Clicca qui per aggiornare la diretta
Ore 21.30 – Il presidente del Padova Giuseppe Bergamin è intervenuto a Padovagoal in occasione delle presentazione delle nuove maglie Macron: «Siamo sempre più meravigliati e positivamente stupiti da quello che ci sta succedendo – sorride – i nostri tifosi sono incredibili e anche la sottoscrizione di oltre 3500 abbonamenti va oltre ogni più rosea previsione. Siamo contenti, ogni giorno c’è qualcosa da fare e da migliorare, perché siamo stati costretti a fare tutto di corsa se pensiamo che due mesi fa o poco più non si sapeva nemmeno se questa società sarebbe esistita. I risultati? Mi hanno sorpreso, lo devo ammettere, ritenevo e temevo che all’inizio avremmo avuto qualche problema, ma i ragazzi hanno fatto qualcosa di eccezionale. Certo, è soltanto l’inizio e verranno anche i momenti difficili. Lì si vedrà la nostra tenuta ad alti livelli. Siamo convinti di aver fatto una squadra molto competitiva e forte, la speranza è che il campo confermi la bontà del nostro lavoro».
Ore 20.50 – In corso l’inaugurazione della “Favelas Biancoscudata”, sede della Tribuna Fattori. Grande affluenza di pubblico, a breve la benedizione da parte di Don Federico Lauretta.
Ore 20.20 – (La Nuova Venezia) «Non vedevo l’ora di affrontare il Venezia da avversario. Sono curioso di scoprire sul campo quali sensazioni proverò». Matteo Malagò non sa ancora se domenica giocherà dal primo minuto con la maglia del Real Vicenza, ma è sicuro che rivedrà da vicino quei colori, l’arancioneroverde, che ha indossato per dieci anni, da bambino fino all’esordio in prima squadra, nel 2009 in serie D, con Paolo Favaretto allenatore. […] «Emozione domenica? Un po’ sì. È dall’anno scorso che penso al giorno in cui mi sarei trovato di fronte il Venezia. Sarà una giornata particolare, ma lo sarà ancora di più quando verrò a giocare al Penzo, il mio stadio, davanti a quei tifosi che mi hanno sempre voluto bene. Meglio non pensarci fino alla gara di ritorno». Real Vicenza che si presenza all’inedito derby con un punto in più (11 a 10) rispetto al Venezia. «Il nostro obiettivo rimane la salvezza, ma siamo partiti con il piede giusto come dimostrano gli 11 punti conquistati nelle ultime 5 gare dopo la sconfitta di Salò. Il gruppo era buono, poi negli ultimi giorni di mercato si sono aggiunti Dalla Bona e Bruno, esperienza e qualità che non fanno mai male. E Malagò? Nelle ultime partite ho giocato poco, giusto così, nemmeno io ero soddisfatto delle mie prestazioni».
Ore 19.50 – (Messaggero Veneto) Bernandes da Silva Rodrigues, detto Adriano. Già il nome fa “paura”. Ma i suoi gol ne fanno di più. E destino vuole che l’attaccante brasiliano possa tornare in campo da titolare proprio domani, in occasione dell’anticipo tra il Legnago, società in cui ora milita, e il Tamai. Di Adriano si innamorò l’intera tifoseria della Sacilese nella stagione 2012-’13. Un solo anno con la maglia del club liventino, ma che lasciò il segno: 18 gol in 30 partite. Furono forse gli unici numeri da salvare della squadra biancorossa in quel campionato, terminato con un anonimo ottavo posto, nonostante in panchina ci fosse Carmine Parlato. All’ultimo anno sul Livenza, prima dello sbarco costellato di vittorie sul Noncello. Il tecnico campano, se avesse potuto, Adriano se lo sarebbe portato con sé. Ma il brasiliano, sulla scia di quel torneo da protagonista, partendo nelle vesti di scommessa (vinta dal ds liventino Denis Fiorin), dopo un lungo infortunio, si guadagnò la chiamata nei professionisti (Seconda divisione) del Delta Porto Tolle. Lega Pro, però, decisamente sfortunata: un grave infortunio lo mise ko per tutta la stagione. Così quest’estate è ripartito dalla serie D e dal Legnago. Domenica scorsa, nel match con il Ripa, è entrato a mezz’ora dalla fine e ha segnato. E’ tornato al gol (non è bastato a evitare il ko) dopo oltre un anno di astinenza. E ora il tecnico veronese Leonardo Rossi (che rientrerà da due turni di squalifica, proprio mentre dall’altra parte De Agostini ne sconterà uno) pare intenzionato a farlo partire dal primo minuto. Un’insidia in più per la difesa mobiliera, alle prese con l’incognita Colombera. Il centrale è in dubbio così come il collega di reparto Dal Bianco, entrambi usciti nella ripresa della sfida di domenica scorsa col Padova. De Agostini, in compenso, recupererà due pedine preziose come Riccardo Zambon e Davide Furlan: l’attaccante ha scontato un turno di squalifica, mentre il centrocampista, tenuto in panchina con i biancoscudati, si candida a una maglia da titolare a centrocampo, anche considerata l’assenza di Ursella.
Ore 19.20 – (Il Piccolo) Nemmeno il tempo di aver mostrato dei decisi passi avanti contro il Kras, che in casa Triestina è già piena emergenza formazione in vista della trasferta di domani a Belluno, sul campo della capolista (si gioca alle ore 15, arbitrerà Detta di Mantova). Lotti dovrà innanzitutto fare a meno del portiere Nicholas Di Piero, a cui è costata cara l’uscita un po’ avventata nel finale di partita contro il Kras: per lui ferita lacero-contusa nella zona dell’occhio, è a riposo da martedì e verrà probabilmente sostituito da Zucca. Ma ai box ci sono altri due under, anch’essi classe 1995: Damiano Pontrelli ha una costola incrinata a seguito di uno scontro di gioco, mentre Pasquale Manzo è fermo per un problema muscolare. La conseguenza è che l’allarme riguarda soprattutto il pacchetto di under da schierare, un problema amplificato dal fatto che domani gioca anche la formazione Juniores, impegnata a Mezzocorona. Visto che il portiere Zucca è del 1997, si risolve almeno la questione del giocatore classe 1996 da mandare in campo. Certo, Morgavi, Pennicchi o Ventura (tutti 1996) possono a loro volta risolvere la questione dei 1995 (ce ne devono essere due in campo contemporaneamente) ed è un’ipotesi da tenere in considerazione, ma essendo tutti difensori, e considerando che già in porta non ci sarà il titolare, potrebbe anche darsi che Lotti voglia schierare una difesa più esperta. In questo caso, oltre alla coppia centrale Piscopo-Fiore, potrebbero essere Arvia e Celli i due terzini. A centrocampo non si può prescindere da Giorgino e Proia, ma anche Spadari è piaciuto nel secondo tempo contro il Kras e non è escluso che il terzetto venga riproposto contro il Belluno. A quel punto gli altri due under potrebbero essere schierati in attacco: il primo indiziato è Giordano, possibile trequartista dietro a una coppia di punte: una sarebbe ovviamente Bez mentre l’altra casella potrebbe essere riempita dal giovane Risa, classe 1995 che si è fatto valere tra gli Juniores.
