Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe
Se il Padova continua la sua marcia in vetta a punteggio pieno, in coabitazione con il Belluno, l’avversaria più accreditata dei biancoscudati ha dovuto arrestare la marcia. L’Altovicentino, infatti, domenica è stata bloccata sul pareggio dalla Sacilese, perdendo quindi due punti preziosi nella corsa al vertice. E in una società così scaramantica come quella biancoscudata, il merito dovrà essere per forza ascritto alle “gufate” di Fabrizio De Poli, che domenica scorsa ha scelto di non seguire la squadra a Tamai, proprio per andare a Valdagno a vedere come si comportavano i rivali dell’Altovicentino. E ha scoperto che c’è un’altra squadra da tenere sotto stretta osservazione: «Ho visto due ottime squadre», il parere del direttore sportivo.
«L’Altovicentino ha più qualità nei singoli, ma la Sacilese ha un buon organico che gioca un bel calcio di gruppo, nelle quali spiccano alcune individualità non da poco. È una formazione da tenere in grande considerazione anche per i primi posti». In vetta però c’è il Padova, nonostante le sette camice sudate a Tamai. Risparmiandosi la trasferta in Friuli De Poli ha evitato di correre un bello spavento. «Io sono contento perché stanno arrivando i risultati e a volte non ha nemmeno troppa importanza quanti gol si prendono. Non mi aspettavo di aver costruito una squadra così votata all’attacco, ma ci speravo. Tendenzialmente io sono più propenso a un calcio offensivo rispetto a uno difensivo. E questo ogni tanto mi fa esporre, anche nella ricerca dei giocatori, verso chi è più dotato ad attaccare piuttosto che a coprirsi».