Live 24! Tamai-Padova 2-3, avanti tutta a punteggio pieno: poker servito in Friuli

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Ore 22.10 – (VenetoGol) Si cerca di fare cassetta anche in serie D e due sono le gare che si giocheranno in anticipo sabato 4 ottobre. Al Polisportivo di Belluno la vetrina per i tifosi dolomitici sarà l’incontro di spessore tra l’attuale capolista del girone C, l’ Ital-Lenti Belluno 1905 contro la blasonata Unione Triestina. Il secondo match che anticipa il week-end calcistico della domenica sarà il derby trentino tra il Dro di mr. Stefano Manfioletti e il Mori S. Stefano di Davide Zoller entrambe a caccia del primo success staginale. Le gare avranno inizio alle ore 15

Ore 21.50 – (VenetoGol) Un tempo a testa tra Mori e Giorgione 2000 con i gialloverdi di mr. Zoller che al 47′ hanno fallito il “golasso” del 4-3 superbamente deviato dall’intervento di un eccezionale Bevilacqua. Una partita dai due volti con il Mori apparentenmete distratto e per nulla in partita nei primi 45′. Una prima frazione sfruttata a meraviglia dai ragazzi di Antonio Paganin che al 5′ passano con Baggio (tre gol). Al 12′ il bomber castellano si ripete favorito da una carambola tra due difensori di casa. Il terzo gol trevigiano è frutto di una ingenuità trentina: tutti avanti i gialloverdi impegnati nello sfruttare un corner, il Mori sulla respinta del portiere rossostellato incassa il contropiede che Rossatti sul primo tiro di Baggio ribatte, ma nulla può sul tap in del cecchino di giornata. Nel finale di tempo è Tisi a fare la differenza sull’out e servire sulla corsa De Michei che scaraventa il pallone della bandiera alle spalle di Bevilacqua. Il riposo porta consiglio. E’un secondo tempo a tavoletta. Tisi trasforma l’inerzia del match è si rivela l’uomo assist. Al 29′ l’ex Dro lo fa al servizio di Manfrini che infila il secondo gol e poi a 5′ dal termine è De Michei a dare la mazzata alle speranze trevigiane con il gol, del 3-3. Sabato anticipo derby: alle ore 15 andrà in scena Dro-Mori S. Stefano.

Ore 21.20 – (VenetoGol) L’Union Ripa si rifà il palato, vince la sua prima partita al “Boscherai” e recupera un paio di posizioni in classifica. Il Legnago  partito senza il brasiliano Adriano ha fatto debuttare l’ultimo innesto, Rivi autore del gol del bandiera. E’ un Ripa sottoesame e l’undici di Parteli prende di petto l’incontro. Il tcnico bellunese apporta qualche modifica nell’assetto tattico e ha ragione quando è Malacarne,  l’esterno di fascia manciana, uno degli inserimenti dell’ultima ora, a regalargli la sorpresa con un gran fendente che frantuma la ragnatela della prta biancoazzzurra 6′. E’ un Ripa rinfrancato, ma il Legnago non finisce nel tourbillon dolomitico. L’undici di “Leo”Rossi sul sintetico mette in vetrina le sue armi più appuntite e la velocità dei Valente e i continui cambi di settore dell’intero apparato offensivo veronese tengono sulle spine la difesa di casa dove si erge da pedina invalicabile Paolo De Carli autore di due superlative risposte prima su Valente e poi sul nuovo arrivato Rivi. Soffre ma non si scioglie la formazione di casa che al 28′ raddoppia il conto dei gol con un pregevole pallonetto di Tibolla e il raddoppio manda in fibrillazione il pubblico di casa (400 circa i presenti). Nel secondo tempo nel Legnago entra anche Adriano, i biancocelesti giocano il tutto per tutto ma nelle retrovie di casa c’è una maggiore attenzione e applicazione. Il gol del Legnago arriva solo al 41′ e lo realizza Rivi in mischia. Il tempo restante non premia però il caparbio serrate veronese. Il Legnago rimane così al palo…

Ore 20.50 – (VenetoGol) Terminato sull’1 a 0 a favore del Rimini, con un gol firmato in realtà dagli stessi padroni di casa. Al 38’ del secondo tempo su calcio d’angolo, il neroverde Bordin rimette per errore la palla al centro anziché spingerla fuori e la appoggia al numero 7 Torelli che la mette  in rete senza sforzo, siglando il punto della vittoria. Una gara, quella tra Abano e Rimini allo Stadio di Porto Tolle, che vede poca vivacità con un Rimini in forte assesto difensivo con un 5–3-2 e un Abano che schiera un 4-4-1-1 con Franceschini, Barrichello, Da Ros e Beccaro davanti. Poche azioni degne di nota durante la gara: un primo tempo lievemente più energico con un uno ad uno di Barrichello con il portiere biancorosso dopo 5 minuti dal fischio di inizio, finito con una palla laterale. Un secondo tempo ancora più statico, in cui il centrocampo aponense indietreggia e non riesce a maturare azioni di gioco significative nella metà campo avversaria. “Un Rimini – spiega mister De Mozzi – che palesemente viene da due sconfitte e che ha giocato molto chiuso senza lasciarci spazi.  Dopo il Piacenza è stata la squadra con caratura maggiore, a cui non siamo riusciti a creare aperture forse per troppa fretta di gioco: abbiamo sprecato l’occasione con Franceschini e in gare come queste bisognerebbe invece far tesoro degli spunti per non perdere palla”. Un De Mozzi, tuttavia non preoccupato per la prestazione ma realistico nell’inquadrare le caratteristiche della propria compagine “la nostra caratteristica è la velocità e la vivacità di gioco, che qui non siamo riusciti ad esprimere per il gioco molto chiuso e per le temperature che rendono più difficile il recupero e penalizzano la resistenza fisica”. “Dispiace – aggiunge De Mozzi – perché il gol ce lo siamo davvero fatti da soli, ancora una volta su calcio d’angolo”. Nota positiva il rientro del capitano Antonioli negli ultimi 25 minuti di gara, che lascia presagire la sua presenza per il prossimo derby con il Thermal. “Sarà una gara come le altre – secca de Mozzi – in cui cercheremo di guadagnarci i nostri 3 punti. Questa settimana ci concentreremo sulla resistenza e il possesso palla e poi giocheremo al meglio da Abano: di gamba e velocità”.

Ore 20.20 – (Il Piccolo) Dieci anni fa quando Goran Kocman decise di prendere le redini del Kras Repen la squadra di Monrupino era in seconda categoria, mentre la Triestina militava in serie B, reduce da una serie A sfuggita per un soffio. Domani le due formazioni si affronteranno “de visu” sotto i riflettori dello stadio Nereo Rocco. E classifica alla mano i carsolini sono pure davanti ai rossoalabardati. «Il calcio è strano, e credo che questa partita ne sia la riprova», ammette il presidente e ds Kocman. «Noi abbiamo inseguito un progetto che era quello di arrivare in serie D entro dieci anni dal mio insediamento. Ce l’abbiamo fatta ben prima e seppur con due retrocessioni alle spalle siamo di nuovo qui. Giocare contro la Triestina? Per noi è un grande onore che ci rende felici. Posso capire invece che per gli alabardati questa sia una partita che mai avrebbero pensato di disputare». Una partita storica insomma. Per tutta la provincia triestina. Dopo il Ponziana, e il San Luigi, a sfidare l’Unione ora tocca a un’altra società locale, questa volta appartenente alla comunità slovena. «Credo che domani al Rocco avremo tanti sportivi sloveni del Carso di Trieste e Gorizia che si uniranno sotto la bandiera del Kras Repen. Ma sappiamo che stiamo raccogliendo simpatie anche in città. Siamo orgogliosi di ciò, ma la cosa più importante sarà assistere ad una bella partita che possa far divertire al massimo il spero folto pubblico presente sugli spalti», puntualizza Kocman. Assieme alla moglie e ai due figli il presidente biancorosso, molto probabilmente, siederà tra in Curva Valmaura. «So che il sindaco di Monrupino Marko Pisani e il presidente del Consiglio provinciale di Trieste Maurizio Vidali, nostri grandi tifosi, hanno acquistato il biglietto per la curva. Credo che farò altrettanto. Sicuramente avremo una grande rappresentanza di tutto il nostro settore giovanile: dai Piccoli Amici sino ai Juniores tutti i nostri atleti assieme ai genitori saranno presenti in Curva con bandiere e sciarpe per sostenere la nostra squadra».