Ore 18.50 – (Corriere delle Alpi) Quanti ricordi a Trieste. Mister Vecchiato studia le mosse per fare lo sgambetto alla sua ex squadra, dove ha giocato per due anni, conquistando anche la promozione in C1. Non ci sarà però spazio ai sentimentalismi, il Belluno vuole vincere e rimanere primo, ma nella mente del tecnico gialloblù sono ancora nitidi i ricordi di quel biennio, 1999-2001, giocato con la maglia alabardata. «Sono stati due anni molto belli – racconta sorridendo il mister del Belluno – la prima stagione siamo arrivati terzi in C2, ma in semifinale play off siamo stato eliminati dal Pesaro. L’anno successivo, però, siamo riusciti ad andare in C1 vincendo gli spareggi. Trieste è proprio una bella piazza e per i tifosi l’attaccamento ai colori della loro città è una fede più che un tifo. Giocare davanti a cinquemila o più tifosi sono state emozioni bellissime. Nonostante la società sia cambiata più volte in questi anni ho ancora diversi amici lì. Domani, però, c’è il campionato e ci aspetta un match molto impegnativo. La Triestina in questo momento sembra in difficoltà ma non dobbiamo farci ingannare, hanno ottimi giocatori che non sono stati in questo girone in questi anni, ma saranno un osso duro da battere». Un futuro nel professionismo. Vecchiato, al suo secondo anno da allenatore, sta raccogliendo ottimi risultati e sono tanti che lo vedono in futuro alla guida di squadre di categoria superiore. «Non ci penso e non ho fretta – continua il tecnico – per fare il corso allenatori professionisti mi mancano ancora punti, ma adesso sto bene qua a Belluno». Il calvario di Prunster continua. Il difensore centrale classe 1995 non recupera neanche per la Triestina e il suo rientro è difficile da pronosticare. «Bisogna stare vicino al ragazzo, è appena arrivato in una città nuova e per lui non è semplice questo momento. Bisogna cercare di aiutarlo, lo aspettiamo senza problemi. Purtroppo il fastidio muscolare non diminuisce e bisogna avere pazienza. Stefano Mosca è invece disponibile e lo potrei schierare dal primo minuto».
Ore 18.20 – Termina la presentazione. Sulla nostra pagina Facebook tutte le foto dell’evento!
Ore 18.07 – Inizia la presentazione delle maglie.
Ore 18.05 – I “modelli” che indosseranno le maglie saranno Petkovic, Segato, Cunico e Ferretti.
Ore 17.55 – Leggendo il comunicato ufficiale della Macron si scopre che la prima maglia bianca avrà “particolari inserti, presenti sul collo in maglieria, nei polsini delle maniche e nella sezione laterale, di colore rosso”. La seconda maglia, di colore rosso, avrà inserti bianchi. La terza maglia sarà blu intervallata con particolari bianchi e rossi, ed avrà l’effigie del Gattamelata come previsto.
Ore 17.50 – Arrivano i giocatori biancoscudati al Macron Store.
Ore 17.40 – Qui Macron Store: grande mistero sulle nuove maglie, i tre manichini sono coperti da altrettanti teli.
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Domenica si rivedrà in campo Brotto dal primo minuto. Mancano un paio di giorni alla trasferta dell’Union Ripa La Fenadora (5) sul campo dell’Altovicentino (10), una gara che testerà le capacità dei neroevrdi a confrontocon una squadra che punta senza mezzi termini al successo in campionato. «I ragazzi si stanno allenando bene – spiega il direttore sportivo Alberto Faoro – per preparare al meglio la trasferta sul campo vicentino. Rientra dalla squalifica il difensore Halil Gjoshi, abbiamo recuperato del tutto la punta Gianmarco Brotto e il centrocampista Nicola Tomasi è sulla via del recupero». Ci sarà anche l’ex di turno: «Si tratta dell’attaccante Giacomo Moresco – continua Faoro – che due anni fa ha vinto il campionato di Eccellenza con il Marano, squadra che ha dato vita all’attuale Altovicentino. Siamo fiduciosi in un ottimo risultato anche memori di quanto avevamo fatto lo scorso anno: a meno di mezz’ora dalla fine stavano vincendo 0-2 con il Marano poi è finita 3-2 con un gol al 94’. Le capacità ci sono, andiamo a giocarcela».
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Il Belluno vince, lui pensa a come migliorarlo. Augusto Fardin sembra uno di quei personaggi che dormono con un occhio aperto. E a poche ore da Belluno-Triestina (anticipata a domani alle 15), nonostante la sua squadra voli, riflette. «A come migliorare, aggiustare e correggere una squadra devi pensarci quando vince, non quando perde – assicura il direttore sportivo gialloblù – perché quando perde sei agitato, difficilmente prendi la decisione migliore. Quando vinci invece riesci a ragionare al meglio ed essere obiettivo». E a cosa sta pensando Fardin oggi? «In questo momento ai reinserimenti di Prünster e Radrezza. Il primo forse ha commesso un’ingenuità, volendo portarsi subito al livello degli altri ha forzato e se da tre settimane non si vede credo si possa parlare di stiramento. So che è buono, ma voglio vederlo in campo. Radrezza è una scommessa di tutti, in quanto patrimonio della società. Io punto ad averlo all’ottanta per cento del suo potenziale nel girone di ritorno». Intanto i «sostituti» non fanno rimpiangere nessuno. Sorpreso dai Pellicanò, Pescosta e Posocco? «Sicuramente stanno andando oltre le aspettative, ma sapevamo che avremmo trovato giocatori così perché l’anno scorso li abbiamo seguiti da molto vicino. Effettivamente in questo momento le assenze di Mosca, Radrezza o Prünster non si notano». Corbanese continua a timbrare il cartellino. «Simone è una certezza, una delle migliori prime punte della serie D. In molti vorrebbero averlo. Cosa puoi volere di più di un ragazzo che sai che puntualmente i suoi 16/20 gol li butta dentro?». Pasa lo vedrebbe bene insieme proprio a Bez, che come lui continua a segnare? «Io in questo momento no, ma mai dire mai. Per i gol spero che ora salti un turno». Che partita sarà Belluno-Triestina? «Una partita tosta, la Triestina è un cantiere aperto e arriverà tra le prime cinque. Sabato dovremo stare attenti a noi stessi: guai rilassarsi per le quattro vittorie perché questi puniscono. Non sono in forma, ma pericolosi sì, molto». «Preoccupato» per le quattro vittorie? «Proprio no, anzi: se diventassero dieci o undici andrebbe benissimo. Se aumentano le aspettative non è un problema. Ci sono squadre più attrezzate di noi, ma il calcio è bello perché la palla è rotonda. Che noia sarebbe se vincesse sempre chi spende di più?».
