia di dover lottare ogni partita e che, anche se non ha ancora vinto, non ha sfigurato. Inoltre troveremo il campo sintetico: una difficoltà in più». Rispetto alla gara con il Tamai probabile rientro di Francesco Tiozzo al centro della difesa con Carlucci a sinistra e Pitteri a destra. Davanti Mastroianni al posto di Isotti. Probabili formazioni. Mori Santo Stefano: Poli, Concli, Crestani, Manfrini, Dossi, Eisenstecken, Sceffer, Tisi, Pozza, Tranquillini, Deimichei. A disposizione: Rossatti, Agatiello, Benedetti, Cunego, Cristelotti, Ferraro, Paracampo, Festa, Pezzato. Allenatore: Zoller. Clodiense: Okroglic, Pitteri, F. Tiozzo, Moretto, Carlucci, Mazzetto, Casargrande, Piaggio, Pelizzer, Santi, Mastroianni. A disposizione: L. Tiozzo, Chiozzotto, Boscolo Gnolo, Boscolo Nata, Cigna, Fulchignoni, Olivieri, Boscolo Gioachina, Isotti. Allenatore: Pagan.
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Treviso) Inanellato un fantastico filotto di tre vittorie il Montebelluna ospita oggi la Sacilese. Uno scontro d’alta classifica per i biancocelesti, visto che l’avversario odierno condivide con la squadra di Pasa il quarto posto. L’allenatore del Monte preferisce però andare con i piedi di piombo: «La Sacilese esprime il miglior gioco del girone, confermando quanto di buono fatto vedere lo scorso anno. Per noi sarà un impegno molto difficile, ma cercheremo di dare continuità ai risultati». Anche loro dovrebbero però preoccuparsi di questo Montebelluna in salute. «Non credo che penseranno troppo a noi, sono abituati a fare la partita e si comporteranno così anche in casa nostra. Però siamo carichi, sia per le tre vittorie di fila sia per aver comunque iniziato bene la stagione. Di certo nessuno dimentica che in Coppa loro ci hanno rifilato 3 gol, quindi vogliamo cancellare quella sconfitta». Che cosa dovrete fare per strappare un risultato positivo? «Dovremo soprattutto mettere loro pressione in fase di impostazione. E poi spero che i ragazzi siano rapidi nel ribaltare l’azione una volta recuperata palla. Infine dovremo stare con gli occhi ben aperti dietro». Ci sarà qualche assente? «A parte Semenzin stanno tutti bene. Questa settimana abbiamo caricato un pò per mettere ulteriore benzina nel motore, la risposta dei ragazzi mi ha soddisfatto». Verrà riproposta la difesa a tre? «Non credo, loro hanno tre punte molto pericolose e quindi penso di schierare i quattro dietro. Ma non ho ancora deciso tutti gli interpreti». Probabile formazione (4-4-2): Rigo, De Vido, Bressan, Slongo, Severgnini; Nicoletti, Perosin, Giglio, Garbuio; Gerini, Cusinato.
Ore 13.50 – (Il Piccolo) Il calendario non ha dato certo una mano in questa prima fase del campionato della Triestina. Oggi gli alabardati si troveranno di fronte l’Altovicentino (al Rocco si inizia alle ore 15, arbitra Chindemi di Viterbo), ovvero la terza big incontrata in sei giornate dopo Sacilese e Belluno. Non certo il massimo per una squadra che in pratica è ancora in costruzione. In attesa dei big, ovvero il croato Milicevic e l’argentino Clara (la società conta di avere i transfer entro due settimane), e aspettando che anche il congolese Kabangu raggiunga una buona condizione fisica, l’Unione deve però stringere i denti e cercare di fare punti anche in queste sfide difficili. Del resto la squadra di Lotti ha già dimostrato a Belluno di potersela giocare con le grandi del campionato, ma deve eliminare quei piccoli errori che nel corso di incontri molto equilibrati possono essere fatali. Soprattutto perché di fronte avrà una vera corazzata: l’Altovicentino, nato dalla fusione tra Marano e Trissino Valdagno, è stato attrezzato con una rosa ricchissima dal presidente Dalle Rive, che ritenta con decisione il grande salto in Lega Pro dopo la delusione dello scorso anno, quando il Pordenone lo beffò sul fino del lana. Proprio per questo, oltre a corsa, gambe e grinta, da parte della Triestina servirà una partita di massima attenzione, perché anche il piccolo peccatuccio veniale potrebbe costare caro. Come detto, Lotti non potrà ancora utilizzare le sue carte migliori, ma qualcuno dei nuovi arrivati potrebbe già essere schierato nell’undici iniziale, ed è il caso di Aquilani e Giannetti. Quest’ultimo è stato però colpito ieri da un lutto familiare, ma è stato comunque convocato: era stato provato a lungo come terzino destro, comunque i favoriti al momento per giocare sulle fasce in difesa restano Arvia e Celli, mentre la coppia centrale sarà la solita composta da Piscopo e Fiore. Per il resto la formazione presenta ancora qualche dubbio, ma per quanto riguarda gli under i prescelti dovrebbero essere Giordano e Ventura, oltre ovviamente al recuperato portiere Di Piero.