Ore 20.10 – (Il Piccolo) La dirigenza romana è da appena un mese e mezzo in sella alla Triestina, ma adesso deve già confrontarsi con il primo derby, che andrà in scena domani sera con il Kras (inizio ore 20.30). Una sensazione probabilmente strana anche per il presidente Marco Pontrelli, che si ritrova subito a calarsi nelle dinamiche del territorio e ad affrontare una sfida molto particolare. Pontrelli, che significato ha per voi questo derby ? «Convivendo quotidianamente con il territorio di Trieste, ormai sappiamo bene cosa significa questa partita, ne abbiamo avuto percezione e ne prendiamo atto. Per noi è importante anche per la classifica, ma soprattutto deve essere una bella festa di sport: del resto abbiamo appena organizzato l’iniziativa del terzo tempo che inaugureremo con il Kras,». Da parte dei tifosi cosa si aspetta? «Innanzitutto, lo ripeto, da entrambe le tifoserie mi aspetto che sia una bella serata di sport. Per quanto riguarda i nostri tifosi, hanno già dimostrato di avere un grande amore per la maglia, ci hanno seguito a Chioggia e Mezzocorona quando eravamo ancora in condizioni un po’ precarie. Ora vogliamo dare loro la prima soddisfazione quanto a risultati. Del resto, al di là del fascino del derby, ripeto che per noi conta di più la classifica». Il Kras però sembra una squadra ostica da affrontare. «Si tratta di una squadra di esperienza, con giocatori importanti per la categoria. Detto questo, l’avversario lo troveremo sul campo e come per qualsiasi avversario, siamo pronti a dare sempre e comunque il massimo.».

Ore 19.40 – (AltoVicentino) Parte forte nel primo tempo la squadra di mister Cunico, la Sacilese è alle corde. Al 15′ su lancio di Logofatu Giglio di testa serve Kabine che va sul fondo e mette al centro, bomber Giglio è di nuovo puntuale in mezzo all’area e colpisce di testa, la palla si stampa sulla traversa. Al 28′ lancio magistrale di Dal Dosso, la difesa biancorossa sbaglia un retropassaggio sul quale Roveretto anticipa tutti e incrocia con il sinistro, gran gol e 1-0 Alto. Al 32′ gran numero di Roveretto, cross e la difesa si salva in angolo. Al 42′ è però la Sacilese a cogliere il pareggio: l’ex Marano Beccaro salta un uomo in area e realizza sul primo palo, 1-1. con il quale si va a riposo. Nella ripresa l’Altovicentino si getta subito in avanti alla ricerca del vantaggio con il quale avrebbe meritato di terminare anche la prima frazione di gioco. Al 4′ Pozza si procura un rigore che Kabine trasforma con un destro potente, 2-1. La doccia gelata arriva però al 17′ quando un altro ex Marano, Sottovia, viene servito in area con una palla morbida alle spalle della difesa e realizza il nuovo pareggio. L’occasione per capovolgere di nuovo le sorti del match ci sarebbe al 26′, ma Giglio spara alto. Inizia la girandola delle sostituzioni: al 27′ entra Toledo per Giglio e nella Sacilese Pederiva sostituisce Craviari. Al 30′ esce Dal Dosso entra Cortesi, al 38′ Falomi prende il posto di Kabine. Al 41′ Sakejeva sostituisce Beccaro nella Sacilese. al 42′ gol annullato a Falomi per fallo sul difensore. al 44′ accelerazione di Toledo, tiro di Cortesi, palla deviata e di poco fuori. Nel recupero esce anche Sottovia per Biasi, prima che Pozza sfiori il gol vittoria di testa su corner. Finisce 2-2 senza ulteriori emozioni.

Ore 19.20 – (VenetoGol) L’Ital-Lenti viaggia con il vento a poppa e con un notevole crescendo fisico e atletico, nella ripresa mette i sigilli sulla quarta vittoria filante, espugna l’ “Omero Tognon” e conserva il primato in condominio con il Biancoscudati Padova. E’ un tris costruito con l’esperienza della squadra di categoria che ha approfittato di ogni smagliatura difensiva dei padroni di casa per assicurasi i tre punti. Il “Fontana” però ha pagato dazio anche sulla tenuta fisica e questo è un aspetto che l’undici di mr. Vecchiato ha sfruttato a pieno. Nel Belluno resta in disparte il claudicante Mosca.  Il primo tempo ha visto la formazione di mr. De Pieri giocare con molta spavalderia davanti alla capolista.
L’undici rossonero al 37’ passa su calcio di rigore concesso dall’arbitro per un fallo di mano nei sedici metri mano di Bertagno che il bresciano Di Giovanni punisce con il penalty. Il tiro di Tonizzo gonfia il sacco. E’ un gol che premia la generosa prova dei ragazzi di De Pieri, ma il Belluno sornione è sempre pronto ad aggredire. Il Comunale si porta così nello spogliatoio il prezioso golletto in attesa della reazione dolomitica. La ripresa è però tutt’altra musica. Il Belluno imprime una maggiore determinazione nell’affondare l’azione e al 7’ è il “cobra” Corbanese a fare centro con un colpo di testa sul centro di D’ Incà indirizzato sul secondo palo. E’ il gol che toglie il velo di torpore all’ Ital- Lenti Belluno deciso a fare la differenza. Al 10’ arriva il raddoppio di Bertagno: l’azione sviluppata sulla sinistra dall’imprendibile Duravia si concretizza con l’assist per il tiro al volo di prima intenzione di Bertagno che di sinistro indirizza il cuoio nel “sette”. L’1-2 è una mazzata per i pordenonesi che si sgonfiano. Il Belluno prende campo e il Fontanafredda fatica  a fare filtro. Al 30’ i gialloblù fanno tris con Corbanese che finalizza il calcio di rigore procurato dal fallo in uscita da Vicario su Masoch. Il bomber non tradisce emozione e fitta la doppietta personale. Con un paio di avvicendamenti il “Fontana” trova nuovo slancio e al 38’ i rossoneri concretizzano il forcing con la rete del neo-entrato Alcantara che sfrutta alla perfezione un “dai e vai “ condotto con Martini  infilando la palla all’incrocio. In chiusura con i padroni di casa sbilanciati alla ricerca del pareggio, è Samba Sadio, ex Sacilese, al 42’ a entrare nel marcatore infilando di gran carriera il corridoio centrale del “Tognon” e battere Vicario in uscita.

Ore 19.00 – (VenetoGol) Alla capolista non si mette freno… Davanti alla forza d’urto del Biancoscudati mister De Agostini corregge la distribuzione delle maglie e per la prima volta scende in campo da  titolare al Centro della difesa Brustolon, Il tecnico tamaiota però non rinuncia al tridente e in assenza di Riccardo Zambon lancia nella mischia l’esterno d’attacco Bolzon con compito di fare il pendolo lungo l’asse centrale e togliere alla difesa ospite i centimetri garantiti da Sentinelli (ex Como).  Mister Parlato conferma l’undici delle ultime giornate e in panchina va a sedersi l’ultimo arrivato nel club padovano, il portiere Cicioni. La cornice di pubblico stuzzica le “furie” che nei primi minuti di gioco attendo il Biancoscudati e ripartono con repentini allunghi. La formazione di Parlato impone subito il suo ritmo, ma al 10’ capitola sulla proiezione di Federico Furlan che taglia il campo a uscire e si porta il pallone sul mancino che esplode dalla media distanza incrociando il cuoio all’incrocio dei pali dove Petrovic non ci arriva. E’ una partita vivacissima e il Tamai non intende sfigurare davanti al quotato avversario. I Biancoscudati toccato nell’orgoglio non tarda ad organizzare la reazione e dopo un paio di sporadici assaggi l’undici di Parlato al 27’ pareggia i conti con il gol di Gustavo “El rulo” Ferretti che in una concitata mischia riesce a trovare il pertugio buono e il pallone termina tra il tripudio degli ultras padovani alle spalle del lungo Peresson. La caparbietà riversata nella contesa e la voglia di regalare allo scomparso Riky Meneghel un risultato di prestigio, favorito la spinta del pubblico di casa, porta il Tamai a giocarsela alla pari. Al 40’ il premio arriva da una palla inattiva: sul piazzato di Petris e lo scaltro Sellan a precedere la disattenta difesa ospite e riportare in vantaggio l’undici tamaiota. Nel secondo tempo esce l’esperienza della capolista che al 1’ pareggia i conti con Sentinelli. Il pareggio fa da molla all’avanzata padovana che al 24’porta a tre le segnature con Gustavo Ferretti abile a incornare il suggerimento di Dionisi e insaccare la rete decisiva. Incanalata la gara il Padova chiude le fila e sullo sbilanciamento dei padroni di casa intorno alla mezzora non sfrutta un calcio di rigore (fallo su Ferretti) con Cunico che avrebbe potuto rimpinguare il bottino e lo score personale.

Ore 18.30 – Serie D girone D, i risultati delle padovane: Abano-Rimini 0-1, Atletico San Paolo-Romagna Centro 1-1, Bellaria-Thermal Abano 2-1, Este-Correggese 1-1. In classifica Este sempre primo a quota 13, segue a tre lunghezze il Delta Porto Tolle. 6 punti per l’Abano e 5 per la Thermal, mentre l’Atletcio San Paolo è ultimo con 2 punti insieme a Formigine ed Imolese.