Ore 16.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.30 – Qui Guizza: sessione extra di calci piazzati per Cunico, Segato, Ferretti, Nichele ed Ilari.
Ore 16.10 – Qui Guizza: lavoro atletico.
Ore 15.50 – Qui Guizza: provati gli schemi anti-Mezzocorona.
Ore 15.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento, prevista una seduta più “blanda” come ogni venerdì.
Ore 15.10 – Qui Guizza: Biancoscudati ancora negli spogliatoi.
Ore 14.50 – Ricordiamo che questa sera a partire dalle ore 20.00 ci sarà l’inaugurazione ufficiae della “Favelas Biancoscudata”, sede degli ultras della Tribuna Fattori. Disponibile a questo link l’articolo con tutte le informazioni e le indicazioni per raggiungere il luogo dell’evento.
Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Ioco è così, prendere o lasciare. Può sbagliare il piattone da un metro a porta vuota, oppure dipingere football con lo scavetto in corsa di Cremona, una magata da sballo di quelle che tolgono il respiro. «Eh, Totti a Manchester martedì si è ispirato a me – sorride per averla volutamente sparata grossa l´altro capitano giallorosso – gli ho dato lo spunto, no?». Iocolano angelo e diavolo, dr. Jekyll e mr. Hyde, ma sino all´estate del 2013 e prima di essere celestiale era stato quasi solo diavolo: da rinnegato a insostituibile sino a capitano e leader a neanche 25 anni. Ha già percorso almeno tre vite calcistiche Simone, eppure non è neppure a metà del guado della carriera: l´altalena di rendimento dei primi anni virtussini, Rastelli che l´aveva messo fuori rosa, i cenni di risveglio nella parentesi semestrale di Aosta, la rinascita con Petrone, la consacrazione con Asta. «Adesso ci godiamo il momento e non ci pensiamo, sennò ci complichiamo la vita. Fa piacere stare in cima ma siamo il 3 ottobre, il campionato finisce a maggio, di cosa parliamo? Perciò meglio provare a divertirci e vedere l´effetto che fa. Se cominciamo a metterci assilli in testa, ossessioni addosso sulla necessità di battere l´Arezzo e dover vincere ogni partita iniziamo a perdere subito. Siamo in una dimensione nuova per molti di noi, quasi tutti, viviamola con leggerezza e stop. Poi con l´Arezzo sarà diversissima rispetto alla Cremonese che giocava a viso aperto e in attacco come noi. I toscani sono guardinghi, non concedono manco la virgola e dovremo sfondare un muro. Ecco perché sarà fondamentale alzare i ritmi sin dalla partenza, velocità e fantasia dal pronti-via a costo anche di sbagliare qualcosa». Sì. ma quel gol da un metro toppato col Pavia? «Ero sicurissimo che non ci fosse nessuno, ho battuto a colpo sicuro, vai tu a pensare che sarebbe sbucato a razzo il difensore da dietro a sventare sulla linea. Ma tanto non avremmo vinto neanche se avessimo tirato per tre giorni, era scritta…». E il capolavoro di Cremona? «Stavo correndo, ho visto il portiere fuori e ho scommesso sul pallonetto».
Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Il Bassano rimane capolista. L’Arezzo, avversario di domenica al Mercante, non va oltre lo 0-0 contro l’Albinoleffe e non compie il sorpasso sui giallorossi, che mantengono la vetta almeno fino al weekend, quando ci sarà il big match tra le due formazioni. Una squadra al comando dunque che però non sente la pressione del primato, come spiega il capitano giallorosso Simone Iocolano, il nuovo idolo del Mercante. «La nostra forza è proprio questa – spiega il riccioluto esterno alto – andiamo avanti settimana per settimana, lavorando nella quotidianità e senza pensare ad obiettivi concreti. Serie B? Appunto, non ci pensiamo proprio. Stiamo facendo bene perché siamo riusciti a mantenere la mentalità vincente dello scorso anno, gran parte del gruppo è rimasto e anche il mister nuovo, Asta, sta spingendo per un calcio propositivo e di carattere». Però pochi si sarebbero aspettati il Bassano in vetta. «Ma noi ci diciamo di rimanere con i piedi per terra, alla fine siamo solo ad inizio ottobre ed abbiamo un campionato davanti – continua “Ioco” – le mie favorite? Vedo un Novara che ha esperienza ed è abituata alle categorie superiori, mi sono piaciute molto la Cremonese e l’Albinoleffe, che non ha molti punti ma appena si accenderà farà un grande campionato”. Iocolano a Cremona ha deliziato il pubblico con un eurogol, un pallonetto alla Totti. «Certe cose non si pensano, vengono naturali, d’istinto. Il più bello della mia carriera? A Ferrara ne feci uno partendo da lontanissimo, diciamo che lo piazzo secondo».
Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Alessandro Dal Canto torna al Menti alla guida del Venezia. Domenica, alle 18, affronterà il Real Vicenza nella partita di cartello della settima giornata. «È l´ennesimo ritorno – spiega il tecnico – e sono concentrato sul match». Il Real oggi e domani si allenerà a porte chiuse, ma Dal Canto pare aver già le idee chiare. «Ho visto giocare la squadra di Marcolini cinque volte. È una formazione che tenta di giocare e ha giocatori di ottimo livello». Dal Canto, un punto divide in classifica Real Vicenza e Venezia. Che gara si aspetta? Equilibrata, un po´ come tutte. Non c´è infatti in questo girone una squadra nettamente favorita, né ce n´è una chiaramente sfavorita. Ho notato che in ogni rosa ci sono giovani bravi e 4-5 giocatori forti. Nessuno vuole retrocedere. Il Venezia è reduce da un´importante vittoria sulla Feralpi Salò, quindi il Real deve attendersi una formazione carica. Abbiamo vinto bene in casa, 4-1, contro la Feralpi, ma prima siamo stati sconfitti a Como per 3-0. Finora il nostro campionato è stato caratterizzato da alti e bassi; abbiamo incontrato difficoltà, ma tiriamo dritti per la nostra strada. […] Nel girone non c´è il Vicenza. Cosa pensa del ripescaggio? Sono felice per la piazza, che dopo due retrocessioni consecutive è tornata nella categoria che più le si addice. Poi non sta a me esprimere se sia giusta o sbagliata la faccenda del ripescaggio. Cosa pensa dello “spezzatino”? Non mi piace, perché crea scompensi di tutti i tipi. Sento e leggo che questa modalità ci permette di abituarci ai cambiamenti ma non è assolutamente vero. Quando c´è stato il turno infrasettimanale, abbiamo giocato mercoledì e poi sabato. Io sono uno che basa le prestazioni sugli allenamenti».
Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tre titolari ko, infermeria piena e Venezia con i cerotti nella tana del Real Vicenza. Dopo il convincente 4-1 del Penzo sulla FeralpiSalò il team arancioneroverde domenica inseguirà al Menti (ore 18) quel salto di qualità che passa necessariamente per una serie di prove di forza. Tuttavia mister Dal Canto sarà costretto a pescare abbondantemente in panchina, visto che Espinal (botta all’adduttore), Marino (noie muscolari) e Sales (pestone al piede) sono ai box. Assenze che, peraltro, vanno a sommarsi a quelle della punta Greco, del terzino Giuliatto e del mediano Hottor. «Saremo comunque in undici, pronti alla trasferta di Vicenza che sarà una tappa importante nel nostro percorso di ricerca di quella continuità che, classifica alla mano, nessuna squadra ha ancora raggiunto in questo torneo – fa il punto il ds Ivone De Franceschi -. Noi siamo soddisfatti di quanto fatto, le prestazioni ci sono sempre state al pari del giusto approccio, normale essere fiduciosi ora che condizione e amalgama aumentano». La matricola Real Vicenza, schiacciata ovviamente dalla presenza del Vicenza (5.262 abbonati dopo il ripescaggio in serie B), è in pratica una squadra senza pubblico (145 spettatori contro l’Alessandria, 84 con la Pro Patria e 68 domenica scorsa contro il Renate). «Tuttavia proprio in questo contesto il Real ha conquistato una promozione e oggi conta 11 punti in classifica contro i nostri 10 – mette in guardia De Franceschi -. Affronteremo una squadra simile a noi, con un’identità, buone individualità ed entusiasmo. Aspettiamoci una battaglia, abbiamo tutto per fare risultato».
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Non è una settimana fortunata per il Venezia questa che andrà a chiudersi col derby di domenica contro il Real Vicenza. Dopo la tegola dell’infortunio di Hottor, ieri si sono fermati ben tre giocatori. Due difensori, Marino e Sales e un centrocampista, Espinal, tanto che entrambi i reparti sono in emergenza. Lo stop più grave riguarda Vinicio Espinal, che mercoledì aveva segnalato a fine allenamento: ieri è stato sottoposto a risonanza ed è emerso un problema all’adduttore per il quale sarà rivalutato tra dieci giorni. Si tratta invece di un affaticamento muscolare il problema che sta tenendo ai box Antonio Marino e forse una chance che recuperi in tempo per domenica c’è. Più incerta la situazione di Simone Sales che ha preso una gran botta su un piede, tanto che ieri non riusciva neppure a calzare lo scarpino: difficilmente potrà farcela per il Real. Mancando i due difensori, mister Dal Canto dovrà ridisegnare la linea difensiva, inserendo Panzeri sull’out destro per Sales e Cernuto al centro per Marino. Per quanto riguarda il centrocampo sarà Zaccagni a posizionarsi sull’esterno, a destra o a sinistra a seconda di come si giostrerà con Carcuro. Se la situazione rimarrà così Dal Canto dovrà convocare un paio di difensori della «Berretti», per avere qualche cambio in panchina.
Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Sergio Campana, avvocato, presidente onorario dell’Aic, è uno dei doppi ex di Vicenza e Bologna fra più illustri assieme a Vinicio, Pavinato, Giorgio Carrera, Filippi (oltre a Gb Fabbri, Ulivieri e Guidolin come allenatori). «L’ultima partita della mia carriera fu proprio contro il Bologna nel turno conclusivo del campionato 1966-67 e terminò 0-0. A noi serviva un punto per salvarci, confidando nella sconfitta della Lazio con la Juventus in lizza per lo scudetto, a loro occorreva un pareggio per entrare in Mitropa Cup. Conoscevo tutti i giocatori in campo ed ogni tanto c’era uno sguardo d’intesa con Pascutti». Come si spiega la sua parentesi rossoblu in mezzo alla carriera nel Lanerossi (con 238 partite e 46 reti)? «Stavo giocando buoni campionati ed ogni anno c’erano delle richieste (anche dal Napoli), anche se non ne sapevo nulla. Nell’estate del 1959, finché ero in vacanza a Jesolo, mi arrivò il telegramma del Vicenza, perché allora si usava così. Andai ad incontrare il mitico presidente Dall’Ara, che era solito far attendere a lungo i nuovi arrivati per condizionarli e dopo un paio d’ore di anticamera me ne andai, dicendo alla segretaria che non ero abituato ad un trattamento del genere. Dall’Ara mi riconvocò il giorno dopo, scusandosi, e rimasi a Bologna due stagioni, giocando 50 partite e segnando una ventina di gol». […] Passiamo al presente: qual è il suo pronostico per la sfida di domani al Menti? «Mi pare che in questo momento, pur con le sue difficoltà, il Bologna sia favorito, però il Vicenza è in ripresa e le ultime prestazioni lasciano sperare, grazie anche agli innesti di Ragusa e Di Gennaro. Sarà una partita molto aperta: naturalmente farò il tifo per il Vicenza».
Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) Avere diciannove anni e dimostrare la tranquillità di un veterano o giù di lì. Se il Vicenza, nonostante gli infortuni che hanno bersagliato tre difensori importanti come Brighenti, El Hasni e D´Elia, è riuscito a mantenere la porta inviolata nelle ultime due partite, lo deve anche alle ottime prestazioni di Pol Garcia Tena, difensore catalano giunto in prestito dalla Juventus. Garcia Tena, se lo aspettava di trovare subito uno spazio così importante alla sua prima esperienza da professionista? «È stata una sorpresa giocare subito così tanto, ma mi fa molto piacere. Sono venuto a Vicenza soprattutto per imparare, ma naturalmente speravo anche di trovare il mio spazio per giocare. Ogni giorno mi alleno al massimo per provare a meritarmi il posto, l´allenatore e i compagni mi stanno dando fiducia e spero di continuare a ripagarla sul campo». […] Si può dire che il Vicenza ha superato bene il primo impatto con la serie B? «Sì, lo si può dire perché è stato il campo a confermarlo. Non abbiamo affrontato squadre deboli, anzi, eppure non siamo mai stati messi sotto sul piano del gioco». Quindi non è stato problematico il passaggio dalla Lega Pro alla serie B? «No, anche perché la squadra era comunque costruita per disputare una Lega Pro di vertice. Se a questo aggiungiamo che sono arrivati diversi giocatori di grande talento, e che l´intesa nel gruppo tra chi c´era già e chi è stato acquistato dopo il ripescaggio si è creata molto facilmente, si capisce perché ci siamo fatti trovare subito pronti». […] Domani arriva il Bologna, una delle squadre più forti del campionato. Per voi difensori si annuncia una giornata tosta. «Tutta la squadra lotterà al massimo, ne sono sicuro. E comunque, con tutto il rispetto per il Bologna che è di certo una squadra molto forte, non vedo perché noi dobbiamo partire per forza battuti. Se è vero che loro hanno grandi giocatori e puntano a vincere il campionato, anche noi abbiamo dimostrato di poter fare bene. Quindi, come noi saremo attenti e concentrati perché sappiamo di affrontare un avversario difficile, credo proprio che anche loro dovranno fare altrettanto, perché vengono al Menti, a casa nostra, e qui non sarà facile per nessuno batterci».