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Ritrovata la strada del successo grazie all´1-0 rifilato al Ripa, la compagine allenata da mister Cunico si presenta oggi a Trieste dove nell´affascinante cornice dello stadio Rocco cercherà di calare il bis. La vittoria del resto è d´obbligo se l´Altovicentino vorrà provare a rosicchiare un po´ di terreno alle due battistrada Belluno e Padova attese da impegni tutt´altro che agevoli rispettivamente con ArziChiampo e FontanaFredda. Ben 11 (sui 15 finora a disposizione) i punti che separano in classifica Altovicentino e Triestina con gli alabardati che, superate almeno apparentemente le difficoltà societarie, si ritrovano inguaiati al terzultimo posto in graduatoria a quota 2 e finora non hanno ancora vinto un solo match. Situazione difficile quella della Triestina, perché in tutte le categorie il blasone non fa punti e dunque la squadra giuliana dovrà faticare per invertire la rotta. A bocce ferme tutti i favori del pronostico ovviamente pendono a favore della squadra di Cunico anche se, è inutile negarlo, la sfida con la Triestina ha sempre un sapore speciale vuoi per la tradizione vantata dalla squadra giuliana, vuoi per lo stadio dove si giocherà l´incontro (fischio d´inizio fissato alle ore 15). «Giocare al Nereo Rocco è motivo d´orgoglio per tutti noi – spiega il tecnico dell´Altovicentino – penso che ogni giocatore vorrebbe poter calcare un terreno del genere e questo deve essere di stimolo a tutti per dare quel qualcosa in più». Detto che l´Altovicentino non potrà contare sugli infortunati Paganelli e Cortesi (ed è in forte dubbio Brancato) Cunico parlando dell ´avversario odierno afferma: «Della passata stagione è rimasto solo Piscopo, per il resto la rosa è stata totalmente rinnovata e per di più con giocatori provenienti in particolare dal girone laziale; non abbiamo informazioni dettagliate, ma da quanto sappiamo la struttura di squadra è buona: finora hanno raccolto meno di quanto seminato».
Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Nulla è impossibile. E quindi, avanti tutta, senza troppi pensieri. Perché c´è una classifica da smuovere, e c´è di conseguenza l´obbligo di non guardare in faccia nessuno. Pazienza, quindi, se oggi in casa dell´Arzichiampo (calcio d´inizio alle 15, al Dal Molin) arriva il Belluno, numero uno della classifica, cinque vittorie in cinque partite. La classifica, è vero, un po´ di soggezione la può mettere. Ma non all´Arzichiampo. «Più che altro – spiega il tecnico Paolo Beggio – ci sarà rispetto nei loro confronti perché il percorso che hanno compiuto finora non è da tutti, indipendentemente dalla categoria. Noi sappiamo che il nostro campionato passa anche attraverso squadre di questo valore, ma dobbiamo pensare all´obiettivo che ci siamo prefissati». Cambio d´abito? L´Arzichiampo visto sette giorni fa con il Giorgione s´era messo addosso un vestito nuovo per l´occasione, quello del 4-3-2-1, per cercare di contrastare gli esterni avversari. È possibile, anzi, certo, che oggi si tornerà alle origini. «Analizzando la sconfitta – commenta Beggio – ci siamo soffermati soprattutto sull´aspetto della cattiveria che dobbiamo avere sotto porta». A Sartori e Azzolini ancora fermi ai box si aggiunge anche Vanzo per un´infiammazione al ginocchio. Il capitano verrà quasi sicuramente sostituito da Beghin, mentre saranno valutate in mattinata le condizioni di Roverato. «Giocherà solo chi è al cento per cento», ha sentenziato Beggio. Chissà che poi non ci pensi Martin Trinchieri, che della partita sarà l´ex eccellente. Nel Belluno ha giocato dal 2005 al 2008 e i 41 gol messi in fila sono il risultato delle sue migliori stagioni. A oggi, l´argentino è fermo a 2 reti. L´aria “di casa” potrebbe fargli bene… «Sarà la sua partita – assicura Beggio – ma sarà soprattutto il suo campionato. È il nostro bomber e tornerà ad essere il Trinchieri di sempre. Io ci scommetto».
Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Il Padova è tra sette giorni. Alla vigilia della trasferta in casa dell’ex Trinchieri, Roberto Vecchiato chiama a sé la concentrazione dei suoi, rinvia i pensieri sul match-clou del 19 ottobre a Padova e avverte: «La partita con l’Arzignano è un crocevia fondamentale se vogliamo continuare a rimanere nelle parti alte della classifica». Capito? Dunque niente pensieri a un futuro che vada oltre questo pomeriggio. «È normale che ci possa essere la tentazione di pensare già alla supersfida contro i Biancoscudati – ha ammesso il tecnico gialloblù – ma il nostro unico pensiero deve essere l’Arzignano. La vittoria contro la Triestina è stata davvero importante, ora sarebbe belle mettere in tasca altri tre punti, anche se sappiamo che non sarà per nulla facile perché loro sono una società solida con giocatori esperti che da anni calcano i campi della D». «Io comunque sono molto tranquillo – chiude Vecchiato – ho visto la squadra molto concentrata e in settimana ho avuto risposte confortanti: i ragazzi ci sono». Fischio d’inizio alle 15 agli ordini dell’arbitro Vittorio Di Gioia di Nola. LA FORMAZIONE – Questo il possibile undici disegnato anti-Arzignano: Schincariol (Solagna); Pescosta, Merli Sala, Sommacal, Mosca (Pellicanò); Bertagno, Duravia, Miniati; D’Incà, Posocco (Masoch), Corbanese.