Ore 18.00 – Da segnalare il commovente omaggio della Tribuna Fattori a Riccardo Meneghel a fine partita: due rappresentanti degli ultras biancoscudati hanno accompagnato sotto alla tribuna i familiari dello sfortunato calciatore del Tamai scomparso la scorsa settimana, dedicando cori quali “Riccardo uno di noi” e “Non mollate mai” mentre la madre di “Mene” mostrava con orgoglio la sua maglia numero 2. Dopo un paio di minuti sono giunti anche i giocatori del Tamai, ai quali è stato tributato un caloroso applauso.

Ore 17.25 – Gustavo Ferretti (attaccante Padova): “Quanti sono? Sono sei gol, ma la risposta che vale di più è data dai dodici punti. All’intervallo ci siamo guardati in faccia capendo che avevamo regalato un tempo, e una squadra come la nostra non può permetterselo! L’ammonizione mi ha condizionato un po’, soprattutto quando andavo di testa. Certe volte le risposte degli arbitri non sono belle, mi ha detto che avevo fatto finta ma con un tono cattivo, maschile… Ho fatto un altro gol decisivo, lo dedico a mia sorella xché da piccola la mettevo sempre in porta! Lo striscione con la bandiera argentina a me dedicato? Non me l’aspettavo. Loro mi danno moltissimo amore, e io lo ricambio sul campo sperando di poter poi festeggiare a maggio…”.

Ore 17.20 – Davide Sentinelli (difensore Padova): “È andata bene! Nell’intervallo il mister ci ha dato una bella strigliata e poi ha lasciato nello spogliatoio solo noi 11, e si è visto come sono rientrato. Il gol? Tra virgolette semplice ma bellissimo, Ferretti mi ha fatto un assist stupendo! Una dedica? Ai miei figli, sono i miei primi tifosi”.

Ore 17.15 – Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Oggi ho vissuto tante emozioni, abbiamo trovato una grande squadra, ci abbiamo creduto fino alla fine e ce la siamo meritata. Loro vivevano un momento drammatico e la gara è stata vissuta in modo particolare. Anche oggi c’erano tanti tifosi al seguito, una bella presenza e partecipazione, in maniera educata come deve essere”.

Ore 17.10 – Carmine Parlato (allenatore Padova): “Nel primo tempo abbiamo pagato il clima particolare che si respirava oggi a Tamai, ma nella ripresa si è visto il vero Padova. Il pubblico è la nostra arma in più, i tifosi hanno quella voglia e quella speranza che dobbiamo trasformare in realtà. Nella ripresa si è visto un Padova cattivo, ho cambiato modulo dando più profondità con Pittarello e non dando punti di riferimento agli avversari”. La reazione c’è stata, ed il merito è dei miei giocatori che sanno adattarsi ad ogni mia richiesta. Nel primo tempo non c’eravamo proprio con la testa, ma siamo uomini… I gol presi? Sono tanti quattro subiti dall’inizio del campionato. Il prossimo rigore? Lo tira il presidente…”.

Ore 17.05 – Stefano De Agostini (allenatore Tamai): “È stata una partita vibrante, bella e combattuta. C’era un rigore per noi sul 3-2, poteva finire in pareggio ma il Padova con un pubblico del genere merita di andare su”.

Ore 17.00 – Tamai-Padova 2-3: biancoscudati primi a punteggio pieno col Belluno

POre 14.40 – (Trentino) La prima volta non si scorda mai. In questa stagione il Mori Santo Stefano non ha ancora conosciuto il dolcissimo sapore della vittoria, ma quella di oggi è un’occasione ghiottissima per Davide Zoller e per la sua truppa. In terra lagarina arriva il Giorgione: i biancostellati in classifica hanno gli stessi punti dei trentini (uno), hanno segnato lo stesso numero di reti (una) e nell’identico modo, ovvero su calcio di rigore. Inutile girarci troppo attorno: per il Mori si tratta della più classica delle sfide “alla portata”, perché la compagine trevigiana è assai giovane e gli elementi con esperienza in categoria non sono più di quattro, tra cui il centravanti e capitano Gazzola. “Dobbiamo avere grande rispetto del Giorgione – ammonisce Zoller – perché è vero che la rosa è giovanissima, ma è altrettanto innegabile che gli under sono tutti di valore visto che la maggior parte di essi è cresciuta nel vivaio del Bassano. I numeri dicono che, almeno sino a questo momento, i valori sono più o meno simili, però non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la partita di oggi sarà più facile rispetto a quella contro i Biancoscudati Padova. Mi spiego: giocheremo sicuramente per vincere e, se necessario, rischieremo qualcosa in più rispetto alle precedenti sfide, ma il nostro spirito dovrà essere lo stesso di Belluno e Padova. Non possiamo permetterci alcun calo di tensione”. La classifica dice che il Mori ha sin qui conquistato un solo punto, ma le prestazioni sono più confortanti: sette giorni fa la “matricola” lagarina ha reso durissima la vita ai Biancoscudati, la formazione più attrezzata del girone, ma non bisogna dimenticare l’ottima prova di Belluno (0 a 2 con la seconda marcatura veneta e tre minuti dal termine) e quella interna contro l’Arzignanochiampo dove, a detta di tutti, alla compagine tricolore era mancato solamente il gol.

Ore 14.30 – (L’Arena) Il Legnago gioca oggi al «Boscherai» di Pedavena una difficile partita con la squadra dell’Union Ripa la Fenadora nata dalla fusione fra l’Ac Seren la Fenadora e l’Ac Ripa 2000. La squadra bellunese di mister Parteli (oggi in tribuna perchè squalificato al pari del tecnico del Legnago) ha superato il turno di Coppa Italia battendo il Dro (2-1) e dalle tre gare di campionato ha raccolto due punti con due pareggi esterni per 1-1 a Dro e Sacile. Dicono che il «Boscherai» sia un campo sintetico difficile da espugnare, ma nella seconda gara di campionato la Clodiense si è improvvisata corsara vincendo 2-1, interrompendo una lunga imbattibilità. Oltre alla consistenza della squadra bellunese, nelle cui file gioca l’ex Moresco, il campo sintetico può essere un avversario in più del Legnago di Leonardo Rossi, anche oggi in tribuna perchè deve scontare il secondo turno di squalifica. «La gara di Pedavena», annota il tecnico laziale, «è una gara come le altre, ma i ragazzi devono essere bravi ad adattarsi subito al campo sintetico». In panchina anche oggi Nicola Zanni al posto di Rossi. Anche il direttore generale biancazzurro Mario Preto rileva le insidie della trasferta bellunese: «Il Legnago dovrà affrontare nuovi aspetti logistici sul campo sintetico di Pedavena contro un Ripa La Fenadora che in casa ha inanellato una lunga striscia di vittorie adattandosi alle dimensioni del terreno di gioco e all’avversario». Il Legnago con un punto in classifica dopo tre turni cerca un risultato positivo per scongiurare la crisi. La squadra ha soddisfatto finora mister Rossi per rendimento, ma deve trovare maggior concretezza in attacco, miglior personalità a centrocampo, più ermeticità difensiva. «Oltre al bel gioco bisogna far punti», aggiunge Fioretti, autore di due gol.

Ore 14.20 – (Tribuna di Treviso) Impegno interno anche per il Montebelluna, che a Legnago ha cancellato lo zero dalla classifica. Il Dro, 1 punto in 3 partite, potrebbe permettere a Perosin e compagni di rimpinguare il bottino e tirare il fiato. Il tecnico Pasa deve fare però i conti con le assenze in difesa: squalificati De Vido e Slongo, infortunati Semenzin (distorsione al ginocchio) e Bressan (lieve stiramento). «Spero di non dover patire con il Dro come l’anno scorso», osserva Lele Pasa, «È formazione che concede poco, tiene le linee strette, gioca quadrata. Non dovremo aggredire la partita, volendo vincerla già nei primi 10 minuti». Ballottaggio a sinistra fra Frassetto e Biral. L’opzione Frassetto inciderebbe sul partner di Gerini per la regola dei fuoriquota. Giocasse Biral davanti toccherebbe a Masiero, altrimenti spazio a Cecchel o Cusinato. Scarpa entrerà in corso d’opera. Montebelluna: Rigo; Severgnini, Fabbian, Guzzo, Biral, Garbuio, Nicoletti, Giglio, Perosin, Gerini, Masiero. All. Pasa. Arbitro: Politi di Lecce.