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) C’è attesa per la sfida di domani al «Menti» che vedrà il Vicenza affrontare il Bologna. La tifoseria rossoblu ha già acquistato oltre 500 biglietti della gradinata nord, settore dello stadio riservato agli ospiti, ma se le condizioni climatiche saranno buone, le presenze dei tifosi del Bologna aumenteranno ancora. Dopo una partenza difficile, il Bologna sembra aver intrapreso la strada giusta andando a vincere a Terni quindici giorni fa e superando il Cittadella in casa nell’ultimo turno. Dieci punti che valgono le zone alte della classifica e tanta voglia di continuare a vincere. «Sabato scorso è arrivata finalmente la vittoria casalinga che aspettavamo da oltre sei mesi – ha spiegato Marios Oikonomou, il difensore greco del Bologna – Prima della gara eravamo nervosi, ma abbiamo dato tutto e vincendo ci siamo sbloccati. Domani al “Menti” servirà lo stesso atteggiamento delle ultime due partite, perché sarà una gara difficile contro una squadra molto pronta. Sappiamo bene che non sarà una facile, loro stanno crescendo e leggendo i nomi dell’organico non sono niente male. Per vincere servirà il miglior Bologna, ma siamo pronti». Sarà quindi un Bologna lanciato e con il morale alto, anche se qualche problema di formazione preoccupa il tecnico del Bologna Diego Lopez. A poco più di un giorno dal match, è incerta la disponibilità di Matuzalem. Situazione che, unita all’infortunio di Casarini, rischia di decimare il centrocampo. Ecco perché l’allenatore del Bologna potrebbe decidere di cambiare qualcosa negli schemi offensivi magari riproponendo la versione da trasferta vista a Terni con il doppio trequartista o comunque due uomini a supporto di bomber Cacia. In Umbria furono Laribi e Troianiello e lo stesso potrebbe ripetersi domani al «Menti». Mister Diego Lopez punta molto sulla vena realizzativa di Daniele Cacia, un attaccante che quando ha affrontato il Vicenza è andato spesso in gol. «La formazione berica mi porta bene – ha confermato il centravanti del Bologna – contro il Vicenza ho segnato al “Menti” l’anno della promozione del Verona quando vincemmo tre a due, ma ricordo anche il gol realizzato con la maglia del Padova al 92’, un minuto dopo che Abbruscato aveva segnato la rete del pareggio. Quando ero al Piacenza battemmo il Vicenza per 4 a 1 e io segnai addirittura una tripletta. Comunque sono sincero quando dico che l’importante è che domani vinca il Bologna e non certo che io riesca ad andare in gol. Vincere a Vicenza non sarà facile, ma noi abbiamo i mezzi per farlo».
Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) Tocca a Livorno e Crotone aprire le danze in questa settima giornata del campionato cadetto. Nell´anticipo di stasera al Picchi i toscani vogliono rilanciarsi dopo la sconfitta di Avellino, mentre gli ospiti puntano a prolungare una serie positiva fatta di una vittoria e tre pareggi. Nel frattempo prosegue sempre più lanciata in vetta la marcia del Perugia, unica squadra ancora imbattuta. I grifoni per allungare il percorso netto domani pomeriggio dovranno superare l´insidioso ostacolo della trasferta di La Spezia, contro un avversario dal dente avvelenato dopo due sconfitte consecutive. La settimana scorsa i liguri sono stati battuti con un secco 2-0 dal Modena, che ora è atteso a Bari per un interessante confronto diretto tra due formazioni che nella scorsa stagione disputarono i playoff e sperano di essere nuovamente protagoniste nei quartieri nobili della classifica. È proprio lì che al momento “risiedono” un po´ a sorpresa Carpi e Pro Vercelli. Gli emiliani, reduci dalla sconfitta per 2-0 rimediata a Chiavari, tenteranno di rialzarsi ospitando i piemontesi, fermati sull´1-1 in casa nell´ultimo turno dall´ottimo Frosinone. I ciociari domani misureranno i progressi del Catania, che affronterà la trasferta del Matusa rinfrancato dalla prima vittoria stagionale ottenuta ai danni del Pescara (2-1). Gli abruzzesi sono così rimasti da soli in fondo alla classifica e ancora a secco di vittorie: pare sempre più in bilico la panchina del tecnico Baroni, obbligato a battere all´Adriatico la matricola Entella, che invece si è sbloccata superando il Carpi. Anche a Brescia andrà in scena un confronto diretto tra due squadre partite a rilento: il derby lombardo del Rigamonti contro il Varese rischia di inguaiare soprattutto i padroni di casa, mentre gli ospiti possono respirare grazie alla “manita” (5-2) inflitta al Trapani. Il posticipo di lunedì sarà infine un importante banco di prova per l´Avellino, attuale seconda forza della serie B: gli irpini sono attesi al Liberati dalla solida Ternana, che però finora non ha mai vinto davanti al proprio pubblico.
Ore 12.20 – L’arbitro di Padova-Mezzocorona sarà il signor Giuliano Parrella di Battipaglia, coadiuvato dagli assistenti di linea Segat e Fulin.
Ore 12.00 – (Gazzettino) Le squalifiche in contemporanea dei difensori centrali Michele Pellizzer e Andrea Signorini danno spazio a Alessandro De Leidi per il debutto stagionale con la maglia di titolare al centro della difesa del Cittadella. È questa l’opzione più probabile nelle scelte a disposizione di Claudio Foscarini, che in alternativa potrebbe accentrare Cappelletti inserendo Pecorini in fascia destra. De Leidi non si tira indietro: «Mi sono sempre preparato al meglio per farmi trovare pronto alla chiamata. Se l’allenatore mi chiede di scendere in campo mi sento carico per fare la mia parte». Il ruolo di centrale gli è abituale. Riprende il difensore: «Sono cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta come difensore centrale ricoprendo quel ruolo anche in serie C a Foggia e a Barletta. L’anno scorso al mio primo anno a Cittadella mi sono adattato in più ruoli, secondo le necessità della squadra». Domani troverà nel Lanciano il diciottenne Cerri, attualmente capocannoniere della B. «Ogni squadra -sostiene De Leidi- ha qualche attaccante particolarmente pericoloso. Sappiamo che Cerri è forte fisicamente e molto bravo nel gioco aereo. Sarà una sfida importante e noi cercheremo di bloccarlo possibilmente anticipandolo prima che entri in possesso della palla. Ma dovremo fare attenzione al Lanciano nel suo insieme perchè non è mai un singolo giocatore a fare il risultato». SQUADRA. Ieri si è allenato in gruppo Filippo Scaglia, che nei giorni scorsi era stato risparmiato per favorire il suo recupero da una botta alla coscia destra che aveva rimediato sabato scorso a Bologna. La sua presenza è importante ed è data per certa contro il Lanciano (arbitra Roca). Questa mattina alle 11 allenamento di rifinitura. BARRECA. Antonio Barreca è stato convocato per domenica prossima nella nazionale Under 20 che giovedì 9 ottobre a Lublin disputerà l’incontro Polonia-Italia, valido per il «16° Trofeo Quattro Nazioni».