Ore 13.00 – (Gazzettino) Abano e San Paolo tra le mura amiche e Thermal in trasferta oggi alle 15 nella settima giornata di campionato. ABANO. Sette giorni fa allo stadio delle Terme si è aggiudicato il derby con il Thermal, ora punta a fare fuori la Correggese. Un esame importante per la truppa neroverde. «Affrontiamo una delle quattro favorite alla vittoria del campionato al pari di Delta, Rimini e Piacenza – afferma Massimiliano De Mozzi – Cercheremo di fare del nostro meglio e ce la giocheremo fino alla fine. La vittoria nel derby è stata un passo importante per la classifica e per la soddisfazione di tutto l’ambiente, però il campionato va avanti. C’è un equilibrio pazzesco ed è ancora troppo presto per dire dove può arrivare l’Abano. Avremo probabilmente le idee più chiare al termine del girone di andata». Passando alla squadra sono tutti a disposizione, incluso Bortolotto (decisivo nel derby con un gol e un assist) che sarà operato domani. SAN PAOLO. È ancora prematuro parlare di scontro diretto in chiave salvezza, ma la sfida all’Euganeo con il Jolly Montemurlo (due punti in più dei sanpaolini) non è assolutamente da sbagliare. I gialloblù inseguono il primo successo che consentirebbe di abbandonare l’ultimo posto in classifica. «Speriamo che sia la volta buona – esordisce Damiano Longhi – Affrontiamo una squadra organizzata in difesa dato che ha subìto solo quattro gol, ma è alla nostra portata. Per come stanno lavorando i ragazzi si meritano la soddisfazione della prima vittoria, sono convinto che verremo fuori da questa situazione». Squalificato Fornasier, restano ai box per infortunio Rebecca e Milani, mentre Marcolin torna a disposizione dopo due giornate di squalifica. Quanto al modulo, sarà accantonato il 3-5-2 per passare al 4-2-3-1. «In questo momento mi dà più equilibrio, anche se è una soluzione temporanea». THERMAL. Va fare visita ai modenesi del Castelfranco Emilia con l’obiettivo di dimenticare gli ultimi tre ko e riprendere la propria marcia. «Con l’Abano abbiamo perso per errori nostri – sottolinea Vinicio Bisioli – mentre siamo stati sfortunati nelle sconfitte con Este e Bellaria. È un momento particolare, lo sappiamo, e puntiamo a rimetterci in carreggiata. Non guardiamo alla classifica, ma pensiamo partita dopo partita per uscire da una situazione un po’ difficile e già oggi cercheremo di riprendere il nostro cammino. Mi interessa fare un campionato di un certo tipo senza essere invischiati nella melma della bassa classifica e sono convinto che è nelle nostre potenzialità». Sicure le assenze di Raffa, Neagu e Luccon, in dubbio Sabbion.
Ore 12.50 – (Mattino di Padova) Tre sconfitte consecutive da riscattare. La Thermal Abano si giocherà il tutto e per tutto allo stadio Ferrarini di Castelfranco Emilia (calcio d’inizio alle 15, arbitro Gionatan Civico di Vasto), contro una formazione che, in serie D, ha messo le radici, forte dei suoi dieci anni consecutivi di militanza nel massimo campionato dilettantistico. Tutto questo grazie alla gestione societaria familiare (i Chezzi, infatti, monopolizzano l’organigramma dai piani alti ai magazzini) che ha garantito sempre solidità economica e buoni piazzamenti nella categoria. Premesse che la dicono lunga sulla difficoltà dell’impegno odierno da parte della squadra di Bisioli. I rossoverdi affronteranno dunque un match molto impegnativo, per la situazione di classifica che vede la squadra aponense, a quota 5 punti, navigare in acque agitate con Montemurlo e Romagna Centro dopo i ko con Este, Bellaria e Abano, e per l’indiscusso valore dell’avversario. Il mister della Thermal Vinicio Bisioli, che nel post derby di domenica scorsa aveva criticato l’atteggiamento dei suoi ragazzi scesi in campo, a suo dire, poco concentrati, potrà finalmente contare su qualche effettivo in più, se non altro perché l’infermeria, dopo tre settimane di pienone, sta perdendo i suoi lungodegenti illustri, dando respiro a tutta la squadra. Oggi, dovrebbero far capolino in distinta pure Neagu, Sabbion e Raffa, infortunati eccellenti di settembre, oltre a Cacurio, di rientro dalla squalifica. La coperta, nonostante ciò, resta comunque molto corta, in attesa dei miracoli del mercato decembrino. Non ha di questi problemi l’allenatore della Virtus Castelfranco Marcello Chezzi (squalificato), che dovrà rinunciare al terzino sardo Pietro Ladu. potrebbero provare il colpaccio, agganciando come minimo il secondo posto, sperando in un mal di pancia del Delta Porto Tolle.
Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Il calendario mette sul piatto una nuova occasione di riscatto. Due settimane fa, contro il Romagna Centro, la risposta dell’Atletico San paolo non è stata sufficientemente convinta: oggi, all’Euganeo, contro un Jolly Montemurlo che precede a soli due punti di distanza, la squadra di Damiano Longhi non può più sbagliare. Per il suo tecnico, certo, ma anche per la squadra stessa: con una vittoria, quella che sarebbe la prima stagionale, i gialloblù potrebbero finalmente abbandonare l’ultimo posto in classifica e cominciare la faticosa risalita. «Sicuramente sulla carta incontriamo un avversario alla nostra portata, è un’occasione che dobbiamo assolutamente sfruttare», spiega il tecnico sampaolino. «Noi dobbiamo cercare di vincere la partita e di mettere la cattiveria giusta in ogni azione. Mi auguro che la vittoria arrivi, perchè i ragazzi che si allenano bene e perché psicologicamente ci darebbe una grossa mano. Vedere una classifica diversa sarebbe importantissimo, al di là della prestazione la cosa primaria è spostarci da una posizione che è bugiarda, nonostante tutte le problematiche che abbiamo». Non sarà una passeggiata, e guardando i due punti in classifica del San Paolo è quasi scontato. Ancor più però, se si considera che il Jolly, a dispetto del penultimo posto in graduatoria, è una delle squadre che sin qui ha subito meno reti di tutte (solo sei). Un dato che, se avvicinato alla cronica difficoltà in zona gol dei gialloblù, fotografa bene le insidie dell’impegno odierno. Non ci sono Fornasier (squalificato) e Milani (infortunato): senza due-terzi della difesa titolare, Longhi medita il passaggio al 4-2-3-1, con la conferma di un Matteini ancora non al meglio e il rientro di Marcolin dalla squalifica sulla trequarti. «La difesa è da reinventare, ma al momento siamo questi. In questo momento ci serve una prova di carattere, dobbiamo venirne fuori a tutti i costi: sono convinto che ne usciremo».
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) L’Abano si gioca l’alta classifica. Sarà una domenica fondamentale per i neroverdi di mister Massimiliano De Mozzi, impegnati tra le mura amiche contro la Correggese (calcio d’inizio alle 15, arbitro Federico Di Giovanni di Brescia), compagine emiliana che punta al vertice della classifica. Le Tigri biancorosse (come vengono comunemente chiamate dai propri tifosi) hanno solo un punto in più dell’Abano, a quota nove, un buon motivo per cercare il bottino pieno nello scontro diretto di giornata. Gli aponensi, dopo la vittoria nel derby con la Thermal Abano, hanno tutta l’intenzione di spiccare il volo con un’ambizione che sembra portare verso ben altri lidi nonostante l’obiettivo salvezza annunciato ad agosto da dirigenza e allenatore. L’organico permette di sognare, e il gioco, a tratti arioso e spumeggiante, pure. Intanto, c’è da inseguire la terza vittoria stagionale, con la possibilità di mettersi alle spalle una corazzata, la Correggese, ringalluzzita dal tris di risultati utili consecutivi (con Imolese, Este e Fiorenzuola). Il tecnico dell’Abano Max De Mozzi, dal canto suo, minimizza sull’importanza della sfida: «La Correggese è una delle quattro favorite per la vittoria del campionato» afferma. «Non penso sia uno scontro diretto ma solo una buona possibilità di mostrare il nostro valore e, perché no?, fare una sorpresa a tutti». De Mozzi si aspetta comunque grande spettacolo: «Sarà una partita da giocare a viso aperto e senza paura. Siamo solo alla settima giornata e il campionato va vissuto di partita in partita. Noi proveremo a vincere, ma se la Correggese dimostrerà di essere più forte, come effettivamente è sulla carta, ci leveremo il cappello». Per il match di oggi saranno tutti a disposizione. Per quanto riguarda la formazione, non dovrebbero esserci grosse novità rispetto all’ undici che, sette giorni fa, ha inchiodato i cugini della Thermal, con un 4-2-3-1 a trazione offensiva.
Ore 12.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Questa volta saranno più di mille i tifosi che seguiranno il Padova nella Destra Tagliamento. Le ultime stime dicono 1200, 300 in più dell’ultima calata a Tamai. Pronto ad accoglierli il Tognon di Fontanafredda, che finalmente vivrà una giornata degna della sua capienza (4400 posti). Agli ospiti è stata riservata tutta la gradinata scoperta (1500). PRIMATO E RECORD – Carmine Palato e i suoi Biancoscudati vogliono mantenere il primato e battere il record di vittorie consecutive (5) che appartiene al Padova di Adriano Buffoni (altro trainer dal passato neroverde) della stagione 1986-87. Per la giovane società di Bergamin significherebbe entrare subito nella storia del calcio patavino. GRANDI NUMERI – Alla massa biancoscudata (sportivissima a Tamai) dovrebbe aggiungersi un mezzo migliaio di fan locali. Il cassiere del Fontanafredda ha già vinto. Questo pomeriggio proverà a farlo anche Maurizio De Pieri. «Dalla nostra parte – sorride il tecnico rossonero – ci sono la legge dei grandi numeri (prima o poi qualcuno fermerà il Padova, ndr) e l’orgoglio di affrontare un avversario tanto più forte, tecnico e prestigioso. I pronostici sono tutti per i Biancoscudati. L’esperienza però mi ha insegnato che bisogna sempre giocare prima di vincere». Il Fontanafredda (7 punti nelle prime 3 gare) è reduce da due ko. Il Padova domenica scorsa ha vinto solo al 94′ con il Mezzocorona. «Senza Ferretti e Segato – confida De Pieri – potrebbero avere qualche problema». Presenti invece i tre pordenonesi di ieri: Dionisi, Niccolini e Nichele. Il Fontanafredda (Ianneo è squalificato) si schiererà con Vicario in porta; Ortolan, Zorzetto, Malerba e Zanellato in difesa; Tacoli (Nastri), Tonizzo e Martin a centrocampo; Grotto, De Martin e Florean (Alcantara) in prima linea. Le biglietterie apriranno alle 10.30, come il Chiosco dei tifosi. Cancelli spalancati dalle 11. La gara inizierà alle 15.