Ore 14.10 – (Tribuna di Treviso) Con 4 punti è la regina di Marca. La sfida odierna con la Clodiense potrebbe essere l’occasione per l’allungare la mini-striscia, anche se i veneziani hanno vinto entrambe le partite fin qui disputate (rinviata la gara con il Tamai). L’Union Pro (inizio alle 15) cerca il primo successo casalingo, dopo averlo mancato in extremis nel derby con il Giorgione. Baldan, Niero e Busetto sono gli ex. E quando l’avversario parla veneziano si respira aria di derby… «La Clodiense non era molto accreditata nei pronostici estivi, ma ha smentito tutti, partendo non con il piede giusto, ma di più», osserva mister Feltrin, «Magari non lo consideriamo un derby, ma Chioggia per tradizione è avversario di gran agonismo. Prevedo una battaglia e dovremo essere bravi a trovare subito le contromisure. L’importante sarà non sbagliare approccio, come già avvenuto, nel primo e secondo tempo». È un momento positivo per la neopromossa: «Non credo tante squadre riusciranno a espugnare Dro. Adesso sarebbe importante ottenere la prima vittoria in casa. Quanto alla formazione, dovrebbe ricalcare quella precedente, ma ho l’imbarazzo della scelta». Union Pro: Baldan; Saitta, Furlan, Lorenzatti, Niero, Zanette, Serena, Rossi, Nobile, Comin, Casarotto. All. Feltrin. Arbitro: Zizza di Finale Emilia.

Ore 14.00 – (Trentino) La caccia alla prima vittoria stagionale del Mezzocorona riparte dal “Comunale” di via Santa Maria e dall’Arzignanochiampo. Dopo il buon pareggio ottenuto all’esordio contro la Triestina, la compagine gialloverde è incappata nelle sconfitte di Fontanafredda e Belluno: la classifica recita ancora meno tre e alcune dirette rivali nella corsa verso la salvezza sono già troppo distanti. Ergo, bisogna cambiare marcia. Luca Lomi, che attende ancora l’arrivo della prima punta di cui ha tanto bisogno, oggi dovrà fare a meno del solo Magnanelli, che non ha ancora recuperato dalla botta subìta domenica scorsa a Belluno. La formazione è fatta per nove undicesimi, con due dubbi che l’allenatore gialloverde scioglierà solamente poco prima del match. Baldi è favorito sull’ultimo arrivato Fochesato per completare la linea difensiva assieme agli insostituibili Folla, Zentil e Baltieri, mentre in mezzo al campo i giochi sono già fatti con Misimi (preferito inizialmente a Minati) e Alouani a presidiare le corsie esterne con Appiah e Gironimi (che ha vinto il ballottaggio con Lorenzi) a dettare i tempi in posizione centrale. Davanti Caridi è sicuro del posto e al suo fianco giocherà uno tra Holler (favorito) e Bentivoglio. L’Union Arzignanochiampo è squadra neopromossa, ma solamente sulla carta perché in estate la società vicentina ha operato una campagna acquisti a dir poco ragguardevole. Due settimane or sono la compagine vicentina è stata fermata sul pareggio dal Mori, ma domenica scorsa Trinchieri e gli altri gialloblù hanno travolto l’Unione Triestina.

Ore 13.50 – (Messaggero Veneto) E chi se l’aspettava il neopromosso Fontanafredda a due soli punti dalla vetta? Pochi. Gli stessi che forse si immaginavano un Belluno capace di tenere il ritmo delle grandi favorite, Altovicentino e Padova, piazzandosi in testa a punteggio pieno dopo tre giornate. Oggi (inizio alle 15), pertanto, allo stadio Tognon va in scena un match dal forte retrogusto di sfida tra le rivelazioni dell’avvio di campionato. E i rossoneri di mister De Pieri hanno la grande occasione di scavalcare i rivali, diventando la prima inseguitrice della supercoppia di testa. E’ forse sperare troppo? Il ds Renzo Nadin non nasconde le ambizioni del “Fontana”, ma bagna il tutto con una buona dose di realismo. «Siamo in una posizione inaspettata – fa sapere Nadin –, ma tutto ciò che abbiamo raccolto sinora (7 punti, frutto del pari ad Arzignano e dei due successi consecutivi con Mezzocorona e Giorgione) è stato meritato. Stiamo volando sulle ali dell’entusiasmo. Il momento di euforia, tuttavia, non ci deve far dimenticare le difficoltà di questo campionato. E col Belluno potremmo incontrarne parecchie, visto che affrontiamo una squadra di vertice che conosce bene le insidie della categoria. Anche per questo mi auguro che a sostenerci ci sia un grande pubblico». Squadra che vince non si cambia. De Pieri sembra voler far proprio l’assioma, confermando in toto l’undici che ha espugnato il campo del Giorgione. Dunque, rossoneri che si schiereranno in campo con il 4-3-3: Vicario; Ortolan, Ianneo, Malerba, Zorzetto; Tacoli, Tonizzo, Facca; Florean, De Martin, Grotto. Sull’altro fronte, il tecnico del Belluno Roberto Vecchiato, ex bandiera della Sacilese, recuperà il talento Samba Sadio, ma non potrà ancora disporre degli acciaccati Mosca e Prunster. Oltre che per il tecnico e lo stesso Sadio, aria di derby anche per gli ex liventini Bertagno e Corbanese, punti di forza della formazione bellunese.

Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Occhio a quei due. È l´avvertimento per l´Altovicentino in vista della gara odierna contro la Sacilese. La banda di Cunico infatti, a partire dalle 15 (dirigerà Palermo di Bari coadiuvato da Dusi e Pretalli) ospiterà nel catino dello stadio Fiori la compagine friulana che con ogni probabilità in attacco schiererà i due ex Marano Beccaro e Sottovia. «Innanzitutto è sempre un piacere ritrovare ragazzi con i quali si sono condivisi bei momenti – spiega il tecnico di Caldogno – e con i quali c´è sempre stata buona armonia; stiamo parlando di attaccanti di valore che avranno gran voglia di rivalsa, vorranno dimostrare che anche loro potevano far parte della nostra rosa e inevitabilmente cercheranno di dare quel qualcosa in più». DIMENTICARE IL PASSATO. Un motivo in più dunque per drizzare le antenne contro una Sacilese che non evoca di certo bei ricordi. Non è infatti passato chissà quanto tempo dallo scorso 14 maggio quando il Marano, ancora frastornato per essersi visto sfuggire al fotofinish la vittoria del torneo ad opera del Pordenone, cadeva in casa per 3-1 nella gara playoff vedendo sfuggire definitivamente il sogno Lega Pro. Un ko fatale che, come spiega Enrico Cunico, è ancora vivo nella memoria dei superstiti e che dunque dovrà essere vendicato. «Abbiamo giocato quella gara in un momento di grossa delusione e amarezza visto che era sfuggita la vittoria del campionato sul filo di lana al termine di un braccio di ferro incredibile; dal punto di vista mentale eravamo in difficoltà ma ora, anche se di quella squadra siamo rimasti in pochi, dobbiamo giocare con un pizzico di orgoglio in più». AL CENTO PER CENTO. Detto che nell´Altovicentino sono in forte dubbio Peluso e Crotesi (ancora out Di Girolamo), va anche sottolineato che sull´altro fronte la truppa di Zironelli sarà priva di capitan Favrel. Enrico Cunico però non abbassa la guardia. «La Sacilese è forte in tutti i reparti e per di più ha sostanzialmente mantenuto l´ossatura della passata stagione; dovremo giocare da squadra, servirà rimanere compatti, collaborare l´un con l´altro». NUOVO ACQUISTO. E nell´Altovicentino potrebbe già debuttare l´ultimo acquisto, l´attaccante – prima punta – classe 1985 Nicola Falomi, lo scorso anno in forza alla Spal.

Ore 13.20 – (Gazzettino) ATLETICO SAN PAOLO. Ieri il tecnico Damiano Longhi ha compiuto 48 anni e oggi al Plebiscito con il Romagna Centro si aspetta in regalo dalla squadra il primo successo in campionato per abbandonare l’ultimo posto in coabitazione con l’Imolese. «Dobbiamo ottenere i tre punti, è fuori discussione. Finalmente abbiamo potuto effettuare una settimana-tipo di lavoro e sono convinto che i ragazzi faranno una gara di carattere. Affrontiamo un avversario esperto e veloce davanti, ma dobbiamo fare prevalere la nostra determinazione e voglia di vincere». Il nuovo attaccante Matteini è a disposizione. «Si è allenato venerdì per la prima volta, non ha tutta la partita nelle gambe, devo decidere se impiegarlo dall’inizio o a gara in corso. L’ho sentito motivato, mi aspetto che metta a disposizione della squadra la sua esperienza e la sua tecnica». Squalificato Marcolin, è costretto al forfait Rebecca (stiramento), mentre Antonelli è in dubbio. «Devo valutare se farlo giocare o meno». THERMAL. Va a fare visita al Bellaria per riprendere la propria marcia dopo la sconfitta nel derby con l’Este. Proprio sette giorni fa i romagnoli hanno ottenuto la prima vittoria. «Avrà dato a loro entusiasmo e fiducia – sottolinea Vinicio Bisioli – Andiamo a fare la nostra partita, anche se siamo in grande emergenza, ma non mi nascondo dietro a questo. Ci siamo preparati come sempre con il 4-3-3, ma i ragazzi sono pronti eventualmente a cambiare in corsa». Lungo l’elenco degli indisponibili: Banzato, Luccon, Neagu, Raffa, Rocco, Sabbion. In dubbio Sadocco, probabilmente rientrerà Baldovin.