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Altre scaramanzie? «Un’altra è legata al numero 17. Non mi sarei mai preso il numero di maglia 17 come hanno fatto Gorini e quest’anno Busellato. L’importante è tuttavia che chi scende in campo non sia superstizioso. Odio poi il giorno 17 e vedere il 17 nel contachilometri della macchina. Sono superstizioso, ma sia chiaro sono un cristiano praticante e quindi tutti questi riti non sono altro che dei giochi». La squadra. Allenamento pomeridiano ieri, mattutino oggi (ore 11) per il Cittadella in vista della gara di domani al Tombolato contro il Lanciano. Contro gli abruzzesi la lista degli indisponibili si fermerà agli squalificati Pellizzer e Signorini e agli infortunati Donazzan, Paolucci e Schenetti. Ad arbitrare la sfida sarà Roca di Foggia. Il Centro Coordinamento Club Granata ha intanto comunicato che, visto il posticipo a lunedì 13 della gara di Varese (ore 20.30), saltano la trasferta in terra lombarda e l’inaugurazione, fissata proprio per lunedì 13, della sezione di Jesolo del club Angelo Gabrielli. Infine Barreca è stato convocato per la nazionale Under 20.
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Il Cittadella si affida anche al sigaro del suo vicepresidente Giancarlo Pavin per scacciare i fantasmi delle recenti due sconfitte consecutive. Quando la squadra di Claudio Foscarini gioca al Tombolato, il vicepresidente porta avanti una scaramanzia che vede coinvolto il sigaro, che lo stesso Pavin è solito fumare prima di ogni partita. «Prima che inizi la gara getto il pezzo di toscano rimasto, nella griglia della fognatura posta vicino alla pista d’atletica dello stadio», spiega Giancarlo Pavin. «Se entra perfettamente allora la squadra vince, altrimenti se si ferma sulla griglia vuol dire che è una giornata difficile e che c’è il rischio di perdere». Pavin, la scaramanzia funziona sempre? «Generalmente sì. Nella partita contro la Pro Vercelli, che abbiamo perso settimana scorsa, avevo gettato il pezzo di sigaro dentro al pozzetto ed era entrato perfettamente. Abbiamo perso, ma il pozzetto nel quale avevo gettato il pezzo di toscano non era il solito. Vuol dire che la scaramanzia funziona solamente in uno solo». Sappiamo che non è la prima superstizione che la riguarda e che vede coinvolto il sigaro. Ci spiega l’altra? «Non sono mai stato un fumatore, ma qualche anno fa in un momento di difficoltà della squadra ho iniziato a fumare il sigaro. Prima della partita immergo il toscano nel vino e mi metto a fumare. Da quando ho iniziato questa routine sono arrivati per la squadra i risultati positivi».
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) L’Este ha ingaggiato il principe del foro di diritto sportivo, Mattia Grassani, per il caso-Bonazzoli. L’attaccante giallorosso, (ex Samp, Reggina e Padova), è stato squalificato per dieci giornate dal giudice sportivo per espressioni «discriminatorie per ragioni di razza, nazionalità e colore della pelle» messe a referto dal direttore di gara. Una decisione che ha sconvolto tutti, dal presidente Renzo Lucchiari ai giocatori. Il patron, infatti, ha dato mandato a Grassani di presentare ricorso alla Commissione Disciplinare contro la maxi-squalifica inflitta dal giudice sportivo. «Oggi (ieri) abbiamo già inoltrato il ricorso» spiega Lucchiari. «Era un atto dovuto anche perché siamo convinti che il giocatore non abbia pronunciato quelle frasi». A quanto pare, Bonazzoli avrebbe pronunciato qualche “francesismo” a denti stretti, lontano dal direttore di gara di Este-Correggese (giocata domenica scorsa) Ramy Jouness, medico torinese di origini marocchine. Le offese, gli sarebbero state riferite dal guardalinee. Il giocatore, comunque, sotto choc per la notizia, ha smentito ogni tipo di espressione a sfondo razziale nei confronti di Ramy. Grassani, quindi, avrà il compito di dimostrare che il giocatore non ha pronunciato le frasi scritte a referto. L’avvocato Grassani, tra l’altro, ha già avuto a che fare con l’Este: due anni fa, in seguito al ricorso presentato da Forlì e Virtus Castelfranco contro il tesseramento del difensore Ciro Aliberti, che aveva giocato alcune partite di campionato con un tesseramento incompleto. In quell’occasione la società di via Monte Cero patteggiò due punti di penalizzazione, risultati decisivi per la classifica finale, che ha visto l’Este concludere dietro il Forlì, promosso in Lega Pro. Nel frattempo, l’Este ha “sostituito” Bonazzoli con un brasiliano: la dirigenza ha infatti ufficializzato Anderson Piva, classe 1994. Piva, arrivato in estate con Leonardo Albanesi e Tulio Marotti, aspettava da mesi il transfer per la ratifica del tesseramento, arrivata solo ieri. Domenica prossima l’Este affronterà la trasferta di Formigine, in provincia di Modena.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Sul presidente Bergamin aggiunge. «È una brava persona, affidabile e trasmette sicurezza e serenità. Non ci fa mancare mai niente, si vede che tiene molto alla squadra». Tra i suoi compagni chi l’ha più sorpresa? «Fermo restando che siamo un’ottima squadra, dico Cunico: ha qualcosa in più e può fare la differenza in questa categoria». Domenica si torna all’Euganeo, avversario il Mezzocorona che è ultimo. «Sarà una partita dura, ma dobbiamo proseguire per la nostra strada senza intoppi». Anche perché la concorrenza non manca. Si aspettava il Belluno in vetta alla classifica con voi? «Non è una sorpresa, dato che aveva fatto bene anche l’anno scorso. Ci sono anche Sacilese e Altovicentino, con quest’ultimo che come noi ha forse qualcosa in più in termini di organico rispetto alle altre».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Matteo Dionisi è una garanzia nel pacchetto arretrato e sa anche confezionare assist al bacio come quello che domenica ha consentito a Ferretti di firmare il gol vittoria con il Tamai. «Ho messo una buona palla ed è stato bravo Ferretti a segnare. Il merito è anche dei compagni: dopo un primo tempo in sordina, nella ripresa siamo tornati in campo con piglio deciso e abbiamo giocato come sappiamo fare». In difesa con la sua duttilità può essere utilizzato in tutti i ruoli. «Mi adatto volentieri. Dove il mister decide di impiegarmi, va bene. Sono soddisfatto di questo avvio di stagione a livello personale e di squadra. Ci tenevamo a partire bene e dobbiamo mantenere questo ritmo, anche se il campionato è solo all’inizio e non abbiamo fatto ancora niente». Proprio con Parlato è sbocciato un feeling particolare, tanto da essere un «fedelissimo»: insieme nel Valenzana, Rovigo, Sacilese, Pordenone e adesso Padova. «Ci siamo trovati la prima volta al Valenzana ed è nato questo rapporto di fiducia. Come lo vedo in questa esperienza al Padova? Lui è sempre stato un allenatore attento al più piccolo dei dettagli, ma avendo giocato nei biancoscudati e vivendo a Padova sente questa esperienza un pò più delle altre, e ci tiene a fare bene».