Ore 12.00 – (Messaggero Veneto) Sesto turno di D (il via alle 15) e arriva la capolista: a Fontanafredda c’è il Padova di Parlato, big match con attesi un migliaio di tifosi dal capoluogo veneto. I rossoneri provano lo sgambetto, anche perché l’avversario è privo dei suoi due giocatori più forti. Il Padova oggi nello stadio di un… padovano. Sì, perché Omero Tognon è nato nella città del Santo: solo dopo ha girato l’Italia e messo radici a Pordenone, dov’è morto nel 1990. Da lassù l’ex capitano del Milan guarderà questa sfida. Da un lato i rossoneri che si sono appena sbucciati le ginocchia – due ko di fila dopo 7 punti – dall’altro la capolista, la fuoriserie guidata da Parlato. «Sarà una giornata bella, da gustare, ma servono punti – afferma il pragmatico mister di casa, Maurizio De Pieri –: ce li ricorderemo per sempre se li facciamo col Padova». Non una missione impossibile, onestamente. Perché è vero che le vittorie, tra campionato e coppa, sono 8 su 8, ma dall’altro lato i Biancoscudati arrivano privi del capocannoniere Ferretti e di Segato, ovvero braccio e mente della squadra. «Ma dobbiamo giocare come nel secondo tempo di Chioggia – avvisa De Pieri – altrimenti non faremo niente. Proviamoci». Il tecnico abbandona l’esperimento 4-2-3-1 e va sul sicuro, cioè 4-3-3. Malerba per Ianneo e Nastri terzino sinistro. Parlato tiene invece il 4-2-3-1 e promuove l’ex Pordenone Nichele per la prima volta dall’inizio; il giovane (’96) Pittarello rimpiazzerà Ferretti. In campo dal 1’ gli ex neroverdi Dionisi, Niccolini e Cunico. Probabile 4-3-3 del Fontanafredda (4-3-3): Vicario; Ortolan, Malerba, Zorzetto; Nastri; Facca, Martini, Tacoli; Grotto, M. De Martin, Florean.
Ore 11.40 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Petkovic; Dionisi, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Mazzocco, Nichele, Bedin; Cunico; Ilari, Pittarello.
Ore 11.30 – (Gazzettino) «Ai ragazzi dico sempre di sfruttare una squalifica, un infortunio o un cambio durante la partita per dimostrare la loro voglia di partire titolari. Nichele come altri “vecchietti” che non hanno giocato nelle prime cinque partite sono pronti per entrare nell’undici». Quanto al modulo, l’impressione è che si possa vedere il centrocampo a tre (ripetutamente provato in settimana), anche se al riguardo Parlato non dà conferme. «Nel 4-2-3-1 i ragazzi hanno informazioni già definitive, abbiamo lavorato sul centrocampo a tre per oliare i meccanismi. Ci può stare di giocare a tre, ma non è detto che si parta così. Ho sempre detto che non conta il modulo, ma come lo interpreti». Senza Ferretti, non sembra esserci al momento un attaccante in grado di fare reparto da solo davanti come El Rulo. «Se escludiamo Tiboni, che non può avere i novanta minuti, sarebbe un caricare di troppe responsabilità Pittarello. Metterò in campo una squadra che può fare entrambi i moduli. Le mie scelte – conclude Parlato – andranno su giocatori polivalenti che si possono adattare a più situazioni».
Ore 11.20 – (Gazzettino) «Dobbiamo andare in campo con la consapevolezza di migliorare domenica dopo domenica e di dare quella continuità a prestazioni e punti che è ciò che conta. Se giochiamo in undici come piace a me, di riffa o di raffa i punti si portano sempre a casa». I biancoscudati devono fare i conti con le assenze di Ferretti e Segato, ma Parlato non appare preoccupato. «Chi giocherà farà in modo di non farli rimpiangere. Dall’inizio del campionato non abbiamo mai avuto questi ricambi, quindi c’è attesa da parte di tutti e anche da parte mia. Ma vedendo come hanno lavorato, ho piena fiducia in chi sostituirà Ferretti e Segato. Guardiamo avanti con fiducia anche perché ho sempre ritenuto che la squadra sia più importante del singolo. Lavoriamo da squadra e le defezioni non si noteranno». Nichele al posto di Segato appare una scelta scontata. «È uno dei “vecchietti” che potevano giocare sin dal momento in cui sono arrivati, ma stravolgere una squadra che stava facendo bene anche individualmente non aveva alcun senso».
Ore 11.10 – (Gazzettino) Un cammino finora perfetto da impreziosire con la sesta gemma. Il Padova affronta la trasferta con il Fontanafredda che apre una settimana particolarmente impegnativa: mercoledì la trasferta con il Fano in Coppa Italia e tra sette giorni lo scontro diretto casalingo con il Belluno. Un trittico di ferro che i biancoscudati puntano a superare a pieni voti, a cominciare da oggi. «La cosa più semplice è pensare al Fontanafredda – esordisce Carmine Parlato – È una trasferta molto importante per il nostro cammino contro una squadra che nell’ultimo periodo ha avuto qualche intoppo, anche se in precedenza ha fatto sette punti in tre gare. Ci siamo preparati con molta oculatezza perché è una delle trasferte più difficili, vediamo di raccogliere il massimo». Il tecnico si sofferma sull’indice di difficoltà dell’impegno. «I nostri avversari vengono da due risultati negativi e conoscendo un po’ il loro ambiente, il direttore e i giocatori avranno preparato la gara al meglio. Al di là di quello che faranno loro, come dico sempre pensiamo a noi: dobbiamo fare una partita di grande attenzione, essere meno belli e intensi, ma più concreti».