Ore 13.10 – (Gazzettino) Este per l’allungo, Abano per la continuità, Thermal e Atletico San Paolo per il riscatto oggi alle 15 nella quinta giornata del girone D. ESTE. La capolista riceve al Nuovo Comunale la Correggese con l’obiettivo di allungare la striscia di quattro vittorie consecutive e di tentare un ulteriore allungo sulle inseguitrici. Da quando Gianluca Zattarin è alla guida dei giallorossi, mai la squadra aveva fatto en-plein nelle prime quattro gare, inclusa la stagione chiusa al secondo posto alle spalle del Forlì. «I record contano poco, anche se le vittorie danno entusiasmo e ti consentono di lavorare al meglio durante la settimana. Ci attende una partita difficile con una squadra importante attrezzata per potere vincere il campionato al pari di Piacenza, Delta Porto Tolle e Rimini». Non ci mette anche il suo Este? «Noi dobbiamo restare con i piedi per terra, avere più fame degli altri e metterla sul ritmo e sull’intensità perché appena caliamo un po’ possiamo andare in difficoltà. In questa occasione voglio vedere un miglioramento nell’approccio alla gara». Tra i convocati anche Bonazzoli. «Non è al 100 per cento, ma è a disposizione. Vediamo se impiegarlo dall’inizio o a partita in corsa». Il nuovo difensore Pucino partirà dalla panchina, Albanesi è in dubbio dato che ha avuto la febbre fino a venerdì, costretto ai box Meneghello (problema alla caviglia). Curiosità: venerdì la Correggese ha ingaggiato l’ex difensore biancoscudato Perna che sarà a disposizione per la gara con l’Este. ABANO. Sulla carta gioca in casa, in realtà riceve il Rimini al comunale di Porto Tolle. I neroverdi hanno trovato sette giorni fa il primo acuto che fa seguito a tre pareggi, i romagnoli sono reduci da due stop di fila. «Ce la giocheremo a viso aperto – esordisce Massimiliano De Mozzi – e cercheremo di vincere, ma è il Rimini ad avere qualcosa da perdere in questa sfida e non noi: se perdono, il loro cammino verso il primo posto si fa in salita. Sono una squadra con otto-nove elementi sopra i trent’anni che hanno fatto sempre Lega Pro e serie D. Quanto a noi abbiamo dei problemi: Bortolotto non è a disposizione per una pallonata che lo ha colpito all’orecchio e non è un giocatore facile da sostituire, Antonioli e Zompa non sono pronti per i novanta minuti, quindi pagheremo qualcosa anche in termini di centimetri in campo».

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Al Nuovo Stadio, da capolista, per completare la cinquina. L’Este si sta godendo il momento d’oro, con un primato che ha riscaldato ambiente e ambizioni. In casa atestina, oltre alle quattro vittorie già in saccoccia, c’è tanta voglia di completare (e, perché no, continuare) l’opera battendo la Correggese (calcio d’inizio alle 15, arbitro Ramy Ibrahim Kamal Jouness di Torino), squadra costruita per competere anche in Lega Pro, in previsione di un ripescaggio tra i professionisti, poi negato, dopo il testa a testa con la Lucchese della passata stagione. Le “Tigri” biancorosse si sono rinforzate con alcuni “baby” provenienti dalle giovanili di Parma, Palermo e Bologna e, con l’acquisto last minute dell’ex difensore del Padova Armando Perna. La squadra di Massimo Bagatti, però, è ancora ferma a quota sei punti, un ruolino di marcia sottotono per una corazzata. Ecco perché dalle parti di Este sarà fondamentale il recupero di Emiliano Bonazzoli, fermo da una decina di giorni per un fastidio all’adduttore ma già pronto a tornare al centro dell’attacco per garantire esperienza e gol. Mister Gianluca Zattarin potrà contare anche sui difensori Andrea Di Bari e Raffaele Pucino: il primo ha recuperato dall’infortunio al ginocchio, il secondo è stato ufficializzato in settimana. Per quanto riguarda la formazione titolare, non dovrebbero esserci grandi novità rispetto al derby con la Thermal Abano: conferme, dunque, per Coraini (in coppia con Bonazzoli) in attacco e Turea a centrocampo, con il brasiliano Bicalho pronto a subentrare nella ripresa. Altro rinvio, invece, per Anderson Piva: il tesseramento del centravanti brasiliano classe 1994 non è ancora stato ancora ratificato dalla Lega Nazionale Dilettanti per un inghippo burocratico relativo al transfer.

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) La Thermal vuole scordare il derby. Dopo la sconfitta nella partitissima con l’Este di domenica scorsa, i rossoverdi ripartiranno per la Romagna, con l’obiettivo di battere il Bellaria Igea Marina (calcio d’inizio alle 15, arbitro Andrea Giudici di Legnano). Anche perché, con un inizio di campionato tra soprese e “pareggiti”, soprattutto per le big, la classifica è ancora corta. Il Bellaria, per esempio, se ne sta senza sorridere troppo al quart’ultimo posto (tre punti) mentre gli aponensi vivacchiano a metà strada (cinque punti), a sole tre lunghezze dal podio. Cacurio & c. vorranno dunque smuovere animi e classifica, dimenticando le peripezie delle ultime settimane, condite dagli sfoghi dell’allenatore Vinicio Bisioli, in contrasto con alcune scelte societarie, «logistiche» dice lui, «e di mercato», e la polemica tra dirigenza e amministrazione comunale di Abano per la questione impianti sportivi. Querelle, tra l’altro, che deve ancora chiudersi definitivamente, alla luce dei contatti tra Thermal e Treviso per l’affitto dello stadio Tenni, già teatro del match contro l’Este. Mister Bisioli, anche in vista della partita odierna, avrà a disposizione 14 giocatori, viste le assenze degli infortunati Neagu, Raffa, Rocco, Lucon e Sabbion, più Sadocco, Celi e Baldovin in forte dubbio. Un bollettino che costringerà l’allenatore a un rimescolamento generale nell’undici titolare, con la regola dei fuoriquota a far da mannaia sull’ennesima emergenza. A questo punto, potrebbero salire sul pullman per Bellaria almeno sei o sette Juniores. Gli avversari, allenati da Mauro Antonioli, invece, dovranno fare a meno del difensore Gabriele Varrella, fermato dal giudice sportivo.

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Il regalo di compleanno della società è arrivato due giorni fa: Davide Matteini, senza pacco e fiocco ma con grande voglia di segnare, è stato il tassello in più in un attacco che continua a perdere pezzi. Damiano Longhi, che ieri ha festeggiato i suoi 48 anni, oggi chiede alla squadra un altro pensiero: «Crederci di più, e sbagliare di meno». Un solo punto in classifica e ultimo posto insieme all’Imolese: l’Altetico San Paolo riceve il Romagna Centro con l’obiettivo di dare una sterzata al difficile inizio di stagione. «Non mi interessa come arriverà, ma voglio la vittoria», esordisce Damiano Longhi, «Domenica scorsa il potenziale del Porto Tolle è stato agevolato da qualche nostro errore, oggi affrontiamo un avversario meno esperto. Non sarà facile, ma sono convinto che i ragazzi faranno la gara con cattiveria, l’importante è convincere a livello di carattere portare a casa la vittoria». Confermato – almeno a parole, ma l’esonero è dietro l’angolo – dalla società di via Canestrini, Longhi deve ancora una volta fare la conta degli assenti in attacco: senza Marcolin squalificato, e Rebecca e Antonelli infortunati, rimangono i soli Mascolo, Cristaldi e Matteini a giocarsi le due maglie da titolari. In ogni caso, quindi, sarà una coppia inedita: «Tutti nuovi arrivati, con Matteini che addirittura ha fatto un solo allenamento». E siccome a qualcosa bisogna pur aggrapparsi, il ritorno al Plebiscito (causa manutenzione del terreno di gioco dell’Euganeo) diventa un’occasione: si torna nello stadio che ha visto il vecchio San Paolo costruire le sue fortune nella passata stagione, il campo sul quale aveva conquistato 30 dei suoi 50 punti in campionato: «Un campo che ci ha sempre portato bene, spero che oggi arrivi il primo tassello della nostra rimonta».