Ore 10.30 – (Gazzettino) La Corte sportiva d’appello nazionale ha respinto il ricorso del Padova contro l’ammenda di 2.500 euro e la diffida dell’Euganeo per l’episodio di Montebelluna. Alcuni tifosi avevano lanciato materiale pirotecnico e tre bottigliette d’acqua, una delle quali aveva colpito al polpaccio un guardalinee. «Sono sorpreso – afferma il presidente Giuseppe Bergamin – perché c’erano almeno le attenuanti. Abbiamo presentato un ricorso articolato che aveva una valenza importante, adesso aspettiamo le motivazioni: sono curioso di capire come mai è stato respinto. Voglio anche capire il motivo per il quale altri ricorsi sono stati accettati e non il nostro, non è sempre bello subire e stare zitti». MAGLIE. Oggi alle 18 allo store della Macron (via Croce Rossa 118) saranno presentate le maglie ufficiali della squadra. Interverrà lo stato maggiore biancoscudato e la squadra con Parlato. Per la Macron saranno presenti Gabriele Tacconi, Stefano Mazzardo e Gianluca Trulla. ULTRAS. Questa sera alle 20 si terrà l’inaugurazione ufficiale della sede degli ultras in via Galilei 50 a Rubano.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Partitella in famiglia ieri per i biancoscudati sotto gli occhi del presidente Giuseppe Bergamin e del vice Edoardo Bonetto. Oltre al consueto modulo 4-2-3-1, Parlato ha provato anche la formula con il centrocampo a tre e il trequartista alle spalle delle due punte. Da registrare uno splendido gol in semirovesciata realizzato da Ferretti, che è stato applaudito dai tifosi presenti al campo. Nella ripresa si è visto in campo anche Tiboni, autore di un sigillo. Oggi allenamento alle 15 al centro sportivo Geremia, domani mattina la rifinitura all’Appiani. CESCA. Dopo il «tormentone» di una ventina di giorni fa legato al mancato approdo di Alessandro Cesca in biancoscudato per problemi di tesseramento, l’attaccante potrebbe finire alla corte del Gubbio in Lega Pro. Nel giro di qualche giorno, infatti, il club umbro deciderà se mettere sotto contratto il giocatore.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) La partita, tuttavia, è ancora tutta da giocare: con l’istanza di fallimento giunta dall’avvocato Grassani e l’udienza fissata tra una settimana esatta, gli ex collaboratori sperano di mettere ulteriore pressione a Penocchio e c.. Molto dipenderà da quel che accadrà proprio il 10 ottobre: se il calcio Padova dovesse incorrere nel fallimento, l’intera procedura sarebbe inutile. Il Padova, dal canto suo, cercherà in tutti i modi di ottenere tempo per arrivare al concordato preventivo e congelare per sei mesi le possibili future istanze di fallimento: rimane solo da capire se il giudice accetterà la richiesta, visto che dietro l’angolo ci sono 59 altre persone (più decine di creditori ulteriori) pronte a trascinarlo davvero in Tribunale.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ma chi sono questi creditori? Si tratta di allenatori della scuola calcio, tecnici, massaggiatori, medici, preparatori e persino autisti dei pullmini del settore giovanile. Nessun dipendente, tuttavia, tutte persone che hanno prestato la loro opera senza vedere riconosciuto lo sforzo come pattuito. Tra questi c’è anche la trentina di persone che ha lavorato al CityCamp (che si è tenuto tra giugno e luglio) per il quale non è mai stata pagata nonostante i circa 100 mila euro di quote di iscrizione entrate nelle casse del Calcio Padova. Le conseguenze. La messa in mora è, in sostanza, un sollecito di pagamento al debitore, che può redatto da un giudice, come da un avvocato. La differenza è che se nel primo caso la procedura può portare ad un’ingiunzione di pagamento (con eventuale blocco dei beni) da parte del magistrato, quando ad operarlo è un avvocato la lettera di mora non è altro che un avvertimento: se entro, di solito 7 giorni dal ricevimento della raccomandata le spettanze non sono saldate, la controparte può adire tutte le vie che la legge consente.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Cinquantanove tra allenatori, tecnici e preparatori atletici del vecchio Calcio Padova hanno messo in mora la società. Gli ex collaboratori, che in totale avanzano circa 150 mila euro hanno dato mandato ad inizio settembre all’avvocato Francesco Rossi (lo stesso che tutela l’ex dg Gianluca Sottovia che avanza centinaia di migliaiai di euro) di promuovere una azione legale per avere ciò che gli spetta. Il 18 settembre il legale ha inviato la lettera di messa in mora via posta certificata al Calcio Padova spa di viale Rocco. Ma finora nessuno ha risposto. In questi giorni, e soprattutto alla vigilia dell’udienza al Tribunale fallimentare che si terrà il prossimo 10 ottobre, l’avvocato chiederà ai suoi assistiti cosa fare. E pensare che all’inizio solo in pochi avevano aderito a questa specie di “class action”. Il numero è via via aumentato ai 59 di oggi.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il cambio di modulo sta prendendo piede ogni giorni di più. Le prime avvisaglie di Padova più quadrato con l’inserimento di un ulteriore centrocampista, si erano avute nell’allenamento di due giorni fa e nella seduta di ieri pomeriggio sono state parzialmente confermate. Nell’ormai consueta partitella del giovedì pomeriggio il tecnico Parlato, dopo l’iniziale e sin qui collaudatissimo 4-2-3-1, ha deciso di testare ancora una volta il 4-3-1-2. Uno schieramento più coperto a protezione di una retroguardia che sin qui è stata non del tutto convincente. Ieri pomeriggio, Parlato ha optato per Segato in cabina di regia, spalleggiato dal giovane Mazzocco e da Nichele, quest’ultimo ancora alla ricerca del primo gettone da titolare, con Marco Ilari al fianco di Ferretti. Un’opzione che costringerà comunque il tecnico, vista l’uscita di un “under” in attacco quale è Bruzzi, a sostituire Dionisi con il giovane Bragagnolo sul versante destro della difesa. Oggi le maglie. Saranno svelate questa sera le nuove maglie da gioco del Padova: l alle 18 al Macron Store di via della Croce Rossa 118, alla presenza della dirigenza, del tecnico Parlato e dei giocatori. Ricorso respinto. La Corte Sportiva d’Appello ha intanto respinto il ricorso della Biancoscudati Padova partito dopo la multa di 2.500 euro con diffida del campo ricevuta a seguito della partita di Montebelluna, quando un assistente del direttore di gara fu raggiunto da una bottiglietta d’acqua. La diffida all’Euganeo rimane dunque in piedi, e in presenza di un’altra sanzione potrebbe portare anche alla squalifica del campo.