Ore 11.00 – (Gazzettino) Un paio di assenze pesanti in campo, ma il solito grande sostegno e il calore sugli spalti del popolo biancoscudato, pronto a svolgere il consueto ruolo di dodicesimo uomo in campo. A Fontanafredda si prevedono almeno 800 tifosi padovani, per questa pacifica invasione della località friulana. Troveranno spazio nella gradinata scoperta sud, posizionata di fronte alla tribuna coperta, che può contenere 1.500 persone. Dalle 10.30 verranno aperti i relativi botteghini (costo del biglietto 10 euro) e il chiosco dei tifosi, punto ristoro allestito per l’occasione, in assenza nelle vicinanze di bar e trattorie. I cancelli della gradinata apriranno alle 13, ora in cui i ragazzi della tribuna Fattori si ritroveranno nel parcheggio adiacente lo stadio, mentre i tifosi dell’Aicb arriveranno, oltre che con mezzi propri, con un pullman in partenza alle 10.45 dalla Guizza, con tappa alle 11 all’Euganeo.
Ore 10.40 – (Mattino di Padova, il punto di Stefano Volpe dal titolo “Una prova-verità per capire dove si può arrivare”) Sarà un Padova monco, che dovrà aggrapparsi ad un cuore che fin qui l’ha sempre sostenuto, probabilmente anche cambiando qualcosa nello scacchiere tattico. Largo a Nichele per rinforzare la mediana, e forse anche a Pittarello, che in questi mesi ha studiato da vice-Ferretti, in attesa del recupero a pieno regime di Tiboni. Il copione, per il resto, sarà molto simile alle altre uscite, contro un Fontanafredda reduce da due sconfitte consecutive, che si sta preparando da una settimana alla partita dell’anno e sogna l’impresa della vita. Dopo lampi e goleade delle prime uscite, può succedere di tutto, ma l’impressione è che sarà una gara tesa, di nervi, e forse anche poco spettacolare. Quel che contano, adesso, sono solo i punti, per tenere distante l’Altovicentino (impegnato a Trieste), magari staccare il Belluno, atteso dall’ostica trasferta di Arzignano, e battere il record del Padova di Buffoni come miglior partenza in campionato. Il tutto mentre si apre la settimana più dura, per fisico e testa, dell’anno. Mercoledì si torna già in campo a Fano per la Coppa, impegno che i Biancoscudati vogliono onorare e portare il più avanti possibile, ma che il calendario ha incastrato proprio quattro giorni prima della sfida al vertice con il Belluno, primo grande big match per il nuovo Padova.
Ore 10.30 – (Mattino di Padova, il punto di Stefano Volpe dal titolo “Una prova-verità per capire dove si può arrivare”) Ha detto bene Marco Ilari in settimana: «È adesso il momento in cui potremo capire la vera caratura di questo Padova». Sì, perché, diciamoci la verità, finora ai Biancoscudati è andato tutto (meritatamente, sia chiaro) bene. Da Ferretti che ha trasformato in oro ogni pallone toccato, alla punizione fortunata di Cunico che ha tolto di dosso gli imbarazzi contro il Mori, fino al gol dello stesso Ilari al 94′ con il Mezzocorona. Gli episodi-chiave hanno sorriso ad una squadra tenace come quella di Parlato, permettendole fin qui di condurre un percorso immacolato in vetta alla classifica. Ma arriva il momento in cui devi anche pagare dazio alla fortuna, e il conto presentato al Padova in questa settimana è di quelli salati. “El Rulo”fuori probabilmente un mese, Segato squalificato per tre giornate. Senza i due uomini più decisivi, senza il braccio e la mente, la capolista del girone C dovrà per forza di cose cambiare veste. Oggi a Fontanafredda non ci sarà l’uomo d’area di rigore in grado di calamitare su di sè tutte le attenzioni della difesa, di fare reparto da solo e buttarla dentro nei momenti che contano. Non ci sarà nemmeno un fine costruttore di gioco, un mediano a tutto campo come Segato, capace di dettare i tempi anche quando Cunico non riesce a liberarsi dalla gabbia ormai consueta che gli allenatori avversari gli costruiscono attorno.