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) La vittoria di una settimana sul Ribelle ha proiettato l’Abano a due punti dalla zona playoff. Ancora imbattuta, col terzo miglior attacco del campionato, la matricola neroverde si diverte e fa divertire: «Divertire è sempre stato il mio obiettivo, ancor prima del risultato», chiosa il tecnico De Mozzi, «Ma oggi quali tifosi faremo divertire?». Dopo una settimana di passione alla ricerca del campo di gioco, l’Abano emigra infatti a Porto Tolle per ricevere la corazzata Rimini. «Alla fine ci siamo abituati, l’anno scorso era successo diverse volte che giocassimo lontano da Abano le gare casalinghe. Il problema è che adesso non siamo più in Eccellenza e trovare campi disponibili e in regola con le normative non è facile. L’unica cosa che davvero ci dispiace, è dover fare più di cento chilometri per giocare in casa». E meno male che almeno i risultati contribuiscono a tenere alto il morale. Dopo i primi tre pareggi, la vittoria di una settimana fa permette all’Abano di scendere in campo con maggiore spensieratezza: «Non direi che ci siamo sbloccati, perché in fin dei conti bloccati non lo eravamo nemmeno prima. Semplicemente alcuni episodi un po’ storti ci avevano detto contro, a volte anche per demerito nostro: potevamo avere qualche punto in più, però psicologicamente se avessimo perso o pareggiato domenica scorsa oggi avremmo parlato di un’altra partita. Con la vittoria sulla Ribelle invece siamo più sereni, se anche non dovesse andare bene con il Rimini non ci fasceremmo la testa». Di fronte ad una delle formazioni più accreditate per il salto di categoria, l’Abano punta ancora sull’effetto sorpresa: far pensare all’avversario di partire avvantaggiato e poi punirlo inesorabilmente. »Noi non facciamo la corsa su queste squadre», si affretta infatti a sottolineare mister De Mozzi, «Il Rimini è partito con altre ambizioni, ma non pensiamo sia una squadra in crisi: hanno qualità ed esperienza che possono spostare l’ago della bilancia in qualsiasi momento. Però se c’è una squadra che ha da perdere, questa sono proprio loro. Non tanto perché chi hanno davanti, ma perché non possono permettersi di perdere altro terreno dalle squadre di testa. Sono obbligati a vincere il campionato, e recuperare non è facile». Brutta tegola per i neroverdi il forfait di Bortolotto, out per un problema al timpano: Da Ros dovrebbe sostituirlo dal primo minuto.

Ore 12.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tutto pronto a Tamai per la calata dei Veneti. Al Comunale del Borgo arriveranno i Biancoscudati Padova, accompagnati da un migliaio di sostenitori. La maglia numero due di Riccardo Meneghel sarà accompagnata dalle Furie rosse e lasciata sulla panchina in occasione della sfida con il Padova. È una delle iniziative organizzate da compagni e società in ricordo del “Mene”, 19 anni, morto sabato dopo un incidente stradale. Attività frenetica in via Giovanni XXIII durante la settimana per preparare l’invasione dei tifosi patavini, che avranno ingresso e tribune riservate: troveranno in loco gli stewart che li indirizzeranno. La presenza di Carmine Parlato sulla panca veneta e di Niccolini, Dionisi e Segato (ex ramarri) in campo attirerà da Pordenone coloro che hanno apprezzato quanto gli ex neroverdi hanno dato al ramarro nel recente passato. Il Tamai si schiererà con Peresson fra i pali; Rigutto (con il 13 sulle spalle), Faloppa, Colombera e Dal Bianco in difesa; Pavan, Bertoia e Petris in mezzo; Federico Furlan, Sellan e Bolzon in prima linea. Arbitrerà Graziella Pirriatore di Bologna.

Ore 11.50 – (Messaggero Veneto) Una vittoria per Riccardo. Oggi c’è Tamai-Padova, gara valida per la quarta giornata di serie D, e le “furie rosse” giocano con un solo obiettivo: cogliere i tre punti per dedicarli a Meneghel, il loro compagno di squadra, scomparso una settimana fa. E’ la prima gara dalla sua perdita, il pallone avrà un altro peso, ma il sapore che potrà avere questa vittoria sarà unico. Parlato, trainer dei biancoscudati, torna in provincia per la prima volta dopo l’avventura di Pordenone col timore per questa gara, ma col massimo rispetto per ciò che è avvenuto. «Se segniamo, non esultiamo», ha detto. Si giocherà dalle 15. La settimana più lunga per il Tamai ha un termine e scade oggi, col match con la capolista. Rifiutata da parte della Lega la richiesta di ritirare la maglia numero 2 di Riccardo per tutta la stagione, oggi il Tamai proverà a convincere l’arbitro a lasciare in panchina la stessa divisa per tutti i 90’: sarà difficile un “sì” del direttore di gara, ma i mobilieri confidano nel suo buon senso. «Al di là di quello – afferma il tecnico, Stefano De Agostini – tutte le forze che abbiamo le spenderemo per “Mene”, per regalargli la vittoria. E’ una situazione difficile, noi proveremo comunque a giocare la nostra partita, consapevoli che col Padova serve essere al 120 per cento per fare un risultato positivo». Il Padova arriva guidato da Parlato e da tanti altri ex neroverdi: dagli scudettati Nichele, Dionisi, Niccolini a ex più storici, come Segato e Cunico. Sarà spalmato sul terreno di gioco col 4-2-3-1, che ha garantito 6 vittorie su 6 sinora tra campionato e coppa. Il Tamai ha il suo 4-3-3, senza Ursella, Davide Furlan (infortunati), Zambon (squalificato) e con 6 fuoriquota: perché in mezzo, salvo sorprese, ci saranno due giovani, Bertoia e Pavan, così come in attacco, Sellan e Bolzon. Sulla fascia destra, quella di Meneghel, dovrebbe esserci il valido Rigutto e davanti completerà il tridente Federico Furlan. Un ex giocatore di Parlato (a Sacile) che con un suo gol l’anno scorso permise al Tamai di espugnare il Bottecchia. Ora l’attaccante ha un’altra causa da perorare, più nobile: dipingere sul volto di un angelo un sorriso.

Ore 11.30 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Petkovic; Dionisi, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Mazzocco, Segato; Ilari, Cunico, Bruzzi; Ferretti.

Ore 11.20 – (Gazzettino) Parlato si sofferma sulla morte dei Meneghel. «Il dolore che provano i suoi genitori e l’ambiente del Tamai non si riesce a eliminare, ma bisogna guardare avanti. Non è facile, ma è quello che hanno detto anche a me quando è mancato qualche anno fa mio padre. Vorrei fare in modo di ricordare un ragazzo importante, e allo stesso tempo separare la partita. Parlando di calcio ai miei ragazzi ho detto che dobbiamo tornare da Tamai con una prestazione dei singoli e collettiva di altissimo livello sotto l’aspetto della concentrazione, della determinazione e della gestione della partita. In poche parole, torniamo a casa con i tre punti e diamo continuità ai risultati». Ha chiesto ai biancoscudati di non esultare in caso di gol? «Ho chiesto che ci sia rispetto per quello che è successo, poi l’esultanza è soggettiva. Ma se qualcuno dei miei segna e alza le mani o va sotto la curva a festeggiare, non credo che si manchi di rispetto». Alla tragedia per la scomparsa di un compagno di squadra il Tamai può reagire disputando la partita della vita o accusando il colpo. «Sicuramente è così, vedremo solo in campo. Noi dobbiamo pensare alla partita e dare continuità ai risultati, per il resto grande rispetto per Riccardo». A dirigere l’incontro sarà una donna. «Mi è capitato altre volte, anche l’anno scorso in casa con il Tamai ed è stato espulso un mio giocatore, su ciò che è successo dopo lasciamo stare. Non ci saranno problemi, nella comunicazione con l’arbitro ci deve essere sempre educazione». Passando alla squadra, Petkovic sarà regolarmente tra i pali. Tutti convocati i biancoscudati, incluso l’attaccante Tiboni che però non sarà della gara avendo lavorato sempre a parte.

Ore 11.10 – (Gazzettino) Dopo le vittorie con le matricole Union Pro e Mori all’Euganeo e Montebelluna in trasferta, il Padova affronta il Tamai in quello che appare come il banco di prova più impegnativo di questo scorcio iniziale di stagione. Insidie della partita a parte per il valore dell’avversario, i biancoscudati troveranno anche un ambiente ancora scosso per la scomparsa del giocatore di casa Riccardo Meneghel. Insomma, una «partita particolare» per dirla con le parole del presidente Giuseppe Bergamin che ha seguito la rifinitura all’Appiani. «Lo stato emotivo che avrà il Tamai e che di conseguenza avremo anche noi, inciderà sullo svolgimento della partita. Speriamo che poi prevalga l’aspetto agonistico, ma sicuramente ci sarà uno stato d’animo particolare. È una disgrazia che tocca tutti, anche se noi la viviamo di riflesso. La nostra sarà una partecipazione significativa nella condivisione del momento». Per rendersi conto ulteriormente di quello che è l’indice di difficoltà della partita, c’è anche un precedente della passata stagione legato a Parlato quando era alla guida del Pordenone: il Tamai aveva espugnato (2-1) il “Bottecchia” interrompendo la striscia di dieci vittorie di fila a inizio campionato dei neroverdi. «È la prima trasferta impegnativa – afferma Parlato – e ci farà capire cosa significa giocare fuori casa con una squadra importante e bene allenata. I vari Faloppa, Davide e Federico Furlan, Petris, Brustolon, Colombera e Peresson sono giocatori che conoscono la categoria come le loro tasche, quindi prepariamoci bene perché sia sotto l’aspetto emotivo e sia sul campo è la partita più difficile dall’inizio della stagione. Il campo? C’è la rete attaccata, quindi il pallone viene rimesso in gioco velocemente e possono andare subito in porta, ho avvisato i ragazzi anche di questo».