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Intanto oggi pomeriggio alle 18 al «Macron store» di via della Croce Rossa 118 verranno presentate alla stampa le maglie da gara ufficiali per la stagione 2014-2015. All’evento ci saranno il presidente Giuseppe Bergamin, il vicepresidente Edoardo Bonetto, l’amministratore delegato Roberto Bonetto, il diesse Fabrizio De Poli, e tutti i giocatori della prima squadra, capitanati da mister Carmine Parlato. A far gli onori di casa, per la Macron lo sports marketing manager Italy Gabriele Tacconi, il chief sales officer Stefano Mazzardo e l’area manager Triveneto Gianluca Trulla. Calciomercato: Alessandro Cesca, rimasto senza squadra dopo la nota vicenda del tesseramento saltato al Padova per ragioni burocratiche, interessa al Gubbio, che sta pensando di metterlo sotto contratto. Il club umbro prenderà una decisione entro pochi giorni, mentre il Renate (altra squadra a cui Cesca era stato accostato), ha deciso di non procedere nelle trattative.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «E devo ringraziare Ferretti che mi ha servito un assist bellissimo. Dobbiamo proseguire su questa strada, ma non dobbiamo assolutamente accontentarci, ci sono molte cose da migliorare». Novità in arrivo anche per il vecchio Calcio Padova, le cui probabilità di fallire aumentano giorno dopo giorno. Secondo le notizie raccolte in queste ore non è stato raggiunto alcun accordo fra i legali di Diego Penocchio e di Marcello Cestaro per il pagamento dei debiti pregressi che hanno, di fatto, cancellato il club di viale Nereo Rocco dal panorama calcistico professionistico. L’udienza prefallimentare del prossimo 10 ottobre, a questo punto, potrebbe aprire la strada al definitivo crac del Calcio Padova Spa. Pillole sparse: la terza sezione della Corte sportiva d’Appello nazionale ha comunicato di aver respinto il ricorso della Biancoscudati Padova contro la sanzione di 2.500 euro con diffida inflitta dopo la partita col Montebelluna del 14 settembre scorso.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Non è passata inosservata nell’ultima trasferta di Tamai e nella precedente partita casalinga con il Mori Santo Stefano la necessità di trovare un’alternativa tattica al modulo-base di cui Carmine Parlato ha lavorato per diverse settimane dopo la rinascita del Padova. Fra 4-2-3-1 e 4-3-3, è sempre rimasto in naftalina il 4-3-1-2, una disposizione tattica che prevede l’utilizzo del trequartista (Cunico) e che, con l’arrivo di Christian Tiboni, potrebbe rappresentare una valida alternativa con le due punte in prima linea: Tiboni, appunto, accanto a Ferretti. Un’opzione B da non trascurare, soprattutto quando ci saranno le difese chiuse, con partite difficili da sbloccare. I gol, però, potrebbero arrivare anche dai difensori, tutti in ottimo stato di forma e pericolosi sui calci piazzati. «È vero che prendiamo un po’ troppi gol – spiega Davide Sentinelli – ma è altrettanto vero che abbiamo tante soluzioni per segnare. Domenica scorsa è toccato a me, il gol lo dedico ai miei figli che sono i miei primi tifosi».
Ore 08.38 – (Biancoscudati Padova) La Biancoscudati Padova e Macron sono liete di annunciare che questo pomeriggio al Macron Store di via della Croce Rossa 118 verranno presentate alla stampa le maglie da gara ufficiali per la stagione 2014-2015. All’evento, che inizierà alle 18, saranno presenti il presidente Giuseppe Bergamin, il vice presidente Edoardo Bonetto, l’amministratore delegato Roberto Bonetto, il diesse Fabrizio De Poli, e tutti i giocatori della prima squadra, capitanati da mister Carmine Parlato. A far gli onori di casa, per la Macron Saranno presenti lo Sports Marketing Manager Italy Gabriele Tacconi, il Chief Sales Officer Stefano Mazzardo e l’Area Manager Triveneto Gianluca Trulla.
Ore 08.36 – La Corte Sportiva d’Appello Nazionale III^ Sezione comunica che ha respinto il ricorso della Biancoscudati Padova avverso la sazione dell’ammenda di 2.500 Euro con diffida inflitta alla reclamante seguito gara Calcio Montebelluna-Biancoscudati Padova del 14/09/2014 (Delibera del Giudice Sportivo presso il Dipartimento Interregionale).
Ore 08.34 – Serie D, girone C: tre delle nove gare della quinta giornata saranno anticipate a sabato. Si tratta di Ital Lenti Belluno-Unione Triestina, Dro-Mori Santo Stefano e Legnago Salus-Tamai.
Ore 08.32 – Serie D, il prossimo turno (domenica 5 ottobre, ore 15.00): Padova-Mezzocorona, Alto Vicentino-Ripa La Fenadora, Clodiense-Fontanafredda, Dro-Mori Santo Stefano, Giorgione-Union ArzignanoChiampo, Belluno-Triestina, Legnago-Tamai, Kras Repen-Montebelluna, Sacilese-Union Pro
Ore 08.30 – Serie D, girone C, la classifica dopo la quarta giornata: Padova e Belluno 12, AltoVicentino 10, Fontanafredda e Union Pro 7, Clodiense, Sacilese, Union Arzignano e Montebelluna 6, Union La Fenadora 5, Tamai e Kras Repen 3, Triestina, Giorgione e Mori Santo Stefano 2, Dro e Legnago 1, Mezzocorona -2.
Ore 08.28 – Serie D, girone C, i risultati della quarta giornata: AltoVicentino-Sacilese 2-2, Fontanafredda-Belluno 2-4, Mezzocorona-ArziChiampo 0-0, Montebelluna-Dro 2-0, Mori Santo Stefano-Giorgione 3-3, Tamai-Padova 2-3, Union Pro-Clodiense 1-0, Union Ripa La Fenadora-Legnago 2-1, Triestina-Kras Repen 1-1
Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 2 ottobre: partitella in famiglia alla Guizza per i Biancoscudati, a parte il solo Salam Dené.