Ore 10.20 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Petkovic; Dionisi, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Mazzocco, Nichele; Ilari, Cunico, Petrilli; Pittarello.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Se invece rimanesse sul 4-2-3-1, avrebbe qualche difficoltà a trovare un sostituto di Ferretti che possa ricalcarne le caratteristiche… «In parte è vero, perché Tiboni non è ancora pronto, mentre Pittarello non dev’essere caricato di troppe responsabilità. Sceglierò l’undici titolare considerando principalmente giocatori un po’ più polivalenti, che possano cambiare modulo in corsa». Davanti, invece, chi vi troverete? «Il Fontanafredda ha grande qualità in attacco, con Florean e De Martin, un centrocampo esperto e una difesa molto avanti con l’età. Dovremo fare una partita di grande attenzione, essere meno belli ma più concreti. Il loro 4-3-3 non dovrebbe essere molto coperto, i due attaccanti non lavorano molto in fase difensiva, ma dobbiamo comunque stare molto attenti». Se vincerà la sesta gara su sei, supererà Buffoni, diventando l’allenatore più vincente di sempre nella storia del Padova. Ci pensa? «Faccio gli scongiuri, ma quello che mi interessa è il cammino della squadra. Il resto conta poco».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Incontriamo una squadra che nell’ultimo periodo ha avuto qualche intoppo, ma che nelle prime tre gare della stagione era riuscita a mettere insieme 7 punti. Non conta il bel gioco, mi basta una compagine organizzata e concentrata: se ci prepariamo bene, in un modo o nell’altro i punti li portiamo a casa. Come ha fatto l’Italia venerdì sera, per intenderci». Come cambia il Padova senza Ferretti e Segato? «Chi sarà titolare di certo non li farà rimpiangere, ma dall’inizio del campionato non avevamo mai giocato senza di loro, quindi è normale un po’ di attesa da parte di tutti, compreso il sottoscritto. Penso che, se lavoriamo di squadra, le defezioni non si noteranno, in ogni caso possiamo sostituire Segato con uno come Nichele, che sarebbe titolare in qualunque formazione. A lui, come agli altri che sin qui hanno giocato di meno, dico di sfruttare le occasioni che hanno per dimostrare il loro valore». Potremmo vedere un centrocampo a tre? «In settimana ho provato molto questo modulo, ma solo perché del 4-2-3-1 la squadra sa già tutto e lo fa senza problemi: se nel corso della gara mi servisse un cambio di sistema di gioco, non potrei inventarlo dalla sera alla mattina, ed è per questo che lo stiamo provando da qualche giorno. Non è detto che si parta in questo modo, l’importante è che i giocatori abbiano l’elasticità per poter, in caso di necessità, variare a gara in corso».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Inizia la settimana di fuoco. A tre giorni dal ritorno in Coppa Italia, con i sedicesimi di finale e la lunga trasferta di mercoledì 15 a Fano, ma soprattutto ad una settimana da un Padova-Belluno che potrebbe essere ancora scontro diretto tra le due capolista del girone C, l’ostacolo da superare si chiama Fontanafredda. I Biancoscudati tornano nel Pordenonese, dove due settimane fa riuscirono a vincere, non senza affanno, le resistenze di un Tamai più che mai agguerrito. Ma, rispetto ad allora, le premesse sono ben diverse: mister Parlato è privo di due pedine fondamentali quali Ferretti e Segato, e non è scontato che la reazione della squadra sia quella che tutti si aspettano. Il Fontanafredda è avversario ostico, i giocatori in campo hanno la loro bella fetta di esperienza e lo stadio è un catino affascinante. Meno male che, per la quasi totalità, a riempirlo saranno ancora una volta i tifosi padovani, pronti al terzo esodo di massa stagionale e a battere nuovi record di affetto e di partecipazione. «È una trasferta molto importante per il nostro cammino, forse una delle più difficili del girone», mette tutti in guardia Parlato.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il campo di gioco ricorda le gesta di un padovano emigrato a Milano e poi a Pordenone, la squadra è una neopromossa solamente di fatto. Benvenuti a Fontanafredda, 11 mila anime, nel Pordenonese, gli abitanti superano di poco il doppio degli abbonati del Padova. Lo stadio “Omero Tognon”, dedicato al calciatore padovano che vestì per 11 anni la maglia del Milan tra il 1945 e il 1956 prima di chiudere la carriera a Pordenone, è un gioiellino costruito negli anni ’70: scavato nel terreno (per intenderci un po’ come il “Conero” di Ancona), può ospitare quasi 5 mila spettatori, e nel 2006 ha visto addirittura sfilare la Nazionale italiana di rugby per il test match contro il Canada. Sul campo, la squadra è guidata da Maurizio De Pieri, il tecnico capace di portare, lo scorso maggio, i friulani in serie D a 26 anni dall’ultima volta. Arriva da due sconfitte di fila, una contro l’altra capolista, il Belluno, e l’altra con la Clodiense, ma si affida agli acquisti dell’ultima estate per puntare ad una salvezza tranquilla: dal portiere classe ’96 Vicario, giunto dall’Udinese, al difensore Ortolani (ex Alto Adige e Tamai), dal centrocampista Martini (ex Vittorio Falmec) agli esperti attaccanti Florean (ex Pordenone) e De Martin (ex Vittorio Falmec). Una curiosità: Massimo De Martin, l’attaccante titolare, è il fratello maggiore di Davide, ex Primavera del Padova e “scartato” da Carmine Parlato durante il ritiro di Asiago. Anche lui gioca nel Fontanafredda, ma oggi dovrebbe essere in tribuna.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) “El Rulo” Ferretti oggi salterà la sua prima partita. Ma già da domani potrebbe essere inviato in una clinica specializzata di Empoli per essere valutato dagli esperti toscani e, possibilmente, entrare in un programma di riabilitazione di una settimana che permetta di accelerarne il recupero. «Stiamo valutando se esiste questa possibilità», spiega il diesse Fabrizio De Poli. «In questo centro hanno un macchinario molto particolare, penso che in Italia ce ne siano solo due, che permette di curare l’infortunio muscolare e accelerare i tempi di recupero del giocatore rispetto al mese preventivato. Non sappiamo se la nostra richiesta verrà accolta, ma ci proviamo: Ferretti sarà visitato a Empoli e decideremo il da farsi con i medici».