Ore 11.00 – (Gazzettino) L’ARBITRO. Sarà Graziella Pirriatore di Bologna ad arbitrare la sfida tra Tamai e Padova. Trentaduenne, nativa di Naro (Agrigento), fa parte dal 2011 della Can serie D e nella stagione scorsa è diventata arbitro internazionale. Questo mese ha diretto Danimarca-Cipro e Ucraina-Danimarca, partite valide entrambe per le qualificazioni ai campionati europei under 19 femminili. SCOMMESSE. La squadra biancoscudata è favorita per la vittoria nella trasferta con il Tamai stando alle quote del punto Snai in piazzale stazione. Il successo della truppa di Parlato è pagato 1.80, mentre più del doppio (3.65) è quotato il segno del pareggio. Leggermente più alta è la quota per la vittoria dei friulani che è data a 3.85.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Sarà una domenica triste, quella al Comunale, dedicata al ricordo di Riccardo Meneghel, il giovane difensore dei friulani scomparso l’altro sabato a seguito di un incidente stradale. Il giocatore, i cui funerali si sono svolti mercoledì a Prata di Pordenone, la cittadina in cui viveva, verrà ricordato prima della gara e anche il Padova onorerà nel migliore dei modi la sua memoria. «Doveva essere una grande giornata di sport – si legge sul sito del Tamai – con partecipazione e correttezza da parte di tutti i protagonisti in campo e sugli spalti. Lo sarà sicuramente in onore del nostro “Mene”, che questi principi li aveva fatti propri, e della sua famiglia».

Ore 10.40 – (Gazzettino) La campagna abbonamenti del nuovo Padova si chiude a quota 3.511, con una risposta entusiasmante del popolo biancoscudato, vicina al dato della passata stagione in serie B che ha visto 3.618 tessere e 427 carnet. “Un risultato – scrive la società in una nota – che va ben oltre le più rosee previsioni di questa estate. Ringraziamo di cuore quanti hanno espresso il loro entusiasmo e la loro fiducia nella rinascita del calcio padovano”. «Dobbiamo essere soddisfatti – aggiunge il presidente Giuseppe Bergamin – significa che per la piazza stiamo lavorando bene». Saranno in circa 800 a seguire oggi la squadra a Tamai. A disposizione dei tifosi padovani la tribuna coperta e quella vicina scoperta, con ingresso da via Santa Margherita. Il biglietto costa 10 euro, botteghini operativi dalle 10.30 alle 12 e dalle 13, ora in cui apriranno pure i cancelli. Gli ultras danno appuntamento alle 13.30 in piazza Sant’Anna per raggiungere lo stadio in corteo. Tamai dista circa 100 chilometri ed è raggiungibile percorrendo la A27 fino a Conegliano, seguendo poi le indicazione per Pordenone e uscendo a Sacile est.

Ore 10.20 – (Mattino di Padova, analisi di Stefano Volpe dal titolo “Padovani affaticati, più che gambe oggi serve cervello”) È stato solo un sogno di fine estate? Il campionato di serie D entra nel vivo e già da questa domenica è chiamato a dare le prime importanti risposte. A tutti i livelli. Da chi lotta per la vetta come Padova e Este, a chi deve assolutamente risollevarsi come il San Paolo, passando per Abano e Thermal, attese dall’ultimo scontro prima dello storico derby e del conseguente ritorno, zeppo di polemiche, sul campo di Monteortone. Ma andiamo con ordine. Di classifica. L’hanno ripetuto tutti i protagonisti in questa settimana: la gara di Tamai sarà lo scoglio più duro da quando è partita la stagione per i biancoscudati. Vuoi per l’esperienza, il seguito e l’abitudine a giocare a questi livelli della formazione friulana. Vuoi per il particolare clima che si creerà questo pomeriggio al campo di Brugnera, quando tutto un paese, una squadra e una società, si stringeranno per ricordare e onorare la memoria del giovane Riccardo Meneghel, terzino del Tamai scomparso la settimana scorsa. Vuoi per un certo appannamento mostrato da Cunico e compagni nell’ultima partita contro il Mori Santo Stefano. Che sia un campanello d’allarme? Non dimentichiamoci che la squadra ha iniziato a lavorare soltanto il 5 agosto, in netto ritardo rispetto alle concorrenti, e senza potersi permettere il lusso di rifiatare mai. Per questo, venerdì, Parlato ha deciso di dare un attimo di respiro ai suoi, dato che qualche piccolo acciacco muscolare ha messo sull’attenti lo staff tecnico. C’è il rischio, purtroppo inevitabile, che a un certo punto si facciano sentire le scorie di una preparazione affrettata ed è lì che la squadra dovrà dimostrare di essere più forte anche di cervello, oltre che di gambe e polmoni. Discorso diverso per l’Este, cui il girone tosco-romagnolo sembra calzargli a pennello. Anche l’ultima grande stagione giallorossa, quella conclusa a un passo dalla vittoria dietro il Forlì, fu giocata a sud del Po e l’impegno casalingo di oggi contro la Correggese, rappresenta un’occasione più unica che rara per provare la prima fuga, vista anche la trasferta insidiosa del Delta a Scandicci. Ma anche il campo di Porto Tolle non resterà vuoto, lo sappiamo bene. Ci giocherà l’Abano dopo la seconda settimana grottesca vissuta ai piedi dei Colli, tra divieti inconcepibili della Federazione e una corsa disperata alla ricerca di un campo. Alla fine si è optato per Porto Tolle, il punto più estremo della regione, a quasi cento chilometri da Abano. Non certo lo scenario migliore per ospitare il Rimini, squadra che ha il maggior seguito di tifosi in tutto il girone e che rischia così di giocare quasi in casa. Con la Thermal impegnata a non affondare a Bellaria, deve dare risposte immediate il San Paolo, in quello che è già uno scontro diretto per la… salvezza di mister Longhi.

Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Petkovic; Dionisi, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Mazzocco, Segato; Ilari, Cunico, Bruzzi; Ferretti.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Sono giunti anche Cicioni e Tiboni, gli ultimi arrivati. Ci sono cambi in vista? «In questo momento ho tante soluzioni ma la formazione utilizzata nella prime tre gare mi dà maggiori garanzie (non ci saranno Vanzato, Formigoni e Montinaro impegnati ieri con gli juniores contro il Fontanafredda, ndr). Aver recuperato Lazar Petkovic è un’ottima notizia, oltre a lui ci sono anche Busetto e Degrassi che in settimana avevano accusato qualche piccolo fastidio. Farli rimanere a casa venerdì è servito anche a questo: ha permesso ad alcuni ragazzi di smaltire un po’ di stanchezza fisica». Arbitrerà la signora Graziella Pirriatore. È la prima volta che incontra un fischietto donna? «No, mi è capitato molte volte, e avendo anche tre donne in casa so come comportarmi», scherza il tecnico. «Non penso che per le squadre faccia molta differenza: la comunicazione tra arbitro e giocatori dev’essere la stessa, magari da parte dei ventidue potrebbe essere utile un po’ di educazione in più, anche se mi rendo conto che nella concitazione non sarà semplice». Ha qualche ricordo spiacevole? «Accadde anche nella passata stagione, proprio contro il Tamai anche se con il Pordenone giocavo in casa mia. Allora c’era la signora Garoffolo di Vibo Valentia: sorvoliamo su ciò che accadde». Per la cronaca, due cartellini rossi, di cui uno molto dubbio per il pordenonese Zanardo, il primo gol delle Furie Rosse viziato da un sospetto fallo di mano, una manata in faccia a Nichele e una contestazione furiosa a fine gara: vinse 2-1 il Tamai interrompendo così la striscia di dieci vittorie consecutive del Pordenone di Parlato. Chissà che non capiti proprio oggi, l’occasione di cancellare dai ricordi quel pomeriggio.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ad una settimana dalla morte di Riccardo Meneghel, giovane difensore friulano scomparso a seguito di un incidente stradale, giocare a Tamai può sembrare un compito ingrato. Ma tant’è. I suoi compagni di squadra tornano oggi in campo nel ricordo, a sfidare tra le mura amiche i Biancoscudati e i loro 800 tifosi al seguito. «Sarà una partita particolare, nella quale il dolore di tutto l’ambiente si farà sentire», sottolinea il tecnico biancoscudato Carmine Parlato alla vigilia, «Ricordare il ragazzo sarà doveroso, rispettare il lutto che ha colpito la squadra anche. Ma tutto ciò deve rimanere distante dalla partita. Nonostante il particolare clima che troveremo, dovremo tornare a casa con punti pesanti. Voglio una prestazione di livello altissimo, per concentrazione e determinazione, l’unica cosa che ho raccomandato ai miei giocatori è quella, se possibile, si guardarsi intorno e di non eccedere in esultanze eccessive. Ma so che quei momenti, per ognuno, portano con sé gesti ed emozioni istintive: l’importante è che non si manchi di rispetto». Al di là delle emozioni, per il Padova questa è la prima avversaria di un certo livello. «Vero, quella che incontriamo è la prima squadra importante che troveremo in questo campionato. Faloppa, Furlan, Petris, Peressoni, sono tutti giocatori che conoscono la categoria come le loro tasche: sia sotto l’aspetto emotivo che sotto l’aspetto di campo, sarà la partita più difficile del nostro inizio di stagione. Anche la reazione del Tamai potrebbe essere una variabile da considerare: potrebbero fare la gara della vita per ricordare il loro compagno, oppure pagare ancora lo schiaffo psicologico. Ma lo sapremo solo sul campo».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Quella di oggi sarà la prima gara che il Tamai disputerà senza Riccardo Meneghel, il 19enne terzino morto otto giorni fa dopo un incidente in moto. E sarà ovviamente giocata in suo onore, visto che i ragazzi di De Agostini (per il tecnico friulano un fugace passato da giocatore nel Padova 1985/86) dovrebbero entrare in campo con una maglietta sulla quale è stata stampata la foto del compagno di squadra. La società chiederà anche all’arbitro di poter schierare l’undici titolare senza la maglia numero 2, quella di Riccardo. Sul campo due assenze pesanti per il Tamai: il centrocampista Ursella infortunato e l’attaccante Zambon squalificato.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Non è bastato il naufragio estivo del Calcio Padova, per spegnere la passione. La campagna abbonamenti della nuova Biancoscudati Padova, che si è chiusa ieri mattina, consegna al pubblico dell’Euganeo una storica medaglia d’argento quanto a presenze in serie D. Nell’ultimo giorno di sottoscrizioni si è sfondata quota 3.500, raggiungendo alla fine 3511 tessere staccate: ripartendo due categorie più in basso della passata stagione, non è cosa da tutti i giorni. Non si sono raggiunti i 3774 della Robur Siena, nuovo record storico per una squadra di quarta serie, ma ci si è andati molto vicino: bianconeri e biancoscudati hanno frantumato il precedente primato di 3.004 abbonati che apparteneva al Pisa da sei stagioni. «Siamo felicissimi di com’è andata», ammette il presidente Giuseppe Bergamin. «Siamo andati ben oltre le aspettative iniziali, il che significa che la gente crede nella bontà di questo progetto». Padova, ora, può vantarsi di aver mantenuto un pubblico che farebbe impallidire molte società di B. In un’ipotetica classifica, i biancoscudati riuscirebbero a mettersi alle spalle più di mezza cadetteria: Modena (3.466), Crotone (2.965), Trapani (2.579), Frosinone (2.500), Latina (2.135), Ternana (2.047), Lanciano (1.955), Varese (1.809), Pro Vercelli (1.700), i cugini del Cittadella (1.549), Virtus Entella (1.000 circa) e Carpi (solo 735). Con un dato impietoso anche per il girone A di Lega Pro: delle 49 partite disputate sino a ieri, solo due (Mantova- Cremonese e Novara-Cremonese) hanno visto più spettatori dei 3.849 di Padova-Mori Santo Stefano.

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Petkovic; Dionisi, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Mazzocco, Segato; Ilari, Cunico, Bruzzi; Ferretti.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «Siamo molto vicini come squadra e come gruppo al Tamai, poi la vita deve andare avanti e bisogna avere la forza di continuare. Tecnicamente loro hanno giocatori di ottima caratura come Peresson e Furlan, ma non solo. Il campo è normale quanto a misure, ci sono le reti attaccate al campo». In un clima di profonda commozione, esultare dopo un gol potrebbe sembrare irrispettoso: «Io credo sia una questione di sobrietà — ribatte Parlato — non di un braccio alzato. Io parlo dal punto di vista complessivo di contesto, dobbiamo essere rispettosi dello stato d’animo dei nostri avversari e comportarci da atleti e da uomini di sport». A dirigere l’incontro sarà Graziella Pirriatore di Bologna, fischietto in gonnella che non rappresenta una novità assoluta a questi livelli. «Mi è capitato diverse volte di avere un arbitro donna — sorride Parlato — una volta era stato espulso uno dei nostri, su quello che è successo dopo preferirei soprassedere… Comunque non ci saranno problemi, anzi. Mi auguro vivamente che ci siano grandi educazione e rispetto come dev’essere nei confronti del direttore di gara da parte di tutti. In campo e fuori».

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Un pensiero anche per la campagna abbonamenti, che si è chiusa ieri toccando quota 3.511: un gran bel numero, rispetto ai 1500 ipotizzati in un primo momento dalla dirigenza. «Siamo andati oltre le aspettative — sorride Bergamin — la piazza ci ha dato un segnale molto importante ed è la dimostrazione che stiamo lavorando bene. Sono molto soddisfatto». La rifinitura andata in scena ieri mattina all’Appiani è stata foriera di buone notizie. Il portiere Petkovic ha recuperato e sarà regolarmente al suo posto fra i pali oggi pomeriggio al Comunale, mentre Cicioni si accomoderà in panchina. Tiboni non è ancora al meglio, è stato convocato ma potrebbe andare in tribuna, mentre anche Busetto si è lasciato alle spalle gli acciacchi di metà settimana. «È la partita più difficile che affrontiamo dall’inizio del campionato — sottolinea con forza Carmine Parlato — per una serie di ragioni che sono facilmente intuibili. È una partita emotivamente particolare, anch’io ho perso il papà qualche tempo fa, ma questa è una situazione completamente diversa e devastante per la famiglia e per chi gli voleva bene».

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) A dare uno sguardo alle quote Snai del quarto turno di serie D, si scopre che, per svariati motivi, il Padova è sì favorito, ma con quote molto meno a senso a unico rispetto alle precedenti uscite. I motivi sono molteplici e svariati. La tragica scomparsa di Riccardo Meneghel, giovanissimo centrocampista del Tamai, rimasto vittima di un incidente stradale a soli 19 anni la scorsa settimana, crea quelle particolari condizioni emotive che possono rappresentare una variabile capace di spostare equilibri determinanti di Tamai-Padova. Si gioca al Comunale alle 15, l’esodo biancoscudato parla di almeno 700-800 tifosi che trasformeranno il piccolo stadio al confine fra Veneto e Friuli in una succursale dell’Euganeo. «Sarà una sfida particolare — ammette senza mezzi termini il presidente Giuseppe Bergamin — la componente emotiva inciderà molto sull’esito della gara. Fatti come quello della morte del giovane calciatore friulano ti toccano. E com’è giusto che sia noi presenzieremo in massa per mostrare la nostra vicinanza».

Ore 08.38 – Disponibile a questo link l’articolo su Tamai-Padova, con l'”invito” della Tribuna Fattori ed alcune informazioni utili su prevendita ed indicazioni stradali per raggiungere lo stadio.

Ore 08.36 – La Biancoscudati Padova informa che si è conclusa oggi la campagna abbonamenti per la stagione 2014-2015. Le tessere sottoscritte dai tifosi padovani sono 3511, un risultato che va ben oltre le più rosee previsioni di questa estate. La Società ringrazia di cuore quanti hanno espresso il loro entusiasmo e la loro fiducia nella rinascita del calcio padovano.

Ore 08.34 – Serie D girone C, prossimo turno (domenica 28 settembre): AltoVicentino-Sacilese, Fontanafredda-Belluno, Mezzocorona-ArziChiampo, Montebelluna-Dro, Mori Santo Stefano-Giorgione, Tamai-Padova, Triestina-Kras Repen, Union Ripa La Fenadora-Legnago, Union Pro-Clodiense.

Ore 08.32 – Classifica serie D girone C: Padova, AltoVicentino e Belluno 9, Fontanafredda 7, Clodiense 6, Sacilese e Union Arzignano 5 , Union Pro 4, Tamai e Montebelluna 3, Kras Repen e Union Ripa La Fenadora 2, Dro, Unione Triestina, Legnago, Giorgione e Mori S.Stefano 1, Mezzocorona -3.

Ore 08.30 – Risultati 3° giornata serie D girone C: Belluno-Mezzocorona 3-0, Sacilese-Union Ripa La Fenadora 1-1, Legnago-Montebelluna 0-1, Kras Repen-Altovicentino 2-3, Giorgione-Fontanafredda 0-1, Clodiense-Tamai rinviata, Dro-Union Pro 1-3, Padova-Mori S.Stefano 2-1, Union ArzignanoChiampo-Triestina 3-1.

Ore 08.28 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.26 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 27 settembre: rifinitura all’Appiani, recuperano Petkovic e Busetto.




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