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Petkovic; Dionisi, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Bedin, Nichele, Mazzocco; Cunico; Ilari, Pittarello.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) E, mentre Christian Tiboni verrà probabilmente impiegato soltanto part-time per una questione di condizione atletica ancora non al top, proprio Matteo Nichele è carico come una molla. «Aspettavo questo momento — ammette — e spero di sfruttare questa chance al meglio. Sono venuto a Padova per dare un contributo importante, sinora per una serie di ragioni non ci sono riuscito. La squalifica di Segato è senza dubbio esagerata, ma adesso tocca a me e sono convinto, magari con caratteristiche diverse rispetto a Nicola, di poter aiutare i miei compagnidi squadra. Affrontiamo una squadra che va tenuta in grande considerazione, soprattutto quando gioca di fronte al suo pubblico». E, a proposito di pubblico, al Tognon è previsto il consueto esodo di supporter biancoscudati: saranno non meno di un migliaio sugli spalti dell’impianto friulano. «Noi abbiamo tifosi fantastici — sorride Nichele — che ci faranno sentire anche stavolta come se fossimo all’Euganeo, a casa nostra. Ma in questo match dovremo avere pazienza e ragionare, senza farci prendere dall’ansia. Una partita dura 90 minuti e si può segnare anche al 95’, proprio come abbiamo fatto contro il Mezzocorona…».
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «Il Fontanafredda ha un attacco di prim’ordine con Florian e De Martin e una difesa esperta. Dovremo essere magari meno belli ma più concreti. E dobbiamo giocare in undici, da squadra, così in un modo o in un altro i punti si portano sempre a casa. Ci mancheranno Ferretti e Segato, dovremo sicuramente variare qualcosa nel nostro assetto e nel nostro modo di impostare la partita, poi vedremo come si svilupperanno i novanta minuti e anche con quali cadenze». La novità quasi certa è l’impiego dal primo minuto di Matteo Nichele, sinora parecchio «trascurato» in nome della necessità di non modificare un assetto che aveva dato eccellenti risultati fino all’infortunio di Ferretti. «Dico sempre ai miei giocatori di sfruttare al meglio queste occasioni — sottolinea Parlato — ed effettivamente per lui è una buona chance, il motivo del suo mancato impiego è legato all’assetto che avevamo diverse settimane prima del suo arrivo. Matteo, però, ci tornerà molto utile».
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Vigilia di campionato, round numero 6. Vigilia particolare, considerato che il Padova per la prima volta da tempo immemore non svolge il consueto allenamento di rifinitura. Un po’ di stanchezza, altrettanta psicologica e attenzione ai dettagli: meglio staccare il piede dall’acceleratore e dosare le energie, in questo Carmine Parlato ha spesso dimostrato di vederci lontano. A parlare, però, come sempre, c’è il tecnico biancoscudato, che mette a fuoco i tempi della trasferta di Fontanafredda. Il match precede l’intermezzo di metà della settimana prossima in Coppa Italia e il primo big-match della stagione contro il Belluno del weekend prossimo. Trasferta, quella di Fontanafredda, da affrontare senza Gustavo Ferretti, spedito a curarsi in Toscana nel tentativo di accelerare al massimo i tempi di recupero, previsti in circa un mese. «Sarà una trasferta importantissima per il nostro campionato — ammette l’allenatore campano — il Fontanafredda è una squadra che ha avuto qualche intoppo ma ci siamo preparati con molta oculatezza, perché secondo me questa è una delle trasferte più difficili del campionato».
Ore 08.38 – Aggiornamenti sulle condizioni di Gustavo Ferretti: come riferitoci dal ds Fabrizio De Poli l’attaccante argentino da lunedì si recherà ad Empoli per accelerare i tempi di recupero del suo infortunio. La scelta è caduta sul centro riabilitativo del comune toscano in quanto possiede un raro macchinario specifico per questo tipo di infortuni. Stando al direttore sportivo biancoscudato, inoltre, “El Rulo” sente già meno dolore alla gamba infortunata.
Ore 08.36 – Serie D girone C, il prossimo turno (12 ottobre, ore 15.00): ArzignanoChiampo-Belluno, Fontanafredda-Padova, Mezzocorona-Giorgione, Montebelluna-Sacilese, Mori Santo Stefano-Clodiense, Tamai-Dro, Triestina-Alto Vicentino, Union Pro-Legnago, Union Ripa La Fenadora-Kras Repen
Ore 08.34 – Serie D girone C, la classifica aggiornata dopo il recupero: Belluno e Padova 15, AltoVicentino 13, Sacilese, Clodiense, Tamai e Montebelluna 9, Fontanafredda e Union Pro 7, ArziChiampo 6, Union Ripa La Fenadora e Giorgione 5, Dro 4, Kras Repen 3, Triestina e Mori Santo Stefano 2, Legnago 1, Mezzocorona -2.
Ore 08.30 – Serie D girone C, i risultati della quinta giornata: Belluno-Triestina 2-1 (giocata sabato), Dro-Mori Santo Stefano 2-1 (giocata sabato), Legnago-Tamai 0-2 (giocata sabato), Alto Vicentino-Ripa La Fenadora 1-0, Clodiense-Fontanafredda 2-0, Giorgione-Union ArzignanoChiampo 1-0, Kras Repen-Montebelluna 1-2, Padova-Mezzocorona 1-0, Sacilese-Union Pro 5-0.
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E’ successo, 11 ottobre: giorno di riposo per i Biancoscudati, mentre mister Parlato pensa all’undici anti-Fontnaafredda.